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Sguardi al lavoro dal 22 al 26 Ottobre 2OO8 Milano Spazio Oberdan

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Academic year: 2022

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(1)

Settore cultura

ingresso libero

Sguardi al lavoro

dal 22 al 26 Ottobre 2OO8 Milano Spazio Oberdan

dal 21 al 26 Ottobre a Bergamo, Brescia, Como, Mantova

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In copertina: Fotogramma da “I sogni del signor Rossi” di Bruno Bozzetto Progetto grafico Effigie Srl

Un ringraziamento particolare ad Angelo Signorelli, Paolo Lipari, Francesca Bertoglio, Alessandro Della Casa

Milano

Spazio Oberdan

Viale Vittorio Veneto 2, 20121 Milano tel. 0229005659 www.cinetecamilano.it

Brescia

Cinema Nuovo Eden Via Nino Bixio, 9 tel. 030 8379404 - 403

Bergamo

Auditorium Piazza Libertà

tel. 035 342239 (Lab80)

Como

Biblioteca Comunale , Via Indipendenza, 87

tel. 031-3375659-422 e-mail como@inail.it sguardi.como@hotmail.it

Mantova

Il cinema del carbone Piazza don Leoni, 18 tel. 0376 369860

Inail - Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Direzione regionale Lombardia

Francesco Barela, Direttore regionale Corso di Porta Nuova 19, 20121 Milano e-mail: lombardia-comunicazione@inail.it www.inail.it/lombardia

tel. 02 6258.6334 -6569 Fondazione Cineteca Italiana Cristina Comencini, Presidente Matteo Pavesi, Conservatore Enrico Nosei, Direttore dei programmi

Luisa Comencini, Segretario generale - Relazioni esterne Silvia Pareti, Progetti speciali

Silvia Boz, Ufficio stampa

Via Daniele Manin 2, 20121 Milano tel. 02 29005659

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La collaborazione tra Inail, Direzione regionale Lombardia, e Fondazione Cineteca Italiana, nel quadro delle manifestazioni della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro in Lombardia, giunge al terzo anno. Gli obiettivi di questa edizione sono ambiziosi: presentare un programma che evidenzi la complessità del lavoro come crocevia fondamentale della nostra contemporaneità, ampliare la rosa dei film e dei giorni di programmazione presso lo Spazio Oberdan di Milano, proporre in più città lombarde un programma filmico per le scuole e anche, e infine, ottenere maggiore visibilità pubblica partecipando a festival internazionali.

Per raggiungere tali obiettivi l’Inail, Direzione regionale Lombardia, ispiratore dell’iniziativa, ha lavorato in stretta sinergia con Cineteca Italiana per alcuni mesi confezionando una terza edizione di

“Sguardi al lavoro”.

Il lavoro di ricerca ha evidenziato più percorsi per raccontare il lavoro oggi.

Il primo, collocato nella fascia serale della programmazione di Milano, si struttura in “incontri con gli autori” che racconteranno la loro opera. Saranno presenti in sala, tra gli altri, Daniele Segre, Wilma Labate, Gianni Zanasi, Giuseppe Battiston e Guido Chiesa quest’ultimo per presentare a Milano, in anteprima, il suo nuovo film, Le pere di Adamo. Una seconda strada, costituita da cinque

film italiani di “ieri”, ruota attorno all’immaginario sempre più distante del lavoro impiegatizio. In questa galleria di colletti bianchi c’è il Travet di Soldati, la maschera di Fantozzi di Salce, il giovane impiegato del Il posto di Olmi, gli Impiegati disillusi di Pupi Avati, per arrivare al cartoon di Bozzetto I sogni del signor Rossi, in una brillante edizione restaurata grazie al contributo Inail. Terza linea di forza sono gli eventi speciali. Quest’anno il cartellone presenta:

un concerto di fiati diretto da Giuseppe D’Argenzio accompagnato da immagini dell’archivio della Cineteca, una lettura teatrale di Gianni Quillico sulla classe operaia degli anni Sessanta illustrata da filmati tratti tratti dall’Archivio Operaio di Sesto San Giovanni e accompagnati dal pianoforte del maestro jazz Antonio Zambrini;

l’edizione originale e restaurata del capolavoro di Charlie Chaplin Tempi moderni concessa in esclusiva da Mk2.

Teatro, musica dal vivo, confronti e dibattiti sono gli ingredienti che punteggiano questi tre precisi percorsi sul cinema.

Nelle pieghe degli appuntamenti ci saranno altri documentari, altri film e altri incontri per fare il punto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, per riflettere sulla precarietà, facendo i conti con il nostro passato e per guardare al futuro con maggiore consapevolezza.

Francesco Barela - Direttore regionale Inail Lombardia

Matteo Pavesi - Conservatore della Fondazione Cineteca Italiana

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Retrospettiva “colletti bianchi”

Proiezioni con incontro

I film in rassegna

allo Spazio Oberdan - Milano

Ifilm in rassegna

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GLI ANNI FALCK

R.: Giusi Castelli, Francesco Gatti. Mont.: F. Gatti. Mus.:

Mario Mariani. Italia, 2007, col., 38’.

Nel decennio più ricco di speranze per la storia industriale del nostro p a e s e , l ’ i n g e g n e r R i c c a r d o Lampugnani, futuro direttore delle Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck, comincia a tenere un videodiario privato, girato quasi per gioco, al seguito dei Falck. La sua voce entusiasta commenta in diretta quelli che sono stati gli anni d’oro della Falck, filmando dighe, macchinari, altiforni, con l’affetto che un padre potrebbe avere per i propri figli. La regista Giusi Castelli sarà presente in sala.

FANTOZZI

R.: Luciano Salce. Sc.: Leo Benvenuti, Paolo Villaggio, L.

Salce, Piero De Bernardi. Int.: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Liù Bosisio, Gigi Reder, Umberto D’Orsi, Plinio Fernando, Giuseppe Anatrelli, Paolo Paolini. Italia, 1974, col., 100’.

Insignificante rotellina nello smisurato ingranaggio di una grande azienda, l'impiegato Fantozzi comincia le sue giornate lottando contro il tempo, poiché ha il cartellino da timbrare, mentre gli autobus sono superaffollati;

le prosegue quindi seminascosto dietro pile di pratiche che gli sfaticati colleghi si premurano di affibbiargli approfittando della sua arrendevolezza.

Tornato a casa, trova magro sollievo in una moglie brutta e sfiorita e in una figlia orripilante.

GIORNI E NUVOLE

R.: Silvio Soldini. Sc.: S. Soldini, Doriana Leondeff, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli. Int.: Margherita Buy, Antonio Albanese, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Teco Celio.

Italia/Svizzera, 2007, col., 116’.

Elsa e Michele vivono una vita agiata e serena, fino a che Michele confessa di essere stato estromesso dalla società da lui fondata e di essere senza lavoro da due mesi.

Elsa fa fronte alla situazione trovando in sé un'insospettata energia, mentre Michele cerca di trovare un altro impiego alternando slanci vitali e apatia. Il rapporto tra i due si incrina fino ad arrivare alla rottura, ma entrambi si rendono conto di non voler perdere l'unica cosa preziosa che hanno: il loro amore.

I film in rassegna

Fotogramma della serie televisiva “I bambini e noi” di Luigi Comencini

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EVENTO SPECIALE: UN GIORNO DI LAVORO

Commento musicale e colonna sonora dal vivo di Apollo Horns

Un Giorno di lavoro (Produz.: Fondazione Cineteca Italiana.

Italia, 2008, b/n, 40’).

Dal lumpenproletariat di Metropolis alla catena di montaggio di Tempi moderni, il cinema del ‘900 ci ha lasciato memorabili ritratti di uomini al lavoro. In questa antologia, organizzata tematicamente come una ideale giornata in fabbrica (scandita dal “suono” iniziale e finale della sirena), abbiamo raccolto alcune sequenze esemplari, traendole sia da classici imprescindibili, sia da titoli più oscuri ma non meno sorprendenti. Da Lang a Chaplin, passando per Walter Ruttmann, il passo è più breve di quanto non si creda.

Apollo Horns è un laboratorio aperto di strumenti a fiato che nasce dall’Orchestra di Piazza Vittorio, sezione fiati. È un progetto di Peppe D’Argenzio, già con gli Avion Travel fino al 2005, in forza con l’Orchestra di Piazza Vittorio dalla sua fondazione.

IMPIEGATI

R.: Pupi Avati. Sc.: P. Avati, Antonio Avati, Cesare Bornazzini.

Int.: Claudio Botosso, Giovanna Maldotti, Dario Parisini, Elena Sofia Ricci, Nick Novecento. Italia, 1984, col., 97’.

Luigi, neolaureato, mite e un po’ timido, trova lavoro in banca, nella filiale in cui aveva già lavorato suo padre. Conosciuti i colleghi, stringe amicizia con Enrico, tipo arrivista e poco onesto, che lo introduce nella vita cittadina, gli presenta le donne “giuste”, per poi chiedergli di trattare con un occhio di

riguardo un cliente amico suo. Luigi lo accontenta, ma la cosa finirà per essere scoperta e fra dimissioni e trasferimenti produrrà tragiche conseguenze.

IN FABBRICA

R.: Francesca Comencini. Sc.: Michele Astori, F. Comencini.

Fot.: Valerio Azzali. Mont.: Massimo Fiocchi. Musica: Brani:

Tremarella (C. Rossi, G. Alicata, E. Vianello) cantata da Edoardo Vianello; Kusiyavana, Akalari Bomba (Ida Kelarova con Czech & International Stars of Ethnic Music); Via del Campo (F. De Andrè, E. Jannacci) eseguita da Chat Noir.

Italia, 2007, col., 74’.

Omaggio al lavoro e alla professionalità degli operai italiani di ieri e di oggi, che attraverso le loro testimonianze dirette, sullo sfondo di vecchie e nuove immagini di repertorio, ci raccontano il lavoro, le aspirazioni, le sconfitte e le speranze che hanno animato la coscienza operaia del Novecento: dall'Italia contadina a quella del miracolo economico, dalle lotte dell'autunno caldo ai 35 giorni di sciopero serrato alla Fiat, fino ai giorni nostri.

Film in programma a Brescia, Bergamo, Como, Mantova.

Vedi calendario.

I film in rassegna

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EVENTO SPECIALE:

C’ERA UNA VOLTA IN FABBRICA

Letture di Gianni Quillico tratte dallo spettacolo teatrale “A est del fiume Lambro. La classe operaia è in paradiso”.

Accompagnamento jazz al pianoforte di Antonio Zambrini

Il centro della narrazione dello spettacolo, che si accosta all’epopea popolare della classe operaia con rispetto e confidenza, senza sfociare in una retorica agiografia o in una banale smitizzazione, è Sesto San Giovanni, città simbolo della rivoluzione industriale prima e della trasformazione in terziaro ora. Raccontando storie di operai e di fabbriche si rende l’idea di una comunità cresciuta troppo in fretta, che dopo aver combattuto il fascismo rischia di cadere in un dopoguerra subdolo e retorico. Le letture di Gianni Quillico, attore che fa parte del cast dello spettacolo “A est del fiume Lambro. La classe operaia è in paradiso” (di Emilio Russo, prodotto da TIEFFE Filodrammatici Stabile d’innovazione), renderanno l’idea del senso generale di quest’opera e verranno eseguite mentre sullo schermo verranno proiettati documenti della vita lavorativa a Sesto San Giovanni negli anni

‘60. Questi filmati fanno parte di materiali conservati dall’Associazione Archivio del Lavoro di Sesto San Giovanni e sono stati digitalizzati per l’occasione dalla Fondazione Cineteca Italiana.

LE MISERIE DEL SIGNOR TRAVET

R.: Mario Soldati. Sc.: Aldo De Benedetti, Tullio Pinelli, Carlo Musso. Int.: Carlo Campanini, Vera Carmi, Paola Veneroni, Pierluigi Verando, Laura Gore, Gino Cervi, Luigi Pavese, Alberto Sordi, Mario Soldati. Italia, 1945, b/n, 100’.

Ignazio Travet lavora come impiegato nello stesso ufficio da 33 anni.

Benché sia un uomo attento e scrupoloso sul lavoro, in tanti anni non ha mai ottenuto una promozione a causa dell'astio ingiustificato del capo sezione nei suoi confronti.

Travet è un uomo dolce e remissivo e non osa mai ribellarsi, anche in casa, dove la sua seconda moglie, Rosa, ancora giovane e bella, non perde occasione per trattarlo male.

Quando il capo sezione si trasferisce nello stesso palazzo della famiglia Travet, l'uomo non tarda ad accorgersi di quanto sia giovane e bella Rosa e inizia a farle una corte serrata.

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MORIRE DI LAVORO

R. e mont.: Daniele Segre. Sc.: Daniele Segre, con la collaborazione di Antonio Manca. Fot.: Marco Carosi, Jacopo De Gregori. Int.: Ciro Giustiniani, Luca Rubagotti, Seck Bamba e lavoratori e familiari di lavoratori morti nel settore costruzioni in Italia. Italia, 2008, col., 88’.

Un film documentario che indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia, protagonisti i lavoratori e i familiari di lavoratori morti sul lavoro. La trama narrativa si sviluppa attraverso i racconti e le testimonianze dei protagonisti, ripresi in primo piano, che guardano in macchina. Altro elemento espressivo sono le voci di tre attori, due italiani e un senegalese, che interpretano ciascuno il ruolo di un operaio morto in cantiere. Nel film si parla di incidenti mortali nei cantieri edili, dell’orgoglio del lavoro, di come si è appreso il mestiere, della sicurezza e della sua mancanza, di lavoro nero, di caporalato. Il regista Daniele Segre sarà presente in sala.

NON PENSARCI

R.: Gianni Zanasi. Sc.: G. Zanasi, Michele Pellegrini. Int: Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Caterina Murino, Paolo Briguglia, Teco Celio. Italia, 2007, col., 105’.

Stefano Nardini suona da quando aveva cinque anni, dal conservatorio è finito col diventare una piccola star del punk rock indipendente. Ma i tempi delle sue foto in copertina sono passati e adesso, a trentasei anni, si guarda intorno: suona con dei ventenni invasati, a casa non ha più né fidanzata né letto dove dormire, ha solo una chitarra e un’auto con le portiere che non si aprono… Insomma è venuto il momento anche per lui di cercare un riparo, tornare dalla famiglia che non vede da tempo, riflettere. Ma arrivato a casa si troverà preso in contropiede da una serie di incredibili rivelazioni e scoperte familiari.

Il regista Gianni Zanasi e gli attori Giuseppe Battiston e Teco Celio saranno presenti in sala.

OLTRE IL PONTE

R.: Sabina Bologna. Italia, 2008, col., 39’.

Chi abita a Milano saprà benissimo a che tipo di immaginario riconduce l'espressione “Zona Tortona”, epicentro del "Fuori Salone" nei giorni del Salone del Mobile e connettore di tutti i fermenti creativi metropolitani in materia di moda, design e architettura. È un territorio che viene identificato con il nome in codice di “Oltre il ponte” perché si trova al di là del ponte della stazione di Porta Genova. Un'area simbolo di tutte le complessità, le ambiguità e le contraddizioni esistenti a Milano, perché là dove oggi si trovano gli atelier dei trend estetici più all'avanguardia, fino a non molto tempo fa sorgevano acciaierie e industrie pesanti. La regista Sabina Bologna sarà presente in sala.

I film in rassegna

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PAROLE SANTE

R. e sc.: Ascanio Celestini.

Italia, 2007, col., 72’.

Vicino agli studi cinematografici di Cinecittà, a Roma, sorge una grande palazzina anonima, quasi un condominio, occupata ogni giorno da un esercito di lavoratori precari che lavorano presso il call center di una grande compagnia telefonica. Sono i nuovi poveri, lavoratori senza un futuro di cui Ascanio Celestini ricostruisce le forme di organizzazione, lotta micidiale sfruttamento e isolamento

da tutto: dai sindacati, dai partiti, dalla società, dallo Stato. Da uno dei cantastorie più innovativi delle ultime stagioni un documentario in forma di ballata.

LE PERE DI ADAMO

R.: Guido Chiesa. S.c.: G. Chiesa, Wu Ming 3, Int.: Luca Mercalli, Iain McLarty, François Loïc Glasman, Mariline Gurdon, Mitsou Doudeau. Danimarca/Francia/Italia, 2007, col., 86’.

Estate 2003. Una mattina un gruppo di persone scende in corteo per la strada.

Le loro urla svegliano un omino buffo che vive in un fumetto. L'omino si affaccia alla finestra e nota che le persone giù in strada assomigliano a delle nuvole, omogenee solo a distanza, in continuo movimento, capaci di seminare

distruzione e dare vita allo stesso tempo. Nell'ultimo secolo la scienza ha tentato di scomporre ogni cosa, persino i fenomeni sociali. Ma spesso la vita è più difficile e imprevedibile di un esame di laboratorio e, per capirlo, la storia del piccolo scienziato a cartoni animati si intreccia con quella di Luca Mercalli, meteorologo e climatologo italiano, e con quella di Iain McLarty, un adolescente scozzese, genio della matematica e della musica.

Il regista Guido Chiesa sarà presente in sala.

IL POSTO

R. e sc.: Ermanno Olmi. Int.:

Loredana Detto, Sandro Panzeri, Tullio Kezich, Mara Revel. Italia, 1961, b/n, 94’.

Attraverso le vicende di un giovane che trova il suo primo impiego in una grande azienda milanese, uno spaccato dell’Italia che cambia all’inizio degli anni ’60 e un’indagine sull’alienante routine del mondo del lavoro.

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I film in rassegna

RIPRENDIMI

R.: Anna Negri. Sc.: A. Negri, Giovanna Mori. Int.: Alba Rohrwacher, Marco Foschi, Valentina Lodovini, Alessandro Averone, Marina Rocco, Cristina Odasso, Francesca Cutolo, Massimo De Santis. Italia, 2008, col., 93’.

Le tragicomiche vicende di Giovanni e Lucia, una coppia che deve realizzare un documentario sull'aspetto meno noto della vita di un attore: quello dell'insicurezza economica e del precariato. Tuttavia, realtà e finzione si confonderanno al punto che Giovanni, entrato in crisi, deciderà di lasciare Lucia e il loro bambino appena nato proprio a pochi giorni dall'inizio delle riprese.

SIGNORINAEFFE

R.: Wilma Labate. Sc.: W. Labate, Domenico Starnone, Carl Vangelista. Int.: Filippo Timi, Valeria Solarino, Sabrina Impacciatore, Fausto Paravidino, Clara Bindi, Gaetano Bruno. Italia, 2007, col., 95’.

Torino, settembre 1980. Emma Martano, proveniente da una f a m i g l i a o p e r a i a d i o r i g i n e meridionale, ha davanti a sé un ottimo futuro: laureanda in matematica, ha già un impiego nel settore informatico della Fiat ed è in procinto di sposare Silvio, un suo collega dirigente, vedovo con una bambina. Tuttavia, l'ondata di scioperi e gli scontri tra la classe

operaia e i dirigenti della Fiat per scongiurare il licenziamento di quindicimila dipendenti porteranno Emma a vivere esperienze lavorative e sentimentali che le faranno mettere in discussione i suoi progetti per il futuro.

La regista Wilma Labate sarà presente in sala. Invitato in attesa di conferma l’attore protagonista Filippo Timi.

TUTTA LA VITA DAVANTI

R.: Paolo Virzì. Sc.: P. Virzì, Francesco Bruni, tratta dal romanzo Il mondo deve sapere di Michela Murgia. Int.:

Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Elio Germano, Laura Morante, Caterina Guzzanti. Italia, 2007, col., 89’.

Marta ha 25 anni, è una laureata con lode in Filosofia ed è in cerca di lavoro.

Dopo una serie di tentativi falliti trova un impiego presso il call center della Multiple per vendere robot da cucina. Spigliata e determinata, Marta entra nelle grazie dalla responsabile dei telefonisti, Daniela, che cerca in ogni modo di spronare i suoi ragazzi a fare sempre meglio.

Tuttavia, problemi sindacali e di relazione complicheranno la vicenda.

Sarà presente in sala Michela Murgia, autrice del romanzo da cui il film è tratto Il mondo deve sapere.

Invitato in attesa di conferma Federico Rizzo, regista milanese che ha appena terminato il suo nuovo film Fuga dal call center.

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EVENTO SPECIALE: TEMPI MODERNI

R. e sc.: Charlie Chaplin. Int.: Paulette Goddard, Charlie Chaplin, Dick Alexander, Henry Bergman, Stanley Blystone, Chester Conklin, Allan Garcia. Usa, 1936, b/n, 85’, ed. orig. copia restaurata.

Charlot, operaio in un grande complesso industriale, estenuato dal ritmo frenetico di lavoro, perde la ragione. Ricoverato in una casa di cura, viene dimesso qualche tempo dopo per finire però quasi subito in prigione, a causa di una manife- stazione di operai nella quale si ritrova casualmente coinvolto. Durante la detenzione, egli concorre, inconsa- pevole, a sventare una rivolta di detenuti; ciò gli frutta l'immediata scarcerzione. Una volta libero, riprende la sua dura lotta per sopravvivere: gli è di conforto l' amici- zia di una giovane orfana, con cui divide la propria casetta e quel po' di cibo che riesce a procurarsi. La polizia, venuta a cercare la ragazza per ricondurla all'orfanotrofio, li costringe però a fuggire dalla città per cercare altrove un po' di tranquillità.

TRILOGIA DEL FERRO

R.: G. Bertolotti, E. Piria, D. Ronzio. Produzione: Regione Lombardia – Archivio di Etnografia e Storia Sociale.

Realizzazione: La Voce delle Cose Onlus.

Italia, 2008, col., 35’.

Riprendendo la struttura delle "radio ballads" realizzate da E. MacColl e C. Parker negli anni '50 e trasmesse per radio dalla BBC, questa "video ballad" alterna spezzoni di intervista, musiche tradizionali, video, fotografie, animazioni 3D in una narrazione che descrive le trasformazioni del lavoro legato al ferro, dai villaggi minerari della montagna lombarda alla grande fabbrica delle periferie urbane, sino alla riconversione postindustriale dei luoghi di produzione.

Saranno presenti in sala gli autori del documentario.

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Il restauro del sig. Rossi di Bruno Bozzetto

Il restauro di I sogni del sig. Rossi, che dedichiamo a Bruno Bozzetto per il suo settantesimo compleanno, è stato possibile grazie al fondamentale contributo di Inail Direzione regionale Lombardia ed è stato realizzato presso il laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna. Si tratta di un’operazione particolarmente importante, come dimostra il fatto che il film sarà presentato in diverse occasioni: in tutti gli appuntamenti di questa rassegna (quindi sia a Milano che a Como, Brescia, Bergamo e Mantova);

in anteprima e in presenza di Bruno Bozzetto, sempre allo Spazio Oberdan, nell’ambito del festival “Piccolo Grande Cinema, la festa di Arrivano i film” (sabato 18 ottobre); il 30 ottobre, alla Festa del Cinema di Roma 2008. Inoltre il film entrerà nel circuito “Arrivano i film” di Regione Lombardia e quindi, cosa che sempre ci si augura per un’opera restaurata ma che purtroppo raramente accade, potrà contare su una lunga nuova vita in sala. Questa favorevole e peraltro meritata sorte assume ancor più valore se si tiene conto che I sogni del sig. Rossi non era mai stato distribuito nel nostro paese, così come gli altri due lungometraggi di Bruno Bozzetto con il buffo omino protagonista (Le vacanze del sig. Rossi e Il signor Rossi cerca la felicità) che speriamo di riuscire in tempi brevi a restaurare per proseguire il lavoro di recupero dei materiali di Bozzetto da lui depositati nell’archivio della Cineteca.

I SOGNI DEL SIGNOR ROSSI

R.: Bruno Bozzetto. Sogg. e sc.: B. Bozzetto, Guido Manuli, Maurizio Nichetti. Direttore artistico: Guido Manuli. Scenog.:

Antonio Dall'Osso. Animaz.: Edoardo Cavalli, Fabio Pacifico, Giorgio Valentini, Massimo Vitetta. Musiche: Franco Godi.

Produz.: Bruno Bozzetto. Italia, 1976, colore, 64’.

Alla fine di una dura settimana di lavoro il Signor Rossi si svaga accompagnando Gastone, il suo cane, al cinema.

Ecco il pretesto per una serie di identificazioni tra il mite travet e i grandi eroi della celluloide, che sfilano in altrettanti episodi nei panni di Rossi-Tarzan, Rossi-astronauta, Rossi- Holmes, Rossi-Zorro, Rossi-scienziato, Rossi-Lancillotto, Rossi-Aladino e Rossi-attore di Hollywood!

Copia restaurata da Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con Inail Direzione regionale Lombardia.

Il signor Rossi, frutto della fantasia del nostro più celebre artista di animazione, Bruno Bozzetto, nasce nel 1960 con il cortometraggio dal titolo Un Oscar per il Signor Rossi. Dotato di una apparente vocazione alla pacatezza, il Signor Rossi nasconde dentro di sé l’istinto iroso dell’uomo medio davanti agli imprevisti del quotidiano e incarna l’inadeguatezza e la frustrazione della piccola borghesia moderna nei confronti delle prevaricazioni sociali. È così che, come avviene in questa pellicola, il mite Signor Rossi non trova altra via per la felicità che quella di rifugiarsi nel sogno di una vita diversa.

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Calendari

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dell’Archivio del Lavoro di Sesto San Giovanni.

h 21.00 Signorinaeffe (W. Labate)

La regista Wilma Labate sarà presente in sala.

Invitato l’attore protagonista Filippo Timi

VENERDÌ 24 OTTOBRE

h 17.00 Impiegati (P. Avati)

h 19.00 Giorni e nuvole (S. Soldini) h 21.00 Non pensarci (G. Zanasi)

Il regista Gianni Zanasi e gli attori Giuseppe Battiston e Teco Celio saranno presenti in sala.

SABATO 25 OTTOBRE

h 15.00 Fantozzi (L. Salce) h 17.00 Riprendimi (A. Negri)

h 19.00 Le miserie del signor Travet (M. Soldati) copia restaurata

h 21.30 Le pere di Adamo (G. Chiesa) anteprima per Milano Il regista Guido Chiesa sarà presente in sala

I musicisti

MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE

h 17.00 Il posto (E. Olmi)

h 19.00 Parole sante (A. Celestini) h 21.00 Morire di lavoro (D. Segre)

Il regista Daniele Segre sarà presente in sala

GIOVEDÌ 23 OTTOBRE

h 17.00 Trilogia del ferro (G. Bertolotti, E. Piria. D. Ronzio) Gli autori saranno presenti in sala

h 18.00 Gli anni Falck (G. Castelli, F. Gatti) Oltre il ponte (S. Bologna)

La regista Sabina Bologna sarà presente in sala h 19.30 C’era una volta in fabbrica

Letture dal vivo di Gianni Quillico tratte dallo spettacolo teatrale “A est del fiume Lambro.

La classe operaia è in paradiso” accompagnate dal vivo al pianoforte da Antonio Zambrini.

Durante la lettura saranno proiettati alcuni filmati

Milano-Spazio Oberdan V.le Vittorio Veneto 2

Programma 22-26 ottobre 2OO8 Ingresso libero

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Calendario della settimana

DOMENICA 26 OTTOBRE

h 15.00 I sogni del Sig. Rossi (B. Bozzetto) copia restaurata h 16.30 Tutta la vita davanti (P. Virzì)

La scrittrice Michela Murgia, autrice del romanzo

“Il mondo deve sapere” da cui il film è tratto, sarà presente in sala.

Invitato, in attesa di conferma, anche Federico Rizzo, che ha appena terminato il suo nuovo film Fuga dal Call Center

a seguire (h 19) Concerto dal vivo di Apollo Horns diretto Peppe D’Argenzio sulle immagini di

Un giorno di lavoro (videoantologia a cura di Fondazione Cineteca Italiana)

Al termine aperitivo per tutti i presenti h 21.30 Tempi moderni (C. Chaplin) copia restaurata

Milano-Spazio Oberdan

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Brescia Ingresso libero MARTEDÌ 21 OTTOBRE

Cinema Nuovo Eden Via Nino Bixio, 9

ore 10.00 Non pensarci (G. Zanasi) ore 16.00 In fabbrica (F.Comencini) ore 18.00 Oltre il ponte (S. Bologna)

ore 21.00 I sogni del signor Rossi (B. Bozzetto)

Bergamo Ingresso libero MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE

Auditorium Piazza Libertà

ore 16.00 Non pensarci (G. Zanasi) ore 18.00 In fabbrica (F.Comencini)

ore 21.00 I sogni del signor Rossi (B. Bozzetto)

Alla proiezione sarà presente il regista Bruno

Bozzetto.

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Calendario della settimana

Como Ingresso libero GIOVEDÌ 23 OTTOBRE

Biblioteca Comunale, Via Indipendenza, 87

ore 10.00 In fabbrica (F.Comencini) ore 12.00 Oltre il ponte (S. Bologna)

Alla proiezione sarà presente la regista Sabina Bologna.

ore 14.30 Non pensarci (G. Zanasi)

Alla proiezione è stato invitato l’attore Giuseppe Battiston.

ore 18.30 Cinema Astoria

I sogni del signor Rossi (B. Bozzetto)

(inserito nella manifestazione “Piccolo grande cinema”)

Alla proiezione sarà presente il regista Bruno Bozzetto.

Mantova Ingresso libero VENERDÌ 24 OTTOBRE

Il cinema del carbone Piazza don Leoni, 18

ore 10.30 (per le scuole) Non pensarci (G. Zanasi) ore 20.30 In fabbrica (F. Comencini)

ore 22.00 I sogni del signor Rossi (B. Bozzetto)

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