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Regolamento didattico del Corso di studio in Art. 1. Denominazione del Corso di studio

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Academic year: 2022

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Regolamento didattico del Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni Art. 1. Denominazione del Corso di studio

È istituito, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo, il Corso di studio in Scienze politiche internazionali e delle amministrazioni, appartenente alla Classe 62 delle Lauree Magistrali in Scienze della politica.

Art. 2. Requisiti per l’ammissione

1. Per iscriversi al Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni occorre essere in possesso di laurea o del diploma universitario di durata triennale, conseguiti in Italia o all’estero e riconosciuti idonei sulla base dei requisiti curriculari minimi previsti dalla classe, verificati al momento dell’accesso al corso di laurea secondo quanto indicato al punto 2.

2. L’accesso al corso di studio non prevede alcuna limitazione, ma è comunque necessario il possesso di un’adeguata preparazione iniziale consistente nell’acquisizione pregressa di conoscenze in ambito giuridico-istituzionale, politico-economico, politologico, storico-politico e sociologico.

In merito alla valutazione delle conoscenze e delle capacità acquisite durante il percorso triennale, un’apposita commissione del corso di studio provvederà a verificare il curriculum vitae e studiorum per individuare gli ambiti disciplinari in cui è richiesta un’eventuale integrazione dei saperi minimi necessari per l’accesso alla formazione magistrale, come riportato in tabella.

Ambito disciplinare CFU

Giuridico 10

Politico-economico 10

Politologico 10

Sociologico 10

Storico 10

Totale 50

3. L’eventuale individuazione di obblighi formativi aggiuntivi prevede l’indicazione di percorsi individuali di recupero nell’ambito delle attività formative e didattiche attivate all’interno della Facoltà e ritenute idonee allo scopo.

Nel dettaglio, non sono previsti obblighi formativi aggiuntivi per gli studenti provenienti dalla medesima classe (Corsi di laurea in Scienze Politiche L 36).

Per tutti gli studenti provenienti da altri corsi di laurea triennale e quinquennale (vecchio ordinamento), la valutazione di eventuali crediti/debiti formativi avverrà tramite la disamina del curriculum studiorum presentato al momento dell’iscrizione. Le eventuali carenze culturali, individuate negli ambiti disciplinari oggetto della valutazione, porteranno alla definizione di percorsi di approfondimento per il singolo studente.

4. Conformemente all’art. 31 del Regolamento didattico di Ateneo, al Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni è consentito iscriversi come studente part-time, secondo quanto disposto e così come disciplinato dall’apposito regolamento di facoltà.

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5. L’iscrizione al corso di laurea in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni è incompatibile con l’iscrizione ad altro corso di laurea universitario.

Art. 3. Obiettivi formativi specifici del corso di studio

Il corso di laurea magistrale in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni intende fornire agli studenti conoscenze avanzate per accedere con professionalità ad incarichi dirigenziali dell’amministrazione statale, locale ed equiparati, in particolare quali specialisti della gestione e del controllo nella P.A., specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro, specialisti nelle pubbliche relazioni, dell’immagine, con la possibilità di riversare tali professionalità in ambito internazionale nelle organizzazioni europee ed internazionali nonché nel settore della cooperazione e dello sviluppo.

Accanto a questa preparazione marcatamente pubblicistico-internazionale, la formazione offerta mira all’acquisizione di competenze elevate e specializzate da spendersi nell’ambito dell’imprenditorialità privata quale imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende private, nonché imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese, particolarmente come specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro, specialisti nelle pubbliche relazioni, dell’immagine.

La struttura del percorso formativo è diretta a:

• sviluppare l’interdisciplinarità e, al tempo stesso, la capacità di sintesi, proprie del laureato in Scienze Politiche, che dovrebbe essere messo in grado di interpretare criticamente i fenomeni politici complessi e saperli

“inculturare” nell’ambito delle loro specifiche competenze;

• dotare lo studente delle competenze idonee ad affrontare tematiche di frontiera, aiutandolo ad elaborare categorie di analisi innovative, capaci di coniugare fattori strutturali e contingenti, al fine di giungere ad una visione organica delle questioni poste alla sua attenzione;

• sviluppare autonomia di giudizio al fine di individuare nonché proporre soluzioni innovative, assumendo in prima persona l’onere di una analisi della complessa rete di problematiche dei fenomeni socio-politici politici posti alla sua considerazione;

• formare una capacità di negoziazione e mediazione culturale tale da favorire la piena comprensione dei contenuti, come degli intendimenti che sottendono la formulazione di specifiche tesi interpretative in merito alla fenomenologia oggetto di esame e indagine;

• formare una capacità di esprimersi in maniera chiara e competente, con l’acquisizione dei saperi tecnico-professionali specifici di ogni ambito e settore.

In questa prospettiva, è data particolare attenzione allo sviluppo della capacità di interpretazione e di sintesi, sviluppata non solo da un punto di vista concettuale, ma accompagnata anche da indagini mirate sul campo e confronti costanti con il mondo della politica, della P. A., delle organizzazioni internazionali, governative e non, e con il mondo dell’imprenditorialità privata.

Le esperienze di ricerca, così come le attività di tirocinio e stage svolte presso sedi e strutture accuratamente selezionate, sulla base di progetti di formazione

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individuali, consentono agli studenti di conoscere la fenomenologia e di verificarne opportunità di sviluppo, attraverso un impianto applicativo e sperimentale specifico e integrato con la realtà professionale.

In aggiunta ai corsi di lezione tradizionali sono offerte agli studenti opportunità di svolgere attività di ricerca collegialmente presentate e discusse, al fine di preparare lo studente per un verso ad analizzare, avendo gli strumenti critici opportuni, e per altro verso ad acquisire una capacità di sintesi, oggi richiesta in un mondo che vive contemporaneamente il fenomeno della globalizzazione e quello della localizzazione.

Il corso riserva dunque particolare attenzione ai momenti di confronto pubblico degli elaborati, curando la creazione di spazi comuni per dibattito e confronto delle conoscenze e delle competenze acquisite nelle attività di studio e di ricerca.

Al fine di perseguire tali obiettivi, il corso di laurea magistrale si articola in un percorso che prevede dieci esami, cui si aggiungono attività di supporto (tirocini, stage, seminari, laboratori).

Art. 4. Elenco delle attività formative e relativi obiettivi formativi

1. In conformità con l’Ordinamento didattico approvato, il Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni prevede specifiche attività formative comprendenti insegnamenti articolati secondo la seguente Tabella:

ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI Attività

formative: Ambiti

disciplinari Settori scientifico-

disciplinari CFU Tot.

CFU Caratterizzanti STORICO SPS 03 10 CFU

SPS 06 M STO 04 M STO 02 SPS 02

48

T otale

60 ECONOMICO

STATISTICO

SECS P04 10 CFU (AMMINISTRATIVO) oppure

SECS P02 10 CFU (INTERNAZIONALE) SECS P01

MGGR02

SECS S04 10 CFU (INTERNAZIONALE) Oppure

SECS S03 10 CFU (AMMINISTRATIVO) GIURIDICO IUS 13 10 CFU

IUS 10 IUS 21

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SOCIOLOGICO SPS 11 10 CFU SPS 07

SPS 09 SPS 08 SPS 10

POLITOLOGICO SPS 01 10 CFU SPS 04

AFFINI E INTEGRATIVE CFU

IUS 20 ETICA DELL’AZIONE PUBBLICA (AMMINISTRAZIONE in

alternativa con SPS 05)

10

SPS 05 STORIA E ISTITUZIONI DELLE AMERICHE(INTERNAZIONALE in

alternativa con IUS 20)

10

IUS 14 (AMMINISTRAZIONE in alternativa a SPS 06)

10 SPS 06 (Internazionale in alternativa a IUS 14) 10

Totale da acquisire 20

CARATTERIZZANTI 60

AFFINI E INTEGRATIVE 20

A SCELTA STUDENTE 10

ALTRE ATTIVITA’ 10 (6 tirocinio; 2 ulteriori conoscenze linguistiche; 2 abilità informatiche)

TESI 20

TOTALE complessivo 120

Art. 5. Calendario e tipologia delle attività didattiche

1. Le attività didattiche del Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni si svolgono, secondo quanto disposto dal Regolamento di Facoltà, in due semestri, in base ad un calendario approvato annualmente dalla Facoltà.

2. Le attività didattiche del Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni si svolgono in via tradizionale, essenzialmente mediante lezioni frontali. Può essere prevista una ripartizione di crediti tra lezioni frontali e attività di ricerca e approfondimento su tematiche specifiche del corso, studio di casi, esercitazioni, prove di valutazione intermedie, pratiche di problem setting e problem solving. È prevista l’attivazione di forme di insegnamento a distanza nonché la possibilità di erogare la didattica in lingua straniera.

3. Ciascun credito formativo (CFU) corrisponde a 25 ore di attività formativa, comprensive di:

a. ore di lezione frontale (anche svolte in forma seminariale),

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b. eventuale attività didattica svolta in stage, laboratori, osservatori e gruppi di ricerca

c. ore di studio autonomo, necessarie per completare la sua formazione, per un ammontare comunque non inferiore a un terzo della quota complessiva di ore corrispondenti a ciascun credito.

4. L’impegno complessivo medio di apprendimento svolto in un anno dallo studente a tempo pieno è convenzionalmente fissato in 60 CFU.

5. Per ogni attività formativa presente nel calendario didattico segue l’esplicitazione degli obiettivi formativi, l’indicazione delle metodologie di insegnamento e le modalità di esame e di verifica previste, oltre a eventuali modalità telematiche e attività di ricerca promosse.

6. Previa delibera del Consiglio di Facoltà, il corso di laurea in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni può mutuare da altro corso di laurea, sia interi moduli d’insegnamento, sia parte di essi, precisando, in quest’ultimo caso, il corrispondente valore in crediti.

7. Annualmente, il Consiglio del corso di studio provvederà a verifica della congruità del calendario didattico con gli obiettivi formativi, con la possibilità di proporre variazioni relative all’organizzazione delle attività formative da parte del Consiglio di Corsi di studio previa approvazione del Consiglio di Facoltà.

8. Il Consiglio di corso di studio provvede collegialmente alla verifica dei risultati delle attività didattiche al termine di ciascun biennio formativo al fine di verificare l’efficacia della proposta formativa sia in relazione agli obiettivi formativi, sia in merito alle potenzialità di accesso nel mercato del lavoro di riferimento.

ordinamento didattico 1^ anno

MATERIA S.S.D. DENOMINAZIONE CFU

Diritto

Internazionale

IUS 13 Diritto Internazionale 10

Uno a scelta fra SECS P04 Storia del pensiero economico 10 SECS S04 Demografia internazionale

Storia delle relazioni

internazionali

SPS 06 Storia delle relazioni internazionali 10

Storia delle istituzioni politiche

SPS 03 Istituzioni politiche e amministrative comparate

10

Filosofia politica SPS 01 Filosofia politica 10

Esame a scelta 10

TOTALE 60

Ordinamento didattico 2^ anno

MATERIA SSD DENOMINAZIONE CFU

Sociologia dei fenomeni politici

SPS11 Sociologia delle relazioni

internazionali

10

Uno a scelta fra SECS P02 Economia internazionale 10

SECS S03 Metodi statistici di valutazione di politiche

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Uno a scelta fra SPS 05 Storia e istituzioni delle americhe

10 IUS 14 Diritto dell’Unione Europea

IUS 20 Etica dell’azione pubblica Altre attività Tirocini

Abilità informatiche

Ulteriori conoscenze linguistiche

6 2 2

Tesi Elaborato finale 20

TOTALE 60

Art. 6. Riconoscimento di crediti formativi universitari

1. Le conoscenze e le abilità professionali, certificate ai sensi della normativa vigente in materia, possono essere riconosciuti come CFU previa valutazione da parte del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale dei percorsi di studio e professionali individuali, su debita e formale richiesta degli interessati, in misura non superiore a 12 CFU, escludendo comunque attività formative già riconosciute nel precedente percorso formativo di primo livello.

2. Tale riconoscimento si riferisce a conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente, oltre ad attività universitarie di primo livello postsecondario, mediante delibera del Consigli di corso di laurea, previa verifica dei contenuti delle attività formative svolte e dei relativi CFU e ore e della congruità con gli obiettivi del corso di laurea magistrale.

3. Per quanto concerne le certificazioni di lingua inglese (purchè conseguite presso Enti accreditati - i.e., UCLES, TOEFL e Trinity College of London) il riconoscimento è possibile solo come CFU “per altre attività formative”, e purchè la stessa certificazione non superi i due anni dalla data del conseguimento.

Art. 7. Attività ad autonoma scelta dello studente

1. Ai sensi dell’art. 10 co. 5 a) del DM 270/04, le attività formative a scelta dello studente possono essere rappresentate da corsi di insegnamento di qualunque corso di studio dell’Ateneo, purché coerenti con il percorso formativo dello studente.

2. Fatta salva la libertà di scelta dello studente, il Corso di studio predispone una lista di insegnamenti opzionali considerati coerenti con il percorso formativo dello studente, eventualmente anche impartiti in altre Facoltà dell’Ateneo.

Art. 8. Manifesto degli Studi

1. Il Consiglio del Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni approva annualmente il Manifesto di Studi, specificando quanto segue:

a) indicazione delle conoscenze richieste per l’accesso;

b) insegnamenti attivati, scansione temporale, e obiettivi formativi degli stessi;

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c) conoscenze culturali richieste;

d) eventuali obblighi di frequenza;

e) crediti assegnati a ogni insegnamento e a ogni altra attività finalizzata al conseguimento della laurea magistrale in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni

f) la previsione della figura dello ‘studente part-time’, con le relative modalità del percorso formativo.

Art. 9. Stages, tirocinio e periodi di studio all’estero

1. Durante la propria carriera universitaria, lo studente del Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni potrà partecipare ad attività di stage e di tirocinio presso enti pubblici e privati convenzionati con l’Ateneo. Per tali periodi di studio, di durata non superiore a 6 mesi e per un impegno complessivo fino a 250 saranno riconosciuti fino ad un massimo di 10 crediti, di cui almeno 6 riconducibili alla tipologia del tirocinio; il riconoscimento viene deliberato, in base alla relazione scritta appositamente prodotta dallo studente, dal Consiglio di Facoltà e sentito il Consiglio di Corso.

2. Secondo quanto previsto dalla normativa e dai regolamenti attualmente vigenti, lo studente potrà altresì acquisire presso un’Università straniera fino a un massimo di 40 crediti relativi ad attività previste del Piano di studio, purché il progetto rientri in una convenzione o un programma di cooperazione universitaria, e sia stata ottenuta la preventiva approvazione da parte del Consiglio di Facoltà, sentito il Consiglio del Corso. Il riconoscimento in termini di crediti di dette attività è subordinato al superamento dell’esame previsto nel Piano di studio approvato dal Consiglio di Facoltà.

Art. 10. Frequenza ed esami

1. La frequenza alle lezioni, pur essendo consigliata, non è obbligatoria, sino a diversa delibera del Consiglio di Facoltà.

2. È attivata l’iscrizione ai corsi: allo studente che frequenta un insegnamento viene richiesto, nel rispetto delle prerogative della privacy, di

“iscriversi” allo stesso indicando, tra l’altro, indirizzo postale ed e-mail. Detta iscrizione permette allo studente l’accesso a tutti gli ulteriori servizi didattici messi a disposizione nell’ambito dell’insegnamento (materiale didattico, anche in forma estemporanea, nonché eventuali prove di verifica del grado di apprendimento in itinere ed a distanza), soprattutto quando differenziati tra studenti frequentanti e non frequentanti, lavoratori e part-time.

Art. 11 Certificazione della frequenza

1. I crediti attribuiti alle singole attività didattiche del Corso di studio in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni vengono acquisiti dallo studente con il superamento della relativa prova d’esame. La prova può essere scritta, orale o pratica: in ogni caso va assicurata adeguata pubblicità alla prova.

2. Per ogni insegnamento sono previsti fino ad un massimo di 10 appelli ordinari la cui data va pubblicizzata almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’appello. Nella stessa sessione, tra due successivi appelli d’esame di uno stesso insegnamento devono intercorrere almeno 12 giorni. La prenotazione all’esame è obbligatoria e va effettuata per via elettronica fino a 3 giorni prima

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della data fissata per l’appello (compresi i giorni festivi, con esclusione del giorno dell’appello), con termine fino al giorno dell’esame per l’eventuale regolarizzazione della posizione dello studente.

Art. 12. Prova finale e commissione di laurea

1. Ai sensi dell’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo, la prova finale per il conseguimento della laurea in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni consiste nella stesura di un elaborato finale sotto la guida di un docente nel quale lo studente, nell’affrontare il tema prescelto, dimostri l’acquisizione di una metodologia e di una capacità di elaborazione critica della bibliografia pertinente, dimostrando di sapersi muovere sia con i supporti tradizionali che con quelli che la telematica mette a disposizione, esprimendo le conoscenze acquisite soprattutto dal punto di vista dell’analisi critica e nella esposizione di opinioni personali. Nella discussione il candidato dovrà esprimere valutazioni critiche originali in riferimento al tema oggetto del suo elaborato, nonché la necessaria capacità critica di sapere spaziare con i necessari collegamenti sugli aspetti collaterali del tema medesimo, inserendolo nei contesti culturali e nelle dinamiche socio-politiche esistenti e in via di formazione.

2. La prova finale comporta l’acquisizione di 20 cfu.

3. La votazione, che terrà conto dei risultati degli esami di profitto sostenuti durante il corso di studio, è espressa in centodecimi e può essere concessa all’unanimità la lode, qualora l’elaborato presenti caratteristiche di eccellenza.

Art. 13. Trasferimento da altri corsi di studio

1. Il Consiglio del Corso determina i criteri per il riconoscimento dei crediti in caso di trasferimento da altro corso di studio. In particolare, saranno riconosciuti i cfu corrispondenti agli esami di SSD corrispondenti o equivalenti, previa valutazione della congruità con il piano di studi del CdLM. Nel caso in cui il trasferimento dello studente sia effettuato tra Corsi di laurea appartenenti alla medesima classe, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico- disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

2. Le domande di trasferimento al corso di laurea in Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni sono esaminate dal Consiglio di Facoltà, sentito il parere del Consiglio del Corso, entro 30 giorni dalla presentazione delle domanda.

Art. 14. Orientamento e tutorato

1. La responsabilità delle attività di orientamento e tutorato del Corso di studio è del Consiglio di Corso.

2. All’atto dell’iscrizione ogni studente viene assegnato ad un docente tutor individuale, che lo segue durante tutta la sua carriera universitaria. Il tutor seguirà al massimo 30 studenti per l’intera durata del percorso formativo e rappresenta un punto di riferimento per tutte le problematiche derivanti dalla programmazione delle attività di studio, nonché da quelle collegate all’inserimento nel nuovo ambiente universitario con particolare attenzione alle

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metodologie di studio, facendo salve le competenze del manager didattico di Facoltà.

3. In casi particolari, lo studente può richiedere al Presidente del Corso di essere assegnato a un diverso docente-tutore.

Art. 15 Consiglio del Corso

1. In ottemperanza dell’art. 6 del Regolamento didattico di Ateneo, il Consiglio di Corso è composto da tutti i docenti degli insegnamenti impartiti esclusi quelli per mutuo e da una rappresentanza degli studenti, secondo le proporzioni e le prerogative previste dalla normativa vigente.

2. Il Consiglio di Corso, nei limiti degli indirizzi generali fissati dal Senato Accademico e di quelli di coordinamento della programmazione fissati dal Consiglio di Facoltà, esercita le attribuzioni inerenti il funzionamento del corso stesso. In particolare delibera:

a. la programmazione e la gestione della didattica rispetto agli obiettivi formativi, nei limiti delle risorse disponibili;

b. le tipologie delle forme didattiche e delle prove di valutazione della preparazione degli studenti e gli eventuali obblighi di frequenza.

3. Per i corsi di studio che si svolgono con il concorso di altri Atenei, la convenzione istitutiva individua la composizione del Consiglio di corso e le modalità organizzative.

4. Il Consiglio del corso di studio è coordinato dal Presidente del corso di laurea che assume la responsabilità del corso medesimo insieme al Preside di Facoltà.

Art. 16. Norme transitorie e finali

1. Modifiche al presente Regolamento sono proposte dal Consiglio di Corso ed approvate dal Consiglio di Facoltà.

2. Per quanto non previsto dal presente Regolamento didattico si rinvia al Regolamento didattico di Ateneo

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ALLEGATO 1

Scienze Politiche internazionali e delle amministrazioni – LM62

schede relative ai singoli insegnamenti

Denominazione insegnamento

Diritto internazionale Indicazione del docente Pietro Gargiulo Indicazione dei requisiti

specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Pietro Gargiulo è attualmente professore associato di diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Teramo.

Dal 1985 al 2000 ha prestato servizio in qualità di ricercatore nella medesima Università.

È membro del collegio del Dottorato di ricerca in “Diritti umani: evoluzione, tutela e limiti”, con sede presso l’Università di Palermo.

È attualmente Redattore Capo della Rivista “La Comunità Internazionale” pubblicata dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale e fa parte dal 1999 della Redazione dell’Italian Yearbook of International Law.

Nel biennio 1999-2001 è stato Coordinatore dell’Unità di ricerca su “I rapporti tra Corte Penale Internazionale e Consiglio di Sicurezza” nell’ambito del Progetto di Ricerca Nazionale (Finanziamento MURST ex 40%) diretto dalla Prof.ssa Flavia Lattanzi dal titolo “La responsabilità internazionale per violazione dei diritti dell’uomo”.

Nella sua attività di ricerca ha affrontato temi attinenti al diritto internazionale e dell’organizzazione internazionale, in particolare per quanto concerne il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, la tutela dei diritti umani e il terrorismo.

Settore disciplinare IUS/13 Posizionamento nel

calendario didattico

secondo semestre Tipologia di attività

formativa

caratterizzante

Numero di crediti 10

Numero di ore (1 CFU = 6 ore) 60

Eventuali propedeuticità Esame propedeutico a IUS/14 Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino)

Acquisizione delle conoscenze dei temi fondamentali del fenomeno giuridico internazionale e in alcuni settori di particolare rilevanza quali il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e la tutela dei diritti umani. Tali conoscenze consentiranno l’acquisizione di una capacità di interpretazione critica autonoma degli eventi che caratterizzano lo sviluppo della realtà internazionale particolarmente utile in ambiti professionali , pubblici e privati, di carattere internazionale. Esse inoltre costituiscono un corredo formativo per l’ulteriore approfondimento degli studi in ambiti specialistici.

Metodologia di convenzionale, a distanza, uso di case studies, esercitazioni.

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insegnamento

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

Esame parziale scritto per studenti frequentanti ed esame orale finale

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Uso telematica, dispense, ricevimento.

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Seminari di approfondimento su specifici aspetti del programma di corso

Denominazione insegnamento

Storia del pensiero economico Indicazione del docente Roberto Romani

Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Il docente è professore associato del settore SECS/P04, “Storia del pensiero economico”. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in materia (presso l’Università di Firenze), il docente ha costantemente svolto attività di ricerca e insegnamento nell’ambito della disciplina. Ha pubblicato due libri e una trentina di saggi sulla storia delle idee economiche, e nel 1995-98 è stato Research Fellow presso il King’s College, Università di Cambridge, U.K., dove ha compiuto ricerche sui molteplici rapporti fra storia ed economia.

Settore disciplinare SECS/P04 Posizionamento nel

calendario didattico

Primo semestre Tipologia di attività

formativa

Base/caratterizzante

Numero di crediti 10

Numero di ore 60

Eventuali propedeuticità Il corso ha carattere monodisciplinare.

Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino)

Conoscenza e capacità di comprensione: il corso permette di approfondire le conoscenze di economia e storia delle idee acquisite nel primo ciclo, sia 1) in virtù della presentazione diacronica, anziché sincronica, delle teorie economiche, sia 2) in virtù della prospettiva critica adottata.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il corso permette di acquisire una prospettiva informata e critica sui grandi dibattiti economici contemporanei, anche perché le idee economiche vengono studiate nel contesto delle dinamiche di sviluppo e delle scelte di politica economica.

Autonomia di giudizio: questa viene stimolata da una presentazione non meramente disciplinare delle teorie economiche, che ne mette in rilievo le connessioni con altri ambiti di studio (quali la filosofia politica).

Abilità comunicative: mediante le discussioni in aula, sempre sollecitate dal docente, gli studenti possono migliorare le loro capacità comunicative.

Capacità di apprendimento: il corso ambisce a fornire agli studenti un metodo di studio, soprattutto mediante l’analisi, guidata dal docente, di testi e brani dei maggiori economisti. Questi saranno in gran parte disponibili sul sito del docente.

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Metodologia di

insegnamento

La didattica verrà svolta mediante lezioni frontali, utilizzando lucidi e diapositive. Le lezioni saranno in lingua italiana, prevedendo che gli studenti siano di lingua italiana. Si prevede la possibilità di assegnare agli studenti particolari letture, da presentare e discutere in aula.

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

L’esame sarà orale. Alla luce della durata e ampiezza tematica del corso, dopo un congruo numero di lezioni si prevede di assegnare un semplice test scritto, da svolgere a domicilio, in modo che gli studenti siano stimolati a studiare e possano avere un’idea delle domande che verranno poste nel corso dell’esame finale.

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Il rapporto con gli studenti sarà gestito, oltre che mediante i tradizionali colloqui, utilizzando le risorse telematiche. Quindi gli studenti potranno dialogare col docente mediante emails, e i materiali del corso (lucidi, power points, dispense, tests) saranno disponibili nel sito del docente, come già fatto in passato.

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Come già indicato, agli studenti che manifesteranno interesse potranno venire assegnate letture da discutere in aula.

Denominazione insegnamento

Istituzioni politiche e amministrative comparate Indicazione del docente Prof. Francesco Bonini

Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche è autore di diversi volumi e saggi in argomento

Settore disciplinare SPS/03 Posizionamento nel

calendario didattico

secondo semestre Tipologia di attività

formativa

Base/caratterizzante

Numero di crediti 10

Numero di ore 60

Eventuali propedeuticità Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino)

In un contesto di ricerca gli studenti devono essere in grado di analizzare il contesto istituzionale e amministrativo contemporaneo anche nei suoi sviluppi storici e comparativi, devono essere in grado di intervenire nel dibattito pubblico e nell’analisi e nell’elaborazione delle politiche pubbliche

Metodologia di

insegnamento

convenzionale, con uso di case studies, ed esercitazioni seminariali.

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

Esame orale a fine corso. Saranno valutati positivamente gli interventi e i contributi presentati nel corso delle lezioni.

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Rapporti telematici, indicazioni bibliografiche, ricevimento

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Saranno organizzati seminari e lezioni monografiche con la partecipazione di studiosi ed esperti

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Denominazione insegnamento Diritto dell’Unione Europea

Indicazione del docente Pietro Gargiulo e Antonio Converti Indicazione dei requisiti specifici

del docente rispetto alla disciplina insegnata

Pietro Gargiulo è attualmente professore associato di diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Teramo. Dal 1985 al 2000 ha prestato servizio in qualità di ricercatore nella medesima Università.

È attualmente Redattore Capo della Rivista “La Comunità Internazionale” pubblicata dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale e fa parte dal 1999 della Redazione dell’Italian Yearbook of International Law.

Dal 1998 al 2004 è stato titolare del Corso Permanente Jean Monnet (“L’evoluzione del sistema istituzionale dell’Unione Europea:

problemi e limiti di un identità costituzionale europea”) presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo (Cattedra di Diritto dell’Unione Europea).

Negli anni accademici 2002-2003 e 2003-2004 è stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto Europeo dell’Università degli Studi di Teramo.

Nel corso del tempo si è occupato dello sviluppo del processo di integrazione europea sul piano giuridico istituzionale più di recente ha affrontato lo studio di tematiche attinenti alla cittadinanza europea e al modello sociale europeo nell’ambito di progetti di ricerca universitari di interesse nazionale (PRIN 2007) e di Istituti di studio e di formazione della Confederazione Italiana Generale del Lavoro.

Antonio Converti è Giudice Onorario presso il Tribunale di Teramo – Sezione Penale. Nel 2003- 2005 è stato Assegnista di ricerca presso

l’Università di Teramo sul tema: «I criteri di giurisdizione applicabili alla repressione penale degli atti di terrorismo internazionale». Nel 2003 ha ottenuto il Dottorato di ricerca in

Organizzazione Internazionale (XIV° Ciclo) presso l’Università di Teramo. Nel 1999 ha conseguito la Specializzazione in Diritto europeo – indirizzo pubblicistico (70/70 con menzione speciale).

Dall’a.a. 2007/2008 è Docente a contratto di Diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Scienze Politiche – Corso di Laurea in Scienze del Turismo e dello Sport (modulo Jean Monnet);

dall’a.a. 2002/2003 è docente a contratto di Diritto

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dell’UE, Diritto Privato e Diritto Pubblico presso il Master di II livello per Dirigenti Scolastici

dell’Università di Teramo (Facoltà di Scienze Politiche); Nel 2006-2009 è stato Docente a contratto di Diritto dell’Unione Europea II presso la Scuola per le Professioni Legali dell’Università di Teramo; dal 2004-2006 è stato Docente a contratto di Diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione

dell’Università di Teramo;.

Settore disciplinare IUS/14

Posizionamento nel calendario

didattico secondo semestre

Tipologia di attività formativa caratterizzante

Numero di crediti 10

Numero di ore (1 CFU = 6 ore) 60

Eventuali propedeuticità Diritto internazionale IUS/13 Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino) Acquisizione delle conoscenze dei temi giuridici istituzionali del processo di integrazione

europeo.Tali conoscenze consentiranno

l’acquisizione di una capacità di interpretazione critica autonoma degli eventi che caratterizzano lo sviluppo dell’Unione Europea, particolarmente utile in ambiti professionali , pubblici e privati, di carattere europeo. Esse inoltre costituiscono un corredo formativo per l’ulteriore approfondimento degli studi in ambiti specialistici.

Metodologia di insegnamento convenzionale, a distanza, uso di case studies, esercitazioni.

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

Esame parziale scritto per studenti frequentanti ed esame orale finale

Modalità di iscrizione e di gestione

dei rapporti con gli studenti Uso telematica, dispense, ricevimento.

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Seminari di approfondimento su specifici aspetti del programma di corso

Denominazione insegnamento Storia delle Relazioni Internazionali

Docente Prof. Claudio Moffa

Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Vedi il mio curriculum e le mie pubblicazioni sul sito, dai quali si deduce un’ampia attività di ricerca e produzione saggistica congruenti con la

disciplina

Settore disciplinare SPS06

Posizionamento nel calendario didattico

Primo semestre Tipologia di attività formativa Base

(15)

Numero di crediti 10 CFU

Numero di ore (1 CFU = 6 ore) 60 ore

Eventuali propedeuticità Nessuna Obiettivi formativi(applicare

descrittori di Dublino) - Conoscenza e capacità di comprensione

(knowledge and understanding): indotta attraverso una esposizione ben comprensibile (tale

riconosciuta dagli studenti) anche nei suoi momenti di complessità; verificata tramite questionari ad hoc (in forma anonima per lo studente) con sempre più che buoni risultati per la chiarezza espositiva delle lezioni;

- Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):

stimolata attraverso l’invito alla lettura critica testi e documenti congruenti con il tema del corso;

- Autonomia di giudizio (making judgements):

sempre sistematicamente stimolata dal docente, anche in dissenso rispetto alle proprie posizioni; - Abilità comunicative (communication skills):

stimolate dal docente ma non sempre con risultati ottimali; Capacità di apprendere (learning skills):

variabile secondo lo studente, in genere però in sviluppo, così da permettergli di intraprendere studi successivi con un maggiore grado di autonomia.

Metodologia di insegnamento convenzionale, uso di case studies, esercitazioni.

Modalità di esame di eventuali

verifiche di profitto in itinere Esame finale orale accompagnato da eventuale questionario. Verifiche intermedie su singole tematiche o tramite questionari

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Uso telematica: lezioni possibili con powerbook secondo aula. Ricevimento: una volta ogni 15 giorni normalmente; una volta a settimana durante il corso

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Ricerca in corso, in vista di possibile

pubblicazione, sulle rivolte arabe, con studio di casi

Denominazione insegnamento Storia delle Relazioni Internazionali

Docente Prof. Claudio Moffa

Indicazione dei requisiti specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Vedi il mio curriculum e le mie pubblicazioni sul sito, dai quali si deduce un’ampia attività di ricerca e produzione saggistica congruenti con la

disciplina

Settore disciplinare SPS06

Posizionamento nel calendario didattico

Primo semestre Tipologia di attività formativa Base

(16)

Numero di crediti 10 CFU

Numero di ore (1 CFU = 6 ore) 60 ore

Eventuali propedeuticità Nessuna Obiettivi formativi(applicare

descrittori di Dublino) - Conoscenza e capacità di comprensione

(knowledge and understanding): indotta attraverso una esposizione ben comprensibile (tale

riconosciuta dagli studenti) anche nei suoi momenti di complessità; verificata tramite questionari ad hoc (in forma anonima per lo studente) con sempre più che buoni risultati per la chiarezza espositiva delle lezioni;

- Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):

stimolata attraverso l’invito alla lettura critica testi e documenti congruenti con il tema del corso;

- Autonomia di giudizio (making judgements):

sempre sistematicamente stimolata dal docente, anche in dissenso rispetto alle proprie posizioni; - Abilità comunicative (communication skills):

stimolate dal docente ma non sempre con risultati ottimali; Capacità di apprendere (learning skills):

variabile secondo lo studente, in genere però in sviluppo, così da permettergli di intraprendere studi successivi con un maggiore grado di autonomia.

Metodologia di insegnamento convenzionale, uso di case studies, esercitazioni.

Modalità di esame di eventuali

verifiche di profitto in itinere Esame finale orale accompagnato da eventuale questionario. Verifiche intermedie su singole tematiche o tramite questionari

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Uso telematica: lezioni possibili con powerbook secondo aula. Ricevimento: una volta ogni 15 giorni normalmente; una volta a settimana durante il corso

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Ricerca in corso, in vista di possibile

pubblicazione, sulle rivolte arabe, con studio di casi

Denominazione insegnamento

DEMOGRAFIA INTERNAZIONALE Indicazione del

docente

PIERO GIORGI Indicazione dei

requisiti specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Già docente di Demografia Internazionale presso la Facoltà.

Professore di Demografia (Secs-S04). Laureato con lode in Scienze Statistiche e Demografiche e Dottore di Ricerca in Demografia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Membro di EAPS,SIEDS, SIS,GCD.

I principali campi di ricerca sono la fecondità, con particolare

(17)

attenzione ai metodi di stima e misura, alla fecondità per ordine e alle previsioni di fecondità, e le conseguenze demografiche, biologiche e sociali del ritardo dei processi riproduttivi in particolare per quel che riguarda riduzione della fertilità, abortività spontanea, malformazioni, abortività indotta, mortalità perinatale e assistenza sanitaria in gravidanza. Un primo insieme dei recenti lavori del prof Giorgi hanno riguardato le Dinamiche della fecondità tardiva in italia nella seconda metà del XX secolo, un apposito modello di decomposizione ha consentito di scindere l’evoluzione della proporzione di fecondità realizzata oltre i 30 anni nelle componenti per età ed ordine. Un secondo insieme di lavori invece ha affrontato l’evoluzione dell’abortività spontanea, dell’abortività volontaria e della stima prevalenza della Sindrome Down. Con riferimento al tema della Sindrome Down l’uso combinato dei dati degli Osservatori Regionali che fanno capo all’ICBD e dei dati ISTAT ha consentito da un lato la stima regionale delle IVG (oltre i 90 giorni) per malformazioni cromosomiche, dall’altro la stima regionale della prevalenza neonatale della Sindrome Down. Ancora hanno riguardato gli esiti negativi delle gravidanze secondo l’età gestazionale, operando una riclassificazione degli aborti spontanei e dei nati morti alla luce delle differenti definizioni internazionali e delle proposte degli organismi internazionali (WHO-OMS). La ricerca si è anche concentrata sull’assistenza erogata alle donne in gravidanza dal sistema sanitario nazionale, per fare questo è stata sviluppata una analisi tramite record linkage dei dati di origine amministrativa relativi alle prescrizioni effettuate dai medici di base ed erogate dalle strutture pubbliche e dalle strutture private temporaneamente accreditate. Tutti i lavori hanno visto la luce in pubblicazioni sottoposte al parere di referee o sono stati accettati a convegni internazionali e/o nazionali previa valutazione da parte di apposito comitato. In passato si è anche occupato di Mobilità residenziale ed abitativa, Determinanti delle intenzioni migratorie internazionali, Demografia applicata e previsioni della popolazione.

Settore disciplinare SECS-S/04 DEMOGRAFIA Posizionamento nel

calendario didattico

Primo/secondo semestre (secondo le esigenze) Tipologia di attività

formativa

caratterizzante Numero di crediti 10

Numero di ore 60

Eventuali propedeuticità

monodisciplinare Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino)

Si affrontano i temi della popolazione e delle sue dinamiche con attenzione particolare alle relazioni con le dinamiche economiche e sociali con un’ottica internazionale e comparativa. Si approfondiscono quindi, dopo una introduzione agli aspetti tecnici, le dinamiche storiche della popolazione del mondo, la situazione dei paesi in via di sviluppo e dei paesi sviluppati, i movimenti migratori, le dinamiche future, lo sviluppo sostenibile, evidenziando anche le questioni di natura biologica, demografica e sanitaria in ottica internazionale. Particolare attenzione sarà dato al ruolo degli organismi internazionali sulle questioni inerenti la popolazione. I temi trattati e l’approccio seguito mirano ad arricchire le conoscenze degli studenti interessati agli aspetti internazionali. L’approccio seguito richiederà allo studente la capacità di inserire le conoscenze pregresse sui temi economici e sociali all’interno delle dinamiche della popolazione mondiale, anche per la corretta comprensione del dibattito politico internazionale sulle questioni della popolazione e dello sviluppo economico e sociale.

(18)

L’approccio seguito basato anche sullo studio di casi specifici servirà per sviluppare negli studenti autonome capacità di giudizio sui temi trattati: ad esempio sugli effetti delle attuali tendenze, o sugli effetti delle scelte politiche nazionali ed internazionali.

Metodologia di insegnamento

Il corso sarà di natura convenzionale con interazione con gli studenti in merito ai materiali didattici e alle letture di approfondimento, nonché alla predisposizione dell’eventuale elaborato. Il corso sarà impartito in lingua italiana così come saranno in italiano i principali testi di riferimento, testi e letture di interesse ed approfondimento potranno essere in inglese.

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

Orale anche mediante dissertazione di elaborati predisposti dagli studenti (forse facoltativi) per verificare la capacità di trattazione autonoma sui temi del corso nonché le capacità comunicative sui temi stessi.

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Materiale didattico integrativo nel sito dell’ateneo nella pagina dell’insegnamento; interazione con gli studenti iscritti al corso anche tramite strumenti telematici (email o altro ove disponibile)

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

La predisposizione degli elaborati (eventualmente facoltativi) richiederà agli studenti di mettere alla prova le proprie capacità di interazione con le tematiche di ricerca della demografia.

Denominazione insegnamento

Filosofia politica Indicazione del docente Emma Baglioni Indicazione dei requisiti

specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Già ricercatrice confermata nel settore disciplinare SPS/01 è dal 1/12/2001 professore associato di Filosofia politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Teramo, presso cui ha insegnato anche Teoria ed etica delle decisioni pubbliche e Etica della comunicazione. E’ risultata idonea nella valutazione comparativa –fascia degli ordinari S.S. SPS/01 –ed è stata chiamata dalla Facoltà di appartenenza il 16/11/2010.

Ha al suo attivo ricerche, monografie e saggi riguardanti la filosofia politica. In particolare i suoi studi si sono rivolti ad indagare il paradigma politico della modernità, con particolare riferimento ai temi del consenso e del potere, della rappresentanza politica, del nesso democrazia-precarietà. Negli ultimi anni le tematiche di ricerca hanno approfondito la dinamica egualitaria dell'homo democraticus nelle sue valenze simboliche ed identificative, il rapporto tra identità, individuazione e democrazia, e quello tra modernità, razionalità e normatizzazione del potere. Ha infine approfondito i temi dell'individualismo contemporaneo con particolare riferimento alla critica verso il costruttivismo e agli esiti politico-evoluzionistici dell'individualimo metodologico.

Fra le sue monografie e curatele si ricordano:

La lotta contro i poteri. Saggio sul radicalismo di Alain. Franco Angeli, Milano 1988;

Temi e problemi della rappresentanza politica (presentazione e cura), numero monografico di “Trimestre” 1997, n. 2;

L’individuo e lo scambio. Teoria ed etica dell’ordine spontaneo nell’individualismo di Bruno Leoni, ESI, Napoli, 2004:

Tocqueville e la crisi delle post-democrazie, numero monografico di “Trimestre” (presentazione e cura), 2006, n. 2-4.

Settore disciplinare SPS/01 Posizionamento nel

calendario didattico

Primo semestre

(19)

Tipologia di attività formativa

Base e/ocaratterizzante

Numero di crediti 10

Numero di ore 60

Eventuali propedeuticità Il corso non richiede propedeuticità Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino)

Gli obiettivi che sottendono l’impostazione del corso sono di far acquisire agli studenti:

-conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano ed estendono le conoscenze sulle tematiche teoriche caratterizzanti il politico al fine di elaborare e/o applicare idee originali in un contesto di ricerca;

-capacità di applicare le conoscenze e la comprensione acquisite durante il corso a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi o interdisciplinari connessi al proprio settore di studio;

-autonomia di giudizio critico in modo da saper ulteriormente integrare le conoscenze acquisite nel corso e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi e riflessioni sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi;

-abilità comunicative in modo da esprimere chiaramente e senza ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese a specialisti e non specialisti;

-capacità di apprendimento che consentano in seguito uno studio autonomo e approfondimenti personali.

Metodologia di

insegnamento

Lezioni frontali in lingua italiana, in quanto gli studenti sono per lo più italiani, integrate da esercitazioni, dibattiti e discussioni di project work

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

L’esame si svolgerà oralmente e potrà, a scelta dello studente, prevedere anche la dissertazione di singoli elaborati. Durante il corso sarà programmata per i frequentanti una prova scritta di profitto in itinere in modo da verificare il loro grado di conoscenza e di elaborazione delle problematiche svolte e di tarare sui risultati della prova la metodologia didattica del prosieguo del corso. Tale verifica non influenzerà la valutazione finale, che avverrà sempre in sede di esame nei giorni previsti dagli appelli, ma è finalizzata a migliorare la didattica e correggerne gli eventuali errori.

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

Uso della telematica per l’iscrizione agli esami, organizzazione del ricevimento degli studenti sia durante il semestre di lezione, sia nel semestre seguente con eventuali lezioni di recupero per studenti che non abbiano frequentato. Tutoraggio per gruppi di studenti.

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Il corso prevede, all’interno delle ore di didattica, lo svolgimento di attività di ricerca su tematiche specifiche del corso, quali momenti di approfondimento e di applicazione delle conoscenze acquisite, coerentemente con gli obiettivi formativi precedentemente indicati.

Denominazione insegnamento

Economia internazionale Indicazione del docente Valentina Meliciani

Indicazione dei requisiti Professore straordinario di Politica economica

(20)

specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

PhD presso l’Università del Sussex, Brighton, Regno Unito, titolo della tesi: Technical Change, Patterns of Specialisation and Uneven Growth in OECD Countries

Master all’Università del Sussex, Brighton, Regno Unito in Economia Internazionale.

Pubblicazioni recenti:

1) Meliciani, V. – Radicchia, D. (2010), “The informal recruitment channel and the quality of jo-worker matches.

An analysis on Italian survey data” in corso di publicazione su Industrial and Corporate Change.

2) Guerrieri, P. – Luciani, M. – Meliciani, V. (2010), “The determinants of investment in Information and Communication Technologies”, in corso di pubblicazione su Economics of Innovation and New Technology.

3) V. Meliciani (2010), “Exports of knowledge-intensive services and manufactures”, in R.M. Solow e J.P. Touffut (a cura di) The Shape of the Division of Labour, Edward Elgar, in corso di pubblicazione.

4) P. Guerrieri - V. Meliciani (2010), “Internationalization, Technology and Business Services Specialization in Europe”, in G. GIOVANNETTI, P. GUERRIERI, B.

QUINTIERI. Business services: the new frontier of competitiveness. Rubettino.

5) Laursen, K. – V. Meliciani (2010), “The Role of ICT Knowledge Flows for International Market Share Dynamics”, forthcoming, Research Policy, vol 39, pp.

687-697.

6) Cosci, S. – V. Meliciani – V. Sabato (2009), “Banks' Diversification, Cross-Selling And The Quality Of Banks' Loans”, Manchester School, vol. 77(s1), pp. 40-65.

7) Guerrieri, P. – V. Meliciani (2009) “La specializzazione regionale nei servizi alle imprese: la tecnologia, il capitale umano ed i legami con il settore manifatturiero”, in Competitività e sviluppo internazionale del sistema economico meridionale. Il ruolo dei servizi alla produzione in Campania, Giannini Editore, Napoli.

8) Cosci, S. – V. Meliciani (2008) “The Transformation of the Banking Sector: Diversification and Bank-Firm Relationships”, in Fuchs, E.J. and F. Braun (eds), Emerging Topics in Banking and Finance, pp. 27-50, Nova Science Publishers, Inc.

9) Cosci, S. – V. Meliciani – V. Sabato (2008), “Il lato oscuro della diversificazione bancaria: Effetti del cross- selling sulla rischiosità dei prestiti”, Economia, Impresa e Mercati Finanziari, 2, pp. 75-101.

Settore disciplinare SECS-P/02 Economia politica Posizionamento nel Secondo semestre

(21)

calendario didattico Tipologia di attività formativa

Caratterizzante Numero di crediti 10

Numero di ore 60

Eventuali propedeuticità Obiettivi formativi

(applicare descrittori di Dublino)

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione di diversi temi dell’economia internazionale: le principali teorie del commercio tra paesi, le politiche commerciali, l’analisi dei tassi di cambio e l’evoluzione storica dei sistemi monetari internazionali. Nella presentazione delle teorie del commercio internazionale si affronteranno anche gli importanti e recenti sviluppi basati sulle economie di scala e la concorrenza imperfetta. Nella trattazione delle politiche commerciali internazionali ci si soffermerà sul dibattito tra libero scambio e protezionismo evidenziandone gli aspetti teorici e “politici”. Nello studio dell’economia monetaria internazionale si darà particolare attenzione alle conseguenze di politica economica della creazione dell’Unione Monetaria Europea e alla determinazione del tasso di cambio euro/dollaro. Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti teorici di economia internazionale e di mostrare come questi possano essere utilizzati per la comprensione dei dibattiti di politica economica che dominano il mondo reale. La riflessione sui dibattiti di politica economica nel campo dell’economia internazionale servirà ad accrescere la capacità degli studenti di utilizzare ciò che apprendono per la riflessione autonoma. Particolare attenzione sarà anche data alla capacità degli studenti di utilizzare in modo appropriato il linguaggio tecnico della materia. Alla fine del corso gli studenti dovranno conoscere i principali temi di economia internazionale e aver sviluppato un metodo di apprendimento analitico e una capacità critica che consentiranno loro di approfondire i temi di economia in generale e di economia internazionale in particolare negli studi successivi.

Metodologia di

insegnamento La metodologia d’insegnamento prevede didattica frontale e esercitazioni. Sarà stimolata quanto più possibile l’interazione con gli studenti. Qualora tra gli studenti ci fosse un consistente gruppo di studenti non italiani parte della didattica (quella relativa ai temi di approfondimento) sarà tenuta in lingua inglese.

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

La valutazione prevede un esame finale scritto e orale.

Sono inoltre previste due prove intermedie facoltative che possono essere utilizzate dagli studenti come esonero dallo scritto dell'esame. L'orale è comunque obbligatorio. Il voto finale sarà la media tra i voti ottenuti nella prova scritta e in

(22)

quella orale.

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

I rapporti con gli studenti saranno gestiti attraverso l’interazione in classe e l’orario di ricevimento settimanale.

Eventuali attività di ricerca a supporto della didattica

Denominazione insegnamento

Metodi statistici di valutazione di politiche Indicazione del

docente

In corso di definizione/contratto Indicazione dei

requisiti specifici del docente rispetto alla disciplina insegnata

Settore disciplinare SECS-S/03 Posizionamento nel

calendario didattico

Primo semestre Tipologia di attività

formativa

Caratterizzante Numero di crediti 10

Numero di ore 60

Eventuali propedeuticità

L’esame non è propedeutico rispetto ad altri insegnamenti; è consigliata una conoscenza di base degli strumenti di analisi statistica descrittiva ed inferenziale.

Obiettivi formativi (applicare descrittori di Dublino)

Durante il corso verranno dapprima trattati i principali argomenti della statistica economica di base, con particolare attenzione alla formazione degli aggregati economici e alle teorie sulla costruzione di numeri indici dei prezzi, sul mercato del lavoro, sulla struttura e competitività delle imprese e dei sistemi produttivi locali; inoltre, il corso avrà come obiettivo anche quello di far emergere le peculiarità e l'importanza della variabile "territorio" nelle analisi economiche, allo scopo di consentire una più corretta lettura dei fatti economico-sociali e demografici osservabili. Quindi, si approfondirà il concetto di valutazione e quello di politica pubblica e si tratteranno gli aspetti connessi all'implementazione e agli effetti di tali politiche.; la trattazione avrà principalmente ad oggetto la logica cosiddetta “controfattuale”, cui fanno riferimento sia i metodi sperimentali che quelli non sperimentali.

In particolare, in linea con il quadro europeo dei titoli universitari, le competenze e le abilità pratiche da acquisire sono le seguenti:

a) conoscenze e capacità di comprensione: lo studente dovrà acquisire conoscenze di base all’acquisizione ed analisi delle principali fonti di dati statistici, con particolare riferimento alle più importanti istituzioni produttrici di statistiche (quali Istat, Eurostat, Banca

(23)

d’Italia, Ist. G. Tagliacarne, etc.). Agli studenti, poi, verranno trasmessi tutti quegli strumenti dell’analisi statistica utili a sintetizzare ed interpretare i fenomeni osservati, in un’ottica di tipo valutativo. Alla fine del corso il discente dovrà essere in grado di padroneggiare quegli strumenti quantitativi che consentono di valutare l’efficacia e l’efficienza delle politiche pubbliche poste in essere.

b) conoscenze e capacità di comprensione applicate: lo studente dovrà acquisire capacità di problem solving:

sulla base di casi di studio presentati (e tratti, ove possibile, dall’esperienza quotidiana), dovrà essere in grado di trasferire in campo applicativo le nozioni teoriche assimilate.

c) autonomia di giudizio: lo studente del corso dovrà acquisire capacità di valutazione in relazione ai casi di studio presentati, in modo tale da scegliere le più opportune metodologie quantitative e gli adeguati modelli statistici ed interpretativi al fine di spiegare in modo corretto la realtà investigata e di risolvere, di conseguenza, i problemi di volta in volta presentati.

d) abilità comunicative: lo studente dovrà essere i grado di manipolare i dati disponibili e trasformarli in modo ottimale, utilizzando le più moderne tecniche (quantitative e grafiche) di analisi dei dati, così da offrire ad un potenziale utente finale non una semplice informazione quantitativa, ma uno strumento idoneo a fornire un concreto avanzamento in termini di conoscenza del problema investigato.

e) capacità di apprendere: lo studente del corso dovrà acquisire capacità di apprendimento in relazione a metodologie solitamente non insegnate nelle scuole di ordine superiore; lo sforzo maggiore dovrà essere quello di familiarizzare con metodiche nuove, anche alla luce dell’auspicabile intenso utilizzo di strumenti informatici, che ormai accompagnano quotidianamente il lavoratore nell’esercizio delle proprie funzioni.

Metodologia di

insegnamento

Verrà utilizzata una metodologia di insegnamento di tipo convenzionale, con lezioni di didattica frontale; durante le lezioni verranno effettuate esercitazioni e verranno sottoposti allo studente dei case studies utili a trasferire nel campo pratico le nozioni teoriche assimilate

Modalità di esame d eventuali verifiche di profitto in itinere

L’esame verrà svolto in forma orale; non sono previste prove scritte, né verifiche di profitto in itinere.

Modalità di iscrizione e di gestione dei rapporti con gli studenti

I rapporti con gli studenti vengono gestiti “frontalmente”, durante le lezioni e gli orari di ricevimento. Sarà fornita ai discenti una lista di testi utili all’apprendimento della materia e, quindi, al superamento dell’esame. Durante le lezioni potranno essere messe a disposizione documenti specifici, quali esercizi, dati

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