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Requisiti minimi in Germania (parte II)

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Academic year: 2022

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Requisiti minimi in Germania (parte II)

In vari paesi europei esistono normative che stabiliscono procedure di prova e criteri di misurazione a cui fare riferi- mento per definire i requisiti minimi di un ciclo di verniciatu- ra per serramenti e verificarne l’idoneità ad un determinato impiego

A cura della Redazione

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PRINCIPI GENERALI PER L’APPLI- CAZIONE

Compatibilità di guarnizioni e si- gillanti

Le guarnizioni e i sigillanti utilizzati negli infissi in legno devono essere compatibili con i materiali circo- stanti e con il sistema di vernicia- tura utilizzato.

In caso di dubbio, l’utilizzatore deve procurarsi le informazioni re- lative alla compatibilità dei prodot- ti utilizzati.

L’accertamento delle compatibilità deve avvenire in stretta collabora- zione con i produttori delle guarni- zioni e dei sigillanti e con quello dei prodotti vernicianti (vedi Tabella 3).

Compatibilità con guarnizioni La compatibilità con le guarnizioni viene verificata secondo la Linea guida ift 07.1987.

I provini verniciati vengono man- tenuti a contatto con le guarnizio- ni per un periodo prolungato e in condizioni di prova definite, docu- mentando le alterazioni rilevate, quali deformazioni, cambiamenti di colore e adesione.

Normalmente le prove di compati- bilità vengono effettuate con i se- guenti materiali e prodotti:

• MAT 1 = polietilene, polipropi- lene (EPDM);

• MAT 2 = silicone-caucciù;

• MAT 3, MAT 4: = elastomeri termoplastici (TPV, TPE);

• MAT 5 = PVC morbido.

Compatibilità con sigillanti La compatibilità con i sigillan- ti deve essere controllata con un metodo ispirato alla norma DIN 52452-4, con la differenza che deve essere utilizzata una sezione di prova più conforme alla pratica, ad esempio pari 6 x 8 mm.

Anche l’applicazione del sigillan- te deve avvenire in tempi simili a quelli reali, ad esempio dopo 6, 12 e 24 ore.

Le alterazioni della tonalità di co- lore, sia del sigillante che della ver- nice, possono influenzare in ma- niera determinante il risultato.

Normalmente le prove di compati- bilità vengono effettuate con i se- guenti materiali e prodotti:

• MAT 1 = silicone neutro;

• MAT 2 = silicone alcossilico;

• MAT 3 = sigillante MS.

Alterazioni cromatiche causate da intonaci o malte

Durante la posa degli infissi e al più tardi quando viene intonacata l’imbotte, i telai degli infissi posso- no venire a contatto con malte o intonaci. È importante che ciò non causi l’essudazione di sostanze coloranti dal legno o dalla vernice, che possono macchiare la parete attigua, né macchie o decolorazio- ni delle superfici dell’infisso, cau- sate dall’intonaco.

La superficie verniciata deve esse- re protetta dal contatto con into- naci e malte con mezzi idonei. Se, nonostante ciò, malte o intonaci

vengono a contatto con essa, de- vono essere rimossi al più presto e la superficie subito dopo deve es- sere lavata accuratamente con ac- qua (vedi a questo proposito anche la Scheda tecnica HO.08).

Sui campioni verniciati vengono applicati, in condizioni di prova de- finite, vari tipi di malte (a base di calce, di cemento, a presa idraulica rapida). Gli eventuali cambiamen- ti del colore devono essere docu- mentati.

Le alterazioni cromatiche rilevate vengono classificate in base ad una scala da 0, “nessuna altera- zione cromatica” a 5 “completa al- terazione cromatica”.

Per ulteriori dettagli su questa prova consultare la Linea guida ift OB-01/1.

Alterazioni cromatiche causate da metalli

I sistemi di verniciatura possono trovarsi direttamente a contatto con parti metalliche della ferra- menta o dei mezzi di fissaggio.

Anche in questo caso, è impor- tante che ciò non causi alterazioni cromatiche della verniciatura, né degli elementi in metallo.

Vengono inseriti nei campioni una vite di ottone, un chiodo zincato e un chiodo di acciaio e sparsi trucioli metallici in posizione centrale sul- la superficie verniciata. I campioni vengono conservati per 7 giorni ad un’umidità relativa del 95% (± 3) e una temperatura di 23 °C (± 2).

Caratteristica Idonea Non idonea

Adesione Contatto senza adesione,

adesione senza danni o difetti

Incollaggio

Ammorbidimento Asciutto, adesione senza

danni o difetti Incollaggio Alterazione cromatica Nessuna alterazione croma-

tica o macchie rimovibili Le macchie non possono es- sere rimosse

Tabella 3: Requisiti per la compatibilità del sistema di verniciatura con le guarnizioni

(3)

La valutazione delle alterazio- ni cromatiche avviene dopo 24 e 48 ore e dopo 7 giorni, in maniera analoga quanto sopra descritto per malta o cemento (vedi tabella 4).

REQUISITI PER L'IDONEITA' DEI SI- STEMI DI VERNICIATURA

Requisiti minimi

Il produttore del sistema di verni- ciatura deve effettuare almeno le prove seguenti sui prodotti forniti.

Queste prove costituiscono la base di partenza per la dimostrazione dell’idoneità della verniciatura.

Se in singoli casi i requisiti indicati non vengono rispettati, questi non fanno fede per la valutazione com- plessiva.

La valutazione si basa sempre sul risultato complessivo del con- trollo. Per i requisiti per cui dalla prova è emerso il risultato “ido- neo con riserva” devono essere intraprese misure aggiuntive.

Normalmente vengono sottopo- ste a prova le seguenti varianti del sistema di verniciatura:

• verniciatura coprente bian- ca;

• verniciatura coprente scura;

• verniciatura trasparente pigmentata di tonalità di co- lore media.

La suddivisione delle tonalità di colore in chiara/media/scura si orienta alle indicazioni della Scheda tecnica BFS 18.

Invecchiamento naturale secon- do la EN 927-3 e requisiti pre- stazionali secondo la EN 927-2 Per testare l’idoneità di verni- ciature trasparenti o laccate per elementi a stabilità dimensiona-

le (infissi) all’esterno, dei provini verniciati vengono sottoposti ad invecchiamento naturale all’ester- no, per un periodo prolungato (mi- nimo 12 mesi).

La prova avviene, come previsto dalla norma EN 927-3, su provini di legno di pino (a scelta possono essere utilizzati anche legni diver- si, ad esempio essenze tropicali o latifoglie nazionali) e ha lo scopo di valutare il comportamento del si- stema di verniciatura su legno con esposizione all’esterno.

Per tenere in considerazione si- tuazioni meteorologiche parti- colari, oltre ai provini soggetti al controllo, viene esposto anche un prodotto interno di riferimento (PIR) che funge anche da campio- ne di controllo per la valutazione volontaria della resistenza alle muffe.

La valutazione viene effettuata per ogni tipo di difetto (formazione di bolle, fessurazioni, sfogliamento, adesione), secondo una scala da 0 a 5, secondo la norma ISO 4628-1, nella quale 0 corrisponde a “nes- sun danno” e 5 a “danno grave”.

Se, relativamente ai primi quat- tro requisiti, i campioni non pre- sentano danni o danni solo lievi, il sistema di verniciatura è in linea di principio adatto per porte e fi- nestre in legno. Si consiglia però comunque di porre attenzione al soddisfacimento di tutti i requisiti.

Aderenza di contatto (Blocking) Per aderenza di contatto, o blo- cking, si intende l’incollaggio tra elementi in legno verniciati ed es- siccati, causato da calore, pressio- ne o umidità. Negli infissi chiusi, le superfici verniciate dell’anta e del

Tabella 4 - Requisiti per la resistenza del sistema di verniciatura alle alterazioni cromatiche

Caratteristica Idonea Idonea con riserva

Alterazione cromatica Nessuna alterazione croma-

tica o macchie rimovibili Le macchie non possono es-

sere rimosse

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telaio restano a contatto per un tempo prolungato e presentano così un elevato rischio di blocking.

Se un sistema di verniciatura ten- de al blocking, oltre alle difficoltà di apertura dell’infisso, è possibile il distacco di parti dello strato di verniciatura che lasciano il legno sottostante privo di protezione.

Tre coppie di provini vengono po- ste rispettivamente a contat- to una sull’altra, per un periodo prolungato in condizioni di prova definite, ad esempio in clima nor- male o ad elevati livelli di umidità e alte temperature, e poi caricate con pesi diversi, in modo che le su- perfici verniciate si tocchino per 24 ore.

Le procedure di prova e le possibi- lità di variare le condizioni di prova sono illustrate dai relativi capitoli delle linee guida ift OB-01/1 e VdL 14.Viene valutato il grado dei danni che si verificano quando i provi- ni vengono staccati. L’estensione dei danni o delle alterazioni viene classificata in base alla seguente scala da 0 a 5 secondo la norma ISO 4628-1:

• 0 distacco facile e senza danni delle superfici verniciate l’una dall’altra;

• 1 leggera adesione, è possibile il distacco senza danni;

• 2 adesione media, il distacco del film di verniciatura è pos- sibile, sono presenti leggere compressioni e tracce di ade- renza;

• 3 blocking, appannamento della vernice, ma senza di- stacchi del film di vernice;

• 4 blocking, appannamento della vernice e lievi distacchi del film di vernice;

• 5 blocking, completa aderenza di contatto (in alcuni casi è im- possibile il distacco manuale), forti distacchi del film di ver- nice.

Per essere idonea, dopo la prova di blocking la vernice deve presenta- re tracce di aderenza solo leggere o medie.

Adesione umida

La maggior parte dei sistemi di verniciatura attualmente in uso è contrassegnata dalla capaci- tà di assorbire e rilasciare acqua.

L’esperienza ha mostrato che è difficile determinare l’adesione di questi sistemi vernicianti in con- dizioni di elevata presenza di umi- dità. Dato l’eccesso di umidità che oggigiorno è normale nei cantieri edili (soprattutto d’inverno), è ne- cessario porre particolare atten- zione al fatto che l’umidità venga tenuta lontana dagli infissi in le-

gno e dalla verniciatura (ad esem- pio mediante ventilazione mirata o altre misure idonee: vedi Scheda tecnica VFF HO.08.).

Se il film di verniciatura è già dan- neggiato, oppure l’offerta di umidi- tà nelle aree confinanti con la su- perficie del legno è elevata, spesso sono sufficienti anche tempi di esposizione all’acqua relativa- mente brevi, per staccare comple- tamente il film di vernice.

Per la valutazione dell’adesione umida sono disponibili due meto- di di prova alternativi,: la prova di quadrettatura (ispirata alla norma ISO 2409) e un metodo con il quale la resistenza al distacco del film di verniciatura in presenza di umidità viene misurato su provini di legno verniciati.

Prova di quadrettatura

La prova di quadrettatura viene effettuata con un metodo ispira- to alla norma ISO 2409 e non deve essere effettuata prima che siano passati 21 giorni dalla verniciatura.

Con una lama e una maschera di quadrettatura, sulla superficie verniciata dei provini viene inta- gliata una griglia, sulla quale viene poi lasciato per 2 ore un panno di cotone imbevuto d’acqua.

Successivamente viene applicato sulla superficie un nastro adesi-

Tabella 5 - Valori soglia dei criteri di valutazione secondo la norma EN 927-2 "Invecchiamento naturale all’esterno" (EN 927-3) e "Assorbimento di acqua" (EN 927-5)

Caratteristica Elemento a stabilità

dimensionale, ad esem- pio infisso (valore soglia)

Formazione di bolle 0,3

Fessurazioni 0,7

Sfogliamenti 0,3

Adesione 1

Valore massimo complessivo 7

Differenza massima per la validità della prova 2

Valore di assorbimento acqua secondo la EN 927-5 nessun valore soglia

(5)

vo, come descritto dalla norma ISO 2409 e poi staccato: in base al distacco viene valutata l’adesione della vernice al supporto.

L’entità dei danni causati dal di- stacco del nastro adesivo viene classificata in base a una scala da 0 a 5:

• 0 nessun distacco;

• 1 distacco di singoli punti lun- go i bordi dell’intaglio;

• 2 distacchi lungo i bordi dell’in- taglio;

• 3 distacchi di singoli quadretti

< 10%;

• 4 distacchi di singoli quadretti tra 10% e 50%;

• 5 distacchi > 50%

L’idoneità della vernice viene de- terminata in base alla Tabella 7:.

La prova di quadrettatura consen- te una valutazione solo orientativa dell’adesione umida, poiché l’esito del controllo dipende, oltre che dal supporto e dal sistema vernician- te, anche dall’esecutore della pro- va stesso e dal suo grado di espe- rienza. Costituisce però un metodo rapido e facilmente utilizzabile an- che dal serramentista, nell’ambito del controllo interno di produzio- ne. Per ulteriori informazioni sulla prova di quadrettatura consultare la Linea guida ift OB-01/1.

Misurazione della resistenza al di- stacco

Per la misurazione della resisten- za al distacco può essere utilizzato un nuovo metodo, in cui un dolly metallico di diametro 20 mm viene incollato sulla superficie verniciata (per la misurazione devono essere in debito conto sia la variabilità del supporto in legno, sia l’influenza dell’adesivo utilizzato per incollare il dolly).

L’aderometro viene posizionato verticalmente sopra la superfici di prova, aumentando gradualmente la forza di trazione fino alla rottu- ra. La forza di trazione (resistenza al distacco) misurata in MPa viene registrata. La resistenza al distac- co del sistema di verniciatura con-

trollato deve essere ≥ 0,5 MPa.

Dopo aver fatto riasciugare i provi- ni, viene effettuata una valutazio- ne visiva del tipo di rottura, utiliz- zando il seguente schema:

• A) rottura di coesione del sup- porto;

• A/B) rottura di adesione fra il supporto e il primo strato;

• B) rottura di coesione del pri-

mo strato;

• B/C) rottura di adesione fra il primo e il secondo strato;

• Y) rottura di coesione dell’ade- sivo;

• Y/Z) rottura di adesione fra l’adesivo e la testina.

Tabella 6: Requisiti relativi all’aderenza di contatto (blocking) di sistemi di verniciatura

Tabella 7: Requisiti relativi all’aderenza umida del sistema di verniciatura dopo la prova di quadrettatura

Caratteristica Idonea

Aderenza di contatto (umidità elevata) < 2 Aderenza di contatto (temperatura elevata) < 3

Caratteristica Idonea Idonea con riserva

Alterazione cromatica Nessuna alterazione croma-

tica o macchie rimovibili Le macchie non possono es-

sere rimosse

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