Campagna della stampa
SULLE SPIAGGE SI DISCUTE Dl POLITICA
L' csempio dei giovani comunisti romani che ogni domenica diffondono
« I'Unita » sulle spiagge e stato seguito da molte altre organizzazioni — leri la FGCI di Palermo si e impegnata a diffondere 50 copie del nostro giornale
TUTTI I GIORNI tra i bagnanti
Quotidiano / sped. abb. postal* / L 50 Anno XLIV / N. 214 / Sabato 5 agosto 1967
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Dae agenti e due autisti morti in uno scontro straddle
A pagina 5
L'aumento dei giornali
U AL 16 AGOSTO per decisione del CIP i quotidiani aumentano il loro prczzo di vendita di dieci lire.
Questo provvedimento tardivo e inadeguato vorrebbe conelucleie il dibaltito e le polemiche che hanno, in questi ultimi anni, sottolineato la piu tragica delle crisi che abbia mai sconvolto l'editoria e che investe la stampa quotidiana di tutti i paesi occidentali causandn la chiusura di giornali con diffusioni e gettiti pubblicitari mai registrati in Italia. L'ultimo aumento del prezzo dei quotidiani (da quaranta a cinquanta lire) lo si ebbe nel giugno del 1963. Da allora si puo valutare in non meno del quaranta per cento la maggiore incidenza delle spese di un giornale di media tiratura.
Questa crisi va attribuita a vari fattori, il piu grave dei quali e quello tecnologico: il prnccsso di fabbrica-
zione di un giornale e rimasto nella sostanza come era cento anni fa, troppo costoso e antiquato. L'orga- niz/.azione di un quotidiano che vuolc, anche parzial- mente. soririisfarc le esigenze di lettori moderni.
impone costi assai elevati derivanti dall'impiego di personale specializzato, reda/.ionale, tecnico e ammi- nistrativo, la a copertura v, con servizi speciali, di
una intinita di avvenimenti sia nazionali che esteri e il continuo aumento del numero delle pagine. Non corrisponde a questi nuovi impegni un pari incremento della dilfusione e della pubblicita perche la concor- renza della Radio e della TV ha ridotto sensibilmente quei ritmi di sviluppo che nei primi decenni del secolo si erano vorificati per la stampa quotidiana.
L i E PRKOCCUPAZIONI per questa situazione, le previsioni allarmanti per i suoi futuri sviluppi, hanno scosso l'opinione pubblica di tutto il mondo. In paesi dove il prezzo del giornale aveva una minore « mobi- lity » che non in Italia, e stata rotta la tradizione e il prezzo di teslata e aumentato in misura pesante persino in Inghilterra. in Francia e in altri paesi di Kuropa dove la solidita di molte aziende editoriali aveva basi secolari.
Noi abbiamo la franchezza di dire ai nostri lettori che le dieci lire non bastano e di affermare che un maggiore sacrificio non dovrebbe essere considerato eccessivo se si pensa all'importanza della stampa quotidiana e alia funzione che essa svolge.
Gli Kditori italiani avevano votalo quasi all'unani- mita in varie assemblee Taumento a venti lire. L'uni- co oppositore e stato il Corricre della Sera. I rappre- sentanti del quotidiano dei Crespi. insieme a pochi altri e con la complicita dei dirigenti della Federazione Kditori e del governo. cercano altre vie per pompare nuovi miliardi. inrischiandosi degli interessi della stra- grande maggioranza delle aziende giornalistiche.
Un riflesso della gravita della situazione lo si ebbe a Venezia nel settembre del 1966 al Congresso nazionale dei giornalisti, dove si levarono voci e appelli che rlenunciavano i pericoli e l e m i n a c c e che investivano reditoria italiana. II capo del governo e vari ministri democristiani, si affrettarono a portare la loro parola di solidarieta ai giornalisti e a promettere quelle provvidenzc che da anni e anni sono inutilmente richie- sle dagli Editori. II presidente dell'Associazione nazio- nale della Stampa. Missiroli, cerco invece di con- testare le responsabili preoccupazioni dei giorna- listi affermando che in Italia non csistono giornali passivi, perche ogni azienda trova chi la finanzia, dato che troppi sono gli enti pubblici e privati che hanno a cuore la vita di un quotidiano. Sembro ai prescnti una arfermazione paradossale, ma i fatti ne dimostrano la sua cinica validila. I «faccendieri » e gli avvocati del centro-sinistra hanno portato ancora piu avanti la loro azione per impossessarsi di quasi tutta la stampa nazionale.
X LETTORI dcU'Unita conoscono gli episodi clamorosi di questa <t operazione », ultimo quello che ha deter- minato il passaggio a mani piu « sicure » tleWAvvcnire d'ltalla di Bologna. Ormai. se si tolgono I'Unita c po- chissimi altri giornali. la stampa italiana e tutta sotto il controllo dei monopoli privati. Confindustria. cemen- tieri e petrolicri sono entrati sempre piu massiccia- mente in a/.ione. Non soltanto i giornali piu forti e quindi piu utili alia politica della destra dc e dei socialdemocratici. ma persino quelli dissestati c sul- 1'orlo del fallimento, con miliardi di debiti e pochi lettori. hanno trovato nuovi padroni. II governo com- pensa sempre il < disturbo» che si accollano i
€ g r a n d i » deirindustria. Concessioni di ogni genere vengono elargite: i petrolicri sono riusciti di fatto ad ottenere il pagamento differito dell'i'mposta di fab- bricazione: un prestito di « Tavore» di 220 miliardi:
Pcscnti al monopolio del cemento aggiunge quello delle piccole e medie banchc: la Fiat 2o0 miliardi per i suoi investimenti all'estero. In compenso il centro-si- nistra puo contare sul compatto appoggio della mag- gioranza di una stampa prima nel mondo nella distor- sione deeli avvenimenti e nella disinformazione.
Xel mese di diccmbre dello scorso anno, il nostro Partito tenne a Roma la Conferenza nazionale della ytampa comunista e in quella occasione vennero addi- tati a tutti gli italiani i pericoli che minacciano la liberta di stampa. Sc l'editoria democratica, nel quadro delle difficolta gencrali, non riuscira a superare la crisi che la travaglia. saranno in pericolo con la liberta di stampa. tutte le altre liberta garantite dalla Costituzione repubblicana. Enti pubblici e privati sborsano ogni anno decine di miliardi per mantenere in vita i giornali reazionari. II quotidiano del Partito puo tutta via contare su una forza assai piu grande:
la fiducia dei lavoratori che lo finanziano e 1'impc- gno dei suoi diffusori. Dobbiamo quindi moltiplicare ogni sforzo per raggiungcre e superare i due miliardi della sottoscrizione e per impedire che l'aumento del prezzo freni la vigorosa spinta che deve avere la nostra diffusionc.
Amerigo Terenzi
AUTOLINEE FERME DAL 12 AL 16 AGOSTO
Gli USA tentano di spezzare Funita araba
Denunciato dalla RAU
I'intrigo
di Johnson
Un articolo del portavoce di Nasser rivela un messaggio segreto del Presidente americano al capo di un paese arabo — Duecentosettan- tamila profughi oltre il fiume Giordano — Scon- tri a fuoco tra giordani e israeliani — La confe- renza di Khartum raccomanda il vertice arabo
II presidente Johnson menlre splega, ai giornalisti convenuti alia Casa Bianca, il nuovo sistema di tassazione che permettera un aumento del 10 b delle spese mililari. In basso: il generate James Gavin mentre rilascia la dichiarazione annunciante le sue dimissioni da consigliere del
Partito Democratico, In opposizione alia guerra nel Vietnam ,
IL CAIRO, 4 Gli Stati Uniti HUM hanno rinunciato al loio tentative di distruggere il regime n \ o I u / i o nario nella RAU e in altri pae- si arabi. K" questo, tuttora. il loro obbiettivu essenziale. K.
accanto ad esso. se ne pongo no altri due: quello di liqui d a r e il nazionalismo arabo.
sfruttando i contrasti sociali esistenti tra i diversi paesi. e dividere gli arabi dallUKSS.
dimostrando che quest'ultima non e in grado di aiutarh in tnodo efficace
Tale e jl giudizio che -Mo hammed Hussanein Meikal, stretto collaboratore e porta
\ o c e ufficioso del presidente Nasser, esprime oggi nel suo articolo settimanale su Al Ah-
ram. La politica di Washing- ton. s c r h e Meikal. prevede due fasi: una di intransigenza e una seconda di pressione su Israele per il ritiro dai terri- tori occupati. una volta che i
Dopo il messaggio di Johnson sul rafforzamenfo dell'impegno mililare nel Viet Nam
IL GEN. GAVIN SI SCHIERA C0NTR0 LA CASA BIANCA
L'ex capo delle truppe in Normandia ed ambasciatore di Kenne- dy a Parigi si e dimesso clamorosamente dal partito democratico
U THANT: GLI USA NON INTEND0N0 S0SPEN- DERE I BOMBARDAMENTI SUL NORD VIETNAM
Quasi tutte lo aiitolinoe pri- vate. e in p.irt.colare quelle della FIAT-SITA e di Zeppieri.
saranno paralizzate da uno scio- pero di cinque giomi dal 12 al 16 aposto. A privare l'esodo di FVrraflosto di questi mezzi di trajporto * la resistenza delle
societa gerenti le autoLnee. che dura da oltre un anno, all'acco- glimento delle rivendicazioni per il rinnovo del contratto di la\oro.
Tale resistenza e stata accom- pagnata in talune aziende da rapprcsaglie e minacc*.
WASHINGTON. 4 II generale J a m e s M. Gavin.
cx-ambasciatore di Kennedy in Francia e una delle personality piu in vista del mondo politico militare americano. ha rasse- gnato le dimissioni dal Massa- chusetts Democratic Advisory Council. un'organiz7azione del partito di governo. in segno di protcsta contro il proseguimen- to ad oltranza dell'intcrvento militare nel Vietnam. «Dico
chiaro e tondo — ha dichiarato i! generale — che non appog- gcro la candidatura di Johnson per la presidenza. nel 1968. e mi auguro che tutti i deputati democratici del .Massachusetts membri deH'organizzazione fac- ciano altrettanto ».
« La guerra nel Vietnam e le sue disastrose conseguenze 5ull'economia nazionale — ha detto Gavin — sono i motivi fondamentali delle mie dimis-
sioni. Ma ve ne sono altri.
I nostri programmi difettano gravemente di finanziamenti.
specialmente nel settore della guerra alia po^crta. Ed io con- sidero questo una conseguenza della guerra nel Vietnam, del denaro che continuiamo a ri
\ e r s a r e laggiu ».
II gesto del generale e desti nato ad a \ e r e vasta risonanza
(Segue in ultima pagina)
1 9 7 incursioni in un sol giorno
SXIGOX. 4.
Gli acrei amencdni hanno ef- fectuate nol'.c ult.me 24 ore. s,il Vietnam del Xor<l. un totj.o di 197 incursioni. alle quali fianno comp!essi\amente pdrtec,pa:o da 800 a 900 apparecchi (he hanno effettuato at'.acchi prati- camente su tutte l
ezone deLa J RDV. eompre?a quella di Hanoi.
Si e trattato del p.ii e!evato nu-
• mero di incur-.oni comp:u:o da quando gh USA coTi.nciarono.
nel febbraio 1965 i*accrei5one aerea s:-temat.ca contro si V et- nam nel \ord. D :e acre soio stati abbattiit, N.II a perJo
ra -i:
(Segue in ultima pagina J
u g i m i progressisti arabi sia- no stati ro\esciati e il nazio- tialismu arabo liquidato. Lo stesso Johnson si saiebbe im- pegnato in questo senso in un iecente messaggio ad un capo di Stato arabo.
« L e Forze israeliane — a w e b b e s c n t t o il presidente americano — si ritireranno dal le posizioni che occupano at- tualmentc. Ve lo garantisco.
Ma cio richiedc un po* di pa zienza. c questa pazienza per mettera la reali/zazione di nu merosi interessi eomuni ai no stri due paesi P.
Ileikal conclude osservando che. in questo confionto. i pae si progrcssisti arabi deuino i icon ere ad una tattica « ana loga a quella con cui il toiero scoiifigge il toro » e non gia a quella di un impossible at- tacco frontale Per la stessa ragione. la RAU considera ne- cessario il mantenimento di relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.
L'articolo di Ileikal — che ha awito o w i a m e n t e una smen tita dal [Kirtavoce della Ca tita dal portaxoce della Casa Kiaiica -- ha destato molti com menti. sia in rela/ione con la situa/ione interna egi/ian.i. ca r a t t e r i / / a t a da un'accresciuta Mgilciu/a e da nuo\i suluppi deH'.izione intesa a rmsaldare i h tiiimi con k- masse <e di ien una lunga nunione deU'esecuti
\ o dellUnione socialista araba , pre<;ieduta da Nasser, mentre oggi le " for/e di resisten/a po jvilare > hanno ini/iato eserci- tazioni in c i t t a ) . sia con i pro blemi attualmente discussi al- ia conferen/a di Khartum.
Stamane. il giornale libane- se FA Aijam attribuiva ad « al cuni paesi arabi > I'intenzione d: mcttersi in contatto con Israele. offrendo un ricono"=ci- mento in camhio del ritiro delle truppe. L'informazione e stata smentita da fonti \icinc alia conferenza.
In effetti. si os=er\a. un ri- conoscimento di Israele sulla ba^e dello status quo, e cioc della pura e scmplice cancel- lazione dei diritti nazionali de- gli arabi di Palestina. sarebbe r.nn soltanto un colpo inferto alle speranze di unita della nazione a r a b a . ma un rinne- gamento degli stessi ricono-
«cimcnti dati. attraverso un ventennio. dalle Nazioni Uni te. Un pas^o del genere non a \ r e b h e nulla a rho fare con la definizione di una piatta- forma p°I'''co diplomatics su-
^cettibile di guadagnare alia (Segue in ultima pagina)
Cederd I'ondata di caldo?
Grandinate in Alta Italia
Roma + 35
Raccolti distrutti nell'Astigiano - Neve sul Mon- te Bianco - Nubifragio in Lombardia e una fab- brica scoperchiata a Vigevano - Numerosi passeg- geri di un aereo francese feriti nell'attraversa-
mento delle Alpi
Uno dei feriti del « Caravelle » viene caricato a Fiumicln'o su una ambulanza
Bufere e grandinate hanno colpito. con una \ loleu/a che non ha precedenti in questa .stagione. vaste /one delle i e gioni alpine, della \'.il d'Aosta e del Piemonte. N't'llAstigiano e and.ito qu.isi complet.inu-nte distrutto il raccolto \ micolo.
mentre non molto inTcriori so no stati l danni nelle .iltie /o ne. t'n \iolentissimo tem|»ira le. accomp.ignato d i forti raf fiche di \ento, tuoni e scariclie elettriche .-i e abbattuto \ e r s o le IK su Milano. Nubi nere ban no oscurato il iielo costnn gendo gli autoveicoh ad accen
<lere le luci di posizione. Nelle strade. nelle case e negli ullici v stato necessario acc-endere l.i luce elettrica. La pmgaia mi- st a a grandine iia ridotto note volmente la \isibili!;i allagato numcroH' strade e cant me e interrotto il traffK o in alcune /one. A C'<issolnit\o. nei p n s s i di Vigf.ano una troinba d a r i a ha p.ir/i.ilinente di-tiutt(» nn<\
febbnc.i ill .sc.ii|>e e >«(op"r cliiato (.e-e <• (apanimni in t o stru/ione. Ant be a Li c co on ti mporale ha piovoc.ito damn Foraggi e ortaggi MKIO andati distnitti. La str.ida che p-irt.i al colle di Camallo e interrotta
per franc
l"n a e n o di luu-a in \<>!o da Parigi a Roma, incappato in una di queste tempeste. ha rischiato di precipitare 'ill m a ^ i c c i o del Monte Bianco La t r a t l c h a e st.ita e\ itata dal la p e n / i a del p'lota. ma qua-i tutti i p.ts^eggi-ri ( h e s, ti,
(\ a \ a i i a b'irdo ~'>:i<> nma^ti feriti in mamera piutto^to gra
(Segue in ultima pagina)
Chi sono le «autorita» per i carabinieri?
Chi nnn ha tmesso di an- dare a picdi sa che in ccrli po- sti di Roma se si tcnta di at- travcriare e'e rischio fortissimo di restore solto le mole di
un'automohilc. C.i sono i pits- sneei pcdtmaU zchrali. ma non contano nicnic. Aulomobili, autobus, motocicleltc scmhra siano improttiuimcntc postr- duti dal demnne drlla ir/nci- /<i quandn arrii ano in quci po- sti, andate a vederc. Sul lun- gotevcre ticino a Hepina Coeli, a Piazza Mazzini. a I'iazza Ve- nezia. Faccio per dire, i po*ti sono millc. Mi fosse capilalo una volta di vedcre un carnhi- niere, una guard in, un xigile urhano, non dico sorregliare quei passaggi delta mortc ma almeno accottarsi con nmore a un passantc e accompagnar- lo. tXon e raro che il passan- te sia un vecchio o una vee- chia. A me capita di accompa- gnarne ogni giomo piii iTuno, morti di spaicnlo. A che co- sn tertono dunque quelle gran- di senile, di sera offendono gli
occhi at neon, che da alcuni enni rassicurano il cittadino nr- lando: a PRO\TO l\TFR- YF\TO C4RABIMF.RI « » Mon certo a proteggere il /w- done dalla « ohhqua furia dei carri » di pariniana memoria.
Forse scrvono a far ballare i carabinieri quandn qualcuno grida al ladro o aWa^uissinit.
. 5e le cose stanno cost, una I ammi**ione altrettanto sfac-
| data dell'incrcmrnto delta de- I linquenza non m'r capitato di j riscontrarln in ncssuna delle
| 25 ca pi tali del mondo che ho I isitalo. I 'it a la faecia della sincerila. Vorrei pero, nelT.it- lesa che ai cilladini sia spie- gato tutto il signifieaio della scritta •CARARl.MFRI l'RO\- TO IXTERVF.XTO* (e perche mai e'e ora anche una specie di emulazione fra Carabinieri e Polizia nelTislallare un po' do- vnnque quelle edicole a relri delle quali qui accanto pubbli-
an. tr.
(Segue in ultima pagina)
CORTINA PR0TESTA CONTRO LE
MAN0VRE MILITARI
Dal nostro corrispondente
COHTINA. 4.
I cort.iie-i. \,IIegi?ianti e val- ligiam. e-tpnmer.inno do.iiani hi Ion> pioie.M.i tontro le in.ino u e miiitan <i fuoio the o^ni anno tin Initio ].i -.lagioac t.in M.ca e rei.ino iira\i-Miiu damn al pat!iMi<m
0n.i'.uiale <li <| ii ->ta atiiena /oru. Doin.itii. nel taido
IHMlUTIgH.O, t lit 11 I IU'SO/1 t i l . J
dcr.mno e l.i \.*.i t.iri>
-,t,i si ferniera. L'n t.» ;i\> ili.eia [>er il (entro eon i.nte.ii d\ p:o"e-t.i.
\ Cortina le >.e:w:ii m .i!an rt rulotio -fnjiM' ;I II j/e-a'ite l'.it t.vita ttn.-tii.i. Q.u. ne. tiiaie delle DoVii t do.e fo. tu'ioa niente <-o^ia\vne m'atta 1 u ti m.i r.=cr\a de! ,i flora e fauna alp.na. M tontmua ogni estate ad imperwr-a^e con manovie niiLt.in a fuoco.
A riu!I.i -<rn> .-ervite Ie prole s'e del comune di Cortina. dc'Ac aziende tur.-.: the. della G.unta pro\incia'e. no-io-tan'e !e re
t e n t ! ,i~--:i[r;i/i<ru f o r n . t e dal
m.ni-lro Tr< aicl/ni. i acnera.i cont n'l.tno l.i l'1-o • z itrra o*Ti
\ a » -,'ja.i alti pa^coh. A n / , n o,:ie-t tltorn: s '"anno facendo e-p.'<Kiere de'Ie in "ie >•- l.ve-'.- la.'e la * Ma.ua » di S^-riPi <a q iO'a 2 lf(0». probahilm^.Te per fame uio sta!o p*r aerei mili- tar
Fra 1 vail si.im e vi'.Icrianti di C<»-T.na. i q lali p-:Tia d. in- tra jrendcre una r-^cur* one sono co^'re-tti a leacere i n rneros:
a\-\i«i di * tir: al bersac! o » p"r non correre :I n-ch.o d: r.tro^
\ar":i nel mezzo de'.'a cbattaelia »
!a naz. enza e o-mai al colmo.
Tutta la rota, una \o'ta pro- p r i a quale « pareo nazionale ».
e !a s pelt a en] a re < alta \ia deV.e rVf'om.ti » ^oio oZ2: sconvo?t€
dalle mano-. re a f<oco.
Sciopero generate oggi
a Pescora
P E S C \ R \ . 4 Tutta Pe«-cara ^cendera domani in sciopero generale in d fe'a della azienda IMA. che produce utensilena per latorare il lejrno.
e contro la degradazione econo- mica.
1^ decisione e stata presa dal- le organizzazioni sindacali della CGIL. CISL c UIL. con la par- tecipazione deile ACI.I.
Oltre ai lavoratori riclle diverse
categorie prenderanno parte alia
ginrnata di lotta anche i com-
mercianti i cui negozi. per de-
cisione deiraisociazione, rtMir-
ranno chiusi dalle 9 all* 11.
PAG. 2 / v i t a i t a l i a n a r U n i t d / sabato 5 agosto 1967
TEM1-
DEL G70RN0.
Assegnatari ex INA Casa
U NA SITUAZIONE nuova, che potra avcrc sviluppi positivi, si sta delineando per la soluzionc del problema sorto tra gli inquilini assegnatari de- gli alloggi ex INA-Casa in con- seguenza dei famigeratj decreti ministeriali (n. 1288 e n. 1989), in base ai quali le gestioni au- tonome arnministrative sono sta- te abolite e sugli inquilini sono piovute 600 lire al mese in piu tra spese di amministrazione e di manutenzione ordinaria, per ogni vano. Un vero e proprio sblocco degli affitti con aumen- ti per allopgio dalle 3000 al!e 5000 lire mensili.
Dopo le proteste e le inizia- tivc unitan'e degli inquilini nel- le diverse citta e la formazione di una rcte di comitati unitari e di un comitato nazionale con scde a Modena, per ottenere I'abrof;azione dei due decreti, il ripristino delle gestioni autono- me arnministrative dirette da^li stessi inquilini e le modificazio- ni die occorre apportare alia k-iigc 14-2 1963, n. 60 che re- gola tutta la materia della Ge- seal, un primo risultato, sia pu re parzialc, e stato raggiunto.
Con le due circolari del 13
^'iugno e del 10 luglio, rispet- tivamente nn. 866 e 1000, tl niinistero dei IX.PP , ha dovu- to riconoscere la validita della richiesta avanzata d.tgli assegna- tari di conservare l'.mtonomia auiministr.itivj c ha dovuto da- re istruzioni agli istituti auto- nnmi per le Case popolari, al- Plncis e alia Gescal affinche tali enti «conseniano tale for- ma di pestione nel modo piu ampio possibile» consentendo alle « amministraz'oni autonomc (degli inquilini) di determinare le quote a proprio carico desti- nate alia copertura delle spese tutte di gestione e di manuten- zione »
Ovviamente in tali disposi- zioni ministeriali rimangono dei punti negativi ed anche poco chiari. Proprio per questo il gruppo dei deputati comunisti sin dal febbraio scorso ha pre- scntata una proposta per mo- dificare la legge n. 60.
Nei giorni scorsi, prima della chiusura dei Javori della Ca- mera, abbiamo ottenuto, con il consenso del presidente della commissione lavori pubblici e con un accordo intcrcorso tra i gruppi politici, che alia riaper- tura a settembre le due propo- stc di legge siano discusse ed approvate in « sedc legislativa » nella commissione competente cvitando Viler dell'aula, in modo da far presto e dare cosl piena soddisfazionc alle aspirazioni dcgli inquilini.
Franco Busetto
I cattolici e la pace
V ILT NAM, conflitto arabo- israeliano, problem! della pace c della strategia della lot- ta antimperialista occupano in queste ultime settimane notcvo- le spazio nella tcmatica dei pe- riodici cattolici europei. Ecco al- cuni csempi. II settimanalc fr.in- cese «Temoignage Chretien » pubblici un doaimento di gr.in- de intercsse Mil conflitto arabo- i-.r.icliano: il diario di una reli- giiisn, Suor Marie Thcrese, f.i- cente pane deU'equipe del ge- suit.i padre Gauihier, che da an- ni h.i scclio come terra di mis- .siotn- Isracle e I.i Giordania.
L'intercssc del documento sta nel fat to che i tcrribili giorni dcllj gucrra lampo del gencrale Dayan sono visti c sofferti da una giovane suora le cui ini- ziali simpatie per Israele risul- tano csplicite. Le paginc sui sac- cheggi, le distruzioni volontarie
fa:'e dagli israeliani, l'esodo for- zaio delle popol.i7ioni arabe non possono non colpire e far riflet- tcrc, cosl come non pu6 non ispirarc rispetto I'angoscia di un rcstimone insisjx-ttabile qual c Suor Marie Thcrese. La quale, e questo c quello che volevamo sottolincare. non ha esitato a renderc pubblico il suo diario, e «Temoignage Chretien» a pubblicarlo, nell'csclusivo inten- to di scrvirc la verita.
L.i seconda iniziativa e di una rivisia cattolica italiana. II mcnsilc « L a Madre» aprc il
•no fascicolo di agosto con una chiara c airaggiosa presa di po- fizione sui conflitto vietnamita.
Dopo la pubbheaztone della or- mai famosa letiera inviata da- gli studenti dell'LIniversita gre- goriana di Roma al presidente John>on per la ccssjzione dei bombardamemi sui Nord Viet Nam, la rivista femminile cat- tolica da ampio spazio ad un
•ppello di mobilitazione delle donne nella lotta per la pace,
•uggerendo 1'adesionc delle ita- lianc al movimento amcricano
* Women strike for peace », che e il movimento che ha orgi- nizzaio la campagna di reststen- ZJ agli arruolamenti per il Vict Nam. Questa dimostrazione di ten^ibilita e questa prova di in- tercsse per i problemi interna- zionj'i non debbono essere ipno- r.iti. Tamo piu che non sono isolati e sporadic! (un ulteriore prova in questo senso puo for- nirla la nuova rivista «Sette giorni» che nel suo ultimo nu- mero pubblica, ad esempio, una intcressante inforrnazione su!Ia rivolta dei neri americani e sulla guerriglia in Bolivia) c misurano quindi Teffetiiva aper- rura di larghi settori del mondo cattolico verso problemi del mondo di oggi.
Questo impegno, questa one- tta ricerca, crcdiamo, debbano essere seguiti con interesse e con speranra da quinti, laid o cattolici, Iavorano per estendere
— pur nel rispetto delle diver- sitl di ogni movimento — Io ichieramento per
, aP
Ke-
Bruna Bellonzi
Secondo le cifre del Ministero del lavoro
Salari industrial!: Milano
supera I'intero Mezzogiorno
Per le proposte sulla «non proliferazione»
FANFANI RICEVE GLI AMBASCIA TORI
DHL URSS E DEGLI USA
II m i n i s t r o degli E s t e r i Fanfani ha a v u t o ieri, in se- p a r a t e udienze, d u e colloqui con l'ambasciatore deU'Unio- no Sovietica, N i k i t a Ryzhov, *»
con l'ambasciatore degli Sta- ti Uniti, F r e d e r i c k R e i n h a r t . Neyli a m b i e n t i politici, tale presa di c o n t a t t o viene mes-
^a in relazione con le pro- poste p r e s e n t a t e m a r t e d l scorso da F a n f a n i alia Con- ferenza di Ginevra a propo- sito del t r a t t a t o di non pro- liferazione atomica. F a n f a n i , in p a r t i c o l a r e , c h i e s e col suo i n t e r v e n t o c h e i paesi nu- clear! si i m p e g n i n o a rinun- c i a r e a una p a r t e del loro m a t e r i a l e fissile e a c e d e r l o . p e r usi pacifici, ai paesi non n u c l e a r ! (la cessione, secon- d o il p r o g e t t o italiano, do- v r e b b e a w e n l r e a prezzo ri- d o t t o e la difTerenza dovreb- b e e s s e r e versata a un fon- do ONU in favore d e l l e na- zioni s o t t o s v i l u p p a t e ) .
Dopo q u e s t a consultazlone con i r a p p r e s e n t a n t i delle d u e g r a n d i potenze n u c l e a r i , Fanfani si r e c h e r a ai Camal- doli, in provincia d'Arezzo, p e r u n a b r e v e vacanza che s a r a i n t e r r o t t a dalla sua vi- sita ufficiale a B u c a r e s t , da t e m p o fissata.
M e n t r e n u m e r o s i l e a d e r s h a n n o ormai r a g g i u n t o le lo- cality p r e s c e l t e p e r le vacan- ze, alcuni c o m m e n t a t o r i ab- bozzano i n t a n t o q u a l c h e bi- lancio delle u l t i m e s e t t i m a n e di attivita politica e traggo- n o le s o m m e d e l l e p o l e m i c h e c h e h a n n o d o m i n a t o sulle p r i m e pagine fino alia setti- m a n a scorsa. Degna di nota, a tal proposito, e u n a dichia- razione del d i r e t t o r e del set- t i m a n a l c della s i n i s t r a del PSU La Base, Nevol Querci, c h e traccia della piu r e c e n t e a t t i v i t a del g o v e r n o e dello stesso suo P a r t i t o u n bilancio
n e t t a m e n t e negativo, « prin- c i p a l m e n t e a causa dei prov- v e d i m e n t i finanziari c h e se- g n a n o un c o n s i d e r e v o l e ag- gravio della imposizione in- d i r e t t a r i s p e t t o a quella di- r e t t a ». O l t r e ai gravi prov- v e d i m e n t i fiscali decisi dal g o v e r n o (ai quali d e b b o n o a s s o m m a r s i gli effetti dello sblocco dei fitti), Querci fa r i f e r i m e n t o a n c h e alle « i n - crcdibili dichiarazioni > di Moro e Cariglia sui V i e t n a m e rileva che una r e c e n t e in- chiesta ha stabilito c h e il 53 p e r c e n t o degli a m e r i c a n i si sono dichiarati c o n t r a r i alia politica di J o h n s o n nel Medio O r i e n t e .
L ' e s p o n e n t e socialista rivol- ge al g r u p p o d i r i g e n t e del PSU a n c h e una severa critica p e r gli episodi di Pisa e di R a v e n n a , dove — afTerma —
« siamo a r r i v a t i in p u n t a di piedi a l l ' i n s e r i m e n t o del PLI nella maggioranza di centro- sinistra »; in sostanza, ag- g i u n g e , « m e n t r e la b a s e del PSU si sposta a s i n i s t r a , il v e r t i c e continua a muoversi in direzione opposta ».
Sui p r o b l e m i di politica e s t e r a , il d.c. G i u s e p p e Vedo- vato, v i c e p r e s i d e n t e della Commissione e s t e r i della Ca- m e r a , ha rllasciato una dichia- razione p e r m e t t e r e in guar- dia la maggioranza su u n a s o p r a v a l u t a z i o n e della funzio- n e dell'ONU. Secondo il par- l a m e n t a r e d . c . le eccessive lodi alle finalita dell'ONU p o t r e b b e r o « d i v e n i r e perico- lose » ove venisse s m a r r i t o il senso dei « limiti » dell'orga- n i s m o ; in r e a l t a . come afTer- ma poco dopo. Ton. Vedova- to t e m e c h e possano t o r n a r e a t t u a l i , a t t r a v e r s o il t e m a ONU. l e risoluzioni v o t a t e sei o s e t t e a n n i fa s u l l ' A l t o Adi- ge, risoluzioni c h e sara diffi- cile c o n t i n u a r e a i g n o r a r e .
Sfaldamento nel centro-sinistra savonese
Giunta in crisi anche ad Alassio
Sindaco ed assessori socialist'! hanno deciso di dimettersi — Situazione instabile, oltre che
alia Provincia.anche in altri Comuni
Dal nostro corrispondente
SAVONA. 4.
II processo di sfaldamento del centro-sinistra, emerso clamorosamente con le im- provvise dimissioni degli as- sessori del PSU dairammini- strazionc provinciale, sta or- mai investendo tutta la pro- vincia di Savona.
Le notizie piu recenti con- fermano. in modo talvolta e- splosivo il fallimento di una formula che a delta dei suoi
sostenitori a\Tebbe dovuto a- prire un nuovo corso nella vi- ta politica organizzativa ed economica savonese ma che invece a distanza di pochi mesi ha paralizzato 1'attivita dei piu i m p o r t a n t enti Iocali della provincia.
Dopo le dimissioni degli as- sessori socialisti in Provincia e il fallimento del centro-sini- stra a Finale Ligure dove il PSU si e visto sbattere la porta in faccia dalla DC si apprende ora che il sindaco e tutti gli assessori socialisti del comune di Alassio hanno de- ciso di presentare le dimissio- ni nel corso della seduta del Consiglio comunale convocato per 1*8 agosto.
La crisi e r a neH'aria da qualche tempo e un primo sintomo si era avuto con le dimissioni del capo gruppo socialista a w . Siffredi. che e
L'uscita dei giornali per
Ferragosfo
La Fedcraiionc Italiana editor!
giornali comunica il saguantt ea- lendario di utcila dei giornali quo- tidian! per il Ferragosfo:
MARTEDI' 15 AGOSTO: wscita dei qvotidlanl del mattino • chiu- sura delle rivendile alle 1l,Jt;
MERCOLEOI' H AGOSTO:
nessun giornale e chiusura delle rivendile per finlera glomata-
GIOVEDI 17 AGOSTO: ripresa normale delle pubMlcaiient.
anche assessore dimissionario della Provincia. A Quiliano, in- vece. sono stati i democristia- ni ad aprire formalmente la crisi in quel comune presen- tando le dimissioni, con pro- cedura quanto mai inconsue- ta. al prefetto di Savona, e non al Consiglio comunale.
Mentre. dunque, salta anche il centro-sinistra di Alassio e di Quiliano. a Varazze nono- stante l'intervento del prefet- to che ha chiesto la convo- cazione del Consiglio e il pa- rere favorevole dei capi grup- po consiliari. la Giunta non e stata in grado di convoca- re la riunione. La crisi resta percid senza sbocco dopo le clamorose dimissioni del sin- daco dc e la sua rielezione con i soli voti del suo grup po che non rappresenta nep- pure la meta dei consiglieri.
Intanto si apprende c h e an- che nel centro-sinistra di Al bisola Superiore. nonostante 1'apparenza. !e acque sono tutt'altro che tranquille. Risul- ta infatti che la locale sezio- n e del PSU ha approvato a maggioranza la decisione di far rassegnare le dimissioni al solo socialista presente in Giunta aprendo virtualmente la crisi anche in quel comune.
Non piu stabile e la situa- zione nelle altre amministra- zioni di centro-sinistra. Ad Al- benga un assessore socialista si e dimesso e forti pressio- ni vengono esercitate dalla b a s e del PSU in relazione al- ia umiliante condizione in cui si trova il centro-sinistra loca- le costretto a reggersi grazie ai due voti determinant] dei liberali.
C cid mentre a Savona vo- ci sempre piu numerose e qua- lificate, si leva no nel Partito socialista per respingere il vo- to liberate in occaskme della imminente discussione del bi- lancio di previsione per la cui approvazione, non bastano i voti del centro-sinistra.
f. b.
L'aggravamento dello squilibrio Nord-Sud nel 1966 do- cumentoto dalla relazione ministeriale — Forte ripresa
dell'emigrazione e aumento della disoccupaziont
La situazione economica del Mezzogiorno presenta un qua- dro di ulteriore aggravamento.
In un solo anno, il 1966. il diva- rio tra Nord e Sud — consi- derato da ogni punto di vi- sta — e cresciuto in modo al- larmante. La relazione del co- mitato ministeriale per il Mez- zogiorno, ora resa nota. ed al- tri dati di fonte governativa.
gettano nuova luce sui falli- mento della politica meridiona- lista del centro sinistra. Nel 1965 la differenza tra il reddi- to procapite del Mezzogiorno, rispetto a quello del centro- nord. era di Mi mila lire (358 mila lire nel Sud contro 6G2 del centro nord); nel 1960 que- sta differenza sale a Ml .000 lire (368.000 contro 699.000 lire).
Un'altra cifra. ottenuta elabo- rando i dati del ministero del Lavoro. illumina ancor di piu I'abisso d i e separa le due par- ti del paese. Dell'intera massa salariale nazionale dell'indu- stria — compresa la retribu- zione delle ore straordinarie e i premi — soltanto il 13.7% e da attribuire a lavoratori oc- cupati in industrie ubicate nel Mezzogiorno. La sola provincia di Milano partecipa al totale nazionale col 16.3%, superan- do cosi 1'intero Mezzogiorno. II che da anche un'idea della con- centrazione industrinle: Milano da sola supera tutto il Sud messo assieme.
Per il settore agricolo la re- lazione del comitato dei mini- stri documenta lo sviluppo del.
la crisi di quella ehe resta la attivita fondamentale del Mez- zogiorno. Nel 1966. dice infatti la relazione. si e verificata
« u n a sensibile riduzione del prodotto lordo vendibile nella misura del 2 . 1 % in meno ri- spetto al 1965. I costi sostenuti per 1'acquisto di beni e di ser- vizi da impiegare nel processo produttivo agricolo del Sud — aggiunge lo stesso documento
— sono invece aumentati del- 1*8.2%. II che signiMca che i redditi dei contadini sono sta- ti terribilmente falcidiati. Ca- lano anche gli investimenti ncl- l'agricoltura meridionale: la flessione e stata nel 19G6 pari al 4.9% (contro un incremen- to dell'8,5% nelle regioni cen- tral! e del 6.5% in quelle set- tentrionali).
Nel campo deirindustria il 1966 segna per il Mezzogiorno un incremento della produzio- ne ma la differenza tra il Nord e il Sud resta quella segnala- ta con tanta eloquenza dalle cifre relative ai salari che ab- biamo riportato. Tenendo con- to della produzione lorda indu- strinle. per il 1966. si a r r i v a a queste significative conclusio- n s l'industria meccanica del Sud produce un valore che non arriva al 10% di quello pro- dotto nel centro-nord: per i mezzi di trasporto il valore della produzione del centro- nord e di 669 miliardi contro 35 nel Mezzogiorno; il punto di minore squilibrio e raggiunto nell'industria alimentare ove, comunque. il valore della pro- duzione meridionale e uguale a circa il 40% di quella del ccn- tro-nord.
II 1966 e stato per il Mezzo- giorno un altro anno di forte emorragia delle forze di lavo- ro costrette a c e r c a r e altrove occupazione. II saldo delle iscrizioni e delle cancellazioni anagraflche delle persone in eta di lavoro si chiude con un calo di 140.909 unita pari al 7% delle forze di lavoro me-
ridionali. delle quali 68.670 tra- sferiti nelle regioni centrc-set- tentrionali e 72.239 all'estero.
A queste cifre vanno aggiunti gli emigrati stagionali e coloro che pur essendo emigrati con- servano ancora riscrizione anagrafica nei comuni meri- dionali di provenienza (le ri- levazioni mensili danno una media, per il Mezzociorno. di altre 244.000 unita).
Percentualmente la punta piu alta del calo della popola- zione in eta di lavoro e regi- strata in Basilicata con una emigrazione pari al 13.4% del totale: seguono la Calabria e il Molise con l'H.2% ciascuno.
In numero assoluto il maggior numero di emigrati e stato for- nito dalla Calabria ove il sal- do delle anagrafi si chiude. nel 1966. con un deficit di 33.524 unita in eta di lavoro. La rela- zione commenta quest! dati di- cendo che l'emigrazione mcri-
Pistoia: il compagno Nanni rieletto presidente
della Provincia
PISTOIA, 4.
II compagno Luigi Nanni e sta- to rieletto presidente dell'ammi- nistrazione provinciale di Pistoia con gli 11 voti del gruppo comu- nista. Gli altri gruppi hanno vo- tato scheda bianca .
dionale ha toccato nel 1966
« u n livello che non si regi- strava ormai piu da molti anni ».
Quanto alToccupazione e al rapporto occupati disoccupati la relazione — pur non for- nendo dati in assoluto ma so- lo comparazioni — afferma che nel Mezzogiorno si e avu- to un « sensibile aumento del- la disoccupazione >. Cala for- temente la presenza delle don- ne meridionali nel processo
produttivo (nella sola agricol- tura si ha una diminuzione.
nell'ultimo anno, del 12% del- la mano d'opera femminile).
Peggiora anche la composizio- ne deH'occupazione industria- le. nel senso che sono in re- lativa diminuzione le fonli di occupazione stabile e in rela tivo aumento quella ottenuta con le costruzioni che hanno andamento stagionale e co- munque saltuario.
d. I.
Oggi si apre a Rimini la piu grande Festa della riviera
Parla tutte le lingue d'Europa il Festival
deirilnita - vacanze
Un grande sforzo di mobilitazione del Partito in piena campagna estiva Numerose attrazioni per cinque giorni alio stadio
Dal nostro inviato
RIMINI. 4 Che state o no leffori dell'U- nita, bcritti, simpatizzatiti, o avversari del Partito comuni- sta italiano, die i problemi del- la pace mondiale siano o me- no al centro dei vostri attuali interessi, siate voi italiani. te- deschi. francesi. st'izzeri o olandesi, se appartenete a quel mondo plurinazionale. insonne, multicolore e fantasioso die trascorre le sue vacanze tra Cervia o Pesaro, non potete non sapere che domani alio sta- dio di Rimini si apre il festi- val * Unita vacanze *: e poiche una festa genuinamente popo-
lare, con tutto quello che com- porta di sorprese folcloristiche e gastronomiche. artisticlie e musicali, e sempre una nota originate nelle lunghe sere di estate, finirete inevitabilmen- te per parteciparvi. Non so se i compagni di Rimini, idea- tori e organizzatori da qualche anno di questa festa, si siano fatti originariamentc un discor-
so del genere. In ogni caso hanno ottenuto lo straordinario risultato di fare del « festival dell'Unita vacanze» la festa forse piu larga, frequentata e popolare della riviera Adria tica: il che non e pneo se si pensa alle centinaia di ritrovi
La concentrazione nelTEFIM per ora promette solo licenziamenti
La crisi dei trasporti pubblici minaccia le of f icine f erroviarie
OMF di Pistoia, OMECA di Reggio Calabria, AERFER di Napoli e AVIS unificate con la Breda, Reggiane e Ferrosud — L'industria non fornisce nuovi prototipi e progetti, le aziende di ser-
vizio non hanno piani adeguati alle esigenze del traffico nazionale e di citta
La decisione di p a s s a r e al- l'EFIM (Ente finanziamento in- dustria meccanica) le aziende di costruzioni ferroviarie a partecipazione statale e stata comunicata giovedi al termine di una serie di contatti e di studi sui quali l'opinione pub blica non e molto informata.
Le aziende che saranno riunite nell'EFIM sono: Officine mec- caniche ferroviarie pistoiesi.
Divisione ferroviaria dell'IM- AM-AERFER. AVIS. OMECA di Reggio Calabria: tutte que- ste aziende sono venute alia ribalta negli ultimi mesi per difficolta di vario genere. ma sempre collegate alia mancan- za di tin programma di svilup-
po adeguato. che tenga conto dell'esigenza di espandere e migliorare i trasporti pubblici.
E' stata presa. dunque, una decisione di risanamento. Cir-
ca la natura di questa ope- razione sono state date tutta- via motivazinni assai generi- che. Si parla di < possibility di una specializzazione delle lavorazioni e di una riorganiz- zazione produttiva> e di ccoor- dinamento fra le attivita e le proriuzioni degli enti e delle singole aziende»: sono propo- siti di razionalizzazione. piu che di sviluppo. che fanno rie- mergere la linea gia messa in evidenza da recenti crisi azien-
di Reggio Calabria: la linea tendente a ridurre produzione e occupazione sulla base di una pura e semplice (e del resto facilissima) ricognizione di quelle che sono le « richie ste del mercato ».
II mercato. perd, e in questo caso lo stesso operatore pub- blico con I'azienda ferroviaria e le aziende di trasporti ur- bane e suburbane. Se I'opera- tore pubblico decide di ammo dernare i trasporti ferroviari.
urbani e suburbani con un maggiore impegno e lungimi- ranza di quanto si stia facen do attualmente. il mercato pud espandersj e una politica di dali. come quella delle OMECA sviluppo industriale del settore
A ritmi sostenuti I'espansione della motorizzazione
Alio soglia dei sette milioni di automobili in circolazione
AH'inizio degli anni 50 circolavano solo 350 mila auto — Le previsioni per i prossimi anni — Una sfida ai limiti fisici del territorio — Preminenza
del problema del trasporto pubblico
Dalla nostra redazione
MILANO. 4.
La motorizzazione e in con- tinua espansione: adesso sia- mo assai vicini alia cifra di 7 milioni di autovetture in cir- colazione. Nei primi cinque mesi del '67 risultano infatti
iscritti al pubblico registro automobilistico 642.573 nuo- vi autoveicoli di cui 558.416 automobili (86.9 per cento del totale delle nuove imma- tricolazioni) 849 autobus (0.15 per cento del totale) 30.114 autocarri (4.7 per cento) 1.512 autocarri speciali (0.2 per cento) 473 trattori stradali (0.1 per cento) 3.713 rimorchi (0.6 per cento) 30.568 moto- ciclette (4.8 per cento) 16.928 motocarri (2.6 per cento).
Rispetto al p r e c e d e n t p e n o do del '66 I'aumento e di ol- tre 108 mila autoveicoli.
Ora per quanto riguarda le sole auto, alia fine del "66 quelle in circolazione era no 6 milioni e trecentomila. che salgono alia fine dei primi 5 mesi del '67 a 6 milioni 800 mila tenendo conto di una certa aliquota di sosti- tuzioni.
Siamo dunque alia soglia dei 7 milioni di auto, cifra che sara superata entro il '67. n fenomeno della moto- rizzazione apparira in tu.ta la sua evidenza se soltanto si pensa che all'inizio degli anni '50 il parco autovetture contava appena 340 mila uni- ta. L'incremento medio annuo e stato del 20 per cento.
ma il periodo del boom si e avuto negli a m i *60-'63. Nel '62 le auto circolanti erano gia oltre i tre milioni. dopo quattro anni. alia fine del '66 erano 6.3 milioni.
Ci si domanda se questo ritmo delia motorizzazione proseguira a lungo. Ci sono gia studi e previsioni in pro- posito. Secondo la SVTMEZ I'aumento del parco auto ita- liano non dovrebbe prosegui- re a lungo su questo ritmo:
il numero attuale delle auto per 1000 abitanti i di 125.
ma si prevede che raggiunta una densita di 200 auto per 1000 abitanti (in USA e di 410), il ritmo di aumento
della motorizzazione diminui- sca. Il ritmo attuale dovreb- be mantenersi fino al '70. an- no in cui sarebbe raggiunta la densita di 200 vetture ogni mille abitanti, corrispon- dente a un parco di 10.8 mi- lioni di auto.
L'espansione della motoriz- zazione dipendera. come in passato. dai supporti che la linea di politica economica del governo fornira soprat- tutto all'impresa monopolisti- ca, secondo gli orientamenti prevalemi del piano Pieracci- ni, indipendentemente dalla nascita di imprese a parteci- pazione statale (come l'Alfa Sud).
Piuttosto I'espansione della motorizzazione, al ritmo attua- le di oggi. ripropone all'at- tenzione nostra problemi che da qualche anno sembrano all'ordine del giorno: quello ad esempio della paralisi del- le citta. e fuori delle citta i limiti derivanti dallo spazio fi- sico. Sappiamo tutti quali am pi spazi richieda Tauto (stra- do. so5te. parcheggi). La sfida delVauto alle citta e ancora pero solo un problema. un te- ma d'indagine. e non saranno
!e metropolitane i toocasana per snellire la circolazione ur- bana. La paralisi dovuta alia
motonzzazione privata ripro- pone in termini nuovi tutto il problema della rivalorizza- zione e del potenziamento del trasporto pubblico. Ma nel piano il problems del trasporto e del traffico nelle grandi citta e appena sfiorato.
A chi poi spinge verso in- dici di motorizzazione alia americana, dimentica sempli cemente le condizioni fisiche del nostro territorio. Gli Sta ti Uniti hanno una densita territoriale che e appena di 21 abi'anti per chilometro quadrato, la densita in Italia e di 171 abitanti per chilo- metro quadrato. come media su di un territorio di 301 mi- la chilometri quadrati. di cui
106 mila chilometri quadra- ti e montagna, 125 mila col Una e soltanto 70.000 chilo- metri quadrati pianura (il 23 per cento), cioe il solo territorio adatto ai grandi in-
sediamenti industriali e urba- ni. Un esperto del ministero al Bilancio, l'ing. Fiorentini afferma in proposito: < I'ipo- tesi di una motorizzazione in Italia spinta fino ai livel- li americani rappresenta una difficile sfida alia ridotta estensione e alia impervia natura del nostro territorio».
Un aumento spin:o della motorizzazione richiede infat- ti un'estensione della viabili- ta a ritmi vertiginosi. il che significa moltiplicare per 5 o sei volte 1'attuale rete stra- dale di 200.000 km., qualora si vogliano toccare indici di motorizzazione americani.
Un'Italia tutta strade? La previsione sembra assurda.
Ecco perche il problema del potenziamento del trasporto pubblico diventa per forza di co;e il problema nume- ro uno.
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