• Non ci sono risultati.

'Class.' «APPROVAZIONE PROGETTI» Firmatario: BARBARA FERRI Documento Principale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "'Class.' «APPROVAZIONE PROGETTI» Firmatario: BARBARA FERRI Documento Principale"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

Autorità Idrica Toscana

UFFICIO AREA VASTA CENTRO – SERVIZIO PIANIFICAZIONE E SIT

Al DIRETTORE GENERALE E p.c.

AL RESPONSABILE SERVIZIO PIANIFICAZIONE E SIT

Procedimento di approvazione del Progetto Definitivo denominato

“NUOVO SOLLEVAMENTO FOGNARIO VIA DI PARUGIANO - MONTEMURLO” – Gestore Publiacqua spa Conferenza di servizi decisoria ex art. 14, c.2, legge n. 241/1990 svolta in forma semplificata in

modalità asincrona ai sensi dell’art.14-bis medesima Legge

DETERMINAZIONE DI CONCLUSIONE POSITIVA DELLA CONFERENZA EX ART.14-BIS, C.5, LEGGE 241/1990

PREMESSO CHE con istanza della soc. PUBLIACQUA SpA in data 10/04/2019 acquisita al prot. n.

4609/2019, è stata richiesta l’approvazione del progetto definitivo dell’intervento indicato in oggetto;

CONSIDERATO che tale intervento rientra nel Programma degli Interventi 2016-2019 di Publiacqua SpA approvato con Delibera Assembleare AIT n. 29/2016 e aggiornato con Delibera del Consiglio Direttivo di AIT n. 24/2018 ed è compreso nel macro-intervento identificato al codice MI_FOG-DEP01_03_0051 (INTERVENTI STRATEGICI FOGNATURA);

RILEVATO CHE a seguito di richiesta di verifica di conformità urbanistica delle particelle interessate dall’opera in progetto avanzata da AIT (prot. 5813/2019 del 14/05/2019) al Comune di Montemurlo, l’Area Programmazione ed Assetto del Territorio del medesimo Comune ha comunicato (prot. 14542 del 16/05/2019) che le opere in oggetto sono conformi allo strumento urbanistico vigente e già soggette a vincolo preordinato all’esproprio;

PRESO ATTO dell’avvio del procedimento ex d.P.R.327/2001 effettuato dal proponente presso le Ditte intestatarie di aree soggette ad esproprio, asservimento ed occupazione temporanea, a seguito del quale il proponente certifica di aver ricevuto le osservazioni da parte dei proprietari rispetto alle quali il progettista ha formulato le relative controdeduzioni e modificato il progetto definitivo, accogliendo in parte le loro richieste;

DATO ATTO che:

 in data 28/06/2019 è stata indetta la Conferenza decisoria ex art.14, c.2 della legge n. 241/1990 finalizzata all’approvazione del progetto, da effettuarsi in forma semplificata ed in modalità asincrona ex art.14bis medesima legge;

 con nota prot. 7777 del 28/06/2019 l’indizione della conferenza è stata formalmente comunicata, per mezzo di posta elettronica certificata, alle seguenti Amministrazioni e/o Enti coinvolti:

 COMUNE DI MONTEMURLO

 REGIONE TOSCANA - Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile - Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell'Acqua

 SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO per la Città metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato

 AUTORITA’ BACINO DISTRETTUALE Appennino Settentrionale

 CONSORZIO DI BONIFICA del Medio Valdarno

AUTORITA' IDRICA TOSCANA

Autorita Idrica Toscana I

"Riproduzione Cartacea di documento Firmato Digitalmente ai sensi artt 20 e 22 Dl 82/2005"

Protocollo N.0009071/2019 del 31/07/2019 'Class.' 6.3.2 «APPROVAZIONE PROGETTI »

Firmatario: BARBARA FERRI Documento Principale

(2)

Autorità Idrica Toscana

UFFICIO AREA VASTA CENTRO – SERVIZIO PIANIFICAZIONE E SIT

 ARPAT - Dipartimento di Prato

 AZIENDA USL 4 Prato

 ENEL - DISTRIBUZIONE SpA

 CENTRIA SpA

 TELECOM SpA

entro il termine perentorio del 8/07/2019 (dieci giorni dalla data dell’indizione) non sono state richieste integrazioni o chiarimenti, ai sensi dell’art. 14 bis comma 7 della L. 241/1990;

CONSIDERATO che il termine perentorio entro il quale le Amministrazioni coinvolte dovevano rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della Conferenza è decorso il giorno 29/07/2019;

RILEVATO che entro il predetto termine del 29/07/2019 sono stati acquisiti, dalle Amministrazioni coinvolte riportate nell’elenco che segue, esclusivamente atti di assenso all’approvazione del progetto in parola, recanti condizioni interamente accoglibili senza necessità di apportare modifiche sostanziali al medesimo progetto:

 E-Distribizione spa, con nota in atti al prot. 8360 del 12/07/2019, ha comunicato che per soddisfare la richiesta di allacciamento dell'impianto occorre una nuova cabina di consegna Mt, e per quanto riguarda la posizione dell' immobile nell' area dell' impianto devono essere rispettati i seguenti punti:

1. alla nuova viabilità di accesso all' impianto dalla via Parugiano non deve essere interposto un cancello di entrata in corrispondenza della Via Parugiano. Laddove necessaria la chiusura dovrà essere posizionata dopo il manufatto cabina;

2. la posa della canalizzazione nella nuova strada di accesso all' impianto per il nuovo elettrodotto fino alla via Parugiano, propedeutica all' allacciamento della cabina, dovrà essere posizionata ad una distanza di 10 metri dal piede dell' argine del fosso che corre parallelo alla strada stessa; in caso di impossibilità di mantenere tale distanza, occorrerà ottenere la concessione in deroga da parte dell' ente competente alle acque pubbliche per la posa entro i 4 metri;

3. i requisiti di cui al punto 3 sono da considerarsi anche per il manufatto cabina;

4. concessione di servitù inamovibile del manufatto cabina di passo carrabile e di elettrodotto per accesso in autonomia h 24 per tutto l' anno.

Si precisa in merito al punto 1 e al punto 4 che la cabina è posta con un lato sulla recinzione e che risulterà apribile dall’esterno e accessibile H24 per E-Distribizione.

 Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, con nota in atti al prot. 8529 del 17/07/2019, rilevando che il Fosso Mendacione appartiene al reticolo in gestione con funzione di bonifica idraulica ed è oggetto di interventi periodici di manutenzione ordinaria, ha comunicato parere favorevole alla realizzazione dell’opera in progetto alle seguenti prescrizioni:

1. Le opere in progetto non dovranno comportare interruzioni della continuità di percorrenza dei mezzi consortili atti alla manutenzione lungo il corso d’acqua;

2. Le opere in progetto dovranno essere realizzate in modo da permettere il transito dei mezzi, anche pesanti, per la manutenzione delle opere idrauliche e del reticolo in gestione;

3. Il posizionamento di eventuali manufatti e/o opere di arredo e completamento (parapetti, segnaletica, copri illuminanti, paletti, catene, ecc.) dovranno trovare opportuna collocazione in modo da non ostacolare la manutenzione ordinaria delle opere idrauliche e del reticolo;

 Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell'Acqua della Regione Toscana, con nota in atti al prot. 8775 del 24/07/2019, rilevato che progetto in approvazione prevede:

(3)

Autorità Idrica Toscana

UFFICIO AREA VASTA CENTRO – SERVIZIO PIANIFICAZIONE E SIT

 la realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento in corrispondenza dell'argine del torrente Meldancione (corso d’acqua appartenente al reticolo idrografico con codice MV25753);

 realizzazione di un manufatto di presidio idraulico avente funzione di separazione delle acque immesse dal fosso Parugiano nel suddetto torrente;

 realizzazione di uno scolmatore fognario e risagomatura della sezione a monte del presidio idraulico di un fosso non appartenente al reticolo idrografico di cui alla L.R. 79/2012;

è quindi precisato che per gli interventi in oggetto l’Ufficio del Genio Civile è competente:

all’autorizzazione del manufatto avente funzione di presidio idraulico e alla concessione del nuovo manufatto di scarico dell'impianto di sollevamento;per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del manufatto di scarico dell'impianto dovrà essere ottenuta dal proponente la concessione ai sensi del D.P.G.R. 60/R/2016 che comporterà il pagamento del canone e della cauzione nella misura stabilita dalla D.G.R. 888/2017. A tal fine ed in riferimento alla documentazione tecnica esaminata è quindi è espresso parere favorevole sotto il profilo idraulico (R.D. 523/1904 e L.R. 41/2018), con le seguenti prescrizioni da recepire negli elaborati che saranno allegati all'istanza di concessione:

1. il manufatto di scarico dell'impianto di sollevamento nel T. Meldancione dovrà essere inclinato a 45° rispetto all'asse dell'alveo del corso d'acqua, al fine di favorire il deflusso delle acque scaricate;

2. le protezioni di sponda e d'alveo previste allo scarico dovranno avere le seguenti dimensioni minime: lunghezza: 6 metri a monte del manufatto di scarico e 9 metri a valle;

3. anche in corrispondenza del presidio idraulico all'immissione del Fosso Parugiano nel torrente Meldancione, devono essere previste protezioni di sponda e di alveo per una lunghezza pari a minimo 6 metri;

4. dovranno essere prodotte delle sezioni trasversali all’asse dell’arginatura che consentano di comprendere l’interferenza tra il rilevato arginale esistente e le opere in progetto; in particolare, per i manufatti in cls e gli attraversamenti interferenti con le arginature dovranno essere previsti dei setti di immorsamento in cls;

5. dovranno essere prodotte delle tavole di cantierizzazione che indichino, per fasi, le opere provvisionali, le piste di cantiere e le lavorazioni in alveo e sui rilevati arginali.

 Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, con nota in atti al prot. 8857 del 25/07/2019, ha fornito il proprio contributo istruttorio indicando che:

 per quanto riguarda il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale (PGRA), approvato con DPCM 27 ottobre 2016, il progetto interessa aree classificate a pericolosità da alluvione elevata (P3) e, considerata la tipologia di intervento in progetto, non necessitante di parere da parte della stessa Autorità, segnalando comunque che l’intervento dovrà essere realizzato in condizioni di gestione del rischio idraulico.

 per quanto riguarda il Piano di Gestione delle Acque dell'Appennino Settentrionale (PdG), approvato con DPCM 27 ottobre 2016, il progetto interessa aree limitrofe al corpo idrico

“Torrente Calice” (IT09CI_N002AR445FI), classificato in stato ecologico “scadente” (4) e in stato chimico “non buono” (3) e con l’obiettivo di raggiungere lo stato ecologico e chimico

“buono” (2) nel 2021, e considerate le finalità dell’intervento in oggetto, lo stesso è ritenuto coerente con gli obiettivi di Piano.

 Per quanto attiene la disciplina inerente l'assetto geomorfologico, il progetto interessa aree non classificate a pericolosità del Piano stralcio Assetto Idrogeologico – PAI - (DPCM 6 maggio 2005).

 per quanto attiene la vigenza del Piano di Bacino del fiume Arno Stralcio “Bilancio Idrico”

(approvato con DPCM 20 febbraio 2015, pubblicato in G.U. n. 155 del 7 luglio 2015): è richiesto che durante gli scavi si ponga attenzione alle potenziali interferenze con la falda

(4)

Autorità Idrica Toscana

UFFICIO AREA VASTA CENTRO – SERVIZIO PIANIFICAZIONE E SIT acquifera, nel rispetto di quando previsto dall’Allegato 5 alle Norme di attuazione di tale Piano, che detta gli indirizzi per la salvaguardia della risorsa idrica in caso di escavazioni.

 Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato – con nota in atti AIT prot. 8936 del 22/07/2019 viene confermato il parere fornito al proponente sulla Verifica preventiva dell’interesse archeologico (come allegato allo stesso elaborato R.AR.1 e che si richiama interamente). Rilevato che l’area di intervento è ubicata in prossimità degli assi centuriati romani, e quindi in zona ad alto potenziale archeologico, è fornito il NULLA OSTA alla realizzazione dell'intervento in oggetto alle seguenti prescrizioni:

a) dovrà essere comunicata, con congruo anticipo, la data di inizio dei lavori di scavo i quali dovranno essere eseguiti in presenza di figura professionale (archeologo), a carico della committenza; che provvederà inoltre all'invio del curriculum del professionista da sottoporre all’approvazione della Soprintendenza. La suddetta figura provvederà alle operazioni di sorveglianza archeologica, alla redazione della documentazione tecnico scientifica (relazione, georeferenziazione scavo), della documentazione grafica (piante, sezioni, prospetti) e fotografica, al recupero degli eventuali reperti mobili, al loro lavaggio, collocazione in cassette e classificazione preliminare, disegno degli eventuali reperti tra i più significativi. La Soprintendenza, come d'uso, provvederà alla supervisione scientifica dell'intervento di tipo archeologico riservandosi l'eventuale decisione di approfondire con scavo stratigrafico quelle zone che riterrà necessarie all'acquisizione di dati utili alla conoscenza storico archeologica del territorio.

b) la relazione derivate dall’attività di sorveglianza archeologica dovrà essere trasmessa secondo le norme indicate nella tabella scaricabile dal sito della Soprintendenza al link:

http://www.sbap-fi.beniculturali.it/index.php?it/504/modulistica (Modulistica/

Documentazione relativa ad attività di Assistenza archeologica);

c) l’eventuale rinvenimento di scoperte archeologiche fortuite, potrebbe comportare la necessità di varianti anche sostanziali, nonché l’effettuazione di scavi archeologici in estensione e in profondità finalizzati alla documentazione delle eventuali emergenze e agli interventi di tutela.

 ARPAT – Area Vasta Centro - Dipartimento di PRATO – Settore Supporto Tecnico – con nota in atti al prot. n. 8840 del 25/07/2019, dopo aver sintetizzato lo scopo delle opere in progetto, rileva i seguenti aspetti di interesse:

 In relazione alla movimentazione terre, evidenziato che per la realizzazione dell’intervento risulta necessario movimentare un quantitativo di terreno pari a complessivi 6800 mc circa e dato atto che le indagine effettuate sulle terre mostrano tutte il rispetto della colonna A per i suoli a verde pubblico e residenziale, è precisato che Il riutilizzo di parte delle terre di scavo all’interno della stessa area di progetto dovrà essere eseguito ai sensi dell’art. 185 del D. Lgs 152/06 e dell’art. 24 DPR 120/2017 e che, nel caso fosse possibile recuperare il restante materiale verso le altre opere piuttosto che allo smaltimento, tale modalità dovrà essere preceduta dalla dichiarazione di cui all’art. 21 del DPR 120/2017;

 In funzione della fase di esercizio, è opportuno che il proponente predisponga in fase di progetto esecutivo sulla base degli specifici macchinari che verranno installati una VIAC previsionale valutando l’eventuale necessità di mitigazioni;

 In merito allo scarico idrico relativo allo scolmatore fognario di via del Parugiano verso il fosso di Mendacione, il gestore della fognatura dovrà procedere alla relativa richiesta di autorizzazione;

 Per quanto attiene la cantierizzazione dell’opera e al relativo impatto, viste le caratteristiche e la posizione collocata all’interno di un’area urbana anche se a prevalenza industriale, si evidenzia che il progetto non contiene alcun elaborato grafico o relazione

(5)

Autorità Idrica Toscana

UFFICIO AREA VASTA CENTRO – SERVIZIO PIANIFICAZIONE E SIT che la descriva anche se dai dati si presuppone che l’area interessata sia unicamente all’interno dello stesso perimetro di progetto. Nel merito viene indicato opportuno che al momento della gestione del progetto esecutivo siano seguite le “Linee guida gestione cantieri ai fini protezione ambientale - Aggiornamento 2018” in cui ARPAT fornisce indicazioni generali di buona pratica tecnica da adottare al fine di tutelare l'ambiente durante le attività di cantiere e le operazioni di ripristino dei luoghi. Il documento è

rintracciabile sul sito di ARPAT al seguente link:

http://www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/linee-guida- per-la-gestione-dei-cantieri-ai-fini-della-protezione-ambientale?searchterm=cantieri oppure sfogliabile al seguente link: https://issuu.com/arpatoscana/docs/linee-guida- gestione-cantieri-ai-fi

RITENUTO che il proponente debba dare seguito alle prescrizioni indicate dai soggetti di cui sopra, nelle successive fasi di progettazione o realizzazione;

DATO ATTO che i tempi di svolgimento del presente procedimento di Conferenza sono risultati conformi ai termini dettati dall’articolo 14-bis, comma 2, lettera c), della L. 241/1990;

DATO ATTO che per quanto sopra si debba giungere alla conclusione positiva del procedimento;

TENUTO conto di quanto sopra richiamato

SI PROPONE

di adottare, mediante proprio decreto, il provvedimento finale previsto all’art. 10 della L.R. 69/2011 con il quale si approva il progetto definitivo denominato “NUOVO SOLLEVAMENTO FOGNARIO VIA DI PARUGIANO - MONTEMURLO” predisposto dal Gestore Publiacqua spa, vincolando lo stesso al rispetto delle condizioni sopra indicate.

Ai sensi dell’art.158-bis del D.Lgs.152/2006, il provvedimento conclusivo dovrà costituire titolo abilitativo alla realizzazione e dovrà prevedere l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera in ragione delle aree private interessate dall’intervento.

Firenze, il 31/07/2019

Il Responsabile Ufficio Area Vasta Centro Ing. Barbara Ferri (*)

(*) Documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 82/2005

Riferimenti

Documenti correlati

Tali previsioni legislative sembrano smentire intanto che il legittimo impedimento a comparire, per come configurato dalla novella in commento, possa essere considerato, anche nel

PRESO ATTO della richiesta di contributo per complessivi € 1.000,00 (mille/00) e della proposta progettuale allegata dal titolo "giovani in folk", pervenuta al prot.n°12317

 di approvare il rendiconto delle spese sostenute dall’Istituto magistrale statale Baudi di Vesme di Iglesias per un importo pari ad euro 3.464,00 (tremila

del 24 giugno 2014, assistito in qualità di Segretario Verbalizzante dalla Dott.ssa Maria Milana, acquisiti i pareri del Direttore Sanitario Dott. Antonio Siracusa e del

In particolare l’intervento di scavo previsto avrebbe come obiettivo principale lo studio archeologico-stratigrafico del settore settentrionale della villa: il

Oggetto: Servizio di accoglienza in occasione della riunione internazionale del CENT TC 53 WG4 “ Mobile access towers “, in programma presso la Sala Rembrandt della sede di

La maggiore penalizzazione occupazionale delle donne a seguito dell’emergenza sanitaria è collegabile alla loro presenza nei settori maggiormente interessati da

oppure.. progetto definitivo approvato in sede di conferenza dei servizi o, in alternativa, in caso di appalto integrato complesso, progetto di fattibilità tecnica ed