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Risposte. 90 rispondenti al questionario delle Serre hanno partecipato a Resilienze. Festival 2021 (il 35% del totale dei rispondenti)

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Academic year: 2022

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Resilienze Festival 2021

risultati del questionario

al pubblico

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Risposte

90 rispondenti al questionario delle Serre hanno partecipato a Resilienze Festival 2021 (il 35% del totale dei rispondenti)

Per il 69% dei partecipanti era la

prima edizione di Resilienze

Festival

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Perché le persone sono tornate a

Resilienze «Location magica e interesse per i temi trattati con grande originalità»

«Non avevo ancora visto la nuova parte, avevo visto un paio di articoli sulle proiezioni (e anche la macchina dell'orgasmo) e mi sembrava un bel modo per vedere qualcosa di

stimolante. Forse un po' più in stile Milano, che in stile Bologna»

«Oltre al piacere temporaneo legato all' assistere all'evento proposto ed al luogo ospitante, resta una

suggestione, un richiamo a tornare»

«I temi proposti sono stimolanti e

supportano aspettative verso un

futuro più sostenibile»

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In confronto all’edizione 2020...

Raccontaci quali cambiamenti hai notato rispetto all'anno scorso

In generale mi è piaciuto di più (12 risposte)

Il programma era più interessante (8 risposte)

Non ho notato cambiamenti (6 risposte) L'organizzazione era più efficiente (5 risposte)

I contenuti del programma erano meno rilevanti (0 risposte) In generale mi è piaciuto di meno (0 risposte)

L'ho trovato più disorganizzato (0 risposte)

«più progetti esterni,

affiancati per coerenza di tematiche con la proposta più "classica" del festival»

«Ho trovato validi i

programmi di entrambi gli anni. Quest’anno però c’erano meno contenuti legati al food nello specifico»

(5)

Gli effetti di Resilienze Festival

Indica da 1 a 10 quanto reputi che gli eventi realizzati nell'ambito di Resilienze Festival rientrino nel tuo consumo culturale abituale

Average: 7.5

Quanto credi da 1 a 10 che i contenuti del Festival siano stati rilevanti per comprendere meglio la complessità del mondo e della contemporaneità?

Average: 7.3

Quanto credi da 1 a 10 che i contenuti del Festival ti abbiano fatto mettere in discussione le tue convinzioni e credenze consolidate?

Average: 5.8

Quanto credi da 1 a 10 di aver sviluppato nuova consapevolezza e conoscenza rispetto alle questioni sociali e ambientali attraverso i contenuti proposti dal Festival?

Average: 6.5

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Gli effetti di Resilienze Festival

70 persone (il 78% dei rispondenti) ci hanno detto che tra le iniziative artistiche a

cui hanno partecipato e le opere che hanno visto ce ne è stata una o più di una

capace/i di coinvolgerli, assorbire la loro attenzione e permanere in maniera

particolare anche oltre l'esperienza

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Gli effetti di Resilienze Festival

70 persone (il 78% dei rispondenti) ci hanno detto che tra le iniziative artistiche a cui hanno partecipato e le opere che hanno visto ce ne è stata una o più di una capace/i di coinvolgerli, assorbire la loro attenzione e permanere in maniera particolare anche oltre l'esperienza

Altre opere che sono state citate da almeno un partecipante:

● Dibattito (Ri)dare acqua

● Effetti farfalla. agire al tempo del cambiamento climatico

● Una finestra sul mondo che cambia

● Aquarela

● Laboratorio di semi e boschi miniati con Tiziano fratus

● Aiutare le api con i nostri giardini

● The anthroponaut’s wordbook

● Svalbard. the land where nobody dies

● I fili invisibili dell'informazione ambientale

● Honeyland

● Camera orgonica

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Gli effetti di Resilienze Festival

Alcune riflessioni su iniziative e opere capaci di coinvolgere, assorbire l’attenzione e permanere in maniera particolare anche oltre l'esperienza

«Il live painting di domenica. Evocativo e coinvolgente»

«Anche se Immersive è stata una esperienza virtuale sul potere e la bellezza di un mondo più bello e ripreso in mano dai "buoni" in sinergia con la natura e i colori, questa esperienza mi ha fatto pensare come sarebbe stato più artistico e meno didascalico come momento artistico esattamente il contrario, cioè se avessi giocato

a peggiorare un mondo bruttissimo»

«il "tappeto erboso che respira", quella installazione generata con i dati dell'aria nei posti del mondo dopo l'avvento del Covid. Mi ha incantata, perché per me il respiro è molto importante a livello emotivo, e lo esperisco soprattutto quando vado a fare

trekking e quindi nella natura»

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Gli effetti di Resilienze Festival

Alcune riflessioni su iniziative e opere capaci di coinvolgere, assorbire l’attenzione e permanere in maniera particolare anche oltre l'esperienza

«Ho partecipato all’attività per bambini sui rifiuti lasciati mare. Da mamma dedico il mio tempo libero a cercare disperatamente di costruire persone (almeno i mie figli) capaci di voler bene al pianeta più di quanto abbia fatto la mia generazione! L’attività

ha lasciato il segno!»

«sicuramente le esposizioni come quella di Marco Barotti, Mr Acquaponic e Design Antidoto, dal momento in cui potevi confrontarti direttamente con chi le aveva concepite, realizzate o curate, hanno fatto si di stimolare connessioni più profonde,

che lasceranno vari ricordi e riflessioni anche oltre all'esperienza momentanea»

(10)

Gli effetti di Resilienze Festival

Alcune riflessioni su iniziative e opere capaci di coinvolgere, assorbire l’attenzione e permanere in maniera particolare anche oltre l'esperienza

«L'opera "Moss" esposta in serra madre è stata quella che mi ha colpito maggiormente e di cui ho parlato più spesso. Penso che sia un'opera in grado di affascinare non solo

dal punto di vista estetico (sicuramente il modo in cui si presenta e il suo

funzionamento sono molto interessanti) ma soprattutto da quello del significato che veicola che riesce ad essere facilmente accessibile e comprensibile»

«Moss, il mondo che sa respirare allo stesso momento è metafora di interconnessioni implicite nelle nostre vite»

«È un ambiente carico di emozioni»

«Meditazione toccante, commovente alle lacrime; tutto il sistema idroponico, ampliato, è toccante, ammirevole; le opere di Barotti in particolare Clams e Moss»

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Gli effetti di Resilienze Festival

45 persone (il 50% dei rispondenti) ci hanno detto che tra le iniziative artistiche a cui hanno partecipato e le opere che hanno visto ce ne è stata una o più di una inaspettata, spiazzante, diversa dagli immaginari a cui sono abituati

Marco Barotti (16 risposte)

VR Pavillion (5 risposte) Camera orgonica (4 risposte) Giardino acquaponico (3 risposte)

Frutta comanda color! (1 risposta) Svalbard (1 risposta)

Risacca live painting (1 risposta) Abitare del fuoco (1 risposta)

Come pensano le foreste (1 risposta) Meditazione silvestre (1 risposta)

Meditazione con Daniel Lumera (1 risposta) Aural tools (1 risposta)

Contact (1 risposta)

«MOSS mancanza respiro = sofferenza»

«Quella delle conchiglie che vibravano in base alla purezza dell’acqua dei Reno, mi ha fatto

sentire più in contatto con la natura e l’importanza di avere consapevolezza del

nostro impatto»

(12)

Gli effetti di Resilienze Festival

49 persone (il 54% dei rispondenti) ci ha detto che tra le iniziative artistiche e le opere che ce ne è stata una o più di una particolarmente sperimentale e innovativa

Marco Barotti (15 risposte)

Design Antidoto (5 risposte) Tavolo acquaponico (3 risposte) Meditazione silvestre (2 risposte) VR Pavillion (2 risposte)

Camera orgonica (2 risposte)

come pensano le foreste (1 risposta) Talk su dati umanizzati (1 risposta)

I fili invisibili dell'informazione ambientale (1 risposta) Svalbard (1 risposta)

frutta comanda color (1 risposta) Aural tools (1 risposta)

Meditazione con Daniel Lumera (1 risposta) Pau (1 risposta)

Parlo acqua (1 risposta)

«multisensoriale»

«Le installazioni di Moss le ho trovate molto interessanti. Come i dati possono essere utilizzati e

restituiti alla comunità attraverso l’arte»

«Clams, divertente l'accostamento con un fiume poco esotico quale il Reno»

«Parlare di pane ad un evento sulla resilienza è una roba bellissima!»

(13)

Le parole di Resilienze Festival

73 persone (l’81% dei rispondenti) si sono ritrovate a parlare del Festival con qualcuno dopo avervi assistito

*Scrivi 3 parole (nomi cose e città) che hai usato per raccontare questo Festival all'esterno*

Inaspettato coinvolgente innovativo // Aperto easy bello // Interessante immersive coinvolgente //

Istruttivo Innovativo verde // immersivo Inquinamento installazione // Ecologia arte ambiente //

interessante scomodo stimolante // Interessante natura consapevolezza // Pensieri flessibili e

documentati // Innovativo artistico culturale // Realtà futuro esperienza // Esperienza consapevolezza futuro // Acido viaggio natura // Interessante pensiero critico // interessante, organizzato bene ma poco pubblicizzato // Acqua, impegno, giovani // Bello interessante divertente // Interessante stimolante serre // Serre forno Brisa ambiente // Igiene mentale empatia ecologia // Ambiente cambiamento climatico e rinnovabili // meditazione natura creatività // bello futuro positivo // ambiente uomo speranza //

Interconnessione comunità innovazione // suggestione acqua/aria/luce Europa // meditazione citta alberi // creatività apertura interdisciplinarietà // Europa sguardo differente città smart //

Interessante innovativo incasinato // autoreferenzialità egocentrismo interessante // Figo innovativo stimolante // posto splendido antispecismo impatto // sperimentale innovativo multidisciplinare //

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Le parole di Resilienze Festival

73 persone (l’81% dei rispondenti) si sono ritrovate a parlare del Festival con qualcuno dopo avervi assistito

*Scrivi 3 parole (nomi cose e città) che hai usato per raccontare questo Festival all'esterno*

resilienze festival bologna // interconnessioni rizomatico comodo // nella natura interessante da interpretare // Atmosfera umido Venezia // antropologia foresta datapoiesis // Festival resilienza serre //

Artista // ambiente consapevolezza arte // Bologna città innovazione // Muschio sorrisi e cibo spaziale (lo so, sono 2 parole insieme, ma quanto era buono il cibo!?) // Angelo scrigno Bologna // coinvolgente //

Ecologico interessante vario // intelligente urgente verde Futuro complessità condivisione // Honeyland Tiziano Fratus Daniel Lumera // Sfidante innovativo ricco // Bologna energia catalizzatore // Interessante ambiente giardino // fico intelligente fresco // Interessante verde bello // Bello innovativo creativo //

Denso innovazione passaci // coinvolgente attuale responsabile // Ecosistemi upcycle pianeta //

Spensierata serata in giardino a Bologna // passione competenza innovazione // Innovativo rilassante coinvolgente // Verde acqua atene // Milan ecologia sesso // Avanguardia ambiente riflessione // Contatto novità inclusivo // Originale innovativo inclusivo // Conoscenza Innovazione progresso Futuro //

Ecologico artistico e simpatico // Parte nuova Piante Acqua // Stimolante e pacificante al contempo Orgonico

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Le parole di Resilienze Festival

*Le parole più ricorrenti*

innovativo/innovazione

interessante

arte/artistico ambiente

coinvolgente ecologia/ecologico futuro bello Bologna

verde stimolante natura acqua città consapevolezza creatività

immersivo meditazione Europa interconnessione figo

*Le parole più singolari*

inaspettato scomodo acido

giovani igiene mentale

suggestione sguardo differente autoreferenzialità egocentrismo

antispecismo sperimentale impatto rizomatico

da interpretare Venezia datapoiesis urgente

catalizzatore passaci

Atene orgonico

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Cosa è piaciuto di più

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Cosa è piaciuto di più

«Potrei stare ore al lago idroponico, è da incanto»

«La location, perché è unica e inimitabile»

«Mi ha colpito l’energia di giovani impegnati seriamente e consapevolmente in azioni mirate per il bene comune»

«luogo curato, magico unico, accessibile, pubblico, gratuito ma non gratis, la sensazione è che le imposte pagate siano state investite per migliorare la vita e la

città»

«Le trasformazioni strutturali che hanno coinvolto le "Serre", diventate ora dei veri spazi multifunzionali: luoghi di studio, di bellezza, di solitudine (in certi orari e una

volta concluso il Festival!)...»

«L'interesse e la dinamicità degli incontri, mai noiosi»

«la capacità di mettere in comunicazione linguaggi diversi guardando al futuro»

«Un programma in grado di coinvolgere pubblici differenti mantenendo coerenza»

(18)

Raccontaci una cosa che ti porti a casa dal Festival...

«La conferma che non si può vivere senza o fuori della natura»

«Uno spunto di riflessione: che non solo gli animali superiori “pensano”, ma che a loro modo, tutte le forme di vita pensano»

«Che voglio leggere il libro “Come pensano le foreste”»

«La Bellezza di condividere e acquisire consapevolezza della situazione ambientale in maniera artistica»

«L'atmosfera delle Serre, una cornice perfetta per questi contenuti»

«Ottimistico pessimismo :)»

«Mi porto a casa la speranza concreta di voglia di fare, di agire con organizzazione, studio e amore»

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«Avrei voluto abbracciare quel "tappeto erboso che respira" per sentirmi tutt'uno con la natura»

«Voglia di cambiare»

«Saper vivere e convivere nel disagio avendo costanza nell'ascolto di sé»

«speranza»

«Un apprendimento: tutte le specie sono interconnesse (e questo lo sapevo!),ma se la specie "uomo" (insieme tra l'altro a quella "animale") rappresenta solo lo 0.03%

dell'intero patrimonio biologico vogliamo smettere di sentirci " i padroni" della Terra per continuare -tra l'altro- solo a distruggerla?! Tanto il mondo inanimato e quello vegetale si salveranno sempre in tempi e modi che nn sono quelli "umani" e forse è per

questo motivo che continuano a vivere nel ns.delirio di onnipotenza!»

Raccontaci una cosa che ti porti a

casa dal Festival...

(20)

«Ho capito di adorare la realtà aumentata»

«ho imparato nomi nuovi di piante»

«Ho conosciuto oggetti nuovi e scoperto cose nuove sui suoni e sugli uccelli»

«Un libro sul comodino»

«Gioia e speranza, tanti giovani impegnati a costruire una comunità sostenibile e un po’ di tristezza nel vedere pochissime persone della mia età ( 65) presenti»

«Non solo è possibile immaginare un futuro, è un dovere»

«Non dare nulla per scontato»

«Avere una coscienza collettiva dei problemi è importante per poterli affrontare»

«L'idea di aver capito qualcosa di più degli argomenti trattati»

Raccontaci una cosa che ti porti a

casa dal Festival...

(21)

Le installazioni di «ecosistemi ecologici» di Marco Barotti, main artist del Festival, sono le opere che hanno più colpito i visitatori: i partecipanti le hanno trovate

coinvolgenti, capaci di permanere, inaspettate, spiazzanti, sperimentali.

A seguire, il VR Pavillon e il tavolo acquaponico hanno attirato l’attenzione del pubblico più di tutto il resto

Le meditazioni a contatto con la natura sono state molto apprezzate dal pubblico che ne ha riscontrato la coerenza rispetto ai temi e format del Festival

La camera orgonica, nonostante non fosse parte del Festival, ha attirato l’attenzione dei rispondenti, che l’hanno trovata spiazzante, diversa dagli immaginari artistici a cui sono abituati

Gli elementi del Festival che sono piaciuti di più sono stati la curatela artistica e l’approccio interdisciplinare, oltre che l’atmosfera magica delle Serre e la

trasformazione della Serra Madre

Riflessioni sugli elementi emersi

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