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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

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Academic year: 2022

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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

1. D

ENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Lais-in 10 BU/mL. Sospensione iniettabile a rilascio prolungato.

2. C

OMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Principio attivo: estratto chimicamente modificato (allergoide monomerico) di acari della polvere di casa (Dermatophagoides pteronyssinus 50% e D. farinae 50%) o di polline di graminacee (Holcus lanatus 33%, Phleum pratense 33%, Poa pratensis 33%) o di polline di parietaria (Parietaria officinalis 50%, Parietaria judaica 50%) come da ricetta medica individuale.

Concentrazione: 10 BU/mL pari a:

- 4 µg Equivalenti*/ml di allergeni maggiori del Gruppo 1 (Der p 1 e Der f 1) per gli acari della polvere di casa;

- 5 µg Equivalenti/ml di allergeni maggiori del Gruppo 5 (Phl p5, Hol l5 e Poa p5) per le graminacee;

- 1,5 µg Equivalenti/ml di allergeni maggiori del Gruppo 1 (Par j 1 e Par o 1) per la parietaria.

* µg determinati sull’estratto nativo prima della modifica chimica

L’unità biologica di misura dell’Immunoterapia specifica sottocutanea Lais-in è la Biological Unit (BU/mL), standardizzata sulla base dei test cutanei in soggetti sensibilizzati. La potenza allergenica di ogni lotto di produzione è mantenuta costante mediante la tecnica di EAST-inibizione rispetto a uno standard di riferimento interno (In House Reference Preparation-IHRP).

La BU è l’unità biologica di un prodotto terapeutico corrispondente a 1/100 della concentrazione dell’estratto che prima della modifica chimica induce al Prick test un pomfo medio equivalente a quello dell’Istamina 10 mg/mL.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. F

ORMA FARMACEUTICA

Sospensione iniettabile a rilascio prolungato.

4. I

NFORMAZIONI CLINICHE

4.1.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento di rinite, congiuntivite e asma bronchiale allergiche causate da acari della polvere di casa o da pollini di graminacee o di parietaria in pazienti con sintomi clinicamente rilevanti, diagnosticate mediante positività del prick test cutaneo e/o dosaggio delle IgE specifiche per acari della polvere di casa o polline di graminacee o di parietaria.

Lais-in è indicato in adulti, adolescenti e bambini di età superiore a 5 anni.

4.2. P

OSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE

.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato da un medico con esperienza nel trattamento delle malattie allergiche.

(2)

Il trattamento va eseguito con una posologia variabile a giudizio del medico, a seconda delle necessità clinico-terapeutiche del paziente.

Per ulteriori informazioni su posologia e modalità di somministrazione far riferimento alla sezione 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso.

Fase di induzione convenzionale

Nel caso di allergeni stagionali come i pollini, si consiglia di iniziare il trattamento prima della stagione pollinica e proseguire secondo le indicazioni del medico curante.

Nel caso di allergeni perenni come gli acari si può iniziare il trattamento in qualsiasi momento e continuarlo durante tutto l’arco dell’anno.

Iniziare la terapia con il dosaggio più basso, e passare a dosi più elevate solo quando l’ultima dose somministrata è risultata essere ben tollerata. Nella fase di induzione convenzionale l’intervallo tra le somministrazioni è di 1 settimana.

Esempio di schema posologico suggerito nella fase di induzione convenzionale (il flacone contiene 10 BU/mL).

Concentrazione Settimane di trattamento Dose in mL

10 BU/mL

1 0,10

2 0,20

3 0,30

4 0,50

La modalità di trattamento prevede di raggiungere il dosaggio massimo tollerato dal paziente che può coincidere con 0,70 mL quale dose massima.

Fase di induzione ultra-rush

Nel caso di allergeni stagionali come i pollini, si consiglia di iniziare il trattamento prima della stagione pollinica e proseguire secondo le indicazioni del medico curante.

Nel caso di allergeni perenni come gli acari si può iniziare il trattamento in qualsiasi momento e continuarlo durante tutto l’arco dell’anno.

Iniziare con una dose pari a 0,2 ml, dopo 30 minuti assumere una dose pari a 0,5 ml rimanendo sotto osservazione medica per altri 30 minuti dopo l’assunzione dell’ultima dose.

Esempio di schema posologico suggerito nella fase di induzione ultra-rush (il flacone contiene 10 BU/ml)

Concentrazione Tempo (minuti) Dose in mL giornaliera

(3)

10 BU/mL 0 0,20

30 0,50

Mantenimento del Trattamento

Una volta raggiunta la dose massima tollerata, proseguirne la somministrazione ogni quattro settimane, salvo diversa prescrizione medica.

I documenti di consenso internazionale sull’immunoterapia specifica suggeriscono di assumere il trattamento per un periodo dai 3 ai 5 anni.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Lais-in nei bambini al di sotto dei 5 anni non sono state ancora stabilite. I dati disponibili sono limitati.

Modo di somministrazione

Il trattamento deve essere somministrato dal medico specialista e il paziente deve essere monitorato per almeno 30 minuti, al fine di rendere possibile lo scambio di informazioni tra paziente e medico sui possibili effetti indesiderati ed i possibili provvedimenti da adottare.

L’immunoterapia specifica con Lais-in è somministrata per via iniettiva. L’iniezione è sottocutanea, effettuata nella parte alta latero-posteriore del braccio, dopo aver disinfettato accuratamente la cute.

Prima di prelevare il quantitativo da iniettare, verificare accuratamente la dose da somministrare;

agitare lentamente il flaconcino in modo da ottenere una sospensione omogenea senza fare schiuma.

L’iniezione sottocutanea deve essere eseguita lentamente, utilizzando una siringa graduata da 1 ml.

Introdurre l’ago nel sottocute ed aspirare con il pistone della siringa prima di iniettare l’allergene, per assicurarsi che l’ago non sia penetrato accidentalmente in un vaso sanguigno; per i dosaggi più elevati si consiglia inoltre di ripetere l’aspirazione anche durante la fase di iniezione.

4.3. C

ONTROINDICAZIONI

- Ipersensibilità ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;

- patologie neoplastiche maligne clinicamente in fase attiva

-gravi malattie autoimmuni, difetti del sistema immunitario, deficienze immunitarie o immunosoppressione;

- malattie acute febbrili e croniche;

- patologie gravi a carico degli organi di shock (ad es. insufficienza cardiocircolatoria, enfisema, bronchiectasie);

- trattamento con betabloccanti;

- asma bronchiale grave;

- ostruzione bronchiale, specialmente con un valore di FEV1 < 70% del valore teorico dopo adeguato trattamento farmacologico;

- asma bronchiale parzialmente controllata o non controllata (secondo le attuali linee guida GINA);

- patologie nel corso delle quali l’uso di adrenalina risulti controindicato;

- compliance (aderenza alla terapia) insufficiente da parte del paziente.

(4)

4.4.

AVVERTENZE SPECIALI E PRECAUZIONI D

IMPIEGO

L’immunoterapia specifica per via sottocutanea deve essere effettuata esclusivamente da un medico avendo sempre a disposizione gli opportuni presidi di pronto soccorso.

Non iniettare per via intradermica, endovenosa o intramuscolare.

Durante l’iniezione sottocutanea, qualora l’ago fosse penetrato accidentalmente in un vaso sanguigno, si deve estrarre immediatamente la siringa e, dopo averla sostituita, praticare l’iniezione, in altra sede, dopo un intervallo di 20-30 minuti. Non massaggiare la parte dopo l’iniezione.

È opportuno registrare sempre su una carta-diario la dose iniettata, la data, il lato dove si è praticata l’iniezione e l’eventuale comparsa di reazioni indesiderate.

Lo schema di dosaggio dell’immunoterapia specifica dovrebbe essere individuale. Il medico stabilisce i dosaggi e la frequenza delle somministrazioni adattandoli al decorso della malattia. Lo schema posologico indicato ha esclusivamente valore orientativo.

Se durante la fase di induzione si interrompe il trattamento per una settimana, ripetere l’ultima dose tollerata dal paziente fino a quel momento; se l’interruzione è di due-quattro settimane, si consiglia di ridurre l’ultima dose iniettata del 50% e risalire gradualmente (settimanalmente in caso di induzione convenzionale), fino al raggiungimento della dose suggerita o di quella massima tollerata. In caso di interruzione della fase di induzione superiore alle 4 settimane occorre valutare a giudizio del medico l'opportunità di riprendere dall'inizio il regime di induzione.

È buona norma ridurre l’ultima dose iniettata del 50% e risalire progressivamente anche durante la terapia di mantenimento, ogni volta che viene utilizzato un flaconcino nuovo e in caso di interruzioni prolungate.

Qualsiasi effetto indesiderato locale (ad es. prurito, rossore, dolore o gonfiore nella sede di inoculo) e/o sistemico (ad es. prurito generalizzato, orticaria, eruzione cutanea, nausea, tosse, rinorrea o congestione nasale, fastidio generale e agitazione/ansia) che si verifichi quando è in corso una immunoterapia specifica, deve essere prontamente segnalato al medico. Il medico provvederà, se del caso, ad approntare un’idonea terapia antiallergica a seconda della gravità del quadro clinico (ad es.

antistaminici, corticosteroidi, stabilizzatori dei mastociti, beta-2-agonisti) ed eventualmente adeguare lo schema posologico o sospendere l’immunoterapia.

In caso di reazioni sistemiche gravi, angioedema, difficoltà respiratoria o di deglutizione, insorgenza o deterioramento dell'asma, alterazioni della voce, ipotensione, consultare immediatamente un medico, che deciderà in questi casi per quanto tempo (o se) il trattamento debba essere interrotto. Le reazioni anafilattiche gravi possono essere trattate con adrenalina. Gli effetti dell'adrenalina possono risultare potenziati in pazienti trattati con antidepressivi triciclici e/o inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) con possibili conseguenze anche fatali; questo deve essere preso in considerazione prima di iniziare l'immunoterapia specifica. I pazienti che assumono beta-bloccanti possono non rispondere all'adrenalina utilizzata per trattare reazioni sistemiche gravi. In caso di utilizzo concomitante di farmaci beta-bloccanti, occorre valutare, se necessario, l’impiego di una valida alternativa terapeutica ad essi.

Prima di iniziare l’immunoterapia specifica, è necessario stabilizzare i sintomi allergici con un appropriato trattamento farmacologico.

(5)

Nei pazienti asmatici, Lais-in deve essere inizialmente utilizzato come trattamento aggiuntivo alla terapia farmacologica per l’asma e non come un sostituto di una terapia pre-esistente. Si raccomanda di non interrompere bruscamente un medicinale utilizzato per il controllo dell’asma dopo l’inizio del trattamento con Lais-in. La riduzione dei medicinali per il controllo dell’asma deve essere eseguita gradualmente, sotto la supervisione di un medico e in accordo con le linee guida per il trattamento dell’asma.

In caso di comparsa di stati febbrili influenzali o infezioni a carico delle vie respiratorie, il trattamento deve essere temporaneamente interrotto fintanto che l’infezione sia risolta e una volta tale il medico provvederà ad un eventuale adeguamento posologico.

Non vi sono dati sull'esperienza clinica in relazione a vaccinazioni antivirali o antibatteriche effettuate in concomitanza al trattamento con Lais-in. Per cautela, nel caso in cui un paziente richieda vaccinazioni per agenti patogeni, queste possono essere eseguite una settimana dopo l'interruzione del trattamento con Lais-in; l'immunoterapia può essere ripresa due settimane dopo la vaccinazione.

Evitare l’assunzione di alcolici, intenso sforzo fisico, bagni caldi, sauna nelle ore immediatamente successive alla somministrazione del trattamento.

4.5. I

NTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI ED ALTRE FORME D

INTERAZIONE Non sono stati effettuati studi di interazione e non sono note interazioni farmacologiche.

La terapia concomitante con farmaci sintomatici antiallergici (es. corticosteroidi, antistaminici, inibitori della degranulazione mastocitaria) può aumentare il livello di tolleranza del paziente all’immunoterapia allergene specifica. Questo deve essere tenuto in considerazione al momento della sospensione di tali medicinali. Sebbene non siano stati eseguiti studi specifici, non si può escludere una interazione con alimenti.

Ad oggi, non sono note interazioni tra Lais-in e terapia immunosoppressiva; in questi casi, come misura precauzionale, l'immunoterapia specifica non è raccomandata.

Non sono disponibili dati sui possibili rischi dell'assunzione concomitante di immunoterapia con altri allergeni durante il trattamento con Lais-in.

4.6. F

ERTILITÀ

,

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO Gravidanza

I dati relativi all’uso dell’immunoterapia specifica in donne in gravidanza sono in numero limitato, in quanto non sono stati effettuati studi sulla tossicità dello sviluppo e riproduttiva.

Data l’esiguità di dati di sicurezza disponibili, resta controindicato iniziare una immunoterapia specifica in gravidanza per un potenziale rischio, nella madre, nel feto o in entrambi, correlato all’insorgenza di eventuali reazioni sistemiche e al conseguente utilizzo di farmaci. Se la gravidanza si verifica durante la fase di induzione va considerata l’interruzione dell’immunoterapia.

Nei casi in cui la sospensione dell’immunoterapia specifica costituisca un rischio per la paziente, la decisione sul proseguimento deve essere presa dal medico specialista sulla base di un’attenta valutazione del rischio cui andrebbe incontro la paziente non protetta dall’immunoterapia.

Allattamento

Non esistono dati clinici sull’uso di Lais-in durante l’allattamento al seno. Non sono previsti effetti sui neonati allattati al seno.

(6)

Fertilità

Non esistono dati clinici riguardo la fertilità con l’uso di Lais-in.

4.7. E

FFETTI SULLA CAPACITÀ DI GUIDARE VEICOLI E SULL

USO DI MACCHINARI

Come con altri tipi di immunoterapia specifica è possibile risentire di un certo senso di stanchezza dopo la somministrazione. Pertanto non si può escludere che Lais-in possa alterare la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari per un abbassamento della soglia di attenzione del soggetto.

4.8. E

FFETTI INDESIDERATI

Effetti indesiderati sono possibili, generalmente a livello d’organo quali rinite e lacrimazione, o locali nel sito di inoculo, caratterizzati da gonfiore e prurito. Sono possibili reazioni ritardate, alcune ore dopo la somministrazione del vaccino. Raramente possono verificarsi reazioni anafilattiche sistemiche.

L’eventuale comparsa di reazioni indesiderate, locali e/o sistemiche, in corso di immunoterapia specifica deve essere valutata attentamente dal medico specialista il quale provvederà ad adeguare lo schema posologico e, qualora fosse necessario, in caso di reazione anafilattica, ad approntare un’idonea terapia antiallergica a seconda della gravità del quadro clinico (antistaminici per via orale e/o parenterale; corticosteroidi per via orale e/o parenterale; agonisti beta-2 adrenergici; adrenalina i.m.).

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Se il paziente manifesta reazioni avverse significative con il trattamento, queste devono essere immediatamente segnalate al medico. In base alla gravità del quadro clinico, occorre considerare l’interruzione del trattamento, la sospensione temporanea e un aggiustamento del dosaggio e, se necessario, la prescrizione di farmaci antiallergici.

In caso di peggioramento acuto dei sintomi di asma o di reazioni allergiche sistemiche gravi, angioedema, difficoltà di deglutizione, difficoltà di respirazione, alterazioni della voce, ipotensione o sensazione di pienezza in gola, contattare immediatamente un medico.

Popolazione pediatrica

Lais-in non è indicato nei bambini al di sotto dei 5 anni (vedere paragrafo 4.2) a causa dei dati limitati in questo gruppo di pazienti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco - Sito web:

https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

4.9. S

OVRADOSAGGIO

La somministrazione di una dose eccessiva di allergeni aumenta il rischio di effetti indesiderati, incluso il rischio di reazioni allergiche sistemiche o reazioni allergiche locali gravi. In caso di reazioni gravi come angioedema, difficoltà di deglutizione, difficoltà di respirazione, alterazioni della voce o sensazione di pienezza in gola, calo pressorio, lipotimia, shock, è necessaria una valutazione medica immediata.

(7)

La sintomatologia deve essere controllata mediante somministrazione di farmaci antiallergici (antistaminici; corticosteroidi; adrenalina i.m.) in base alla gravità del quadro clinico e secondo giudizio del medico.

5. P

ROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

Categoria farmacoterapeutica: Allergeni. Codice ATC V01A

Lais-in è un’immunoterapia specifica basata sull’uso di estratti allergenici chimicamente modificati.

La modifica chimica è basata sulla reazione di carbamilazione a pH alcalino. Questa procedura è in grado di: a) modificare gli epitopi di legame delle IgE specifiche delle componenti allergeniche dell’estratto, come dimostrato dalla forte diminuzione della potenza allergenica (allergenicità) misurata con EAST-inibizione; b) mantenere le proprietà immunogeniche del prodotto derivato (cioè la capacità di indurre risposte immunitarie tollerogeniche). Inoltre, questa procedura non modifica in modo significativo le dimensioni molecolari e la conformazione strutturale delle componenti allergeniche dell’estratto derivato.

5.1. P

ROPRIETÀ FARMACODINAMICHE

L'Immunoterapia Specifica è una modalità terapeutica caratterizzata dalla somministrazione ripetuta di specifici allergeni che ha l'obiettivo di modificare la risposta immunitaria del paziente affetto da condizioni patologiche con componente patogenetica allergica accertata, interferendo in modo significativo con le reazioni infiammatorie IgE-mediate associate all’esposizione naturale ad allergeni.

Tale modalità terapeutica ha lo scopo di proteggere il paziente affetto da malattie con componente patogenetica allergica accertata verso lo specifico allergene e di modificarne potenzialmente l’evoluzione naturale. Tra i meccanismi d'azione chiamati in causa per spiegare gli effetti clinici dell’immunoterapia ricordiamo la diminuzione di cellule effettrici (mastociti, basofili, eosinofili) e linfoidi di tipo 2 dell’immunità innata negli organi bersaglio, la riduzione della proliferazione linfocitaria Th-2 allergene-specifica, l’induzione di cellule T e B regolatorie allergene-specifiche, la produzione di anticorpi bloccanti di sottoclasse IgG/IgG4 in grado di inibire l’attivazione IgE- dipendente mediata da recettori ad elevata affinità su cellule effettrici e da recettori a bassa affinità sulle cellule B, una riduzione patogeneticamente significativa del picco stagionale delle IgE specifiche. Negli ultimi anni sono state fornite solide evidenze sperimentali che indicano come tale pratica clinica sia in grado di riequilibrare il profilo citochinico dei linfociti T helper a fenotipo CD4 provocando uno “switch” funzionale dal fenotipo prevalente Th2 al fenotipo Th1.

L’adsorbimento su fosfato di calcio evita la presenza di allergene libero, permette una costante potenza allergenica nonché una lenta e costante cessione dell'allergene stesso.

Il prodotto Lais-in contiene allergeni modificati chimicamente (allergoidi) di acari della polvere di casa (Dermatophagoides pteronyssinus 50% e Dermatophagoides farinae 50%) o di polline di graminacee (Holcus lanatus 33%, Phleum pratense 33%, Poa pratensis 33%) o di polline di parietaria (Parietaria officinalis 50%, Parietaria judaica 50%). Tale modifica chimica, ottenuta con il trattamento della carbamilazione a pH alcalino determina una marcata diminuzione della capacità di reagire con gli anticorpi IgE e quindi della allergenicità del prodotto, consentendo una somministrazione più sicura.

5.2. PROPRIETÀ FARMACOCINETICHE

(8)

Non sono stati effettuati studi di farmacocinetica con Lais-in. È plausibile che dopo l’inoculo, parte del principio attivo venga drenato attraverso i vasi linfatici ed ematici verso organi linfoidi primari, secondari e terziari, inducendo una risposta immunologica nei confronti dell’allergene mediata da cellule presentanti l’antigene e linfociti T effettori.

5.3. DATI PRECLINICI DI SICUREZZA

Uno studio di tollerabilità locale e sistemica nei ratti dopo somministrazione sublinguale di estratti carbamilati (allergoidi) di acari della polvere di casa per 26 settimane consecutive alla stessa dose utilizzata per l'uomo, non ha evidenziato alcun segno di tossicità. Inoltre, gli studi sulla genotossicità hanno dimostrato che l'allergoide di acari della polvere di casa è privo di qualsiasi effetto mutageno.

Non sono stati riportati dati relativi agli effetti cancerogeni dell'allergoide di acari della polvere di casa. Tuttavia, l'ampia esperienza clinica disponibile fino ad oggi ha dimostrato che sembra improbabile che possa indurre qualsiasi effetto negativo di tipo cancerogeno.

6. I

NFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1. E

LENCO DEGLI ECCIPIENTI

Sodio cloruro, fenolo, calcio fosfato, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 1 mL.

6.2. I

NCOMPATIBILITÀ

Non sono note incompatibilità con altri farmaci.

6.3. P

ERIODO DI VALIDITÀ 18 mesi.

6.4. P

RECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare in frigorifero (2C – 8C). Non congelare.

6.5. N

ATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE

1 o 2 flaconi con 3,5 mL di sospensione iniettabile da 10 BU/mL pari a:

- 4 µg Equivalenti/ml di allergeni maggiori del Gruppo 1(Der p 1 e Der f 1) per gli acari della polvere di casa;

- 5µg Equivalenti/ml di allergeni maggiori del Gruppo 5 (Phl p5, Hol l5 e Poa p5) per le graminacee;

- 1,5 µg Equivalenti/ml di allergeni maggiori del Gruppo 1 (Par j 1 e Par o 1) per la parietaria

6.6.

PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. T

ITOLARE DELL

AUTORIZZAZIONE ALL

IMMISSIONE IN COMMERCIO LOFARMA S.p.A. - Viale Cassala 40 - 20143 Milano.

8. N

UMERI DELL

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UTORIZZAZIONE ALL

’I

MMISSIONE IN

C

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9. D

ATA DI PRIMA

A

UTORIZZAZIONE

La commercializzazione è in accordo con: Decreto 13.12.1991 “Disposizioni sui radiofarmaci e sugli allergeni” e DG 2130/2017 del 22/12/2017 “Conclusione della fase transitoria per il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali allergeni afferenti al decreto 13 dicembre 1991 e conseguente definizione degli adempimenti posti a carico delle aziende interessate.”.

10. D

ATA DI

R

EVISIONE DEL

T

ESTO Settembre 2020

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