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Rapporto ACI Censis 2008

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Academic year: 2022

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 - comma 1 - DCB Lecco - Costo abbonamento 1 - Prezzo: 0,60

nr. 06 GIUGNO.08

WWW.LECCO.ACI.IT PERIODICO DELL’AUTOMOBILE CLUB LECCO

Nuove regole per la strada Lorenzo Riva

nuovo Presidente A.C. Lecco

Rally A.C. Lecco, un’edizione

particolare Raid per

tutte le stagioni

Rapporto ACI Censis 2008

PROMOZIONE ACI Visa Card ESTATE 2008 Per i mesi di giugno, luglio, agosto

sconto carburante 5%

Lorenzo Riva

nuovo Presidente

A.C. Lecco

(2)

Sommario

L’Assemblea dei soci dell’Automobile Club di Lecco ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo di Aci di cui fanno parte Giorgio Esposito, Renato Mariani, Aldo Mingardi, Girolamo Ortoleva, Arnaldo Redaelli, Massimo Sesana, Alberto Sorrentino e Walter Verratti.

Nuovo presidente dell’A. C. Lecco è l’imprenditore Lorenzo Riva mentre vice presidente è stato nominato Massimo Sesana.

Il direttore Roberto Conforti è stato designato, dal presidente Riva a coordinare il Comitato di redazione della rivista.

Al nuovo Consiglio Direttivo, al presidente Riva e al vice presidente Sesana vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutti i dipendenti di A. C. Lecco e dei giornalisti della rivista.

GIUGNO.08

Osservatorio del Direttore

Rapporto ACI Censis 2008 5

Occhio vigile

Nuove regole sulla strada 13

Avvenimenti

Lorenzo Riva nuovo Presidente A.C. Lecco 18 Sport

Rally A.C. Lecco, un’edizione particolare 20 La classifica generale Assoluta e per Classe 24

Raid per tutte le stagioni 26

Costume

A caccia di gas 28

Personaggi

Un esempio al volante 30

In viaggio

Cervia, Hotel Giuliana 3*** 32

Servizi Aci

La tessera ACI? Un affare d’oro 35

AUTOCLUB Periodico dell’Automobile Club Lecco Anno VI - Numero 06 - Giugno 2008 Direttore responsabile: Stefano Cassinelli

Comitato di redazione: RobertoConforti (Coordinatore), Stefano Cassinelli, Oscar Malugani, Gianluigi Castelnovo, Marcello Villani, Clemente Lucca.

Responsabile pubblicità: Mario Casiraghi - Publimmagine Editore: Laboratorio di Comunicazione S.n.c. - Oggiono (Lc) Stampa: Cattaneo Paolo Grafiche S.r.l. - Annone Brianza (Lc) Progetto Grafico: Clemente Lucca - info@clementelucca.it Pubblicità: Publimmagine - Via M. d’Oggiono, 16/1 - Oggiono (Lc) Tel. 0341. 578.139 - casi@publimmagine.com

Registrazione del tribunale di Lecco n. 0914 N.C. del 4/9/2003 - tariffa R.O.C.:”Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n° 46) art. 1 - comma 1 - DCB Lecco.

Le copie del presente numero vengono inviate all’indirizzario dei Soci dell’Automo- bile Club Lecco. Tale indirizzario è trattato, custodito e stampato nella sede dell’Au- tomobile Club Lecco. I suddetti indirizzi sono utilizzati soltanto per l’invio di questa rivista e per le comunicazioni sociali dell’Automobile Club Lecco, in modo corretto e

Lorenzo Riva

nuovo Presidente A.C. LEcco

(3)

nr. 06 .08 AUTOCLUB 5

Osservatorio del Direttore

Rapporto ACI Censis 2008

Un’attenta analisi su strade, auto e automobilisti

Dott. Roberto Conforti

Direttore

Automobile Club Lecco

-segue

AUTOMOBILE CLUB - Le sedi in provincia

Lecco Via Amendola 4 - tel. 0341/357911 Merate V.le Verdi 38 - tel. 039/9902725 Valmadrera Via San Rocco 41 - tel. 0341/200410 Casatenovo Via Sirtori 14 - tel. 039/9239033 Calolziocorte Via F.lli Bonacina 13/A - tel. 0341/633773 Colico Via Nazionale 19 - tel. 0341/941978

Numeri utili

803.116 Soccorso stradale ACI.

0341.239.411 Urp Pra (Pubblico registro automobilistico) Lecco.

848.782782 Informazioni sullo stato dei propri punti patente 02.7745355 Radiotraffic (Servizio info sul traffico in Lombardia) 0341.284429 SARA Agenzia Lecco

039.9900219 SARA Agenzia Merate

Siti e indirizzi e-mail

www.aci.it www.lecco.aci.it

www.viaggiaresicuri.mae.aci.it (info per viaggi all’estero) www.sara.it

www.csai.org

delegazione.casatenovo@acilecco.it delegazione.calolzio@acilecco.it delegazione.merate@acilecco.it delegazione.valmadrera@acilecco.it delegazione.colico@acilecco.it educazione.stradale@acilecco.it info@acilecco.it

lecco@acitravel.it

E’ stato presentato il XVI rappor- to automobile realizzato da Aci e Censis.

Nel rapporto si affrontano varie tematiche analizzando nel det- taglio tutti i numeri che arrivano dalle strade italiane. Proprio dai numeri si comprende come si evolve e come cambia il modo di utilizzare l’auto anche in rapporto ai costi sempre più alti dei carbu- ranti. La lettura e l’analisi dei dati serve anche a sfatare luoghi co- muni, soprattutto nel rapporto tra la donna e la guida.

STILI DI VITA: IMPARIAMO A USARE L’AUTO DALLE DONNE

Uomo-auto: rapporto istintivo e intenso; donna-auto: rapporto razionale e pratico

Impariamo a usare l’auto dalle don- ne, che hanno con le quattro ruote un rapporto caratterizzato da mag- giore freddezza decisionale, più di- sponibilità all’intermodalità, minore aggressività alla guida e, di conse- guenza, anche minore incidentalità e meno punti patente persi. Mentre l’uomo, infatti, ha un approccio più istintivo ed un legame più forte con

il prodotto, quello della donna è più freddo e razionale.

Lui: auto potente, veloce, bella, tecnologica;

Lei: parcheggiabile, maneggevo- le, economica, che semplifica la vita

Se, per tutti, l’auto ideale è affidabi- le (45.3%), sicura (37.3%) ed eco- nomica (32.4%), lui la sogna po- tente (16,6% rispetto al 3,6% delle donne), veloce, bella (14,0% rispet- to all’ 8,8% delle donne) e tecnolo- gica (11,4% rispetto al 4,6% delle donne); lei la vuole parcheggiabile, maneggevole, economica e capace di rendere più sem- plice il quotidiano.

Le donne sono più interessate all’acquisto di un’utilitaria di medie dimensioni (56,6% rispetto al 37,3% dei ma- schi) e di una city car (15,5% contro 8,1%); i maschi, invece, sono propensi, in misura mediamente maggiore, all’acquisto di una berlina di grandi dimensioni ( 12,6%) e di una station wagon (7,0%).

L’uomo è più autocentrico, la donna più intermodale (3 su 10 usano mezzi pubblici contro 2 uomini su 10, 4 su dieci si muovono anche a piedi contro 3 su 10 tra gli uomini).

L’uomo ha tassi di incidentalità molto sostenuti (il 70%

degli incidenti gravi in ambito urbano vede un uomo al volante) e nel 51% dei casi non rinuncerebbe all’uso dell’auto per una scelta di mobilità pubblica; la donna, invece, pone condizioni e standard ma risulta più favo- revole all’ipotesi di scambio auto–mezzi pubblici (64%

di disponibilità).

(4)

Osservatorio del Direttore Osservatorio del Direttore

Cura e manutenzione: niente

“par condicio”: uomini promossi, donne bocciate

Le donne, molto pratiche ed at- tente quando scelgono che tipo di macchina acquistare, non sono al- trettanto attente quando si tratta di manutenzione. La cura dell’auto, infatti, viene ancora percepita come

“un compito da maschi”. Almeno in questo campo la par condicio tra uomini e donne non sembra ancora avere trovato ragion d’essere.

Un graffio alla carrozzeria? L’uo- mo interviene subito; la donna solo se paga l’assicurazione Nel caso uno sconosciuto danneg- giasse lievemente la carrozzeria, gli uomini la farebbero riparare im- mediatamente a proprie spese nel 40,2% dei casi rispetto al 21,7%

delle donne. Le donne, da parte

Tab. 1- Cosa farebbe nel caso di un aumento del prezzo della benzina a 2,50 euro ? – Per cond. professionale- (val.)

Cond. Professionale

Occupato indipendente

Occupato dipendente

a tempo indeterminato

Pensionato Casalinga

Occupato a tempo determinato/

lavoratore atipico

Studente

Disoccupato/

in cerca di prima occupazione Nessun aumento

della benzina influenzerebbe le mie abitudini

49,1 37,5 35,0 27,8 26,4 15,8 6,3

Comincerei a ridurre l'uso dell'auto per i mezzi pubblici

22,5 27,3 36,1 52,8 32,1 36,8 37,5

Farei installare l'impianto a gas/

comprerei auto a gas 20,7 24,0 12,0 13,9 24,5 10,5 25,0

Venderei l'autovettura ed utilizzerei solo mezzi pubblici

2,4 3,1 1,5 2,8 5,7 5,3 6,3

Passerei ad usare la

moto/lo scooter 5,3 8,1 15,3 2,8 11,3 31,6 25,0

totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

loro, sceglierebbero nella maggio- ranza dei casi (40,2%) di farla ripa- rare solo se intervenisse l’assicura- zione e di non farla riparare in oltre il 20% dei casi. Correlazioni proba- bilmente legate alla “migliore” con- dizione socio professionale del ge- nere maschile ed al fatto che sono in maggioranza gli uomini ad occu- parsi della manutenzione dell’auto:

le donne nel 17,8% dichiarano di non interessarsene rispetto al 3,8%

degli uomini.

Lavaggio, pressione gomme e check-up dal meccanico? Uomini attenti, donne negligenti

In tema di manutenzione dell’auto, considerando tre aspetti fondamen- tali (lavaggio, pressione gomme e controllo generale dal meccanico) le donne risultano molto meno atten- te degli uomini. Nel corso dell’ulti-

mo anno, infatti, hanno ammesso di non aver “mai”: fatto lavare l’auto nel 13,3% dei casi (uomini

= 4,5%); controllato la pressione delle gomme nel 14,4% (uomini = 3,3%); fatto controllare l’auto dal meccanico in oltre il 16% dei casi (contro il 5,3% dei maschi).

CARO CARBURANTI: RISCHIO MO- BILITA’ “CLASSISTA”

Rischio “mobilità classista”

Di fronte ad un notevole incremen- to del prezzo della benzina (2,50 euro), l’utilizzo della macchina ri- schia di diventare una questione di status, un discrimine sociale. Più la propria condizione professionale è incerta e inferiori sono i redditi per- cepiti, più si tende a rinunciare alla macchina, sostituendola del tutto o intervallandone l’uso con i mezzi

pubblici.

Sono soprattutto le categorie che vivono con maggiore incertezza il loro futuro socio-professionale (gli occupati a tempo determinato, i lavoratori atipici, i disoccupati, gli studenti) e che dispongono di reddi- ti inferiori a preoccuparsi maggior- mente di come gestire incrementi di costi così elevati. Comincerebbe a ridurre l’uso dell’ auto il 32,1%

dei lavoratori atipici, il 36,8% degli studenti e, come conseguenza della ancor più dura condizione economi- ca, il 37,5% dei disoccupati.

Se i prezzi continueranno a salire, lo scenario di una mobilità libera ma consapevole confliggerà con una nuova fenomenologia: la mobilità classista. Uno scenario che non ha una valenza puramente sociologica,

ma impatta sulla capacità e sulla qualità dell’offerta di mobilità pub- blica. Mezzi pubblici locali, interre- gionali, treni per i pendolari, etc. , saranno in grado- forse rapidamen- te- di adeguare e magari migliorare i propri standard d’offerta?

CRISI MOBILITA’

Crescono i mezzi (+11%) ma non le strade (+4%); in calo i consu- mi

Tra il 2000 ed il 2007 il numero dei mezzi circolanti è cresciuto del 14,5% mentre il consumo di mobi- lità è diminuito per le quattro ruote e rimasto sostanzialmente stabile per le due ruote. Alla crescita del circolante non corrisponde, inoltre, una crescita dell’estensione strada-

le. Mentre, tra il 2000 ed il 2005 (ultimo dato disponibile), il circo- lante è cresciuto di quasi 11 punti, lo sviluppo stradale e autostradale è cresciuto di soli 4 punti. Aumen- ta, dunque, il carico di domanda e, naturalmente, la congestione della mobilità, sia urbana che extraurba- na, con evidenti impatti su costi, si- curezza e ambiente.

Più di un mezzo a testa: quello fermo costa alle famiglie 3,5/4 mld. di E l’anno

Il parco circolante è sottoutilizzato.

Nel 15% delle famiglie italiane il numero di auto+moto è superiore al numero di patentati, il che si traduce in un sottoutilizzo del circolante, in una crescente pressione sull’offerta di spazi viari e quindi sulla fluidità

-segue

(5)

8 AUTOCLUB nr. 06 .08 nr. 06 .08 AUTOCLUB 9

Osservatorio del Direttore Osservatorio del Direttore

del traffico ed in una “spesa a per- dere” per le famiglie italiane stima- bile tra i 3,5 e i 4 miliardi annui. La domanda è: quanto crescerà questa spesa a perdere se l’escalation del caro carburante costringerà le fa- miglie a ridurre sempre di più l’uso dell’auto privata?

Auto: mezzo preferito dal 90%

degli italiani

Nel 2007 l’auto si riconferma, co- munque, il mezzo di trasporto prefe- rito dagli italiani per gli spostamenti ricorrenti. Cresce nella popolazione

la scelta di muoversi a piedi (+9 punti percentuali rispetto al 2006) e di ricorrere ai mezzi pubblici sia urbani che extraurbani (bus e treni urbani 36,2% rispetto al 27,3%

del 2006; bus e treni extraurbani 13,9% rispetto al 12% di una anno fa), senza tuttavia intaccare il saldo primato dell’automobile (mezzo di trasporto favorito dal 90,0% degli automobilisti).

Gli italiani continuano a preferire la libertà di movimento che solo l’au- tomobile è in grado di offrire. L’auto rappresenta, infatti, libertà di mo-

vimento (38,7%), male necessario (18,8%), miglior mezzo di trasporto possibile (18,7%) piuttosto che pas- sione (6,4%) o “piacevole mania”

(2,9%). Non stupisce, quindi, che il numero di giorni d’uso dell’auto nel corso della settimana sia in crescita, rispetto all’anno scorso. Il campione intervistato, infatti usa mediamente l’auto privata 5,3 giorni a settimana contro i 5,0 registrati nel 2006.

Mezzi pubblici: insoddisfacenti;

utilizzo contenuto

Il sistema della mobilità pubblica in

Italia non riesce ancora a soddisfa- re pienamente le esigenze dei suoi utenti. Nonostante i segnali di ripre- sa nella percezione della qualità del- la mobilità pubblica da parte degli utenti soprattutto nei centri urbani medio-grandi, con un livello medio di soddisfazione di autobus e tram più che sufficiente (6,07 contro il 5,88 del 2005 e il 6,04 del 2004) e lo scatto positivo della metropolita- na il cui indice di soddisfazione con- tinua il trend positivo attestandosi a 7,19 (6,86 nel 2005 e 6,51 nel 2004), rimangono ancora elemen- ti di criticità legati alla durata dello spostamento e all’affollamento de- gli spazi.

In generale l’utilizzo dei mezzi pub- blici per gli spostamenti in città con- tinua ad apparire decisamente con- tenuto (e pari al 25%), soprattutto per l’assenza di collegamento e/o le coincidenze non buone (34,9%) e per la fermata distante dall’abi- tazione o dalla sede di studio/la- voro (23,7% rispetto al 10,7% del

2006). Meno significativi rispetto al 2006 i collegamenti poco frequen- ti (21,7%) e lo scarso comfort del viaggio (20,7%) Un maschio su due non sarebbe spinto da nessun tipo di iniziativa/ incentivo ad un uso più frequente dei mezzi pubblici. Le donne, invece, appaiono più dispo- nibili e pronte a rinunciare all’auto se premiate da un servizio di mobili- tà pubblica più efficiente, caratteriz- zato da corse più frequenti( 34,2%) ed orari più compatibili con le loro esigenze (13,0%).

Auto: non solo lavoro, ma anche turismo e “leisure”: più del 70%

viaggia su quattro ruote

L’auto è il mezzo di trasporto fa- vorito dagli italiani anche per gli spostamenti legati al turismo ed alla dimensione “leisure” della vita quotidiana. Nel periodo 2006-2007 su 100 italiani outgoing (in uscita dai confini italiani) 70 utilizzano un mezzo privato (auto, moto, cam- per). Sostanzialmente costanti o in

leggero calo ferrovie e porti, in buo- na crescita il traffico aereo (+2,2).

Se osserviamo anche la dimensione del turismo interno - italiani che si muovono nel nostro territorio - la propensione all’uso del mezzo pri- vato per spostamenti turistici è, an- che in questo caso, assolutamente maggioritaria. Come evidenziato da una recente ricerca condotta da Eu- risko su un campione rappresentati- vo della popolazione italiana con più di 15 anni (47,0 milioni di individui) possiamo notare, infatti, che su 100 italiani che si spostano per turismo in Italia il 73% utilizza l’auto, 1,3%

il camper, lo 0,3% la moto.

SICUREZZA STRADALE

Costi sociali incidenti: 35miliardi di euro l’anno = 2.5/2.6 punti di percentuali del PIL

Ogni giorno in Italia si verificano in media 652 incidenti stradali (dati Istat), che provocano la morte di 16 persone e il ferimento di altre 912.

-segue

(6)

Osservatorio del Direttore Osservatorio del Direttore

Tab.28 Conducenti autovetture coinvolti in incidente in ambito urbano - per sesso secondo l’età del conducente, val. assoluti- anno 2006-

ETA’ Maschi Femmine Totale

Fino a 13 0 0 0

14-17 33 6 39

18-29 37.533 14.609 52.142

30-44 41.993 22.216 64.149

45-60 27.139 12.939 40.078

61-75 14.828 3.914 18.742

Oltre 75 3.930 618 4.548

Imprec. 10.122 2.689 12.811

TOTALE 135.518 56.991 192.509

Fonte: Elaborazioni Centro studi e Ricerche ACI su dati Istat, 2006

Tab.29 Conducenti due ruote coinvolti in incidente in ambito urbano - per sesso secondo l’età del conducente, val. assoluti- anno 2006-

ETA’ Maschi Femmine Totale

Fino a 13 44 14 58

14-17 8.614 2.119 10.733

18-29 18.757 4.628 23.385

30-44 19.812 3.856 23.668

45-60 8.918 1,146 10.064

61-75 2.252 198 2.450

Oltre 75 441 27 468

Imprec. 2.534 529 3.063

TOTALE 61.372 12.517 73.889

Nell’anno 2006 sono stati rilevati 238.124 incidenti, in lieve diminu- zione (-0,8%) rispetto al 2005. L’in- cidentalità costa annualmente alla collettività oltre 35 miliardi di Euro, corrispondenti a circa 2,5/ 2,6 punti percentuali del PIL.

Comportamenti più a rischio: guida con alcool e droghe, velocità, scarsa educazione stradale

Per gli automobilisti italiani i princi- pali problemi connessi alla sicurezza stradale sono in netta maggioranza correlati a comportamenti scorretti del conducente. La guida sotto l’in- flusso di alcool o droghe (58,2%), l’eccesso di velocità (49,1%) e la scarsa educazione stradale di au- tomobilisti e motociclisti (29,6%), preoccupano molto più della cattiva manutenzione delle strade (9,4%) e dell’inefficienza dei veicoli vec- chi (5,9%). Sono soprattutto i più giovani (18-29 anni) e i più anziani (over 65) a segnalare il problema della guida in stato alterato di co- scienza (sotto l’influsso di alcool o

droghe) ed anche la distribuzione geografica rileva interessanti diffe- renziazioni. Il problema della guida in stato di ebbrezza è, infatti, molto più sentito nelle regioni del nord- est (67,6% rispetto alla media Italia pari al 58,2%) che non in quelle del sud (53,8%). Il triste legame alcool- giovani-incidenti stradali riempie, d’altra parte, sempre più spesso le prime pagine dei nostri quotidiani.

Non stupisce, pertanto, che sia stato indicato dal nostro campione di in- tervistati come il problema principale della sicurezza stradale.

Lo stato psico-fisico alterato (catego- ria nella quale rientrano sia lo stato di ebbrezza che l’assunzione di sostan- ze stupefacenti o psicotrope, che gli improvvisi guasti dell’auto, secondo l’Istat) pur non rappresentando, in- fatti, una percentuale elevata (2%) sul totale delle cause accertate o pre- sunte di incidenti stradali (il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di in-

cidente e costituiscono da sole il 45,8 % dei casi) colpisce per la gravità degli eventi ed il fatto che essi coinvolgo- no maggiormente i giovani.

Droghe low-cost: è emergenza.

Mini-dosi di coca a portata di

“paghetta”.

L’ebbrezza da alcool nel 2006 ha coinvolto 4.246 casi, ma anche l’as- sunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope con oltre 400 casi non può più essere sottovalutata (dati Istat 2006). Tra il 2001 ed il 2005 è stato rilevato, infatti, (Fonte: Re- lazione annuale del Parlamento sul consumo di droghe), un aumento generale nella popolazione dei con- sumi di cannabis (hanno fatto uso della sostanza almeno una volta nella vita il 22% degli intervistati nel 2001, ed il 32% nel 2005) ed un forte incremento nel consumo di cocaina (dai 700 mila consumatori del 2005 agli 850 mila di oggi, con un aumento del 20%). Dato ancor più allarmante è che questo aumen- to in particolare per le droghe pe-

santi (cocaina ed eroina) coinvolge soprattutto i giovanissimi, anche a causa delle mini-dosi presenti sul mercato a prezzi oramai accessibili:

un grammo di coca, che nel 2004 si comprava per 40 euro, oggi ne costa 10-15, rendendo il prodotto accessibile anche a chi vive di “sola”

paghetta.

Donne al volante: molto più si- cure degli uomini

Le donne rivelano uno stile di guida più corretto e sicuro.

A fronte del 57% di patenti attive intestate a uomini e 43% a donne, i conducenti di autovetture coinvolti in incidenti stradali in ambito urba- no risultano per il 70% uomini e per il 30% donne. La differenza si fa ancora più ampia se ci riferiamo all’incidentalità a 2 ruote in ambi- to urbano: 83% di maschi contro il 17% delle femmine. Nello specifico

su un totale di 192.509 incidenti alla guida dell’autovettura in città sono rimasti coinvolti 135.518 maschi e 56.991 femmine, alla guida delle due ruote su un totale di 73.889 incidenti, 61.372 hanno avuto per

“protagonisti” maschi, 12.517 don- ne.

Anche per questo, la percentuale di maschi che ha perso punti (20,6%) è nettamente superiore a quella del- le donne (9,0%).

(7)

nr. 06 .08 AUTOCLUB 13 A seguito dell’entrata in vigore delle

modfiche introdotte al vigente Codi- ce della Strada con il D.L. 23 Mag- gio 2008, n. 92 “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica” fac- ciamo il punto sulle nuove norme:

1. Art. 186 C.d.S. Guida in stato di ebbrezza.

Il testo in oggetto inasprisce le pene per i casi più gravi di guida in stato ebbrezza alcolica. Nello specifico il nuovo testo di legge modifica la previgente norma con le seguenti sanzioni:

• guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico compreso tra un valore da 0,5 g/l e non superiore a 0,8 g/l; in tal caso è prevista una am- menda da E 500,00 ad E 2.000,00 con la sanzione amministrativa ac- cessoria della sospensione della pa- tente di guida tra 3 a 6 mesi;

• guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico compreso tra un valore da 0,8 g/l e non superiore a 1,5 g/l; in tal caso è prevista una am- menda da E 800,00 ad E3.200,00 ed arresto fino a 6 mesi con la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 6 mesi ad un anno;

• guida in stato di ebbrezza con un

tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l;

in tal caso è prevista una ammenda da E 1.50000 ad E 6.000,00 ed arresto da 3 mesi a un anno con la sanzione amm.va accessoria della sospensione della patente di guida da 1 a 2 anni, ovvero la revoca della patente medesima nel caso il reato sia commesso alla guida di autobus o di veicolo con massa complessiva superiore a 3,5 t. o di complessi di veicoli ovvero nel caso di recidiva nel biennio;

Con la sentenza di condanna è sem- pre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, fatto salvo che il veicolo ap- partenga a persona estranea al re- ato. Per gli aspetti operativi vedesi infra.

Le pene sono raddoppiate qualora il conducente del veicolo in stato di ebbrezza (indifferentemente dal grado di ebbrezza alcolica accertata) provochi un incidente stradale.

Anche in questo caso in sede di sentenza di condanna è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, fatto salvo che lo stesso appartenga a persona estranea al reato.

Il Ministero con apposita Circolare di pari oggetto ed allegata alla pre- cedente Circolare di servizio avente

medesima trattazione, ha precisato che in questo caso non trova appli- cazione la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministra- tivo contemplata dall’art. 214 del vigente C.d.S. e prevista dall’art.

186 c.s. 2 bis del vigente C.d.S..

Pertanto il mezzo di proprietà del trasgressore dovrà essere sottopo- sto a sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p.

2. La confisca del veicolo e la re- voca della patente di guida (Art.

222 e 223 C.d.S.)

Nelle ipotesi di reato contemplate dall’art. 186 C.d.S. in particolare ai commi 2, lett c) e 2 bis è stata introdotta quale misura di sicurezza la confisca del veicolo fatto salvo che lo stesso appartenga a persona estranea al reato.

La confisca in oggetto è di natura vincolata ed obbligatoria e dovrà essere sempre disposta dall’A.G.

con la sentenza di condanna. Dovrà operarsi la confisca anche nel caso di patteggiamento oppure di so- spensione condizionale della pena.

Nell’ipotesi in cui venga accertato un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l ovvero nel caso in cui il condu- cente in stato di ebbrezza provochi un incidente stradale, anche con soli

Nuove regole sulla strada

Cosa cambia nel codice

Occhio vigile

-segue

C.te Marco Baffa

Comandante Polizia Locale di Lecco

(8)

danni , si dovrà procedere al seque- stro giudiziario preventivo del veico- lo ai sensi dell’art. 321 c. 3 bis del C.P.P.

Il sequestro in disamina dovrà es- sere operato necessariamente ed esclusivamente da un U.P.G. Nello specifico il Ministero, nella Circolare di pari oggetto, ha specificato che il sequestro dovrà essere operato solo nel caso in cui il veicolo, dalla verifica dei documenti di circolazio- ne, risulti di proprietà della persona sottoposta alle indagini per il reato di cui all’art. 186 C.d.S.

La confisca in disamina risulta essere una misura patrimoniale di sicurezza disposta dal Giudice; pertanto non trovano applicazione le disposizioni previste dall’art. 213 del C.d.S com- prese quelle contemplate dal com- ma 2 lett. c) del C.d.S. anche nel caso che il veicolo condotto sia un ciclomotore o un motoveicolo. An- che nell’ipotesi in cui il conducente alla guida di un ciclomotore o mo- toveicolo provochi un sinistro stra- dale (Indifferentemente con o senza feriti) non si applicherà la confisca di cui all’art. 213 C.d.S. bensì quel- la contemplata dall’art 240 c. 2 del Codice Penale, irrogata dal Giudice in sede di sentenza di condanna. Ri- sulterà pertanto propedeutica in tal senso l’adozione del sequestro pre- ventivo di cui all’art. 321 del C.p.p.

Risulta altresì attuabile la possibilità di affidamento in custodia del veico- lo al trasgressore. Tuttavia si precisa che al fine di procedere all’affida- mento in custodia del veicolo con i conseguenti obblighi derivanti dagli artt. 334 e 335 del C.d.S., ai sensi degli art. 259 e 120 c.p.p. il custode dovrà presentare requisiti di affida- bilità. In tal senso non risulta possi- bile l’affidamento del vicolo a perso-

na in evidente stato di ubriachezza ovvero sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In tal senso il Ministe- ro si è pronunciato in ordine all’at- tuazione del sequestro di cui all’art.

321 c.p.p., c.d. “Sequestro penale preventivo” con l’affidamento in custodia giudiziaria a soggetto abi- litato. Solo successivamente e previa autorizzazione da parte dell’A.G.

del passaggio di custodia, il veicolo potrà essere affidato al proprietario se nel frattempo presenti i previ- sti requisiti di “affidabilità” e abbia presentato apposita istanza all’A.G.

medesima procedente in sede di convalida del sequestro.

L’intervento normativo ha introdot- to altresì nuove ipotesi di revoca della patente di guida in particola- re nel caso di sinistro provocato da persona in stato di ebbrezza alcoli- ca con un tasso superiore a 1,5 g/l ovvero sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La revoca della paten- te, precedentemente applicabile dal Giudice nei casi più gravi, diviene ora obbligatoria nelle ipotesi sopra rappresentate

3. Aspetti operativi in ordine al recupero del veicolo.

Il novellato art. 186 comma 2 quin- quies ha riformato e ridisciplinato la procedura di recupero dei veicolo condotto da soggetto in stato di eb- brezza alcolica. In particolare richia- mando la previsione di cui all’art.

186 modificato dalla l. 160/07, consente all’organo di polizia pro- cedente di affidare il veicolo a per- sona idonea (ad esclusione appunto delle ipotesi di cui il comma 2 in cui come precedentemente specificato si dovrà operare il sequestro penale preventivo), consente all’organo di

polizia stradale di effettuare l’affida- mento del veicolo a persona idonea reperibile. Qualora nessuno risulti idoneo o non sia individuabile un soggetto cui affidare il veicolo me- desimo, si procederà mediante al recupero a mezzo carro attrezzi e trasporto presso un luogo indicato dall’indagato medesimo. Le spese e gli oneri derivanti dal recupero, tra- sporto e custodia del veicolo mede- simo sono da intendersi totalmente a carico dell’indagato e da corri- spondersi ovviamente direttamente al soggetto operante il recupero.

4. Ipotesi in cui il conducente rifiuti di sottoporsi agli accerta- menti.

Dopo la depenalizzazione attuata con il precedente intervento nor- mativo, ritorna ad essere illecito a carattere penale il rifiuto di sotto- porsi ad accertamento di cui all’art.

186 cc. 3,4,5, richiamando la stes- sa pena prevista e contemplata per l’ipotesi più grave dall’art. 186 c. 2 lett. c) del C.d.S. Nella circolare il Ministero ha precisato che il rinvio di cui al comma 7 deve intendersi riferito alla sole pene principali pre- viste dall’art. 186 c. 2. Nell’ipotesi di rifiuto agli accertamenti da parte del conducente di veicolo, non risul- ta applicabile pertanto la confisca del veicolo quale misura di sicurez- za; conseguentemente non si dovrà procedere in tal senso al seque- stro preventivo del veicolo ai sensi dell’art. 321 c.p.p.

Si configura il reato di rifiuto a sottoporsi qualora il soggetto non aderisca alla richiesta di sottoporsi ai sensi dell’art. 186 c. 3 C.d.S. a ac- certamento qualitativo non invasivo

-segue

Occhio vigile Occhio vigile

(c.d. pretest) ovvero ai sensi dell’art.

186 c. 4 C.d.S. nel caso di campio- natura etilometrica ovvero median- te accertamento del tasso alcolemi- co ai sensi dell’art. 186 c. 5 presso una struttura sanitaria.

Il novellato art. 186 c. 7 prevede una nuova previsione sanzionatoria consistente in una ammenda da E1.500,00 a E6.000,00 e arresto da 3 mesi a un anno. Prevista altresì la sanzione accessoria della sospen- sione della patente da 6 mesi a 2 anni o nel caso di recidiva nel bien- nio mediante revoca della patente di guida da ritirarsi immediatamen- te dal personale operante in strada.

In ordine al fermo amministrativo di 180 gg. previsto dalla riforma nor- mativa attuata lo scorso anno, la circolare del Ministero va a precisare che il fermo amministrativo del vei- colo sarà applicato ai sensi dell’art.

222 del C.d.S. dal Giudice con la sentenza di condanna dell’imputa- to.

Va ricordato altresì la possibilità di rammentare la possibilità di ipotesi di concorso tra il reato di rifiuto a sottoporsi all’accertamento e quella di guida in stato di ebbrezza alco- lica qualora sintomi inequivocabili rilevabili altresì dal conducente del veicolo medesimo consentano di affermare che il soggetto che si sia rifiutato di sottoporsi ad uno dei tre accertamenti sopra descritti abbia guidato in stato di ebbrezza.

5. Il reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Anche per questa ipotesi di illecito a carattere penale è intervenuto il legislatore aumentando le pene con applicazione delle medesime dispo-

sizioni di cui all’art. 186 c. 2 lett. c) del vigente C.d.S.

La nuova formulazione dell’art. 187 C.d.S. prevede una ammenda da E1.500,00 a E 6.000,00 e l’arresto da 3 mesi ad un anno con la sanzio- ne amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 6 mesi ad un anno ovvero la re- voca della stessa nell’ipotesi di reato commesso alla guida di autobus o di veicolo con massa complessiva superiore a 3,5 t. o di complessi di veicoli ovvero nel caso di recidiva nel biennio.

Con la sentenza di condanna è sem- pre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, fatto salvo che il veicolo ap- partenga a persona estranea al re- ato. Per gli aspetti operativi vedesi punto 2 e ss.

Nel caso in cui il conducente in stato

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16 AUTOCLUB nr. 06 .08 di alterazione psico-fisica ascrivibile all’assunzione di sostanze psicotro- pe causi un incidente stradale le pene sono raddoppiate trovando altresì applicazione il fermo ammini- strativo per 90 gg. del veicolo, mi- sura accessoria che sarà applicata ai sensi dell’art. 222 del C.d.S. dal Giudice con la sentenza di condan- na dell’imputato.

Si ribadisce l’orientamento del Mi- nistero dell’Interno con precedenti Circolari applicative in ordine alla possibilità, al fine di prevenire che il reato sia portato ad ulteriori conse- guenze, di applicazione di sequestro preventivo di cui all’art. 321 c.p.p.

nel caso di irriperibilità di un sog- getto idoneo cui affidare il veicolo ovvero di recupero e trasporto e cu- stodia in apposita sede.

Con la nuova formulazione dell’art.

187 C.d.S. , le modifiche apportate non hanno previsto il rinvio al com- binato disposto di cui all’art. 186 del C.d.S. nell’ipotesi di sinistro stradale causato da conducente sotto l’effet- to di stupefacenti, escludendo per- tanto la confisca del veicolo, quale misura di sicurezza patrimoniale ed irrogata in sede di condanna dal Giudice, ai sensi dell’art. 222 del vi- gente C.d.S.

6. Rifiuto di sottoporsi ad ac- certamenti ai sensi dell’art. 187 C.d.S.

Si rinvia alle ipotesi sanzionatorie previste dall’art. 186 comma 7 del C.d.S.

7. Art. 189 del C.d.S. – Fuga/

Omissione di soccorso in caso di incidente stradale.

Invariate le previsioni normative di reato e l’Autorità competente (Tri- bunale Monocratico). Aumentate

le previsioni sanzionatorie in caso di fuga, art. 189 c. 6 C.d.S. con reclu- sione da 6 mesi a 3 anni e sospensio- ne della patente di guida 1 a 3 anni e in caso di omissione di soccorso, art. 189 c. 7 C.d.S., con reclusione da 1 a 3 anni e sospensione della patente da 18 mesi a 5 anni.

8. Competenza a giudicare nel caso di lesioni provocate da per- sone in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l ovvero di alterazione conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psico- trope.

Il legislatore ha apportato modifiche all’art. 4 del D.Lgs. 274/2000, in materia di competenze del Giudice di Pace, riportando la competenza al Tribunale nel caso di lesioni per- sonali colpose provocate da condu- centi in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l ovvero di alterazione conse- guente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

9. Modifiche agli artt. 589 e 590 del Codice Penale (Omicidio col- poso e lesioni personali colpose)

Il legislatore ha aumentato con le modifiche normative introdotte le pene previste per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose.

La nuova ipotesi sanzionatoria nel caso di omicidio colposo commesso con violazione di norme della circo- lazione stradale prevede nella nuova formulazione la reclusione da 2 a 6 anni ovvero da 3 a 10 anni se com- messa da conducenti in stato di eb- brezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l ovvero di altera-

zione conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Nel caso di morte di più persone ov- vero di morte di una o più persone o di lesioni di una o più persone si applica la pena da infliggersi nella ipotesi più grave aumentata fino al triplo, con l’applicazione nel massi- mo non superiore a 15 anni.

Nell’ipotesi di lesioni personali col- pose il legislatore è intervenuto mo- dificando la previgente ipotesi con le seguenti pene: lesioni personali colpose gravi reclusione da 3 mesi a 1 anno o multa da E 500,00 a E 2.000,00, lesioni personali colpo- se gravissime reclusione da 1 a 3 anni.

Nelle ipotesi di cui sopra qualora provocate da conducenti in stato di ebbrezza alcolica con tasso al- colemico superiore a 1,5 g/l ovvero di alterazione conseguente all’as- sunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope le pene sono così au- mentate: nel caso di lesioni gravi re- clusione da 6 mesi a 2 anni, lesioni gravissime, reclusione da 18 mesi a 4 anni.

Come si vede l’intento del legislato- re è quello di fornire agli operatori strumenti più validi e soprattutto alla Autorità Amministrativa e Giu- diziaria strumenti che consentano l’effettiva applicazione della pena.

Rimaniamo in attesa della conver- sione del provvedimento normativo ovvero delle eventuali modifiche che verranno introdotte e che saranno oggetto di un prossimo intervento.

Occhio vigile Occhio vigile

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Avvenimenti

Lorenzo Riva nuovo Presidente A.C. Lecco

Ecco i progetti dei vertici dell’Ente

Lorenzo Riva, dal 5 giugno alla gui- da dell’Automobile Club Lecco, si è posto una serie di obiettivi chiari da raggiungere.

«Ho accolto l’elezione a Presidente dell’A.C. Lecco con soddisfazione ma anche conscio delle tante re- sponsabilità che questo ruolo com- porta verso i seimila soci che devo rappresentare».

L’amore per le auto di Riva giunge da lontano e il neo presidente afferma:

«Sono sempre stato appassionato di auto, sin da piccolo amavo vedere le corse, una cosa che ancora oggi mi affascina. Quattro anni fa sono en- trato nell’A.C. Lecco e ho lavorato per migliorare l’Ente e per cercare di imparare da chi aveva più esperien- za di me. Ho capito una serie di cose e voglio metterle a frutto per tute- lare al meglio l’autista che sia esso di auto, autocarro o moto. Serve a chi va in strada un riferimento certo a cui guardare e rivolgersi e questo riferimento deve essere l’Aci».

Riva è alla guida del Consiglio Diret- tivo di A.C. Lecco di cui fanno parte Giorgio Esposito, Renato Mariani, Aldo Mingardi, Girolamo Ortoleva, Arnaldo Redaelli, Massimo Sesana, Alberto Sorrentino e Walter Verrat- ti.

Il neo Presidente non dimentica chi lo ha preceduto e spiega: «Il primo

Avvenimenti

pensiero va al presidente Giuseppe Di Giugno che negli ultimi mesi ha guidato l’Automobile Club di Lecco in un momento di transizione, fa- cendo un ottimo lavoro.

Naturalmente lo ringrazio di questo come ringrazio i consiglieri uscenti e il nuovo consiglio in particolare auguro buon lavoro a Redaelli, Ma- riani, Verrati e Mingardi che sono i nuovi consiglieri».

La passione per le auto vuole dire anche automobilismo e Riva spiega:

«Sono ferrarista convinto e se devo scegliere un pilota scelgo Felipe Massa che secondo me sta lavoran- do bene e credo che dal brasiliano potranno arrivare grandi soddisfa- zioni, oltre che elementi importanti per la crescita della Ferrari».

Ma Riva vuole pensare soprattutto al lavoro che lo attende per i prossimi quattro anni in A.C. Lecco e affer-

ma: «Credo molto nella valorizza- zione delle risorse umane e penso che nell’Automobile Club ci siano risorse da esaltare. Voglio portare la filosofia che ho sempre applicato nell’azienda anche in Aci, nella cer- tezza che le persone e le loro capaci- tà siano strategiche in ogni attività.

Se chi lavora in una struttura è mo- tivato e crede in quello che fa qua- lunque obiettivo è più facilmente raggiungibile».

Una strategia chiara quella di Riva che ha alcuni obiettivi importanti da raggiungere: «Per prima cosa voglio riportare l’Automobile Club di Lecco ad avere un ruolo strategico nelle scelte politico-amministrative che hanno a che fare con la mobilità in provincia e nel capoluogo.

Aci non deve subire le decisioni pas- sivamente perchè siamo i rappresen- tanti dei fruitori della strada e per

questo dobbiamo avere una parte propositiva e attiva nelle scelte stra- tegiche che riguardano il territorio».

Ma il presidente intende ritagliare per A.C. anche un ruolo operativo e afferma: «Voglio che questi uffi- ci non siano solo un posto dove la gente va a fare il bollo una volta all’anno. Dobbiamo aiutare chi ha un mezzo di trasporto a trovare le risposte di cui ha bisogno.

Dobbiamo snellire ancora di più la burocrazia che scoraggia e mette in difficoltà i cittadini, c’è ancora troppa carta da compilare per molte cose.

l’Automobile Club deve dare rispo- ste e trovare soluzioni per i problemi quotidiani degli automobilisti.

Questo significa prendersi delle responsabilità e far sentire la pro- pria voce quando qualcosa non funziona»

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20 AUTOCLUB nr. 06 .08 nr. 06 .08 AUTOCLUB 21 E’ stata per più di un motivo un’edizione particolare

la 12^ del Rally Automobile Club Lecco. L’emozione a gara in corso tra i partecipanti per quanto successo al contemporaneo rally Valli Ossolane ha di fatto preso il sopravvento, tant’è che al riordino di Colico una ventina di equipaggi hanno deciso di ritirarsi, tra questi anche i lecchesi Claudio Rota-Marco Baraggia, in quel momen- to al comando con la Renault Clio Williams.

Chi ha proseguito lo ha fatto peraltro con il dolore nel cuore, ma anche per dimostrare l’impegno verso questa specialità automobilistica.

Alla fi ne hanno prevalso Rudy Alborghetti-Cristina Bia- suzzi, con la piccola Peugeot 106 di classe A6, ma anche loro hanno preferito tenere un profi lo sobrio all’arrivo.

Pure l’organizzazione del rally lecchese si è adeguata agli eventi, limitando all’essenziale l’arrivo, senza la pro- grammata festa e la prevista premiazione, con i premi consegnati ai concorrenti in maniera informale presso la sede dell’Automobile Club.

Va peraltro aggiunto che la 12^ edizione del rally lec- chese sotto l’aspetto sportivo si è disputata senza pro- blemi, con una gara seguita da un pubblico numeroso e appassionato lungo tutte le prove speciali della Valvar- rone e Valsassina.

IL RALLY MOMENTO PER MOMENTO

Si parte e va subito il testa Carlo Galli con la Mit- subishi Evo IX

Pubblico delle grandi occasioni alla partenza del 12°

rally Aci Lecco, scattato dal lungolago cittadino in una serata fresca, ma senza pioggia.

Dopo i temporali dei giorni precedenti, il meteo mette per una volta tutti d’accordo sulla scelta delle gomme.

Un problema burocratico rinvia la partenza di mezzora,

Rally A.C. Lecco

un’edizione particolare

La cronaca dell’evento

ma la disponibilità dei piloti nel dialogare con lo speaker e il pubblico tiene sempre alto l’entusiasmo. Sono 91 le vetture che prendono la partenza, con la Peugeot 207 di Daniel Giaconia ad accendere per prima i motori.

Il bergamasco non nasconde di avere su di sé i favori del pronostico, ma tiene a precisare che la sua presenza a Lecco è soprattutto un test con la S2000 francese in vista di impegni più probanti.

Chi invece dichiara apertamente che l’obiettivo è il suc- cesso assoluto è l’inossidabile bellagino Carlo Galli, sem- pre carico e pronto a disputare una gara d’attacco con la sua Mitsubishi Evo IX in versione gruppo N.

Sono le classi N3 e N2 le più numerose e tra le più incer- te, con più d’un pretendente al successo nella categoria, tra questi Gianluigi Cogo, Stefano Gandola nella due- mila, Alessandro Butti, Tommy Cherubini nella millesei- cento. Nella FN1 alla partenza anche il giovane Stefano Bolognini, navigato dalla madre Maria Luisa Bonacina.

La prima prova di Vestreno (10,800 km, prima parte in salita e ultimo tratto di falsopiano) vede subito in testa Carlo Galli che rifi la 5”7 al valtellinese Marco Gianesini con la Clio Williams.

Segue a 9”9 Maurizio Mauri, vincitore della scorsa edi- zione, in gara con la Clio S16, ad un soffi o c’è Giaconia, quindi Claudio Rota, secondo nella FA7, mentre Alex Vittalini è primo nella A7. Spicca nel gruppo R il primo posto del valsassinese Nicolaj Ciofolo, all’esordio nella categoria con la Renault New Clio.

Tra le Kit Car è invece al comando Paolo Previati su Peu- geot 106 Maxi. Vi sono già i primi ritiri illustri, tra questi Giancarlo Consonni, fermo per rottura del motore della sua Mitsubishi Evo IX.

L’uscita di strada del locale Gianni Codega (Renault Clio Williams), porta la direzione gara alla decisione a far pro- seguire in trasferimento i concorrenti a partire dal nu- mero 36 per la presenza di una grossa quantità di olio

sull’asfalto.

Nella seconda prova di Vendrogno (11 km di discesa guidata), è ancora Galli a prevalere, questa volta su Gia- conia per soli 9 decimi. Mauri lascia altri 4”7, mentre Gianesini è quarto a 10”8. Seguono poi Sottile, Rota e Ciofolo, mentre Vittalini si conferma leader della A7.

A partire dal concorrente numero 55, Luca Cattaneo (Renault Clio Williams), gli equipaggi che seguono com- pletano la speciale in trasferimento dovuto alla soprag- giunta oscurità che non consente una completa sicurez- za del pubblico.

Si va a fi ne tappa al parco assistenza-riordino di Coli- co con il bellagino Galli in testa con 11” di vantaggio su Giaconia. Terzo è Mauri a 14”6, seguito da Gianesi- ni, primo nella FA7 davanti a Rota. Ciofolo comanda il gruppo R e Vittalini la classe A7.

Per le classi piccole si dovrà attendere il completamento della terza prova per adeguare la classifi ca generale ai tempi di trasferimento.

Passa in testa Claudio Rota con la Renault Clio Williams alla domenica mattina

Sport Sport

Si riparte da Colico con il rischio pioggia, ma si spera che il tempo tenga almeno nel primo giro. Le Super 2000/1600 e N4 escono dall’assistenza con le gomme stampo, ma subito dopo arrivano le prime gocce di piog- gia che portano gli equipaggi che seguono alla scelta delle intermedie. Di fatto la gara cambia volto da questo momento.

Prima di entrare nel vivo della terza prova speciale, la

“Vendrogno 2”, c’è il primo colpo di scena della gior- nata con il ritiro di Daniel Giaconia, fermo nel tratto di trasferimento per rottura del differenziale della sua Peu- geot 207 Super 2000.

Sono subito le Renault Clio Williams di FA7 a dettare leg- ge, con il lecchese Claudio Rota e del valtellinese Marco Gianesini davanti a tutti, seguiti dalla Clio RS del locale Mauro Zambelli, più staccati seguono Vittalini e Albor- ghetti e Ciofolo.

Paga oltre 40” Galli, perdendo diverse posizioni in classi- fi ca, anche Mauri è in ritardo, mentre risalgono le piccole N2 con i fratelli bresciani De Cecco primi nella speciale.

La seguente prova di Parlasco, di 9,850 km, è una ripeti- zione della precedente per quanto riguarda le prime po- sizioni. Oltre alla pioggia, ci si mette anche la nebbia, ma

-segue FOTO: Andrea Corbetta

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Sport

Rota e Gianesini sono di nuovo davanti a tutti, seguiti da un arrembante Alborghetti con la Peugeot 106, quindi Vittalini e Gandola, mentre Cherubini svetta nella N2.

Si va al parco assistenza di Colico con una classifica ri- voluzionata, ma sempre apertissima. Rota chiude la se- conda parte del rally con 2”1 di vantaggio di Gianesini.

Terzo è il comasco Vittalini a 53”3, primo nella A7, men- tre Galli è quarto a 53”3, quinto Zambelli, primo nel gruppo N, seguito da Sottile, leader nel gruppo R.

Si allunga la lista dei ritirati, oramai sopra la quindicina di equipaggi.

Rudy Alborghetti nuovo leader all’inizio dell’ulti- mo giro

C’è sconcerto al riordino-assistenza di Colico. Le notizie che arrivano dal Valli Ossolane, a seguito del grave in- cidente che ha coinvolto Davide Riedmann e Omar Pe- drazzoli, lasciano sgomenti tutti quanti.

Un ventina di equipaggi decide di non proseguire la gara per solidarietà, tra questi anche i leader del rally.

Tra i ritirati per problemi tecnici dopo la quarta specia- le figurano anche Nicolaj Ciofolo e Alessandro Butti, rispettivamente in corsa per il primato nel gruppo R e nella classe N2.

Sono una cinquantina gli equipaggi che rimangono in gara per le ultime tre prove, da disputare senza più as- sistenza. La pioggia non lascia dubbi sulla scelta delle gomme.

Si riparte dalla “Vestreno 2”, ed è subito Rudy Albor- ghetti a prendersi la speciale e il primato nel rally. Il ber- gamasco non è nuovo a exploit di questo tipo, ma la nuova situazione lo mette stavolta in corsa per l’assoluta con la piccola Peugeot 106. Altra sorpresa di questa par- te decisiva del rally è il locale Mauro Zambelli, che porta la sua Renault Clio RS al secondo posto assoluto e al primo del gruppo N.

Seguono poi Previati e Cherubini, mentre Vittalini è otta- vo e perde la possibilità di passare al comando del rally.

Leadership che passa così nelle mani di Alborghetti con 23”3 di vantaggio su Zambelli, terzo è Vittalini a 27”6.

Quarto e oramai fuori dai giochi è il lariano Gandola con la Clio RS di N3. Sono 43 le vetture rimaste in gara.

Sul terzo passaggio della Vendrogno è sempre Albor- ghetti il primattore, davanti a Zambelli di 2”6.

Al terzo posto nella speciale si piazza Previati, che al- lunga nella K10. Vittalini è quarto e a questo punto che

accantona le velleità di successo.

Non ci sono sostanziali cambiamenti nella generale e quando manca solamente la ripetizione della prova di Parlasco, sono 25”9 i secondi che separano Alborghetti e Zambelli in classifica. Terzo è Vittalini, a sua volta in vantaggio di quasi un minuto su Gandola.

Non vi sono altre sorprese e ora si attende il risultato dell’ultima prova.

Il bergamasco con Cristina Biasuzzi primi all’arrivo sul lungolago di Lecco

Sono Rudy Alborghetti e Cristina Biasuzzi a primeggiare nel rally Automobile Club Lecco 2008. Anche nell’ultima speciale è il bergamasco ad imporsi con la sua Peugeot 106 di classe A6, mettendo il sigillo ad una prestazione impeccabile.

All’arrivo c’è sobrietà da parte di tutti i partecipanti, che transitano all’ultimo C.O. sul lungolago lecchese senza fermarsi per le premiazioni, spostate dagli organizzatori presso la sede dell’Aci e tenutesi in una forma conte- nuta.

Troppo forte l’emozione da parte di tutti per quanto suc- cesso al Valli Ossolane. Alborghetti trova solo la forza di dire sottovoce: “E’ una vittoria triste, che io e Cristina vogliamo dedicare a Davide e Omar, due nostri grandi amici”.

Per quanto riguarda la gara, l’ultima speciale di Parla- sco non cambia le posizioni al vertice, e l’unica nota di rilievo riguarda il comasco Alex Vittalini (Peugeot 306) che recupera una decina di secondi su Mauro Zambelli (Clio RS), non sufficienti per togliere al lecchese la piazza d’onore.

Entrambi conquistano comunque un successo, A Vittali- ni va la classe A7, a Zambelli il gruppo N.

Segue al quarto posto Paolo Previati, primo nella K10 con la Peugeot 106 Maxi.

Quinto assoluto e secondo nel gruppo N termina il laria- no Stefano Gandola su Clio RS, seguito dal giovane Alan Pontiggia con la Peugeot 206 di N3.

La top ten dell’assoluta è completata da Luca Sassi (Fiat Punto), Flavio De Cecco (Peugeot 106), Tommy Cheru- bini (Peugeot 106), Cosimo Palmisano (Peugeot 106).

Sono 39 le vetture che completano il rally.

Gianluigi Castelnovo

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24 AUTOCLUB nr. 06 .08

Sport Sport

La classifica generale Assoluta e per Classe

CLASSIFICA ASSOLUTA: 1. Alborghetti-Biasuzzi (Peugeot 106) in 57’08”0; 2. Zambelli-Vitali (Renault Clio RS) a 40”6; 3. Vittalini-Maggioni (Peugeot 306) a 42”6; 4. Previati-Barazzetti (Peugeot 106) a 2’02”4; 5. Gandola- Dainese (renault Clio RS) a 2’09”0; 6. Pontiggia-Braga (Peugeot 206) a 2’15”0; 7. Sassi-Orio (Fiat Punto) a 2’27”5;

8. De Cecco-De Cecco (Peugeot 106) a 2’19”1; 9. Cherubini-Reboldi (Peugeot 106) a 2’45”8; 10. Palmisano-Bianco (Peugeot 106) a 2’51”2.

Gruppo N

Classe 1600: 1. De Cecco-De Cecco in 59’37”1; 2. Cherubini-Reboldi a 16”7; 3. Bianchi-Pegoraro (Citroen Saxo) a 1’30”5; 4. Moioli-Ubbiali (Citroen Saxo) a 3’46”6; 5. Boffelli-Caldera a 3’54”6; 6. Vitari-Salmistraro a 4’54”0; 7.

Manera-Bari (Mitsubishi Colt) a 6’14”7; 8. Biondi-Fancoli a 8’19”3; 9. Riva-Morini a 10’13”0; gli altri su Peugeot 106.

Classe 2000: 1. Zambelli-Vitali in 57’48”6; 2. Gandola-Dainese a 1’28”4; 3. Pontiggia-Braga (Peugeot 206) a 1’34”4; 4. Rocca-Mellesi a 2’59”4; 5. Minazzi-Bordonetti (Renault Clio Light) a 3’17”9; 6. Nember-Quaresmini a 3’53”0; 7. Del Zoppo-Torlasco (Peugeot 206) a 6’00”5; gli altri su Renault Clio RS.

Gruppo A

Classe 1400: 1.Marcolli-Gremo (Rover MG ZR 105) in 1.08’02”5.

Classe 1600: 1. Alborghetti-Biasuzzi in 57’08”0; 2. Palmisano-Bianco a 2’51”2; 3. Adamoli-Tagliabue a 7’20”6;

tutti su Peugeot 106.

Classe 2000: 1. Vittalini-Maggioni in 57’50”6; 2. Magri-Cavagna a 10’05”4; tutti su Peugeot 306.

Gruppo R

Classe R2B: 1. Odolini-Tonghini (Citroen C2) in 1.02’05”2.

Kit Car

Classe 1600: 1. Previati-Barazzetti (Peugeot 106 Maxi) in 59’10”4; 2. Sassi-Orio (Fiat Punto) a 25”1.

Fine Omologazione

Gruppo N

Classe 1400: 1.Pennino-Chiacchella in 1.04’30”4; 2. Stefanoni-Binda a 1’17”5; 3. Camozzi-Lucini a 2’26”5; 4.

Brambilla-Casaleggio (Peugeot 205 R) a 6’23”1; gli altri su Peugeot 106.

Classe 2000: 1. Mazzucchi-Foppoli (Renault Clio Williams) in 1.07’18”1.

Gruppo A

Classe 1400: 1. Bonizzoni-Rossini (Peugeot 205 R) in 1.03’14”8; 2. Branchi-Calufetti a 1’51”7; 3. Martinelli-Magni a 2’09”3; 4. Frigerio-Dell’Oro a 2’55”3; 5. Brambilla-Rota a 5’41”2; gli altri su Peugeot 106.

Classe 2000: 1. Orio-Aliperta (Peugeot 205 Gti) in 1.04’21”6; 2. Conte-Pedrazzani (Renault Clio Williams) a 37”1;

3. Petrocchi-Meoni (Peugeot 205 Gti) in 1’35”8.

Racing Start: 1. Di Esposto-Nicoli (Fiat Punto) in 1.11’25”8.

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Sport Sport

Raid per tutte le stagioni

Transiberico 2008

Di solito siamo abituati ad interessarci di raid in in- verno, quando c’è la mitica Dakar.

Ma non è solamente con questa gara che si comple- ta la stagione dei raid, anzi. Il calendario è oramai pieno zeppo di appuntamenti, molti dei quali, ap- profittando dei problemi di svolgimento della Dakar, stanno avendo una crescita considerevole.

Vi è pure una Coppa del mondo dedicata a questa specialità, è tra i principali protagonisti vi è anche un team lariano. Stiamo parlando della Tecnosport, da diverse stagioni sulla scena a livello internazionale,

ed anche quest’anno in corsa per il titolo.

Tutto questo ci ha portato ad interessarci di questa squadra, anche per conoscere un mondo affascinan- te come quello dei rally-raid.

Con il terzo posto tra le derivate di serie conquista- to al Rali Transiberico, il Patrol GR del team Nissan Tecnosport è ora al comando della Coppa del Mon- do T2 che si concluderà ad ottobre in Dubai con il

“UAE Desert Challenge”, gara a cui la squadra corse comasca prenderà parte con l’equipaggio kazakho Ardavichus/Berezovskiy, pronto a difendere la presti-

giosa leadership, e con i russi Ivanov/Kuzmich, autori di una splendida vittoria in T2 al Rally di Tunisi e ora secondi nella generale con dieci punti.

Il Transiberico 2008 ha consegnato al team Tecno- sport non soltanto il comando della classifica mon- diale T2 ma anche il quarto posto assoluto della gara con il portoghese Helder Oliveira che ha piazzato il Pathfinder 4.0 V6 T1 davanti alla Mitsubishi ufficiale di Peterhansel e ad una delle Bmw X3 cc del team X Raid Gmbh.

“Un ottimo risultato che speriamo di confermare nelle prossime gare” commenta soddisfatto il team manager, Daniele Canonico.

“Per la Coppa del Mondo saremo a Dubai per l’ulti- ma manche del 2008 dove due dei nostri equipaggi, entrambi su Patrol GR, saranno in lizza per il titolo di T2.” Una sfida avvincente grazie anche ai 4.8 di casa Nissan che si sono dimostrati affidabili e com- petitivi ai massimi livelli, sia in Africa dove sono stati protagonisti assoluti al Rally di Tunisia sia in Porto- gallo, dove non sono mancati punti preziosi per la classifica.

Performance da primi della classe le hanno rivelate

anche i tubolari Pathfinder T1 con Traglio e Shinozu- ka nella top ten in Tunisia e Oliveira quarto in Por- togallo”.

Con i due prototipi realizzati nelle officine coma- sche, Tecnosport ha migliorato ulteriormente la sua costante evoluzione tecnica progettando le sue due prime vetture con telaio a struttura tubolare, soluzio- ne al top nel settore delle auto da corsa.

“I prototipi hanno tutte le carte in regola per affer- marsi sui campi di gara internazionali dando filo da torcere agli equipaggi ufficiali nella Coppa del Mon- do come ha dimostrato Oliveria, autore in Portogallo di una prova perfetta sin dal prologo”, conclude Ca- nonico, “Intanto con la collaborazione di uno staff tecnico tra i più specializzati in off road stiamo pro- seguendo a pieno ritmo test e sviluppi sui Pathfinder per migliorarne potenza e affidabilita’”.

Fra i prossimi impegni ad attendere il team di casa Nissan, oltre alla prova del mondiale a Dubai, l’Inter- national Cup for Cross Country con la Baja Espana (17-20 luglio), il Portogallo per la Dakar Series, il Ral- ly dei Faraoni, Dakar in Sud America e Africa Race.

Gianluigi Castelnovo

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Costume Costume

A caccia di gas

Usi e tendenze nei nuovi carburanti

Auto a gpl e metano? Un vero e proprio boom.

Parola di concessionari. A partire da Giorgio Boiani, ti- tolare dell’Autolecco, che commercializza nella nostra città (oltre al marchio Opel) anche il marchio Chevrolet, il primo in Italia ad avere di serie benzina e il Gpl.

«Da noi Chevrolet è al primo posto per quanto riguarda il Gpl: ormai il 70% delle vendite di questo marchio sono alimentate a Gpl. Per la Opel si arriva a un 30%. D’al- tronde offriamo tutte le motorizzazioni, benzina, diesel e Gpl allo stesso prezzo e questa politica ci sta premian- do. Da gennaio a oggi abbiamo venduto circa 250 Che- vrolet a Gpl». Sta per essere lanciata anche l’ultima nata

in casa Chevrolet, l’Aveo che nelle speranze di Boiani, darà una scossa al mercato: «Avrà emissioni sotto i 120 microgrammi, per cui accederà anche a un contributo di 2.000 euro per il montaggio nonostante i contributi Gpl siano ormai terminati. Per il resto in catalogo con questa motorizzazione abbiamo Matiz e Captiva.

Per quanto riguarda Opel stiamo avendo parecchie ri- chieste di impianti da montare, ma di serie per ora non c’è nessuna». La morale è chiara: «Il Gpl è diventato un punto di forza.

Il caro benzina, il gasolio aumentato, fanno pensare: per questo abbiamo un calcolatore economico in concessio-

naria che dà la possibilità al cliente di scegliere quale motorizzazione sia per lui più conveniente a seconda dei chilometri che intende percorrere in un anno».

E in casa Italia? In una delle maggiori concessionarie Fiat e Alfa Romeo, la Penati di Casatenovo, uno dei titolari, Luca Penati, volge lo sguardo al futuro: «Per noi il futuro non è tanto il Gpl quanto il Metano (che costa ancora meno, n.d.r.).

Il tallone d’Achille qui nel lecchese è che non ci sono benzinai vicini.

Però più si svilupperanno, più noi venderemo auto a me- tano. L’indicazione delle nostre marche è chiara: mentre il Gpl è Gas di petrolio liquefatto (Propano impuro), il Metano con il petrolio non ha nulla a che fare. Per que- sto è il carburante più lungimirante. Noi lo montiamo su Panda, Multipla, Doblò, Punto Classic e Grande Punto, oltre che su molti veicoli commerciali.

Che incremento abbiamo avuto nelle vendite di vetture alimentate a metano? Anche grazie agli incentivi gover- nativi per chi acquista vetture a gas (dai 1.500 ai 2.000 euro, n.d.r.) siamo sul 10/15% in più…».

Alla concessionaria multimarche Autotorino di Valma- drera il responsabile vendite Emanuele Giboli non ha dubbi: «C’è molta più richiesta, di auto a Gpl, da quat- tro-cinque mesi a questa parte. Ma è dal 2004 ovvero da quando Subaru ha montato il Gpl di serie su Legacy, Outback e Forrester, che le richieste sono in costante ascesa.

Con il caro benzina e gasolio, la scelta diventa quasi ob- bligata.

E poi con il gas si va sempre dappertutto senza dover

cambiare macchina a ogni chiusura del traffi co a secon- da che rispetti la normativa Euro 3-4 o la futura Euro 5...

Anche Mitsubishi proprio ieri ha lanciato la Colt a Gpl proprio per sfruttare questo trend in ascesa.

Da noi l’aumento di vendite legate al Gpl si attesta sul 20/25%».

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Personaggi

E-mail ricevuta dal nostro socio cavalier Antonio Nino Venditti, che volentieri pubblichiamo:

- Lo sappiamo. Una delle prime cause di morte sul- le nostre strade sono gli incidenti dovuti in buona parte all’alta velocità, incompetenza alla guida, al- cool, droga, sonno, ecc.. in moto o in auto, non fa differenza.

La fascia d’età più critica va dai 20 ai 30 anni.

Stragi a volte silenziose, eclatanti quelle del sabato sera.

Poi si passa all’elenco delle colpe o scuse, scegliete voi: poche pattuglie delle Forze dell’ordine, organi di vigilanza ridotti nei comuni, segnaletica insuffi- ciente, mancanza di semafori “intelligenti”, asfalti deteriorati, tratti stradali mai ultimati con lavori di manutenzione iniziati dalle “guerre puniche”.

Non intendo essere disfattista, ma tutto ciò si ripete da tempo, anno dopo anno, e gli organi preposti dovrebbero intervenire seriamente, meno proclami e più positività.

Non vorrei lanciare appelli ma un piccolo, piccolis- simo deterrente che il vostro, “nostro”, bel perio- dico dovrebbe pubblicizzare: l’esempio ai giovani di coloro che per decine e decine d’anni si sono ben comportati (come sempre si deve fare), sia quando si ha in mano un manubrio o un volante.

Proviamo, non rassegnamoci!-

Scrive questo il cavalier Antonio Nino Venditti re- dattore “Penna nera delle Grigne” della Sezione Alpini di Lecco e socio ACI.

Premiato dall’ACI Lecco per aver mai causato inci- denti e mai ricevute multe per infrazioni stradali in oltre 40 anni di guida cambiando 6 autovetture e 10 moto in centinaia di migliaia di chilometri per- corsi.

Un esempio al volante

40 anni senza un incidente

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