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PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “WORKFLOW – INCONTRO AL LAVORO” TRA PROVINCIA DI BERGAMO, CONSIGLIO DEI SINDACI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO, CONFINDUSTRIA BERGAMO E CARITAS DIOCESANA BERGAMASCA, MIRATO ALLA DEFINIZIONE DI UN MODELLO OPERATIVO DI COLLABORAZIONE TRA ENTI VOLTO ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI CITTADINI UCRAINI RIFUGIATI.
PREMESSA
Considerata l’emergenza bellica in atto, dalla quale è conseguito un crescente flusso di cittadini Ucraini nel territorio nazionale, che sta interessando in misura rilevante anche il territorio di Bergamo;
Viste le esigenze di inserimento lavorative riscontrate presso il sistema delle imprese bergamasche, nonostante il perdurare delle ben note criticità afferenti sia i costi energetici sia l’approvvigionamento di materie prime;
Ravvisata l’opportunità, in ragione di quanto sopra, di strutturare un servizio di sostegno volto all’inserimento lavorativo dei cittadini Ucraini soggiornanti in provincia di Bergamo, in condizione di “protezione temporanea” ed interessati al lavoro;
Verificate le specifiche oggettive del mercato del lavoro locale nell’attuale contingenza, le esigenze proprie del sistema locale delle imprese, nonché le caratteristiche soggettive e oggettive del flusso di cittadini di cui sopra, la cui natura particolare non è riconducibile ad un processo migratorio strutturale ma è classificabile come “ondata” conseguente ad evento specifico e ad esso si lega per durata e intensità, rendendo possibile l’avvio di un ciclo di rientro anche nel breve periodo;
Ritenuto necessario coinvolgere più Amministrazioni e soggetti portatori di interessi collettivi nella definizione di un modello condiviso e di supporto all’inserimento lavorativo, che tuttavia non si riduca ad un intervento “spot” ma possa rappresentare il riferimento per la gestione di ulteriori situazioni emergenziali nonché supportare nel futuro categorie specifiche del mercato del lavoro, anche portatrici di fragilità;
Considerato l’intendimento condiviso di affrontare il tema di cui sopra con approccio multidisciplinare, inclusivo e pienamente rispettoso delle disposizioni di cui al D.Lgs. n.276/2003 e disposizioni/prassi amministrative correlate, di cui al D.Lgs. n.196 del 30 giugno 2003 e disposizioni/prassi amministrative correlate, di cui
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al D.Lgs. n.286/1998 e disposizioni/prassi amministrative correlate, nonché della recente normativa di riordino dei servizi per l’impiego e delle politiche del lavoro rientranti nel pacchetto Jobs Act ed in particolare il D.Lgs 150/2015, della L.R.
9/2018, delle specifiche competenze delle Amministrazioni/soggetti coinvolti;
Considerata la possibilità di strutturare interventi riferibili al piano attuativo regionale di cui alla Delibera di Giunta n.6427 del 23 maggio 2022;
Rimarcato come sin dall’inizio della crisi russo-ucraina la comunità bergamasca si sia attivata ad ogni livello, istituzionale e non, per governarne gli effetti a livello locale e supportare la popolazione colpita dalla guerra, in Italia e all’estero;
Ricordato che su impulso dell’unità di crisi costituitasi immediatamente presso la Prefettura di Bergamo si sono attivati tavoli territoriali e progetti mirati che hanno già coinvolto, tra gli altri, Caritas Bergamasca e Consiglio dei Sindaci, Provincia di Bergamo e Confindustria, e questo su diversi fronti tra i quali l’accoglienza, l’assistenza, la cura, l’alloggio, la raccolta di beni di prima necessità, l’alfabetizzazione;
Preso atto che il Tavolo di coordinamento per la raccolta di aiuti costituito dalla Provincia di Bergamo nel mese di marzo 2022, al quale siede dal primo momento anche Confindustria Bergamo, ha da subito posto la questione occupazionale come elemento fondante del percorso di accoglienza, inclusione e integrazione, nella consapevolezza che ogni azione di sistema sottenda una spinta valoriale che la distingue e che ne determina l’efficacia.
Riscontrata nell’azione territoriale diffusa una possibile dispersione di energie ed un rischio di polverizzazione degli interventi di accompagnamento, legati anche all’oggettiva difficoltà di comunicazione, di conoscenza e, conseguentemente di accesso ai servizi disponibili;
Evidenziata l’importanza per tutti i soggetti partner di operare con un approccio inclusivo, tra loro e con gli stakeholder interessati presenti e futuri, al fine di favorire un’alleanza territoriale sistematica e di rete sul tema lavoro si auspicano in prospettiva la costituzione di collaborazioni, partnership e sinergie, che potranno essere regolate attraverso accordi successivi allegati e integrativi del presente protocollo istitutivo;
tutto quanto sopra premesso,
le Parti firmatarie del presente accordo precisano e concordano quanto segue:
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Oggetto dell’iniziativa
L’iniziativa denominata “Work flow – Incontro al Lavoro” vedrà coinvolti come attori, Provincia di Bergamo, Consiglio dei Sindaci della Provincia di Bergamo Confindustria Bergamo e Caritas Diocesana Bergamasca, e che indirizzeranno i cittadini Ucraini di cui in premessa - con i quali entrano in contatto attraverso la loro molteplicità di canali - ai Centri per l’impiego della Provincia di Bergamo(CPI), i quali metteranno a disposizione una specifica unità per la tempestiva accoglienza, per la profilazione e la presa in carico, con la dovuta attenzione al tema linguistico.
Modalità
Nell’ottica di riordinare l’intero flusso migratorio, dall’accoglienza all’inserimento occupazionale, si è lavorato per definire il ruolo di ciascun attore protagonista del processo in atto, valorizzandone competenze, potenzialità, relazioni; i molteplici
“incontri” sul territorio dovrebbero essere ricondotti ad una canalizzazione accompagnata, con l’obiettivo non nascosto di renderla strutturale e ordinaria.
L’impulso al flusso viene dalla generosa capacità del territorio bergamasco di accogliere, capacità che in questo progetto si vuole ottimizzare nella sua parte di accompagnamento ai servizi verso una possibile occupazione, considerando un’azione socio/assistenziale importante come opportunità a sostegno del tessuto economico del territorio.
Caritas, associazioni, ambiti sociali, comuni, parrocchie, associazioni di categoria, centri per l’impiego stessi, sono chiamati a parlarsi e accompagnare nella medesima direzione le persone incontrate e conosciute nei loro bisogni, nelle loro capacità e nelle loro aspettative.
Attraverso la predisposizione di un unità ad hoc presso i CPI, capace di gestire l’incontro con i candidati all’occupazione, si genera un doppio flusso: luoghi dell’accoglienza-CPI, CPI-imprese, flusso che produce una circolarità positiva ed efficace.
I CPI invieranno a Confindustria Bergamo un report prodotto della suddetta unità affinché possa presentarlo alle proprie imprese associate, raccoglierne manifestazioni di interesse per eventuali inserimenti al lavoro, ed elaborare una conseguente analisi della domanda di lavoro da restituire ai CPI.
A questo punto i CPI procederanno ad azioni di matching per avviamenti al lavoro od avviamenti presso soggetti con accreditamento regionale per interventi di re-skilling e up-skilling.
Parallelamente Confindustria Bergamo ed i CPI, dando seguito al progetto di verifica della comprensione linguistica già sviluppato da Confindustria Bergamo con il CIS dell’Università di Bergamo, procederanno ad un test di verifica della conoscenza della lingua italiana, per accertare il possesso del livello di
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competenze A2 e/o l’esigenza di attivare moduli di autoapprendimento e potenziamento. Eventuali ulteriori interventi di formazione linguistica saranno attivati prioritariamente da soggetti con accreditamento regionale.
L’iniziativa potrà essere estesa ad altre Amministrazioni/soggetti portatori di interessi collettivi per incrementarne l’efficacia. L’intendimento delle parti sottoscrittici è di sviluppare il modello di intervento di cui sopra per tutta la durata dell’emergenza di cui in premessa, prendendo poi ogni opportuna decisione per il periodo successivo.
Soggetti partecipanti
Il progetto attualmente mette in relazione quattro categorie di attori del territorio:
Enti pubblici con i propri organismi operativi;
Rappresentanze datoriali e imprese associate;
Enti di promozione umana e altri soggetti del Terzo settore;
Persone, lavoratori e imprenditori.
Nello specifico sono partner di progetto: Provincia di Bergamo, Confindustria Bergamo, Caritas Diocesana Bergamasca, Consiglio dei Sindaci della Provincia di Bergamo
IMPEGNI TRA LE PARTI
1. Provincia di Bergamo si impegna a
1.1 Mettere a disposizione operatori e specialisti del mercato del lavoro dei CPI presenti sul territorio, dotati di abilità linguistiche e capacità di mediazione culturale, con l’obiettivo di favorire un’immediata presa in carico individualizzata del flusso di cittadini resi noti dai soggetti preposti all’accoglienza sottoscrittrici del presente accordo.
1.2 Convocare i suddetti cittadini ucraini presso il CPI di competenza territoriale più prossimo al domicilio degli stessi, predisponendo e calendarizzando una tempestiva presa in carico basata sull’accoglienza e un primo colloquio informativo relativo ai servizi offerti dal progetto in oggetto, unitamente alla profilazione dell’utente e all’individuazione in primis delle eventuali barriere linguistiche presenti.
1.3 Fornire un report sintetico dei profili degli utenti candidabili a Confindustria Bergamo con cadenza periodica, al fine della condivisione con le aziende associate.
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1.4 Acquisire l’interesse delle aziende rispetto a specifici profili e avvio dell’incrocio domanda e offerta.
1.5 Svolgere l’attività di preselezione e di incontro tra domanda e offerta (Uffici IDO dei Centri per L’Impiego), ovvero porsi come punto di contatto e di raccordo tra gli utenti candidati a determinate mansioni e le richieste specifiche delle aziende interessate, a partire dall’invio delle presentazioni dei candidati con i relativi CV fino alla predisposizione del colloquio di lavoro finale, con monitoraggio dell’esito di quest’ultimo e dell’andamento del rapporto di lavoro instauratosi a seguito dell’eventuale assunzione.
1.6 Contemporaneamente collaborare con Confindustria Bergamo nell’organizzazione di sessioni di verifica della comprensione linguistica italiana come già specificato nel paragrafo Modalità.
2. Consiglio dei Sindaci della Provincia di Bergamo si impegna a
2.1 Comunicare in modo continuativo ai CPI bergamaschi i riferimenti dei cittadini ucraini rifugiati sul territorio provinciale noti ai servizi degli Ambiti Sociali.
3. Confindustria Bergamo si impegna a:
3.1 Diffondere presso le imprese associate i profili ricevuti dai CPI;
3.2 Raccogliere dalle imprese eventuali manifestazioni di interesse per eventuali inserimenti al lavoro producendo un report da trasmettere ai CPI;
3.3 Collaborare con i CPI nella verifica della comprensione linguistica dei cittadini ucraini, per appurarne il livello di competenza ed, eventualmente, potenziarlo, come già riportato.
4. Caritas Diocesana Bergamasca si impegna a:
4.1 Segnalare ciclicamente ai CPI i riferimenti dei cittadini ucraini rifugiati potenzialmente interessati e disponibili all’inserimento lavorativo, con le finalità sopra esposte;
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Abbazia di San Paolo d’Argon, lì 12/07/2022
Provincia di Bergamo Il Presidente
Pasquale Gandolfi
Consiglio dei Sindaci della Provincia di Bergamo La Presidente
Marcella Messina
Confindustria Bergamo La Presidente
Giovanna Ricuperati
Caritas Diocesana Bergamasca Il Direttore operativo
don Roberto Trussardi