Provincia di Latina
Aggiornamento Piano Rifiuti Provinciale
Attività di reperimento e implementazione in un sistema GIS dei tematismi relativi ai fattori indicati nel
Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti
RELAZIONE FINALE ATTIVITÀ SVOLTE
09 Ottobre 2013
Dott. Geol. Paolo Sarandrea
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1. PREMESSA
Su incarico della Provincia di Latina – Settore Ecologia e Ambiente lo scrivente ha effettuato un’attività di analisi delle indicazioni contenute nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, in particolare dei fattori indicati per la valutazione dell’idoneità di un sito ad ospitare le varie tipologie di impianti previsti dal suddetto piano.
Successivamente è stata effettuata un’attività di ricerca e acquisizione presso la provincia di Latina e
gli altri Enti competenti, dei files vettoriali relativi ai fattori indicati e la loro omogeneizzazione in
termini di sistema di riferimento geografico e implementazione in un sistema GIS indicato dalla
Provincia stessa (ArcGis 9.3) al fine di realizzare uno strumento di supporto all’istruttoria di verifica
dell’idoneità di siti proposti e per la futura redazione dell’aggiornamento del Piano Provinciale dei
Rifiuti.
2
2. CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE IDONEE E NON DEFINITI DAL PIANO REGIONALE
Il Piano Regionale definisce i criteri per l'individuazione, da parte delle Province, delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti, distinguendoli in criteri generali, validi per tutte le tipologie di impianto, e criteri specifici per ciascuna tipologia. Tali criteri sono ovviamente validi, nell’attesa della redazione di cartografie di idoneità complete e valide per tutto il territorio provinciale, nella verifica di singoli progetti di impianti sottoposti agli uffici Provinciali per il rilascio del parere di competenza
I criteri di localizzazione degli impianti vengono fissati prendendo in considerazione i diversi fattori che evidenziano il grado di fattibilità degli interventi classificandoli in:
Fattori escludenti: quelli che precludono la localizzazione di impianti a causa della presenza di vincoli condizionanti o destinazioni d’uso del suolo incompatibili con la presenza degli impianti stessi.
Fattori di attenzione progettuale: quelli che rendono necessari ulteriori approfondimenti per valutare la realizzabilità degli interventi e la necessità o meno di interventi di mitigazione, in relazione agli usi del suolo e alle caratteristiche morfologiche dell’area, ecc...
Fattori preferenziali: quelli che per le loro caratteristiche intrinseche dovrebbero favorire la realizzazione degli impianti.
I fattori descritti sono a loro volta classificati per aree tematiche:
Aspetti ambientali: beni paesaggistici, aree naturali protette, fasce di rispetto, etc.;
Aspetti idrogeologici e di difesa del suolo: aree di contenimento delle piene, aree sondabili, aree sottoposte a vincolo idrogeologico, etc.;
Aspetti territoriali: aree con presenza di insediamenti, aree con presenza di edifici sensibili, etc..
I criteri previsti dal Piano Regionale hanno carattere di indicazione generale su tutto il territorio regionale e sono suddivisi, come detto, in criteri di carattere generale, che riguardano tutte le tipologie di impianto di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti e in criteri specifici per ciascuna tipologia di impianto.
2.1. CRITERI DI CARATTERE GENERALE:
I fattori escludenti, di attenzione progettuale e preferenziali di carattere generale, classificati per aspetti
ambientali, idrogeologici e di difesa del suolo e territoriali sono riportati nelle seguenti tabelle desunte
dal Piano Regionale.
3 2.1.1. ASPETTI AMBIENTALI
Tabella 1: Fattori escludenti per gli Aspetti Ambientali
FATTORI ESCLUDENTI GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI Territori costieri compresi in
una fascia della profondità di 300 m dalla linea di battigia
Condizionante D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. a
L.R. 24/98 e s.m.i. art.5;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 33 Territori con termini ai laghi
compresi in una fascia della profondità di 300 m dalla linea di battigia
Condizionante D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. b
L.R. 24/98 e s.m.i. art.6;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 34 Siti in fascia di rispetto di
150 m da corsi d'acqua, torrenti e fiumi
Condizionante D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. c
L.R. 24/98 e s.m.i. art.7;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 35
Parchi, riserve, aree protette
in attuazione della L.349/91 Tutela integrale
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. f;
Legge 394/91 e s.m.i.;
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.9;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 37
Aree assegnate alle univer- sità agrarie e zone gravate da usi civici
Tutela integrale
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. h; L.R. 24/98 e s.m.i. art.11;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 39 Zone umide incluse nell'e-
lenco di cui al D.P.R. 448/85 Tutela integrale D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. i;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.12;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 40 Aree con presenza di immo-
bili e/o con presenza di cose di interesse paleontologico, che rivestono notevole inte- resse storico, artistico, archeologico
Condizionante D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
157
Zone di interesse archeolo-
gico Condizionante D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
142, lett. m;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.13;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 41 Aree con presenza di beni
immobili e mobili carat- terizzati da bellezza naturale e di elevato valore estetico, oltre che punti panoramici da cui ammirare bellezze naturali
Condizionante D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
157 L.R. 24/98 e s.m.i. art.16;
Aree percorse da fuoco Tutela integrale per 10 anni
dalla data dell'incendio Legge 353/2000 Siti di Interesse Comunitario Condizionante
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
D.P.R. 357/97 Zone di Protezione Speciale
(ZPS) Condizionante
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
D.Lgs. 36/03 All. 1, punti 1
e 2;
4 Tabella 2: Fattori di attenzione progettuale per gli Aspetti Ambientali
FATTORI DI ATTENZIONE PROGETTUALE
GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI Prossimità ad aree ricadenti
nel sistema delle aree protette (Parchi, Riserve) in attuazione della L.394/91.
Sono considerate, oltre alle aree nazionali e regionali tutelate, anche quelle soggette a specifiche norme di PTPR, PTP e PRG in quanto le esigenze gestionali potrebbero entrare in conflitto con le possibilità di piena fruizione di tali aree.
Penalizzante; l'applicazione del vincolo si attiva attraverso distanze di rispetto, misure e norme fissate dall'autorità.
D.Lgs.42/04 e s.m.i., art.142, lett.f;
Legge 394/91 e s.m.i.;
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva 79/409/CE;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.9;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 37
Prossimità alle aree con presenza di beni immobili e mobili caratterizzati da bellezza naturale e di elevato valore estetico, oltre che punti panoramici da cui ammirare bellezze naturali
Penalizzante, l'applicazione del vincolo si attiva attraverso distanze di rispetto, misure e norme fissate dall'autorità
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art.
157 L.R. 24/98 e s.m.i. art.16;
Territori coperti da foreste e boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento
D.Lgs.42/04 e s.m.i., art.142, lett.g;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.10;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 38;
L.R. 39/02, art.68;
Tabella 3: Fattori preferenziali per gli Aspetti Ambientali
FATTORI PREFERENZIALI GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI Baricentricità del sito rispetto
al bacino di produzione e al
sistema di impianti per la
gestione dei rifiuti
5 2.1.2. ASPETTI IDROGEOLOGICI E DI DIFESA DEL SUOLO
Tabella 4: Fattori escludenti per gli Aspetti idrogeologici di difesa del suolo
FATTORI ESCLUDENTI GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
Aree destinate al conteni- mento delle piene individua- te dai Piani di Bacino
Tutela integrale (sono le aree a rischio di esondazione valutate con un Tr=200 anni, o destinate ad opere di con- tenimento delle piene)
D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; N.T.A. P.A.I. artt.
23,24,25,26
Siti in fascia di rispetto da punti di approvvigionamento idrico ad uso potabile DPR 236/88. D.Lgs. 152/99
Tutela integrale
D.Lgs.152/06 e s.m.i., art.
94, commi 3 e 4.
La zona di tutela assoluta è costituita dall’area immedia- tamente circostante le capta- zioni o derivazioni: in caso di acque sotterranee e, ove possibile per quelle superfi- ciali,deve avere un’estensio- ne di almeno 10 m di raggio dal punto di captazione. La zona di rispetto è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta da sottoporre a vin- coli e destinazioni d’uso tali da tutelare la risorsa idrica captata, e può essere suddi- visa in zona di rispetto ri- stretta e zona di rispetto al- largata. In particolare, nella zona di rispetto sono vietati l’insediamento di centri di pericolo e lo svolgimento di gestione dei rifiuti.
Aree a rischio idrogeolo- gico, tutelate dalla L.267/98 a pericolosità molto elevata (Pi4); pericolosità elevata (Pi3); a rischio elevato (Ri4), a rischio elevato (Ri3)
Tutela integrale Legge 267/98 e s.m.i.;
N.T.A. P.A.I. artt. 16, 17,
18
6 Tabella 5 Fattori di attenzione progettuale per gli Aspetti idrogeologici di difesa del suolo
FATTORI DI ATTENZIONE PROGETTUALE
GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
Aree sismiche
Penalizzante per gli impianti localizzati in aree carat- terizzate da rischio sismico elevato
Legge 64/74 (si indica il grado di sismicità dell'area ai sensi di tale Legge);
Interferenza con i livelli di qualità delle risorse idriche superficiali e sotterranee (D.Lgs. 152/99)
Le operazioni di stoccaggio e trattamento dei rifiuti potrebbero, per cause acci- dentali, interferire con i livelli di qualità delle risorse idriche
D.Lgs.152/2006 e s.m.i.;
Aree sottoposte a vincolo
idrogeologico R.D.L.3267/23
Aree esondabili tutelate dalla L.267/98 (conversione del D.L. 180/98)
Legge 267/98 e s.m.i. N.T.A. P.A.I. artt. 23, 24, 25, 26
Aree in frana o erosione tutelate dalla L.267/98 (conversione del D.L.
180/98)
Ci si riferisce a quelle aree in frana o soggette a movi- menti gravitativi dove non sono possibili interventi di riduzione e contenimento del fenomeno
Legge 267/98 e s.m.i.; N.T.A. P.A.I. artt. 16, 17, 18
Tabella 6: Fattori preferenziali per gli Aspetti idrogeologici di difesa del suolo
FATTORI DI
PREFERENZIALI GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI Presenza di aree degradate
da bonificare, discariche o cave
D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
7 2.1.3. ASPETTI TERRITORIALI
Tabella 7: Fattori escludenti per gli Aspetti territoriali
FATTORI ESCLUDENTI GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
Presenza di edifici sensibili quali scuole, ospedali, centri turistici, impianti sportivi a distanza minima. Aree di espansione residenziale.
Sono considerate le distanze tra il luogo di deposito dei rifiuti e ospedali, scuole, im- pianti sportivi, aree per il tempo libero e centri turisti- ci. Per i nuovi impianti, allo scopo di prevenire situazioni di compromissione o grave disagio, si deve tener conto, in funzione della tipologia di impianto e degli impatti generati, della necessità di garantire una distanza minima tra l'area dove vengono svolte le attività di smaltimento e/o recupero e le funzioni sensibili, a cura delle Province in sede di individuazione delle aree idonee/non idonee.
Le montagne per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole
Condizionante D.Lgs. 42/04 e s.m.i., art.
142, comma 1, lett. d Aree con interferenze visuali
con grandi vie di comuni- cazione e percorsi di impor- tanza storica e naturalistica
Condizionante
8 Tabella 8: Fattori di attenzione progettuale per gli Aspetti territoriali
FATTORI DI ATTENZIONE PROGETTUALE
GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
Assenza di idonea distanza dall’edificato urbano: >
1.000 m; > 500 m se case sparse
Al fine di contenere i disagi percepiti dalla popolazione, in presenza di possibile al- ternative di localizzazione, si ritiene siano preferibili lo- calizzazioni in ambiti terri- toriali non caratterizzati da elevata continuità abitativa.
Le distanze richieste non de- vono essere inferiori a 1000 m; in presenza di case sparse la predetta distanza viene ridotta a 500 m. Queste indicazioni non si applicano agli ecocentri.
D.L. 285/92 e s.m.i. (Nuovo codice della strada), per la definizione di “centro abitato”;
Siti in fascia di rispetto da infrastrutture quali strade, autostrade, gasdotti, ole- dotti, cimiteri,ferrovie, beni militari, aereoporti.
(D.L.285/92, D.M.1404/68, DPR 753/80, DPR 495/92, RD 327/42)
Fasce di rispetto:
Autostrade: 60m;
Strade di grande comunicazione: 40m;
Strade di media importanza: 30m;
Strade di interesse locale: 20m;
Ferrovie: 30m;
Aeroporti: 300m;
Cimiteri: 200m.
D.L. 285/92 e s.m.i. (Nuovo codice della strada), D.M.
1404/68, DPR 753/80 (ferrovie), DPR 495/92 abrogato per le parti in contrasto con la L. 472/99, art. 26 (strade), RD 327/42;
Legge 1265/34 art.
338(cimiteri); D.Lgs. 96/05, art. 707 e L. 58/63 (aeroporti)
Aree agricole di particolare pregio
(D.18/11/95, D.M.A.F.23/10/92, Reg.CEE 2081/92)
Penalizzante per le aree che costituiscono una risorsa di particolare interesse provin- ciale e regionale dal punto di vista dei caratteri pedologici, disponibilità di rete irrigua e per tipo di coltura (vigneto D.O.C., oliveto, colture bio- logiche, …)
D.18/11/95, D.M.A.F.
23/10/92, Reg.CEE 2081/92, Reg.CEE 2092/91,
D.Lgs.228/01 art.21, comma1, lett. a), b), c).
Condizioni meteoclimatiche.
Microclima sfavorevole alla diffusione degli inquinanti, dove condizioni in calma di vento e stabilità atmosferica ricorrono con maggiore frequenza.
Penalizzante per impianti
ubicati sopravento ad aree
residenziali o strutture sen-
sibili. Si considerano i venti
dominanti a livello locale; si
identificano eventuali aree
residenziali e funzioni sensi-
bili risultanti.
9 Tabella 9: Fattori preferenziali per gli Aspetti territoriali
FATTORI DI
PREFERENZIALI GRADO DI VINCOLO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
E COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI Aree Militari o di Interesse
Strategico Nazionale
Previo assenso del Ministero della Difesa o D.P.C.M.
Viabilità d’accesso esistente o facilmente realizzabile, disponibilità di collegamenti stradali e ferroviari esterni ai centri abitati.
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
D.M. 559/1987
Possibilità di trasporto intermodale dei rifiuti raccolti nelle zone più lontane dal sistema di gestione dei rifiuti.
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
D.M. 559/1987
Aree industriali dismesse
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
Accessibilità da parte di mezzi conferitori senza particolare aggravio rispetto al traffico locale
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
D.M. 559/1987 Aree adiacenti ad impianti
tecnologici, quali depuratori, altri impianti di trattamento dei rifiuti o altre infra- strutture.
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
Presenza di elettrodotti e/o sottostazioni.
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
Sostituzione di emissioni da utenze industriali e
termoelettriche.
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
Centrali termoelettriche dismesse.
Fattori preferenziali in con- comitanza con l'assenza di tutti i fattori precedente- mente illustrati.
Morfologia pianeggiante.
Fattori preferenziali in con-
comitanza con l'assenza di
tutti i fattori precedente-
mente illustrati.
10
2.2. CRITERI SPECIFICI PER OGNI TIPOLOGIA DI IMPIANTO
I criteri generali di cui al paragrafo 2.1 valgono per ogni tipologia di impianto. Le tabelle seguenti riportano i criteri di localizzazione, per ciascuna tipologia impiantistica di trattamento, recupero e smaltimento, indicati dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.
2.2.1. CRITERI SPECIFICI PER LE DISCARICHE:
Tabella 10: Tipologia di aspetti presi in considerazione e relativi fattori per le discariche
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE DEL SITO
FATTORI ESCLUDENTI
FATTORI DI ATTENZIONE PROGETTUALE
FATTORI PREFERENZIALI
RIFERIMENTO NORMATIVO
Tutela da dissesti e calamità
Aree interessate da fenomeni quali faglie attive, aree a rischio sismico di 1^ categoria così come classificate dalla L. 64/74 e provvedimenti attua- tivi, e aree interessate da attività vulcanica, ivi compresi i campi solfatarici, che per frequenza ed intensità potrebbero pregiudi- care l'isolamento dei rifiuti.
AP
D.Lgs. 36/03 e s.m.i., per gli impianti di discarica per rifiuti non pericolosi e pericolosi (All. 1, punto 2.1)
Tutela da dissesti e calamità
Aree a rischio sismico di 2^ categoria così come classificate dalla L. n. 64/74, e provvedi- menti attuativi, per gli impianti di discarica per rifiuti pericolosi sulla base dei criteri di progettazione degli im- pianti stessi.
AP
D.Lgs. 36/03 e s.m.i., per gli impianti di discarica per rifiuti pericolosi (All. 1, punto 2.1)
Tutela da dissesti e calamità
Aree soggette a vincolo sismico di quarta cate- goria
PR D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Altri vincoli Aree soggette ad attivi-
tà idrotermale ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Beni culturali e paesaggio
Territori sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs.42/2004
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Beni culturali e paesaggio
Aree classificate come
beni paesaggistici ES
D.Lgs.42/04, art.136 e s.m.i.;
D.Lgs.36/2003 e
s.m.i.
11 Fasce di
rispetto
Aree con presenza di centri abitati, che non possono garantire il permanere di una fascia di rispetto dai centri e nuclei abitati, secondo la definizione del vi- gente codice della stra- da.
ES
D.Lgs. 36/03 e s.m.i.;
la distanza di sicurezza dal centro abitato, misurata dalla recin-zione dell'impianto del-la discarica, deve esse- re valutata in relazione alla tipologia di disca- rica.
Fasce di rispetto
Distanza da funzioni
sensibili (>1500m) ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Fasce di rispetto
Aree entro la fascia di rispetto di strade, au- tostrade, gasdotti, oleo- dotti, cimiteri, ferrovie, beni militari, aeroporti, aree portuali
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Idrogeologia
Aree dove i processi geologici superficiali quali l'erosione accele- rata, le frane, l'insta- bilità dei pendii, le mi- grazioni degli alvei flu- viali potrebbero com- promettere l'integrità della discarica e delle opere connesse
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Idrogeologia
Aree esondabili, insta- bili e alluvionabili (per queste zone deve essere presa come riferimento la piena con tempo di ritorno minimo pari a 200 anni)
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Idrogeologia
Aree in corrispondenza di doline, inghiottitoi, o altre forme di carsismo superficiale
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Idrogeologia Fasce fluviali A e B ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.;
Legge 183/89 e s.m.i.
Idrogeologia D.Lgs.36/03 e s.m.i.;
Legge 183/89 e s.m.i. ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.;
Legge 183/89 e s.m.i.
Idrogeologia Fasce fluviali C AP D.Lgs.36/03 e s.m.i.;
Legge 183/89 e s.m.i Natura, aree
protette e biodiversità
Aree di elevato pregio
agricolo ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Natura, aree protette e biodiversità
SIC, ZPS, Parchi nazionali, regionali, Riserve,Aree Naturali Protette
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
12 Aspetti
strategico funzionali
Baricentricità del sito rispetto al bacino di produzione e di smaltimento dei rifiuti
PR
Aspetti strategico funzionali
Accessibilità da parte dei mezzi conferitori senza particolare aggra- vio rispetto al traffico locale
PR D.M. 559/1987
Aspetti strategico funzionali
Le aree già degradate dalla presenza di cave, se non configgono con gli altri criteri di loca- lizzazione
PR D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Aspetti strategico funzionali
Aree degradate da risa- nare e/o ripristinare sotto il profilo paesag- gistico
PR
D.Lgs.36/03 e s.m.i.;
D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Protezione terreno e acque
Aree nelle quali non sia conseguibile, anche con interventi di imper- meabilizzazione artifi- ciale, un coefficiente di permeabilità così come fosse fissato dal pre- sente piano.
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Protezione terreno e acque
Aree caratterizzate da
elevata permeabilità AP D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Protezione terreno e acque
Aree caratterizzate dalla presenza di terreni con coefficiente di permeabilità K<1x10-9 cm/sec
PR D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Protezione terreno e acque
Aree con profondità di
falda >5m PR D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Risorse idriche
Aree nelle quali non sussista almeno un franco di 2 m tra il livello di massima di escursione della falda e il piano
ES D.Lgs.36/03 e s.m.i.
Aspetti strategico funzionali
Aree industriali PR
D.Lgs.152/06 e s.m.i.;
D.Lgs.36/03 e s.m.i.
13 2.2.2. CRITERI SPECIFICI PER I TERMOVALORIZZATORI:
Tabella 11: Tipologia di aspetti presi in considerazione e relativi fattori per i termovalorizzatori
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE DEL SITO
FATTORI PREFEREN-
ZIALI
RIFERIMENTO NORMATIVO
Aspetti strategico funzionali
Aree a destinazione industriale (aree artigianali e industriali esistenti o previste dalla pianificazione comunale) o a servizi tecnici o contigue alle stesse
PR D.Lgs.152/06 e s.m.i., art.196, comma 3
Aspetti strategico
funzionali Aree con superficie superiore ai 5 ettari PR Aspetti strategico
funzionali
Preesistenza di reti di monitoraggio per il
controllo ambientale PR
Aspetti strategico funzionali
Sostituzione di emissioni esistenti nell’area
da utenze industriali civili e termoelettriche PR Aspetti strategico
funzionali
Impianti di termodistruzione già esistenti
(per i siti che non risultano contaminati) PR D.Lgs.152/06 e s.m.i.
Aspetti strategico
funzionali Centrali termoelettriche dismesse PR
Aspetti strategico funzionali
Vicinanza di potenziali utilizzatori di calore
ed energia PR
Aspetti strategico funzionali
Accessibilità da parte dei mezzi conferitori senza particolare aggravio rispetto al traffico locale
PR
Aspetti strategico funzionali
Presenza di aree degradate da bonificare (D.M. 16/5/89,D.Lgs. n. 152/06), ad esempio aree Industriali dimesse
PR D.Lgs.152/06 e s.m.i.;
D.M. 16/5/89
14 2.2.3. CRITERI SPECIFICI PER TMC (TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO):
Tabella 12: Tipologia di aspetti presi in considerazione e relativi fattori per i TMB
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE DEL SITO
FATTORI PREFEREN-
ZIALI
RIFERIMENTO NORMATIVO Aspetti strategico
funzionali Aree vicine agli utilizzatori finali PR Aspetti strategico
funzionali
Impianti di smaltimento di rifiuti già esistenti
(per i siti che non risultano contaminati) PR D.M. 471/99 e s.m.i.
Aspetti strategico funzionali
Preesistenza di reti di monitoraggio per il
controllo ambientale PR
Aspetti strategico funzionali
Baricentricità del sito rispetto al bacino di
produzione e di smaltimento del rifiuti PR Aspetti strategico
funzionali
Accessibilità da parte del mezzi conferitori senza particolare aggravio rispetto al traffico locale
PR
Aspetti strategico funzionali
Presenza di aree degradate da bonificare (D.M. 16/5/89, D.Lgs. n. 152/06), ad esempio aree industriali dimesse
PR
D.Lgs. 152/06;
D.M. 16/5/89
Aspetti strategico funzionali
Aree a destinazione industriale (aree artigianali e industriali esistenti o previste dalla pianificazione comunale) o a servizi tecnici o contigue alle stesse
PR
D.Lgs.152/06 e s.m.i., art.196, comma 3
2.2.4. CRITERI SPECIFICI PER IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
Tabella 13: Tipologia di aspetti presi in considerazione e relativi fattori per gli impianti di compostaggio
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE DEL SITO
FATTORI PREFEREN-
ZIALI
RIFERIMENTO NORMATIVO
Aspetti strategico funzionali
Aree con destinazione industriale (aree artigianali e industriali esistenti o previste dalla pianificazione comunale) e agricola
PR D.Lgs.152/06 e s.m.i., art. 196, comma 3
Aspetti strategico funzionali
Baricentricità del sito rispetto al bacino di
produzione e di smaltimento del rifiuti PR Aspetti strategico
funzionali
Accessibilità da parte del mezzi conferitori senza particolare aggravio rispetto al traffico locale
PR
Aspetti strategico funzionali
Presenza di aree degradate da bonificare (D.M. 16/5/89, D.Lgs. n. 152/06), ad esempio aree industriali dimesse
PR D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
D.M.16/5/89
Aspetti strategico funzionali
Aree a destinazione industriale (aree artigianali e industriali esistenti o previste dalla pianificazione comunale) o a servizi tecnici o contigue alle stesse
PR D.Lgs.152/06 e s.m.i., art. 196,
comma 3
15 2.2.5. CRITERI SPECIFICI PER IMPIANTI PER INERTI:
Tabella 14: Tipologia di aspetti presi in considerazione e relativi fattori per gli impianti per inerti
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE DEL SITO
FATTORI PREFEREN-
ZIALI
RIFERIMENTO NORMATIVO
Aspetti strategico funzionali
All’interno di cave attive o dismesse purché compatibili con il piano di ripristino delle stesse
PR
Aspetti strategico funzionali
Aree a destinazione industriale (aree artigianali e industriali esistenti o previste dalla pianificazione comunale) o a servizi tecnici o contigue alle stesse
PR D.Lgs.152/06 e s.m.i., art.196, comma 3
2.2.6. CRITERI SPECIFICI PER ECOCENTRI:
Tabella 15: Tipologia di aspetti presi in considerazione e relativi fattori per gli Ecocentri
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE DEL SITO
FATTORI DI ATTENZIONE PROGETTUA-
LE
FATTORI PREFEREN-
ZIALI
RIFERIMENTO NORMATIVO
Fasce di rispetto
Aree con presenza di centri abitati, secondo la definizione del vigente codice della strada, che non possono garantire il permanere di una fascia di rispetto di 100 metri (in deroga a quanto preceden- temente stabilito per le altre tipologie impiantistiche) fra il perimetro dell’im- pianto e le aree residenziali ricadenti all’interno del centro abitato stesso.
AP
Altri vincoli
Aree con destinazione industriale (aree artigianali e industriali già esistenti o previste dalla pianificazione comunale)
PR D.Lgs.152/06 e s.m.i., art. 196,comma3 Altri vincoli Baricentricità del sito rispetto al bacino di
produzione e di smaltimento dei rifiuti PR
Altri vincoli Dotazione di infrastrutture PR
Altri vincoli Aree industriali dismesse, aree degradate
da bonificare PR D.Lgs.152/06 e s.m.i.
Altri vincoli Impianti di trattamento rifiuti già esistenti PR Altri vincoli
Accessibilità da parte dei mezzi conferitori senza particolare aggravio rispetto al traffico locale
PR
16
3. VERIFICA DELL’IDONEITA’ DI POTENZIALI SITI NELLA PROVINCIA DI LATINA
Nel predisporre gli elaborati di base a supporto delle attività di competenza della Provincia di Latina si è proceduto nel seguente modo. Sono stati reperiti i tematismi disponibili in formato GIS, presso la Provincia di Latina e gli altri Enti competenti, relativi ai fattori escludenti e di attenzione progettuale indicati nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. I fattori preferenziali di carattere generale non sono stati trattati nel presente lavoro rimandandoli alla fase di individuazione della localizzazione ed analisi di fattibilità degli impianti.
L’elenco dei dati necessari e di quelli reperiti è riportato in allegato. Di ciascun tematismo è stato indicato, oltre al nome completo dello shape file, l’anno di aggiornamento, la fonte del dato ed il ruolo assunto per le varie tipologie di impianto, quest’ultime essenzialmente suddivisibili in discariche ed altre tipologie di impianto.
A questo punto è stato possibile realizzare, in ambiente ArcGis della ESRI, due diversi progetti/tavole, relative la prima alle discariche e la seconda alle altre tipologie di impianti, contenenti tutti i tematismi/fattori reperiti, classificati secondo il grado di vincolo indicati dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.
A questi temi è stato aggiunto il reticolo idrografico in quanto tema di sicura “attenzione” nella fase di valutazione di un sito. La legenda ed uno stralcio della cartografia prodotta sono riportati nella figura seguente.
Non tutti i fattori indicati nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti sono stati reperiti in quanto non disponibili presso gli Enti competenti o da altre fonti (ad es. aree agricole di particolare pregio). Altri fattori non sono presenti nel territorio della Provincia di Latina (ad es. aree sismiche di 1 categoria).
Infine alcuni tematismi/fattori sono disponibili ma necessitano di alcune raccomandazioni nel loro utilizzo, in particolare:
a) l’ubicazione degli edifici sensibili (luoghi di culto, scuole, ospedali, ecc.) è disponibile ma con un grado di approssimazione che in alcuni casi può risultare anche di alcune centinaia di metri.
Per tale motivo si è scelto di riportare l’ubicazione puntuale degli edifici e non la loro area di rispetto. La presenza di edifici sensibili, e di conseguenza dell’area di rispetto relativa, dovrà essere quindi verificata puntualmente in sede di valutazione del singolo sito.
b) La distanza di rispetto da centri abitati e case sparse risulta non definita dal Piano Regionale e variabile a seconda della tipologia di impianto. Inoltre la definizione di centro abitato è quella riportata nel Codice della strada. Si è quindi deciso di riportare con un'unica rappresentazione (colore grigio pieno) le aree residenziali presenti nella Carta dell’Uso del Suolo della Provincia di Latina (aggiornata al 2005), lasciando anche in questo caso la definizione e la puntuale verifica delle distanze di rispetto in sede di valutazione del singolo sito. Analogamente si è agito relativamente alla distanza di rispetto da aree protette ed altre aree di valore paesaggistico, archeologico e monumentale, non definita a priori nel Piano Regionale ma demandata a valutazioni caso per caso.
Gli shape files raccolti ed i progetti in ArcGis sono allegati alla presente su supporto digitale (CD) e
elencati in allegato.
17
18 ALLEGATO 1
ELENCO DEGLI SHAPE FILE REPERITI E LORO CLASSIFICAZIONE IN
FUNZIONE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI IMPIANTO
prog.
tema ASPETTO DESCRIZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E
COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
NOME SHAPE FONTE DATA
AGGIORNAMENTO
BUFFER
VINCOLO FATTORE GRADO DI VINCOLO BUFFER
VINCOLO
1 ambientale Territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 m
dalla linea di battigia D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. a L.R. 24/98 e s.m.i. art.5;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 33 LT_Tav_B_costa_mare.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 300 escludente Condizionante 300
2 ambientale Territori con termini ai laghi compresi in una fascia della
profondità di 300 m dalla linea di battigia D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. b L.R. 24/98 e s.m.i. art.6;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 34 LT_Tav_B_costa_laghi.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 300 escludente Condizionante 300
3 ambientale Siti in fascia di rispetto di 150 m da corsi d'acqua, torrenti e fiumi D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. c L.R. 24/98 e s.m.i. art.7;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 35 LT_Tav_B_fascia_rispetto.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 150 escludente Condizionante 150
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. f;
Legge 394/91 e s.m.i.;
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
5 Univ_Agraria_sermoneta_DISS.shp UFF. PIANO LT 2007 escludente Tutela integrale
6 LT_Tav_B_usi_civici.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 escludente Tutela integrale
7 ambientale Zone umide incluse nell'e-lenco di cui al D.P.R. 448/85 D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. i; L.R. 24/98 e s.m.i. art.12;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 40 LT_Tav_B_zone_umide.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 escludente Tutela integrale
8 ambientale
Aree con presenza di immobili e/o con presenza di cose di interesse paleontologico, che rivestono notevole interesse storico, artistico, archeologico
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 157 all'interno tematismi tavola B PTPR escludente Condizionante
9 LT_Tav_B_risp_linee_archeo PTPR LAZIO 12/11/2012 escludente Condizionante
10 LT_Tav_B_Aree_archeo.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 escludente Condizionante
11 LT_Tav_B_risp_punti_archeo.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 escludente Condizionante
12 LT_Tav_B_risp_linee_archeo_tipi1.shp PTPR LAZIO 12/11/2012 escludente Condizionante
13 ambientale
Aree con presenza di beni immobili e mobili caratterizzati da bellezza naturale e di elevato valore estetico, oltre che punti panoramici da cui ammirare bellezze naturali
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 157 L.R. 24/98 e s.m.i. art.16;
non disponibile
punti panoramici in tavola C PTPR da verificare caso per caso
escludente Condizionante
14 ambientale Aree percorse da fuoco Legge 353/2000 incendi_2004_2012.shp CCFFSS 31/12/2012 escludente Tutela integrale per 10 anni dalla
data dell'incendio Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
D.P.R. 357/97 Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
D.Lgs. 36/03 All. 1, punti 1 e 2;
17 vasche espansione.shp CBAP 2011
N.T.A. P.A.I. artt.
23,24,25,26
D.Lgs.152/06 e s.m.i., art. 94, commi 3 e 4.
18 2012
escludente
ambientale ambientale ambientale
ambientale 4
15
16
Siti di Interesse Comunitario Condizionante
Zone di Protezione Speciale (ZPS) Condizionante
escludente
Siti in fascia di rispetto da punti di approvvigionamento idrico ad
uso potabile DPR 236/88. D.Lgs. 152/99 Tutela integrale
Parchi, riserve, aree protette in attuazione della L.349/91 L.R. 24/98 e s.m.i. art.9; Tutela integrale
N.T.A. P.T.P.R. Art. 37
Aree assegnate alle università agrarie e zone gravate da usi civici
idrogelogico
LT_Tav_B_Aree_protette.shp PTPR LAZIO
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. h; L.R. 24/98 e s.m.i. art.11;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 39
12/11/2012
MIN. AMB. 01/06/2012
01/06/2012 MIN. AMB.
ABR LAZIO ADBLGV
escludente
zona_di_rispetto_captazioni.shp REG. LAZIO 16/01/2006
19 idrogelogico
ambientale D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. m; L.R. 24/98 e s.m.i. art.13;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 41
pai_idraulica.shp (query fasce_A_B) escludente Tutela integrale
PER TUTTI GLI IMPIANTI
Zone di interesse archeologico
sic_2012.shp
zps_2012.shp escludente
DISCARICHE
prog.
tema ASPETTO DESCRIZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E
COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
NOME SHAPE FONTE DATA
AGGIORNAMENTO
BUFFER
VINCOLO FATTORE GRADO DI VINCOLO BUFFER
VINCOLO
PER TUTTI GLI IMPIANTI DISCARICHE
La zona di tutela assoluta è costituita dall’area immediatamente circostante le captazioni o derivazioni: in caso di acque sotterranee e, ove possibile per quelle superficiali, deve avere un’estensione di almeno 10 m di raggio dal punto di captazione. La zona di rispetto è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta da sottoporre a vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare la risorsa idrica captata, e può essere suddivisa in zona di rispetto ristretta e zona di rispetto allargata. In particolare, nella zona di rispetto sono vietati l’insediamento di centri di pericolo e lo svolgimento di gestione dei rifiuti.
20 idrogeologico
Aree a rischio idrogeologico, tutelate dalla L.267/98 a pericolosità molto elevata (Pi4); pericolosità elevata (Pi3); a rischio elevato (Ri4), a rischio elevato (Ri3)
Legge 267/98 e s.m.i.; N.T.A. P.A.I. artt. 16, 17,
18 pai-frane.shp (query fasce_A_B) ABR LAZIO ADBLGV 2012 escludente Tutela integrale
21 chiese.shp UFF. PIANO LT 2007
22 ospedali_e_case_di_cura.shp UFF. PIANO LT 2007
23 scuole elementari regione.shp UFF. PIANO LT (mod da
Reg. Lazio) 2007
24 scuole materne.shp UFF. PIANO LT (mod da
Reg. Lazio) 2007
25 scuole medie regione.shp UFF. PIANO LT (mod da
Reg. Lazio) 2007
26 scuole superiori.shp UFF. PIANO LT 2007
27 (non disponibile con adeguato dettaglio, vanno utilizzati solo
come primo riferimento ) universita.shp UFF. PIANO LT 2007
28 aspetti territorialiLe montagne per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del
mare per la catena appenninica e per le isole D.Lgs. 42/04 e s.m.i., art. 142, comma 1, lett. d montagne_1200.shp UFF. PIANO LT (mod da
PTPR Lazio) 2012 escludente Condizionante
29 aspetti territorialiAree con interferenze visuali con grandi vie di comunicazione e
percorsi di importanza storica e naturalistica da valutare caso per caso escludente Condizionante
Prossimità ad aree ricadenti nel sistema delle aree protette
(Parchi, Riserve) in attuazione della L.394/91. D.Lgs.42/04 e s.m.i., art.142, lett.f;
Legge 394/91 e s.m.i.;
Direttiva 92/43/CE;
31 ambientale
Prossimità alle aree con presenza di beni immobili e mobili caratterizzati da bellezza naturale e di elevato valore estetico, oltre che punti panoramici da cui ammirare bellezze naturali
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 157 L.R. 24/98 e s.m.i. art.16; da valutare caso per caso attenzione progettuale
Penalizzante, l'applicazione del vincolo si attiva attraverso distanze di rispetto, misure e norme fissate dall'autorità
L.R. 24/98 e s.m.i. art.10;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 38;
L.R. 39/02, art.68;
33 idrogeologico Aree sismiche Legge 64/74 (si indica il grado di sismicità dell'area ai sensi
di tale Legge); non presente in provincia di Latina attenzione progettuale
Penalizzante per gli impianti localizzati in aree caratterizzate da rischio sismico elevato 12/11/2012
Tav_B_Boschi_LT.shp
da valutare caso per caso, il PNC non ha vincoli esternamente al perimetro Siti in fascia di rispetto da punti di approvvigionamento idrico ad
uso potabile DPR 236/88. D.Lgs. 152/99 Tutela integrale
Territori coperti da foreste e boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento
D.Lgs.42/04 e s.m.i., art.142, lett.g;
Sono considerate, oltre alle aree nazionali e regionali tutelate, anche quelle soggette a specifiche norme di PTPR, PTP e PRG in quanto le esigenze gestionali potrebbero entrare in conflitto
con le possibilità di piena fruizione di tali aree.
Direttiva 79/409/CE;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.9;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 37
PTPR LAZIO
escludente
zona_di_rispetto_captazioni.shp REG. LAZIO 16/01/2006
aspetti territoriali 19 idrogelogico
attenzione progettuale ambientale
32
ambientale
30 attenzione progettuale
da valutare da parte della provincia
Penalizzante; l'applicazione del vincolo si attiva attraverso distanze di rispetto, misure e norme fissate dall'autorità.
Presenza di edifici sensibili quali scuole, ospedali, centri turistici, impianti sportivi a distanza minima. Aree di espansione
residenziale.
escludente
Sono considerate le distanze tra il luogo di deposito dei rifiuti e ospedali, scuole, im-pianti sportivi,
aree per il tempo libero e centri turisti-ci. Per i nuovi impianti, allo
scopo di prevenire situazioni di compromissione o grave disagio, si
deve tener conto, in funzione della tipologia di impianto e degli impatti generati, della necessità di garantire una distanza minima tra l'area dove vengono svolte le attività di smaltimento e/o recupero e le funzioni sensibili, a cura delle Province in sede di individuazione
delle aree idonee/non idonee.
1500
prog.
tema ASPETTO DESCRIZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E
COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
NOME SHAPE FONTE DATA
AGGIORNAMENTO
BUFFER
VINCOLO FATTORE GRADO DI VINCOLO BUFFER
VINCOLO
PER TUTTI GLI IMPIANTI DISCARICHE
34 idrogeologico Interferenza con i livelli di qualità delle risorse idriche
superficiali e sotterranee (D.Lgs. 152/99) D.Lgs.152/2006 e s.m.i.; da valutare caso per caso attenzione progettuale
Le operazioni di stoccaggio e trattamento dei rifiuti potrebbero, per cause accidentali, interferire con i livelli di qualità delle risorse idriche
35 idrogeologico Aree sottoposte a vincolo idrogeologico R.D.L.3267/23 vincolo idrogeologico.shp UFF. PIANO LT 2006 attenzione progettuale
37 idrogeologico Aree in frana o erosione tutelate dalla L.267/98 (conversione del
D.L. 180/98) Legge 267/98 e s.m.i.; N.T.A. P.A.I. artt. 16, 17,
18 pai-frane.shp (query fasce_C attenzione) ABR LAZIO ADBLGV 2012 attenzione progettuale
Ci si riferisce a quelle aree in frana o soggette a movi-menti gravitativi dove non sono possibili interventi di riduzione e contenimento del fenomeno
da verificare caso per caso, può esser utilizzato l'uso del suolo della provincia aggiornato però al 2005 residenziale_2005.shp Zone__B_C_PRG.shp
UFF. PIANO LT 2005 1000
da verificare caso per caso, può esser utilizzato l'uso del suolo della provincia aggiornato però al 2005 residenziale_2005.shp
UFF. PIANO LT 2005 500
39 Siti in fascia di rispetto da infrastrutture quali strade, autostrade, gasdotti, oleodotti, cimiteri,ferrovie, beni militari, aereoporti.
40
41
Strade di grande comunicazione:
40m;
attenzione progettuale
Strade di grande comunicazione:
40m;
42 Strade di media
importanza: 30m; attenzione progettuale Strade di media
importanza: 30m;
43 Strade di interesse
locale: 20m; attenzione progettuale Strade di interesse
locale: 20m;
44 buffer_linee_ferroviarie_esistenti_.shp 2007 Ferrovie: 30m; attenzione progettuale Ferrovie: 30m;
45 aereoporti_Buffer1.shp 2007 Aeroporti: 300m; attenzione progettuale Aeroporti: 300m;
46 cimiteri_Buffer1.shp 2007 Cimiteri: 200m. attenzione progettuale Cimiteri: 200m.
Condizioni meteoclimatiche.
Microclima sfavorevole alla diffusione degli inquinanti, dove condizioni in calma di vento e stabilità atmosferica ricorrono con maggiore frequenza.
49 risorse idriche Aree nelle quali non sussista almeno un franco di 2 m tra il livello
di massima di escursione della falda e il piano soggiacenza-2m.shp
50 Idrogeologia Aree in corrispondenza di doline, inghiottitoi, o altre forme di
carsismo superficiale da valutare caso per caso
51 Protezione terreno e acque
Aree nelle quali non sia conseguibile, anche con interventi di impermeabilizzazione artificiale, un coefficiente di permeabilità così come fosse fissato dal presente piano.
da valutare caso per caso
52 Protezione
terreno e acque Aree caratterizzate da elevata permeabilità da valutare caso per caso
aspetti territoriali
Autostrade: 60m;
Autostrade: 60m; attenzione progettuale
UFF. PIANO LT
aspetti territoriali
48 attenzione progettuale
Aree agricole di particolare pregio non disponibile
pai_idraulica.shp (query fasce_C attenzione)
N.T.A. P.A.I. artt. 23, 24, 25, 26
Assenza di idonea distanza dall’edificato urbano: > 1.000 m; >
500 m se case sparse Per le discariche la distanza deve essere valutata in relazione alla tipologia di discarica.
(D.L.285/92, D.M.1404/68, DPR 753/80, DPR 495/92, RD 327/42)
aspetti territoriali 38
Al fine di contenere i disagi percepiti dalla popolazione, in presenza di possibile al-ternative di localizzazione, si ritiene siano preferibili localizzazioni in ambiti territoriali non caratterizzati da elevata continuità abitativa. Le distanze richieste non devono essere inferiori a 1000 m; in presenza di case sparse la predetta distanza viene ridotta a 500 m.Queste indicazioni non si applicano agli ecocentri per i quali la distanza è ridotta a 100 m.).
D.L. 285/92 e s.m.i. (Nuovo codice della strada), per la
definizione di “centro abitato”; attenzione progettuale
ABR LAZIO ADBLGV 2012
D.18/11/95, D.M.A.F. 23/10/92, Reg.CEE 2081/92, Reg.CEE 2092/91, D.Lgs.228/01 art.21, comma1, lett. a), b), c).
Penalizzante per impianti ubicati sopravento ad aree residenziali o strutture sen-sibili. Si considerano i venti dominanti a livello locale; si identificano eventuali aree residenziali e funzioni sensibili risultanti.
fasce_rispetto_strade.shp da integrare con grafo teleatlas o bing maps
Penalizzante …
attenzione progettuale D.L. 285/92 e s.m.i. (Nuovo codice della strada), D.M.
1404/68, DPR 753/80 (ferrovie), DPR 495/92 abrogato per le parti in contrasto con la L. 472/99, art. 26 (strade), RD 327/42; Legge 1265/34 art. 338(cimiteri); D.Lgs. 96/05, art.
707 e L. 58/63 (aeroporti)
36 idrogeologico Aree esondabili tutelate dalla L.267/98 (conversione del D.L. attenzione progettuale
180/98) Legge 267/98 e s.m.i.
47
non disponibile, da valutare con dati locali caso per caso
2007
aspetti territoriali
Penalizzante per le aree che costituiscono una risorsa di particolare interesse provinciale e regionale dal punto di vista dei caratteri pedologici, disponibilità di rete irrigua e per tipo di coltura (vigneto D.O.C., oliveto, colture bio- logiche, …)
prog.
tema ASPETTO DESCRIZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E
COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
NOME SHAPE
1 ambientale Territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 m
dalla linea di battigia D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. a L.R. 24/98 e s.m.i. art.5;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 33 LT_Tav_B_costa_mare.shp 2 ambientale Territori con termini ai laghi compresi in una fascia della
profondità di 300 m dalla linea di battigia D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. b L.R. 24/98 e s.m.i. art.6;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 34 LT_Tav_B_costa_laghi.shp
3 ambientale Siti in fascia di rispetto di 150 m da corsi d'acqua, torrenti e fiumi D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. c L.R. 24/98 e s.m.i. art.7;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 35 LT_Tav_B_fascia_rispetto.shp D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. f;
Legge 394/91 e s.m.i.;
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
5 Univ_Agraria_sermoneta_DISS.shp
6 LT_Tav_B_usi_civici.shp
7 ambientale Zone umide incluse nell'e-lenco di cui al D.P.R. 448/85 D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. i; L.R. 24/98 e s.m.i. art.12;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 40 LT_Tav_B_zone_umide.shp
8 ambientale
Aree con presenza di immobili e/o con presenza di cose di interesse paleontologico, che rivestono notevole interesse storico, artistico, archeologico
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 157 all'interno tematismi tavola B PTPR
9 LT_Tav_B_risp_linee_archeo
10 LT_Tav_B_Aree_archeo.shp
11 LT_Tav_B_risp_punti_archeo.shp
12 LT_Tav_B_risp_linee_archeo_tipi1.shp
13 ambientale
Aree con presenza di beni immobili e mobili caratterizzati da bellezza naturale e di elevato valore estetico, oltre che punti panoramici da cui ammirare bellezze naturali
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 157 L.R. 24/98 e s.m.i. art.16;
non disponibile
punti panoramici in tavola C PTPR da verificare caso per caso
14 ambientale Aree percorse da fuoco Legge 353/2000 incendi_2004_2012.shp
Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
D.P.R. 357/97 Direttiva 92/43/CE;
Direttiva79/409/CE;
D.Lgs. 36/03 All. 1, punti 1 e 2;
17 vasche espansione.shp
N.T.A. P.A.I. artt.
23,24,25,26
D.Lgs.152/06 e s.m.i., art. 94, commi 3 e 4.
18
ambientale ambientale ambientale
ambientale 4
15
16
Siti di Interesse Comunitario
Zone di Protezione Speciale (ZPS)
Siti in fascia di rispetto da punti di approvvigionamento idrico ad uso potabile DPR 236/88. D.Lgs. 152/99
Parchi, riserve, aree protette in attuazione della L.349/91 L.R. 24/98 e s.m.i. art.9;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 37
Aree assegnate alle università agrarie e zone gravate da usi civici
idrogelogico
LT_Tav_B_Aree_protette.shp
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. h; L.R. 24/98 e s.m.i. art.11;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 39
zona_di_rispetto_captazioni.shp 19 idrogelogico
ambientale D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 142, lett. m; L.R. 24/98 e s.m.i. art.13;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 41
pai_idraulica.shp (query fasce_A_B) Zone di interesse archeologico
sic_2012.shp
zps_2012.shp
FATTORE GRADO DI VINCOLO
escludente Condizionante
escludente Condizionante
escludente Condizionante
escludente Tutela integrale
escludente Tutela integrale
escludente Tutela integrale
escludente Condizionante
escludente Condizionante
escludente Condizionante
escludente Tutela integrale per 10 anni dalla data dell'incendio
escludente Tutela integrale
escludente Tutela integrale
escludente
escludente
escludente Tutela integrale
DISCARICHE
prog.
tema ASPETTO DESCRIZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E
COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
NOME SHAPE
La zona di tutela assoluta è costituita dall’area immediatamente circostante le captazioni o derivazioni: in caso di acque sotterranee e, ove possibile per quelle superficiali, deve avere un’estensione di almeno 10 m di raggio dal punto di captazione. La zona di rispetto è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di tutela assoluta da sottoporre a vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare la risorsa idrica captata, e può essere suddivisa in zona di rispetto ristretta e zona di rispetto allargata. In particolare, nella zona di rispetto sono vietati l’insediamento di centri di pericolo e lo svolgimento di gestione dei rifiuti.
20 idrogeologico
Aree a rischio idrogeologico, tutelate dalla L.267/98 a pericolosità molto elevata (Pi4); pericolosità elevata (Pi3); a rischio elevato (Ri4), a rischio elevato (Ri3)
Legge 267/98 e s.m.i.; N.T.A. P.A.I. artt. 16, 17,
18 pai-frane.shp (query fasce_A_B)
21 chiese.shp
22 ospedali_e_case_di_cura.shp
23 scuole elementari regione.shp
24 scuole materne.shp
25 scuole medie regione.shp
26 scuole superiori.shp
27 (non disponibile con adeguato dettaglio, vanno utilizzati solo
come primo riferimento ) universita.shp
28 aspetti territorialiLe montagne per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del
mare per la catena appenninica e per le isole D.Lgs. 42/04 e s.m.i., art. 142, comma 1, lett. d montagne_1200.shp
29 aspetti territorialiAree con interferenze visuali con grandi vie di comunicazione e
percorsi di importanza storica e naturalistica da valutare caso per caso
Prossimità ad aree ricadenti nel sistema delle aree protette
(Parchi, Riserve) in attuazione della L.394/91. D.Lgs.42/04 e s.m.i., art.142, lett.f;
Legge 394/91 e s.m.i.;
Direttiva 92/43/CE;
31 ambientale
Prossimità alle aree con presenza di beni immobili e mobili caratterizzati da bellezza naturale e di elevato valore estetico, oltre che punti panoramici da cui ammirare bellezze naturali
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. art. 157 L.R. 24/98 e s.m.i. art.16; da valutare caso per caso
L.R. 24/98 e s.m.i. art.10;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 38;
L.R. 39/02, art.68;
33 idrogeologico Aree sismiche Legge 64/74 (si indica il grado di sismicità dell'area ai sensi
di tale Legge); non presente in provincia di Latina
Tav_B_Boschi_LT.shp
da valutare caso per caso, il PNC non ha vincoli esternamente al perimetro Siti in fascia di rispetto da punti di approvvigionamento idrico ad
uso potabile DPR 236/88. D.Lgs. 152/99
Territori coperti da foreste e boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento
D.Lgs.42/04 e s.m.i., art.142, lett.g;
Sono considerate, oltre alle aree nazionali e regionali tutelate, anche quelle soggette a specifiche norme di PTPR, PTP e PRG in quanto le esigenze gestionali potrebbero entrare in conflitto
con le possibilità di piena fruizione di tali aree.
Direttiva 79/409/CE;
L.R. 24/98 e s.m.i. art.9;
N.T.A. P.T.P.R. Art. 37
zona_di_rispetto_captazioni.shp
aspetti territoriali 19 idrogelogico
ambientale 32
ambientale 30
Presenza di edifici sensibili quali scuole, ospedali, centri turistici, impianti sportivi a distanza minima. Aree di espansione
residenziale.
FATTORE GRADO DI VINCOLO
DISCARICHE
escludente Tutela integrale
escludente Condizionante
escludente Condizionante
attenzione progettuale
Penalizzante, l'applicazione del vincolo si attiva attraverso distanze di rispetto, misure e norme fissate dall'autorità
attenzione progettuale
Penalizzante per gli impianti localizzati in aree caratterizzate da rischio sismico elevato
escludente Tutela integrale
attenzione progettuale
Penalizzante; l'applicazione del vincolo si attiva attraverso distanze di rispetto, misure e norme fissate dall'autorità.
attenzione progettuale escludente
prog.
tema ASPETTO DESCRIZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E
COMUNITARI
RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI
NOME SHAPE
34 idrogeologico Interferenza con i livelli di qualità delle risorse idriche
superficiali e sotterranee (D.Lgs. 152/99) D.Lgs.152/2006 e s.m.i.; da valutare caso per caso
35 idrogeologico Aree sottoposte a vincolo idrogeologico R.D.L.3267/23 vincolo idrogeologico.shp
37 idrogeologico Aree in frana o erosione tutelate dalla L.267/98 (conversione del
D.L. 180/98) Legge 267/98 e s.m.i.; N.T.A. P.A.I. artt. 16, 17,
18 pai-frane.shp (query fasce_C attenzione)
da verificare caso per caso, può esser utilizzato l'uso del suolo della provincia aggiornato però al 2005 residenziale_2005.shp Zone__B_C_PRG.shp
da verificare caso per caso, può esser utilizzato l'uso del suolo della provincia aggiornato però al 2005 residenziale_2005.shp
39 Siti in fascia di rispetto da infrastrutture quali strade, autostrade, gasdotti, oleodotti, cimiteri,ferrovie, beni militari, aereoporti.
40
41
42
43
44 buffer_linee_ferroviarie_esistenti_.shp
45 aereoporti_Buffer1.shp
46 cimiteri_Buffer1.shp
Condizioni meteoclimatiche.
Microclima sfavorevole alla diffusione degli inquinanti, dove condizioni in calma di vento e stabilità atmosferica ricorrono con maggiore frequenza.
49 risorse idriche Aree nelle quali non sussista almeno un franco di 2 m tra il livello
di massima di escursione della falda e il piano soggiacenza-2m.shp
50 Idrogeologia Aree in corrispondenza di doline, inghiottitoi, o altre forme di
carsismo superficiale da valutare caso per caso
51 Protezione terreno e acque
Aree nelle quali non sia conseguibile, anche con interventi di impermeabilizzazione artificiale, un coefficiente di permeabilità così come fosse fissato dal presente piano.
da valutare caso per caso
52 Protezione
terreno e acque Aree caratterizzate da elevata permeabilità da valutare caso per caso
aspetti territoriali
aspetti territoriali 48
Aree agricole di particolare pregio non disponibile
pai_idraulica.shp (query fasce_C attenzione)
N.T.A. P.A.I. artt. 23, 24, 25, 26
Assenza di idonea distanza dall’edificato urbano: > 1.000 m; >
500 m se case sparse Per le discariche la distanza deve essere valutata in relazione alla tipologia di discarica.
(D.L.285/92, D.M.1404/68, DPR 753/80, DPR 495/92, RD 327/42)
aspetti territoriali
38 D.L. 285/92 e s.m.i. (Nuovo codice della strada), per la
definizione di “centro abitato”;
D.18/11/95, D.M.A.F. 23/10/92, Reg.CEE 2081/92, Reg.CEE 2092/91, D.Lgs.228/01 art.21, comma1, lett. a), b), c).
fasce_rispetto_strade.shp da integrare con grafo teleatlas o bing maps D.L. 285/92 e s.m.i. (Nuovo codice della strada), D.M.
1404/68, DPR 753/80 (ferrovie), DPR 495/92 abrogato per le parti in contrasto con la L. 472/99, art. 26 (strade), RD 327/42; Legge 1265/34 art. 338(cimiteri); D.Lgs. 96/05, art.
707 e L. 58/63 (aeroporti) 36 idrogeologico Aree esondabili tutelate dalla L.267/98 (conversione del D.L.
180/98) Legge 267/98 e s.m.i.
47
non disponibile, da valutare con dati locali caso per caso aspetti territoriali
FATTORE GRADO DI VINCOLO
DISCARICHE
attenzione progettuale
Le operazioni di stoccaggio e trattamento dei rifiuti potrebbero, per cause accidentali, interferire con i livelli di qualità delle risorse idriche
attenzione progettuale
attenzione progettuale
Ci si riferisce a quelle aree in frana o soggette a movi-menti gravitativi dove non sono possibili interventi di riduzione e contenimento del fenomeno
escludente attenzione progettuale
Penalizzante per impianti ubicati sopravento ad aree residenziali o strutture sen-sibili. Si considerano i venti dominanti a livello locale; si identificano eventuali aree residenziali e funzioni sensibili risultanti.
escludente
D.Lgs. 36/03 e s.m.i.; la distanza di sicurezza dal centro abitato, misurata dalla recinzione dell'impianto della discarica, deve essere valutata in relazione alla tipologia di discarica.
escludente
Penalizzante per le aree che costituiscono una risorsa di particolare interesse provinciale e regionale dal punto di vista dei caratteri pedologici, disponibilità di rete irrigua e per tipo di coltura (vigneto D.O.C., oliveto, colture bio- logiche, …)
escludente attenzione progettuale