5 Nel corso degli ultimi 40 anni, la rapida industrializzazione delle economie emergenti ha portato ad una costante crescita della domanda globale di elettricità, superando notevolmente le aspettative. L’International Energy Agency (IEA) e l’International Renewable Energy Agency (IRENA) concordano
sull’affermare che il trend di tale richiesta aumenterà nei prossimi decenni: le stime mostrano che nel 2030 la popolazione mondiale si aggirerà attorno agli 8.2 bilioni di persone contro gli attuali 7 bilioni con un consumo di elettricità di 37000 TWh1 (Fig. 1).
La questione risulta di notevole importanza negli Emirati Arabi Uniti (UAE) dove il recente sviluppo economico e demografico sta spingendo la rete elettrica degli stati membri ai suoi limiti. In partico-lare, Dubai ha registrato un aumento dei consumi elettrici del 9,6% nel 2010, dello 0,7% nel 2011, del 6,9% nel 2012 e del 3,3% nel 2013 e dispone di una capacità installata pari a 9.600 Megawatt a fronte di consumi di picco pari a 6.800 Megawattora nel 2013. Nei prossimi anni i consumi dovreb-bero crescere del 4,5 – 5 % annuo2.
Le nuove generazioni emiratine chiedono qualità di vita migliori e meno inquinamento, più sosteni-bilità e meno dipendenza assoluta dal petrolio: le autorità locali si stanno dimostrando sensibili ed attenti a tali problematiche, assecondando tali richieste con scelte strategiche in linea con quanto avviene nel mondo occidentale. Infatti, nonostante il possesso di alcuni dei più grandi giacimenti di
1 AA.VV., REthinking Energy 2014, International Renewable Energy Agency, 2014.
2 AA.VV., Acqua ed energia sono la priorità per il prossimo decennio in “Diplomazia Economica Italiana”, marzo 2015, pp. 30-32. Fig. 1 – Crescita demografica e domanda di energia elettrica. AA.VV., REthinking Energy 2014, Internatio-nal Renewable Energy Agency, 2014.
Introduzione
Introduzione
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idrocarburi del mondo, gli Emirati intendono diversificare il proprio parco di produzione di energia elettrica, ricorrendo anche al nucleare ed alle tecnologie rinnovabili. Come previsto nel Dubai In-tegrated Energy Strategy for 2030 (DIES 2030), le grandi sfide per Dubai sono quelle di ridurre del
30% la domanda di energia e di incrementare la produzione di energia da pannelli fotovoltaici del 5% entro il 2030.
Come emerge da numerosi studi, l’edilizia è tra i settori più energivori (consumando circa il 40% dell’energia prodotta a livello mondiale) ed è responsabile per metà delle emissioni di CO2 nell’at-mosfera3. Si sottolinea che, nei paesi della fascia tropicale e sub-tropicale dove si raggiungono picchi
di temperatura di 50°C durante la stagione estiva, gli impianti di condizionamento sono in funzione per gran parte dell’anno, portando i consumi energetici e le emissioni di anidride carbonica a valori superiori alle medie mondiali. Tipologie costruttive tradizionali basate su sistemi di raffrescamento e isolamento passivo hanno lasciato il posto ai più moderni edifici vetrati, incrementando così il fabbi-sogno per la climatizzazione degli immobili.
In una realtà come quella di Dubai il cui boom economico è iniziato da pochi decenni ed è tuttora in corso, l’efficientamento energetico degli edifici esistenti è di importanza fondamentale almeno quanto la buona progettazione dei nuovi.
Alla luce degli studi e delle regolamentazioni europee e nazionali in materia di energetica nel set-tore edilizio, la presente tesi ha l’obiettivo di analizzare e quantificare il fabbisogno di energia per il raffrescamento di una residenza unifamiliare reale, tipica del territorio di Dubai. Consapevoli dell’im-portanza delle relazioni tra edificio ed impianto, il lavoro di disamina è iniziato proprio dallo studio dell’ubicazione e del suo orientamento, da quello dell’involucro edilizio e da come il sistema impian-tistico per la climatizzazione estiva si relaziona con esso, nonché delle abitudini di vita di chi vi risie-de. Sono stati valutati alcuni interventi architettonici ed impiantistici atti a migliorare le prestazioni energetiche ed impiantistiche dell’edificio, con benefici non solo in termini economici ma soprattut-to legati alla riduzione della domanda di energia elettrica e, conseguentemente, dell’emissione di gas serra ed anidride carbonica nell’atmosfera.
3 N. A. ALDOSSARY, Y. REZGUI, A. KWAN, Domestic energy consumption patterns in a hot and humid climate: A