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CAPITOLO 10 – CONCLUSIONI

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 10 – CONCLUSIONI

Il progetto architettonico, andando a costruire una cittadella per lo sport anziché una semplice “palestra” come previsto dal PRG, è riuscito in questo modo a creare un ambiente, collocato in una zona periferica della città, in grado di interagire con il quartiere, dotandolo di un nuovo centro in grado di rivitalizzarlo.

Attraverso un attento studio dei percorsi e degli “spazi non costruiti”, attraverso l’introduzione di ambienti non prettamente dedicati all’attività sportiva ed attraverso lo studio delle finiture e dei materiali architettonici, si è tentato di dotare il quartiere di un centro che potesse essere vissuto a tutte le ore del giorno e da tutte le componenti del quartiere. Alla luce delle recenti tendenze della pratica sportiva, che segna un preoccupante aumento della fascia delle persone che non fanno alcuna attività fisica, si è cercato di progettare il complesso sportivo in modo che fosse fruibile da un utenza pensata più come un utenza “attiva”, ovvero come possibili fruitori dei servizi sportivi, che non come un utenza “passiva”, ovvero come semplici spettatori dell’evento sportivo.

La conformazione degli edifici, le elevate altezze, e il loro posizionamento mutuo hanno inoltre fatto in modo che il centro sportivo non ancorasse lo sguardo unicamente all’interno del complesso costruito, ma si potesse espandere verso l’esterno, ed in particolare verso i monti Pisani.

Più in particolare, nel complesso sportivo sono previsti:

ü Una palestra polivalente al coperto (dimensioni campo da pallamano) dotata di servizi annessi e di posti per il pubblico;

ü Una palestra per l’arrampicata sportiva all’aperto;

ü Due campi da tennis all’aperto;

ü Un campo da calcetto all’aperto;

ü Una pedana polivalente all’aperto (dimensioni campo da pallacanestro);

ü Spogliatoi per le attività sportive all’aperto;

ü Un bar;

ü Una sala studio;

ü Un museo per lo sport;

ü Un centro di medicina sportiva;

ü Una sala polivalente per conferenze, cineforum, auditorium ecc;

ü Uffici per le attività sportive;

ü Uffici direzionali.

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235 Il progetto architettonico è stato poi completato con un progetto di adeguamento illuminotecnico, volto al rispetto dei requisiti di illuminazione in particolare della palestra polivalente al coperto. Lo studio dell’illuminazione naturale prima, e di quella artificiale dopo, effettuata nell’ottica del rispetto delle indicazioni architettoniche, ha portato allo studio di alcune integrazioni che si sono rivelate indispensabili per il rispetto dei requisiti illuminotecnici della palestra, soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione naturale. In particolare, il calcolo del fattore di luce diurna Dm ha permesso di effettuare un predimensionamento della superficie finestrata minima per la palestra. Inoltre, al fine di evitare l’irraggiamento solare diretto all’interno della palestra, è stato studiato un opportuno elemento schermante, costituito da elementi frangisole regolabili a seconda delle condizioni atmosferiche e del periodo dell’anno.

Definito in modo completo il progetto architettonico del complesso sportivo, arrivando cioè alla definizione del particolare costruttivo, è stato eseguito tramite software un calcolo dell’illuminazione naturale, ed in seguito dell’illuminazione artificiale, teso al rispetto dei requisiti illuminotecnici minimi per lo svolgimento dell’attività sportiva. .

In particolare, dai risultati effettuati per il calcolo della sola illuminazione naturale è emerso come questa da sola non fosse sufficiente per soddisfare i requisiti illuminotecnici necessari per il regolare svolgimento dell’attività sportiva, se non per alcuni periodo dell’anno (mesi estivi, ore pomeridiane) in cui si raggiungono i requisiti necessari per lo svolgimento dell’attività di normale allenamento.

I calcoli illuminotecnici hanno inoltre confermato il soddisfacimento dei valori del fattore di luce diurna medio, che per gran parte dell’anno si stabilizza sul valore Dmed = 2,2%, superiore al valore Dmed,min= 1,5% suggerito dalla letteratura tecnica.

Constatata l’impossibilità dell’utilizzo della sola illuminazione naturale per il rispetto dei requisiti illuminotecnici della palestra, e per permettere l’utilizzo della palestra anche nelle ore notturne, è stato studiato un sistema di illuminazione artificiale.

Il progetto illuminotecnico è stato impostato su sei livelli diversi di accensione, nell’intento di mirare ad un risparmio energetico, garantendo al tempo stesso un ottima flessibilità di utilizzo e il rispetto delle indicazioni suggerite dal progetto architettonico dell’impianto.

Le numerose soluzioni verificate hanno orientato la scelta verso l’uso l’utilizzo di apparecchi aventi la medesima potenza di 400 W, ma con diverse caratteristiche di diffusione del flusso luminoso, alternando così proiettori con ottiche simmetriche ed asimmetriche, diffondenti o concentranti. Gli apparecchi luminosi sono stati posti sopra

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236 l’area di gioco, facendo attenzione ad evitare quelle posizioni, suggerite dalla letteratura tecnica e scientifica, particolarmente svantaggiose per gli atleti (come ad esempio il caso di apparecchi luminosi posti al di sopra della rete del campo da pallavolo).

L’attento studio della disposizione degli apparecchi ha comunque permesso il rispetto dei valori minimi imposti dalla normativa per le varie discipline sportive previste, cosi come mostrato in tab 10.1.

Livello di accensione EHmed in PA(1)

Hmed H

E

u= E min EHmed in (TA-PA)(1)

I livello 803 lx (>750) 0,71 (>0,7) 576 lx (>572)

II livello 528 lx (>500) 0,71 (>0,7) 467 lx (375 lx)

III livello 310 lx (>300) 0,59 (>0,6) 251 lx (225lx)

IV livello 241 lx (>200) 0,57 (>0,5) 233 lx (150 lx)

V livello(2) 197 (>100) 0,47

VI livello(2) 59 (>50) 0,61

VII livello(3) 60 (>10) 0,54

Note:

1) Per PA si intende l’area di gioco, mentre per TA si intende l’area totale, comprensiva anche delle fasce di rispetto per lo sport considerato.

2) I livelli numero 5 e numero 6 sono dedicati rispettivamente alla manutenzione ordinaria e alla luce di emergenza, e pertanto EOmedè valutato direttamente su TA. Inoltre, pur non essendo previsti livelli minimi di uniformità da rispettare, si è cercato di ottenere un valore accettabile di uniformità.

3) Il livello numero 7 è dedicato all’illuminazione delle tribune e dei percorsi di smistamento del pubblico, e garantiscono l’illuminamento anche in caso di assenza di illuminazione per l’attività sportiva. I valori indicati sono ovviamente riferiti all’area di pertinenza del pubblico, e non a TA.

ü Entro parentesi tonde è riportato il valore minimo imposto dalla normativa

Tabella 10.1 Valori di illuminamento medio orizzontali e di uniformità di progetto.

E’ stato previsto un ulteriore livello di illuminazione, il settimo, atto a garantire il rispetto dei valori minimi di illuminamento per i percorsi di smistamento del pubblico e delle tribune, anche nel caso di assenza dell’illuminazione prevista per l’esercizio sportivo. E’

da segnalare che per questo livello di illuminazione sono state utilizzate lampade aventi una temperatura di colore di 3000 K, minore rispetto alla Tc delle lampade utilizzate per l’illuminazione dell’area di gioco, in modo da differenziare anche visivamente la zona di pertinenza del pubblico con la zona di pertinenza degli atleti e del gioco. Le lampade da 150 W utilizzate sono del tipo OSRAM HQI-T 150/WDL UVS Powerstar r, caratterizzate dalla possibilità di riaccensione a caldo praticamente immediata, nel rispetto quindi delle disposizioni per l’illuminazione di emergenza.

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