INDICE
INTRODUZIONE...pag. 1
CAPITOLO PRIMO
IL PRESUPPOSTO DELLA “NON PICCOLEZZA” DELL’IMPRESA
1 – Il piccolo imprenditore commerciale: motivi storici dell’esenzione dalla disciplina del fallimento……….pag. 4 2 – Due diverse nozioni di piccolo imprenditore già all’origine della
disciplina……….………pag. 10 3 – La riforma tributaria del ’72 e l’intervento della Corte
Costituzionale……….pag. 23 4 – Il criterio della prevalenza: l’incertezza sulla figura del piccolo
imprenditore persiste……….………pag. 27 5 – Le diverse proposte dei progetti passati e confronto
con altri paesi. ………...………pag. 33
CAPITOLO SECONDO
I CRITERI DIMENSIONALI DELLA VIGENTE LEGGE FALLIMENTARE
1 – La riforma: attuazione del principio delega………..pag. 41 2– Criteri dimensionali quantitativi..………...pag. 48 2.1 – Il criterio strutturale. ………..pag. 53
2.2 – Il criterio dinamico.……… pag. 63 2.3 – Problemi e critiche. ………..………...pag. 65 3 – Il limite dell’utilità: art. 15. ..………..pag. 70 4 – Sopravvive la prevalenza? Coordinamento con la norma del codice civile….………pag. 74
CAPITOLO TERZO LE FATTISPECIE SPECIALI
1 – L’artigiano………pag. 81 1.1 - Le ragioni della sottrazione dell’artigiano dal fallimento:
contrastanti indirizzi giurisprudenziali……….………..pag. 81 1.2 - Le diverse nozioni e il quadro normativo della figura
dell’artigiano. ………pag. 83 1.3 - La soluzione intrapresa dalla giurisprudenza: il criterio del
guadagno contrapposto al profitto………...pag. 92 2 – Le piccole società commerciali………pag. 94 3 – Le società artigiane………..pag. 98 4 – L’intervento della riforma della legge fallimentare ...……….pag.108
4.1 – Rimane il criterio del codice civile: la prevalenza?...pag.110
CONCLUSIONI………pag.113
BIBLIOGRAFIA………..pag.114