5. Esempio di utilizzo del database dei PMAA:
collegamento degli interventi al catasto vettoriale
Per questo esempio è stato scelto il Comune di San Giuliano Terme, per la disponibilità presso l’ufficio S.I.T. della Provincia di Pisa, degli shapefiles con i tematismi delle particelle catastali per il Comune interessato e per il numero significativo di richieste di PMAA presentate negli anni che sono stati inseriti nel database.
Dopo aver opportunamente trattato i dati del database, relativi al Comune di San Giuliano Terme, per poterli utilizzare con i software GIS, questi sono stati inviati all’ufficio S.I.T. della Provincia di Pisa, dove è stato effettuato il collegamento tra le informazioni del database ed il catasto vettoriale.
Il processo di collegamento tra i due, dopo il trattamento dei dati, si può considerare “automatico”, se il dato identificativo della particella interessata dall’intervento inserito nel database, corrisponde al dato identificativo della particella presente nel catasto vettoriale.
Poiché gli interventi considerati risalgono in gran parte al 1998, è stata trovata qualche difficoltà nel far combaciare i dati presenti nel database con quelli più recenti del catasto vettoriale. Una prima analisi da parte dell’ufficio S.I.T. della provincia di Pisa a riguardo, ha messo in evidenza che, per il campione esaminato, questo si deve all’accorpamento o al
69 frazionamento delle particelle che non trovano corrispondenza. Situazioni di questo tipo, tuttavia, possono essere risolte consultando i dati storici catastali, che nel breve periodo saranno restituiti in forma vettoriale: una volta diponibili, il collegamento tra il database e il catasto vettoriale potrà dirsi completo.
Nelle tavole 5.1 e 5.2 sono state riportate le dieci (10) particelle catastali relative alle richieste di nuova edificazione inserite nel database (1995- 2002), che hanno trovato corrispondenza con il catasto vettoriale.
Le particelle catastali interessate dagli interventi, sono state sovrapposte alle ortofotocarte digitali di proprietà dell’AIMA15, risalenti al 2003. A fianco di ogni immagine sono stati riportati le caratteristiche dell’intervento di nuova edificazione e gli identificativi catastali ( foglio e particella ).
L’uso delle ortofotocarte digitali fornisce una visione contestuale delle zone interessate dagli interventi richiesti e, in modo puramente indicativo soltanto nel caso delle nuove edificazioni, un’informazione visiva sulla loro effettiva realizzazione. In questo senso si può vedere come tutti gli interventi raffigurati nella tavola 5.1 siano stati realizzati e come quelli delle particelle in B e D siano inseriti in un contesto ormai quasi
15 AIMA (Agenzia per gli Interventi nel Mercato Agricolo), con il Dlgs. 165/99 AGEA (AGenzia per le Erogazioni in Agricoltura)
totalmente urbanizzato. Per la tavola 5.2 si può dire lo stesso dal punto di vista della realizzazione degli edifici, mentre soltanto l’intervento della particella in F è inserito in un’area dove ci sono molti altri edifici, che sono con buona approssimazione, abitazioni.
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A B
C D
E F
G H