I Centri di senologia in rete per migliorare la qualità delle cure
24 novembre 2015 Formazione e ricerca
(A.Sapino)
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Per rete si intende il sistema di relazioni tra le Strutture di senologia, finalizzato a governare lo sviluppo dei servizi complessivamente offerti a livello regionale e lo sviluppo di uno specifico servizio complessivamente offerto a livello di bacino di utenti di Azienda/USL o interaziendale.
Capitolo 3.
Articolazione e requisiti
quali/quantitativi delle reti di senologia
Il sistema di gestione della rete è finalizzato ad assicurare in primo luogo obiettivi distinti in
• clinici,
• organizzativi,
• di ricerca e formazione
Gli esperti che si dedicano alla patologia della mammella devono avere una formazione specifica e mantenere nel tempo le competenze:
• a questo proposito Eusoma ha definito gli standard per la
formazione dei diversi esperti nel settore indicandone i contenuti teorici e pratici.
(Numerosità casistica, case mix, tempo dedicato etc.)
Formazione ab initio
Rilevazione e valutazione sistematica dei bisogni formativi, con particolare attenzione
• alla introduzione di innovazioni tecnologiche ed organizzative
• nonché all’inserimento di nuovo personale.
Formazione in itinere
Formazione del personale
Si prevede come impegno primario dei CENTRI DI SENOLOGIA (CS) la
• formazione di tutto il personale sanitario,
• anche delle strutture sanitarie
periferiche di tutte le specialità che afferiscono alla rete di senologia sia per il ricambio generazionale che per il miglioramento delle
prestazioni senologiche in tutto il territorio di riferimento della rete e anche al fine di evitare fenomeni di burn-out.
Formazione permanente
INDICATORI per la FORMAZIONE:
1. L’unità dovrebbe inoltre organizzare almeno un corso annuale di
aggiornamento.
renderanno disponibili.
Valutazione dell’efficacia dei programmi formativi attuati.
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Indicatori di esito:
1. Recidive locali dopo chirurgia conservativa (≤5% a 5 anni) 2. Intervallo libero da malattia per stadio
3. Sopravvivenza globale per stadi;
4. Tasso di complicanza a lungo termine post operatorie (linfedema, ecc.);
Indicatori di processo:
1. Proporzione di casi discussi all’ incontro multidisciplinare per la discussione dei casi clinici
2. Indicatori sulla diagnostica e lo staging al fine di assicurare che le pazienti vadano all'intervento con una diagnosi completa
3. Indicatori sulla diagnostica e lo staging al fine di assicurare che le pazienti vadano all'intervento con una diagnosi completa
es: Proporzione di prelievi citologici guidati dall’ imaging non
soddisfacenti (C1) (RIDUZIONE DOPO IL CORSO DI FORMAZIONE) 4. Indicatori per assicurare la completezza della caratterizzazione prognostico- predittiva
5. Indicatori per valutare l'appropriatezza della strategia terapeutica loco- regionale (chirurgia e radioterapia) in base al tipo di tumore
Proporzione di pz con ca invasivo fino a 3 cm (dimensione totale e componente TIS inclusa) che hanno eseguito chirurgia conservativa
5. Indicatori per valutare l'appropriatezza della terapia sistemica in base al tipo di tumore
6. Staging, Follow up,Counselling e riabilitazione
La ricerca è parte essenziale dell’attività del CS sia ai fini
dell’assistenza che della formazione.
Deve essere garantita l’attività di ricerca, come parte integrante del training degli specialisti e della
formazione del personale infermieristico di senologia.
INNOVAZIONE E RICERCA
La ricerca è parte essenziale dell’attività del CS sia ai fini
dell’assistenza che della formazione.
Deve essere garantita l’attività di ricerca, come parte integrante del training degli specialisti e della
formazione del personale infermieristico di senologia.
Il database clinico rappresenta inoltre un importante strumento per
l’aggiornamento delle
raccomandazioni e per progetti di ricerca non solo da parte del singolo
centro ma anche da condividere con la rete nazionale dei centri di senologia.
INNOVAZIONE E RICERCA
Il CS promuove e partecipa a:
• progetti di ricerca innovativi in senologia sia in ambito clinico che infermieristico e ne diffonde risultati e ricadute nella pratica clinica.
• la ricerca clinica deve essere
programmata e capace di privilegiare progetti di valore innovativo e studi multicentrici;
• I CS dovrebbero favorire
l’arruolamento in studi clinici con
particolare attenzione alle ricerca
traslazionale e alla sperimentazione
di nuove tecnologie
L’audit clinico, poiché verifica la buona qualità della pratica corrente
rispetto allo standard, non va confuso con la ricerca clinica la quale mira a definire le caratteristiche della buona pratica in un ambito ignoto o poco conosciuto
Gli indicatori di qualità possono essere utilizzati per evidenziare potenziali criticità, aree che
necessitano ulteriori
approfondimenti attraverso studi
clinici e ricerca, e per mappare le
variazioni e le modifiche nel tempo.
Indicatori di esito:
1. Recidive locali dopo chirurgia conservativa (≤5% a 5 anni) 2. Intervallo libero da malattia per stadio
3. Sopravvivenza globale per stadi;
4. Tasso di complicanza a lungo termine post operatorie (linfedema, ecc.);
Indicatori di processo:
1. Proporzione di casi discussi all’ incontro multidisciplinare per la discussione dei casi clinici
2. Indicatori sulla diagnostica e lo staging al fine di assicurare che le pazienti vadano all'intervento con una diagnosi completa
3. Indicatori sulla diagnostica e lo staging al fine di assicurare che le pazienti vadano all'intervento con una diagnosi completa
es: Proporzione di prelievi citologici guidati dall’ imaging non soddisfacenti (C1)
4. Indicatori per assicurare la completezza della caratterizzazione prognostico- predittiva
5. Indicatori per valutare l'appropriatezza della strategia terapeutica loco- regionale (chirurgia e radioterapia) in base al tipo di tumore
Proporzione di pz con ca invasivo fino a 3 cm (dimensione totale e componente TIS inclusa) che hanno eseguito chirurgia conservativa (STUDI MULTICENTRICI SU TERAPIE NEOADIUVANTE)
5. Indicatori per valutare l'appropriatezza della terapia sistemica in base al tipo di tumore
6. Staging, Follow up,Counselling e riabilitazione