Figura 9: Dettaglio tabella Povertà e Inclusione Sociale – Flussi Migratori POVERTÀ E INCLUSIONE SOCIALE - FLUSSI MIGRATORI
PRIORITÁ OBIETTIVI SOTTO-OBIETTIVI INDICATORI AZIONI DESTINAT
ARI (consolidati
e nuovi)
1 Realizzare
interventi di inclusione dei cittadini extracomunitari regolarmente residenti in Veneto, anche in coerenza con la
programmazione nazionale del Fondo Europeo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI 2014-2020) al fine di promuovere la coesione e lo sviluppo della comunità regionale residente
Promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita
economica, sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle associazioni di migranti
- istituzione di consulte dei cittadini comunitari ed extracomunitari nelle istituzioni comunali con funzioni consultive
2/3 nuove associazioni costituite
n. di iniziative
organizzate dai migranti assieme alle altre associazioni
- Creare una struttura stabile a livello distrettuale o di Ambito (cd cabina di regia) che stimoli, gestisca e coordini tutte le iniziative in materia di inclusione della popolazione migrante, coordinando tutti gli attori coinvolti nelle azioni previste dal PIANO DI ZONA.
- Effettuare una mappatura delle Associazioni di Migranti del Distretto.
- Stimolare la costituzione di Associazioni per le nazionalità sottorappresentate in ambito comunale.
- Stilare un regolamento condiviso sul funzionamento delle Consulte di migranti, che abbia lo stesso contenuto in tutti i Comuni del Distretto (composizione, funzionamento, funzioni, deliberazioni).
- Mappare i bisogni di formazione delle P.A. del territorio (Comuni, ULSS, Centri per l’Impiego) con
Associazion i di migranti
Comuni
ULSS
Enti del Terzo settore
- Ampliare la conoscenza dei fenomeni migratori (da un punto di vista giuridico, sociologico, culturale) tra gli operatori della P.A. che si interfacciano con i migranti, per facilitare l’accesso dei migranti ai servizi della P.A.
1-2 corsi di formazione a livello
Distrettuale/Ambito
n. di operatori coinvolti nelle formazioni
n. di interventi di mediazione richiesti
somministrazione di questionario.
-Attivare corsi di formazione sui temi dell’immigrazione, attivando moduli diversi a seconda del settore di interesse (ad esempio: Anagrafe- Sanità- Sociale) da rivolgere agli operatori della P.A. con
approfondimento di aspetti giuridici, sociali, culturali. Gestione a livello di Distretto/Ambito.
-attivare formazioni sull’utilizzo della mediazione linguistico culturale per il personale della P.A.
P.A.
territoriali (ad esempio ULSS, Comuni, Centro Impiego).
Incrementare le competenze civico - linguistiche dei cittadini immigrati in modo da favorirne l'inserimento socio-lavorativo, anche attraverso azioni di contrasto alla dispersione scolastica
Ampliare l'offerta di insegnamento della lingua italiana e migliorare l’offerta formativa
n. corsi lingua/ laboratori linguistici attivati
n. tutor “apprendimento”
coinvolti
n. interventi di MLC
n. formazioni realizzate
Attivare corsi di formazione per insegnanti di lingua italiana rivolto ai territori di Distretto, destinato anche alle persone che già insegnano nei corsi comunali già attivi.
Istituire, nei territorio comunali, corsi di lingua italiana per target specifici, quali ad esempio, lavoratori e donne al fine di favorire la loro partecipazione
Attivare corsi di alfabetizzazione informatica base per i migranti
Individuare “tutor dell’apprendimento” che affianchino gli alunni stranieri soprattutto in seguito
all’introduzione della didattica a distanza aiutando loro e le famiglie nella gestione dei compiti e nel rapporto con la scuola
- Incentivare l’utilizzo dei mediatori linguistico culturali per il
Cittadini stranieri e comunitari
coinvolgimento attivo delle famiglie degli studenti stranieri