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LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEL SETTORE DELLA CHIMICA DATI

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A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

5

MAGGIO 2016 I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Maria Rita Pelone - Tel. 06/54872248 - Fax 06/54872603

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Mario G. Recupero Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli

Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Gina Romualdi

ISSN 2035-5645

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEL SETTORE DELLA CHIMICA

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEL SETTORE DELLA CHIMICA

GLI INFORTUNI NEL SETTORE DELLA CHIMICA

LA CUSTOMER SATISFACTION INAIL SI RICONFERMA SU ALTI LIVELLI DI SODDISFAZIONE

AZIENDE E ADDETTI ASSICURATI ALL'INAIL , DENUNCE DI INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALE - ANNI 2010-2014

Aziende 5.104 5.068 5.039 4.973 4.775 -6,4%

Addetti-anno 131.796 132.528 129.883 129.598 128.984 -2,1%

Denunce di infortunio 3.100 2.749 2.328 2.233 2.096 -32,4%

Denunce di malattia professionale 215 182 187 183 192 -10,7%

NUMEROSITÀ 2010 2011 2012 2013 2014 Var.%

2014/2010

La normativa degli agenti chimi- ci ha subito notevoli mutamenti per l’emanazione dei Regola- menti Comunitari: 1272/08 - CLP e 1907/06 - REACH.

Recente è il d.lgs. 15 /02/2016 n. 39 che modifica il d.lgs.

81/08 per adeguare l'ordina- mento nazionale al contesto comunitario. Il decreto prevede la modifica di alcune definizioni (“miscele pericolose”, “agente cancerogeno” e “agente muta- geno”) e delle informazioni che il produttore deve fornire al datore di lavoro; inoltre modifica gli allegati XXV e XXVI.

L’Inail ha attuato iniziative nel settore chimico di formazione, attività di studio, interventi di sostegno alle imprese.

In tale contesto si inquadra anche l’Accordo Quadro tra Inail e Federchimica nel quale, in ottica prevenzionale, sono state redatte le “Linee di Indirizzo per l’applicazione di un sistema di

gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) per l’industria chimica”. Queste sono basate su un approccio organizzativo gestionale tipico di un SGSL ma conforme al tipo High Level Structure utilizzato per le nuove norme relative alla qualità (UNI

EN ISO 9001:2015) e all’am- biente (14001:2015), così come per il progetto ISO 45001, e prendendo in considerazione le specificità produttive, organizza- tive e settoriali del comparto chimico.

(M. Ilaria Barra)

TAV. 1: DENUNCE DI INFORTUNIO NEL SETTORE DELLA CHIMICA PER GENERE E PAESE DI NASCI- TA - ANNO DI ACCADIMENTO 2014

GENERE PAESE DI NASCITA

Maschi 81,5%

Femmine 18,5%

Unione Europea (esclusa Italia)

2,9%

Extra Unione Europea 11,6%

Italia 85,5%

Fonte: Banca dati statistica INAIL - Dati rilevati al 31-10-2015 Divisione ISTAT ATECO 2007: C20

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DENTRO LA NOTIZIA

GLI INFORTUNI NEL SETTORE DELLA CHIMICA

L’Italia è il terzo produttore chimi- co europeo, dopo Germania e Francia. La distribuzione delle attività chimiche risulta diffusa su tutto il territorio nazionale. Parti- colarmente significativa è la pre- senza in Lombardia, la seconda regione chimica europea per numero di imprese e addetti (45mila addetti - fonte Assolom- bardia). L'andamento infortunisti- co nell'industria chimica nel quin- quennio 2010/2014, mostra una costante diminuzione di denunce, passate dai 3.100 del 2010 ai 2.096 del 2014 (-32,4%). Per gli infortuni mortali l’andamento è stato invece altalenante, dai 3 del 2010 ai 9 del 2014 con un picco nel 2012 (12 denunce). Il com- parto con la maggior quota infor- tunistica (38,6% nel 2014) è la

“Fabbricazione di prodotti chimi- ci di base, fertilizzanti, materie plastiche e gomme”. Dall’analisi della dimensione aziendale si evi- denzia come il settore sia caratte- rizzato dalla rilevanza delle grandi/medie imprese, con un 41,6% di denunce, nel 2014, avvenuti in imprese tra i 50 e 249 lavoratori, e solo il 12,2% in aziende con meno di 10 lavora- tori. A livello territoriale, invece, l’attività del Settore risulta incen- trata nel nord Italia, con il totale infortuni, tra Nord-Est e Nord- Ovest, pari all’81,5%, contro il solo 4% di quelli verificatisi al Sud. La fascia di età maggior- mente colpita è quella tra i 40 e i 44 anni, con una media nel quin-

quennio del 18,5% degli infortu- ni. Tra gli infortunati la grande maggioranza è rappresentata da uomini, 81,5% mentre il 20,4%

del totale degli infortuni denun- ciati è accaduto in itinere. Il numero degli infortuni accertati positivamente, nel 2014, è stato

di 1.818, con un decremento del 32,8% rispetto i 2.704 del 2010.

Al livello europeo, in base agli indici di frequenza Eurostat, al 2013, ultimo anno disponibile, l’Italia era al 16° posto nella gra- duatoria per Paese.

(Giuseppe Bucci)

TAV. 2: INFORTUNI ACCERTATI POSITIVAMEN- TE NEL SETTORE CHIMICO PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E CLASSI DI ETÀ - ANNO DI ACCADIMENTO 2014

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

CLASSE DI ETÀ

Fonte: Banca dati statistica INAIL - Dati rilevati al 31-10-2015 Divisione ISTAT ATECO 2007: C20

DENUNCE DI INFORTUNIO E ACCERTATI POSITIVI PER DIVISIONE E GRUPPO DELLA CHIMICA ANNI DI ACCADIMENTO 2010-2014

Denunce di infortunio

Fabbricazione di prodotti chimici 3.100 2.749 2.328 2.233 2.096 -32,4

di cui

Accertati positivi

Fabbricazione di prodotti chimici 2.704 2.366 2.002 1.955 1.818 -32,8

di cui

di base, fertilizzanti, plastiche e gomma 1.070 929 738 766 714 -33,3

per l'agricoltura 47 42 45 44 33 -29,8

pitture, vernici e smalti 452 434 335 307 263 -41,8

detergenti, profumi e cosmetici 540 472 452 444 426 -21,1

altri prodotti chimici 427 346 316 299 291 -31,9

fibre sintetiche e artificiali 104 99 66 51 50 -51,9

DIVISIONE/GRUPPI 2010 2011 2012 2013 2014 Var.%

2014/2010

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APPUNTI PROFESSIONALI

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LA CUSTOMER SATISFACTION INAIL SI RICONFERMA SU ALTI LIVELLI DI SODDISFAZIONE

L’indagine di Customer Satisfac- tion ha come obiettivo la misura- zione del grado di soddisfazione degli utenti (aziende e lavoratori) che accedono ai servizi erogati dall’Istituto. Sono coinvolte tutte le sedi Inail dislocate sul territorio nazionale e i dipartimenti che si occupano di Certificazione e Verifica di impianti e macchine aziendali. Per questi ultimi l’inda- gine, ha carattere sperimentale ed è, pertanto, valutata separata- mente. L’ultima rilevazione, con- dotta a fine 2015, conferma risul- tati più che positivi sia per le sedi Inail che per i dipartimenti; in entrambi i casi i giudizi medi rile- vati sono superiori al valore obiet- tivo 3 che corrisponde ad una valutazione di “abbastanza sod- disfatto” (su una scala da 0 a 4).

Ponendo l’attenzione sulle sedi dell’Istituto si rileva che il campio- ne del 2015 è costituito da 28.769 questionari, la metà dei quali raccolti tramite lo Sportello (54,1%) che è la fonte comune per le due tipologie di utenti. Il restan- te 28,9% tramite Contact Center e il 17% via Mail-Web. Il valore medio di 3,48 registrato nell’anno è sintesi dei risultati osservati sui tre distinti canali, precisamente:

3,59 per lo Sportello, 3,19 per il Mail-Web e 3,35 per il Contact Center. Per quanto riguarda i ser- vizi generali erogati dall’Istituto, gli utenti apprezzano la compe- tenza e la professionalità del per- sonale di sede con un giudizio medio di 3,65. Per gli aspetti spe-

cifici delle aziende, positivo il risultato inerente la risoluzione della pratica assicurativa (3,53).

Per gli aspetti specifici dei lavora- tori, più che apprezzabili i giudi- zi per la rapidità dei tempi di atte- sa allo sportello e per il rispetto

della privacy per i quali si regi- strano valori in entrambi i casi pari a 3,55. Giudizi molto positi- vi anche per il personale medico- sanitario che raggiunge il valore medio di 3,57.

(Adelina Brusco)

CUSTOMER SATISFACTION PER REGIONE E CLASSI DI GIUDIZIO MEDIO - SEDI INAIL

ANNO 2015

NUMERO DI QUESTIONARI PER L’INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION PER CANALE DI RILEVAZIONE E UTENTE - SEDI INAIL - ANNO 2015

Mail - Web 4.900 0 4.900

Sportello 3.584 11.985 15.569

Contact Center 0 8.300 8.300

Totale 8.484 20.285 28.769

CANALE DI RILEVAZIONE N. QUESTIONARI

Aziende Lavoratori Totale

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L’OSSERVATORIO STATISTICO

Tabelle nazionali con cadenza mensile

ANALISI DELLA NUMEROSITÀ DEGLI INFORTUNI E DELLE

MALATTIE PROFESSIONALI

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

Fonte: Open data Inail - Tabelle mensili

Dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno

N.B. L’interpretazione del confronto tra i dati di periodo richiede cautele.

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