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Progetto per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro

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Progetto per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro

Comunicato stampa

Presentazione delle risultanze della ricerca (condotta dall'Università di Verona - Dipartimento Scienze Umane), nell'ambito del Progetto ​​Che male c'è? ​​per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro, a cura del Coordinamento donne Cisl Verona

16 novembre 2018, ore 9:30

Biblioteca Civica di Verona (sala Farinati) -Via Cappello 43

Si è conclusa la ricerca promossa da Cisl Verona che ha prodotto ​dati quantitativi e qualitativi grazie a interviste, focus group e ad un questionario anonimo compilato da lavoratori e lavoratrici di alcune aziende veronesi che hanno aderito al Progetto ​Che male c’è?​. La ricerca è stata realizzata dall’Università di Verona - Dipartimento Scienze Umane, con il sostegno di Fondazione Cattolica.

“E’ emersa una sottovalutazione del fenomeno della violenza e molestia sessuale nei luoghi di lavoro e la sua mancata traduzione in una vera e propria questione sociale” evidenzia il responsabile scientifico Prof.​Giorgio Gosetti ​​-“Chi dichiara di essere stato vittima di violenza o molestia sessuale vive una condizione di disagio soprattutto psicologico, dovuta a commenti non graditi sull’aspetto fisico, scherzi o storie di natura sessuale, commenti non appropriati relativi al sesso fatti in pubblico e in privato”.

“La molestia sessuale è una forma di prepotenza che stenta ad essere segnalata, anche perchè c’è la difficoltà di capirne con precisione quali sono i confini: quando la molestia può essere percepita come un’offesa invece di una goliardata?”- spiega il Ricercatore dott. ​Marco Carradore - “Secondo le persone intervistate sono molteplici gli attori che dovrebbero occuparsi del tema: titolari d’azienda, rappresentanti sindacali, colleghi ma anche psicologi ed avvocati. Anzi, nell’immagine degli intervistati si dovrebbe istituire una figura professionale che affronti in modo specifico il problema”.

“E’ la stessa legge nazionale che chiede anche ai sindacati di intervenire sul tema” - spiega ​Paola Zamboni​​, responsabile del Coordinamento donne Cisl - “Il Codice delle pari opportunità dichiara infatti che i datori di lavoro devono garantire l'integrità fisica e morale e la dignità di chi lavora, anche concordando con le organizzazioni sindacali dei lavoratori le iniziative più opportune per prevenire le molestie sessuali nei luoghi di lavoro” (Art. 26 d.lgs. 11 aprile 2006, n.198 “Codice delle pari opportunità).

Le risultanze della ricerca ​La violenza nei luoghi di lavoro​ verranno presentate il 16 novembre 2018, alle ore 9:30, alla Biblioteca Civica di Verona (sala Farinati)

“Abbiamo già attivato di una rete di collaborazione con istituzioni e associazioni del territorio, progettato una campagna di informazione e realizzato un piano formativo dedicato a chi si occupa di sindacato. Il prossimo passo? Creare uno spazio di consulenza e ascolto per fornire supporto, sostegno e informazioni a chi ne avrà bisogno” - aggiunge ​Massimo Castellani​​, Segretario generale della Cisl di Verona.

Per informazioni: Paola Zamboni, Responsabile Coordinamento donne, cell. 335 1638085, coordinamentodonne.verona@cisl.it

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Progetto per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro

Si stima che siano 1 milione 404mila le donne che hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro, 425mila negli ultimi tre anni.

Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul luogo di lavoro si stima che, nel corso della vita, 1 milione 173mila donne ne sono state vittima per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera.

Sono 167mila le donne che hanno subito queste forme di ricatto negli ultimi tre anni; al momento dell’assunzione ne sono state colpite più frequentemente le donne impiegate o le lavoratrici nel settore del commercio e dei servizi.

La grande maggioranza delle vittime (69,6%) ritiene molto o abbastanza grave il ricatto subito. Ciononostante, nell’80,9% dei casi, le vittime non ne hanno parlato con alcuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna, inoltre, ha denunciato il fatto alle Forze dell’Ordine

(Indagine Istat pubblicata il 13 febbraio 2018 “Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro” - Periodo di riferimento anni 2015-2016).

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