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Retidi calcolatori©2001 Pier Luca Montessoro (sivedala notadi copyright allaslide n. 2)1Elementidi telecomunicazioni

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 1

RETI DI CALCOLATORI

Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 2 Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito slide) è protetto dalle leggi sul copyright e dalle disposizioni dei trattati internazionali. Il titolo ed i copyright relativi alle slides (ivi inclusi, ma non limitatamente, ogni immagine, fotografia, animazione, video, audio, musica e testo) sono di proprietà dell’autore prof. Pier Luca Montessoro, Università degli Studi di Udine.

Le slide possono essere riprodotte ed utilizzate liberamente dagli istituti di ricerca, scolastici ed universitari afferenti al Ministero della Pubblica Istruzione e al Ministero dell’Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica, per scopi istituzionali, non a fine di lucro. In tal caso non è richiesta alcuna autorizzazione.

Ogni altro utilizzo o riproduzione (ivi incluse, ma non limitatamente, le riproduzioni su supporti magnetici, su reti di calcolatori e stampe) in toto o in parte è vietata, se non esplicitamente autorizzata per iscritto, a priori, da parte dell’autore.

L’informazione contenuta in queste slide è ritenuta essere accurata alla data della pubblicazione. Essa è fornita per scopi meramente didattici e non per essere utilizzata in progetti di impianti, prodotti, reti, ecc. In ogni caso essa è soggetta a cambiamenti senza preavviso. L’autore non assume alcuna responsabilità per il contenuto di queste slide (ivi incluse, ma non limitatamente, la correttezza, completezza, applicabilità, aggiornamento dell’informazione).

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In ogni caso questa nota di copyright e il suo richiamo in calce ad ogni slide non devono mai essere rimossi e devono essere riportati anche in utilizzi parziali.

Nota di Copyright

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 3

Lezione 6

Elementi di telecomunicazioni

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 4

Lezione 6: indice degli argomenti

• Trasmissione dell’informazione

• Analisi di Fourier

• Il teorema di Nyquist

• Il rumore e il rapporto segnale/rumore:

teorema di Shannon

• Mezzi trasmissivi e spettro elettromagnetico

• Attenuazione, diafonia, ACR

• Velocità di propagazione

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 5

Trasmissione dell’informazione

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 6

Trasmettere un’informazione

• Produrre un fenomeno fisico i cui effetti possano essere misurati a distanza

(2)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 7

Elementi del problema

Distribuzione di energia in funzione della frequenza (dipende dalla codifica)

Opposizione del mezzo trasmissivo alla propagazione delle perturbazioni (dipende dalla frequenza e dalle caratteristiche del mezzo)

Rumore (dipende dal mezzo stesso e dall’ambiente esterno)

SEGNALE RICEVUTO

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 8

Analisi di Fourier

g(t) funzione periodica di periodo T

) 2 cos(

) 2 2 sin(

) 1 (

1 1

nft b

nft a

c t

g

n n n

n

π + π +

=

=

=

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 9

Analisi di Fourier

=

π

=

π

=

T T

n T

n

dt t T g c

dt nft t

T g b

dt nft t

T g a

0 0

0

) 2 (

) 2 cos(

) 2 (

) 2 sin(

) 2 (

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 10

Trasformata di Fourier

tempo

frequenza

Segnali binari e frequenze armoniche Segnali binari e frequenze armoniche

(3)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 13

Segnali binari e frequenze armoniche

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 14

Segnali binari e frequenze armoniche

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 15

Teorema di Nyquist

bit rate = 2H log

2

V

• Stabilisce la massima velocità trasmissiva di un canale digitale

• H = banda del canale

• V = numero di livelli discreti

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 16

Teorema di Nyquist

La velocità trasmissiva può aumentare se:

• si aumenta la banda del canale

• si aumenta il numero di livelli discreti con cui si codifica l’informazione

Aumentare a piacere? NO!

• banda del canale→ limite fisico

• livelli→ rapporto segnale rumore

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 17

Rapporto segnale/rumore

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 18

Teorema di Shannon

• Stabilisce la massima velocità trasmissiva di un canale digitale in presenza di rumore

• H = banda del canale

• S/N = rapporto segnale/rumore

bit rate = H log

2

(1+S/N)

(4)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 19

Mezzi trasmissivi e spettro elettromagnetico

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 20

Mezzi da spostare fisicamente

• Dischi e nastri magnetici, CD-ROM, DVD, chip di memoria, ecc.

• Elevata banda

• Basso costo

• Elevati ritardi

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 21

Mezzi trasmissivi veri e propri

• Mezzi elettrici

• cavi coassiali

• doppini

• Mezzi ottici

• fibre ottiche

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 22

Collegamenti “wireless”

• Due tecnologie:

• radio

• raggi infrarossi

• I collegamenti radio possono far uso di ripetitori, eventualmente satellitari

Lo spettro elettromagnetico

100 102 104 106 108 1010101210141016 1018102010221024

radio micro- onde

infra- rosso

UV luce visibile

raggi X raggiγ

104 105 106 107 108 109 101010111012 1013101410151016

LF MF HF VHF UHF SHF EHF THF radio AM radio FM

TV satellite microonde

terrestri

fibre ottiche

banda doppino

coax

Attenuazione, diafonia, ACR e velocità di propagazione

(5)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 25

Attenuazione

• Riguarda sia i cavi in rame che le fibre ottiche

• Cresce linearmente con la lunghezza (raddoppia al raddoppiare della lunghezza)

• Aumenta al crescere della frequenza del segnale

• Numericamente, è tanto maggiore quanto peggiore è il mezzo trasmissivo

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 26

V1 V2

α

dB= 20 log10 (V1 / V2) Attenuazione

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 27

Attenuazione

metri 0 25 50 75 100 125 150

potenza ricevuta / potenza trasmessa 1

10-1 10-2 10-3 10-4

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 28

Diafonia (cross-talk)

• Riguarda soltanto i cavi in rame

• Comporta il passaggio di parte dell’energia del segnale sui conduttori vicini, dove diventa un disturbo

• Il fenomeno aumenta al crescere della frequenza del segnale

• Può essere misurata in molti modi

• Il valore numerico della misura decresce con l’aumentare della diafonia

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 29

Diafonia (cross-talk)

V1 V2

V3 V4

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 30

NEXT: Near End Cross-Talk (paradiafonia)

• Diafonia misurata dal lato della sorgente R2

R2

R2 R1

R2 R1 ~

~

R2

R2 R1

R2

R2 R1

(6)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 31

NEXT: Near End Cross-Talk

V1

V3

NEXTdB= 20 log10 (V1 / V3)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 32

NEXT: modello di trasmissione

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 33

NEXT: Near End Cross-Talk

• L’attenuazione rende la misura di NEXT significativa soltanto per i primi 20-30 m di cavo; per cavi più lunghi il valore misurato non cambia

• È necessaria la misura ad entrambe le estremità:

• dual NEXT

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 34

NEXT: Near End Cross-Talk

V1

V3

NEXT: Near End Cross-Talk

metri 0 25 50 75 100 125 150

potenza del disturbo / potenza trasmessa 1

10-1 10-2 10-3 10-4

• Diafonia misurata dal lato del ricevitore FEXT: Far End Cross-Talk

(telediaforia)

~

~ R2

R2

R2 R1

R2

R1 R2

R2 R1

R2

R2 R1

(7)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 37

FEXT: Far End Cross-Talk

V1

V4

FEXTdB= 20 log10 (V1 / V4)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 38

FEXT: modello di trasmissione

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 39

ELFEXT: Equal Level FEXT

V1 V2

V3 V4

ELFEXTdB= FEXT1-2-

α

2(dB)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 40

ELFEXT: Equal Level FEXT

• “Equal Level” perché tutti i segnali che contribuiscono alla diafonia percorrono una lunghezza totale pari a quella dell’intero cavo e vengono attenuati della stessa quantità

• Poiché al FEXT si sottrae l’attenuazione della coppia disturbata (sotto misura), si tratta di una misura di ACR (v. oltre)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 41

Power Sum

• Si tratta di misure di diafonia che determinano l’effetto combinato della trasmissione contemporanea su più coppie (segnale di prova su tutte le coppie tranne quella sotto misura)

• Questo tipo di trasmissione permette di suddividere la banda trasmissiva di un collegamento ad alta velocità (ad esempio Gigabit Ethernet) su più coppie, lavorando su ciascuna a velocità inferiore

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 42

PSELFEXT: Power Sum ELFEXT

~

~

~

~

~

~

(8)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 43

PSNEXT: Power Sum NEXT

~

~

~

~

~

~

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 44

Return loss

• Se il segnale, propagandosi lungo il cavo, incontra delle discontinuità (connettori, deformazioni, ecc.), viene in parte riflesso a causa del disadattamento di impedenza

• Il return loss misura la perdita di potenza per riflessioni

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 45

Return loss

• Le riflessioni comportano

• minor livello di segnale ricevuto

• disturbi a causa della sovrapposizione delle riflessioni con la porzione di segnale successiva

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 46

Return loss

Z1 Z2 Z3

variazioni di impedenza energia riflessa

ACR

• Attenuation to Cross-talk Ratio

• Assumendo la diafonia come unica (o principale) fonte di disturbo, fornisce il rapporto S/N

• Numericamente, rappresenta un fattore di merito del cavo

ACRdB= NEXTdB-

α

dB

V1 ACR V2

V4 V3

20 1

20 3

4

10 10

NEXT

n

V

V V V

α

=

=

Vn

1

3

V

V =

(9)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 49

ACR

20 1

20 3

4

10 10

NEXT

n

V

V V V

=

=

1

3

V

V =

20 1

20 3

4

10 10

NEXT

n

V

V V V N S

α

= ⋅

=

α

=

=

α

N NEXT S

NEXT

dB 20

20 10

10 log 10 20

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 50

ACR

attenuazione

diafonia ACR

metri 0 25 50 75 100 125 150

potenza ricevuta / trasmessa 1

10-1 10-2 10-3 10-4

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 51

Velocità e tempi di propagazione

• Riguardano sia i cavi in rame che le fibre ottiche

• La velocità di propagazione dei segnali sui mezzi trasmissivi è elevata, ma non infinita, quindi il tempo di propagazione è piccolo ma non nullo

• Per garantire il funzionamento dei protocolli è necessario garantire che i ritardi non eccedano determinati valori massimi

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 52

Velocità e tempi di propagazione

V

P

≅ 2/3 c

(c è la velocità di propagazione della luce nel vuoto3 • 10

8

m/s)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 53

Delay skew

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 54

Delay skew

• Fenomeno legato alla diversa velocità di propagazione delle coppie

• Per limitare la diafonia, le coppie presentano differenti passi di binatura, e quindi hanno velocità di propagazione diverse

• Si misurano i ritardi relativi del segnale tra ogni coppia e le altre

(10)

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 55

Quanto è “lungo” un bit?

• A 10 Mb/s:

m s

m s

l

s m v

s Mb/s s

T

p b

20 / 10 2 10

/ 10 2

10 10 1 10

1

8 7

8

7 7

=

×

=

=

=

=

5 bit 5 bit

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 56

Quanto è “lungo” un bit?

• A 100 Mb/s:

m s m s

l

s m v

s Mb/s s

T

p b

2 / 10 2 10

/ 10 2

10 10 1 100

1

8 8

8

8 8

=

×

=

=

=

=

2 bit 2 bit

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 57

Quanto è “lungo” un bit?

• A 1 Gb/s:

cm s

m s

l

s m v

s Gb/s s

T

p b

20 / 10 2 10

/ 10 2

10 10 1 1

1

8 9

8

9 9

=

×

=

=

=

=

3 3 MbyteMbyte

© 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 58

Bibliografia

• “Reti di Computer”

• Capitolo 2

• Libro “Reti locali: dal cablaggio all’internetworking”

contenuto nel CD-ROM omonimo

• Capitolo 3

Come contattare il prof. Montessoro

E-mail: montessoro@uniud.it Telefono: 0432 558286

Fax: 0432 558251 URL: www.montessoro.it

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