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Sedentarietà e rischio di mortalità

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p r e v e n z i o n e

46 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 6 - settembre 2019

L

attività fisica - indipendente- mente dall’intensità - e minori quantità di tempo passati in sedentarietà sono associati a un mi- nor rischio di mortalità prematura negli adulti. Sono le nuove evidenze emerse da una metanalisi pubblica- ta sul BMJ. Nello specifico i risultati mostrano che lo stato di sedentarie- tà, ad esempio stare fermi per circa 10 ore o più al giorno (escluso il tem- po trascorso a dormire) è associato ad un aumentato rischio di morte.

Precedenti studi hanno ripetuta- mente suggerito che il comporta- mento sedentario è negativo e l’atti- vità fisica ha ricadute positive sulla salute e sulla longevità. Le linee gui- da dell’OMS raccomandano alme- no 150 minuti di moderata o 75 mi- nuti di vigorosa attività fisica ogni settimana, ma esattamente quanta attività (e con quale intensità) sia necessaria per proteggere la salute è ancora oggetto di studio.

þ La ricerca

Per approfondire ulteriormente questo aspetto i ricercatori della Norwegian School of Sport Scien- ces di Oslo hanno analizzato studi osservazionali nei quali sono stati utilizzati accelerometri per misura- re l’attività totale in conteggi al mi- nuto (cpm) del tempo di indossa- mento. L’intensità è stata stimata in leggera (per es. cammino lento, cucinare o lavare i piatti), moderata (camminata veloce, attività di giar- dinaggio), vigorosa (jogging, tra-

sporto di carichi pesanti, ecc). So- no stati inclusi i dati di otto studi su 36.383 adulti (età media 62 anni) monitorati per 5.8 anni. Il livello di attività è stato classificato in quat- tro sezioni (dai meno attivi ai più attivi). Durante il follow-up, 2149 soggetti (5.9%) sono deceduti.

þ Risultati

Dopo aver adattato i fattori poten- zialmente influenti, i ricercatori han- no scoperto che qualsiasi livello di attività fisica, indipendentemente dall’intensità, era associato a un ri- schio di morte sostanzialmente in- feriore. Le morti sono diminuite dra- sticamente quando l’attività totale è aumentata fino a un plateau di 300 cpm. Una diminuzione altrettanto ri- pida delle morti si è verificata con l’aumentare della durata dell’attività fisica leggera, fino a un plateau di circa 300 minuti (5 ore) al giorno e di attività fisica di intensità moderata di circa 24 minuti al giorno.

La più grande riduzione del rischio di morte (circa il 60-70%) è stata tra il primo quarto (meno attivo) e l’ulti- mo quarto (più attivo), con circa cin- que volte più decessi in quelli inatti- vi rispetto a quelli più attivi. Secon- do i ricercatori ciò rafforza l’opinione secondo cui ogni attività fisica è be- nefica e realizzabile per una ampia parte della popolazione. Al contra- rio, passare 9.5 ore o più ogni gior- no seduti/sdraiati è associato a un aumento statisticamente significati- vo del rischio di morte.

þ Commento

“Questo studio sottolinea l’impor- tanza del movimento anche secon- do le indicazioni dell’OMS - com- menta Dario Manfellotto, diretto- re del Dipartimento Discipline Medi- che e UOC Medicina Interna dell’O- spedale Fatebenefratelli di Roma.

“Il nuovo dato è quello della quanti- ficazione in 9.5 ore passate in se- dentarietà come fattore di rischio di malattia e di mortalità. Questo può essere comunicato con semplicità:

il messaggio da diffondere tra i cit- tadini potrebbe semplicemente es- sere sedersi di meno e spostarsi sempre più spesso”. Anche in un editoriale gli AA riconoscono che aumentare l’attività a livello di popo- lazione è una sfida, ma anche che

“camminare” è un obiettivo perse- guibile: è un intervento semplice, gratuito, realizzabile anche per gli anziani e raramente controindicato.

Stare fermi ad una scrivania o sul divano per dieci ore o più al giorno è un fattore associato a un aumentato rischio di morte. Di contro qualsiasi livello di attività fisica, indipendentemente dall’intensità, è associato a un rischio di morte sostanzialmente inferiore

Sedentarietà e rischio di mortalità

• Ekelund U, Tarp J, Johannessen JS et al. Dose-response associations between accelerometry measured physical activity and sedentary time and all cause mortality: systematic review and harmonised meta-analysis. BMJ, 2019;

l4570 DOI: 10.1136/bmj.l4570

Bibliografia Bibliografia

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