Jerome Bruner
Cultura e Sviluppo Umano: una nuova prospettiva
Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico Anno accademico 2015/2016
Martina Bucefalo, Federica Giannone, Arianna Papagiorgio, Elena Sgobino
Cenni Storici
Nel 1960 istituisce il Centro di studi cognitivi aprendo la strada al cognitivismo in un panorama scientifico
prevalentemente comportamentista.
Jerome Seymour Bruner nasce a New York nel 1915. Ha contribuito allo sviluppo della psicologia cognitiva e della psicologia culturale nell’ambito della psicologia dell’educazione.
Preconcetti Bruneriani (I)
1. Non c’è un solo ed unico modo di comprendere la natura umana, le sue
variazioni e i suoi adattamenti. Nessuna teoria è la vera teoria e per questo motivo non esiste
un singolo metodo che sia il miglior metodo.
Preconcetti Bruneriani (II)
2. Il modo migliore per acquisire conoscenza sull’umanità è dato dall’utilizzo del metodo
comparativo ed esiste un numero limitato di possibili confronti rivelatori:
• Maturo – Immaturo
• Homo Sapiens – Altre specie
• Confronto culturale
• Disgrazie della patologia e dell’afflizione
• Essere umano – Dispositivi Artificiali
• Realtà quotidiana – Ricostruzioni immaginarie
Cultura e Crescita Umana
Tema principale:
Inseparabilità della crescita umana individuale dal contesto culturale in cui avviene.
Gli individui sono aperti agli effetti formativi della cultura che è ricreata e viene utilizzata in
modo diverso da ciascuno a seconda delle proprie predisposizioni genetiche.
La Psicologia Ingenua
Gli individui facenti parte di una cultura danno per scontato la natura, le cause e i risultati dell’attività mentale umana, ossia quelle cose
che non hanno bisogno di spiegazioni per essere comprese.
Un piccolo esempio
Se incontrate un’amica per strada che vi guarda in viso ma non vi saluta, cosa pensereste?
Se però sapeste che normalmente porta gli occhiali e in questa occasione non li indossava?
Psicologia Ingenua
Caratteristica cruciale:
Quando le persone incontrano un’eccezione all’ordinario creano storie in grado di
significarla.
Tutte le storie sono costruite per dare significato al comportamento eccezionale in un modo che implichi sia uno stato intenzionale, sia un
elemento culturale.
Un piccolo esempio
Voi come ve lo spieghereste un uomo travestito da orso davanti al Colosseo?
Cultura e stato dell’arte
Antropologi Culturali
Cultura come sistema integrato, modo coerente di vivere e guardare il mondo.
Psicologia Evolutiva
Cultura relegata all’ambito della psicologia crossculturale.
Autobiografie
Bruner analizza le autobiografie e si rende conto che esse sono composte secondo la Psicologia Ingenua.
Servono a collocare i loro autori nel mondo definito dalla cultura. Tale collocazione costituisce il modo psicologico ingenuo di contestualizzare l’ordinario e di spiegarlo,
esplicitando ciò che necessita di una spiegazione.
La Narrazione
Si presta idealmente al discorso su ciò che è eccezionale: necessita di un elemento di
rottura dall’ordinario.
Burke Storie ben riuscite
composte da una Pentade (attore,
azione, scopo, scena, strumento) e da guai, creati da uno squilibrio tra
qualcuno dei cinque elementi.
La Narrazione
Todorov “doppio paesaggio”: ci dev’essere una disgiunzione tra il paesaggio dell’azione descritta e il paesaggio della coscienza dei protagonisti.
White & TurnerL’origine del conflitto o dell’incertezza della narrazione è nel rovesciamento o ribaltamento di un iniziale ordine canonico che deve essere ricostituito.
Narrazione e Psicologia Ingenua
La narrazione ben fatta è la forma idealizzata della psicologia ingenua, capace di combinare
in una singola struttura il canonico e l’eccezione, il normativo e il descrittivo, il
soggettivo interno e l’oggettivo esterno.
Narrazione e Psicologia Ingenua
Inquadrata narrativamente, la psicologia ingenua assolve due funzioni epistemiche:
1. Esteriorizzazione dell’ordinario;
2. Drammatizzazione e soggettivizzazione in termini quotidiani dell’ultraordinario.
Importanza degli stati intenzionali
- Il corso degli eventi non è indipendente dai
nostri desideri, opinioni e sentimenti. Gli atti e i punti di vista delle persone cambiano la
realtà.
- Le storie e i loro stati intenzionali preservano l’importare (mattering, Taylor) inteso come rilevanza, mentre le descrizioni oggettive non lo fanno.
Importanza degli stati intenzionali
Secondo Taylor nel discutere del dolore quello che importa non è che esso cambia il nostro modello
di risposta (ossia la descrizione oggettiva), ma il fatto che noi lo stiamo sperimentando in quanto
esperienza umana di cui ci importa.
Indicare un atto nei termini di stato intenzionale che importa e non è casuale significa legittimarlo.
Pensare per tropi
J. Bruner sostiene che dare rilievo agli stati intenzionali nella narrazione può evocare un
modo di usare il linguaggio che egli chiama pensare per tropi: un pensiero che si avvale della metafora, della sineddoche, dell’ironia.
Ascendere al particolare
C. Marx i tropi mantengono il discorso a un livello concreto, particolare e personale
poiché esprimono una prospettiva personale.
L’ascesa al particolare stabilisce icone culturali attraverso cui evochiamo facilmente
conoscenza comune. Queste rappresentazioni rimangono nel regno dell’esperienza umana
immediata.
Narrazione e stati intenzionali
La ragione finale per cui la narrazione e gli stati intenzionali sono indispensabili è che la
narrativa, diversamente dalla logica, non è paralizzata dalla contraddizione, anzi, ci
prospera.
La condizione umana nella psicologia ingenua è spesso rappresentata da coppie di massime contraddittorie: sii generoso ma non ingenuo.
J. Bruner – Psicologia Culturale
Abbiamo bisogno di una psicologia che esamini il modo in cui usiamo la psicologia ingenua
come guida per rappresentare e comprendere il mondo sociale; una psicologia che tenti di spiegare queste faccende con la prospettiva di capire come la mente e l’azione sono guidate dalla psicologia ingenua di una cultura.
J. Bruner – Psicologia Culturale
Psicologia culturale il cui fine sia di
reintrodurre la psiche nell’antropologia e la cultura nella psicologia.
Quando si sarà sviluppata una psicologia
culturale completa, la psicologia ingenua sarà una delle sue più importanti fonti di dati che
servirà a capire il suo posto indispensabile nella conduzione dell’esistenza quotidiana.
La Costruzione Narrativa
Dunn comprensione sociale come forma
pratica di conoscenza tramite l’interazione con i familiari.
Il bambino acquisisce conoscenze e, al tempo stesso, le mette in atto, creando ipotesi per entrare a far parte della cultura che lo
circonda.
La Costruzione Narrativa
Grazie a ciò, il bambino svilupperà un senso di Sé differenziato ed una consapevolezza
dell’agentività in senso narrativo.
Inizialmente metterà in atto le narrazioni e poi le convertirà in scripts, imparando come
sostenere verbalmente ciò che sta facendo.
Il Caso di Emmy
E’ una bambina piuttosto precoce dedita a lunghi soliloqui nel suo lettino dopo il rituale
della buonanotte. Durante il periodo della ricerca Emmy aveva tra i 22 e i 36 mesi, aveva appena sperimentato la nascita di un fratellino e aveva fatto il suo primo ingresso alla scuola materna. Aveva dovuto imparare ad adattarsi
al funzionamento della sua famiglia.
Il Caso di Emmy
Il Caso di Emmy
Emmy stava imparando ad utilizzare la lingua non solo come mezzo di comunicazione ma
come veicolo per parlare a se stessa. I suoi soliloqui erano elaborazioni di dialoghi
avvenuti coi genitori, recitazione di brani dei suoi libri preferiti, ma soprattutto, un quarto
del suo monologo era autobiografico.
Il Caso di Emmy
Emmy con i suoi soliloqui organizza la sua esperienza, cerca di trovarne delle chiavi di lettura, si rappresenta e si racconta quello che
l’ha colpita, si sforza di chiarire ciò che è problematico o disturbante. Si costruisce un mondo comprensibile in cui ci sia posto anche
per lei. Prima nasce il linguaggio, poi la narrativa.