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Academic year: 2022

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magazine

mobility press

Una grande stazione infelicissima: la centrale di Milano rinnovata. Di Marco Ponti - Bridges Research

P3 Logistic Parks, attivi in Europa nell'acquisizione, sviluppo e gestione di immobili logistici. Saporito, offriamo soluzioni chiavi in mano

Ruzziconi: FederMobilità e Autostrade Tech insieme per un ciclo di seminari su gare nel TPL

Forum di Pietrarsa, un anno dopo. Dal bilancio della "cura

del ferro" allo sguardo sul futuro del trasporto merci

ferroviario

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ORGANIZZATO DA

IBE CONFERENCE

TORNA A ROMA

DAL 30 NOVEMBRE AL 1 DICEMBRE 2017

save the date

TUTTO IL MONDO DELL’AUTOBUS

E DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE FIERA

DI RIMINI

24-26 OTTOBRE

2018

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numero 122 - 8 Novebre 2017

Forum di Pietrarsa, un anno dopo. Dal bilancio della "cura del ferro"

allo sguardo sul futuro del trasporto merci ferroviario

Editoriale

“Forum di Pietrarsa…un anno dopo”. Il titolo già richiama la continuità di un appuntamento che vuole diventare tradizionale, considerato anche il successo e l’importanza della edizione preceden- te. Assoferr e Confetra organizzano questa nuova sessione del Forum – in uno degli scenari più sug- gestivi del mondo ferroviario – con l’obiettivo di verificare quanto è stato ulteriormente realizzato quest’anno e, soprattutto, quali sono le aspettati- ve e gli obiettivi per il prossimo futuro.

L’edizione 2016 fotografò la rinnovata vitalità di un settore, il trasporto ferroviario merci, che – dopo lunghi anni di declino – ha ripreso a crescere, sull’onda di una ripresa economica (in realtà, ab- bastanza timida) dell’intero Paese, ma anche sulla base di politiche finalmente coerenti per favorire il rilancio del settore, a partire da una pianificazione e programmazione degli investimenti capaci di in- dividuare le reali priorità e velocizzare contempo- raneamente procedure ed interventi, e – dall’altra parte – dall’attuazione di alcuni provvedimenti di sostegno e di incentivo (ferrobonus e marebonus, sconto pedaggio etc.). Un processo che va – sin- teticamente – sotto il nome di “cura del ferro”, grazie anche al fatto che uno dei principali prota- gonisti di questa politica – il ministro dei Traspor- ti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che an- che quest’anno non farà

mancare il suo intervento al Forum – ne ha fatto il suo item di riferimento, sottolineandone anche il potenziale comunicativo dello slogan.

Qual è il contesto in cui si inserisce l’edizione 2017 del Forum di Pietrarsa?

Traiamo i dati dalla “Nota congiunturale” di Confe- tra (Confederazione ge-

nerale italiana dei Trasporti e della Logistica), che fornisce l’analisi più accurata sull’andamento dei fenomeni nei settori del trasporto merci e della logistica. Confetra stima, per l’intero anno 2016, un incremento del traffico merci per ferrovia (in termini di treni-km) pari al + 4,1 per cento, un dato che in sé può apparire scarsamente significativo, ma che – per il settore – rappresenta un’autenti- ca inversione di tendenza rispetto al passato. Nel primo semestre del 2017 – sempre secondo i dati della Nota congiunturale di Confetra – il trasporto ferroviario merci ha avuto un aumento dell’1,7%, ma si tratta di un incremento comunque positivo, perché nel frattempo (sono gli scherzi delle stati- stiche percentuali) la base di partenza si è alzata e l’asticella – quindi – si è spostata un po’ più in alto.

Al di là dei numeri e delle percentuali, però, il dato più significativo di questi ultimi tempi è che il set- tore ha riacquistato fiducia, crede nella possibili- tà di una svolta e di uno sviluppo autentico, ed in qualche maniera ne è una dimostrazione anche l’interesse che ha circondato e circonda questo Forum di Pietrarsa, che quest’anno ha fatto regi- strare un ulteriore boom di partecipazioni.

La fiducia poggia non solo sui dati di traffico, ma anche sul fatto che il settore ha ripreso ad investi- re: per rimanere solo al settore ferroviario, sono

ripartiti gli ordini delle lo- comotive e sono ripartite soprattutto le assunzioni di macchinisti, corteg- giati ormai più dei piloti di aereo. Solo Interporto Servizi Cargo, l’impresa campana che si appresta a portare a compimento l’ennesima sfida di un in- novatore come Giuseppe Sciarrone portando i tre- ni merci sui binari delle

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numero 122 - 8 Novembre 2017

www.holacheck.it

rete Alta Velocità/Alta Capacità, ha in programma l’assunzione di 60 nuovi macchinisti (che hanno bisogno di una formazione speciale per la guida AV) e l’acquisto di nuove locomotive e carri che hanno le caratteristiche adatte per viaggiare su quei binari, un dato che da solo dice la dimensio- ne dell’investimento. Il 2017 è anche l’anno che ha visto la nascita del Polo Mercitalia, cioè la rior- ganizzazione – su nuove basi – delle intere attivi- tà dell’operatore cosiddetto incumbent, Ferrovie dello Stato Italiane, sia nel settore ferroviario che in quello logistico. Un’operazione, anche qui, che comporta numerosi e importanti investimenti, ma significa anche una nuova focalizzazione sui busi- ness e un ruolo molto più attivo e potremmo dire preponderante nella logistica (non a caso è stata individuata in Mercitalia Logistics la sub-holding che guida le diverse società operative del gruppo - Mercitalia Rail, Mercitalia Transport & Services, Mercitalia Terminal, Gruppo TX Logistik, Cemat e Teralp -, ora unificate per gestire la strategia di sviluppo nell’intero settore del trasporto merci e della logistica integrata).

Non mancano poi altre nuove iniziative, con in- vestimenti ancora una volta coraggiosi: Ferrovie Nord Milano, ad esempio, ha lanciato LocoItalia, cioè la prima ROSCO (Rolling Stock Company) in Italia dedicata al fleet management, in pratica l’ac- quisto di una flotta di locomotive che poi vengo- no concesse in noleggio alle imprese ferroviarie, un’innovazione che costituisce una piccola rivolu- zione nel settore.

Ma non c’è solo il ferroviario: nel settore maritti- mo, la riforma dei porti ha ridato slancio ai traffici (Trieste, Genova, La Spezia inseguono record su record, e Trieste – in particolare – sta sviluppando il trasporto ferroviario con crescite a due cifre), ma ha ridato soprattutto slancio agli investimenti. A pochi chilometri da Pietrarsa, nel porto di Napoli hanno preso il via i dragaggi per l’adeguamento dei fondali delle banchine, una di quelle opere di cui sempre si parla ma che raramente prendono il via; e così in altri porti, a partire da Livorno, dalla stessa Trieste, da Savona Vado e via dicendo. I por- ti meridionali, compreso il porto di Napoli, si pre-

parano a lanciare la scommessa delle ZES, le Zone Economiche Speciali, con una serie di agevolazioni fiscali e incentivi allo sviluppo dei traffici che costi- tuiscono una sorta di “carta jolly”: come spiega il presidente dell’Adsp Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, è una carta che va giocata con attenzione, non va sprecata l’occasione di costruire una pro- spettiva di crescita duratura e di funzionamento ottimale del sistema, anche dopo la fine delle age- volazioni.

Ovviamente tanto, tantissimo resta da fare. Uno dei compiti di Pietrarsa è proprio raccogliere la voce degli operatori per individuare le soluzioni alle problematiche più urgenti. Guido Gazzola è presidente di ASSOFERR, che è l’associazione de- gli operatori ferroviari e intermodali (in pratica, le imprese operatrici logistiche e i detentori di carri ferroviari privati) e organizza Pietrarsa anche per richiamare l’attenzione su uno dei settori spesso dimenticati sia nelle analisi che nelle scelte poli- tiche, cioè quello dei fattori della produzione, le gambe o gli strumenti su cui poi camminano i processi di trasporto delle merci. L’Unione Euro- pea ha varato una severa politica di protezione ambientale con normative antirumore che stan- no per essere applicate, con rapidità e anche con grandi investimenti, nella Svizzera (che non è un paese qualsiasi, ma il cuore nevralgico dei traspor- ti soprattutto merci), mentre l’Italia accusa i soliti ritardi nell’adeguarsi alla normativa e adottare gli opportuni rimedi. Mentre nasce la Rosco per le lo- comotive, un analogo processo (pur ipotizzato in una proposta di legge parlamentare e fortemente sponsorizzato dalla stessa ASSOFERR) riguardante i carri ferroviari non riesce a vedere la luce, così come provvedimenti per favorire la rottamazione di un parco rotabili in gran parte obsoleto e che – abbandonato a se stesso – costituisce un costo e una dispersione di patrimonio, anche di sede fer- roviaria.

La carne al fuoco sul tavolo del Forum di Pietrar- sa, insomma, non manca e anche l’edizione di quest’anno costituirà un’utile occasione per misu- rare la “temperatura” e la capacità di sviluppo del settore. A.D.

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numero 122 - 8 Novembre 2017

P3 Logistic Parks, attivi in Europa nell'acquisizione, sviluppo e gestione di immobili logistici. Saporito, offriamo soluzioni chiavi in mano

Interviste

P3 Logistic Parks, società specializ- zata nell’acquisizione, sviluppo e ge- stione di immobili logistici leader in Europa, conta al suo attivo 185 ma- gazzini in 9 Paesi, tra cui anche l’I- talia. Quali sono i punti di forza dei vostri magazzini?

Quali servizi offrite ai vostri clienti?

I magazzini costruiti da P3 si avvalgo- no dei più alti standard qualitativi: ab- biamo un capitolato tecnico standard europeo che ci permette di utilizzare le migliori tecniche costruttive e ci guida nella scelta dei fornitori e dei materiali utilizzati, in modo da avere

prestazioni durature nel tempo e costi operativi più bassi per i nostri utilizzatori rispetto ai ma- gazzini tradizionali, dovuti ad un minor costo delle utenze e a un costo di manutenzione più conte- nuto. Stiamo attenti che i nostri magazzini vengano realizzati nel modo più ecosostenibile possi- bile, per esempio utilizziamo pa- nelli sandwich e tetti “bacacier ” con ottimi fattori di transmit- tenza termica al fine di ottenere una buona coibentazione e quin- di permettere un buon livello di mantenimento della temperatura sia d’inverno sia d’estate. Inol- tre, riutilizziamo il più possibile l’acqua piovana per l’irrigazione e utilizziamo principalmente luci a LED.

Non forniamo solo un magazzino

“chiavi in mano”, ma assistiamo il cliente anche durante il periodo di vita dell’immobile offrendo un servizio personalizzato grazie ai ser- vizi di property management e asset management gestiti da dipendenti di P3. Accompagniamo i nostri clien- ti italiani non solo in Italia ma anche all’estero nel caso abbiano bisogno di espandersi in uno dei 9 Paesi dove siamo già presenti.

Li accompagniamo nella loro ricerca di soluzioni immobiliari aiutandoli a tro- vare magazzini ideali per le loro atti- vità e offrendo loro gli stessi standard qualitativi e gli stessi servizi in tutta Europa.

Curiamo molto il rapporto con i clienti

Jean-Luc Saporito,

Managing director P3 Italy

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e teniamo a dare loro un eccellente livello di servizio, perché ci conside- riamo un loro partner di fiducia nel- la realizzazione delle loro strategie aziendali. Quello che facciamo in un Paese si ripercuote anche su un altro Paese. Per questa ragione cerchiamo di offrire gli stessi standard qualita- tivi sempre allo stesso livello in ogni Paese.

La nostra attività si divide in due seg- menti: il primo consiste nel comprare terreni e costruire nuovi magazzini da affittare sulla base delle indicazioni del cliente, il secondo nell’acquistare immobili già esistenti, a reddito oppu- re no.

Mentre in Italia non abbiamo per il momento in programma di costruire immobili senza essere già in trattativa con il cliente, nell’Europa dell’Est in- vece procediamo in quel modo, perché in quei mercati c’è una domanda supe- riore all’offerta, pochissima “vacancy”

e una quantità non indifferente di no- stri clienti non ha tempo di aspettare

la realizzazione dell’immobile, quindi è contenta di avere un magazzino logi- stico già pronto.

In Italia siete attivi nei pressi di Mi- lano e Bologna. Avete intenzione di espandere la vostra attività anche nel Mezzogiorno?

Sulla base di quali caratteristiche scegliete se investire o meno in un territorio?

Quando scegliamo se investire o meno in un territorio lo facciamo sulla base della domanda esistente e potenziale da parte degli utilizzatori (in base alla domanda degli anni scorsi e alle zone dove noi prevediamo ci potrà essere una richiesta futura). Non essendo- ci da parte dei nostri clienti richie- ste più a Sud di Roma, non abbiamo intenzione di espandere la nostra at- tività nel Mezzogiorno. Sarebbe con- troproducente investire dove c’è poca richiesta.

Le zone con la maggiore attività per

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la logistica in Italia sono Milano (che attira quasi il 50 % del mercato), poi Bologna, Roma, Verona e Torino.

Recentemente P3 si è aggiudicata la gara per la costruzione Build-to-Su- it di un magazzino per le automobili Lamborghini a Sala Bolognese (BO).

Quali saranno i tempi per il comple- tamento della struttura?

Quali caratteristiche avrà il magazzi- no?

L’immobile dovrebbe essere comple- tato entro la fine di quest ’anno.

Il magazzino sarà alto 12 metri, come da Standard P3; infatti, i nostri ma- gazzini “chiavi in mano” permettono ai nostri clienti di mettere un livello di pallet in più rispetto ai magazzini tradizionali e di ottimizzare così i co- sti di stoccaggio.

Quella di Sala Bolognese è una strut- tura da 30 mila mq circa su un’area di 11 ettari; ci sarà la possibilità di

un’ulteriore espansione di 5 mila mq per eventuali ampliamenti futuri di Lamborghini e/o Ducati. Da un punto di vista qualitativo, l’edificio vanta di- verse tecnologie ecosostenibili come l’illuminazione a LED e l’isolamento termico (la temperatura all’interno dell’edificio verrà mantenuta ad alme- no 18° C costanti per tutto l’anno).

Ci saranno dei pannelli solari sul tet- to in grado di riscaldare l’acqua negli uffici e alimentare i sistemi di riscal- damento e raffreddamento. Inoltre, verrà utilizzata acqua di pozzo per l’irrigazione, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale. La costruzione di una pista ciclabile collegherà poi la stazione ferroviaria al parco logistico di P3. Tutto è stato costruito secondo norme antisismiche, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Quali sono gli altri progetti attivi in Italia?Quali quelli futuri?

In quali Paesi avete intenzione di in-

Nuovo magazzino P3 per Lamborghini - Ducati di Sala Bolognese

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vestire nel prossimo futuro?

Puntiamo molto sullo sviluppo immo- biliare, ossia sull’acquisizione di aree edificabili per poi costruire magazzini logistici su misura, per rispondere ai bisogni indotti dall’evoluzione della Supply Chain e creare parchi logistici:

a Sala Bolognese abbiamo ulteriori 3 ettari di terreno che potranno poi es- sere destinati a nuovi progetti BTS per altri clienti, completando il parco.

Oltre a questo “land bank”, i nostri progetti riguardano acquisizioni di terreni e sviluppo di immobili su mi- sura per clienti con cui siamo in trat- tativa nei mercati che rientrano nella nostra strategia. Rimaniamo negli assi strategici di cui parlavo prima: nord/

sud Milano-Bologna-Roma e ovest/est dal Piemonte al Veneto. Speriamo di poter dare ulteriori notizie a breve.

Tra i Paesi a cui stiamo guardando at- tivamente vi sono in particolare l’In- ghilterra e l’Ungheria, che complete-

rebbero bene il nostro portfolio.

Infine, voglio ricordare che P3 ha ade- rito all’United Nations Global Com- pact, un’iniziativa delle Nazioni Unite a cui possono associarsi liberamente le aziende con l’idea di promuovere la responsabilità sociale delle attivi- tà business (la cosiddetta Corporate Social Responsibility). Sarà prodotto annualmente un report delle nostre iniziative in questo ambito, non solo quelle relative alla ecosostenibilità dei nostri immobili ma anche quelle adottate nelle policy riguardanti la gestione dei nostri dipendenti e dei fornitori.

Siamo tra i primi sviluppatori dell’im- mobiliare logistico che ha aderito a questa associazione a livello mondia- le.

A.A.

La firma del Global Compact

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S A

V E T H E D AT E

16 novembre

2017

LOGISTICA URBANA

Un circuito virtuoso:

dalle esigenze alle proposte

CONVEGNO LABORATORIO

Milano, Piazza della Scienza 4

Università degli Studi di Milano-Bicocca AULA "Sironi" (U4-8)

ore 9

in collaborazione con

Dipartimento di Psicologia in collaborazione con

Dipartimento di Psicologia

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numero 122 - 8 Novembre 2017

Ruzziconi: FederMobilità e Autostrade Tech insieme per un ciclo di seminari su gare nel TPL

I n i z i e rà i l 5 d i c e m b re 2 0 1 7 u n c i c l o s e m i n a r i a l e , o rga n i z zato d a Fe d e r- M o b i l i tà , co n l ’o b i e tt i vo d i p a r l a re a p p ro fo n d i ta m e nte d e l l e ga re n e l t ra s p o r to p u b b l i co l o ca l e , s o ste - n e re E nt i L o ca l i e S ta z i o n i A p p a l - ta nt i n e l p e rco rs o c h e l i atte n d e d i p re p a ra z i o n e e d e s e c u z i o n e d e l l e ga re p u b b l i c h e . I l c i c l o d i s e m i n a r i , a l q u a l e p a r te c i p e ra n n o g l i e s p e r- t i d e l s e tto re t ra s p o r t i , i l G o ve r n o, st u d i o s i u n i ve rs i ta r i , ra p p re s e nta n - t i d i i m p re s e e d i E nt i L o ca l i , av rà l a st r u tt u ra d i u n “ B re ve M a ste r ” e s i co n c l u d e rà n e l l a p r i m ave ra d e l 2 0 1 8 .

“ I l s e tto re d e l t ra s p o r to – s p i e - ga i l P re s i d e nte d i Fe d e r M o b i l i -

tà , G i u s e p p e R u z z i co n i - s i t ro va d i f ro nte a d u n a s ca d e n za i m p o r- ta nte i n d i cata n o n s o l o d a l Re go l a m e nto E u ro - p e o n . 1 3 7 0 d e l 2 0 0 7 m a a n c h e d a l re c e nte D L 5 0 / 2 0 1 7 co nve r t i to i n L e g ge n . 9 6 / 2 0 1 7 i l 2 1 g i u g n o s co rs o .

A l t ro fatto m o l to r i l e - va nte r i g u a rd a l e D e l i b e - re d i A RT, s p e c i a l m e nte l a n . 4 9 d e l 2 0 1 5 e l a n . 4 8 d e l 2 0 1 7 , c h e p re ve - d o n o p e r t u tt i i s o g ge tt i re s p o n s a b i l i u n p e rco r- s o d i a d e m p i m e nt i p a r- t i co l a r m e nte p u nt u a l e e co m p l e s s o, c h e va d a l l a d ef i n i z i o n e d e g l i a m b i t i d i s e r v i z i o p u b b l i co, a l l a ste s u ra d e i b a n d i , a l l ’e s p l e ta m e nto d e l l e ga re , a l l ’e s e c u z i o n e d e i co n - t ro l l i p r i m a e d o p o l ’a s s e g n a z i o n e d e i s e r v i z i a u n q u a l u n q u e ge sto re , p u b b l i co o p r i vato ”.

G l i e nt i co i nvo l t i d a l 2 0 2 0 s a ra n n o c h i a m at i a b a n d i re ga re p u b b l i c h e , s a l vo n at u ra l m e nte s c e l te d i ve rs e d e l t u tto l e g i tt i m e , co m e l ’a ff i d a - m e nto d i re tto, p e r l a q u a l e t i p o l o - g i a , è p re v i sto u n p e rco rs o m o l to p re c i s o .

L e n o r m e e u ro p e e e n a z i o n a l i i n d i - ca n o a n c h e co m e o tte n e re g l i o b i e t- t i v i d i m i g l i o ra m e nto q u a l i tat i vo e q u a nt i tat i vo d e l t ra s p o r to p u b b l i - co, a t ra sfe r i m e nt i d i r i s o rs e p u b -

Focus

Giuseppe Ruzziconi,

presidente di FederMobilità

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numero 122 - 8 Novebre 2017

b l i c h e ca l a nt i , att rave rs o l a co n co r- re n za , n o n s e l va g g i a m a re go l ata .

“ L a co m p e t i z i o n e n e l l ’a s s e g n a z i o n e d e i s e r v i z i , a m o nte , e u n co nt ro l l o a c c u rato i n fa s e d i e s e c u z i o n e d e l s e r v i z i o, a va l l e , p o r ta s i c u ra m e nte a fo r t i va nta g g i e co n o m i c i – s p i e ga R u z z i co n i - q u a nt i f i ca b i l i i n a l m e n o i l 1 0 % d e l co sto to ta l e d e l s i ste m a . R i s p a r m i c h e , a l o ro vo l ta , p o t ra n - n o e s s e re re i nve st i t i i n n u o v i b u s , t ra m e t re n i , i n i n n o va z i o n e te c n o - l o g i ca , i n n u o v i s e r v i z i .

L’a m m o nta re d e l s o l o Fo n d o N a z i o - n a l e Tra s p o r t i sf i o ra o g n i a n n o i 5 m i l i a rd i d i e u ro, s e n za co nta re l e u l te r i o r i r i s o rs e , ta l o ra co s p i c u e , fo r n i te d a p a r te d i Re g i o n i , P ro v i n - c e , C o m u n i e a l t r i E nt i . S t i a m o p a r- l a n d o q u i n d i d i u n eff i c i e nta m e nto d i a l m e n o m ez zo m i l i a rd o d i e u ro ”.

Pa r t n e r d e l l ’ i n i z i at i va co n Fe d e r- M o b i l i tà è A u to st ra d e Te c h , a z i e n - d a d i e c c e l l e n za te c n o l o g i ca d e l G r u p p o “A u to st ra d e p e r l ’ I ta l i a - At l a nt i a ”, c h e sta sv i l u p p a n d o l a

p re s e n za s u i m e rcat i n a z i o n a l i e i n - te r n a z i o n a l i n e l s e tto re I T S ( I nte l - l i ge nt Tra n s p o r tat i o n Syste m ) co n p ro d o tt i e s o l u z i o n i r i vo l t i , a n c h e , a l l a m o b i l i tà u r b a n a .

“A u to st ra d e Te c h – s p i e ga R u z z i co - n i - è q u i n d i u n i nte r l o c u to re i m - p o r ta nte p e r i m o l te p l i c i te m i c h e p o t ra n n o e s s e re sv i l u p p at i , co n - g i u nta m e nte , att rave rs o u n co sta n - te co n f ro nto s u l l e p ro b l e m at i c h e e s p e c i f i c i tà d e l s e tto re .

A l l e att i v i tà d i sv i l u p p o te c n i co e co m m e rc i a l e i n a m b i to a u to st ra d a - l e s i sta n n o a ff i a n ca n d o i n i z i at i ve p e r n u o ve i d e e e p ro ge tt i d a i q u a l i p o t ra n n o n a s c e re s o l u z i o n i e p ro - p o ste i n n o vat i ve c h e , s e p p u re c re a - te e att u ate i n a m b i to a u to st ra d a l e , av ra n n o l ’o b i e tt i vo d i t ra sfe r i re l ’e - s p e r i e n za e l e te c n o l o g i e n e l s e tto - re d e l l a m o b i l i tà u r b a n a e d e l T P L . L a co l l a b o ra z i o n e s i co n c re t i z ze rà co n l a p a r te c i p a z i o n e “att i va ” d i A u to st ra d e Te c h a d u n c i c l o d i S e - m i n a r i Te c n i c i c h e re n d e ra n n o p a r- te c i p i l e A ge n z i e d e l l a m o b i l i tà , g l i

E nt i L o ca l i e l e A z i e n - d e d e l t ra s p o r to a i te m i p i ù i nte re s s a nt i e d i n n o vat i v i d e l s e t- to re ”.

A . A .

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numero 122 - 8 Novebre 2017

Da tre decenni almeno, l’acces- so principale alla stazione centrale di Milano (la se- conda d’Italia per passeggeri serviti) è quello dalla me- tropolitana, anche grazie al geniale a l l o n t a n a m e n t o dei mezzi pubblici verso il fondo del- la piazza, e all’ine- sistenza di strut- ture di parcheggio degne di questo nome.

Bene, i meno giovani ricorderanno che per accedere ai treni dai tornel- li della metropolitana bastavano due (2) rampe di scale mobili dirette.

Ora, chi prende il treno molto spesso ha bagagli, a volte pesanti. Non solo, spesso ha fretta. E l’Italia è un pa- ese che invecchia rapidamente. Con il nuovo layout un passeggero un po’

anziano, con un bagaglio un po’ pe- sante, e con un po’ di fretta, perde il treno (se arriva in metropolitana, ma forse persino in taxi).

Infatti il percorso, se il poverino non si sente di trasportare il bagaglio per scale, è il seguente: innanzitutto, se non è un viaggiatore abituale, ha un certo smarrimento per trovare indi- cazioni chiare per l’accesso ai treni.

Quando le trova, prende una rampa di tapis-roulant. Poi deve percorrere un corridoio, con una piccola disce-

sa. Poi deve cercare di nuovo il car- tello “treni”, non grandis- simo, tra in- segne scintil- lanti, che lo orienta su al- tri tapis-rou- lant, tra cui può sceglie- re tra quelli di destra o di sinistra (ma senza sapere quale sia più diretto per il suo binario). Il poverino a quel punto crede di essere arrivato vicino ai treni. Niente affatto: si tro- va all’aperto, nella ex-“galleria delle carrozze”, che incautamente un tem- po avvicinava i mezzi urbani ai tre- ni. Cerca di nuovo un cartello per i treni, e dopo averlo trovato, prende una scala mobile dall’atrio centrale.

Se spera di essere arrivato si illude (e se ha fretta si dispera). Deve percor- rere un altro corridoio con negozi, e scegliere una ulteriore rampa di ta- pis-roulant tra desta e sinistra, sem- pre senza sapere quale sia meglio per lui. A questo punto arriva al “piano del ferro”, e crede di prendere il suo treno (dopo aver cercato l’insegna luminosa, che gli indica il binario).

A questo punto deve passare al con- trollo dei biglietti (e questo dipen- de da ragioni di sicurezza, e non dal progetto demente). Ma i varchi aperti

Una grande stazione infelicissima: la centrale di Milano rinnovata.

Di Marco Ponti - Bridges Research

Controcorrente

Marco Ponti

Bridges Research

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numero 122 - 8 Novembre 2017

sono molto pochi, deve localizzarli, e quindi deve fare ancora strada sia per passare i controlli che per raggiunge- re il suo binario. Che ovviamente è deserto: il suo treno di Alta Velocità sfreccia già da un po’ nella vasta pia- nura lombarda.

Bisogna anche segnalare che il pove- rino aveva in alternativa, uscito dalla metropolitana, un bellissimo e luc- cicante ascensore, tutto in cristallo ed acciaio, molto visibile. Bene, per quanto incredibile, l’ascensore non solo non lo avrebbe

portato al “piano del ferro”, ma neppure in superficie. Solo all’inizio della prima galleria che abbiamo menzionato, quindi prima di tutto il cal- vario successivo.

Tutto questo, per farlo passare davan- ti a negozi di abbi- gliamento e di ogni altro tipo, a cui lui rivolge pensieri non affettuosi, escluden-

do quei “brand” dalle sue scelte per gli anni a venire.

Se la ristrutturazione fosse stata fatta con soldi privati, per un servizio di trasporto privato, forse si potreb- be tollerare. Ma è sta- ta fatta con un fiume di soldi dei contribuenti, per un servizio sostan- zialmente pubblico nel- la sostanza, se non nella forma (gli investimenti di FSI sono in genere a carico dello Stato).

Chi scrive, vi assicuro, ora deve par- tire da casa dieci minuti prima, ed è fermamente alieno alla violenza, ma in certi casi….

Comunque esorto le ferrovie a rifare le due (2) rampe di scale mobili diret- te. Costerebbero sicuramente meno di un decimo dei nostri soldi spesi per farci perdere i treni.

di Marco Ponti - Bridges Research

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numero 122- 8 Novembre 2017

Torino: GTT approva piano industriale. Il 10 novembre la presentazione al Comune

Atac: concreto giro di vite contro l’evasione. 800 im- piegati nominati agenti di polizia amministrativa Toscana: Ceccarelli avvia fase di illustrazione con- tenuti accordo per contratto ponte Tpl

Start Romagna: collaborazione con le forze dell’ordine e telecamere per la sicurezza di passeggeri e autisti Atac: denunciato e sospeso un dipendente

assenteista con doppio lavoro

Reggio Calabria: intesa per realizzare sistema di mobilità sostenibile. 100 mln per la metro

MOM: aderisce al gruppo delle Utilities di marca puntando su mobilità sostenibile

Pisa: da lunedì al via la 2a fase per l’introduzione della bigliettazione elettronica sul servizio urbano

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numero 122 - 8 Novembre 2017

Piemonte: Chiamparino, dal 2020 nella Regione viaggeranno 9 treni Pop e Rock

NTV: da dicembre Rovigo entra nel network di Italo con 4 servizi al giorno

Firenze: ok a protocollo triennale con Bologna. Merola, servirebbe ferrovia metropolitana tra le nostre città

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