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A.DI.S.U. Puglia Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario

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Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 c.p. , che ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono allo 0832.38.73.11 o per fax allo 0832.39.92.09

A.DI.S.U. Puglia

Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario

Sede di Lecce

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Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 c.p. , che ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono allo 0832.38.73.11 o per fax allo 0832.39.92.09

A.DI.S.U. Puglia

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Sede di Lecce

Piano della Performance

Obiettivi strategici 2016

Il Piano della Performance dell’ADISU PUGLIA, presenta l’organizzazione e la mappa degli obiettivi dell’Agenzia alla luce delle sue attività istituzionali e costituisce uno strumento organizzativo – gestionale che sistematizza missione, obiettivi strategici, obiettivi operativi ed attività in connessione con il piano esecutivo di gestione.

Il documento è redatto coerentemente con i principi contenuti nel D.Lgs. n. 150/2009 e in conformità alle linee guida fornite dall’Autorità nazionale per il contrasto alla corruzione (ex CIVIT), oltre alle diposizioni normative adottate dalla Regione Puglia di recepimento del D.Lgs. n.

150/2009.

Il Legislatore regionale, infatti, con la Legge n. 1 del 4 gennaio 2011 avente ad oggetto “Norme in materia di ottimizzazione e valutazione della produttività del lavoro pubblico e di contenimento dei costi degli apparati amministrativi nella Regione Puglia”, il cui ambito di applicazione è stato esteso alle Agenzie e agli Enti strumentali, ha intrapreso un percorso di innovazione volto a garantire una maggiore efficienza e ad assicurare la necessaria trasparenza dell’azione amministrativa, recependo i principi contenuti nel predetto decreto 150, noto come riforma Brunetta.

In considerazione del quadro normativo emerso con l’entrata in vigore della legge n. 190/2012

“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e dei connessi decreti legislativi attuativi n. 33/2013 (trasparenza amministrativa) e n. 39/2013 (inconferibilità e incompatibilità incarichi dirigenziali), il Piano 2016 è stato concepito anche come momento di sintesi degli strumenti di programmazione di cui l’Agenzia si è dotata e, nell’ottica del coordinamento espressamente previsto nel Piano Nazionale Anticorruzione, contiene anche obiettivi riguardanti la prevenzione della corruzione, la trasparenza e l’integrità.

Il Piano della Performance non è un normale adempimento normativo, ma uno strumento fondamentale di confronto tra cittadini e istituzioni e di rappresentazione efficace del valore pubblico prodotto e frutto di scelte della pianificazione regionale che per essere efficaci devono essere realizzate con azioni coerenti e compatibili con le scelte strategiche del sistema pubblico regionale.

Nell’aggiornamento della annualità 2016 nell’ambito del Piano della Performance, approvato nel mese di giugno 2016, sono stati assegnati alla Sede di Lecce gli Obiettivi dei cui risultati si da evidenza nelle pagine che seguono.

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Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 c.p. , che ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono allo 0832.38.73.11 o per fax allo 0832.39.92.09

A.DI.S.U. Puglia

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Sede di Lecce

MACROAREA STRATEGICA 1 OBIETTIVO STRATEGICO

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E DEI SISTEMI DOCUMENTALI

1. Invio in conservazione digitale delle deliberazioni consiliari e determinazioni dirigenziali 2. Messa a regime del piano di informatizzazione

3. Dematerializzazione determinazioni dirigenziali con la firma digitale

Le problematiche della dematerializzazione dei documenti sono uno dei primari obiettivi strategici nella attività della PA con l’ausilio delle tecnologie piu’ moderne per arrivare alla eliminazione dei supporti cartacei.

Le previsioni normative del CAD (Codice dell’amministrazione digitale) che all’art. 42 fa esplicitamente riferimento al concetto di dematerializzaione. “ Le pubbliche amministrazioni valutano in termini di rapporto tra costi e benefici il recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei dei quali sia obbligatoria o opportuna la conservazione e

provvedono alla predisposizione dei conseguenti piani di sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici, nel rispetto delle regole tecniche adottate ai sensi dell’articolo 71.” impegnano all’adozione continua, coerente, sistematica di buone pratiche di gestione di ogni attività in una logica e prospettiva di semplificazione dei rapporti tra PA e cittadini e imprese.

La riduzione progressiva dei materiali cartacei si propone in una prospettiva di riduzione dell’impatto ambientale, dalla mancanza di trasparenza, dalla difficile condivisione e archiviazione, dai tempi di ricerca elevati, facilità di errori, smarrimenti, ecc., della riduzione della spesa.

In ambito Adisu la implementazione del processo di dematerializzazione è stata avviata con l’introduzione di nuovi sistemi di gestione delle pratiche amministrative e sostenuta

dall’applicazione diffusa e sistematica degli strumenti informatici e dell’adozione dei protocolli.

Un passaggio fondamentale è stata l’adozione del “Piano” di informatizzazione redatto come stabilito dal comma 3 bis dell'art. 24 del D.L. 90/2014, convertito dalla L. 114/2014.

Secondo tale norma “le amministrazioni approvano un piano di informatizzazione delle

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procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni che permetta la compilazione on line con procedure guidate accessibili tramite autenticazione con il Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese. Le procedure devono permettere il completamento della procedura, il tracciamento dell'istanza con individuazione del responsabile del procedimento e, ove applicabile, l'indicazione dei termini entro i quali il richiedente ha diritto ad ottenere una risposta. Il piano deve prevedere una completa informatizzazione”.

Lo scopo del Legislatore è quello di semplificare -- attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) -- le modalità di colloquio tra Cittadino/Impresa e P.A. Quest'ultima deve quindi provvedere non solo alla realizzazione dei sistemi tecnologici che garantiscano tale colloquio, ma anche a rivedere e razionalizzare gli iter procedurali dei propri processi amministrativi.

Diventa quindi fondamentale l'apporto di tutta la struttura dell'Ente che deve partecipare in modo organico all'individuazione di tutti i procedimenti amministrativi “ad istanza di parte” da informatizzare, alla semplificazione degli iter procedurali e alla revisione dei regolamenti che governano tali procedimenti.

Il piano 2016 ha proposto prime linee guida per sviluppare azioni, le risorse per la realizzazione di un ambiente gestionale per l’informatizzazione dell’Ente incidendo sugli aspetti organizzativi dello stesso.

L’apporto della struttura dell’Agenzia è stato orientato al rafforzamento di tali pratiche ed in particolare a quelle di

Protocollazione e gestione documentale

La protocollazione rappresenta una delle fasi determinanti nella gestione dei sistemi documentali all’interno delle pubbliche amministrazioni. Il protocollo è uno strumento tecnico necessario per gestire la documentazione nella fase di formazione e per operare una corretta strutturazione dell’archivio, organizzando le fasi di produzione e consentendo una corretta gestione della documentazione nell’archivio corrente.

L’attività di protocollazione, l’operazione con la quale si memorizzano le informazioni principali relative al documento nel registro di protocollo, è stata perfezionata nella parte relativa alla sicurezza con il backup giornaliero dei dati e dei registri dei dati garantendo la sicurezza e

l’integrità dei dati, e l’accesso diretto ai soli soggetti che ne hanno diritto, in modo da non violare la legge sulla privacy.

Firma digitale degli atti

La firma digitale è il risultato di una procedura informatica che garantisce l’autenticità e integrità dei messaggi e documenti scambiati e archiviati con mezzi informatici, al pari della firma autografa per i documenti tradizionali.

La differenza tra firma autografa e firma digitale è che la prima è legata alla caratteristica fisica della persona che appone la firma, vale a dire la grafia, mentre la seconda al possesso di uno strumento informatico e di un PIN di abilitazione, da parte del firmatario.

La firma digitale è quindi il risultato di una procedura informatica che consente al sottoscrittore di rendere manifesta l’autenticità del documento informatico ed al destinatario di verificarne la

provenienza e l’integrità. In sostanza i requisiti assolti sono l’autenticità (con un documento firmato digitalmente si può essere certi dell’identità del sottoscrittore) e l’integrità (sicurezza che il

documento informatico non è stato modificato dopo la sua sottoscrizione.

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Nel corso del 2016 si è dato corso alla firma digitale dei contratti.

E’ stata implementata la procedura di firma digitale dei provvedimenti amministrativi da parte del Dirigente Responsabile e del Responsabile contabile.

Momenti di interscambio di esperienze e di formazione hanno permesso il superamento di iniziali difficoltà operative e gestionali.

Posta elettronica ordinaria e certificata

La prassi della comunicazione via mail è ormai consolidata nella vita dell’Amministrazione.

La posta elettronica certificata è un e-mail che garantisce ora e data di spedizione e di ricezione, provenienza ed integrità del contenuto. La PEC consente di inviare e ricevere messaggi con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. E’ pertanto, un sistema di posta elettronica in grado di poter essere utilizzata in qualsiasi contesto nel quale sia necessario avere prova opponibile dell’invio e della consegna di un determinato documento.

L’utilizzo di questo strumento è diretto a sostituire i tradizionali mezzi di comunicazione utilizzati per garantire la sicurezza della comunicazione e della sua effettiva realizzazione

E’ stato avviato il processo di integrazione del sistema di corrispondenza via mail con quello della protocollazione della corrispondenza ordinaria, esportata in formato digitale.

Conservazione delle risorse digitali

Un sistema di conservazione digitale è un insieme di procedure, attività e strumenti tramite i quali ci si propone di salvaguardare nel tempo le memorie digitali.

Il processo di conservazione digitale è finalizzato al mantenimento delle caratteristiche di autenticità, integrità, leggibilità, accessibilità e riservatezza dei documenti informatici e deve prendere avvio subito dopo il loro ingresso nell’archivio digitale che dovrà contrastare l’invecchiamento e il deterioramento dei materiali cartacei.

Lo sviluppo delle memorie documentarie digitali è un processo inarrestabile, indotto e amplificato dalla produzione a basso costo di sistemi sicuri per la validazione dei documenti nativamente digitali (in particolare i sistemi di firma elettronica), ma introduce problematiche relative alla possibilità ed alla qualità della conservazione del patrimonio documentario finora generato.

La formalizzazione dei concetti e dei principi connessi alla conservazione delle risorse digitali ha polarizzato l’attenzione della comunità scientifica (in particolare del mondo archivistico) negli ultimi anni, con particolare riguardo ai nodi concettuali, ai vincoli e alle criticità di tipo organizzativo, alla revisione della normativa, allo studio della tipologia dei formati e dei metodi per la conservazione.

Le logiche e le prassi legate alla funzione conservativa delle memorie digitali comportano un significativo cambiamento rispetto alle pratiche tradizionali legate alla documentazione cartacea.

Un aspetto che richiede un forte cambiamento di mentalità a fronte di analisi, esperienze e sperimentazioni empiriche ancora poco sviluppate.

Nel 2016 Adisu ha perfezionato il sistema di conservazione individuando un Conservatore del Registro di Protocollo e delle Fatture. Ha avviato le procedure per la messa in Conservazione degli Atti Amministrativi e dei Contratti.

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A.DI.S.U. Puglia

Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario

Sede di Lecce

MACROAREA STRATEGICA 1 OBIETTIVO STRATEGICO

Implementazione del sistema dei controlli sulle dichiarazioni rese dagli studenti/utenti e dall’acquisizione dati da altre

Pubbliche Amministrazioni

1. Avvio a pieno regime della cooperazione applicativa con l’INPS per controllo massivo degli ISEE dichiarati dagli studenti.

2. Approvazione regolamento sui controlli delle dichiarazioni rese dagli studenti e sul connesso sistema sanzionatorio

1.

Lo sviluppo di sistemi integrati di interoperabilità tra le Amministrazioni pubbliche, al fine di dare maggiore efficienza alle attività proprie è un postulato, sempre più stringente, del fatto che molti servizi rivolti ai cittadini ed alle imprese richiedono processi inter istituzionali.

Per poter costruire una società realmente digitale occorre un'effettiva interoperabilità tra i prodotti e i servizi delle tecnologie dell'informazione. Per cogliere appieno i vantaggi della diffusione delle TIC occorre aumentare l'interoperabilità di dispositivi, applicazioni, banche dati, servizi e reti.

Al fine di dare certezza, formale e sostanziale, ai risultati della elaborazione dei dati delle istanze presentate dagli studenti nel corso delle annuali e periodiche procedure concorsuali i benefìci assicurati dal sistema del DSU, si rende necessario effettuare puntuali verifiche dei dati autocertificati in sede di presentazione delle domande.

Il ricorso alle tecnologie informatiche, supportate dalla integrazione telematica di rete consente di incrociare i dati negli archivi Adisu con quelli disponibili nelle Banche dati di Enti quali l'INPS, l'Agenzia delle Entrate che hanno un ruolo fondamentale nel governo degli equilibri della finanza pubblica e/o dell'Università che costituisce il referente primo della attività di servizio degli Enti per DSU.

Per attivare meccanismi che facciano dell'interoperabilità uno snodo strategico del funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni è fondamentale mettere insieme persone,

organizzazioni e informazioni seguendo un framework che definisce modalità sostenibili di cooperazione.

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In tale prospettiva si è orientata e sviluppata negli anni l'attività dell'ADISU di cui di seguito si traccia in sintesi un percorso che ha permesso, in uno con l’attivazione di sistemi di controllo più tradizionali (es.ricorso alla Guardia di Finanza), di portare alla luce casi di non conformità o, in alcune occorrenze, di aperta violazione di legge, per i quali sono state avviate le dovute procedure tutorie per il recupero delle somme indebitamente percepite e per l'irrogazione delle dovute sanzioni.

I controlli avviati dal competente Servizio si sono avvalsi delle procedure di routine messe a disposizione dall'INPS e dal SIATEL, con una tracciabilità degli stessi propria dei sistemi di

quegli Enti Tanto nel caso dell'INPS che del SIATEL l'impiego delle Banche è attivo da lungo tempo, con l'implementazione degli aggiornamenti di sistema, determinati anche in base alla modifica delle normative specifiche.

Con l'INPS, è stato possibile attivare un flusso unico per il confronto e la rilevazione dei dati ISEE non corrispondenti. La Banca dati SIATEL, per la sua strutturazione logica, richiede invece un controllo più puntuale di dettaglio sulle singole situazioni componenti il nucleo familiare.

L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente rappresenta lo strumento con cui sono regolati l’accesso e la compartecipazione al costo di molte prestazioni di natura sociale. Nell’ambito del Diritto allo Studio Universitario il DPCM del 9 aprile 2001 prevede che le condizioni

economiche sulla base delle quali gli studenti ottengono la borsa di studio siano misurate attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e l’Indicatore della Situazione

Patrimoniale Equivalente (ISPE)1. Per l’accesso ai benefici l’ISEE e l’ISPE devono essere fissati da ciascuna Regione entro un limite minimo e massimo stabiliti dal DPCM e aggiornati annualmente dal MIUR, in base all'Indice generale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.

Ogni Regione, inoltre, individua due o più fasce ISEE in base alle quali differenziare

l'importo della borsa di studio, cosicché lo studente con un ISEE inferiore o uguale ai 2/3 del limite massimo di riferimento riceve l'importo pieno di borsa, gli altri ottengono un importo di borsa ridotto2.

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013 n. 159 ha profondamente riformato le modalità di calcolo dell'ISEE, stabilendo che gli enti erogatori dei servizi dovessero adeguarsi alla nuova disciplina. I cambiamenti principali riguardano l’inclusione dei redditi esenti a fini Irpef, nuove e maggiori detrazioni, la valorizzazione del patrimonio

immobiliare, la revisione delle scale di equivalenza e una più stringente definizione di nucleo familiare. Tutte queste novità hanno modificato il valore complessivo dell’ISEE a parità di reddito e patrimonio posseduto dalla famiglia e, a regole invariate rispetto ai requisiti di merito richiesti, la dimensione e la composizione di coloro che accedono alle prestazioni del diritto allo studio.

Solo nel 2016 il MIUR (con il decreto 23 marzo 2016 n. 174) ha adeguato i limiti massimi di ISEE e ISPE previsti dal DPCM del 2001 per accedere alla borsa di studio sulla base delle nuove modalità di calcolo dell’Indicatore.

Le novità nella determinazione dell’ISEE hanno impegnato in maniera notevole il personale dei Servizi agli Studenti per rendere puntuali i controlli circa il rispetto delle ottemperanze richieste per la partecipazione al Bando di Concorso, tra cui la presentazione dell’ISEE specifico per il DSU, rilasciato nei termini propri dall’INPS per il tramite dei CAF con i quali spesso è stato necessario interfacciarsi.

Nell’adempimento dell’esame dei procedimenti attivati dai Bandi di Concorso sono stati avviati i controlli e le verifiche sui requisiti autocertificati dagli studenti per l’ottenimento dei benefici. Detti accertamenti, come di consueto, sono stati portati a termine tramite la consultazione

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delle banche dati di cui si ha l’autorizzazione e/o la convenzione per l’accesso: INPS per l’acquisizione dell’attestazione ISEE, SIATEL per la verifica dei redditi ed ESSE3 per l’accertamento dell’iscrizione all’Università e per il controllo dei crediti. Con determina n. 232 del 03/03/2015 sono stati conclusi le verifiche sui redditi dichiarati, acquisendo dal sito INPS le attestazioni ISEE per tutti gli studenti aventi titolo e inviato agli studenti risultati in difetto le dovute comunicazioni al fine di apportare le necessarie rettifiche o revoche dei benefici/servizi assegnati.

Con determinazioni n. 143 e n. 151 del 11 e 12 febbraio 2016 sono stati completati gli accertamenti sull’iscrizione ai vari corsi e sul requisito di merito e si è provveduto a revocare il beneficio agli studenti non in regola con i requisiti del bando di concorso di cui trattasi.

Gli accertamenti di cui sopra hanno sono stati così definiti:

n. 921 rettifiche di ISEE su un totale di n. 2.803 istanze controllate, e conseguente riposizionamento in graduatoria nei casi in cui non venivano inficiati i benefici assegnati a terzi;

n. 28 revoche per requisiti economici superiori.

n. 62 rettifiche del requisito di merito su un totale di n. 3085 accertamenti, conseguente e riposizionamento in graduatoria nei casi in cui non venivano inficiati i benefici assegnati a terzi;

n. 114 revoche a seguito di detti accertamenti.

Gli accertamenti sui requisiti economici e di merito, dichiarati dagli studenti risultati idonei/vincitori della borsa di studio a.a. 2015/16, sono stati effettuati in base a quanto di seguito indicato.

I FASE / Controlli

Prima della pubblicazione delle graduatorie provvisorie sono stati effettuati i seguenti controlli in base ad una campionatura sulla scala di equivalenza dell’ISEE ovvero sulla tipologia e sul numero dei componenti il nucleo familiare:

- Valore scala = 1 e 1,57 detti valori corrispondono allo studente indipendente ai sensi dell’art. 9, c. 3 del bando e a nuclei familiari con due componenti relativi a stati di separazione o convivenza con terzi.

TOT. n. 259 istanze di cui 2 escluse per ISEE superiore e n. 26 per ISPE (patrimonio) superiore.

Inoltre, è stato verificato il requisito di merito in base alla individuazione del primo anno di immatricolazione, in caso di trasferimenti da altri Atenei o cambio corso/facoltà ai sensi dell’art. 2 del bando. Tramite il riscontro dei crediti massimi da acquisire in rapporto con l’anno di iscrizione, si è proceduto all’accertamento dei crediti effettivamente conseguiti entro il 10 agosto ai sensi dell’art. 10 del bando (non oltre 60 crediti per il II anno, 120 per il III anno e 180 per il fuori corso, nonché il termine della carriera).

Detti riscontri hanno consentito di pubblicare una graduatoria, anche se provvisoria, senza evidenti anomalie o discrasie ed evitare in tal modo ricorsi o successive modifiche.

Per gli studenti stranieri ( Tot. n. 15) è stata controllata la documentazione rilasciata dai rispettivi Consolati o Ambasciate dei propri Paesi di origine e sono stati calcolati i redditi in base al cambio effettivo della valuta straniera con l’euro.

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II FASE post pubblicazione graduatorie definitive

Su un totale di n. 2.803 istanze di borsa, con requisiti utili per l’assegnazione della borsa di studio, sono state portate a termine tramite controlli diretti con la banca dati dell’INPS:

n. 256 rettifiche ISEE n. 97 rettifiche ISP

Detti controlli hanno permesso di ricollocare gli studenti in posizione utile nella graduatoria elaborata sulla base dei dati autocertificati e di confermare in tal modo il beneficio assegnato senza ledere terzi, in quanto per l’a.a. 2015/16 il fondo ha consentito l’assegnazione della borsa a tutti gli idonei.

Allo stesso modo è stata definita la verifica del requisito di merito e di iscrizione su un totale di n. 3.085 studenti aventi titolo alla borsa con i seguenti risultati:

n. 62 rettifiche relative ai crediti conseguiti;

n. 114 revoche per crediti insufficienti, anno di iscrizione diverso da quello dichiarato.

Per una lettura sintetica dei dati innanzi descritti, si allega alla presente un prospetto riepilogativo.

2 .Approvazione regolamento sui controlli delle dichiarazioni rese dagli studenti e sul connesso sistema sanzionatorio

La Sede ha partecipato attivamente all’avvio della elaborazione del Regolamento dei controlli sulle istanze presentate dagli studenti per fruire dei benefici di legge.

La misura non è stata completata in quanto, come riportato nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione dell’Adisu Puglia, 2017-2019, la misura già preventivata nelle annualità passate è stata inizialmente posticipata all’anno 2016 e successivamente, considerata la complessità del procedimento amministrativo nonché per problemi di carattere organizzativo, rinviata al 2017. Ciò in ragione della necessità di effettuare un approfondito esame della casistica interessata e per dar corso a una puntuale verifica dei fattori di rischio connessi ai procedimenti in oggetto.

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A.DI.S.U. Puglia

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MACROAREA STRATEGICA 1 OBIETTIVO STRATEGICO

Monitoraggio attuazione strumenti di programmazione in materia di trasparenza ed anticorruzione

1. Aggiornamento costante delle informazioni da pubblicare in “Amministrazione trasparente”, generate dalle attività dei propri uffici.

2. Analisi dei processi in vista del nuovo piano triennale di prevenzione della corruzione 2017/2019

Nell’attuale ordinamento il principio di trasparenza è inteso come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.

La trasparenza concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché' dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.

Come ben chiarisce il Piano aziendale per la prevenzione della corruzione la disciplina della trasparenza è finalizzata a porre a far si che il cittadino possa esercitare un controllo diffuso delle varie fasi del procedimento amministrativo per le attività di competenza dell’Agenzia.

A tal fine sono stati implementati strumenti partecipati di interazione che hanno il sito web e la tecnologia di rete Internet quale mezzo primario di comunicazione, il più accessibile ed il meno oneroso, attraverso il quale l’Agenzia garantisce un’informazione trasparente ed esauriente sul suo operato, promuovendo nuove relazioni con i cittadini/studenti, le imprese e le altre PA, pubblicizzando e consentendo l’accesso ai

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propri servizi, consolidando attraverso tale pratica virtuosa la propria immagine istituzionale.

In adempimento a quanto previsto dal D.Lgs. 33/2013 e alle prescrizioni del Piano anticorruzione e per la trasparenza aziendale la sede, in coordinamento con i responsabili aziendali, ha rispettato le procedure e le scadenze previste per l’inserimento di tutti i dati da rendere pubblici ai sensi delle richiamate disposizione di legge e regolamentari.

Sono stati rispettati gli impegni per garantire l’ AGGIORNAMENTO COSTANTE DELLE INFORMAZIONI DA PUBBLICARE IN “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” GENERATE DALLE ATTIVITA’ DEI PROPRI UFFICI.

tenendo conto delle previsioni del Piano circa la:

a. cadenza annuale, per i dati che, per loro natura, non subiscono modifiche frequenti o la cui durata è tipicamente annuale;

b. cadenza semestrale, per i dati che sono suscettibili di modifiche frequenti ma per i quali la norma non richiede espressamente modalità di aggiornamento eccessivamente onerose in quanto a risorse dedicate e organizzazione, tanto per gli enti con articolazione

territoriale;

c. cadenza trimestrale, per i dati soggetti a frequenti cambiamenti;

d. aggiornamento tempestivo, per i dati che è indispensabile pubblicare nell’immediatezza della loro adozione.

Sono stati regolarmente forniti i dati relativi alle presenze del personale; sono stati aggiornati i CVitae e le dichiarazioni di rito del personale incaricato di Responsabilità di cui è stata esposta, negli appositi spazi, la collocazione organizzativa, con l’indicazione dei dati occorrenti per eventuali contatti. E’ stato regolarmente aggiornato l’archivio dei benefici concessi ad aventi diritto in attuazione dei fini istituzionali e nel rispetto delle normative vigenti.

L’aggiornamento degli spazi propri della Sede è stato adeguato e costante con l’inserimento nelle sezioni di Informazione di ogni elemento utile a meglio far conoscere le attività proprie della Sede.

E’ stato nel corso del 2016 curato e rispettato l’AGGIORNAMENTO E LALIMENTAZIONE DELLE BANCHE DATI INFORMATIVE GESTITE DALL’ANAC.

Al fine di assicurare la piena compatibilità delle procedure in atto i provvedimenti adottati sono stati allineati agli adempimenti richiesti. La identificazione tramite CIG, richiesti e assegnati ai provvedimenti di spesa, è elemento indispensabile per la tracciabilità delle procedure e per il monitoraggio e controllo della spesa, per l’implementazione delle fasi di liquidazione con l’impiego della tecnologia dello SDI.

E’ stato correttamente rispettato l’obbligo di alimentazione della Banca dati di cui agli artt.23 e 37 del Dlgs 33/2013.

Sono stati rispettati tutti gli adempimenti richiesti dal Responsabile per l’anticorruzione la trasparenza con l’ATTUAZIONE E IL MONITORAGGIO DELLE MISURE PREVISTE NEL PIANO ANTICORRUZIONE E NEL PROGRAMMA DELLA TRASPARENZA ADOTTATO DALL’AGENZIA.

Il confronto e la discussione con tutto il personale sulle problematiche in questione sono stati validi strumenti per una diffusa e matura condivisione della unicità di fine del lavoro svolto, nei differenti ruoli aziendali.

In relazione alla elaborazione del Piano Triennale 2017/2019 la Direzione di Sede ha partecipato ad iniziative di formazione e di consultazione per ridefinire il quadro di riferimento del documento programmatico, precisando e dettagliando i processi e le aree di rischio

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Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 c.p. , che ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono allo 0832.38.73.11 o per fax allo 0832.39.92.09

A.DI.S.U. Puglia

Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario Sede di Lecce

MACROAREA STRATEGICA 2 OBIETTIVO STRATEGICO

Avvio ed implementazione di una piattaforma unica per la richiesta e la concessione dei benefici da parte degli studenti

1. Procedura esclusivamente on-line per la presentazione delle domande di borsa di studio per l’a.a. 2016/17

La Direzione di Sede ha pienamente collaborato alla elaborazione di una ben definita architettura dell’ambiente gestionale del sistema automatizzato che dovrà governare la gestione delle procedure concorsuali per l’assegnazione dei benefici in favore del DSU, unificando, dando omogeneità e superando la attuale frammentazione dei sistemi software in uso nelle sei territoriali.

La complessità del problema in una con la “sensibilità” dello stesso, ha determinato il rinvio al 2017 della implementazione e dell’attivazione del nuovo sistema.

Nel corso del 2016 la Sede, in attuazione delle disposizioni dell’annuale Bando di Concorso per BdS e PA e nel più complessivo quadro delineato dal Piano di Informatizzazione, la Sede ha adeguato le proprie procedure telematiche completando la procedura di dematerializzazione della presentazione delle istanze da parte degli studenti interessati e in possesso dei requisiti richiesti.

Al fine di rendere il più possibile user friendly le novità introdotte sono state attivate iniziative di dupporto, informazione e consulenza agli studenti, sia in remoto che attraverso la disponibilità, nella segreteria di sede, di internet points e di personale di front office utilizzabile nel caso di difficoltà nella compilazione dei moduli.

Sono stati rispettati tutti i tempi previsti dal Bando per il rilascio delle graduatorie e per l’erogazione dei benefici previsti e concessi.

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Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 c.p. , che ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono allo 0832.38.73.11 o per fax allo 0832.39.92.09

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MACROAREA STRATEGICA 2 OBIETTIVO STRATEGICO

Miglioramento qualitativo del servizio ristorazione ed abitativo

E’ acquisita e condivisa la convinzione che le amministrazioni devono migliorare la loro attitudine a conoscere e soddisfare le esigenze dei cittadini e delle imprese per poter migliorare la qualità dell’offerta dei propri servizi.

Le amministrazioni stanno migliorando le capacità di ascolto dei bisogni e di valutazione della qualità percepita da parte dei cittadini e delle imprese, anche prendendo spunto da metodologie adottate con successo nel settore privato.

Uno degli strumenti più utilizzati a questo scopo è la misurazione della soddisfazione dell’utenza, più comunemente definita come indagine di customer satisfaction.

In questo senso, rilevare la customer satisfaction consente alle amministrazioni di uscire dalla propria autoreferenzialità, e le aiuta a comprendere sempre meglio i destinatari ultimi delle proprie attività.

Rilevare la soddisfazione del cittadino cliente - utente rappresenta una delle attività possibili nell’ambito delle politiche dell’ascolto e della partecipazione dei cittadini alla realizzazione delle politiche pubbliche, una leva fondamentale per rendere più consapevole e partecipe il cittadino, per costruire un nuovo modello di relazione amministrazione-amministrati basato sulla fiducia e su una nuova legittimazione dell’azione pubblica.

Il valore strategico della customer satisfaction è nell’individuare il potenziale di miglioramento dell’amministrazione, i fattori su cui si registra lo scarto maggiore tra ciò che l’amministrazione è stata in grado di realizzare e ciò di cui gli utenti hanno effettivamente bisogno o che si aspettano di ricevere dalla stessa amministrazione.

Come rilevano Baratta e altri la misura e lo sviluppo della qualità dei servizi ha senso se il management è in grado di capire come la performance sia percepita dai propri utenti. La qualità della performance strumentale è un prerequisito per la soddisfazione degli utenti, ma non è una condizione sufficiente. Se il management è interessato a soddisfare i propri utenti deve indagare nell’ambito della performance espressiva, rilevabile attraverso indagini di CS.

ADISU Lecce ha dato nel 2016 continuità alle procedure di ascolto e di rilevazione già attivate, in una prospettiva di politica integrata della partecipazione degli studenti alla vita della sede fondata su due principi di base inscindibili: trasparenza e partecipazione.

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Un momento fondamentale è stato costituito dalle periodiche riunioni con il Gruppo dei Rappresentanti degli studenti che consente, in un franco confronto dialettico, di effettuare una verifica del lavoro programmato nelle varie dimensioni operative relazionali.

Anche nel 2016 l’attività di rilevazione della CS è stata attuata in maniera differenziata, orientando la progettualità a stimolare forme più mature di partecipazione attraverso una conoscenza piena della realtà aziendale.

Particolare attenzione è stata rivolta alla fase di Report delle rilevazioni effettuate per dare atto di un’esperienza che, negli anni, si è arricchita di contenuti ed è diventata, nella vita aziendale, un momento di grande importanza sia nella dimensione organizzativa che in quella più propriamente relazionale.

Un presupposto della scelta di avviare un Servizio di “Assistenza psicologica”, rivolto in modo particolare agli studenti ospiti delle Residenze Universitarie, è stata la convinzione che l’accoglienza deve essere necessariamente parte del più complessivo programma di interventi in favore del DSU.

In tale prospettiva l’accoglienza nelle RRUU è una dimensione di relazione e di scambio tra soggetti attivi, reciprocamente responsabili, l’uno nei confronti dell’altro, delle scelte compiute nella propria autonomia e nel proprio ruolo formale.

Una dimensione di relazione e di scambio tra gli studenti che usufruiscono dei servizi residenziali, ma non solo, con l’amministrazione che deve adottare comportamenti più adattivi e parte di una dinamica relazionale che presuppone la reciproca conoscenza degli universi sociali, culturali, simbolici che, entrando in contatto, devono sforzarsi di superare le diffidenze e i pregiudizi andando oltre gli ostacoli; ricercando e costruendo un dialogo positivo sulla qualità dei servizi e, soprattutto, sulla qualità della vita nelle comunità che, temporaneamente, si creano e si dissolvono nell’incrocio esistenziale che si realizza nelle Residenze.

La partecipazione degli studenti alla vita dell’Azienda è un dato vitale, da valorizzare. Il loro coinvolgimento è importante e insostituibile il loro ascolto.

Nelle Sedi di Lecce e Bari, Adisu Puglia ha attivato un servizio di Counseling psicologico per gli studenti che abbiano l'esigenza di un sostegno in momenti di particolare difficoltà o disadattamento alla vita universitaria o nelle relazioni interpersonali.

Nella sede di Lecce è attivo dal 2007. In quella di Bari è stato avviato nel 2012.

L'esperienza della Sede di Lecce è più consolidata e prevede momenti di analisi dei livelli di soddisfazione dei servizi.

Ciò avviene attraverso indagini nelle Residenze Adisu il cui esito sono rapporti annuali i cui risultati, molto articolati nelle risultanze analitiche, sono oggetto di discussione e socializzazione tra i vari soggetti attivi della vita delle Residenze.

Gli studenti che vivono le Residenze universitarie cercano uno spazio e un modo di abitare non riconducibile a una condizione unica anche per il fatto che l’universo studentesco che popola le Case cambia in continuazione.

Anche nel 2016 nella discussione e nell'esame delle problematiche evidenziate nei reports del servizio di counseling sono stati coinvolti i gestori delle Residenze Universitarie.

La discussione degli stessi sono stati parte della formazione continua del personale della sede.

Il Rapporto allegato rende conto della metodologia utilizzata per una approfondita lettura delle relazioni sociali che si intrecciano all’interno delle RRUU.

La possibilità di avere una attenta conoscenza degli ospiti delle Residenze permette di poter adottare politiche dell’accoglienza in grado di ridurre l’insorgenza di conflitti interni o di limitarli e ricomporli nella logica del confronto e del dialogo-

In una sezione del sito istituzionale dell’Adisu: http://web.adisupuglia.it/sede-di- lecce/assistenza-psicologica.html è stato reso possibile scaricare alcuni documenti selezionati e che possono contribuire ad arricchire di senso e contenuti questo lavoro.

I livelli di soddisfazione rilevati nell’indagine del Counseling su oltre la metà degli ospiti, nel confermare la positiva percezione della qualità dei servizi, evidenzia come le dinamiche relazionali e i

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livelli di soddisfazione degli studenti, siano un fatto di estrema complessità che si alimenta dell’interazione tra i vari fattori che caratterizzano e connotano l’ambiente e la cultura in cui la comunità vive, nonché della particolare contingenza di situazioni che, nel rompere abitudini e routines consolidate, intaccano, anche nicchie di inerzia e di interessi cristallizzati.

E’ stata data continuità alla attività di monitoraggio della qualità dei servizi della linea di Segreteria Studenti. L’indagine sui servizi di front office ha coinvolto circa 500 studenti da febbraio a giugno 2016 è ha confermato la soddisfazione degli utenti e la qualità del lavoro svolto dagli addetti.

La positività della performance espressiva nelle RRUU poggia sulla qualità della performance strumentale che, tanto nel servizio abitativo, quanto in quello di ristorazione è il risultato dell’attenzione continua alla qualità e al controllo delle modalità di erogazione degli stessi.

Nel corso del 2016 le RRUU sono state oggetto di interventi che, nell’assicurare la corretta, continua e tempestiva manutenzione delle strutture, hanno progettato e realizzato ammodernamenti e migliorie logistiche.

Così pure gli impianti di ristorazione sono stati oggetto di interventi di ammodernamento negli ambienti e nelle attrezzature, nel quadro di un piano di migliorie programmato.

Elementi di criticità permangono in qualche realtà.

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Sede di Lecce

Miglioramento qualitativo del servizio ristorazione ed abitativo

Studi di fattibilità interventi nella sede territoriale di Lecce:

residenza A.Rizzo, via Adriatica e residenza M.Corti, via Lombardia

Il servizio abitativo per gli studenti universitari dell’ADISU Puglia sede di Lecce dispone di n. 349 posti letto dislocati nelle seguenti strutture residenziali con spazi comuni destinati alla lettura e al tempo libero gestite in appalto di global service con scadenza del contratto il 31 maggio 2017:

- Residenza “Angelo Rizzo”

Via Adriatica, 8 – Lecce (102 posti);

- Residenza “Ennio De Giorgi”

Via dei Salesiani – Lecce (108 posti);

- Residenza “Maria Corti”

Via Lombardia – Lecce (74 posti);

- Residenza “Lopez y Royo”

Via del Mare - Monteroni di Lecce (65 posti).

A partire dall’anno 2008 sono stati avviati e realizzati diversi interventi di manutenzione straordinaria finalizzati all’adeguamento delle strutture che, ad eccezione della residenza Lopez Y Royo in Monteroni di Lecce, erano prive delle certificazioni antincendio. Gli interventi eseguiti

nelle tre residenze, hanno permesso l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi da parte dell’organo preposto.

Successivamente, allo scopo di migliorare l’offerta abitativa sotto l’aspetto qualitativo, sono stati eseguiti ulteriori interventi in via prioritaria presso la residenza Ennio De Giorgi in Lecce.

In particolare in quest’ultima residenza, trattandosi di struttura intelaiata, è stato possibile rimodulare i tre piani delle due palazzine “A e B” e parte della zona “ex custode” eliminando completamente i servizi igienici in comune, le stanze triple e quadruple, realizzando, pertanto, in tutte gli alloggi i servizi in camera lasciando inalterata la capienza abitativa originale.

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Di seguito si elencano gli interventi più significativi effettuati da E.Di.S.U. Lecce e A.Di.S.U. Puglia nel corso degli ultimi anni:

E.Di.S.U. Lecce:

* Lavori di adeguamento a norme antincendio delle residenze Rizzo e De Giorgi per complessivi €.

1.050.000,00 – Finanziamento: importo di €. 1.000.000,00 sui fondi di cui all’AQP Ricerca Scientifica Del. CIPE n. 2/04 I Atto integrativo così come rimodulato con D.G.R. n. 1557 del 02/10/2007 e

concesso all’ente attuatore Università del Salento ed €. 50.000,00 stanziati con fondi propri dell’E.Di.S.U. con D.D. n. 228 del 14/08/2008;

A.Di.S.U. Puglia:

* Lavori per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento della residenza De Giorgi dell’importo di €.

121.000,00 – Importo finanziato con fondi propri del bilancio.

* Lavori di manutenzione straordinaria delle residenze universitarie A. Rizzo in via Adriatica (rifacimento dei prospetti) e Ennio De Giorgi in via Dei Salesiani (rifacimenti prospetti esterni e riqualificazione camere palazzine A e B) in Lecce. Importo finanziato con fondi propri di bilancio.

Lavori al netto €. 570.148,00 compreso oneri sulla sicurezza oltre IVA al 10% per complessivi

€. 627.162,80 - Contratto a corpo n. 88/2013;

* Lavori di completamento della manutenzione straordinaria delle residenze universitarie A. Rizzo in via Adriatica e Ennio De Giorgi in via Dei Salesiani in Lecce. Importo finanziato con fondi propri di bilancio. Lavori al netto €. 109.931,807 compreso oneri sulla sicurezza oltre IVA al 10% per

complessivi €. 120.924,99 - Contratto a corpo n. 90/2014;

* Lavori per la climatizzazione della residenza universitaria A. Rizzo dell’importo di €. 192.295,70.- Importo finanziato con fondi propri di bilancio;

* Progetto dei lavori di manutenzione della residenza E. De Giorgi in Lecce (quarti piani palazzine A e B) dell’importo di €. 170.000,00 - Importo finanziato con fondi propri di bilancio.

Allo stato si ritiene che il fabbisogno abitativo studentesco non sia completamente soddisfatto in termini di capienza e disponibilità di posti alloggio ed in particolare, relativamente alle RR.UU. A. Rizzo e M.

Corti, non lo è sotto il profilo qualitativo.

La residenza A. Rizzo in via Adriatica - Lecce ospita attualmente n. 102 studenti in n. 60 stanze suddivise in n. 18 singole e n. 42 doppie tutte dotate di servizio igienico in camera.

L’ampiezza delle stanze e la dimensione dei servizi igienici (mediamente da 2,10 mq. a 3,10 mq.) sono i punti critici della struttura che secondo i più rigorosi parametri abitativi dovrebbe ospitare al massimo n.

70 studenti. Lo stato di disagio abitativo determinato dalla ristrettezza degli spazi (camere) è chiaramente espresso dagli utenti/studenti.

Tale considerazione è supportata dai sondaggi di customer satisfaction effettuati periodicamente da questa ADISU che hanno coinvolto gli studenti residenti. La residenza in oggetto è l’unica che non

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dispone di adeguati spazi comuni, per lo studio soprattutto, ad esclusione di un cortile esterno, utilizzabile solo nei periodi primaverili/estivi.

I lavori di ristrutturazione, finalizzati ad una rimodulazione degli ambienti, sarebbero di facile

realizzazione in quanto trattasi di struttura intelaiata (pilastri e solaio) con tramezzature da cm. 10,00 di facile modifica.

Per quanto riguarda la residenza Maria Corti in via Lombardia - Lecce, edificata nei primi anni del 1900 per la quasi interezza in muratura portante, ha attualmente una capienza ricettiva di n. 74 studenti suddivisi in n. 23 stanze doppie, n. 24 stanze singole e n. 4 stanze per studenti diversamente abili. La stessa non è dotata di servizi igienici in camera, bensì di servizi igienici in comune. Valgono per la residenza Maria Corti le rilevazioni del grado di soddisfazione evidenziate per la residenza A. Rizzo. La qualità del servizio è legata ad una oggettiva qualità del contesto logistico che, allo stato, sul piano dei servizi igienico/sanitari, non è adeguatamente garantito. Le stanze sono generalmente adeguate ai parametri abitativi e dopo un accurato studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione di servizi igienici in camera, gli alloggi potrebbero essere dotati di adeguati servizi funzionali.

Per ambedue le residenze una ridistribuzione qualificativa degli ambienti, porterebbe inevitabilmente ad una riduzione significativa dei posti letto (circa 50).

La spesa per gli interventi nelle citate residenze universitarie, ammonta in via presuntiva ad €.

2.000.000,00 così come riportato nella deliberazione del consiglio di amministrazione dell’A.Di.S.U.

Puglia n. 38 del 28/10/2016 che approva il programma delle acquisizioni dell’A.Di.S.U. Puglia ex art.

21 del D. Lgs n. 50/2016.

La previsione di interventi di ammodernamento e ristrutturazione delle Case dello Studente, Corti e Rizzo, è parte di un Programma di assestamento e sviluppo della Residenzialità universitaria, avviato e sviluppato in piena collaborazione con il nuovo Dirigente della Sede, dott.Palmiotta, di cui fa parte l’ipotesi dell’apertura di una nuova struttura alloggiativa che bilancerebbe la perdita di posti letto di cui si è detto.

Di recente, il comune di Monteroni, al fine di sviluppare l’offerta dei servizi agli studenti universitari, ha sottoscritto con l’Università del Salento, un protocollo d’intesa con il quale si è

impegnato, utilizzando fondi FERS 2007-2013 – Azione 7.2.1. “Piani integrati di sviluppo territoriale”

ad eseguire interventi di ristrutturazione su un immobile, di proprietà comunale, ad uso College Universitario con una capienza di trentotto posti letto, ubicato in via Trento. Successivamente

l’amministrazione comunale di Monteroni e l’Università del Salento, hanno chiesto a questa a A.Di.S.U.

Puglia la disponibilità a farsi carico della gestione alberghiera della struttura, dopo l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione. In virtù di detta richiesta gli uffici della scrivente sede territoriale, si sono attivati ed hanno effettuato sopralluogo in data 03/11/2016 per le necessarie valutazioni di ordine tecnico ed economico. A seguito della presa visione dell’immobile in argomento è stato constatato che lo stesso è in buone condizioni strutturali in quanto in tempi recenti, limitatamente ad alcuni locali al piano terra, è stato oggetto di interventi edili ed impiantistici. L’edificio è composto da una struttura intelaiata (pilastri e solaio) ed è concepito su tre piani fuori terra oltre al piano terrazzo dove sono ubicati alcuni locali da utilizzare come piccola palestra e lavanderia. Lo stesso è opportunamente recintato e delimitato da un grande spazio a verde attualmente non coltivato.

Gli impianti idrici/fognari, antincendio ed elettrico, sono stati realizzati negli anni ’80, mai utilizzati e sicuramente sarà necessario eseguire verifiche tecniche finalizzate alla prova di tenuta delle tubazioni interessate escludendo quelle orizzontali del piano terra sostituite in tempi recenti ed agli impianti

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elettrici ed antincendio che, tenuto conto dell’entrata in vigore di nuove norme, dovranno essere inevitabilmente adeguati.

A parere del responsabile del servizio tecnico, la struttura, dotata anche di impianto esterno di

videosorveglianza, è idonea ad ospitare, previo successivo adeguamento strutturale a carico di questa Agenzia, mediamente n. 50 studenti in camere singole e doppie, alcune con servizi in camera ed altre con i servizi igienici per due stanze ed è dotata di locali da destinare a tutte le attività previste in una residenza universitaria quali reception, sala studio, sala per attività ludica, ufficio del responsabile, spogliatoi addetti, magazzino, ecc. compresa la possibilità di realizzare una piccola mensa per pasti veicolati e/o realizzati in proprio punto cottura all’interno della struttura per il quale sono stati già previsti parte dei sotto impianti.

Per quanto sopra, in considerazione che nel corrente anno accademico non è stato possibile soddisfare la richiesta di alloggio da parte degli studenti fuori sede per un totale di n. 161 unità di cui n. 4 per anni successivi e n.157 per primo anno e tenuto conto altresì della improcrastinabilità degli interventi presso le due innanzi citate residenze si chiede di prendere in considerazione l’attivazione della nuova struttura residenziale attraverso specifico accordo col comune di Monteroni e l’Università del Salento.

Si fa presente che i costi di gestione di global service, ammonterebbero a circa €. 200.000,00 all’anno e che eventuali interventi sulla struttura a carico dell’A.Di.S.U. comporterebbero una spesa di €.

150.000,00. (Interventi strutturali per ampliamento posti letto, arredi, sistemazione dell’area esterna a verde, ecc.).

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A.DI.S.U. Puglia

Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario Sede di Lecce

MACROAREA STRATEGICA 2 OBIETTIVO STRATEGICO

Uniformazione della regolamentazione dell’accesso ai vari benefici da parte degli studenti

1. Servizio ristorazione nelle sedi decentrate delle Università. Analisi e ricerca delle soluzioni più idonee.

Tra gli ambiti di attività produttiva legata al mondo dei servizi alla persona, la ristorazione collettiva, tanto quella scolastica quanto quella universitaria, è considerata uno strumento di grande importanza per promuovere salute ed educare ad una corretta alimentazione.

Nella ristorazione collettiva è di fondamentale importanza, infatti, mantenere alto il livello qualitativo dei pasti come qualità nutrizionale e sensoriale, mantenendo saldi i principi di sicurezza alimentare.

Gli addetti al servizio, adeguatamente formati, svolgono un ruolo di rilievo nel realizzare la proposta del modello alimentare, aiutando a superare le diffidenze proprie di un ambito carico, anche, di significative valenze simboliche ed assicurare alla nuova esperienza il supporto di un contesto di

competenza e aderenza delle esigenze delle comunità servite.

Nella considerazione che il sistema di ristorazione è profondamente cambiato negli ultimi anni in virtù dei suoi profili:  igienico – nutrizionale  gastronomico – alberghiero  economico – finanziario

 amministrativo – gestionale  di comunicazione  di facilitazione di abitudini alimentari corrette in un modello efficace di promozione della salute e prevenzione delle patologie cronico/degenerative e dei loro principali fattori di rischio è opportuno riconoscere l’importanza del controllo dei processi di produzione del servizio e della rilevazione continua della CS al fine del mantenimento di una QT elevata dell’offerta.

Nella pratica dell’Agenzia la ristorazione è vista non esclusivamente come semplice

soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali ma è considerata un importante momento di socializzazione dell’esperienza universitaria.

L’obiettivo primario di una buona politica della ristorazione collettiva è pertanto quello di

ricercare e ottenere le massime congruenze tra i diversi profili del sistema, realizzando una proficua area di convergenza tra politiche intersettoriali, che concili le logiche economiche con quelle prioritarie del benessere.

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Come è ormai comunemente accettato, un sistema evoluto di ristorazione si pone più obiettivi trasversali che possono essere riassunti nei seguenti punti:  promozione di abitudini alimentari corrette;

 sicurezza e conformità alle norme;  appropriatezza rispetto ai bisogni, in termini non solo di

caratteristiche nutrizionali delle ricette e proposte alimentari, tecnologie di cottura, derrate utilizzate ma anche in termini di gradimento sensoriale;  rispetto dei tempi e delle modalità del servizio, di comfort e di accessibilità;  congruo rapporto tra qualità e prezzo;  soddisfazione dell’utenza.

Ciò rende opportuna e necessaria una rimodulazione dei protocolli di controllo e verifica della sostenibilità del servizio erogato nonché il potenziamento dei soggetti interessati, con vario titolo, al monitoraggio del servizio in questione.

Il raggiungimento dell’obiettivo comune, proprio dell’azione congiunta e collaborativa degli attori di questa dimensione organizzativa e gestionale, si concretizza nell’ambito delle proprie specifiche responsabilità formali e sostanziali (ente committente, gestore del servizio di ristorazione, azienda sanitaria locale, utenza).

L’ADISU di Lecce gestisce con appalto alla ditta Ladisa S.p.A. il servizio di ristorazione per gli studenti che frequentano l’Università del Salento.

Il servizio viene svolto negli impianti di Lecce e Monteroni di Lecce.

Rientra tra i doveri d'ufficio esercitare azione di adeguato e continuo controllo del rispetto delle obbligazioni contratte soprattutto al fine di garantire all’utenza una qualità del servizio ottimale.

ADISU esercita tale azione con controlli amministrativi frequenti, integrando l’attività propria degli altri agenti che istituzionalmente svolgono attività fiscale in tale ambito, sia sotto il profilo amministrativo che sotto quello sanitario.

L‘azione di accertamento dei livelli di qualità del servizio in questione appare caratterizzata da una oggettiva particolare complessità in ragione della specificità dei protocolli di controllo, come codificata nella norma e nella prassi che la sostanzia.

In tale dimensione l’Agenzia ha anche avviato la stipula di accordi di partenariato con soggetti specializzati nell'ambito della valutazione ambientale e, in modo segnato, ha promosso azioni di collaborazione con l’ARPA Puglia per l’effettuazione di campionamenti e analisi di prodotti e ingredienti delle preparazioni gastronomiche proposte nelle mense universitarie pugliesi.

L’obiettivo del servizio di ristorazione collettiva in ambito universitario è quello di fornire lo stesso in un contesto culturalmente attento ed esigente secondo una visione sistemica della qualità. In tale dimensione sono da considerare strategicamente rilevanti:  definizione e formalizzazione di ruoli e responsabilità per la progettazione, gestione, produzione, controllo;  addestramento e aggiornamento del personale sugli obiettivi e peculiarità del servizio in ragione delle sue finalità e della sua utenza;  corretta gestione e miglioramento delle dotazioni strutturali ed impiantistiche;  garanzia di un sistema di autocontrollo igienico;  valutazione e gestione di avanzi ed eccedenze;  corretta gestione dei rifiuti (raccolta differenziata, uso di piatti in ceramica o a basso impatto ambientale, ecc.);  attivazione di un sistema di rilevazione e gestione delle non conformità del servizio;  differenziazione del menù in relazione alla tipologia e necessità degli utenti;  sistema di verifica del grado di soddisfazione

dell’utenza attraverso indicatori oggettivi e soggettivi;  specifici interventi di collaborazione a progetti educativi in tema di alimentazione.

Tutto ciò valutando con attenzione che parte importante della corretta, efficace ed efficiente erogazione del servizio di ristorazione universitaria è il rispetto delle previsioni programmatiche in materia di HCCP oltreché delle direttive comunitarie e interne per il controllo della qualità.

Una valutazione dei sistemi di controllo in atto sul rispetto dell’esecuzione del contratto, in modo particolare delle procedure in materia di qualità del servizio secondo gli standard riconosciuti propri del settore, ha evidenziato la necessità dell’avvio e della messa a regime di più adeguati e incisivi sistemi di monitoraggio delle pratiche proprie della delicata attività produttiva di servizi.

Ciò, anche, in base al riconoscimento della necessità di strutturare tale prospettiva

programmatica secondo linee partecipative aperte alla interazione con gli stakeholders direttamente

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