La galleria che non dorme mai
Dormire? Nella galleria di base del San Gottardo (GbG) non se ne parla.
Durante tre notti a settimana nel tunnel ferve una grande attività: quella di manutenzione. In un incontro con la stampa le FFS hanno illustrato
brevemente che cosa viene fatto e quali sfide comporta.
14.08.2018 O29.08.2018 Testo:Katharina Balande Foto:SBB/CFF/FFS
Aut aut
La galleria è in funzione 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ma tre notti a settimana le FFS chiudono alla circolazione una delle due canne per sei- otto ore. Nella GbG, infatti, vige il principio «transito o manutenzione». Sin da quando è stata aperta, la galleria viene sottoposta a regolare
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Un’unica soluzione: passare dai binari
Mantenere la galleria in buone condizioni è più facile a dirsi che a farsi. Infatti, collaboratori e materiale arrivano alle aree dei lavori
principalmente tramite i binari. I veicoli di manutenzione li conducono all’interno della galleria all’inizio del turno, per poi riportarli fuori solo a turno finito. Tra questi due momenti non è possibile circolare. In altre parole: vietato dimenticarsi qualcosa! Quando si parte si deve avere con sé tutto il materiale necessario. Per questo ogni turno di manutenzione viene pianificato nel dettaglio sulla base di un apposito programma. Per consentire ai collaboratori nella galleria di spostarsi in maniera flessibile tra le aree dei lavori, di recente le FFS hanno introdotto l’uso di monopattini elettrici.
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Grazie a una
manutenzione regolare la GbG viene mantenuta in buono stato.
Erstfeld, Ambrì-Piotta e Biasca circolano nella galleria
Se con questi nomi si intendono i veicoli di base, allora è proprio così. Essi costituiscono la colonna portante della flotta di manutenzione e portano il nome delle stazioni ferroviarie della vecchia linea di montagna. Per la manutenzione nella galleria di base del San Gottardo, e in un secondo momento anche per quella del Ceneri, le FFS usano un totale di 30 veicoli speciali. Questi mezzi, a trazione ibrida elettrica e diesel, hanno una particolarità: grazie all’accoppiamento automatico impiegato per la prima volta su dei veicoli di manutenzione è possibile sganciare le sezioni di treno premendo semplicemente un tasto. Fanno parte della flotta di manutenzione anche due portoni mobili per la manutenzione, unici in Europa. Tali veicoli garantiscono un flusso d’aria adeguato nella canna della galleria chiusa al traffico.
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Modellizzato, virtuale, reale: prima si simula, poi si fa
Calura estiva? Le temperature che ultimamente fanno sudare molti di noi, per i collaboratori impiegati nella GbG sono una realtà
quotidiana. Una vera e propria sfida. Qui, infatti, in molti punti ci sono 40 °C tutto l’anno. Temperatura e umidità vengono continuamente rilevate durante i lavori e, in caso di superamento dei valori limite, ai collaboratori viene imposto di fare una pausa nel locale per il personale climatizzato del treno di manutenzione. Il materiale nella galleria non risente invece in alcun modo delle alte temperature, essendo fatto apposta.
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Per la manutenzione della GbG sono in uso 30 veicoli speciali.
Modellizzato, virtuale, reale: prima si simula, poi si fa
Nel centro di manutenzione e intervento di Biasca (CMI), i collaboratori hanno la possibilità di esercitarsi in un ambiente protetto prima di scendere in campo in galleria. Qui sono infatti riprodotti fedelmente gli impianti tecnici situati in galleria e nei cunicoli trasversali. In futuro verrà usata la realtà estesa anche per assistere i lavori di manutenzione in galleria: grazie a speciali visori, i collaboratori vedranno
comparire le check-list del caso. Di fronte a situazioni difficili, sarà inoltre possibile contattare l’assistenza centrale che vedendo quello che vedono i collaboratori potrà proiettare loro davanti agli occhi informazioni supplementari.
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I collaboratori si esercitano con l’aiuto di riproduzioni degli impianti.
Esercizio stabile nonostante grandi sfide
A 18 mesi dalla messa in esercizio, le FFS tracciano un bilancio positivo: a fine giugno 2018 avevano attraversato la galleria un totale di 70 090 treni. L’orario è stabile grazie alle riserve calcolate sui tempi di percorrenza e finora non è stato registrato alcun evento rilevante per la sicurezza. Dalla messa in esercizio, gli impianti nella galleria di base del San Gottardo
funzionano in modo efficace e sicuro. Accanto all’ultimazione dell’opera, altre sfide si sono evidenziate solo con il pieno funzionamento del tunnel. Per raggiungere la piena capacità, vengono effettuate ancora ottimizzazioni.
La galleria di base del San Gottardo in cifre
2 gallerie a binario semplice di 57 km / 33 km di nuova linea ferroviaria a cielo aperto
178 cunicoli trasversali 2 stazioni multifunzionali 308 km di rotaie 43 scambi
153 km di linea di contatto 2600 km di fibra ottica 3200 km di cavi in rame 900 balise (ETCS) 360 contaassi
2500 armadi elettrici nei cunicoli trasversali 10 000 luci
Completamento dell’asse nord-sud del San Gottardo entro la fine del 2020
Con l’apertura della galleria di base del Ceneri verrà ultimata l’opera del secolo: la nuova ferrovia transalpina NFTA. Dopo la messa in esercizio della galleria di base del Lötschberg nel 2007 e della galleria di base del San Gottardo nel 2016, l’apertura della galleria di base del Ceneri a fine 2020 concretizzerà il progetto di ferrovia di pianura sull’asse europeo nord sud. Fino ad allora sulle linee d’accesso alle due gallerie di base tra Basilea e Chiasso verranno realizzati circa 25 progetti di costruzione. Entro la messa in servizio della galleria di base del Ceneri, verranno ultimati come previsto anche il rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria sulla sponda sinistra del lago di Zugo e la costruzione del doppio binario di Walchwil. Fino al 2020 la situazione rimane impegnativa.
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