Rapporti su povertà ed esclusione sociale di Caritas Italiana e Fonda- zione Emanuela Zancan
− I bisogni dimenticati. Rappor- to 1996 su emarginazione ed esclusione sociale
− Gli ultimi della fila. Rapporto 1997 sui bisogni dimenticati
− La rete spezzata. Rapporto 2000 su emarginazione e disa- gio nei contesti familiari
− Cittadini invisibili. Rapporto 2002 su esclusione sociale e diritti di cittadinanza
− Vuoti a perdere. Rapporto 2004 su esclusione sociale e cittadinanza incompiuta
− Vite fragili. Rapporto 2006 su povertà ed esclusione sociale in Italia
− Rassegnarsi alla povertà? Rap- porto 2007 su povertà ed esclusione sociale in Italia
− Ripartire dai poveri. Rapporto 2008 su povertà ed esclusione sociale in Italia
− Famiglie in salita. Rapporto 2009 su povertà ed esclusione sociale in Italia
− In caduta libera. Rapporto 2010 su povertà ed esclusione sociale in Italia
− Poveri di diritti. Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia
Rapporti pubblicati nella collana
«Sistemi di welfare», Fondazione Emanuela Zancan/Il Mulino
− Vincere la povertà con un wel- fare generativo. La lotta alla povertà. Rapporto 2012
I trasferimenti monetari, di cui si è ampiamente dibattuto nei precedenti rapporti curati dalla Fondazione Emanuela Zancan, rappresentano un enor- me costo assistenziale che non aiuta quanto dovrebbe. Non sono investimen- to, non generano rendimento umano ed economico, non incrementano il ca- pitale sociale a disposizione. Alimentano un sistema assistenziale che di fatto rappresenta un deficit di speranza e di futuro, a danno delle nuove genera- zioni. L’edizione 2013 del Rapporto prende in esame soluzioni che puntano invece sull’emancipazione di chi vive in condizione di disagio, con soluzioni di welfare generativo. Coinvolgono direttamente le capacità e le responsabili- tà personali, perché ogni persona, anche se in grande difficoltà, può contri- buire ad affrontare e risolvere i problemi. Molte delle esperienze considerate riguardano la lotta alla povertà nella prima infanzia, per offrire a ogni bam- bino il massimo delle potenzialità di sviluppo.
Nel nostro Paese non si fa valutazione d’impatto della spesa per la povertà mentre invece le soluzioni generative, già presenti nel territorio, costituisco- no un prezioso investimento di risorse, pubbliche e private, basate sulle ca- pacità delle persone e delle comunità locali. Per questo il testo valorizza nu- merosi progetti sperimentali di investimento con le persone, prefigurando anche in questo modo nuovi scenari di welfare generativo.
Indice
Introduzione; Presentazione (Giuseppe Benvegnù-Pasini) Parte prima: Una sfida inedita. Fotogrammi di povertà
La povertà nella crisi (Devis Geron). Spesa non governata (Maria Bezze). Wel- fare degenerativo o generativo? (Tiziano Vecchiato). La lotta alla povertà non ha cittadinanza in Italia (Tiziano Vecchiato). Un caso di studio: il sostegno per l’inclusione attiva (Tiziano Vecchiato). Prestazioni sociali con «corrispettivo» e capacità generativa (Elena Innocenti ed Elena Vivaldi). La spesa pubblica può essere generativa (Devis Geron e Tiziano Vecchiato)
Parte seconda: Bambini poveri
La povertà infantile (Cinzia Canali e Devis Geron). Gli interventi per la prima infanzia possono ridurre la povertà (Cinzia Canali e Devis Geron). La povertà è carenza di benessere e di futuro (Cinzia Canali e Devis Geron). Conoscere la povertà per contrastarla (Cinzia Canali)
Parte terza: Rigenerare capacità e risorse oltre la crisi
Praticare i doveri per alimentare i diritti (Giuseppe Benvegnù-Pasini e Tiziano Vecchiato)