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volume 19, numero 2, 2004 Microbiologia Medica 190

P054

ANTIBIOTICO RESISTENZA DI PSEUDOMONAS AERUGINOSA:

DATI RACCOLTI NELL’ANNO 2003

Genco R., Giannobile G., Puccio G.,Turchio B.,Verro M., Graci L., La Chiusa S.

U.O.C. Patologia Clinica , Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo

Premessa:

Tra i batteri non fermentanti P. aeruginosa è la specie più diffusa e quella che riveste la maggior importanza soprattut-to come pasoprattut-togeno nosocomiale. La ridotta sensibilità di tale microrganismo a numerosi antibiotici è dovuta, sia ad una intrinseca resistenza, sia ad una straordinaria capacità di sele-zionare ceppi multiresistenti, tali fenomeni sono legati a complessi meccanismi che coinvolgono la produzione di enzimi inattivanti (beta-lattamasi ed enzimi inattivanti gli aminoglicosidi), una scarsa permeabilità della membrana esterna e la presenza di efficaci sistemi di efflusso attivo; esi-stono sensibili differenze a livello geografico dei patters di resistenza , l’obiettivo dello studio è quindi la valutazione dello spettro di resistenza dei ceppi isolati presso il nostro laboratorio nel 2003.

Metodi e materiali:

Tecniche colturali: utilizzo di cetrimide agar (Biomerieux), incubazione 18-24 ore.

Identificazione: tipico aspetto delle colonie, positività della ossidasi, morfologia (bacilli gram negativi) e all’indolo negatività. Antibiogramma col metodo di microdiluzione in brodo ai break-point NCCLS 2002 (Vitek 2).

Risultati:

Abbiamo isolato 168 ceppi provenienti per il 26% dai repar-ti di rianimazione e per il 31% da Medicina. Per quanto riguarda il materiale di isolamento il 19% dei ceppi di P.

aeruginosa è stato isolato da urine , il 19% da

broncoaspira-to e BAL, il 25% da espetbroncoaspira-torabroncoaspira-to, il 4.5% da liquido biliare, il 4.5% da liquidi di drenaggio, l’11% da tamponi cutanei, il 3.6% da emocoltura ed infine il 12% da materiali vari . L’attività dei vari antibiotici saggiati è il seguente: Antibiotici di gruppo A:

Ceftazidime: ceppi sensibili 57%, resistenti il 27%. Gentamicina: sensibili 60%, resistenti il 35%. Piperacillina :ceppi sensibili il 64%, resistenti il 35%. Antibiotici di gruppo B:

Amikacina: ceppi sensibili 75%, resistenti 12%. Cefepime: ceppi sensibili 65%, resistenti il 21%. Ciprofloxacina: ceppi sensibili 67%, resistenti 28%. Imipenem: ceppi sensibili 66%, resistenti 11%. Meropenem: ceppi sensibili 71%, resistenti il 18%. Tobramicina: ceppi sensibili 67% , resistenti il 30%. Trimetoprim /Sulfam.:ceppi sensibili 3% resistenti 97%. Antibiotici di gruppo C:

Cefotaxime: ceppi sensibili 7%, resistenti 61%. Conclusioni:

Le resistenze di P. aeruginosa ai vari Beta-lattamici ed alle altre classi di antibiotici sono assai variabili per cui il saggio della sensibilità in vitro è indispensabile per istaurare una terapia mirata ed assicurare una risposta terapeutica efficace.

P055

EPIDEMIOLOGIA DELLE BATTERIEMIE : DATI RILEVATI NEL QUADRIENNIO 2000-2003 PRESSO L’OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FBF DI PALERMO

Giannobile G., Genco R., Puccio G.,Turchio B.,Verro M., Graci L., La Chiusa S.

U.O.C. Patologia Clinica , Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo

Premessa

La presenza, già da parecchi anni, nel nostro ospedale di un sistema informatizzato ci ha permesso uno stretto monito-raggio eziologico delle batteriemie ed una altrettanto effica-ce e tempestiva comunicazione ai vari reparti delle informa-zioni epidemiologiche raccolte, tutto ciò nell’ambito di una serie di iniziative promosse da un attivo C.I.O. (Comitato Infezioni Ospedaliere).

Metodi e materiali:

I dati riportati si riferiscono al quadriennio 2000-2003 , sono stati presi in considerazione i set di emocoltura provenienti dai vari reparti dell’ospedale ( Medicina , Pneumologia, Rianimazioni , Chirurgie, Pediatria ecc) per un totale di 7159 campioni . I relativi flaconi Bactec per aerobi , anae-robi e miceti sono stati incubati rispettivamente per 7 e 14 giorni nel sistema automatico per emocolture Bactec 9240 (Becton Dickinson Microbiology ).

I flaconi segnalati positivi sono stati subcolturati in agar san-gue montone, agar Mac Conkey , agar Sabouraud (24 ore in aerobiosi) agar cioccolato, (24-48 ore in microaerofilia ) ed Agar Schaeleder (24 ore in anaerobiosi (Biomerieux). L’identificazione degli isolati è stata effettuata utilizzando il sistema Vitek 2, affiancato dalle gallerie del sistema API (Biomerieux)

Risultati:

Sono risultate positive 766 emocolture pari al 10.7% del totale dei campioni analizzati. Sono stati isolati 6 ceppi di batteri anaerobi (0.78% ), 38 ceppi di lieviti (4,96% del tota-le) con una netta preponderanza di C. albicans. I gram nega-tivi non fermentanti costituiscono l’8,09% del totale (62 ceppi) con una netta prevalenza di isolamento di Acinetobacter spp e di Pseudomonas spp, gli Enterobatteri rappresentano il 17,10% del totale con l’E. coli nettamente preponderante (84 ceppi) , gli Stafilococchi risultano però i microrganismi più frequentemente isolati (418 ceppi il 54,56%) tra di essi il più rappresentato è lo S. epidermidis (184 ceppi) seguito dallo S. aureo ( 62 ceppi). Tra gli strep-tococchi , gli enterococchi rappresentano il 7.05% del totale (54 ceppi) lo S. agalactiae il 2.35% (18 ceppi) lo S. pneu-monite l’1.44% (11 ceppi). Abbiamo isolato infine 11 ceppi di Brucella spp (1.44%).

Conclusioni

In linea con i dati della letteratura i microrganismi più isola-ti sono gli Stafilococchi coagulasi negaisola-tivi, fenomeno pur-troppo legato a delle modalità di prelievo dei campioni non accurato . Da sottolineare inoltre il ruolo preminente di E. coli e la non trascurabile presenza di Lieviti.

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