Lezione 2, 3, 4 e 5 6,7, 12 e 13 marzo 2019
Insegnamento: Programmazione e misurazione delle performance nelle aziende pubbliche Docente: Prof.ssa Associata Maria Teresa Nardo
Il settore Pubblico e l’azienda pubblica
e la creazione di valore
Cosa è il settore Pubblico ?
Come si è evoluto e trasformato nel tempo?
Cosa sono le istituzioni pubbliche e quali differenze con l’azienda
pubblica?
Cosa significa creare valore
pubblico?
Le istituzioni pubbliche
Svariati campi di intervento - Regolazione generale della vita sociale (attenuare il disagio sociale, la povertà, regolazione dei trasporti, dei servizi essenziali …)
- Garanzia di un sistema legale di diritti e doveri (diritto di proprietà, diritto alla salute, istruzione, pensioni, casa…)
- Regole per il funzionamento dei sistemi economici (evitare lo sfruttamento del lavoro, regole mercati finanziari, la regolazione delle rendite …)
- Tutela dei beni pubblici, dell’ambiente, delle risorse naturali Svariate realtà Scuole , Università, Enti di ricerca, Tribunali, Agenzie territoriali,
Aziende sanitarie, Questure ecc.
Tre poteri:
1. Legislativo 2. Giudiziario 3. Esecutivo
Stato Centrale Regioni
Province e comuni
Trasformazione delle istituzioni pubbliche
1° periodo (sino alla fine degli anni 20) Stato dei diritti fondamentali
Funzione e obiettivo principale è la creazione di un sistema organico di diritti e doveri in base ai quali regolare i rapporti tra individui (sistema dei diritti politici, sistema della sicurezza interna ed esterna, sistema di certificazione della vita dei
cittadini (nascita, cittadinanza e morte), sistema di amministrazione della giustizia).
Intervento pubblico nell’economi residuale
Trasformazione delle istituzioni pubbliche
2° periodo (dagli anni 30 agli anni 70)
Modello di Stato sociale del benessere, Stato imprenditore dopo la crisi 1929 con adozione di politiche economiche attive tramite imprese pubbliche
Si sviluppano i vari livelli del sistema di istruzione, sviluppo si sistemi più organici di tutela della salute con programmi pubblici di previdenza sociale, si sviluppa l’edilizia popolare, nascono i sistemi di trasporto (es. trasporto aereo con compagnie di
bandiera) sotto il controllo dello Stato. A livello locale si sviluppa la rete idrica
(fornitura e depurazione delle acque), servizi di smaltimento dei rifiuti, rete elettrica, telefonica del gas, servizio TPL ecc.
Lo Stato proprietario di grandi gruppi industriali e Finanziari: IRI, ENI (Ente Nazionale Idrocarburi). Nasce la nuova legge Bancaria del 1936.
Un salto nell’archivio storico…
L’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) fu istituito il 24 gennaio 1933, inizialmente come ente pubblico temporaneo, per far fronte alla gravissima crisi bancaria ed industriale dell’economia italiana di quegli anni. Al centro della crisi vi erano le tre maggiori banche (Banca Commerciale Italiana, Banco di Roma, Credito Italiano): banche miste (sul modello tedesco) che svolgevano sia la funzione di banche commerciali che di banche d’investimento anche con partecipazione al capitale delle
imprese. Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento le
banche miste avevano in effetti svolto un importante ruolo di sostegno allo sviluppo economico italiano, fronteggiando la scarsità di capitale di
rischio del sistema imprenditoriale italiano…
(governata da Alberto Benduce, Giovanni Giolitti, Francesco Nitti)
Un salto nell’archivio storico…
ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) è una azienda pubblica creata nel 1953 dallo Stato Italiano sotto la presidenza di Enrico Mattei, che fu presidente fino alla sua morte
(1962).L’ENI è stata convertita in S.p.A. nel 1992. Nel settore degli idrocarburi lo Stato era già presente: l’AGIP (Azienda Generale Italiana Petroli) era nata nel 1926, l’Anic nel 1936 e la SNAM nel 1941. L’orientamento dei governi però era quello di
chiudere e liquidare l’AGIP, tuttavia un ritrovamento di metano nella Pianura Padana da parte dell’AGIP ha portato all’approvazione della legge istitutiva dell’ENI anche grazie all’appoggio di Alcide De Gasperi e Ezio Vanoni. Dal 1995 al 2001 lo Stato italiano ha venduto in 5 fasi parte rilevante del capitale azionario, conservando una quota superiore al 30% (quote del Tesoro + quote Cassa DD.PP.) detenendo comunque il controllo effettivo della società. Con la legge n.
474/1994 lo Stato rimane titolare di poteri speciali (golden share). Nel 2012 le quote del Tesoro sono state cedute a Cassa DD.PP. (società pubblica).
È attualmente guidata da Emma Marcegaglia (presidente) e Claudio Descalzi
(amministratore delegato). La società è quotata sia al New York Stock Exchange (NYSE) che nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
LA PERSONA GIURIDICA DI
DIRITTO PUBBLICO INDIVIDUA SEMPRE L’AZIENDA PUBBLICA MA NON SEMPRE PERSONE GIURIDICHE DI DIRITTO PRIVATO INDIVIDUANO AZIENDE PRIVATE
SI TRATTA DI QUEI CASI IN CUI, PUR ESSENDO IL SOGGETTO GIURIDICO DI DIRITTO
PRIVATO, IL CONTROLLO
SULL’AZIENDA È PUBBLICO.
Attenzione LE PERSONE GIURIDICHE
PRIVATE NASCONO DALLA
MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ ISCRITTA IN UN ATTO PUBBLICO, PERSEGUONO SCOPI PRIVATI E SONO, IN VIA PRINCIPALE,
RAPPRESENTATE DALLE SOCIETÀ COMMERCIALI,
COSTITUITE SOTTO FORMA DI SOCIETÀ DI CAPITALI O DI
SOCIETÀ COOPERATIVE
La PERSONA GIURIDICA
PUBBLICA NASCE A SEGUITO DELLA MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ DI UN ENTE
PUBBLICO, MEDIANTE UNA
LEGGE O UN PROVVEDIMENTO SPECIALE.
PERSEGUE FINI DI INTERESSE GENERALE DAI QUALI È
GENERALMENTE ESCLUSO IL PROFITTO.
Azienda pubblica (per non dimenticare…)
UNA AZIENDA SI DEFINISCE PUBBLICA QUANDO LA TITOLARITÀ DELLA STESSA APPARTIENE AD UNA PERSONA GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO.
L’AZIENDA PUBBLICA SVOLGE ATTIVITÀ A PREVALENTE CONTENUTO ECONOMICO NELLE QUALI LE RISORSE FINANZIARIE, ALMENO IN PARTE, SONO OTTENUTE ATTRAVERSO TRIBUTI, CONTRIBUTI E/O ALTRE
FORME DI PRELIEVO COATTIVO.
AZIENDA PUBBLICA E IMPRESA
PUBBLICA (per non dimenticare…)
NELL’AZIENDA PUBBLICA (ENTI TERRITORIALI E NON) UNA PARTE DELLE RISORSE FINANZIARIE È OTTENUTA NON TRAMITE IL CORRISPETTIVO DEI SERVIZI CEDUTI MA TRAMITE TRIBUTI, CONTRIBUTI E/O ALTRE FORME DI PRELIEVO COATTIVO
NELL’IMPRESA PUBBLICA, ISTITUTO AUTONOMO SUL PIANO GIURIDICO E/O ECONOMICO, SI SVOLGONO
PROCESSI DI PRODUZIONE DI BENI (SERVIZI) DI
PUBBLICA UTILITÀ O DI PUBBLICO INTERESSE CHE
SONO CEDUTI VERSO IL CORRISPETTIVO DI UN PREZZO DI SCAMBIO.
Trasformazione delle istituzioni pubbliche
3° periodo (dagli anni 70 agli anni 90)
Si mettono in discussione le politiche pubbliche economiche e sociali attuate a causa del permanere della crisi.
L’attività di produzione dei servizi e di erogazione a titolo gratuito o verso il corrispettivo di «Tariffe» o «prezzi politici» inferiori ai costi si rileva insostenibile.
Il controllo e la riqualificazione della spesa pubblica diventano temi centrali.
Regno Unito e Stati Uniti (Thatcher e Reagan) riducono drasticamente la spesa pubblica. I paesi scandinavi trasformano l’intervento nel sociale.
Francia, Germaia e Italia hanno maggiori difficoltà a praticare il ridimensionamento. Nuovi paesi emergenti (globalizzazione).
Trasformazione delle istituzioni pubbliche
4° periodo (dagli anni 90 ad oggi)
Stato Regolatore
Si chiede non tanto l’efficienza nella produzione di servizi quanto la qualità delle regole di funzionamento della vita economica, l’efficacia dei controlli pubblici.
Tre aree di azione:
- Attenta selezione delle aree di intervento (solo quelle attività che il mkt non riesce a garantire)
- Aumento «produttività della spesa» delle istituzioni pubbliche (creazione di valore)
- Intervento pubblico come «coordinamento di risorse»
Riforme contabili
13
D.Lgs. 118/2011,
Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi
L. 31 dicembre 2009, n. 196 - Legge di contabilità e finanza
pubblica
D.L. 102 del 31 agosto 2013, Art.
9 - Integrazioni e modifiche del D.Lgs 23 giugno 2011, n.118 D.Lgs 10 agosto 2014, n. 126,
Disposizioni integrative e correttive del D.Lgs 118/2011
LEGGE N. 468/1978 RIFORMA DI BILANCIO E DELLA Legge del
1869
DECRETO N. 77/95 – ORDINAMENTO FINANZIARIO REGIONI
Art. 1 D.Lgs. 170/2006 - Ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici,
a norma dell'articolo 1, legge 5 giugno 2003, n. 131
D.Lgs. 91/2011 Altre amministrazioni pubbliche
Regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107. (GU Serie Generale n.
267 del 16-11-2018)
Riforme dei controlli
D.Lgs. 29/1993,
INTRODUZIONE CONTROLLO INTERNO
L. n. 5026/1889 - Legge di contabilità e nascita del
controllo interno
LEGGE 20/1994 – RIFORMA CONTROLLO CORTE DEI CONTI
Decreto Presidente R. 748/72 - Riforma dirigenza statale
DLGS N. 286/1999– SISTEMA CONTROLLI INTERNI IN ATTUAZIONE DELLA L. 59/97
DECRETO N.
150/2009 RIFORMA MADIA
DPR105/20016 DM OIV 02.12.2016 Regio decreto n. 2440/1923-
attribuzione al Tesoro del controllo di legittimità, contabile e di “proficuità
della spesa”
D.Lgs. n. 33 del 2013 come mod. dal
D.lgs n. 174/2012
Dalla Civit, all’ANAC alla funzione pubblica
Maria Teresa Nardo 15
D.L. 90/2014
convertito dalla L. 114/2014, Art. 19
Regolamento ex art. 19 in forma del D.P.R. 105/2016
L. 124/2015 Art. 17
D.Lgs. 74/2017 “Performance”
Linee Guida
Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) Commissione Tecnica per la Performance (CTP)
DM 17/11/2015
D.M. OIV (2016)
Il decreto legge n. 90 del 2014 (convertito nella legge n. 114/2014) ha trasferito le competenze al Dip. della funzione pubblica della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
QUALE
MODELLO DI GOVERNANCE DELLA PERFORMANCE
NELLA PROSPETTIVA
DELLA RIFORMA “BONGIORNO”?
IL MODELLO DI “AUDIT ESTERNA”
Osservazione
Il tema della dimensione della spesa pubblica necessita di essere affiancato a
quello della sua produttività intesa come rendimento delle risorse gestite dalle
istituzioni pubbliche in termini di
contributo al benessere della comunità di riferimento
Complessità dei sistemi decisionali e quindi di programmazione e misurazione
Valore pubblico
Livello di benessere di una comunità amministrata Creato da una azienda pubblica capace utilizzare
economicamente le risorse scarse
“il livello di benessere economico-sociale della collettività di riferimento di un’amministrazione, e più precisamente dei destinatari di una sua politica o di un suo servizio”
UNA DEFINIZIONE
Linee Guida n. 1/2017 (pp. 4-5) del Dipartimento della Funzione Pubblica (https://performance.gov.it/performance)
(MOORE 1995; DEIDDA GAGLIARDO 2002, 2011, 2016; TALBOT 2011; SPANO 2014; BRACCI ET AL. 2014; GOBBO ET AL. 2016, PAPIET AL. 2018)
Valore pubblico
“La fase di programmazione serve ad orientare le performance individuali in funzione della performance organizzativa attesa e
quest’ultima in funzione della creazione di Valore Pubblico, ovvero del miglioramento del livello di benessere dei destinatari delle politiche e dei servizi”
Maria Teresa Nardo 19
La fase della programmazione deve essere costruita in funzione della creazione di Valore Pubblico
(LG 2/2017, p. 10)