SIGMUND FREUD (

SIGMUND FREUD (

− Ricoeur: Marx, Nietzsche e Freud = “maestri del sospetto”: insegnano a sospettare della coscienza che l'uomo ha di sé, come falsa coscienza che va smascherata ≡ Marx  dietro ogni attività umana moventi di natura economica;

Nietzsche  dietro la morale il risentimento (dei deboli verso i forti); Freud  dietro la maggior parte delle azioni moventi inconsci.

− Tre “ferite narcisistiche” inferte all'uomo: 1) Copernico (umiliazione cosmologica); 2) Darwin (umiliazione biologica); 3) Freud (umiliazione psicologica: l'uomo non è padrone delle sue azioni).

− Neurofisiologo, studia i fenomeni isterici con Charcot a Parigi, poi a Vienna con Breuer, da cui prende avvio la fondazione della teoria psicoanalitica → nel 1910 fonda la Società Psicoanalitica Internazionale → per le sue origini ebraiche nel 1938 deve trasferirsi a Londra, dove muore.

− Opere principali: Studi sull'isteria (1895), L'interpretazione dei sogni (1900), Psicopatologia della vita quotidiana (1901), Totem e tabù (1913), Al di là del principio di piacere (1920), Il disagio della civiltà (1929).

− Struttura composita, non unitaria, della psiche umana → “topiche” (metafora della localizzazione spaziale) ≡

Prima topica (Interpretazione dei sogni): 1) Inconscio. 2) Preconscio (inconscio che può “spontaneamente” diventare conscio). 3) Conscio (= coscienza).

Seconda topica (1920): 1) Es = inconscio: “tutto ciò che è presente fin dalla nascita”, innanzitutto “pulsioni che traggono origine dalla organizzazione corporea” (Freud definisce le pulsioni come “richieste corporee avanzate alla vita psichica”; a differenza dell'istinto animale, l'uomo può rifiutare il soddisfacimento della pulsione). L'inconscio dal punto di vista quantitativo può essere rappresentato come la parte immersa dell'iceberg, ossia come la parte di gran lunga maggioritaria della psiche. 2) Super-Io = coscienza morale: insieme dei divieti, delle proibizioni, delle censure che provengono dai genitori e dalla società.

3) Io = organizzatore consapevole della personalità, istanza mediatrice tra Es, Super-Io e mondo esterno.

− Origine malattia mentale = rimozione = meccanismo per cui i desideri ritenuti inaccettabili dal Super-Io vengono sospinti al di sotto della soglia della coscienza.

Pulsioni soggette a rimozione = di natura sessuale.

Libido = forza o energia con cui si manifesta la pulsione sessuale (come la fame <

pulsione alla nutrizione) → la libido rimossa si manifesta come nevrosi (“rivalsa”

della pulsione nei confronti delle inibizioni).

Compito della terapia psicoanalitica = far emergere il rimosso → “dove era Es deve diventare Io”.

− Sogno = “via regia” che porta alla conoscenza dell'inconscio, in quanto realizzazione camuffata di un desiderio rimosso < attenuazione del Super-Io durante il sonno, ma permane la “censura onirica” (assente nel bambino piccolo, in cui ancora non si è formata la coscienza morale) che distorce il contenuto del sogno dandogli il suo aspetto apparentemente incomprensibile ≡ a) contenuto manifesto (racconto del sogno, ciò che si ricorda); b) contenuto latente (rimosso): lavoro onirico (opera della censura) = trasformazione del contenuto latente nel contenuto manifesto, attraverso i meccanismi della condensazione (più elementi riuniti in uno) e dello spostamento (“investimento da un elemento all'altro”).

Nel sogno (= nell'inconscio) non vale il principio di non contraddizione:

coesistenza di tendenze, elementi, desideri opposti.

L'interpretazione del sogno avviene attraverso il metodo delle libere associazioni, in cui deve valere la “regola psicoanalitica fondamentale”: il paziente deve comunicare all'analista “tutto quello che gli viene in mente, anche se è sgradevole a dirsi”.

− Altro strumento della terapia psicoanalitica è il transfert = trasferimento sulla persona dell'analista di sentimenti (ambivalenti) provati verso i genitori:

“l'analista... prende il posto di uno dei genitori, il padre o la madre”.

− Ulteriore materiale per il lavoro dell'analista è costituito dagli atti mancati = lapsus, ritardi, dimenticanze, che rivelano l'interferenza di elementi inconsci nella nostra vita quotidiana.

− La psicoanalisi introduce il concetto di sessualità infantile, attraverso una definizione della sessualità che non si identifica più con la mera genitalità, ma con la “funzione di ottenere piacere da determinate zone del corpo” → fasi: 1) orale (fino a 18 mesi), dove il bambino ricava piacere dall'atto della suzione. 2) anale (fino ai 3 anni), dove il piacere è legato alla funzione dell'escrezione; 3) fallica (3-6 anni), dove l'interesse si concentra sull'apparato genitale; in questa fase si sviluppa il complesso edipico, ossia l'attaccamento e il desiderio di possesso del bambino (o della bambina) verso il genitore di sesso opposto, con la conseguente rappresentazione del genitore dello stesso stesso come di un rivale. La percezione della potenza del genitore rivale (nel maschio in particolare l'angoscia di evirazione) porta il bambino ad interiorizzare il tabù dell'incesto: è il momento in cui si forma il Super-Io, con la fine del complesso edipico. A questo punto la sessualità entra in una fase di latenza, per poi manifestarsi di nuovo nella pubertà con la fase genitale che prelude alla sessualità adulta.

− Una forma alternativa non patologica con cui il rimosso può trovare sfogo è la sublimazione, definita come la “desessualizzazione di alcune pretese pulsionali”, le quali vengono indirizzate verso attività di tipo “superiore”, come la ricerca scientifica e la creazione artistica.

− Per descrivere il diverso “funzionamento” dell'Es e dell'Io Freud utilizza anche le espressioni processo primario, che riguarda l'inconscio e che è dominato dal principio di piacere, per cui la pulsione esige soddisfazione immediata (come nel lattante), e processo secondario, che riguarda il sistema preconscio-conscio e subentra successivamente con l'Io. Esso si attua mediante il ragionamento, l'attenzione, il giudizio, ed è regolato dal principio di realtà, che consente il rinvio del soddisfacimento pulsionale in rapporto alle esigenze dettate dall'ambiente esterno.

− Dopo la I guerra mondiale (Al di là del principio di piacere, 1920), Freud teorizza l'esistenza di due pulsioni fondamentali nell'uomo: Eros (la libido), la cui meta è

“stabilire unità sempre più vaste e tenerle in vita: unire insieme dunque”, e Thanatos (pulsione di distruzione o di morte), responsabile della tendenza dell'uomo all'aggressività, il cui fine è, al contrario, “dissolvere nessi e in questo modo distruggere le cose”, ossia “portare il vivente allo stato inorganico”.

− Ne Il disagio della civiltà Freud analizza come il processo di incivilimento si basi su progressive restrizioni pulsionali, che riguardano sia le pulsioni sessuali che quelle aggressive. “Di fatto l'uomo primordiale stava meglio, poiché ignorava qualsiasi restrizione pulsionale. In compenso la sua sicurezza di godere a lungo di tale felicità era molto esigua. L'uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po' di sicurezza.”