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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area

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Academic year: 2021

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 19

Capitolo 2 :

Il fabbisogno idrico dell’area

2.1

Introduzione

Elemento determinante per la conoscenza della rete acquedottistica e per lo studio della sua evoluzione è il quantitativo d'acqua che caratterizza il funzionamento dell’acquedotto soprattutto se a sollevamento meccanico; tale conoscenza si deve estendere a molteplici aspetti quali ad esempio i volumi totali immessi e quelli dispersi nél terreno a causa delle perdite occulte, le portate delle singole condotte e quelle erogate da ogni nodo, i volumi invasati o svasati dal serbatoio, i volumi richiesti dall'utenza néi vari periodi della giornata e dell'anno. In tale ottica, particolare rilievo assume la previsione dei fabbisogni idrici futuri che richiede la stima della popolazione da servire e la valutazione del fabbisogno medio annuo per persona.

2.2

La popolazione attuale

L’ultimo dato circa la popolazione nél comune è relativo all’anno 2005 ed indica 11543 abitanti.

Il tipo di popolazione è sufficientemente omogenea non essendo presenti componenti diverse da quella residente. Se escludiamo la zona industriale, dove comunque trovano prevalentemente impiego abitanti del comune stesso non si ha nè un flusso turistico di rilievo nè un flusso di popolazione, giornaliero o settimanale, diretto verso l’esterno o verso l’interno del centro da servire.

Non sono infatti presenti edifici pubblici né istituti pubblici o privati, quali scuole superiori o ospedali etc., che possano dare origine a movimenti verso S. Maria a Monte. I dati non indicano néppure fenomeni di immigrazione-emigrazione négli anni passati.

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 20

2.3

La previsione della popolazione futura

La determinazione della popolazione al termine del periodo di sufficienza individuato in 40 anni (tempo di vita utile delle opere), viene effettuata tenendo conto sia della dinamica demografica (incremento, stazionarietà, decremento della popolazione) che è funzione del tasso di crescita, sia della dinamica sociale.

Ambedue sono di difficile modellizzazione, poiché condizionate da un’elevata molteplicità di fattori. In via del tutto generale, si può rilevare che il tasso demografico evolve, in assenza di eventi eccezionali, con gradualità e regolarità, al contrario la dinamica sociale è irregolare e di difficile valutazione.

Generalmente, per la valutazione delle tendenze evolutive della popolazione si fa, , riferimento alle risultanze dei censimenti, condotti, salvo eccezioni, con cadenza decennale, a partire dal1961.

Per il territorio in esame oltre ai dati del censimento nazionale si hanno a disposizione anche dati rilevati dal comune:

Anno 1961 1965 1971 1975 1981 1985 1991 1998 2001 2005

Residenti 8370 8549 9332 9878 10452 10497 10559 10680 10841 11453

Tabella 2-1 : popolazione prevista

Se riportiamo su un diagramma cartesiano avente in ascissa i tempi t (misurati in anni n) ed in ordinate la popolazione N, i dati rilevati ai vari censimenti, si nota che tali dati sono ben interpolabili con una rette, per cui è possibile fare l’ipotesi di crescita costante; è quindi possibile fare una previsione sulla popolazione al termine di un determinato periodo.

Applicando quindi una legge di crescita di tipo aritmetico si ha:

0

n

N = N +mn

Dove:

n

N : popolazione dell’anno ennesimo contata a partire dal primo dato di popolazione

disponibile

0

N : popolazione all’anno zero

m: coefficiente angolare della retta interpolante

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 21 espressioni:

(

)

2 2 i i i i i i n N n N i m n n i − = −

∑ ∑

0 i i N n N m i i =

(

)

(

)

2 2 2 2 2 2 i i i i i i i i n N n N i r n N n N i i   −       =                

∑ ∑

Dove i è il numero dei dati di popolazione disponibili ed Ni il generico dato di

popolazione relative all’anno ni .

Legge di crescita popolazione

4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000 1 9 6 0 1 9 7 0 1 9 8 0 1 9 9 0 2 0 0 0 2 0 1 0 2 0 2 0 2 0 3 0 2 0 4 0 2 0 5 0 Anno R e s id e n ti n° abitanti interpolazione Figura 2-1

L’equazione della retta interpolante trovata è:

62.569 114032

n

N = n

Mentre il coefficiente di regressione assume il valore:

2

0.9005 r =

Nota la legge di crescita é possibile stimare la popolazione futura. Occorre precisare che nél trovare la retta interpolante abbiamo usato come dati la popolazione totale del comune che, come precedentemente accennato nél capitolo1, non coincide esattamente con l’utenza dell’acquedotto oggetto di studio.

Pertanto, é indispensabile per tanto trovare gli abitanti non serviti relativamente all’ultimo dato di popolazione disponibile per poterli rapportare al valore totale dei

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 22

residenti. La proporzionalità così trovata sarà mantenuta costante nél calcolo degli

utenti serviti négli anni futuri. Questo vale alla luce dell’attuale piano strutturale che non prevede nuove grandi aree di urbanizzazione ma soprattutto zone di completamento e miglioramento delle aree già urbanizzate.

Poiché abbiamo a disposizione i dati dei residenti in ogni strada del territorio relativamente all’anno 2005 risulta agevole determinare il dato cercato:

• Montecalvoli Alto centro storico: 468 abitanti

• Montecalvoli Alto via Repubblica dal n° 1 al n° 34: 90 abitanti

• Loc. Pianore: 21 abitanti

• Loc. Tavolaia: 75 abitanti

• Loc. Vardinievole: 38 abitanti

In totale gli abitanti non serviti sono 692. La proporzionalità cercata è:

692

16% 11453

p = ≈

Otteniamo i seguenti valori della popolazione futura:

Anno Abitanti tot. Ab. non serviti Ab. serviti

2005 11453 692 10761 2006 11481 693 10788 2010 11732 709 11023 2015 12045 728 11317 2020 12357 746 11611 2025 12670 765 11905 2030 12983 784 12199 2035 13296 803 12493 2040 13609 822 12787 2046 13984 845 13139 Tabella 2-2

2.4

Il fabbisogno idrico

La determinazione del fabbisogno idropotabile dipende da vari fattori quali il tipo di utenza, importanza e qualità dell'abitato da servire, il suo grado di benessere, la politica tariffaria adottata dall'ente gestore etc. che incidono sui consumi e sulla loro

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 23

distribuzione temporale durante la giornata e durante l'anno tipo.

Bisogna però precisare che non è corretto identificare il fabbisogno idrico col consumo; infatti, là dove la domanda idrica non è soddisfatta, il consumo risulta inferiore al fabbisogno, mentre néi centri in cui si ha abbondanza di risorsa il consumo è maggiore del reale fabbisogno se non è adottata una adeguata politica tariffaria.

Particolare importanza riveste la valutazione delle perdite occulte che vanno ad incrementare anche in maniera significativa il consumo.

2.4.1

I vari tipi di utenze

Le utenze possono distinguersi nélle seguenti categorie:

Utenza delle abitazioni private : usi domestici dell’acqua, alimentazione, pulizia

personale e altri usi

Utenze di edifici pubblici e di istituti collettivi pubblici o privati : scuole, ospedali,

macelli pubblici, caserme etc. ;

Utenze per servizi pubblici vari : lavaggio ed innaffiamento strade, lavaggio

fogne, servizio antincendio, innaffiamento verde pubblico, fontane pubbliche, lavaggio serbatoi e rete di distribuzione acquedotto;

Utenze commerciali e turistiche : centri commerciali, alberghi, pensioni, esercizi

commerciali in genere;

Utenze artigianali ed industriali : piccole industrie ed attività artigianali inserite

nél tessuto urbano e servite dall’acquedotto civico;

Sul territorio in esame non sono presenti istituti collettivi pubblici o privati di particolare rilievo come ospedali o scuole superiori che possano dare origine ad un aumento della domanda né, data la scarsa vocazione turistica, sono presenti strutture di accoglienza quali alberghi, camping etc.

Per quanto riguarda le attività industriali o artigianali si ha una prevalenza di esercizi legati all’agricoltura nél distretto alto mentre in quello basso troviamo piccole imprese impegnate nél settore terziario. nélla zona industriale sono invece presenti alcune importanti fabbriche manifatturiere che impiegano manodopera locale.

2.4.2

Generalità sulle perdite di rete e gli sprechi d’acqua

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 24

utilizzato dall'utenza a causa di piccole rotture nélle condotte della rete di

distribuzione o négli allacciamenti privati. Tale volume comprende di solito anche quello dovuto alle mancate registrazioni dei contatori e ai consumi particolari come lavaggi delle condotte, prove a pressione, annaffiamento giardini e lavaggio strade etc.

In un acquedotto in ottime condizioni tale perdita, espressa in percentuale, può essere valutata intorno al 10-15% della portata totale immessa in rete, per

raggiungere valori molto superiori in caso di acquedotti datati.

In una gestione razionale, anche i volumi d'acqua utilizzati per consumi particolari sopra menzionati devono essere quantificati.

Generalmente, le perdite vengono valutate come differenza tra i volumi d’acqua derivati dalle opere di presa e quelli contabilizzati e fatturati alle varie utenze; in questo modo, tuttavia, in effetti vengono misurate le perdite apparenti e non reali e ciò spiega i valori elevati che molto spesso vengono trovati.

Per passare dalle perdite apparenti a quelle reali occorre togliere i consumi non contabilizzati.

Nella tabella sottostante è riportata, per l’anno 2004, la differenze tra il volume complessivo immesso in rete e quello fatturato per il comune di S. Maria a Monte. Se dai dati del volume apparente perduto, togliamo il quantitativo d’acqua utilizzato in varie mansioni e non fatturato, stimabile in un 15-20% del totale, otteniamo un valore delle perdite reali sempre molto elevato, a dimostrazione del cattivo stato in cui si trova l’acuqedotto.

DIVISIONE ACQUEDOTTO ---- STIMA DELLE FORNITURE MEDIE E TOTALI ALLE RETI IDRICHE COMUNALI DI COMPETENZA ED ALLE UTENZE

PERIODO CONSIDERATO : ANNO 2004

VOLUMI EROGATI VOLUMI FATTURATI PERDITE TOTALE (Mc / ANNO) MEDIA ANNO (L / s) TOTALE (Mc / ANNO) MEDIA ANNO (L / s) TOTALE (Mc / ANNO) MEDIA ANNO (L / s) 1276098 40.3542 623442.599 19.769 652655.401 20.585 Tabella 2-3

2.4.3

Le perdite nélle aree ad andamento altimetrico

vario: S. Maria a Monte

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 25

dislivelli notevoli del suolo, presenta gravi problemi dovuti alla notevole pressione di

esercizio e alla eccessiva variazione del suo valore che si registrano nélle condotte durante la giornata.

Poiché le perdite d’acqua da una tubazione per inefficiente tenuta dei giunti, rotture, presenza di fori ecc, è proporzionale al quadrato del carico, le perdite occulte possono assumere valori molto elevati e inaccettabili.

I metodi più diffusi per il contenimento delle perdite sono: il controllo della pressione, la periodica ispezione dei pozzetti in cui sono installate le apparecchiature, la ricerca dei punti in cui si verificano le perdite e la periodica riabilitazione e rifacimento dei tratti di tubazioni deteriorati.

L’acquedotto del comune di S. Maria a Monte per la particolare orografia del territorio presenta alcuni problemi inerenti l’eccessiva variabilità delle quote piezometriche dovute alla variazione dei consumi giornalieri. Infatti, la rete del distretto basso pur essendo di tipo anellato, non riesce a ridistribuire le pressioni in maniera uniforme in quanto le condotte di alimentazione principale predisposte a questo scopo, fanno anche servizio all’utenza e quindi risentono della variabilità della domanda. Sono, quindi sottoposte ad elevate pressioni notturne e a valori del carico bassi durante le ore del giorno con oscillazioni del carico fino a 7 bar.

Come è possibile vedere dai resoconti delle riparazioni effettuate gli elementi maggiormente soggetti a rotture sono gli allacci alle abitazioni private.

Le tre valvole di regolazione automatica della pressione sono state installate con l’intento di ridurre la pressione, durante le ore notturne ai valori minimi indispensabili senza pregiudicare l’efficienza del servizio.

Invece, la rete del distretto alto, essendo alimentata mediante un sollevamento meccanico costituito da pompe dotate di inverter ed essendo costituita da tubazioni in pead relativamente recenti, non presenta eccessivi problemi di perdite.

2.4.4

Il programma di ricerca delle perdite occulte

Con lo scopo di eliminare le perdite, oltre alla regolazione e alla diminuzione della pressione di esercizio, nélla primavera 2006 l’ente gestore ha eseguito una campagna per la ricerca delle rotture nélle tubazioni, soprattutto in quelle della distribuzione secondaria, e di ispezione delle apparecchiature poste all’interno dei pozzetti eliminando le perdite riscontrate mediante il serraggio dei bulloni dei giunti flangiati.

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 26

Nel grafico sottostante è riportato il confronto tra i consumi complessivi del distretto

baso prima e dopo la ricerca e eliminazione delle perdite:

Confronto Consumi distretto S.M.Monte prima e dopo intervento febbraio-aprile 2006 0.00 5.00 10.00 15.00 20.00 25.00 30.00 0 .0 0 1 .2 5 2 .5 0 4 .1 5 5 .4 0 7 .0 5 8 .3 0 9 .5 5 1 1 .2 0 1 2 .4 5 1 4 .1 0 1 5 .3 5 1 7 .0 0 1 8 .2 5 1 9 .5 1 2 1 .1 6 2 2 .4 1 0 .0 6 1 .3 1 2 .5 6 4 .2 1 5 .4 6 7 .1 1 8 .3 6 1 0 .0 1 1 1 .2 6 1 2 .5 1 1 4 .1 6 1 5 .4 1 1 7 .0 6 1 8 .3 1 1 9 .5 6 2 1 .2 1 2 2 .4 6 ora l/ s

Consumo distretto dopo riparazione perdite Consumo distretto prima del progetto ric.perdite e controllo press. Valore medio del consumo dopo le riparazioni e reg. press. 15,24 l/s Valore medio del consumo prima degli interventi 20,86 l/s

Figura 2-2

Il miglioramento apportato, è ancora più evidente se consideriamo l’andamento del consumo medio mensile d’acqua nél corso degli ultimi quattro anni:

DIVISIONE ACQUEDOTTO - CENTRO OVEST-RETE IDRICA DI SANTA MARIA A MONTE - PORTATA MEDIA EROGATA ANNI 2003-2004-2005-2006

Q.2003 = 36,02 L/s. Q.2004 = 40,35 L/s. Q.2005 = 44,18 L/s. 33.5 36.3 39.0 34.8 35.6 40.8 36.1 36.3 39.3 33.7 33.3 33.3 44.0 44.4 41.2 40.3 41.9 41.8 40.8 37.8 37.3 38.3 38.1 38.2 45.8 45.3 44.8 45.4 44.8 47.4 47.4 44.0 41.4 41.3 40.9 41.5 36.68 39.39 36.91 35.54 35.75 39.47 39.41 43.21 30 35 40 45 50 G F M A M G L A S O N D

LINEA ROSSA = DATI ANNO 2003 - LINEA BLU = DATI ANNO 2004 - LINEA VERDE = DATI ANNO 2005 . LINEA NERA = DATI ANNO 2006

L IT R I / S E C O N D O

Figura 2-3 : consumo medio mensile dell’acquedotto di S. Maria a Monte

Il consumo relativo all’anno 2006, linea néra, presenta dopo l’eliminazione delle perdite occulte avvenuta in Aprile, dei valori medi mensili decisamente inferiori

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 27

rispetto agli anni precedenti.

2.5

La dotazione idrica per abitante

La scelta della dotazione idrica per abitante da assegnare all’utenza riveste una particolare importanza nél progetto di un nuovo acquedotto o nél potenziamento di uno già esistente.

2.5.1

Considerazioni generali

Nel 1963 il Ministero dei LL.PP. ha redatto il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti per la previsione e programmazione organica di nuovi interventi acquedottistici con riferimento temporale al 2015 con riferimento ai criteri tecnico – economici generali di seguito riassunti :

• L’approvvigionamento idrico deve soddisfare tutte le esigenze della moderna

vita civile per una popolazione prevedibile in un cinquantennio;

• Realizzazione di acquedotti a servizio di un vasto territorio con criteri

tecnico-economici senza alcuna preclusione riguardante limiti di territorialità tra Regioni, Province e Comuni;

• Nasce il concetto di popolazione residente e popolazione fluttuante giornaliera

e stagionale

Nella Tabella 2-3 sono riportati i valori di orientamento della dotazione idrica pro-capite secondo il suddetto piano regolatore. Tali valori risultano oggi già scarsi e lo sono ancora di piu’ se proiettati all’anno 2015:

Classe del centro abitato Popolazione Dotazione idrica

(l/ab•giorno)

classe 7 case sparse 80

classe 6 popolazione inferiore a 5000 120 classe 5 popolazione da 5000 a 10000 150 classe 4 popolazione da 10000 a 50000 200 classe 3 popolazione da 50000 a 100000 250 classe 2 popolazione maggiore di 100000 300

classe 1 grandi città 500 ÷ 700

popolazione fluttuante stagionale 200 popolazione fluttuante giornaliera 100

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 28

Nella Tabella 2-4 sono riportati i valori massimi e minimi dei fabbisogni medi annui

per usi igienici e civili stimati in occasione della Conferenza Nazionale delle Acque:

Usi civili Urbani Minimi (L/g •ab) Massimi (L/g •ab) Usi domestici 111 160 Servizi Pubblici 6 22 Impianti e edifici a carattere collettivo 6 38 Atività artigianali e piccole industrie 6 55 attivita commerciali 5 70 Tot. Fabbisogni primari 134 345 Perdite, sprechi 16 105 Fabbisogni tot. Per

usi civili 150 450 Tabella 2-5

Nell’ambito di una data classe di popolazione, tenendo conto del livello socio economico e del livello dei servizi esistente ed in considerazione del continuo aumento dei consumi idrici è consigliabile assumere le dotazioni idriche all’interno dei valori riportati nélla seguente tabella:

Popolazione Dotazione idrica

(l/ab•giorno) case sparse 120-160 popolazione < 5000 abitanti 150-220 popolazione da 5000 a 10000 180-250 popolazione da 10000 a 20000 200-270 popolazione da 20000 a 50000 220-300 popolazione da 50000 a 100000 250-400 popolazione da 100000 a 250000 400-500 Pop. da 250000 a 1000000 450-550 Popolazione > 1000000 500-750

Tabella 2-6 : fabbisogni medi annui futuri consigliati

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 29

dovrebbe avere un fabbisogno idrico compreso néll’intervallo 200-270 l/ab*g.

2.5.2

Valutazione del fabbisogno medio annuo per

persona

In conseguenza della campagna di ricerca ed eliminazione delle perdite eseguita e della sufficiente disponibilità della risorsa idrica, i dati relativi ai consumi registrati néi successivi mesi possono essere considerati praticamente coincidenti con l’effettiva domanda d’acqua da parte delle varie utenze. Pertanto, noto il valore medio del consumo registrato in un certo arco temporale, si risale facilmente al fabbisogno idrico pro capite caratteristico dell’utenza servita.

Dal grafico di figura 2-3 è possibile ricavare il dato del consumo medio nél mese di Luglio 2006: 39.39 M l Q s =

Facendo riferimento ai coefficienti di portata media mensile per città di media importanza proposti da Marchetti, possiamo stimare il valore della portata media annua per l’anno 2006.

Mese G F M A M G L A S O N D

Marchetti 0,70 0,70 0,80 0,90 1,10 1,30 1,30 1,30 1,25 1,15 0,85 0,70 Arredi 0,85 0,85 0,90 1,00 1,15 1,25 1,25 1,25 1,10 1,00 0,90 0,85 Conti 0,85 0,83 0,94 0,97 1,08 1,18 1,10 1,14 1,06 1,04 0,92 0,88 Tabella 2-7 : rapporti tra la portata media mensile e la portata media annua

39.39 / 30.3 1.30 L L Q l s l Q s

ϕ

= = = portata media annua

Dalla relazione che lega la portata media annua con la popolazione ricaviamo il valore del fabbisogno idrico:

86400 242.67 86400 s s qN Q l Q q N ab g = → = = ⋅

Dove Ns è il numero degli abitanti serviti néll’anno 2006, pari a 10788 unità.

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 30 progetto pari a q 245 l ab g = ⋅ .

2.6

La variazione dei consumi

I consumi idrici presentano sensibili oscillazioni, néllo arco dell’intero anno, del generico mese e, infine, del giorno generico.

Le causa di queste variazioni sono attribuibili a molteplici fattori quali la variabilità delle condizioni climatiche, la fluttuazione della popolazione, il ciclo settimanale dei giorni lavorativi e festivi, il ciclo delle attività giornaliere; in generale i maggiori consumi si riscontrano néi mesi estivi e le tra le 10 e le 12 dei giorni lavorativi;

Nello stabilire la portata di un acquedotto è tradizione in Italia fare riferimento ai fabbisogni del giorno dei maggiori consumi.

Pertanto, trovata la portata media annua, attraverso opportuni coefficienti si

calcolano: la portata media del mese di maggior consumo QMmax, la portata media del

giorno di maggior consumo Qgmax ed infine portata media dell’ora di punta Qhmax.

I coefficienti da adoperare variano in funzione dell’importanza del centro abitato da servire. néi calcoli seguenti faremo riferimento a quelli relativi a città di importanza media.

I calcoli che verranno eseguiti néi seguenti paragrafi sono riferiti alla proiezione futura ai 40 anni (2046) della situazione attuale.

2.6.1

Portata media annua

37.258 86400 s qN l Q s = =

Dove Ns=13139 sono gli abitanti serviti stimati.

2.6.2

Le variazioni dei consumi néll’arco dell’anno

In generale la relazione che lega la portata media annua con la portata del mese i-esimo è data da : Mi i Q Q

ϕ

= .

Prendendo in considerazione i coefficienti proposti da Marchetti,valutati per città di media importanza e per climi temperati, otteniamo i seguenti valori delle portate

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 31

medie mensili previste all’anno 2046:

ANNO 2046 Mese ffffi (Marchetti) QMi (L/sec) G 0.7 26.08079 F 0.7 26.08079 M 0.8 29.80662 A 0.9 33.53245 M 1.1 40.9841 G 1.25 46.57284 L 1.30 48.43576 A 1.30 48.43576 S 1.25 46.57284 O 1.15 42.84702 N 0.85 31.66953 D 0.7 26.08079

Tabella 2-8 : coefficienti mensili

La portata media nél mese di massimo consumo è:

max 48.436 M M l Q K Q s = = ,KM =1.30.

2.6.3

Le variazioni dei consumi néll’arco del giorno

La portata media nél giorno di massimo consumo Qgmax e la portata oraria di punta

max

h

Q si hanno ovviamente nél mese di massimo consumo, che, avendo considerato i

coefficienti proposti dal Marchetti è il mese di Luglio o Agosto.

Per determinare Qgmax si utilizzano i coefficienti Kg che esprimono il rapporto fra la

portata media giornaliera e quella media nél mese di massimo consumo, proposti da Conti, Arredi e Marchetti per classi di importanza del centro servito:

Coefficienti di portata media giornaliera Kg Marchetti 1.23 (Luglio-Agosto) Arredi 1.16 (Luglio-Agosto) Conti 1.10 (Giugno) Tabella 2-9 max max g g M g M g Q =K Q =K K Q=

α

Q

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 32 1.30 1.23 1.60 g α = ⋅ ≃ max 1.60 37.258 59.613 g l l Q s s

= ⋅ = portata media nél giorno di massimo consumo

Per determinare la portata di punta oraria si ricorre al coefficiente Kh che lega la

portata media massima giornaliera a quella massima oraria.

max max h h g h g M h Q =K Q =K K K Q=

α

Q 1.60 1.56 2.50 h α = ⋅ ≃ max 2.50 37.258 93.147 g l l Q s s

= ⋅ = portata media néll’ora di massimo consumo

Nella tabella seguente si riportano i valori della domanda media oraria nel giorno di massimo consumo secondo i coefficienti orari proposti in letteratura per città di media importanza: Ora Coeff. Orario Qhi (L/sec) Ora Coeff. Orario Qhi (L/sec) 0-1 0.30 17.884 12-13 1.50 89.420 1-2 0.20 11.923 13-14 1.45 86.439 2-3 0.20 11.923 14-15 1.43 85.247 3-4 0.24 14.307 15-16 1.36 81.074 4-5 0.30 17.884 16-17 1.36 81.074 5-6 0.48 28.614 17-18 1.37 81.670 6-7 0.87 51.864 18-19 1.38 82.266 7-8 1.20 71.536 19-20 1.40 83.459 8-9 1.35 80.478 20-21 1.25 74.517 9-10 1.36 81.074 21-22 0.80 47.691 10-11 1.46 87.035 22-23 0.70 41.729 11-12 1.56 92.997 23-24 0.48 28.614

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Capitolo 2 : Il fabbisogno idrico dell’area 33

2.6.4

Riepilogo dei risultati ottenuti

Nel proseguo della tesi andremo ad analizzare il comportamento dell’acquedotto al variare della domanda a seguito dell’incremento della popolazione. Per fare questo è necessario calcolare la variazione dei consumi medi nél corso degli anni ed il volume totale annuo immesso in rete:

anno abitanti tot. ab. non serviti ab. serviti Q (l/s) QMmax (l/s) Qgmax (l/s) Qhmax (l/s) V tot (m3) 2005 11453 692 10761 30.5144 39.6687 48.823 76.28602 962302.425 2006 11481 694 10788 30.5901 39.7671 48.944 76.47531 964690.162 2010 11732 709 11023 31.2569 40.6340 50.011 78.14235 985718.844 2015 12045 728 11317 32.0904 41.7176 51.344 80.22615 1012004.69 2020 12357 747 11611 32.9239 42.8011 52.678 82.30994 1038290.55 2025 12670 766 11905 33.7575 43.8847 54.011 84.39374 1064576.40 2030 12983 784 12199 34.5910 44.9683 55.345 86.47754 1090862.25 2035 13296 803 12493 35.4245 46.0518 56.679 88.56134 1117148.10 2040 13609 822 12787 36.2580 47.1354 58.012 90.64513 1143433.96 2046 13984 845 13139 37.2582 48.4357 59.613 93.14569 1174976.98

Tabella 2-11 : riepilogo dei fabbisogni idrici per gli anni avvenire

Figura

Figura 2-3 : consumo medio mensile dell’acquedotto di S. Maria a Monte
Tabella 2-6 : fabbisogni medi annui futuri consigliati
Tabella 2-8 : coefficienti mensili
Tabella 2-10 : valori delle portate medie orari
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