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Academic year: 2021

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ASO 11: Aule studio

Oltre alla sala lettura all’interno del centro di aggregazione sociale sono state progettate due aule situate al primo piano e destinate allo studio di gruppo. Questo per venire incontro alle esigenze di quei ragazzi che necessitano di un luogo in cui ritrovarsi per studiare insieme.

PIANO PRIMO

La prima aula ha una superficie di 30 mq ed è attrezzata con un tavolo da 10 persone, la seconda,più piccola, ha una superficie di 23 mq ed è attrezzata con un tavolo da 8 persone. Entrambe le aule sono completamente accessibili per le persone disabili.

ASO 12: Aula informatica e postazioni internet

L’aula informatica è un ambiente di circa 90 mq situato al primo piano e dotato di 20 postazioni con computer disposte su 4 file e di una postazione per l’insegnante con computer e stampanti.

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All’interno dell’aula è stato ricavato anche un piccolo ambiente da adibire a deposito del materiale didattico.

Accanto all’aula informatica è stato collocato un

ambiente di circa 40 mq con 8 computer pensato come internet point (eventualmente a pagamento) o come servizio per coloro che necessitino di utilizzare un computer

PIANO PRIMO

ASO 13: Aula per corsi

Quest’ambito spaziale è costituito da un’aula di circa 55 mq attrezzata per ospitare corsi di vario tipo.

L’aula è attrezzata con sedie dotate di appoggio per scrivere per un totale di 20 posti e di una cattedra per l’insegnante.

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La scelta di sedie con appoggio e non di banchi comporta una maggior flessibilità dell’aula che potrà in questo modo essere utilizzata per scopi diversi senza modifiche sostanziali.

PIANO PRIMO

ASO 14: Emeroteca

PIANO PRIMO

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L’emeroteca è un ambiente destinato alla lettura di quotidiani e riviste e rappresenta pertanto un servizio per persone di una fascia di età molto ampia.

Questo ambito spaziale è posizionato al primi piano adiacente alla sala lettura su un livello leggermente rialzato rispetto a questa; ad esso si accede attraverso una rampe che lo rende fruibile anche per le persone disabili.

L’emeroteca occupa una superficie di circa 80 mq ed offre le seguenti prestazioni:

• 9 poltroncine per la consultazione

• 1 tavolo (4 posti) per la consultazione di quotidiani • 2 scaffalature per le riviste

ASO 15: Uffici amministrativi

L’ufficio amministrativo del centro di aggregazione sociale è collocato al primo piano ed è costituito da un ambiente di circa 40 mq.

Al suo interno sono state collocate 2 scrivanie per il personale, 2 scaffalature e 1 fotocopiatrice.

PIANO PRIMO

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La funzione di punto informazioni prevista nel Dpp è stata divisa da quella amministrativa e ricondotta alla grande scrivania che si trova nell’atrio centrale in prossimità delle scale.

ASO 16: Locali tecnici e spazi di servizio

Il locale tecnico del centro di aggregazione sociale è stato collocato al piano terra in posizione tale da potervi accedere dall’esterno. Seppure gli impianti in questo lavoro di tesi non siano stati studiati, sono stati previsti cavedi e controsoffittature per il passaggio degli elementi costituenti gli impianti di riscaldamento e raffrescamento.

Tra gli ambienti di servizio questo ambito spaziale comprende anche i servizi igienici; a questo riguardo le dotazioni dell’edificio sono:

PIANO TERRA:

PIANO TERRA

• 1 servizio igienico uomini • 1 servizio igienico donne • 1 servizio igienico disabili

PIANO PRIMO

• 2 servizi igienici uomini • 2 servizi igienici donne

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• 2 servizi igienici disabili

Il minor numero di servizi igienici al piano terra è dovuto al fatto che molte delle attività al piano prevedono già al loro interno uno o più servizi igienici (palestra, teatro-cinema, camerini). L’insieme complessivo dei servizi igienici è visibile nella figura che segue.

Tra gli spazi di servizio infine sono da considerare anche le scale e l’ascensore che collegano i due piani e che sono posizionati nel nucleo centrale dell’edificio così da essere facilmente individuabili.

PIANO TERRA PIANO PRIMO

3.2.3 IL PARCHEGGIO

ASO 17: Parcheggi

La risposta all’esigenza di poter parcheggiare auto e motocicli in prossimità del centro di aggregazione sociale e del parco è stata data attraverso:

• 1 parcheggio motocicli posto lungo il confine Nord dell’area di studio con 22 posti

• 1 parcheggio auto posto parallelo all’area boscata a Est dell’edificio con 25 posti e 2 posti riservati alle persone disabili

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Al fine di minimizzare l’impatto ambientale ed estetico del parco sono state effettuate due scelte progettuali principali:

• uso di elementi autobloccanti per pavimentare il parcheggio, in modo da non alterare i valori di permeabilità del terreno

• “schermatura” del parcheggio attraverso un terrapieno per renderlo meno visibile dal centro di aggregazione sociale e dal parco

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3.3 LE SOLUZIONI TECNICHE E TECNOLOGICHE

Negli ultimi anni si è visto un sempre crescente interesse nel mondo dell’edilizia e dell’architettura per il risparmio energetico e per le scelte progettuali rivolte verso la sostenibilità degli edifici. In quest’ottica è stato introdotto il concetto di certificazione energetica, oggi divenuta obbligatoria si per edifici privati che pubblici (direttiva 2002/91/CE del Parlamento europeo e D. Lgs 192/2005 di attuazione della direttiva europea).

Lo scopo della certificazione energetica negli edifici pubblici o occupati da pubbliche autorità è semplice: da un lato si vuole (e si deve) dimostrare al cittadino la sensibilità della pubblica amministrazione e delle Istituzioni verso le tematiche del risparmio energetico per mezzo dell’attuazione di specifici programmi volti a contenere i consumi, dall’altro deve diffondere la cultura del risparmio energetico al cittadino che si sentirà sempre più “coinvolto” nell’azione di risparmio.

In quest’ottica nel presente lavoro si è cercato di rivolgere una particolare attenzione nella scelta delle soluzioni tecniche e tecnologiche con l’obiettivo di progettare un edificio che fosse il più possibile efficiente da un punto di vista energetico.

In particolare verranno di seguito esaminati i vantaggi in termini di risparmio energetico derivanti dalla scelta di 3 soluzioni tecnologiche: la

parete ventilata in laterizio, che costituisce il rivestimento esterno di circa

metà dell’edificio, il tetto giardino con cui sono state realizzate quasi tutte le coperture, il tetto ventilato, che caratterizza la copertura del teatro-cinema.

3.3.1 PARETE VENTILATA IN LATERIZIO

I rivestimenti di facciata di tipo ventilato nascono con lo scopo di rispondere, con caratteristiche di elevata qualità estetica ed indiscussi vantaggi di isolamento termo-acustico, alla protezione di un edificio contro l'azione combinata di pioggia e vento neutralizzando gli effetti d'acqua battente sulla parete e mantenendone asciutta la struttura muraria.

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Questo sistema di rivestimento, per le sue caratteristiche costruttive che determinano una camera d'aria tra parete e rivestimento, è caratterizzato da un "effetto camino" che attiva un'efficace ventilazione naturale (da cui nasce il termine facciata ventilata), assicurando notevoli benefici di rimozione di calore e umidità garantendo un elevato confort abitativo.

Il funzionamento della parete ventilata è sintetizzato in fig.6.

1 Paramento esterno in laterizio 2 Struttura metallica portante 3 Intercapedine ventilata 4 Strato isolante

5 Supporto murario

Figura 6: Schema di funzionamento di una parete ventilata

In termini termoenergetici le pareti ventilate possono ridurre nella stagione calda il carico di calore sull'edificio, grazie alla parziale riflessione della radiazione solare da parte del rivestimento, alla ventilazione dell'intercapedine e all'applicazione dell'isolante, ottenendo così una sensibile riduzione di costi di condizionamento. Viceversa, nella stagione invernale, le pareti ventilate possono trattenere calore con risparmio in termini di riscaldamento.

Con tale sistema è possibile creare un isolamento termico integrale avvolgendo e proteggendo l'edificio come fosse un "cappotto", senza gli svantaggi di quest'ultimo (l'esposizione agli agenti atmosferici, supporto al rivestimento e mancanza di aerazione dell'isolante).

Il comportamento energetico complessivo che ne risulta minimizza le dispersioni e privilegia l'equilibrio termico riducendo ai minimi termini il fabbisogno energetico. Infatti, il posizionamento dello strato coibente continuo a copertura della parete muraria garantisce una diminuzione della

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dispersione termica eliminando la presenza di ponti termici e discontinuità di isolamento in corrispondenza di travi e pilastri di bordo, generalmente presenti nelle pareti convenzionali.

Il paramento esterno "allontana" dalla parete muraria, e quindi dagli spazi abitativi, sia l'energia trasportata dalla radiazione solare, sia l’acqua piovana incidente, evitando il contatto diretto sul muro perimetrale che separa l'esterno dall'interno dell'edificio.

Inoltre, la parete ventilata tende a favorire la riflessione dei rumori esterni grazie alla sua costruzione a strati di paramento, intercapedine ed isolante, che determinano un certo assorbimento acustico. Ciò dipende, ovviamente, dalle caratteristiche di riflessione, assorbimento e trasmissione acustica dei materiali impiegati, nonché dal loro dimensionamento, spessore e posizionamento e dal comportamento della struttura muraria dell'edificio.

Figura 7: Sezione orizzontale della parete ventilata

Riassumendo, i vantaggi ottenuti dall'applicazione di una parete ventilata rispetto ad una parete tradizionale sono:

• eliminazione dei rischi di fessurazione del rivestimento;

• eliminazione del rischio di distacco dalla parete per scollamento; • protezione della struttura muraria dall'azione diretta degli agenti

atmosferici;

• eliminazione dei ponti termici e conseguente risparmio energetico; • eliminazione della condensa superficiale (la presenza

dell'intercapedine d'aria facilita l'evacuazione del vapore acqueo

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proveniente dall'interno, favorendo lo smaltimento di eventuale umidità);

• efficienza nel tempo dell'isolante esterno, mantenuto perfettamente secco da una ventilazione ottimale;

• facilità di posa in opera indipendentemente dalle condizioni climatiche;

• manutenzione e possibilità di intervento su ogni singola lastra;

3.3.2 IL TETTO GIARDINO

L'impiego delle coperture continue a verde comporta vantaggi per l'ambiente a micro e macroscala e vantaggi economici e costruttivi.

Il giardino pensile è un efficace strumento di mitigazione e compensazione ambientale, uno strumento per migliorare il microclima e il benessere ambientale delle nostre città ma anche per ottenere un risparmio energetico e un miglioramento del benessere all’interno degli

edifici. Figura 8: Sezione in corrispondenza del giardino

pensile

I vantaggi da un punto di vista ambientale sono:

1 Regimazione idrica

In conseguenza alla sempre crescente impermeabilizzazione delle superfici, causata dall'edificazione (strade, piazze, parcheggi, edifici), l'acqua piovana non viene più smaltita attraverso un processo naturale di filtrazione e alimentazione delle falde, ma viene rapidamente convogliata nei sistemi artificiali di smaltimento con evidenti ripercussioni sull'equilibrio idrico.

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Il verde pensile, grazie all'elevata capacità di accumulare,trattenere e restituire in percentuale ridotta l'acqua all'ambiente, fornisce un utile contributo alla regimazione idrica globale. I benefici derivano dallo sgravio del carico idraulico sulla rete di smaltimento e dalla maggiore evapotraspirazione del sistema pensile-vegetazione.

2. Miglioramento del clima

L'acqua accumulata e trattenuta dal sistema a verde pensile rimane a disposizione e viene assorbita dalla vegetazione oppure evapora, in funzione della temperatura, dalla superficie. I processi d'evaporazione ed evapotraspirazione contribuiscono ad abbassare i picchi delle temperature dell'ambiente circostante portando concreti vantaggi sia a microscala (singolo edificio), sia a macroscala migliorando il benessere ambientale.

Più le superfici e i suoli degli insediamenti urbani sono impermeabilizzati e sigillati è maggiore è la sensazione di disagio percepita a causa del riscaldamento delle superfici e l'assenza di moti convettivi. In questo ambito il verde pensile può contribuire a ripristinare condizioni migliori di benessere ambientale .

3. Trattenimento delle polveri

La vegetazione ha, nei confronti delle polveri e dei particolati in movimento e in sospensione nell'atmosfera due tipi di

effetti. Il primo è un effetto diretto, conseguente alla capacità delle piante di filtrare e di assorbire in parte polveri e particolati. Il secondo è un effetto indiretto, conseguente al minore accumulo e successiva riflessione del calore delle superfici a verde che comporta un minore movimento delle particelle dovuto a moti convettivi localizzati.

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4. Riduzione della diffusione sonora

Riduzione all'interno degli edifici e riduzione della riflessione all'esterno con abbattimento dell'inquinamento acustico. Le superfici liscie e rigide delle coperture tradizionali riflettono il rumore proveniente dall'esterno (rimbombo, riverbero, amplificazione del "rumore di fondo" urbano) e non offrono

sufficiente barriera alla trasmissione del rumore all'interno degli edifici. La struttura a verde pensile, al contrario, presenta superfici non omogenee ed è costituita da materiali con caratteristiche di assorbimento acustico (vegetazione, substrati, feltri, presenza di acqua…) che abbattono la riflessione esterna e la trasmissione attraverso le coperture.

5. Il verde pensile ricrea ambienti di vita

Il verde pensile, ricreando ambienti di vita per animali e piante in contesti antropizzati biologicamente degradati, riporta un certo grado di diversità ecologica negli ambienti urbani e contribuisce a ricreare i necessari "corridoi ecologici". Questo aspetto è di particolare importanza in funzione dello sviluppo delle discipline correlate all'Ecologia del paesaggio. Strumento, questo, che tenderà ad avere sempre più importanza nella progettazione e programmazione ambientale.

5. verde pensile come strumento di mitigazione e compensazione ambientale

Recentemente il verde pensile è stato inserito tra le tecnologie più importanti considerate nelle applicazioni per la compensazione e mitigazione ambientale. Si può affermare che le tecnologie per il verde pensile rientrano, a pieno diritto, tra le tecniche dell'ingegneria naturalistica e possono, quindi, essere inserite nelle prescrizioni di piano e rientrare, come strumento, negli studi V.I.A..

I vantaggi da un punto di vista economico-energetico sono:

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1. Aumento della vita media degli strati di impermeabilizzazione

Su una copertura a verde raramente le temperature massime estive superano i 25°, contro gli oltre 80° di una copertura tradizionale. Oltre alla protezione dagli sbalzi termici, la copertura a verde fornisce protezione contro i danni conseguenti agli eventi atmosferici. Come conseguenza è stato verificato un consistente aumento della vita media degli strati di impermeabilizzazione sottostanti. L'esperienza, soprattutto estera, dove le coperture a verde moderne sono state applicate già a partire dal primo dopoguerra, ha evidenziato durata di strati di impermeabilizzazione superiori ai quaranta anni. Questo aspetto va debitamente considerato nel calcolo del costo delle coperture a verde rispetto alle coperture tradizionali. Sempre all'estero, dove il verde pensile viene incentivato in modo diretto o indiretto (contributi o riduzione di imposte) il minor costo nel tempo per la manutenzione o il rifacimento dell'impermeabilizzazione, portano le coperture a verde ad essere più convenienti, economicamente, rispetto alle coperture tradizionali.

2. Isolamento termico aggiuntivo

I giardini pensili rappresentano un fattore di isolamento termico aggiuntivo sulle coperture, in funzione dei materiali adottati e dello spessore della stratificazione raggiunto, diminuendo la dispersione termica verso l'esterno in inverno e limitando il riscaldamento della

copertura in estate, e portando perciò benefici nel riscaldamento invernale e nella climatizzazione estiva. Il conseguente risparmio energetico esercita un benefico influsso anche nell'inquinamento indiretto generato dalla produzione di energia.

3. Il verde pensile crea nuove superfici fruibili

Realizzare il verde pensile, soprattutto di tipo intensivo, su coperture grigie e inerti consente di recuperare superfici, normalmente inutilizzate, per

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lo svago, il relax o l'attività di tutti i giorni. Non si tratta, quindi, solo di un beneficio estetico, in quanto le superfici riqualificate contribuiscono ad aumentare il valore degli immobili.

3.3.3 IL TETTO VENTILATO

La ventilazione che offre grandi vantaggi per il comfort abitativo, la durata delle strutture e il risparmio energetico.

Posta fra il materiale coibente e la copertura, la camera di ventilazione assicura una circolazione dell’aria che migliora le qualità termiche del tetto.

Grazie alle sue caratteristiche il tetto ventilato consente perciò di ottenere un notevole risparmio sui consumi energetici.

Figura 9: funzionamento del tetto ventilato

In caso di temperature alte permette un recupero dei sottotetti rendendoli abitabili in maniera confortevole. In caso di neve con il tetto ventilato si eliminano le pericolose barriere di ghiaccio sullo sporto di gronda.

Vediamo nel dettaglio i vantaggi offerti da questa soluzione in relazione alle varie condizioni climatiche.

1 ESTATE

Una copertura realizzata con tetto non ventilato, riscaldata dall'irraggiamento solare, trasmette il calore al materiale coibente che può funzionare soltanto da ritardante termico. Il calore, successivamente, si trasferisce alle strutture portanti del tetto e all'interno della costruzione.

Nel caso di tetto ventilato, invece, l'aria fresca che arriva dalla linea di gronda si riscalda nell'intercapedine per effetto dell'irraggiamento, diventa più

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leggera e fuoriesce dal colmo, sottraendo il calore accumulato dal materiale di copertura.

Figura 10: Tetto non ventilato Figura 11: Tetto ventilato

2 INVERNO

Nel caso di tetti non ventilati, a causa delle temperature basse, nella struttura del tetto possono verificarsi fastidiosi fenomeni di condensa, causa di muffa, umidità e gocciolamenti.

Con la soluzione del tetto ventilato, invece, la circolazione d’aria fa in modo che il materiale isolante rimanga asciutto evitando in questo modo la creazione di condense e garantendo la durata nel tempo degli elementi costruttivi del tetto.

Figura 12: Tetto non ventilato Figura 13: Tetto ventilato

Figura

Figura 6: Schema di funzionamento di una parete ventilata
Figura 7: Sezione orizzontale della parete ventilata
Figura 9: funzionamento del tetto ventilato
Figura 10: Tetto non ventilato  Figura 11: Tetto ventilato

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