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PROTOCOLLO D’INTESA SICUREZZA IN AMBITO PORTUALE

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Academic year: 2022

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PROTOCOLLO D’INTESA SICUREZZA IN AMBITO PORTUALE

La Sede di Trieste è impegnata da tempo, con la partecipazione ad un tavolo di coordinamento permanente presso la Prefettura in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’analisi delle problematiche relative ai diversi comparti produttivi con specifici approfondimenti su tutte le tematiche della sicurezza.

La collaborazione costante con le Istituzioni locali, con le altre Pubbliche Amministrazioni e con i soggetti coinvolti a vario titolo nei processi produttivi al fine della ricerca di modalità di prevenzione che possano accrescere il più possibile le condizioni di sicurezza in ambito lavorativo e garantiscano livelli sempre più elevati di tutela dei lavoratori ha portato alla condivisione di un Protocollo sulla sicurezza portuale tra i più avanzati in Italia. La stesura finale del documento, pur dunque incardinata in un progetto di respiro generale sviluppato nel corso di diversi anni, ha subito nelle ultime settimane un’accelerazione particolare a seguito di un gravissimo infortunio sul lavoro che ha sottolineato l’emergenza di predisporre uno strumento idoneo all’elaborazione di un più concreto programma di intervento.

La soluzione condivisa prevede il massimo coinvolgimento dei lavoratori nella gestione della sicurezza e la particolare valorizzazione del ruolo degli RLS in un ambiente, come quello del Porto di Trieste, con prerogative di “porto franco” e profondissimi fondali, idoneo ad accogliere anche navi oceaniche di imponenti dimensioni e che presenta peculiari complessità dovute alla natura delle attività e alla compresenza di più soggetti operativi e professionali.

L’accordo promuove momenti di coordinamento e confronto tra i responsabili della sicurezza dei lavoratori del sito produttivo e i responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione con l’obiettivo di favorire la comunicazione ed elaborare comuni valutazioni al fine della costruzione di un sistema generale di sicurezza. Prevede la costituzione del Comitato di igiene e sicurezza previsto dall’art. 7 D. Lgs. 272/99 per la realizzazione di una serie di protocolli tecnici relativi ai piani di sicurezza, al coordinamento delle operazioni di appalto, al fabbisogno formativo dei lavoratori ed alla creazione di uno standard minimo di base di SGS che tutte le imprese dovranno adottare. Istituisce l’attuazione del Coordinamento degli Organi Ispettivi (C.O.I.) che vedrà la partecipazione di tutti gli Enti con funzione di indirizzo, prevenzione e controllo nell’ambito di applicazione del protocollo (tra cui l’I.N.A.I.L.), per assumere tutte le necessarie iniziative di supporto e orientamento, potenziare il sistema di sorveglianza degli eventi infortunistici, individuare gli strumenti e le modalità di monitoraggio delle azioni poste in essere da imprese e servizi portuali sì da porre le condizioni per sviluppare un’azione congiunta di controllo del territorio.

Tutti i soggetti firmatari rimarranno impegnati, sotto il diretto coordinamento della Prefettura ad effettuare periodiche verifiche sullo stato di attuazione del Protocollo anche in recepimento di eventuali nuove normative.

L’I.N.A.I.L. di Trieste esprime piena soddisfazione nel contribuire sul territorio alla diffusione della cultura della sicurezza partecipando alla ricerca di livelli sempre più elevati di applicazione delle norme vigenti.

Trieste, 16 aprile 2008

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