IDROLOGIA
Misure non strutturali di mitigazione
Da R. Rosso
Vedasi anche slides Interventi_Mitigazione
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Misure non strutturali di mitigazione
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Da R. Rosso
D.Lgs 49/2010 – Recepimento Dir. 2007/60/EU
l Art. 7 Piani di gestione del rischio di alluvioni
– Comma 3. Sulla base delle mappe di cui all’articolo 6:
• b) le regioni, in coordinamento tra loro, nonché con il Dipartimento nazionale della protezione civile, predispongono, ai sensi della normativa vigente e
secondo quanto stabilito al comma 5, la parte dei piani di gestione per il distretto idrografico di riferimento relativa al
sistema di allertamento,
nazionale, statale e regionale
, per il rischio idraulico ai fini diprotezione civile, di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27 febbraio 2004, con particolare riferimento al governo delle piene.
D.Lgs 49/2010 – Recepimento Dir. 2007/60/EU
l Art. 7 Piani di gestione del rischio di alluvioni
– Comma 5. Per la parte di cui al comma 3, lettera b), i piani di gestione contengono una sintesi dei contenuti dei piani
urgenti di emergenza predisposti ai sensi dell’articolo 67, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006, nonchè della normativa previgente e tengono conto degli aspetti relativi alle attività di:
a) previsione, monitoraggio, sorveglianza ed allertamento posti in essere attraverso la rete dei centri funzionali;
b) presidio territoriale idraulico posto in essere attraverso adeguate strutture e soggetti regionali e provinciali;
c) regolazione dei deflussi posta in essere anche attraverso i piani di laminazione;
d) supporto all’attivazione dei piani urgenti di emergenza predisposti dagli organi di protezione civile ….
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Misure non strutturali di mitigazione
Legge 3 agosto 1998, n. 267
‣
Istituisce i Centri Funzionali di Protezione Civile
‣
Compito precipuo del Centro Funzionale è la valutazione degli effetti al suolo a seguito di fenomeni meteorologici.
‣
Il Centro Funzionale del Piemonte è stato istituito presso il Dipartimento Sistemi Previsionali di ARPA Piemonte
Il DPCM 15/12/1998, secondo quanto indicato dalla legge 267/1998.
prevede la realizzazione, su scala nazionale, di una copertura
omogenea di reti di monitoraggio , l'ottimizzazione delle
funzionalità e della diffusione dei dati, nonché il potenziamento dei
centri esistenti ed operativi.
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Misure non strutturali di mitigazione
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IL SERVIZIO NAZIONALE DI PIENA
La Direttiva di protezione civile del P.C.M. 27 febbraio 2004 prevede che la gestione del sistema di allerta nazionale e regionale sia assicurata attraverso la rete dei Centri Funzionali i quali provvedono a gestire:
• la previsione degli eventi
meteorologici e degli effetti al suolo
• il monitoraggio in continuo delle condizioni meteoidrologiche ed idrogeologiche
• la previsione in corso di evento, degli effetti al suolo (sorveglianza)
• l allertamento, sulla base del superamento di soglie di criticità
21 Centri Funzionali Regionali 1 Centro Funzionale nazionale
2 Centri di Competenza nazionale:
ISPRA e CNMCA (MeteoAM)
Da: P. Pagliara(https://www.unibz.it/it/sciencetechnology/events/Documents/i_Pagliara_2013_11_21.pdf)
a)1. Previsione
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a)2. Monitoraggio
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a)3. Sorveglianza
a)3. Sorveglianza
Il modello adottato per la determinazione delle SP finalizzate all’allertamento a scala
regionale, è del tipo: SP= f(d,TR
H,A,I) - d è la durata della precipitazione,
- TR
Hè il periodo di ritorno relativo a ciascun livello di pericolosità H,
- A è l’estensione areale dei processi attesi - I è l’indicatore dello stato idrologico.
SOGLIE
PLUVIOMETRICHE
a)3. Sorveglianza
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Le SP si ricavano da un modello concettuale all’interno del quale TR rappresenta un
parametro di taratura, che minimizza il
numero dei mancati allarmi (MA) e dei falsi allarmi (FA), all’interno della funzione:
Φ= p1 ∗MA(TR) + p2 ∗FA(TR)
I pesi p1 e p2 dipendono da valutazioni non solo tecniche ma piuttosto socio-economiche.
SOGLIE
PLUVIOMETRICHE
a)3. Sorveglianza
a)4. Allertamento
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b) Presidio territoriale idraulico
b) Presidio territoriale idraulico
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b) Presidio territoriale idraulico
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C) regolazione dei deflussi (piani di laminazione)
18 Da: P. Pagliara(https://www.unibz.it/it/sciencetechnology/events/Documents/i_Pagliara_2013_11_21.pdf)
Direttiva P.CM. 08/07/2014
Direttiva P.CM. 08/07/2014
Indirizzi operativi inerenti l'attivita' di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe.
l 2.1. Il «Documento di Protezione civile» stabilisce per ciascuna diga, secondo i criteri di cui alla presente direttiva, le specifiche condizioni per l'attivazione del sistema di Protezione civile e le comunicazioni e le procedure tecnico-
amministrative da attuare nel caso di eventi, temuti o in atto, coinvolgenti
l'impianto di ritenuta o una sua parte e rilevanti ai fini della sicurezza della diga e dei territori di valle («rischio diga») e nel caso di attivazione degli scarichi della diga stessa con portate per l'alveo di valle che possono comportare
fenomeni di onda di piena e rischio di esondazione («rischio idraulico a valle»).
C) regolazione dei deflussi (piani di laminazione)
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d) Supporto all’attivazione dei piani urgenti di emergenza
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Elementi base
per la verifica ed applicazione di
sistemi di preallerta
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Tabella di contingenza
OSSERVATO
PREVISTO numero totale di casi: a+b+c+d = 43
Metodi di valutazione della qualità delle previsioni
Esempio di problema in esame:
Al superamento di una data soglia si verifica la portata che crea il danno: si/no
Osservazione e Previsione possono differire. IL confronto dei casi possibili produce una tabella a doppia entrata
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Quadro di riferimento per i Centri Funzionali
OSSERVATO
PREVISTO
Hit rate = Percentuale di casi correttamente valutati:
Threat score: numero allarmi positivi sul totale Probability of detection:
False alarm rate:
Bias score:
a + d a + b + c + d
a a + b + c a
a + c b
a + b a + b
a + c
numero totale di casi: a+b+c+d = 43
Metodi di valutazione della qualità delle previsioni
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Quadro di riferimento per i Centri Funzionali
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Tabelle di contingenza
OSSERVATO
PREVISTO
numero totale di casi: a+b+c+d = 43
Hit rate : 0.88 Threat score: 0.62
Prob. of det.: 0.89 False al. rate: 0.33
Bias score: 1.33
a + d a + b + c + d
a a + b + c a
a + c
b a + b a + b
a + c