• Non ci sono risultati.

CUP F82H Con il progetto “AZA LAZIO” la Regione Lazio intende individuare nuove zone marine per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura (AZA - Allocated Zones for Aquaculture)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CUP F82H Con il progetto “AZA LAZIO” la Regione Lazio intende individuare nuove zone marine per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura (AZA - Allocated Zones for Aquaculture)"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

PO FEAMP 2014/2020 Misura 2.51

Identificazione e mappatura di aree idonee per l'acquacoltura (AZA)

Convenzione tra Regione Lazio, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio) e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS).

CUP F82H18000390009

Con il progetto “AZA LAZIO” la Regione Lazio intende individuare nuove zone marine per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura (AZA - Allocated Zones for Aquaculture). Il progetto promuove l’economia blu e la pianificazione coordinata degli spazi marini per la riduzione dei potenziali impatti ambientali e la riduzione dei conflitti nel “sistema mare” regionale.

Il progetto AZA LAZIO prevede una prima fase di raccolta, integrazione e elaborazione di numerosi strati informativi per mappare i vincoli ambientali, paesaggistici, di difesa e gli attuali usi del mare nelle acque regionali. Nelle aree marine libere da vincoli e usi, le zone marine vocate per sviluppare l’acquacoltura (AZA) sono individuate applicando strumenti e modelli che analizzano le caratteristiche ambientali, oceanografiche e biogeochimiche delle aree marine. La consultazione con gli stakeholders e con i comuni costieri laziali è parte integrante del processo per raggiungere un consenso sulle aree marine da destinare all’acquacoltura.

I risultati di AZA LAZIO saranno parte integrante del Piano di gestione dello spazio marittimo, in corso di elaborazione nei tavoli di lavoro istituiti presso il MIT ai sensi della Direttiva 2014/89/UE sulla Pianificazione delle Spazio Marittimo recepita con il D.Lgs. 201/2016.

Il progetto AZA LAZIO è stato finanziato con un contributo pubblico di euro 275.000,00 di cui euro 137.500,00 a carico dell’Unione Europea tramite il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) e terminerà nel 2021. Il Progetto è coordinato da ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - in collaborazione con la Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, l’ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio e l’OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.

Riferimenti

Documenti correlati

Relativamente allo stato chimico, per quanto riguarda i fiumi, la percentuale più alta di corpi idrici che rispetta l’obiettivo di qualità si riscontra nel Distretto Padano (88%) e

Il Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente e per la conservazione del- la biodiversità dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Media mobile semplice dei valori di dose orari a 720 periodi (corrispondenti ad un mese - linea arancione).La brusca diminuzione del segnale che si osserva in autunno è dovuta

Media mobile semplice dei valori di dose orari a 168 periodi (corrispondenti ad una settimana - linea rosa).. Media mobile semplice dei valori di dose orari a 720

Inoltre nell’ottica di creare un ambiente forestale quanto più naturaliforme e visivamente gradevole, è da preferire una disposizione delle piante non regolare (in file

Le valutazioni svolte tengono conto dei requisiti degli standard dell’IAEA adottati per il trasporto di materie radioattive. Le prove cui sono sottoposti i contenitori ed i limiti

gravissimo inquinamento marino che, per le sue dimensioni e/o per il possibile coin- volgimento delle aree di alto valore intrinseco di cui all’Appendice 1 – annesso BRAVO del

Il 90% degli effettivi medi degli ultimi cinque anni risulta contenuto nei 183 siti più importanti, valore che era proporzionalmente simile alla fine del precedente decennio (142),