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1 all’Ordine del giorno avente ad oggetto: Aggiornamento Regolamento entrate

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 26 Marzo 2007 Apertura di seduta

Punto n. 1)

AGGIORNAMENTO REGOLAMENTO ENTRATE -

Presidente

Buona sera. Apriamo i lavori del Consiglio Comunale, sono presenti i Consiglieri in numero legale, sono assenti soltanto i Consiglieri D’Auria, Gatti, Lorenzi, Scarpellino, Siliprandi… Scarpellino è presente… Il Consiglio quindi è in seduta legale e dichiaro aperti i lavori. Procediamo col punto n. 1 all’Ordine del giorno avente ad oggetto: Aggiornamento Regolamento entrate. La parola per la presentazione del punto in discussione al dottor Pelizzari. Prego.

Dottor Pelizzari

Allora, si è provveduto andare a modificare i regolamenti delle entrate della TOSAP e delle pubbliche affissioni, della pubblicità, in quanto la finanziaria aveva apportato delle modifiche e quindi sono puramente degli aggiornamenti tecnici e se volete ve li leggo oppure non lo so se li diamo per letti; diciamo che l’unica cosa nel Regolamento delle entrate il valore di 10.000 lire è stato sostituito con la parola di 12 euro e quindi fino a 12 euro non vengono più riscosse; è il valore minimo per il quale è possibile fare e gli accertamenti e la riscossione, tenendo presente per le entrate a carattere permanente e invece per quanto riguarda le entrate a carattere temporaneo, vengono portate a 3 euro in quanto la TOSAP giornaliera potrebbe anche essere, perché se andiamo a 12 euro praticamente sui mercati la TOSAP giornaliera, soprattutto per quelli che fanno non il mercato annuale, che pagano una volta all’anno, ma gli spuntisti e quelli che fanno i mercatini, non andrebbero a pagare. Non so se ci sono alcuni chiarimenti o delucidazioni. Io lo darei per letto, sono quattro articoli che vanno modificati, puramente una modifica di natura tecnica.

Presidente

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Dottore, ha terminato l’illustrazione? Grazie. Assessore vuole intervenire? Ringraziamo il dottor Pelizzari per l’illustrazione del provvedimento e dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi per gli interventi… Nessuno ha chiesto la parola, dichiaro chiusa la discussione, procediamo con la fase di voto. Iniziamo con le dichiarazioni di voto, invito i Consiglieri Comunali, i Capigruppo a iscriversi. Nessuno è iscritto, procediamo col voto. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione: 17 i voti favorevoli, nessun voto contrario, nessun astenuto, il Consiglio all’unanimità approva.

Deliberiamo anche la provvisoria eseguibilità del provvedimento…

immediata del provvedimento, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione: 17 i voti favorevoli, nessun voto contrario, nessuna astensione, il Consiglio approva all’unanimità.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 26 Marzo 2007

Punto n. 2)

AGGIORNAMENTO REGOLAMENTO TOSAP - Presidente

Procediamo con il n. 2 all’Ordine del giorno, avente oggetto:

Aggiornamento Regolamento TOSAP. Illustra il provvedimento il dottor Pelizzari. Prego dottore.

Dottor Pelizzari

Beh, per quanto riguarda la TOSAP è la stessa cosa che dicevamo prima, anche in questo caso le modifiche sono puramente tecniche, sono solo sempre per quanto riguarda la tassa permanente 12 euro e per quanto riguarda invece le occupazioni temporanee, quello che si diceva prima, 3 euro. Quindi tutti i nostri Regolamenti sono stati uniformati a 12 euro e 3 euro per le tasse non permanenti. Non ci sono altri chiarimenti rispetto a prima, è la stessa identica cosa di prima, quello era il Regolamento generale delle entrate, questo è il Regolamento riferito alla tassa occupazione suolo pubblico sia permanente che temporaneo. Basta così, se ci sono chiarimenti…

Presidente

Grazie dottore. Dichiaro aperta la discussione… Nessun Consigliere si è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione. Procediamo con la fase di voto, invito i Consiglieri Capigruppo a iscriversi per dichiarazioni di voto. Nessuno ha chiesto di intervenire, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione: 17 voti a favore, nessun voto contrario, nessun astenuto, il Consiglio all’unanimità approva.

Procediamo anche a deliberare sull’immediata eseguibilità del provvedimento testé approvato. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione: 17 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio all’unanimità approva.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 26 Marzo 2007 Punto n. 3)

AGGIORNAMENTO REGOLAMENTO IMPOSTA PUBBLICITÀ - DIRITTI PUBBLICHE AFFISSIONI -

Presidente

Procediamo col punto n. 3 all’Ordine del giorno avente oggetto:

Aggiornamento Regolamento imposta pubblicità - Diritti pubbliche affissioni. Illustra il provvedimento il dottor Pelizzari. Prego dottore.

Dottor Pelizzari

Ecco, per quanto riguarda la pubblicità vengono cambiate sempre le lire in euro con l’arrotondamento e quindi 3 milioni vengono portati a 1.549,37; per quanto riguarda la possibilità di poter pagare a rate anziché in un’unica soluzione l’imposta e poi tutto il resto, vengono inseriti e copiati pari pari, presa pari pari dalla Finanziaria tutta la parte inerente le sanzioni tributarie e gli interessi. Anche qui se qualcuno vuole chiedere dei chiarimenti, siamo a disposizione.

Presidente

Grazie dottore. Dichiaro aperta la discussione, è iscritto a parlare il Consigliere Riganti, ne ha facoltà.

Consigliere Riganti

Una piccola informazione: per quanto riguarda il rigo 1°, comma 1°, il gestore del servizio entro due anni puntini puntini, il gestore del servizio entro 5 anni e l’altra è: superficie complessiva fino a 5 metri quadri. Cosa sono questi 5 metri quadri? Basta, solo queste due informazioni.

Dottor Pelizzari

Allora, la Finanziaria non quest’anno ma l’anno scorso, ma quest’anno l’ha ribadito e l’ha chiarito una volta per tutte, che la pubblicità inferiore ai 5 metri per… non la pubblicità, le insegne… no, ecco, le insegne inferiori ai 5 metri quadrati sono esentate dal pagamento della tassa di pubblicità…

(intervento fuori microfono)

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Esatto. No, no l’attività di superficie, forse manca una virgola, può darsi è… Vuol dire che le superfici inferiori ai 5 metri quadrati sono esenti…

Presidente

Non vi sono altri Consiglieri iscritti, dichiaro chiusa la discussione.

Procediamo con la fase di voto, per dichiarazione di voto invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto di parlare, procediamo con la votazione. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione: 17 voti a favore, nessun voto contrario, nessun astenuto, il Consiglio all’unanimità approva.

Procediamo a deliberare anche sull’immediata eseguibilità del provvedimento ora approvato, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione: 17 voti a favore, nessun voto contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 26 Marzo 2007 Punto n. 4)

PRESENTAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2007/2009 -

Presidente

Procediamo col punto n. 4 all’Ordine del giorno, avente oggetto:

Presentazione Bilancio di previsione 2007-2009. Questa sera quindi procederemo all’illustrazione del Bilancio di previsione e apriremo il dibattito per gli interventi dei Consiglieri, per le richieste di chiarimenti e per le domande di natura tecnica sul Bilancio, riservando gli interventi di natura politica e le dichiarazioni di voto ai Consigli Comunali già convocati per il giorno 29 e 30. Diamo la parola all’Assessore Elena Stucchi per l’illustrazione del provvedimento della Giunta. Prego Assessore.

Assessore Stucchi

Buona sera. L’intervento di presentazione al Bilancio, che riguarderà l’aspetto tecnico-finanziario, verrà fatto sia da me che dal dottor Pelizzari; io mi occuperò della parte più di principi e più politica, mentre invece il dottor Pelizzari poi illustrerà le cifre a cui poi siamo arrivati.

Allora, i vincoli della Finanziaria. Con la Finanziaria quest’anno si passa da una logica basata esclusivamente sul contenimento delle spese a una logica basata sui saldi di Bilancio, quindi la differenza tra entrata e uscita; chi ha maggiori risorse può aumentare la spesa ed erogare maggiori servizi. Quest’anno inoltre vengono sbloccate le addizionali IRPEF e inoltre la Finanziaria consente di elevare la quota di oneri di urbanizzazione a finanziamento della parte corrente dal 50% a un ulteriore 25% che può andare a finanziare le spese per manutenzioni.

Per quanto riguarda la spesa corrente. Allora, la copertura della spesa corrente può avvenire con due grosse macrocategorie di entrate: le entrate tributarie ed extratributarie e gli oneri urbanizzativi.

Analizzando i bilanci del Comune di Treviglio, si rilevano tre questioni metodologiche: innanzitutto che il Comune di Treviglio ha utilizzato all’incirca un milione di euro ogni anno per il finanziamento della spesa

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corrente e questo è consentito dalla normativa, era consentito anche dalla normativa e avviene nel rispetto dei vincoli di legge.

Un’altra questione metodologica è una riflessione sulle spese di manutenzione che sono inserite nella spesa per investimenti e che vengono finanziate con oneri di urbanizzazione; la cifra è all’incirca di 1.200.000 euro all’anno circa, nel 2005 1.289.000, 2006 1.157.000 e il previsionale 2007 1.277.000. La cifra relativa al 2006 è l’assestato. E poi un’altra riflessione è la pulizia dei crediti inesistenti e inesigibili che vengono finanziati con oneri di urbanizzazione. Facciamo un’altra riflessione: quale è la parte di spesa corrente che viene finanziata con oneri? Vediamo cosa è stato fatto nel 2006. Allora una parte consistente all’illuminazione pubblica, quella delle strade, poi manutenzioni, che si intendono piccole manutenzioni, 287.000 euro, cultura, quindi attività culturali finanziate con oneri, 126.000 euro, incarichi vari per l’ambiente, poi raccolta rifiuti, la convenzione Campo ai Malgari, 57.000 euro e altri costi vari.

Ci si chiede quali siano i principi sulla base dei quali certe spese debbano essere coperte con oneri di urbanizzazione e quale tipo di spese può essere coperto con oneri di urbanizzazione. Una volta si distingueva tra spese per lo sviluppo e spese consolidate e le spese per lo sviluppo potevano essere coperte con oneri di urbanizzazione.

Adesso la Finanziaria consente di coprire qualunque tipo di spesa corrente con oneri di urbanizzazione, però ci viene spontanea una domanda: è opportuno finanziare per esempio la cultura con oneri di urbanizzazione?

Vincoli di legge. I vincoli di legge sono sempre rispettati, perché il 50%

degli oneri possono essere utilizzati, più un’ulteriore 25% a copertura delle manutenzioni, quindi dal punto di vista giuridico la normativa è rispettata ma la domanda è: le regole di buona amministrazione sono rispettate? E poi quali sono e per che cosa dovrebbero essere spesi gli oneri di urbanizzazione? Teoricamente dovrebbero essere utilizzati per la costruzione di infrastrutture sul territorio e come prima ci si chiede:

è giusto che certe attività possano essere svolte solo se si costruisce?

Cioè condividiamo o meno questo principio?

Da una analisi fatta sui conti del 2006 vediamo quanti oneri sono stati utilizzati e come sono stati utilizzati. Allora un milione tondo è l’assestato, poi ho visto che l’impegnato sono 970.000 euro, comunque non cambia la sostanza, un milione tondo a copertura della spesa corrente. 1.157.000 a copertura delle manutenzioni e poi circa 2 milioni per la pulizia dei residui attivi, di cui 1.290.000 oneri che sono stati incassati nel 2006 e sono stati messi lì proprio per pulire i crediti

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inesigibili o inesistenti e, per differenza, i minori residui passivi che liberano risorse, ma sono sempre derivanti o da oneri oppure da…

quest’anno sono derivati esclusivamente da oneri, in esercizi precedenti comunque per la pulizia dei residui si utilizzavano una parte di residui passivi che derivavano da oneri o da alienazioni, comunque entrate destinate alla spesa corrente.

Tiriamo le somme, alla fine siamo a un totale, per esempio nel 2006, di circa 4 milioni di euro utilizzati per coprire delle spese correnti, a fronte di 4.833.337 di oneri riscossi. Allora la questione, la sottigliezza metodologica è che in realtà ce ne sono 710.000 che sono residui passivi liberati, ma sicuramente di esercizi precedenti; non cambia comunque la sostanza, una quantità molto consistente di oneri viene utilizzata per la spesa corrente. Ma anche, come dire, ci si pone un’altra domanda: come mai 2 milioni di euro di oneri vanno a coprire residui attivi inesistenti o inesigibili come dir si voglia? Perché allora i residui attivi che vengono puliti tutti gli anni, costantemente, si riferiscono sempre alla spesa corrente, difficilmente ci sono dei residui attivi sulla spesa, su entrate vincolate agli investimenti, mentre invece appunto i residui passivi sono destinati a investimenti. Ci si chiede come mai si arriva a utilizzare gli oneri per pulire dei residui attivi.

In realtà è possibile, potevamo farlo anche noi senza aumentare le tasse, le imposte, nel senso che se io faccio un Bilancio… preparo un Bilancio di previsione, per quadrare, invece di aumentare le imposte e quindi inserire delle entrate correnti per cui si prevede diciamo l’incasso, si mettono delle entrate magari un po’ gonfiate e che poi alla fine non entrano o non sarebbe possibile accertare. Cosa succede? La spesa corrente viene impegnata tutta, se non quasi, e a fine anno si andrebbe in disavanzo. E allora cosa succede? Con i vincoli della Finanziaria, per non andare in disavanzo, si accertano dei residui attivi che magari non sarebbero poi così accertabili e dopo qualche anno vengono puliti utilizzando o gli oneri o delle entrate vincolate a investimenti. Il discorso, io ho controllato il 2006 e anche il 2005, non conosco la tendenza precedente comunque questi sono i dati e questo è un primo ragionamento. Diciamo come fare a costruire un Bilancio di previsione in modo prudente, per non arrivare poi fra due anni ad andare a pulire dei crediti che sono costretto ad accertare.

Abbandoniamo per un attimo questo discorso e andiamo a vedere come è strutturata la spesa corrente. Noi abbiamo circa 24 milioni di euro di spesa corrente e vediamo, io ho messo un raffronto 2006 e 2007, sono andata a vedere, diciamo con molta approssimazione, quali sono i costi fissi dell’ente. Allora, costi fissi li intendiamo nel breve periodo, perché nel lungo periodo tutti i costi sono variabili;

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allora vediamo che su 24 milioni di euro di spesa corrente, 26 se consideriamo anche la quota mutui, vediamo che spendiamo già 7 milioni e rotti di euro per i dipendenti, poi spendiamo per i mutui tra quota capitale e quota interessi circa 4.600.000 euro e poi ci sono tutte le altre… pulizia, illuminazione, riscaldamento eccetera eccetera, e in più, per quanto riguarda il settore sociale, ci sono tutte una serie di convezioni e un po’ anche tutti i settori, tutti i contratti che vanno onorati. Quindi i margini di manovra sulla spesa corrente per una Amministrazione nel breve periodo sono abbastanza limitati, perché anche io vorrei dire e Pelizzari lo sa, quando abbiamo preparato il Bilancio, come mai tutti questi costi di riscaldamento e di illuminazione? Però se io non dovessi stanziarli perché voglio risparmiare, a fine anno ho le bollette da pagare e quindi va inserito tutto in una politica a medio/lungo termine di risparmio energetico. Per esempio, non vorrei entrare nei particolari, comunque siamo già in contatto con la Blue Meta per vedere di trovare un sistema di gestione calore per risparmiare sul riscaldamento, perché i Comuni che hanno utilizzato il sistema di gestione calore sono arrivati a risparmiare anche il 20-30% di importo di riscaldamento. Comunque è un discorso che stiamo facendo e che faremo, ma io non potevo esimermi dal non stanziare dei costi relativi a spese generali, per esempio riscaldamento e illuminazione, quando poi nel breve periodo non si riesce a intervenire, si riesce a intervenire nel medio periodo. Quindi la presenza di costi così alti, di costi fissi così alti, limita molto la possibilità di manovra.

Allora cosa potevamo fare? Potevamo fare, diciamo, lasciare tutto come era senza cambiare niente, lasciavamo la spesa corrente coperta da oneri a un milione di euro, tagliavamo le spese perché abbiamo avuto un incremento di costi fissi, abbiamo stanziato 240- 250.000 per il personale per il rinnovo del contratto, da cui non potevamo prescindere e tante spese generali comunque sono aumentate. Allora, per quadrare il Bilancio, potevamo tenere un milione di euro, tagliare le spese e il Bilancio quadrava; questo comportava una politica di comunque consumo del territorio, peggioramento dei servizi resi al cittadino e un Bilancio ingessato, nel senso diciamo limitata la possibilità di fare delle scelte.

Che cosa si propone questa Amministrazione? Che cosa vi propone questa Amministrazione? Allora innanzitutto, io parlo sempre di spesa corrente perché sulla spesa per investimenti poi tu non puoi impegnare la spesa se l’entrata non si è realizzata, quindi diciamo il principio della prudenza vale fino a un certo punto; tu puoi inserire che vuoi fare una tangenziale se poi non ti entrano gli oneri a copertura la spesa

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non si può impegnare. Diverso invece è il discorso della parte corrente del Bilancio.

Allora che cosa proponiamo noi come Amministrazione? Innanzitutto a livello di metodologia di redazione del Bilancio. Allora, un Bilancio di previsione con entrate correnti previste in modo prudente e anche per questo abbiamo deciso di aumentare le imposte e in modo da evitare d dover arrivare a fine anno e dover accertare l’inaccertabile e utilizzare poi gli oneri o le entrate vincolate agli investimenti per ripulire i crediti del Comune; e questa è la prima proposta metodologica relativa al Bilancio.

La seconda è una riduzione progressiva degli oneri di urbanizzazione a copertura della spesa corrente; l’obiettivo è quello di rendere sempre più autonoma la spesa corrente da interventi sul territorio. E inoltre stiamo facendo una riflessione sulle spese di manutenzione, che per ora sono tutte inserite nella parte per investimenti. Una riflessione andrà fatta in corso d’anno per il Bilancio di previsione 2008. E questo diciamo un po’ è il contenuto tecnico delle scelte di Bilancio. Noi abbiamo deciso di intraprendere questa scelta, una scelta che noi ritenevamo senza alternative per non peggiorare la qualità dei servizi esistenti, e per riequilibrare il Bilancio e quindi noi abbiamo deciso di aumentare il carico fiscale e in prospettiva cercare di limitare le nuove costruzioni, cercare di rendere autonoma la spesa corrente, quindi non aver bisogno di costruire per finanziare, per pagare le bollette diciamo.

Farei anche una precisazione: gli oneri di urbanizzazione che entrano si dividono in due categorie, ci sono quelli relativi alle ristrutturazioni e ci sono quelli relativi al nuovo territorio in senso stretto. Allora ci siamo fatti fare delle stime dall’urbanistica e più o meno la percentuale si aggira intorno al 50 e 50, cioè 50% ristrutturazioni e 50% nuovo territorio in senso stretto, ma questa percentuale va letta in questo modo: nel 50% di spese per ristrutturazione ci sono tutta una serie di opere che comportano un maggior carico urbanistico, che ampliano la capacità insediativa e quindi che necessitano di infrastrutture e quindi alla fine diciamo è un po’ un cane che si morde la coda, nel senso che anche questa parte relativa alla ristrutturazione, di cui una parte consistente proprio relativa a un ampliamento della capacità del carico urbanistico e della capacità insediativa, necessita di infrastrutture.

Qui ho messo alcuni dati sulle addizionali comunali, diciamo molti Comuni hanno l’addizionale allo 0,5, solo pochi Comune, due, Calvenzano e Romano hanno l’addizionale allo 0,3 e allo 0,2, però io quello che vi invito a… cioè il dato sul carico fiscale comunque va sempre guardato con attenzione, nel senso che bisogna guardare poi

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come viene finanziata la spesa corrente; cioè io ho l’IRPEF allo 0,2, ho l’IRPEF allo 0,8, però distruggo il territorio, sono delle scelte politiche che vanno fatte, quindi i dati non sono sempre comparabili.

Con l’incremento dell’IRPEF noi abbiamo introdotto la soglia di esenzione a 12.000 euro, lo stesso abbiamo aumentato l’ICI ordinaria dal 6 al 7 ma abbiamo mantenuto immodificata l’aliquota del 5 per mille sulla prima casa con tutte le detrazioni che c’erano prima e gli effetti dell’incremento di imposte sono di circa 1.080.000, stimato in 530 per l’IRPEF comunale e 550 sull’ICI. Cosa va a finanziare questo incremento di imposte? 200 vanno a finanziare l’utilizzo degli oneri a copertura delle spese correnti e una parte, i restanti fondi, vanno a incremento del costo del personale dovuti al contratto di lavoro che…

agli incrementi dovuti al contratto di lavoro e poi a nuove assunzioni strategiche, che noi riteniamo strategiche e inoltre un’altra parte riguarda servizi… cioè incremento di spese nei servizi sociali, nell’ambiente e nella cultura; e comunque questo incremento di spese ci ha consentito anche di andare a predisporre un Bilancio di previsione sulla parte corrente, dove le entrate sono stimate con una estrema prudenza.

Quindi l’obiettivo è quello di fare un passo avanti, noi proponiamo un decalage di oneri dalla spesa corrente di questo tipo, la quadratura perché se il primo anno devo andare a… cioè mi servono 200.000 euro, il secondo anno me ne servono 400, il terzo anno me ne servono 600, la differenza la vogliamo andare a finanziare con un risparmio di spese derivanti dagli sprechi, per le quali insomma serviranno dei tempi non brevissimi per andare a realizzare. Quindi niente, mi sembra di aver già detto tutto, per concludere il Bilancio di previsione che propone la Giunta è solo l’inizio di un processo di riorganizzazione, di rivitalizzazione, destinato a svilupparsi nel corso di tutto il mandato e tanto volte le scelte giudicate impopolari sono… magari giudicate impopolari da alcuni, possono essere considerate coraggiose da altri in quanto c’è in esse una progettualità inserita in un quadro di obiettivi che la Giunta Comunale si impegna a verificare, a comunicare. Adesso sentiamo Pelizzari che vi spiega un po’ i numeri.

Dottor Pelizzari

Buona sera. La mia è una presentazione che guarda solo e soltanto i numeri nudi e crudi, quindi sarà un po’ non dico pesante, però comunque abbiamo messo un po’ di grafici colorati, così almeno si riesce a dare un po’ più di… Ecco, diciamo che partiamo da una presentazione macro e quindi partendo dagli equilibri di Bilancio del 2007, 2008 e 2009 visti nella loro totalità, per arrivare poi in dettaglio a

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delle entrate, delle uscite, i vari programmi come vengono finanziati.

Diciamo che l’equilibrio al Bilancio del 2007 pareggia su 46.034.000 euro, di cui 26 milioni per quanto riguarda il corrente, 15,6 gli investimenti; i movimenti di fondi sono 500.000 euro che non è nient’altro che l’anticipazione di Tesoreria che abbiamo inserito in Bilancio, però contiamo, ma in effetti sicuramente sarà così, di non attivare e le partite di giro, che è il servizio per conto terzi, per 3.469.000 euro.

Per quanto riguarda il 2008 passiamo a 54.800.000 euro, la spesa corrente rimane pressappoco invariata, come pure rimane invariato tutto … i movimenti di fondo e il servizio per conto terzi, mentre passiamo a 24 milioni di euro, quindi da 16 milioni di euro a 24 milioni di euro il Bilancio degli investimenti, poi vedremo nel dettaglio più avanti. Il 2009 ricalca praticamente il 2007 che si attesta sui 55 milioni di euro e le cifre sono pressappoco uguali, naturalmente sia le entrate che le uscite.

Poi passando un attimino più in dettaglio vediamo che… cominciamo ad analizzare un attimo le entrate in dettaglio del 2007, 2008 e 2009.

Per quanto riguarda le entrate tributarie, partiamo dai 16.800.000 del 2007 e poi il 2008 e il 2009 si attestano sui 17 milioni di euro, questo perché? Perché poi non è previsto nell’arco dei tre anni nessun aumento di imposte inteso di aliquote sia dell’ICI che dell’IRPEF e di tutte le altre aliquote; questo incremento è dato esclusivamente dall’attività di accertamento e dall’aumento degli imponibili sia per quanto riguarda le addizionali IRPEF, sia per quanto riguarda l’ICI.

Per quanto riguarda i contributi e i trasferimenti correnti, sono uguali per tutti e tre gli anni, come pure le entrate extratributarie; questo denota che nell’arco del triennio per il momento non sono previsti aumenti di tariffe per la gestione dei servizi e soprattutto dei servizi a domanda individuale.

Per quanto riguarda invece il finanziamento degli investimenti, passiamo dai 16.400.000 nel 2007 e poi nel 2008 e nel 2009 si attestano sui 24 milioni. Qui c’è da prevedere, che non è che sia un aumento né di oneri né di alienazioni che si attestano pressappoco uguali nell’arco dei tre anni, l’unico aumento è dato esclusivamente dal ricorso al privato e quindi sono inseriti tutti i project financing per la gestione di diverse opere pubbliche, che poi nel dettaglio sarà sicuramente l’Assessore ai Lavori Pubblici e come pure potete averle viste come dettaglio nel POP, Piano delle opere pubbliche triennale che vi è stato consegnato.

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Le accensioni di prestiti non vengono previste, non viene prevista nessuna accensione di prestiti, i 500.000 euro come dicevo prima è il ricorso all’anticipazione di Tesoreria, solo in previsione, che poi viene naturalmente tolta per dire qual è le risorse destinate ai programmi, per un totale di 42 milioni di euro. Dove vengono impiegate queste risorse? Vengono impiegate per 24 milioni di euro nella spesa corrente che si attesta sui 24 milioni di euro in tutti e tre gli anni; in conto capitale, quindi gli investimenti programmati nel 2007 sono 15.600.000 euro, nel 2008 24 milioni e nel 2009 24 milioni. Il rimborso prestiti va calando perché non assumendo mutui, non prevedendo nessuna assunzione di mutui nell’arco del triennio, la quota capitale va in diminuzione.

Per quanto riguarda il dettaglio dei finanziamenti, andando sempre più in dettaglio, vediamo che i 26 milioni di spesa corrente che sono dati dai 24 milioni della spesa corrente vera e propria più i 2.400.000 euro della quota capitale mutui, che è la prima quadratura di equilibrio di Bilancio di parte corrente, poi vedremo quello degli investimenti, viene dato da 16.800.000 di tributi, 867.000 euro dallo Stato, 7.985.000 euro di entrate tributarie, per un totale di risorse ordinarie di 25.653.000 euro, poi come aveva spiegato prima l’Assessore, 800.000 euro di oneri urbanizzativi per un totale di 26.453.000 euro. Si ripete poi nel 2008 e nel 2009, pressappoco con gli stessi importi, solo con l’aumento dei tributi come dicevo prima, per le motivazioni che prima dicevo, diminuendo però nel contempo gli oneri urbanizzativi da 600 a 400. Quindi l’equilibrio di Bilancio di parte corrente sta in piedi con gli 800, i 600 e i 400 di oneri urbanizzativi. Dove, come dicevamo prima, vengono spesi i 26 milioni di Euro? 24 dicevamo di spese correnti, 2,9 di mutui e il totale fa i 26 milioni di euro nell’arco del triennio.

Come vengono invece finanziati gli investimenti? Anche qui dobbiamo avere la quadratura degli equilibri di Bilancio degli investimenti. Gli investimenti previsti per 15.611.000 euro nel 2007 sono finanziati con:

16.400.000 con alienazioni e trasferimento di capitale a riscossione di crediti, cioè in poche parole sono gli oneri e le alienazioni, cioè tutto il Titolo IV e eventuali anche contributi da privati o contributi pubblici; a questi vanno tolti come avevamo visto prima gli 800.000 euro che vanno a finanziare la spesa corrente e come vedete non ci sono accensioni di prestiti, perché viene portato in più e poi in meno, il totale fa i 15.611.000. Nel 2008 e 2009 c’è questo aumento di circa 8 milioni di Euro; come dicevo prima, non è un aumento né di oneri né di alienazioni, ma è un puro aumento di capitali da privati per quei project financing previsti in Bilancio. Quindi naturalmente le spese di investimento quadrano di conseguenza. Ripeto, il dettaglio poi delle spese di investimento lo farà l’Assessore.

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Ecco andiamo a vedere adesso il fabbisogno del triennio, che sono i 42, 50 milioni del 2008 e 50 milioni del 2009 distinti, questi li avevamo visti prima potrei anche andare avanti e andare un attimino nel dettaglio. Ecco, nel dettaglio cominciamo ad avere i tributi. I tributi hanno… qui c’è da fare subito una distinzione ben precisa, negli anni 2005 e 2006 all’interno dei tributi erano allocati anche gli oneri di urbanizzazione, quindi non è che c’è stato in quei due anni un aumento di tributi; in effetti rispetto al 2004 e al…

Cambio cassetta

… rispetto al 2007 e 2008, diciamo che l’aumento è dato esclusivamente dai contributi urbanizzativi. Comunque le imposte adesso si attestano, lo possiamo vedere dal precedente, le imposte nel triennio come vedete si attestano sui 16.800.000-17 milioni di euro, quindi nel triennio non sono previsti aumenti, si attestano leggermente al di sopra del 2004, che era l’anno in cui non erano applicati i contributi urbanizzativi; poi come dicevamo nel 2005 e 2006 questa flessione in aumento, cioè questo aumento è dato dagli oneri urbanizzativi, poi la curva si attesta ancora regolare per tutto il triennio.

Adesso andiamo a vedere invece i trasferimenti statali. I trasferimenti statali, purtroppo vediamo che lo Stato praticamente non ci dà più niente. Vedete nel 2005 c’è un’impennata nei contributi regionali ma è data solo ed esclusivamente perché abbiamo avuto un una tantum di circa 500.000 euro per il fondo affitti che naturalmente andava a finanziare il pari importo nella spesa per gli affitti, quindi era da considerarsi più che altro una partita di giro, benché fosse entrata nel Bilancio corrente. Vediamo che lo Stato praticamente da diversi anni, in tutti e cinque gli anni praticamente la curva, tranne il 2005, ma si attesta, anzi addirittura è in leggera diminuzione e sarà sicuramente più avanti sempre in leggera diminuzione.

Per quanto riguarda i proventi dei servizi pubblici, anche qui abbiamo per quanto riguarda il 2005 sul 2006, il 2007 e il 2008, c’è da considerare che questa flessione di entrate dei servizi pubblici è data esclusivamente dalle esternalizzazioni. Noi nel 2006 abbiamo esternalizzato la piscina comunale, abbiamo esternalizzato la gestione della mensa comunale e tutte e due davano circa 700, 800.000 euro ciascuno, quindi circa 1 milione e mezzo di sole entrate di esternalizzazione le abbiamo… si è provveduto ad esternalizzare principalmente questi due servizi, però vediamo che poi nell’arco degli anni successivi e anche come previsione nel 2007, 2008, 2009, i proventi dei servizi pubblici si attestano sulla stessa cifra quindi è

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praticamente invariata e questo denota che praticamente non ci saranno previsti in Bilancio aumenti tariffari per quanto riguarda i servizi pubblici a domanda individuale, come pure gli altri, tornando indietro, tranne per quanto riguarda gli utili netti e i dividendi delle aziende, che abbiamo visto che tutti gli anni vanno in diminuzione, abbiamo visto che oramai si attestano su circa 400, 370, 380.000 euro e li abbiamo tenuti adesso come adesso inalterati nel triennio.

Dove verranno spese queste entrate? Qui viene mostrato nel triennio 2007, 2008, 2009 distinti per amministrazione generale, cioè tutta la distinta dove i 42 milioni di euro del 2007, i 50 milioni di euro del 2008 e i 50 milioni di euro del 2009 vengono spesi; attenzione stiamo parlando di Bilancio per programmi, quindi vuol dire che quando parliamo di amministrazione generale 12 milioni e 500.000 Euro, è previsto, inteso come programma, sia la parte corrente che gli investimenti, cioè quando parliamo di istruzione pubblica 2.939.000 Euro, è tutto ciò che viene speso per l’istruzione pubblica, nel programma istruzione pubblica, sia per quanto riguarda la spesa corrente sia per quanto riguarda gli investimenti e qui, non sto lì ad elencarli uno per uno, c’è la distinzione di come vengono spesi i 42 milioni di euro. Se poi vogliamo vederli invece distinti per anno, cioè quindi 42 milioni di euro del 2007, quanto viene impiegato per la spesa corrente e quanto viene impiegato per gli investimenti su ogni programma, inteso come programma… noi abbiamo tenuto i programmi pari alle sezioni di Bilancio in modo tale che sia più chiara anche la lettura; quindi il programma istruzione pubblica nel 2007, prendo l’istruzione pubblica, avrà 1.629.000 euro di spesa corrente e 1.310.000 euro di investimenti per un totale di 2.939.000 euro, il totale dà ancora i 42 milioni di euro.

E così la stessa cosa vista nel 2008, i 50 milioni di euro distinti per le spese correnti consolidate e le spese di investimento, ad esempio si può notare che nella viabilità e trasporti sono solo 8 milioni di euro per quanto riguarda le spese corretti e 8.700.000 di investimenti, cioè questo ci dà il quadro di, su ogni programma, quanto viene impiegato di corrente e quanto viene investito; come pure nel 2009 è la stessa cosa, la distinzione tra spese correnti e le spese di investimento, ecco.

Questo per quanto riguarda il… Per quanto riguarda invece, non so se…

Assessore Stucchi

Farei solo una precisazione, che le spese sono state tutte considerate consolidate perché prima c’era l’obbligo di distinguere quelle consolidate e di sviluppo mentre invece ora non essendoci più

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l’obbligo vengono considerate tutte spese consolidate anche se… cioè nella colonna consolidate e non c’è la divisione con la ripartizione, con le spese di sviluppo, non che non ci siano spese di sviluppo nel programma.

Dottor Pelizzari

Solo per chiarire alcune… non se se devo andare avanti oppure, perché questi erano i dati nudi e crudi, adesso mi sembra giusto fare anche due commenti su degli indicatori che danno più il… allora aspetti è… ecco, diciamo che di tutto quello che è stato visto in precedenza, adesso si volevano così velocemente portare a conoscenza del Consiglio alcuni dati visti nel quinquennio degli indicatori che possono far vedere com’è l’andamento degli anni precedenti sul 2007, soprattutto per quanto riguarda le entrate ma anche poi vedremo … Un primo dato è quello del grado di autonomia tributaria, il grado di autonomia tributaria, se noi escludiamo sempre il 2005 e il 2006 che sono gli anni in cui erano previsti nelle entrate tributarie i contributi urbanizzativi, vediamo che l’autonomia tributaria si attesta al 65,49% rispetto al 58-60% degli anni precedenti, quindi si attesta oltre il 60% con… ecco, c’ha questa flessibilità.

Per quanto riguarda invece il grado di autonomia finanziaria, questo è importante perché questo ci dimostra quanto il Comune di Treviglio sia autonomo, cioè praticamente il Comune di Treviglio ha un’autonomia finanziaria del 96,62% costante nel tempo, quindi praticamente il Bilancio del Comune di Treviglio sta in piedi con le entrate proprie per il 96,62%, quindi non dipendiamo né da trasferimenti né dallo Stato né dalla Regione né da altri, ma abbiamo un’autonomia finanziaria del 62%. E se poi andiamo a vedere le entrate proprie pro-capite, vediamo che ci si attesta come gli anni precedenti, quindi non c’è un aumento pro-capite di entrate proprie, siamo nell’ordine dagli 856 a 892 euro per abitante e purtroppo dobbiamo sempre escludere gli anni 2005 e 2006 perché ci portano fuori; le entrate proprie pro-capite sono date da 890.000 Euro. Queste le avevamo viste, previsioni di Bilancio.

Ecco, un altro dato importante sono l’incidenza sulle entrate proprie delle entrate tributarie, cioè le entrate tributarie sulle entrate correnti nostre, quindi tributarie ed extratributarie, incidono al 67,78%, quindi leggermente superiore rispetto all’andamento degli anni 2003 e 2004, al di sotto del 2005 e 2006, però il dato si assesta a 65-67%, quindi anche le entrate tributarie sulla popolazione, quindi le entrate tributarie pro-capite, si attestano in giro ai 605 euro per abitante. Allora, di controbalzo prima dicevamo che noi avevamo una autonomia finanziaria pari al 96 e passa per cento, naturalmente a questo punto i

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trasferimenti dello Stato, partendo dal 2003, sono andati fortemente in diminuzione, quindi è una curva che va fortemente in diminuzione, a questo punto siamo al solo 0,73%; se poi andiamo a vedere lo stesso dato sulla popolazione, vediamo che l’incidenza sono 6,71 euro, che ci viene rimandato indietro da parte dello Stato per ogni abitante.

Invece un altro dato interessante è l’incidenza delle entrate proprie, quindi delle entrate extratributarie, sulle nostre entrate. Anche qui vediamo che siamo nell’ordine del 32,22%, quindi siamo un attimino più bassi rispetto all’anno precedente. Quindi vediamo che le entrate tributarie sulle extratributarie ci dà il 32,22%, che è l’incidenza delle entrate che noi prendiamo per i servizi, sul totale delle entrate correnti nostre, esclusi i contributi statali. Qualche dato sulla spesa, un dato è la composizione dei debiti sulla spesa, dove vediamo che l’indebitamento ha avuto un aumento nel 2005 perché nel 2005 rispetto al 2003 e 2004, che non si erano assunti mutui, nel 2005 si sono assunti circa 7 milioni di euro di mutui e nel 2006, 2007 poi l’indebitamento va degradando, un po’ perché nel 2005 è stato fatto, è stato contratto un prestito obbligazionario che è andato a diminuire la spesa di indebitamento perché è stato allungato negli anni, quindi abbiamo preso circa 20 milioni di euro che scadevano tra i 15 e i 18 anni, sono stati tutti portati a 20 anni, quindi questo ha permesso di diminuire l’indebitamento,; nel 2007 naturalmente per via del pagamento della quota capitale dei mutui diminuisce a 44 e se, come è previsto, non si assumono mutui almeno nei due anni precedenti e quindi tutto il triennio che è all’Ordine del giorno del Bilancio di stasera, sicuramente andremo nel 2009 ad avere meno di 40 milioni di euro, andremo sotto ai 40 milioni di euro di indebitamento.

Naturalmente anche questo, l’indebitamento pro-capite, diminuisce a 1,608.

Questo invece è un dato anche questo interessante, diceva prima l’Assessore quanto è rigida la spesa, noi vediamo a questo punto che le spese del personale più il rimborso dei mutui, quindi solo queste due voci che l’Assessore prima aveva inserito nelle spese fisse anche il riscaldamento, che effettivamente possiamo chiamarle fisse perché comunque non possiamo chiudere un servizio e non avere le spese di riscaldamento, ma le spese veramente fisse del Bilancio, sulle quali non è possibile togliere neanche un centesimo, che sono le spese del personale più il rimborso dei mutui, portano via il 46,7 delle entrate correnti, quindi il 46% delle nostre entrate correnti viene tolto, portato via e quindi destinato obbligatoriamente per… quindi è abbastanza rigido il nostro Bilancio se sul 46% delle entrate non ci possiamo neanche contare, se poi come diceva prima l’Assessore, altri come il riscaldamento, il telefono, gli affitti e tutto quanto, i contratti sono

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firmati, il riscaldamento bene o male si può sì migliorare col tempo e andare a comprimere questi costi fissi, però questi sono incomprimibili, a questo punto siamo al 46%.

Da notare il 2005 che non porti fuori, perché è l’anno in cui abbiamo contratto il prestito obbligazionario e quindi questo comporta, per una questione puramente tecnica di Bilancio, a far vedere che c’è scattata questa impennata, ma di per sé la curva pressappoco si attesta sempre in giro dal 46 al 49%; da sapere che se non aumentasse il costo del personale, con gli anni questa dovrebbe essere una curva, se non ci indebitiamo ulteriormente, quindi se non finanziamo gli investimenti con delle contrazioni dei mutui, è una curva destinata a andare in diminuzione. Anche qui la stessa cosa vista sulla popolazione, quindi adesso è attestato su 425 euro a persona.

Un altro dato interessante e poi chiudo, è il costo e la dinamica del personale che mi sembra giusto far vedere, che è una curva in diminuzione, quindi la forza lavoro impiegata nel quinquennio è una curva in diminuzione, ma volevo fare notare che anche la spesa corrente e il costo del personale a confronto, sono due curve che vanno di pari passo; quindi non ci sono impennate per quanto riguarda la spesa del personale con la spesa corrente, aumenta sì qualcosa di spesa corrente, ma aumenta anche la spesa di personale di pari passo e è interessante invece vedere come negli anni la forza lavoro, nel quinquennio la curva è, non dico una curva che va fortemente in diminuzione ma la tendenza è quella alla diminuzione. Io avrei finito anche con i… e quindi… passiamo agli Assessori.

Presidente

Ringraziamo il dottor Pelizzari per la completa, esauriente e paziente introduzione all’argomento in discussione, diamo la parola al Sindaco per l’intervento illustrativo. Prego Sindaco.

Sindaco

Buona sera a tutti. Il mio non è un intervento illustrativo che si aggiunge a quello dell’Assessore e del Dirigente. Per quanto riguarda le deleghe che sono in capo alla sottoscritta trovate la relazione precisa nella relazione programmatica di Bilancio, voglio solo dirvi che lo sforzo che stiamo facendo è quello di una riorganizzazione dell’Ente e quindi dell’organizzazione dell’Amministrazione, tenendo conto che va ben distinto il ruolo politico e quello della struttura operativa e tecnica. Intendiamo farlo ovviamente con il massimo di coinvolgimento ma vi avevamo già parlato di questo all’inizio del mandato, dei

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lavoratori, quindi degli impiegati e dei dipendenti che devono essere sicuramente protagonisti di questa trasformazione, lavoreremo come già sapete per direzioni, per obiettivi, quindi con un piano dettagliato degli obiettivi da decidere politicamente, da trasferire alle strutture, i quali, sulla base delle indicazioni politiche, dovranno temporizzarli e questa tempificazione costituirà il patto esplicito tra la struttura e l’organo politico. Ovviamente la formazione del personale sarà tenuta nella tenuta considerazione in questo percorso.

Quello che voglio dirvi è che il nuovo organigramma sta per essere licenziato, come pure la variazione della dotazione organica e la variazione delle PO; anche gli obiettivi, questi strategici che poi diventeranno tecnici, ecco perché abbiamo detto ai Capigruppo che il PEG è una bozza, perché passato il Bilancio, sicuramente passeremo questi obiettivi strategici alle strutture, le quali avranno cura di trasformarli in piano dettagliato degli obiettivi con la tempificazione.

Rispetto a tutto ciò che stiamo facendo… ovviamente scusate dimenticavo di dirvi che il lavorare per obiettivi e non secondo una logica burocratica ci consentirà anche di arrivare alla distribuzione del fondo incentivante secondo risultati ben precisi, misurati e valutati.

Dicevo queste scelte che abbiamo fatto in campo di organigramma, obiettivi, dotazione organica e anche variazione del personale, quindi delle assunzioni eccetera, ve le presenteremo quanto prima nei Consigli comunali, magari passando dalle commissioni perché assolutamente vogliamo recepire anche vostre indicazioni metodologiche.

Per quanto riguarda tutto il resto, lascio la parola agli Assessori, vi volevo dire solo due cose sulla Polizia Locale, la delega è in capo alla sottoscritta, e all’università. Per la Polizia Locale avevamo già detto e trovate ribadito che è in atto una riorganizzazione sulla base di difficoltà che il servizio sta avendo, sia rispetto ai compiti che ha già, sia alle richieste che dai cittadini vengono sempre più numerose;

quindi sicuramente ci sarà un potenziamento della dotazione organica, ma anche per un presidio del territorio almeno fino alle 24 di notte.

Chiederemo e realizzeremo un’interscambiabilità di ruoli e delle funzioni, oggi in parecchi servizi comunali questa interscambiabilità non c’è, nella Polizia Locale ancor di più è necessario che i vari ufficiali e gli agenti, spesso in servizio in certe situazioni non certo numerosi, sappiano far fronte a tutte le situazioni di sicurezza, di emergenza, di traffico e di mobilità che nella città si verificano. Non vi dico nulla dell’Osservatorio per la sicurezza del vigile di quartiere perché già ne abbiamo parlato a proposito di un ordine del giorno, io spero proprio che dall’Osservatorio della sicurezza possa nascere un primo rapporto sullo stato della sicurezza urbana 2008, da cui

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prendere le mosse per la progettazione di interventi. Questa operazione o questo intervento cercheremo di concordarlo con la Conferenza dei Sindaci della Bassa bergamasca, perché è ovvio che non si può, quando si parla di problemi di sicurezza, stare chiusi nei propri confini.

Per quanto riguarda l’università la buona notizia è che la Conferenza dei rettori ha riconosciuto come sede ufficiale la nostra, cioè quella di Treviglio, potrà portarci verso sviluppi nel senso di istituzione di magari nuovi corsi di laurea. Il programma prevedeva l’università del

“no profit”, per arrivare all’istituzione di questi corsi bisogna che la struttura sia stabile, la Cassa Rurale, come vi ho scritto, e il Comune hanno preso precisi impegni e nel Piano del governo del territorio andremo a verificare se l’università potrà avere una sede rispetto alla quale il Comune si assume precisi impegni. Comunque a partire, non dico dal prossimo anno ma tra due anni, potremmo introdurre già l’università del “no profit”; nel frattempo si è concordato col rettore di portare a Treviglio alcuni corsi post-laurea come il master del “no profit” che a Bergamo si fa già, come altri corsi che magari le attività produttive del territorio chiedono e anche corsi relativi alle lingue straniere, per esempio ci sono aziende che chiedono infarinatura di cinese, indiano, ormai andiamo in questa direzione. Per quanto riguarda la facoltà prevista dal programma di Meccanica agraria, ci sono state interlocuzioni anche con attività produttive, adesso vedremo con l’istituzione della Commissione Pro-universitate di riprendere il discorso e verificare se con Bergamo piuttosto che con il Politecnico, ovviamente sentendo il nostro centro di sperimentazione, l’Agrar eccetera, è possibile andare in questa direzione. Vi ringrazio.

Presidente

Ringraziamo il Sindaco per il suo intervento- Prima di entrare nel dettaglio del Bilancio di previsione, quindi dare la parola ai singoli Assessori per le materie di loro competenza e siccome abbiamo in aula il dottor Mario Colombo che è il Presidente dell’Organo di revisione del nostro Comune lo invito a questi banchi in modo da dargli la parola per il suo intervento. Prego dottore.

Dottor M. Colombo – Presidente Revisori dei Conti

Buona sera a tutti. Il mio intervento sarà brevissimo, visto tutti i numeri che hanno illustrato prima l’Assessore e il Responsabile finanziario, il dottor Pelizzari, quindi non volevo tediarvi ulteriormente con ancora una elencazione di numeri. Semplicemente volevo in primis ringraziare la collaborazione che abbiamo avuto come Revisori, come Organo di

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revisione da parte dell’Amministrazione, degli Uffici finanziari, l’Ufficio di ragioneria, il dottor Pelizzari in prima persona, perché ci sono stati insomma di supporto nella stesura della nostra relazione che necessariamente dovendo comunque esprimere delle valutazioni sui numeri di cui si compone il Bilancio, insomma era necessario che questa collaborazione avvenisse ed è avvenuta in modo preciso e puntuale come generalmente avviene. Io è già il secondo anno che presiedo l’Organo di revisione e devo dire che la risposta è sempre stata pronta.

Detto questo, volevo semplicemente far presente che il nostro parere chiaramente verde sulle questioni tecnico contabili e quindi si verifica che nella stesura del Bilancio di previsione 2007, che è anche poi pluriennale 2007/2009, vengano rispettati gli elementi che il legislatore ha previsto per la stesura del Bilancio e in primis che vengano salvaguardati gli equilibri che sono elementi che legittimano il Bilancio che ha natura poi autorizzatoria; senza il Bilancio di previsione ricordiamo che l’Ente di fatto, o meglio con l’approvazione del Bilancio di previsione può poi autorizzare tutta la serie insomma di servizi, di opere, che vengono previsti.

L’elemento di novità di quest’anno, che il legislatore ha introdotto rispetto agli anni passati, è il Patto di stabilità. Il Patto di stabilità quest’anno, come già aveva accennato l’Assessore, è strutturato in modo diverso, non tiene conto dei limiti di spesa, gli altri anni c’erano dei limiti di spese sostenute nei vari settori, con riferimento nello specifico l’anno scorso al 2004 e bisognava nei Bilanci passati prevedere comunque dei limiti di spesa che stessero al di sotto o al limite fossero aumentati di percentuale stabilite dalla legge, al di sopra delle quali non si poteva andare. Quest’anno il Patto di stabilità è stato riscritto, è diversa la filosofia di base e il Patto di stabilità, ci sono dei saldi tra le entrate e le uscite e bisogna garantire quindi il rispetto di determinati saldi.

È stato aggiunto un ulteriore elemento da parte del legislatore che gli altri anni non c’era, che è importante, e gli altri anni diceva che il Patto di stabilità doveva essere rispettato sul Bilancio a consuntivo, quindi se nel consuntivo non si rispettava il Patto di stabilità, scattavano tutta quella serie di sanzioni che sempre poi il legislatore aveva previsto.

Quest’anno ha introdotto un elemento nuovo, stabilendo in Finanziaria che anche sin dal Bilancio di previsione, qua è l’elemento di novità, sin dal Bilancio di previsione deve essere rispettato il Patto di stabilità che ne conferisce la legittimità; in buona sostanza se anche dal Bilancio di previsione, quindi non solo nel consuntivo come è sempre stato finora, non venisse rispettato il Patto di stabilità, di fatto il Bilancio sarebbe,

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come dire, viziato da questa illegittimità. Poi fortunatamente dico nel caso di Treviglio, il Comune di Treviglio presenta un Bilancio che rispetta appieno il Patto di stabilità sia nel 2007 che nel 2008 e nel 2009, quindi questo elemento di legittimità viene garantita, in altri casi invece in alcuni Comuni, purtroppo, sfortuna loro ha voluto che non sempre era possibile, ma non per incapacità a costruire il Bilancio, ma proprio perché così come è strutturato ci sono dei casi limite che non permettono, non consentono il rispetto degli equilibri, aprendo una strada di non legittimità che sembra francamente difficile poi da sostenere, cioè bloccherebbe l’attività del Consiglio. Ad ogni modo era come dire un’ipotesi che fortunatamente non ha riguardato il nostro Ente poiché, così come sono stati prima accennati dal dottor Pelizzari i conti tra i vari saldi di entrate e di uscite che devono essere garantiti per la salvaguardia del Patto di stabilità, vengono rispettati appieno dal Bilancio comunale sia per il 2007 che per il 2008 e il 2009.

Per quanto riguarda noi quindi il Bilancio è stato redatto nel rispetto delle norme previste dal Testo Unico, dal Regolamento di contabilità, dai principi contabili che ha licenziato la Commissione che è stata istituita qualche anno fa per elaborare i principi contabili che dessero una mano agli estensori del Bilancio, che dessero una mano nell’interpretare e nello stabilire le modalità con cui allocare gli importi sia nelle entrate che nelle uscite, insomma con una logica, tra cui ad esempio si vede una delle novità del cambiamento di questi principi contabili, come è stato più volte sottolineato dal dottor Pelizzari, era l’allocazione ad esempio degli oneri urbanizzativi, permessi a costruire, 2005 e 2006; anche noi abbiamo, come dire, condiviso questa linea perché era stata stabilita dai principi contabili che erano stati licenziati, che ritenevano più coerente, vista la natura tributaria del permesso a costruire, nell’allocazione, nella parte corrente, tra le entrate correnti, pur poi essendo destinate nella maggior parte di essa a essere spese nella parte delle spese in conto capitale. Questo ha generato quella differenza, quello scostamento dei grafici che più volte ho sottolineato, perché per due anni i permessi a costruire li abbiamo allocati, giustamente sono stati allocati, abbiamo condiviso questa scelta, tra le entrate correnti, salvo poi il legislatore e anche gli estensori dei principi ritornare sui loro passi e preferire l’allocazione dei permessi di costruire nei Bilanci laddove sembrava più consono il loro posizionamento e quindi sono stati riportati nella parte seconda dedicata alle entrate in conto capitale, che devono poi più coerentemente finanziare le spese di investimento, se non per quella quota che il legislatore prevede, permette, fino al 50%, che può essere spesa in parte corrente, che abbiamo visto nella stesura del Bilancio viene prevista per 800.000 euro nel 2007, poi a scalare 600.000 e 400.000 e quindi ben al di sotto del limite previsto dal legislatore al

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50% e si attesta credo sul 9,90, adesso i numeri… o comunque al di sotto del 10%, sia per quest’anno e per questo altr’anno, 2008 e 2009.

Quindi per quando compete il nostro esame il Bilancio previsionale rispetta quelle regole e quindi esprimiamo parere favorevole per quanto riguarda l’aspetto tecnico-contabile di predisposizione dello stesso. Io avrei finito, non vi tedierei ulteriormente, sono a disposizione per eventuali richieste di informazione, altrimenti vi lascio proseguire nel vostro dibattito e vi saluto e vi auguro buon lavoro.

Presidente

Grazie dottor Colombo, la ringrazio io personalmente anche a nome dell’intero Consiglio Comunale per l’intervento che ha fatto e per l’opera che ha prestato in questi anni. Proseguiamo ora nell’illustrazione del Bilancio dando la parola ai singoli Assessori per gli interventi relativi alle parti del Bilancio di loro competenza.

Seguiamo l’ordine indicato nella relazione degli Assessori stessi, quindi iniziamo con l’intervento dell’Assessore Rigon. Prego Assessore.

Assessore Rigon

Grazie, buona sera. Quello che mi appresto così a delucidare sono tutte una serie di attività che sono state oggetto di analisi nei mesi precedenti. In particolar modo si è cercato di vedere questa macchina comunale riorganizzata per il raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza. In particolar modo abbiamo individuato negli uffici comunali la necessità di una riorganizzazione, di una riorganizzazione che permetta ai nostri cittadini di trovare un’immediata risposta alle loro necessità. Si è provveduto infatti a costituire un Ufficio demografico che accorpasse i vari uffici di stato civile e dell’anagrafe;

si seguirà poi con l’accorpamento dei settori del litorale, del circondariale, del cimiteriale, la riorganizzazione dell’Ufficio del protocollo, dell’Archivio e dell’Ufficio notifiche. Questa riorganizzazione, come dicevo, darà la possibilità di trovare un front office nel quale i cittadini troveranno maggiore professionalità da parte dei dipendenti proprio perché e per effetto dell’interscambiabilità dell’informazione, ci sarà maggior snellezza e conseguentemente maggiore professionalità da parte dei nostri dipendenti.

Il primo passo di questa riorganizzazione punta poi chiaramente all’organizzazione del cosiddetto URP, che avrà quelle funzioni di gestione delle informazioni da tanti a uno, quindi quello che il cittadino vuole esprimere all’Amministrazione Comunale attraverso il protocollo,

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quindi studiando delle procedure che possano permettere di raccogliere tutte quelle informazioni, quelle notizie o quelle segnalazioni che i cittadini ci vogliono passare e inserendo poi l’altra funzione dell’URP che è la comunicazione, cioè la gestione delle informazioni da uno a tanti. Sotto questo aspetto stiamo introducendo nuovi prodotti, nuovi progetti, in particolar modo per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti diversificati, proprio per raggiungere tutti i vari target dei nostri cittadini, che possono essere quelli evidenziati in formazione tecnologica, diciamo via Internet, quella che potrebbe essere di immediato impatto attraverso dei pannelli luminosi, oppure quella tradizionale che può essere quello della lettura di informazioni di servizio ad esempio sulle riviste e settimanali locali.

Allo stato attuale l’Ufficio demografico occupa 10 operatori e le difficoltà sono tante proprio perché questi 10 operatori hanno delle occupazioni diversificate: 4 sono part-time, 2 hanno benefici di legge, 3 soltanto sono a tempo pieno più il responsabile. Altra attività che stiamo mettendo in atto cercando di contenere in particolar modo le spese, ma puntando più a una riorganizzazione della struttura, è quella che fa riferimento a tutti gli uffici tra l’altro della nostra Amministrazione; la cosa importante che abbiamo rilevato era la necessità di una formazione all’uso delle procedure che già sono presenti nel nostro sistema informativo, quindi i nostri dipendenti avranno un bel periodo per poter acquisire le nozioni per poter utilizzare questo strumento che è già in atto e che per mancanza di formazione non si è riusciti a sfruttare al meglio.

Un’altra attività importante è la revisione di alcuni regolamenti. In particolar modo faccio riferimento alla Fiera della Madonna delle Lacrime, alle aree produttive del PIP e a quella del luna park; su questi regolamenti abbiamo intenzione di mettere le mani già dal mese di aprile. Non è escluso da tutto questo discorso lo Sportello unico delle imprese che deve trovare una sua collocazione più consona, per permettere un rapporto più snello, trovando anche delle soluzioni che permettano a questi cittadini di arrivare sicuri di poter trovare ad esempio un parcheggio dove sostare per sbrigare le proprie pratiche, ma soprattutto per poter vedere qual è l’andamento della sua pratica, a che punto si trova, quali altri iter mancano per avere e vedere una buona conclusione.

Stiamo puntando tantissimo sull’importanza che il nostro territorio, per quanto riguarda lo sviluppo economico, riveste; quindi abbiamo la Conferenza dei Sindaci, la Commissione per l’economia del territorio, Siscotel, inteso come Centro servizi territoriale della Bassa bergamasca, che danno l’opportunità di vedere nuovi scenari per la

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nostra città. Abbiamo già iniziato a coordinare questi gruppi e queste attività troveranno maggiore intensità nel 2007. La Consulta per l’economia del territorio è un organo permanente che è appunto deputato allo studio e alla realizzazione di progetti che siano il volano per l’economia del territorio.

Uno dei progetti sui quali pensiamo di prestare una buona attenzione è quello di un polo fieristico, dove si raggruppino gli interessi e le visibilità della varie tipologie di attività produttive, proprio per rispondere a determinate richieste tese, perché no?, all’internazionalizzazione delle imprese, quindi l’insieme della formazione con l’insediamento dell’università, cercando di trovare e di esprimere nuove facoltà insieme al polo fieristico e all’Ufficio di piano, si può pensare di poter vedere un insieme di strumenti che possano definire Treviglio capitale della Bassa.

Un altro argomento che è di grosso interesse è quello che fa riferimento al cimitero. Il nuovo piano cimiteriale, che è stato visionato nell’ottobre del 2006, faceva emergere alcune problematiche, una di queste era proprio l’ampliamento a 50 meri autorizzato dalle Regioni come occupazione del cimitero e la previsione che questo ampliamento potrebbe appunto causare una sollevazione di popolo per un avvicinamento così stretto con quell’area; allora per dare soluzione a questi problemi abbiamo anche ipotizzato di ridurre questo impatto pensando magari a una sopraelevazione, ad una sopraelevazione sulla cinta del cimitero, quindi senza sperpero di terreno, ovvero a una riduzione minimale, possibilmente minimale dello spazio da occupare.

È chiaro che abbiamo pensato, o meglio ho pensato…

Cambio cassetta

… era necessario anche mitigare questo impatto con l’evoluzione che stava prendendo e che prenderà il cimitero e questo poteva essere fatto attraverso un’attenuazione con una barriera a mo’ di parco, fatta di alberi e così via. Per la presentazione del piano cimiteriale si proporranno quindi queste strategie: limitare l’ampliamento ad una fascia di 25 metri realizzando una quinta alberata, realizzare il raddoppio speculare di sopralzo nella parte dei colombari dell’emiciclo, quello a nord, prevedere un’area per un eventuale e futuro impianto crematorio e annessi servizi, nell’eventualità che questo pensiero di utilizzo da parte dei cittadini fosse espresso, prevedere la possibilità di recupero, proprio per dilatare nel tempo l’ampliamento, il recupero dei campi non edificati all’interno del cimitero attuale. Fra questi abbiamo già individuato ed erano già stati individuati e attualmente sono in fase di completamento, è il recupero della parte di colombari del lato nord- ovest.

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Per quanto riguarda le voci un po’ più pesanti che sono presenti nel Bilancio sono da segnalare funerali di povertà, abbiamo aumentato di 2.200 euro, la manutenzione immobili e impianti 13.500, contributo per epigrafi su lapidi nuove, proprio per accelerare i tempi per il recupero dell’area nord, di colombari di area nord, 15.250; poi ci sono i cosiddetti rimborsi di concessioni cimiteriali di 1.520 euro.

Un altro argomento è quello del Centro stampa, Centro stampa che con delibera di Giunta del 17-11-2004, n. 252, regolamentava l’utilizzo dei servizi del centro tipografico comunale e questo stabiliva sia cifre che criteri. Tale delibera permetteva a determinati enti di poter ottenere delle copie gratuite per un totale di 346.000 copie e le ulteriori copie venivano regolamentate mediante pagamento diretto con una tabella prefissata. Purtroppo è stata un po’ disattesa questa norma e quindi abbiamo avuto degli sforamenti ai quali dobbiamo assolutamente porre rimedio e quindi si definirà un nuovo Regolamento che veda delle condizioni un po’ più calibrate e precise per quanto riguarda la gratuità delle fotocopie.

Mi sembra doveroso che con fare poco o con tanto si possa segnalare ciò che stiamo mettendo in atto come progetti, che sono in fase sperimentale e quelli che saranno di prossima attuazione. Il progetto della quarta settimana --- sta andando molto bene e ci sono già accordi con altri esercenti che si rendono disponibili a portare avanti questo progetto in aiuto alle persone che hanno chiaramente dei disagi economici e che quindi non raggiungono la fine del mese, di poter trovare anche nei mesi successivi qualcuno che possa offrire questa possibilità; c’è un accordo con le botteghe del centro per dare la possibilità di vedere tutti i mercoledì una riduzione dei costi a fronte di acquisti fatti in quella giornata, per tutti i mercoledì.

Un'altra attività che è un po’ più ludica ma che ha necessità di essere così posta all’interesse di coloro che non hanno grosse disponibilità, è quella ad esempio di poter andare al cinema e quindi ci stiamo accordando con un operatore che ha sul territorio una sala cinematografica per poter ottenere degli sconti, in particolar modo il sabato pomeriggio. Quindi stiamo lavorando per dare sostegno alle persone disagiate. Su quest’onda, proprio per costruire progetti che siano mirati anche all’inserimento lavorativo di soggetti in particolare condizione di disagio, abbiamo iniziato e stiamo continuando questa fase sperimentale della consegna della posta in uscita dal Comune e sul territorio trevigliese attraverso una cooperativa sociale; questo ci permette di affrontare e di risolvere tre problemi, il primo problema chiaramente era l’onerosità del costo che le Poste ci chiedevano per la

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consegna della documentazione; la seconda era diciamo il disagio che le stesse Poste causavano ai destinatari perché veniva fatta con tempistiche assolutamente improponibili, causando magari dei problemi in ordine a scadenza di termini e così via; la terza è quella di poter fare in modo che si potesse dare la possibilità a una persona disagiata di rientrare nel circolo del lavoro. Questo esperimento sta andando bene, stiamo facendo anche delle indagini a campione sull’esito, non ci sono lamentele, l’unica lamentela che si è presentata è stata quella della mancata individuazione della persona come persona referente del Comune e a questo stiamo provvedendo con un grembiulino, cosiddetto grembiulino colorato con l’indicazione “Poste del Comune di Treviglio”. Da sottolineare che questa attività affidata alla cooperativa ci permette un risparmio di oltre il 50% delle spese finora sostenute, quindi un grosso recupero.

Stiamo ampliando gli orti cittadini, quindi stiamo raddoppiando questi orti per dare la possibilità ai pensionati di poter avere un pezzo di terreno dove coltivare i propri ortaggi. C’è un altro progetto, un altro progetto che unisce la possibilità di creare un percorso formativo insieme a un percorso di reinserimento sempre di persone disagiate, oltre alla possibilità di una sfruttamento in modo più equo delle disponibilità del nostro Comune, dei terreni al nostro Comune, è un progetto chiamato “Progetto Heidi” che si concretizzerebbe sostanzialmente nell’affidare a una cooperativa sociale un’area agricola nella quale insediare la fattoria didattica.

Un altro problema che era stato sollevato dai cittadini e questo l’avevamo ascoltato appunto nei vari interventi nei quartieri, era il disagio provato per la maleducazione dei cittadini che hanno il cane appresso. In altre città, in altre realtà si sono realizzate appunto queste aree per cani; anche qui il progetto non può essere solo finalizzato a uno spazio da dedicare ai cani, alla sgambatura dei cani, ma deve essere un progetto finalizzato alla costruzione del cosiddetto certificato di cane cittadino, quindi con dei corsi attraverso associazioni. Questi sono i progetti che dovrebbero essere messi in atto quest’anno. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore Rigon. Proseguiamo con gli interventi dell’esecutivo, diamo la parola all’Assessore Colleoni per la sua illustrazione. Prego Assessore.

Assessore Colleoni

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