Assoporti
Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione
data
domenica, 02 giugno 2019
02/06/2019 Il Fatto Quotidiano
02/06/2019 Il Giornale
02/06/2019 Il Giorno
02/06/2019 Il Mattino
02/06/2019 Il Messaggero
02/06/2019 Il Secolo XIX
02/06/2019 Il Tempo
02/06/2019 La Nazione
02/06/2019 La Repubblica
02/06/2019 La Stampa
02/06/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 25
02/06/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 25
02/06/2019 La Stampa (ed. Savona) Pagina 45 E.R.
01/06/2019 Savona News
02/06/2019 Avvenire Pagina 19 DANIELA FASSINI
02/06/2019 Il Fatto Quotidiano Pagina 8
02/06/2019 Il Secolo XIX Pagina 7 Marco Fagandini Tommaso Fregatti
INDICE
Prime Pagine
Prima pagina del 02/06/2019 6
Prima pagina del 02/06/2019 7
Prima pagina del 02/06/2019 8
Prima pagina del 02/06/2019 9
Prima pagina del 02/06/2019 10
Prima pagina del 02/06/2019 11
Prima pagina del 02/06/2019 12
Prima pagina del 02/06/2019 13
Prima pagina del 02/06/2019 14
Prima pagina del 02/06/2019 15
Venezia
Conto alla rovescia per istituire la Zes entro quest'anno Ma c'e il rischio crisi 16
Un' occasione di sviluppo per un totale di 385 ettari di aree improduttive 17
Savona, Vado
Lavori in porto, disagi anche in via Paleocapa 18
"Riaprite l' arenile": le transenne si colorano ad Albissola per liberare la Margonara
19
Genova, Voltri
«Benvenuti». L' odissea è finita 20
I portuali di Genova: "Benvenuti migranti". Salvini: "Non in Italia" 21
Sbarca a Genova la nave dei migranti Accolti da Vaticano e cinque Paesi europei 22
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02/06/2019 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 3 di Erica Manna
01/06/2019 Ansa
01/06/2019 The Medi Telegraph
01/06/2019 The Medi Telegraph
02/06/2019 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 6
01/06/2019 Il Nautilus
01/06/2019 Il Nautilus
02/06/2019 La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 38
02/06/2019 La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 39
01/06/2019 larepubblica.it
01/06/2019 ParmaDaily.it
02/06/2019 Il Tirreno (ed. Massa-Carrara) Pagina 22
01/06/2019 Corriere Marittimo
01/06/2019 Ansa
02/06/2019 Corriere Adriatico (ed. Ascoli) Pagina 34
01/06/2019 Primo Magazine GAM EDITORI
02/06/2019 Il Messaggero (ed. Abruzzo) Pagina 47
01/06/2019 La Provincia di Civitavecchia
«Accogliamo uniti la nave dei migranti»
Nave dei migranti il benvenuto sulla Lanterna 26
Migranti: nave Marina domani a Genova 28
Genova, la nave dei migranti attesa a Calata Bettolo 29
Nave dei migranti, striscione dei camalli a Genova: "Benvenuti" 30
Blue economy e hi tech liguri sbarcano in Russia 31
"Ports of Genoa - The shipping Community" al Transport Logistic di Monaco di Baviera
32
Il porto di Shenzhen si mostra al cluster marittimo genovese 33
La Spezia
Che ne sarà del molo? «Storto o raddrizzato ma non toccate il faro» 35
Piscina e sommergibile sulla rotta dell' intesa tra Comune e Authority 36
Pontremolese: Liguria, Toscana ed Emilia unite: "Investire sul raddoppio della linea"
37
Legambiente: 'Investire sulla Ferrovia Potremolese" 39
Marina di Carrara
In consiglio comunale non ci sono i Pabe 40
Il fondo F2i acquista il gruppo Porto di Carrara Spa 41
Livorno
Formazione: per settore marittimo incontro a Livorno 42
Ancona e porti dell'Adriatico centrale
«Mare da salvare» la Riviera fa scuola 43
RISPOSTE TURISMO: nasce "Adriatic Sea Tourism Agenda" 44
Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta
Niente fanghi in mare, brutta tegola sul porto 45
Port Mobility: adesione massiccia allo sciopero 46
02/06/2019 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 7 Roberto Fuccillo
01/06/2019 Il Giornale Locale
01/06/2019 Informazioni Marittime PAOLO BOSSO
01/06/2019 Stylo 24 GIANCARLO TOMMASONE
01/06/2019 Stylo 24 GIANCARLO TOMMASONE
01/06/2019 Primo Magazine GAM EDITORI
02/06/2019 Gazzetta del Sud Pagina 33
02/06/2019 Gazzetta del Sud Pagina 23
02/06/2019 Giornale di Sicilia Pagina 12
02/06/2019 Il Quotidiano della Calabria Pagina 10
02/06/2019 Il Secolo XIX Pagina 12
01/06/2019 Blog Sicilia
01/06/2019 gazzettadelsud.it
01/06/2019 Messina Ora
01/06/2019 The Medi Telegraph
02/06/2019 Giornale di Sicilia (ed. Caltanissetta-Enna) Pagina 16
02/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4
Napoli
L' appello degli industriali: "Per il Sud serve più coraggio" 47
Porto di Napoli, protesta e blocco dei camion 48
Tangenti al porto di Napoli, Spirito: «Ci costituiremo parte civile» 49
Corruzione al porto, la bustarella divisa al cinquanta per cento 50
Tangenti al porto, le pressioni all' imprenditore: lascia stare la gara 52
Salerno
Visita della vice Ambasciatrice dell' India nel porto di Salerno 54
Messina, Milazzo, Tremestieri
Approdo degli yacht Idea molo Marullo 55
Il Mega... no di Musumeci 56
Musumeci boccia il nome del governo 57
Per la guida nessuna intesa sul nominativo dell' ingegnere Mega 58
Authority dello Stretto, Mega bocciato da Musumeci 59
Presidenza Autorità Portuale Stretto, il no di Musumeci al nominativo proposto dal ministro Toninelli
60
Autorità dello Stretto, Musumeci "boccia" il presidente: "Non ha i requisiti" 61
Aurorità dello Stretto: Musumeci dice no a Toninelli su nomina Mega, 62
Autorità dello Stretto, Musumeci stoppa la nomina di Mega: «Non ha i requisiti» 63
Catania
Crociere, due navi al porto 64
Focus
Porti, no della Lezzi alla zona del Veneto 65
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domenica 02 giugno 2019
Il Giornale
[ § 3 § ]
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domenica 02 giugno 2019
Il Mattino
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domenica 02 giugno 2019
Il Secolo XIX
[ § 9 § ]
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domenica 02 giugno 2019
La Nazione
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domenica 02 giugno 2019
La Stampa
[ § 1 4 § ]
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Conto alla rovescia per istituire la Zes entro quest'anno Ma c'e il rischio crisi
Restano 212 giorni per approvarla. Confindustria, Porto Regione ed enti locali vogliono certezze dal Governo
Giornate decisive per il possibile riconoscimento di una Zona economica speciale, che oltre a introdurre importanti semplificazioni amministrative, consentirebbe vantaggi economici per quelle imprese che effettuano investimenti, nelle province di Venezia e Rovigo, come proposto nel Piano industriale messo a punto alcuni mesi fa da Confindustria e poi condiviso dalle altre associazioni imprenditoriali e da comuni e province interessate.
Malgrado le sempre più drammatiche liti tra i due partiti al Governo, M5S e Lega, che potrebbero sfociare in una crisi istituzionale e nuove elezioni, con il conseguente blocco di tutte le attività legislative, comprese quelle relative alla richiesta istituzione di una Zona economica speciale anche a Venezia e Rovigo, come si è già fatto per alcune are del Sud Italia, il ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, ha accettato di incontrare domani mattina a Roma i presidenti di Confindustria e della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo (Vincenzo Marinense e Giuseppe Fedalto), insieme ai presidenti di Confindustria del Veneto (Matteo Zoppas) e nazionale (Boccia). Secondo Confindustria non c' è tempo da perdere, infatti come indica il cronometro per il conto alla rovescia che capeggia nella pagina web del sito dell' associazione, al termine ultimo per il riconoscimento della Zes mancano 212 giorni e non c' è tempo da perdere. «Dal 2020» spiga Confindustria «nel 2020, infatti, le aree, oggi individuate nella mappa dell' Unione Europa degli aiuti di Stato come
"Zone C non predefinite", dove appunto sono ammessi aiuti di Stato al di
sopra della quota dei "De Minimis", potrebbero non essere più tali. A livello europeo, infatti, gli incentivi fiscali sulle Zes devono essere «conformi alle disposizioni in materia di aiuti di stato in applicazione dell' articolo 107 inserito nel Trattato sul funzionamento della Unione Europea».
Il Governo dell' ex premier Gentiloni aveva varato, alle fine del 2017, un decreto che istituiva le prime due Zes italiane, nel porto di Gioia Tauro (Calabria) e in quelli di Napoli e Salerno (Campania) Anche il Veneto, e in particolare Venezia, con il suo porto lagunare e Rovigo , con il disagiato Polesine sulle rive del Po, si erano atti avanti per ottenere la Zes ma erano finiti in coda, insieme; mentre sono tutt' ora in attesa quelle previste, sempre nel Sud Italia, di Bari-Brindisi, Augusta (con Catania e Siracusa), Palermo, Cagliari e Taranto (collegate anche alle zone industriali di Matera e della Basilicata) e un ultimo porto ancora da individuare che dovrebbe unire aree delle Regioni Molise e Abruzzo. Lunedì, dal ministro del M5s, Barbara Lezzi, i dirigenti di Confindustria si aspettano un impegno al riconoscimento della Zes in Veneto, come promesso nei giorni scorsi dalla stessa Lezzi e dal sottosegretario Bitonci, con un decreto entro la fine dell' anno, sempre che non arrivi prima la crisi Governo.
-- BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
La Nuova di Venezia e Mestre
Venezia
domenica 02 giugno 2019 Pagina 25
[ § 1 4 1 4 3 2 1 6 § ]
la proposta presentata
Un' occasione di sviluppo per un totale di 385 ettari di aree improduttive
La Zona economica speciale di Venezia e Rovigo proposta da Confindustria - in accordo con le rispettive Province (per Venezia la Città Metropolitana), 18 sindaci, la Regione Veneto e l' Autorità di Sistema Portuale di Venezia e Chioggia - comprende alcune are del Comune di Venezia ( del Comune di Venezia: Porto Marghera, Zona Portuale e Tronchetto, Campalto, Murano, Arsenale) e i comuni di Jesolo, San Donà e Portogruaro. A questi si aggiungono i comuni rodigini di Trecenta, Bagnolo di Po, Fiesso Umbertino, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Melara, Bergantino, Ceneselli.
Confindustria ha stimato che nell' area di Venezia e Rovigo vi siano attualmente circa 385 ettari di aree industriali che non producono alcun reddito né per le imprese, né per i cittadini, Aree che non sono redditizie neanche per lo Stato o per gli Enti locali perché non producono entrate fiscali da Iva, Imu e Ires. Oltre a introdurre importanti semplificazioni burocratiche e amministrative, consentirebbe vantaggi economici (fiscali e tributari) per quelle imprese che effettuano investimenti nelle aree in essa inserite, potrebbero creare - secondo Confindustria Venezia e Rovigo - 26.600 nuovi posti di lavoro, ben 2,4 miliardi di investimenti complessivi.
Tutto ciò in settori quali quello delle costruzioni, della cantieristica, dell' aeronautica, della "green economy" (con la chimica verde e della produzione di energie da fonti rinnovabili) potrebbero trarne grande
impulso. Si svilupperebbe, inoltre la logistica, l' automotive smart, con evidenti vantaggi, anche per il settore dei servizi alle imprese e del commercio.
--
La Nuova di Venezia e Mestre
Venezia
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IL DRAGAGGIO FA TREMARE LE CASE
Lavori in porto, disagi anche in via Paleocapa
E.R.
Dopo le proteste degli abitanti di via Pia, arrivano anche quelle di alcuni residenti di via Paleocapa mentre l' Autorità di sistema portuale prende provvedimenti per ridurre i disagi.
Al centro della polemica i lavori che l' Autorità di sistema portuale sta facendo nello specchio acqueo davanti alla Torretta, alle banchine 8,9 e 10 per adattare i fondali alle nuove grandi navi di Costa, previste già a partire dalla fine dell' anno. I dragaggi causano forti vibrazioni alle abitazioni del centro storico e ottocentesco. I residenti di via Pia e di via Paleocapa riferiscono di pavimenti, infissi e pareti che tremano, oltre ai rumori. L' Autorità di sistema spiega che «per permettere l' infissione sui fondali dei pali e delle componenti strutturali di contenimento,
«palancole», è già stato liberato il piede della banchina dalle opere desuete di protezione. I lavori prevedono l' infissione di 139 pali lunghi 28 metri accoppiati a palancole. Questi lavori producono delle vibrazioni previste e monitorate dall' inizio dei lavori». L' ente porto sistemerà un sistema di monitoraggio anche a lato città e aggiungerà altre barriere fonoassorbenti oltre a quelle già presenti, per ridurre i rumori. e.r. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
La Stampa (ed. Savona)
Savona, Vado
sabato 01 giugno 2019
[ § 1 4 1 4 3 2 1 8 § ]
"Riaprite l' arenile": le transenne si colorano ad Albissola per liberare la Margonara
Lo scorso 18 aprile l' Autorità di Sistema Portuale ha esposto un' ordinanza con la quale viene impedito l' accesso alle persone, non solo al fabbricato degli ex Bagni Madonnetta di Albissola Marina, ma anche all' arenile antistante.
Nastri colorati e una transenna come ostacolo per la libertà negata alla spiaggia della Margonara. Lo scorso 18 aprile l' Autorità d i Sistema Portuale ha esposto un' ordinanza con la quale viene impedito l' accesso alle persone, non solo al fabbricato degli ex Bagni Madonnetta di Albissola Marina, ma anche all' arenile antistante. Da lì l' iniziativa di alcuni cittadini che questa mattina si sono riversati sulla spiaggia inscenando una "protesta" pacifica e molto colorata per dire no alla chiusura di quel tratto da anni oggetto di discussione. Come si evince dal testo dell' ordinanza il fabbricato è considerato in stato di pericolo, a causa dei forti danneggiamenti subiti dalla mareggiata nell' autunno 2018. "In attesa dell' effettuazione delle operazioni di messa in sicurezza del fabbricato e delle relative parti attigue, l' accesso al sito è totalmente interdetto alle persone" questo recita il testo dell' ordinanza. "Con la premessa che i Comitati avevano già segnalato nei mesi scorsi, con ampio anticipo rispetto alla stagione balneare 2019, alla stessa Autorità Portuale e alle amministrazioni comunali di Albissola Marina e di Savona, lo stato di degrado del fabbricato e la conseguente necessità di intervenire su di esso in tempi stretti, sollecitiamo all' Autorità Portuale e agli Enti l' intervento di messa in sicurezza del fabbricato con la conseguente riapertura del tratto di spiaggia antistante, frequentatissimo dagli abitanti di Albissola e di Savona e da tanti turisti. La richiesta è che sia reso accessibile al pubblico, almeno l' arenile, già per la prossima stagione estiva. Come già espresso all' Autorità Portuale e agli Enti chiediamo, in
tal senso, che, durante le varie fasi di cantiere, vengano adottate tutte le misure necessarie alla salvaguardia della bellissima sabbia dell' arenile" avevano dichiarato dalla pagina Facebook "Madonnetta Forever Area Costiera Margonara" che ha organizzato l' iniziativa insieme ai gruppi Mamme della Margonara, Margonara Viva, Salviamo la Madonnetta e le sue spiagge. Il gruppo "Decrescita felice" ha organizzato inoltre una tappa del Bike Tour 2019 presso le spiagge della Margonara. Si tratta di un tour di diversi giorni che il primo giugno transiterà da Millesimo a Savona. Il tour prevede una tappa proprio presso le spiaggia della Margonara con pulizia della spiaggia, alle ore 11.00.
Savona News
Savona, Vado
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 18
«Benvenuti». L' odissea è finita
DANIELA FASSINI I migranti della nave della Marina attesi stamattina a Genova.
Salvini: accolti da Vaticano e Ue Don Maffeis (Cei): massima disponibilità, no a casi mediatici. Coinvolti anche alcuni Paesi europei
«Benvenuti». È lo striscione issato sulla Lanterna, faro simbolo di Genova, dai 'camalli', i portuali genovesi della compagnia unica (Culmv).
Gli stessi che alcuni giorni fa avevano scioperato per impedire il carico del container 'a rischio' sulla cosiddetta 'nave delle armi' saudita oggi accolgono a braccia aperte il 'carico umano' della nave della Marina militare. Il pattugliatore che trasporta i 100 migranti soccorsi in mare, a 90 miglia dalle coste libiche, giovedì scorso, dovrebbe attraccare questa mattina, tra le nove e le dieci, a Calatta Belotto. Finisce così l' odissea in mare dei profughi, fra cui anche 17 donne (tre incinte una al settimo mese, ndr) e 23 minori. Dopo essere rimasti alla deriva, in balìa delle onde per 24 ore, il soccorso e poi nuovamente uno stop imposto dal Viminale, in un porto siciliano in attesa di un accordo sulla redistribuzione dei profughi.
E proprio su questo tema, ieri il ministro dell' Interno Matteo Salvini ha tirato in ballo anche il Vaticano. «Il mio obiettivo, quando questa nave arriverà a Genova, è di avere accordi con Paesi europei e con il Vaticano in modo tale che non ci sia solo un immigrato a carico e spese degli italiani». Al termine della riunione che si è tenuta in prefettura, convocata
per gestire l' arrivo della nave, il prefetto Fiamma Spesa ha confermato che già a partire dalle sei di questa mattina a Calata Bettolo sarà allestita una struttura per l' accoglienza dei profughi e in particolare per i controlli sanitari. Tra i migranti a bordo, sarebbero una ventina le persone che avrebbero bisogno di assistenza medica, fra cui una donna incinta al settimo mese di gravidanza.
È invece stato comunicato, solo in parte, il piano per distribuire i migranti che, ha sottolineato il prefetto «non resteranno in Liguria». Salvini ieri sera ha infatti confermato che «una parte degli extracomunitari sarà accolta in altri cinque Paesi europei, mentre tutti gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità».
Ma non si conoscono ancora i numeri e quali saranno i Paesi europei. Mentre la Chiesa italiana, come sempre avviene in questi casi, ha dato «la massima disponibilità», offrendo la rete di Caritas italiana. «Non vogliamo che questa nuova accoglienza diventi però un nuovo caso mediatico - conferma don Ivan Maffeis, sottosegretario del- la Cei - molto dipenderà ovviamente da quanti si fermeranno o preferiranno andare in altri Paesi, sapendo che l' Italia è considerata una tappa di transito per chi fugge dal Nord Africa. Si tratta di capire quanti sono, quanti andranno negli altri Paesi europei, se ci sono minori o meno, se non sono accompagnati ».
La Liguria è già 'abituata' ad ospitare profughi di passaggio. È proprio questo, infatti, uno dei territori di frontiera per chi tenta di passare il confine e proseguire il viaggio in Francia. A Ventimiglia, dove la situazione migranti non presenta più i numeri emergenziali di qualche anno fa, il passaggio degli stranieri rimane sempre alto. «Ogni giorno alla mensa della Caritas abbiamo da 30 a 40 persone straniere» racconta Maurizio Marmo, direttore della Caritas diocesana Ventimiglia- Sanremo. I Cas della provincia sono al completo ma ci sono anche molte persone che sono uscite dallo Sprar e che ora si trovano in difficoltà. «La situazione numericamente è un po' più tranquilla, ma più impegnativa - prosegue Marmo - soprattutto dal punto di vista giuridico-legale. I numeri sono ridotti ma il passaggio continua e non si è mai fermato».
RIPRODUZIO NE RISERVATA
Avvenire
Genova, Voltri
domenica 02 giugno 2019 Pagina 8
[ § 1 4 1 4 3 2 2 8 § ]
Pattugliatore in arrivo
I portuali di Genova: "Benvenuti migranti". Salvini: "Non in Italia"
I portuali della Compagnia unica (Culmv) di Genova hanno fissato alla Lanterna, simbolo della città che si trova vicino a Calata Bettolo, uno striscione con scritto "Benvenuti" in previsione dell' arrivo, previsto per oggi, del pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi che trasporta 100 profughi salvati nel mare della Libia. La Culmv è la stessa che dieci giorni fa ha bloccato l' imbarco di merci dual use nel porto di Genova sulla cosiddetta "nave delle armi" saudita Bahri Yanbu. Nella serata di ieri sulla vicenda è intervenuto il ministro dell' Interno Matteo Salvini annunciando trionfalmente: "Dopo alcuni giorni di lavoro possiamo confermare che nessuno degli immigrati a bordo della nave della Marina diretta a Genova sarà a carico degli italiani. Grazie alle nostre buone relazioni, una parte degli extracomunitari sarà accolta in altri cinque Paesi europei mentre tutti gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità".
Tra i 100 migranti a bordo, 23 sono minori e 17 donne: tra queste alcune sono incinte e una è al settimo mese di gravidanza.
Complessivamente, secondo quanto appreso ieri dall' Ansa, sono una ventina le persone che avrebbero bisogno di assistenza medica.
Il Fatto Quotidiano
Genova, Voltri
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 20
Sbarca a Genova la nave dei migranti Accolti da Vaticano e cinque Paesi europei
A bordo anche 23 minori e 17 donne, 6 in gravidanza. Presidio in porto per ribadire l' accoglienza della comunità ligure
Marco Fagandini Tommaso Fregatti GENOVA L' attracco della nave della Marina militare Cigala Fulgosi è
previsto questa mattina alle 9 a Calata Bettolo, nel cuore del porto di Genova. Anche se le operazioni di accoglienza inizieranno già all' alba con il montaggio di una tenso struttura - e andranno avanti per tutta la giornata. Fino a quando, almeno, i cento migranti presenti a bordo della nave, salvati giovedì mattina su un gommone al largo della Libia, non partiranno a bordo di tre pullman verso le destinazioni previste.
Che non saranno sicuramente comunità o strutture a Genova e in Liguria, come ieri sera è stato confermato in prefettura al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Ma, forse, neppure nel nostro paese, a leggere quanto annunciato ieri pomeriggio dal ministro dell' Interno Matteo Salvini: «Dopo alcuni giorni di lavoro - ha scritto su Twitter- possiamo confermare che nessuno degli immigrati a bordo della nave della Marina diretta a Genova sarà a carico degli italiani. Grazie alle nostre buone relazioni, una parte degli extracomunitari sarà accolta in altri cinque paesi europei mentre tutti gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità».
Resta il dubbio sul fatto che per Vaticano si intenda lo stato o anche le strutture che fanno capo alla chiesa. Il caso sembra dunque risolto. E in porto non mancherà una manifestazione di solidarietà per ribadire come la comunità genovese sia aperta e accogliente. Il presidio scatterà a partire dalle 9.30 al Terminal Traghetti ed è stato promosso in prima battuta dall' Arci di Genova. In tanti hanno dato subito la propria adesione.
Dalla Mediterranea Saving Humans alla Cgil, i lavoratori portuali, Genova Antifascista e alcuni gruppi degli scout Agesci. Una rete di associazioni, cooperative e soggetti politici. La speranza è che si ripeta la stessa manifestazione del 26 gennaio scorso, quando in piazza erano scese più di diecimila persone. Ancora non è chiaro se si tratterà o meno di un presidio o di un corteo. È stato previsto comunque un dispositivo di ordine pubblico con la presenza di polizia e carabinieri.
LE OPERAZIONI DI SBARCO Ieri mattina, nel corso di un briefing che si è tenuto in prefettura, si è stabilito un programma definitivo di quelle che saranno le operazioni che si terranno in mattinata. Al termine dell' attracco della nave, i primi a salire a bordo saranno squadre di medici e infermieri dell' Asl 3, che affiancheranno il personale dell' ufficio di sanità marittima e di frontiera. Tra i cento migranti a bordo, 23 sono minori e 17 donne. Tra queste, sei sono in gravidanza, una al settimo mese. Si stima che almeno una ventina dei passeggeri avrà bisogno di assistenza medica, compresa una bambina con ustioni al volto e alle braccia. Terminata l' operazione sanitaria, toccherà alla questura. Che dovrà identificare tutti i migranti e assegnarli alle comunità previste. Tutte le operazioni saranno coordinate dalla prefettura e ci saranno squadre della protezione civile pronte a prestare assistenza. Ad ogni modo si tratta di cittadini che, trovandosi su una nave della Marina militare, di fatto si trovano già sul territorio nazionale. E che potranno chiedere la protezione internazionale.
CACCIA AGLI SCAFISTI È previsto anche un sopralluogo degli agenti della squadra mobile, che interrogheranno i migranti per capire se a bordo si possano nascondere o meno alcuni scafisti. Si tratta di un' attività da protocollo, che viene completata ad ogni sbarco. Il prefetto Fiamma Spena, al termine della riunione, ha spiegato come sia stato necessario «pianificare tutte le attività per l' arrivo dei cento migranti». «Saranno temporaneamente accolti - prosegue il prefetto - per essere ripartiti secondo le indicazioni che riceveremo dal Ministero dell' Interno. Se ci saranno persone che necessitano di cure, verranno accompagnate negli ospedali cittadini. Alcune attività avverranno direttamente sulla
Il Secolo XIX
Genova, Voltri
nave, come quella della sanità marittima, altre a terra in una struttura allestita». Alla riunione hanno preso parte i vertici di polizia, carabinieri, capitaneria di porto, finanza e autorità portuale, con in testa il segretario generale Marco Sanguine ri.
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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 22
A revocare il provvedimento sono stati i pm della Procura di Agrigento Il portavoce della Ong:
«Saremo di nuovo in mare il prima possibile»
Dissequestrata la Sea Watch Salvini attacca: giudici buonisti
Fabio Albanese / AGRIGENTO Èstata dissequestrata e tornerà presto in mare la Sea Watch 3, la nave della omonima Ong tedesca che era stata posta sotto sequestro pro batorio dalla procura di Agrigento, il giorno dopo aver sbarcato a Lampedusa un gruppo di 43 migranti. A revocare il provvedimento sono stati il procuratore aggiunto Salvatore Vella e la pm Cecilia Baravelli, titolari dell' inchiesta nella quale resta indagato per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina il comandante della nave, Arturo Centore.
«Saremo in mare il prima possibile», annuncia la portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi. «Speriamo che ciò valga ad interrompere una campagna diffamatoria nei confronti di Sea Watch di cui si è reso responsabile in più occasioni il ministro dell' Interno italiano», scrivono in una nota gli avvocati della Ong, Alessandro Gamberini e Leonardo Marino. Ma il ministro dell' Interno Salvini attacca: «Continua la politica buonista di alcune procure. Non mi stupirebbe l' apertura di un procedimento penale a mio carico». La nave è ancorata nel porto di Licata, accanto alla Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, tuttora sotto sequestro.
Lo scorso 15 maggio la Sea Watch 3 aveva recuperato, in acque internazionali al largo della Libia, 65 migranti. La nave, dopo aver chiesto inutilmente a Malta e Italia un «pos», un porto sicuro dove sbarcare i migranti, aveva fatto rotta per il porto più vicino, quello di Lampedusa, restando per ore al limite delle acque territoriali dove il 18 maggio la Guardia costiera aveva poi prelevato 18 persone, famiglie con bambini,
per trasferirle sull' isola. L' indomani il comandante Centore, un passato nella Guardia costiera, aveva quindi comunicato ai suoi ex colleghi che si sarebbe diretto in porto, a causa delle condizioni dei naufraghi e di quelle del mare.
Stamattina intanto la nave della Marina militare Cigala Fulgosi, con a bordo i cento migranti recuperati giovedì scorso tra Libia e Lampedusa, farà il suo ingresso nel porto di Genova.
Sulla Lanterna, affisso dai camalli, i migranti vedranno uno striscione rosso con la scritta «benvenuti». La decisione del Viminale di assegnare il «pos» a così grande distanza, e non in Sicilia come solito, ha sollevato numerose polemiche. Il ministro Salvini ha detto che dopo lo sbarco a Genova i migranti saranno accolti dalla Chiesa e in seguito da 5 Paesi Ue -
Il Secolo XIX
Genova, Voltri
domenica 02 giugno 2019 Pagina 16
[ § 1 4 1 4 3 2 2 4 § ]
«Accogliamo uniti la nave dei migranti»
Arci, portuali, sindacati e il mondo cattolico tornano in piazza. Appeso alla Lanterna uno striscione con la scritta
"benvenuti"
Marco Fagandini Tommaso Fregatti
«È stata una scelta condivisa con tutti coloro che il 26 gennaio erano a Genova. Cercheremo di farci sentire e vedere da chi è sulla nave, per fargli percepire una presenza amichevole». Stefano Kovac, presidente di Arci Genova, ricorda il giorno di quattro mesi fa durante il quale le strade cittadine si erano colorate delle bandiere e gli striscioni di 10 mila persone. Quando una miriade di associazioni avevano sfilato per ribadire che Genova è accogliente. E gridare il proprio rifiuto della politica in materia di migrazioni del governo di Lega e 5 Stelle. Oggi, alle 9.30, al terminal traghetti ci saranno quelle realtà. Un presidio «per far sentire una presenza amichevole» ai cento migranti che stamani sbarcheranno a Calata Bettolo dalla nave della Marina militare, salvati giovedì da un gommone al largo delle coste libiche. Al presidio parteciperanno anche alcuni avvocati, per fornire assistenza legale ai migranti che sbarcheranno. L' iniziativa è stata or ganizzata in neppure due giorni. Il primo passo è stato proprio di Arci, ma si sono uniti immediatamente la piattaforma attiva nel soccorso ai migranti in difficoltà in mare, Mediterranea Saving Humans, Cgil e portuali. E col passare delle ore si sono aggiunti gli scout dell' Agesci, come quelli del gruppo Genova 5 di Maddalena, San Siro e Vigne, che sul profilo Facebook hanno scritto:
«Domani (oggi per chi legge, ndr), anche per festeggiare la Repubblica e la Costituzione e in particolare l' Articolo 10, saremo presenti al presidio di accoglienza delle 100 persone in arrivo al porto Genova». Poi i partiti della sinistra e una miriade di altre associazioni. Obiettivo del presidio,
con tutta probabilità, sarà cercare un punto in qualche modo sopraelevato dal quale essere visibili da calata Bettolo.
«Il fatto che queste persone siano state trattenute sulle nave per quattro giorni è assurdo - dice Kovac - Il perché della scelta di Genova è semplice, secondo noi: basta tracciare una riga sulla mappa, è il porto più a nord.
La linea del governo è sempre stata quella di rendere tutto il più difficile possibile per la gestione dei salvataggi in mare e anche questa volta è successa la stessa cosa.
Quelle persone avrebbero dovuto sbarcare in Sicilia, primo porto sicuro, per consentire di poterle assistere nel più breve tempo possibile. Ma siamo felici che sbarchino a Genova. Vogliamo che a tutti sia consentito di scendere, fare domanda di asilo. Stiamo cercando anche qualche avvocato che possa offrire assistenza».
Ieri pomeriggio uno striscione con la scritta «benvenuti» è comparso sulla Lan terna, per poi essere rimosso. «Alcuni lavoratori portuali hanno chiesto ai volontari che si occupano del monumento di poterlo attaccare, ma è stato spiegato loro che non era possibile, visto che si tratta di un monumento tute lato dalla soprintendenza spiega Nicoletta Viziano, presidente dei Musei del mare e delle migrazioni, dei quali la Lanterna fa parte - Nella calca devono essere riusciti comunque a passare. I volontari se ne sono accorti e sono intervenuti. E io ho segnalato il fatto alle autorità».
Sporgerete denuncia? «No, la polizia e la capitaneria di porto erano già informate. Ma dispiace che la nostra indicazione sia stata ignorata».
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Il Secolo XIX
Genova, Voltri
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OGGI LO SBARCO
Nave dei migranti il benvenuto sulla Lanterna
Lo striscione esposto con un blitz dai portuali genovesi Salvini: " Ma li accoglieranno il Vaticano e 5 paesi europei"
di Erica Manna Lo striscione rosso con la scritta " Benvenuti", apparso ieri pomeriggio a
listare la Lanterna come una didascalia, è la risposta di Genova a Salvini e alla politica dei porti chiusi. È, soprattutto, un modo per annunciare ad alta voce lo sbarco della nave della Marina militare con a bordo cento migranti, attesi stamattina alle 6 a calata Bettolo, che il Viminale ha diretto in sordina. Perché da quando il pattugliatore Cigala Fulgosi mercoledì ha soccorso un barcone alla deriva, salpato dalle coste libiche, il Ministero dell' Interno si è mosso su un doppio binario. Da un lato, i proclami su Facebook, con Salvini che rimarcava: « Per quanto di mia competenza, ribadisco l' indisponibilità dei porti italiani per accogliere clandestini » . Dall' altro, la Realpolitik: e infatti, è dal Viminale che è partita da subito l' indicazione di Genova come porto di attracco e sbarco della nave. Un' operazione condotta sotto tono: tanto che sia la Prefettura del capoluogo ligure che la Capitaneria di Porto, giovedì sera hanno appreso la decisione dai media.
L' altra ambiguità riguarda la destinazione dei cento migranti - tra i quali diciassette donne e ventitré minori - che stamattina approderanno in porto. Perché il Viminale aveva fatto sapere che nessuno sarebbe rimasto sul territorio ligure, sottolineando che i migranti sarebbero stati ripartiti in altri Paesi europei. Particolare rilanciato immediatamente dal governatore della Liguria Giovanni Toti, che sulla sua pagina Facebook, giovedì annunciava: «Poco fa ho sentito al telefono il Ministro Matteo
Salvini per parlare della nave con 100 migranti, salvata oggi dalla Marina militare e in viaggio verso il porto di Genova.
Il Ministro mi ha assicurato che Genova sarà solo il punto di arrivo della nave e che nessuno dei migranti resterà sul territorio. Mi ha anche detto che sta lavorando per evitare che a pagare il conto siano ancora una volta gli Italiani » . Invece, almeno in una prima fase, una parte dei migranti a Genova e in Liguria resterà. Lo ha confermato la prefetta Fiamma Spena, ieri all' uscita da un vertice in Largo Eros Lanfranco. «In una fase provvisoria, una parte dei migranti verrà accolta a Genova e in Liguria - ha risposto la prefetta, incalzata dai giornalisti - si tratta di destinazioni provvisorie, anche in vari punti del territorio nazionale. Poi, ci sarà un piano di distribuzione definitivo, una ripartizione condivisa con il Ministero dell' Interno». A questo proposito ieri sera Salvini ha annunciato che è già stato definito il piano. « Dopo alcuni giorni di lavoro - ha detto - possiamo confermare che nessuno degli immigrati a bordo della nave della Marina diretta a Genova sarà a carico degli italiani. Grazie alle nostre buone relazioni, una parte degli extracomunitari sarà accolta in altri cinque paesi europei mentre tutti gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità » . Quanto all' aspetto organizzativo delle operazioni di sbarco, quello che Spena definisce un "dispositivo complesso" prenderà il via dalle 6 di questa mattina, e sarà composto da una fase di prevenzione di sanità marittima, controlli di polizia, una componente umanitaria di assistenza alle persone, e poi i vari screening sanitari. «Alcune attività - precisa Spena - devono necessariamente avvenire a bordo della nave, come lo screening preventivo svolto dalla sanità marittima. Salvo cambiamenti, verrà allestita una struttura a calata Bettolo.
Anche un' unità pediatrica è allertata. Ci sono già stati contatti telefonici tra i medici a bordo della nave e gli ospedali del territorio ligure, e infatti a calata Bettolo saranno presenti ambulanze, a disposizione se dopo lo screening dovessero rendersi necessari ricoveri ».
Stamattina, alle 9.30 al terminal Traghetti, ci sarà un presidio per dare il benvenuto ai migranti: saranno presenti Genova che osa, Genova solidale, i portuali, la Cgil, la Fiom, la Comunità di San Benedetto al Porto.
«Saremo lì con striscioni di benvenuto », sottolinea Domenico Saguato di Genova solidale. Anche la Chiesa genovese farà sentire la propria voce: il Cardinale Angelo Bagnasco, infatti, sarà presente attraverso monsignor Giacomo Martino. «Ci sarò per portare un sorriso, per dire a queste persone che è finito il primo pezzo di viaggio, e
La Repubblica (ed. Genova)
Genova, Voltri
ora andremo avanti insieme - spiega don Martino - tutta questa incertezza, però, non ci aiuta. Significa trasformare in un problema ciò che problema non è.
Chiunque ha il compito di governare, anche la Chiesa, deve risolvere i problemi. Quando invece vengono usate le persone per diffondere le nostre ideologie non va bene: un conto è il comizio, un conto la cura degli esseri umani. La campagna elettorale è finita».
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Migranti: nave Marina domani a Genova
Dopo controlli medici e identificazioni saranno smistati
(ANSA) - GENOVA, 1 GIU - Attraccherà a Calata Bettolo nel porto di Genova domani a metà mattinata il pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi che giovedì scorso ha soccorso un gommone, al largo delle coste libiche, che aveva a bordo 100 migranti tra i quali 23 minori e 17 donne. Lo apprende l' ANSA. A Calata Bettolo sarà allestito un presidio medico dove gli stranieri saranno anche identificati. Dopo i controlli i migranti saranno smistati nelle varie destinazioni. Il ministro dell' Interno Matteo Salvini ha assicurato che "Nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani". In prefettura è in corso una riunione con enti locali e forze di polizia per decidere come gestire l' arrivo della nave e lo smistamento dei migranti. "E' la seconda volta che la prefettura di Genova si trova a gestire uno sbarco di migranti.
La volta precedente era avvenuto nel 2014", ha ricordato il prefetto Fiamma Spena. Alla riunione sono presenti responsabili della Protezione civile.
Ansa
Genova, Voltri
sabato 01 giugno 2019
[ § 1 4 1 4 3 2 2 1 § ]
Genova, la nave dei migranti attesa a Calata Bettolo
Genova - Attraccherà a Calata Bettolo nel porto di Genova domani a metà mattinata il pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi che giovedì scorso ha soccorso un gommone, al largo delle coste libiche, che aveva a bordo 100 migranti tra i quali 23 minori e 17 donne. Lo apprende l' Ansa da fonti qualificate. A calata Bettolo sarà allestito un presidio medico. Dopo i controlli i migranti saranno smistati nelle varie destinazioni. Secondo quanto appreso, gli stranieri non dovrebbero rimanere in Liguria.In prefettura a Genova, convocata dal prefetto Fiamma Spena, è appena cominciata una riunione con enti locali e forze di polizia, per decidere come gestire l' arrivo della nave e lo smistamento dei migranti dopo i controlli sanitari. «È la seconda volta che la prefettura di Genova si trova a gestire uno sbarco di migranti. La volta precedente era avvenuto nel 2014», ha ricordato il prefetto Spena. Alla riunione sono presenti il consigliere delegato alla protezione civile del Comune, Sergio Gambino, funzionari regionali della Protezione civile, rappresentanti della Marina. Ieri il ministro dell' Interno Matteo Salvini aveva assicurato che
«nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani».
The Medi Telegraph
Genova, Voltri
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Nave dei migranti, striscione dei camalli a Genova: "Benvenuti"
Genova - I lavoratori portuali della Compagnia unica (Culmv) di Genova hanno fissato alla Lanterna, il faro simbolo della città che si trova vicino a Calata Bettolo, uno striscione con scritto "Benvenuti" in previsione dell' arrivo, previsto per domani, del pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi che trasporta 100 profughi salvati nel mare della Libia . La Culmv è la stessa che dieci giorni fa ha bloccato l' imbarco di merci dual use nel porto di Genova sulla cosiddetta "nave delle armi" saudita Bahri Yanbu.
The Medi Telegraph
Genova, Voltri
domenica 02 giugno 2019 Pagina 6
[ § 1 4 1 4 3 2 2 6 § ]
L' appuntamento
Blue economy e hi tech liguri sbarcano in Russia
A San Pietroburgo il forum economico " Spief 2019" con la regione come ospite
Genova e Liguria dal 5 all' 8 giugno ospiti allo Spief 2019, il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, il più importante summit economico dei mercati asiatici, dell' Est, extra europei ed emergenti, dedicato quest' anno alla ' Creazione di un' agenda per lo sviluppo sostenibile'. Obiettivo della missione congiunta, rafforzare i legami con la Russia e attivare contatti e incontri b2b ai massimi livelli dell' economia internazionale, in un contesto che vedrà presenti capi di Stato, ministri e capi di Governo, oltre a 300 relatori scelti fra i massimi esperti internazionali, e al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
Insieme a Regione e Comune al Forum saranno presenti i vertici di Liguria International, dell' Agenzia In Liguria, della Camera di Commercio, di Confindustria Genova e Liguria insieme alle aziende Abb e Ansaldo Energia, rappresentanti dell' Università di Genova e il Teatro Carlo Felice.
«Il Forum di San Pietroburgo - afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è un evento unico nel mondo dell' economia e del business.
Il fatto di essere presenti come ospiti d' onore è un' importante opportunità per dare un ulteriore impulso nelle relazioni tra Liguria e Russia » . « La scelta della nostra città quale ospite di questo appuntamento - dichiara il sindaco Marco Bucci - è arrivata a seguito della candidatura avanzata l' anno scorso. Genova prosegue così la sua azione di marketing territoriale. Saremo pronti ad incontrare aziende interessate ad investire sul nostro territorio, promuovere le nostre realtà in
un contesto così importante, dimostrare i tanti motivi per cui Genova e la Liguria meritano di essere viste, apprezzate e valorizzate » . La Liguria si presenta a San Pietroburgo come prima Regione in Italia per incidenza dell' economia del mare, con il primo sistema portuale del paese e il primato italiano dei container movimentati ( 51.9% del totale dei Teu movimentati in Italia ovvero 55,9 milioni di tonnellate) oltre che, sul fronte della nautica da diporto, del numero di immatricolazioni di imbarcazioni e numero di posti barca. Per quanto riguarda i possibili sviluppi turistici, oggi i russi sono circa il 5% del totale dei vacanzieri che arrivano dall' estero, ma con un incremento costante anno dopo anno, anche grazie ai collegamenti aerei diretti con Mosca. La Liguria è inoltre la prima regione in Italia per numero di croceristi con 2,4 milioni di passeggeri che sbarcano ogni anno sotto la Lanterna.
La Repubblica (ed. Genova)
Genova, Voltri
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"Ports of Genoa - The shipping Community" al Transport Logistic di Monaco di Baviera
Per la prima volta, sotto le insegne di Ports of Genoa The Shipping Community, l'intero cluster portuale di Genova e Savona parteciperà in maniera unitaria alla fiera Transport Logistic che si terrà a Monaco di Baviera dal 4 al 7 giugno 2019
Agli operatori del sistema produttivo e logistico europeo i Ports of Genoa presenteranno la propria variegata offerta di servizi logistici ed il Programma di Interventi Straordinari, che permetterà, di migliorare progressivamente, ma in tempi certi, l'efficienza della supply chain dal M e d i t e r r a n e o a l l ' E u r o p a . I l t r a g u a r d o r e s t a i l 2 0 2 3 , q u a n d o i l completamento del Terzo Valico consentirà di allineare la qualità del servizio da Sud a quella dei competitor Nord Europei e i Ports of Genoa potranno consolidare il proprio ruolo di Southern Gateway to Europe.Di seguito il programma degli eventi che saranno organizzati allo stand.
Il Nautilus
Genova, Voltri
sabato 01 giugno 2019
[ § 1 4 1 4 3 2 2 3 § ]
Il porto di Shenzhen si mostra al cluster marittimo genovese
In una conferenza i vertici dello scalo cinese hanno presentato dati di traffico, rotte e sviluppi commerciali.
Annunciato anche che al prossimo Transport Logistics di Monaco, il 5 giugno 2019, sarà firmato un agreement con i Ports of Genoa
Il porto di Genova e quello di Shenzhen (25 milioni di TEUs movimentati nel 2018) hanno, da anni, rapporti solidi di interscambio. A testimoniarlo i dati enunciati dal Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e da Lou Heru, vicedirettore della commissione trasporti delle municipalità di Shenzhen, in occasione della conferenza sulla promozione del porto di Shenzhen in Italia, organizzata a Genova dai rappresentanti della municipalità cinese.Il presidente Signorini alla platea riunita per la conferenza ha spiegato.
L'importanza strategica dei rapporti commerciali con la Cina è ben presente al Governo italiano e in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping è stato siglato dalla nostra Autoirtà di sistema portuale un accordo di collaborazione con CCCC, colosso cinese delle costruzioni. I cinesi sono interessati a partecipare ai nostri progetti di upgrade infrastrutturale, come la diga o le nuove connessioni ferroviarie, anche e soprattutto perché questi interventi consentiranno poi ai loro operatori logistici, come COSCO, di poter portare maggiori volumi di merce nei nostri scali.L'attuale volume di interscambio tra Italia e la Cina è notevole: Si parla del 2% sull'intero commercio internazionale del nostro Paese. Cifra che sale al 4% se consideriamo il solo interscambio via mare, e cresce fino al 9% se escludiamo dal computo petrolio, carbone e minerali ferrosi.L'obbiettivo è crescere ancora, ha aggiunto Signorini.
Riequilibrando anche l'import, oggi preponderante, con l'export di prodotti italiani verso la Cina. Organizzeremo presto visite mirate di delegazioni
cinesi al nostro porto e soprattutto nelle aree logistiche e industriali retrostanti, che presentato anche benefici di natura fiscale e doganale.Il legame tra il porto di Genova e quello di Shenzhen, uno dei principali scali marittimi della Repubblica Popolare con 25 milioni di TEUs movimentati lo scorso anno (situato nell'omonima municipalità, che da sola nel 2018 ha generato 352 miliardi di dollari), è già solido, come testimoniano i dati forniti dal Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e da Lou Heru, vicedirettore della commissione trasporti delle municipalità di Shenzhen, in occasione della conferenza sulla promozione del porto di Shenzhen in Italia, organizzata a Genova dai rappresentanti della municipalità cinese.Ma l'obbiettivo, a detta di entrambi, è quello di rafforzare ulteriormente la collaborazione incrementando i traffici e ha precisato Signorini ottenendo anche un miglior bilanciamento tra import ed export dall'Italia (oggi prevalgono nettamente le importazioni dalla Cina). Proposito che peraltro verrà in qualche modo formalizzato con la stipula di un patto di amicizia tra i due scali, che ha annunciato Heru verrà siglato in occasione del prossimo Transport Logistic, che si terrà a Monaco di Baviera dal 4 al 7 giugno prossimi.L'avvicinamento tra Genova e Shenzhen, come ha ricordato poi il funzionario cinese, è iniziato già nel 2017, quando una delegazione dell'authority genovese era venuta a visitare il nostro porto.
Oggi noi siamo molto felici di poter essere qua, a presentare le peculiarità del nostro scalo alla comunità marittima genovese.Scalo, quello di Shenzhen, che dispone di 5 terminal per il GNL con una movimentazione annua di oltre 13 milioni di tonnellate, di una nuova stazione marittima che lo scorso anno ha movimentato 350.000 crocieristi ed è in grado di accogliere cruiseship con una stazza di oltre 200.000 tonnellate, ma che soprattutto è un hub di rilevanza mondiale per il traffico di contenitori: Da Shenzhen passano 223 rotte internazionali di trasporto container, 7 delle quali ha ricordato infatti Heru collegano direttamente Genova. Tra i nostri due scali sono transitati 110.000 TEUs nel 2018, mentre nei primi 4 mesi di quest'anno (gennaio-aprile 2019) siamo già arrivati a 36.000 TEUs.L'importanza strategica dei rapporti commerciali con la Cina, è ben presente al Governo italiano ha assicurato Signorini, citando la recente visita nel Belpaese del Presidente cinese Xi Jinping e l'accordo firmato dalla stessa authority con CCCC, colosso cinese delle costruzioni.I cinesi sono interessati a partecipare ai nostri progetti di upgrade infrastrutturale, come la diga o le nuove connessioni ferroviarie, anche e soprattutto perché questi interventi consentiranno poi ai loro
Il Nautilus
Genova, Voltri
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nostro Paese. Cifra che ha ricordato Signorini sale al 4% se consideriamo il solo interscambio via mare, e cresce fino al 9% se escludiamo dal computo petrolio, carbone e minerali ferrosi.Una buona base su cui lavorare quindi, con l'obbiettivo di crescere ancora, riequilibrando anche l'import, oggi preponderante, con l'export di prodotti italiani verso la Cina. Organizzeremo presto ha quindi concluso il vertice di Palazzo San Giorgio visite mirate di delegazioni cinesi al nostro porto e soprattutto nelle aree logistiche e industriali retrostanti, che presentato anche benefici di natura fiscale e doganale.
domenica 02 giugno 2019 Pagina 38
[ § 1 4 1 4 3 2 3 4 § ]
Che ne sarà del molo? «Storto o raddrizzato ma non toccate il faro»
Coro unanime per 'proteggere' il luogo-simbolo
- LA SPEZIA - VERSO il restyling. Dell' intervento dell' Autorità portuale, mirato a ripensare il molo Italia, si parla già da tempo. Ma cosa ne pensano gli spezzini? Sono pronti al cambiamento? E soprattutto, qualora il raddrizzamento della banchina dovesse effettivamente dimostrarsi necessario, con relativa traslazione del faro, gli sprugolini continuerebbero a guardare con gli stessi occhi a questo luogo magico a due passi dal mare e dal centro? Per Luigi Mariani, per esempio, la conformazione del molo - che curva leggermente a sinistra prima di arrivare al faro - rappresenta il genio di chi si occupò di progettare lo spazio. «Il molo non deve soltanto essere bello, ma anche funzionale»
dice la sua, Mariani. A ripescare vecchi ricordi legati al molo è anche Claudio Cerretti che, all' età di dodici anni, era solito percorrerlo di corsa assieme ai suoi compagni di classe.
Oggi, invece, raggiunge la meta assieme agli ospiti del residence che gestisce per mostrare loro le meraviglie della sua città. «Quando porto i turisti tra la passeggiata e il molo sono sempre entusiasti: è uno scorcio meraviglioso - dice Cerretti -. Per me l' unica ragione per cui il molo non è stato costruito dritto si lega a problemi legati alle correnti e alla salvaguardia dei rimorchiatori». E il faro rosso che fine farà a lavori ultimati? Verrà mantenuto, spostato o rottamato? E gli spezzini sono
pronti a svegliarsi un mattino senza trovarlo al proprio posto? A esprimere un' opinione sul progetto in cantiere per il molo Italia, da un bar che porta proprio nel nome la parola 'faro', è Ivano Pedretti: «I nuovi progetti li vedo sempre di buon occhio, ma il faro è un simbolo storico e, se dovessi scegliere cosa farne, lo sposterei solamente in un' altra posizione».
IN EFFETTI sono molti i residenti e turisti che nei loro album dei ricordi hanno almeno una foto che li ritrae alle spalle della mitica costruzione. Poi c' è chi ci si è appartato all' ora del tramonto, magari per guardare il panorama o scambiarsi una dedica d' amore, e chi invece ha preferito appoggiarsi con la schiena sulla sua superficie per lasciarsi baciare dai primi raggi del sole. Altri si sono semplicemente abbandonati a suoi piedi, lasciandosi trasportare e portare alla deriva dai suoni del mare. Ad affezionarsi a quel simbolo non sono stati solo gli spezzini doc: a quella colonna di ricordi costruita per fare luce nel buio sono legati anche vecchi e nuovi residenti. Tra questi, Vito Rosa: «Mi sono trasferito alla Spezia venticinque anni fa e lui, il faro, c' era già - racconta -. Lo reputo un simbolo, un emblema della città e spero che dopo gli interventi sul molo venga comunque ricollocato». Sulle altre novità in serbo per l' area sono molti i pareri positivi. «L' idea della piscina al molo è buona - dice Gerry Mariano - e sono d' accordo anche sul raddrizzamento, se necessario a fini turistici. L' unica cosa per cui mi potrei trovare in disaccordo è il faro: non va certo sostituito».
G. Tonelli.
La Nazione (ed. La Spezia)
La Spezia
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Piscina e sommergibile sulla rotta dell' intesa tra Comune e Authority
Nuova pavimentazione e una fontana sul mare
- LA SPEZIA - DEGRADO montante ma anche disegni di riqualificazione per il molo Italia. Questione di propositi avviati sulla rotta del protocollo d' intesa tra Autorità di sistema portuale e Comune della Spezia, protocollo prossimo alla firma, prima dell' estate conclamata. Politici e tecnici dei due enti sono al lavoro per definire il disegno. E c' è una prima novità: non appare più all' ordine del giorno il raddrizzamento del gomito come soluzione funzionale ai bisogni di manovra delle navi di crociera nel futuro pennello dedicato. Ad influire sulla pausa di riflessione, sul punto, c' è la maneggevolezza delle navi di nuova generazione (con eliche di prua e laterali oltre a quelle poppiere) e le prodezze garantite dal gioco di squadra tra pilota, rimorchiatori e ormeggiatori. Tuttalpiù (anche all' esito di simulazioni al computer già effettuate) potrebbe bastare un accorciamento, con riposizionamento del faro-icona.
MA IL DISEGNO d' insieme traguardato - al netto delle verifiche tecniche avviate ma non concluse, con riferimento alla sostenibilità meteo-marina in caso di forti burrasche - è quello di centrare due obiettivi da tempo inseguiti.
Primo: la realizzazione, sul lato ovest, di una piscina rimovibile, con tanto di struttura di supporto a terra, collocata alla radice del molo; secondo: la collocazione, sopravvento alla piscina, con ancoraggio al fondale e
accesso tramite una passerella, del sommergibile Leonardo Da Vinci che, corteggiato anche dal Comune di Catanzaro per la musealizzazione, la Marina militare tiene ancora caldo per Spezia, almeno fino all' autunno. Tutto ciò anche all' interno di un disegno complessivo di connessione all' offerta del Museo navale, sulla via del bando pubblico per la gestione. Un gioco a incastri complesso ma che, qualora si concretizzasse, avrebbe il valore della quadratura del cerchio che apre orizzonti virtuosi alla qualificazione dell' offerta turistico-culturale spezzina fondata sulla cultura marinara. La collocazione al molo Italia del sommergibile può godere della spendibilità del finanziamento annunciato dall' Autorità portuale di 800mila euro (impraticabile in aerea militare) dopo l' altolà alla 'posa' alla calata Paita, dove il Comune traguarda scenari diversi (di sicuro il trasferimento del liceo e un albergo). Ma quelle risorse non bastano di certo; la partita per la ricerca di finanziatori è aperta. Nel disegno condiviso di riqualificazione del molo Italia si collocano una nuova pavimentazione (a similitudine di quella della passeggiata Morin), una valorizzazione degli spazi in fregio alla Capitaneria di porto, con fontana terrestre e, anche, una 'emergente' dal mare, col 'getto' a lungo raggio verso il cielo, magari con possibilità di effetti speciali.
DI SICURO Termomeccanica ha garantito, a titolo gratuito, una grande pompa per dare potenza al getto. Intanto, alla luce degli effetti del fortunale di fine ottobre, anche la 'rifioritura' della scogliera si pone prospettiva possibile e contemplata del protocollo d' intesa in divenire.
Corrado Ricci.
La Nazione (ed. La Spezia)
La Spezia
sabato 01 giugno 2019
[ § 1 4 1 4 3 2 3 2 § ]
Pontremolese: Liguria, Toscana ed Emilia unite: "Investire sul raddoppio della larepubblica.it
La Spezia
Pontremolese: Liguria, Toscana ed Emilia unite: "Investire sul raddoppio della linea"
Oggi la giornata organizzata da Legambiente a favore del collegamento ferroviario che unisce il Tirreno al Brennero
Tre carovane simboliche in viaggio in treno da Toscana, Emilia Romagna e Liguria per darsi appuntamento alla stazione di Pontremoli. Una giornata dedicata alla Ferrovia Pontremolese e il suo collegamento verso i l B r e n n e r o : u n ' i n i z i a t i v a p e r r i b a d i r e l ' u t i l i t à d e l l ' o p e r a d i ammodernamento di questa direttrice e per confrontarsi insieme sui vantaggi che essa comporterebbe per ambiente, clima e sviluppo locale.
Tutti i cittadini sono invitati ad aderire alla giornata, salendo sul treno almeno per un tratto e visitando uno dei centri lungo la sua linea. "In Liguria, tra le grandi opere su ferro utili allo spostamento delle merci e dei pendolari con connessioni nazionali e internazionali - ricorda Santo Grammatico, presidente Legambiente Liguria - da anni riteniamo si debba puntare sulla Pontremolese, opera purtroppo trascurata". Gli aderenti a Parma A Parma ha preso parte alla manifestazione anche l' assessore ai Lavori pubblici Michele Alinovi: "Sono tra i primi firmatari del Manifesto della Pontemolese, promosso da Legambiente Emilia Romagna, perché credo fermamente che la realizzazione del potenziamento di questa infrastruttura ferroviaria sia fondamentale per i nostri territori, sia per la logistica delle merci, da e per i porti del Mediterraneo, sia per il turismo croceristico, che per il miglioramento dello spostamento dai centri urbani alle aree interne dell' Appennino, elemento fondamentale per evitarne lo spopolamento. Dobbiamo pretendere che il Governo rimetta le risorse economiche che erano già nel bilancio dello Stato nel 2018 e che sono state spostate ad oltre il 2030, altrimenti ci sorge il dubbio che qualcuno
voglia tagliarci fuori dalla logistica internazionale dei grandi porti del Mediterraneo, perché mentre sulla Pontremolese si dorme, sul Terzo valico Genova Torino i lavori continuano senza sosta" A Pontremoli alle 10.30 si terrà la conferenza conferenza stampa. Saranno presenti delegazioni di Legambiente, amministratori, portatori di interesse e cittadini, oltre al sindaco di Pontremoli. Intorno alle 11 si terrà un confronto pubblico nelle stanze del Teatro della Rosa di Pontremoli, sarà anche l' occasione per presentare i firmatari che hanno già aderito al Manifesto. Al termine è prevista una condivisione simbolica dei prodotti tipici dei territori della Lunigiana, La Spezia e Parma. L' attuale linea Pontremolese collega Parma con La Spezia passando per alcuni centri vitali dell' Appennino, come Pontremoli e Borgo Val di Taro, comuni che di fatto sono da riferimento per aree marginali della montagna. Lungo i 103 km di linea sono presenti anche fermate minori di servizio ai pendolari verso Parma e La Spezia. La linea è per il 50% a binario unico e mostra pendenze elevate che riducono le dimensioni utili di treni, soprattutto quelli per le merci. Eppure la ferrovia ha al suo sbocco uno dei porti più importanti del paese. Per queste ragioni Legambiente ha lanciato un Manifesto a favore della Pontremolese: per sottolineare l' urgenza di interventi di ammodernamento della linea Parma La Spezia ai fini di ridurre i tempi di percorrenza per le persone e favorire i convogli merci più moderni, completare il collegamento ferroviario verso il Brennero per unire via ferro i flussi di persone e merci tra il Tirreno ed il Centro-Nord Europa. Treni più efficienti e frequenti verso i due capoluoghi potrebbero inoltre spostare pendolari dalla gomma al ferro riducendo traffico ed inquinamento. Nei giorni scorsi il Mit ha garantito la priorità dell' opera "La ferrovia Pontremolese (Parma-La Spezia, prolungabile verso l' Austria) rappresenta - ribadisce Legambiente Emilia-Romagna - un' infrastruttura esistente già in grado di realizzare subito lo strategico collegamento Tirreno-Brennero. Nonostante questo i progetti di investimento sono proceduti a singhiozzo: il raddoppio del binario tra Solignano ed Osteriazza (del costo di 400 milioni) non genererà vantaggi se la tratta non verrà completata fino a Parma. Nel 2012 il governo Monti - nel disinteresse generale - ha depennato i 230 milioni previsti dal Governo Prodi per il raddoppio del tratto cittadino da Parma a Vicofertile a causa dei ritardi sulla cantierabilità. Oggi i limiti tecnici e del binario unico rendono impossibile il passaggio di treni merci moderni, i tempi di percorrenza sono ottocenteschi e non è attuato il collegamento alla linea del Brennero. Tale collegamento sarebbe possibile sia sulla tratta Parma - Piadena - Mantova,
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della sua prosecuzione verso Verona ed il Brennero". Questa, dunque, la richiesta uscita oggi dalla Giornata per la Ferrovia Pontremolese. "Una richiesta - sottolinea l' associazione - che ha messo d' accordo tutti: politici e sindaci, in modo trasversale alle forze politiche, pendolari, mondo economico e accademico oltre ovviamente alle associazioni ambientaliste". Oltre a quasi tutti i sindaci della linea, sono intervenuti l' Interporto di Parma, l' Autorità di sistema portuale del mar Ligure orientale, l' università di Parma, le Regioni Emilia Romagna e Toscana, le sigle sindacali, la Camera di Commercio di Massa-Carrara ed alcuni consiglieri regionali e parlamentari. Lungo i 103 km di linea sono presenti anche fermate minori di servizio ai pendolari verso Parma e La Spezia. La linea è per il 50% a binario unico e mostra pendenze elevate che riducono le dimensioni utili di treni, soprattutto quelli per le merci. Eppure la ferrovia ha al suo sbocco uno dei porti più importanti del paese. "Troppo spesso vengono promosse opere utili solo agli interessi di pochi, e dannose per l' ambiente - sottolinea Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna -. Quello di cui si è parlato oggi è invece un intervento in cui vincerebbero tutti. E' utile al clima, al lavoro, alle merci oltre che ai pendolari, ai capoluoghi ed alle aree dell' Appennino. Ritardare ancora l' ammodernamento sarebbe una responsabilità politica molto grave". In Parlamento molti eletti hanno già dimostrato la loro disponibilità a supportare il rapido avvio dell' ammodernamento (tra i quali gli onorevoli Andrea Orlando, Lorenzo Viviani, Giovanni Battista Tombolato, Cosimo Ferri e i senatori Maurizio Campari, e Stefania Pucciarelli).