In Toscana un’architettura innovativa a livello europeo per i sistemi RIS PACS
ESTAR ha aggiudicato un Progetto regionale di interoperabilità e condivisione dei dati
dei sistemi informatici di gestione delle strutture di Diagnostica per Immagini
che determinerà enormi vantaggi per i pazienti e per gli operatori sanitari
Il Servizio Sanitario Regionale Toscano, preso atto della necessità di aggiornare e migliorare l'efficienza e l'efficacia clinica dei sistemi informatici di gestione delle strutture di Diagnostica per Immagini operanti al suo interno (noti come RIS-PACS) e considerata la sempre crescente necessità di interscambio ed interoperabilità tra i sistemi informatici allo scopo di ottenere la condivisione dei dati finalizzata a migliorare i processi clinico-assistenziali, razionalizzare le risorse e favorire l'integrazione dei processi di prescrizione elettronica (e-prescription) e di fascicolo sanitario elettronico regionale, ha deciso di allinearsi con logiche di progettazione che seguano i dettami degli standard internazionali.
Ad oggi i sistemi RIS-PACS in uso sul territorio regionale sono i seguenti:
Area Vasta Nord Ovest:
o RIS Ebit SuitEstensa per la gestione dei flussi nei reparti di Radiologia, Cardiologia ed Endoscopia
o PACS Fujifilm Synapse per la archiviazione e visualizzazione delle immagini radiologiche
Area Vasta Centro eccetto Zona Empolese:
o RIS Agfa Gevaert Elefante per la gestione dei flussi nei reparti di Radiologia
o PACS Siemens Syngo per la archiviazione e visualizzazione delle immagini radiologiche
Area Vasta Centro Zona Empolese:
o RIS Elco Polaris per la gestione dei flussi nei reparti di Radiologia
o PACS Carestream Vue PACS per la archiviazione e visualizzazione delle immagini radiologiche
Area Vasta Sud Est eccetto Zona Aretina:
o RIS Gmed SilveRIS per la gestione dei flussi nei reparti di Radiologia
o PACS Carestream Vue PACS per la archiviazione e visualizzazione delle immagini radiologiche
Area Vasta Sud Est Zona Aretina:
o RIS Gmed SilveRIS per la gestione dei flussi nei reparti di Radiologia
o PACS General Electric per la archiviazione e visualizzazione delle immagini radiologiche.
Oltre a provvedere ai necessari adeguamenti tecnologici per i suddetti sistemi installati ed operativi in Area Vasta Nord Ovest, Area Vasta Centro e Area Vasta Sud Est, l'intento è stato quello di valorizzare la disponibilità di dati sanitari in formato digitale tramite la condivisione, l'interscambio e l’interoperabilità.
La ristrutturazione verrà condotta sulla base delle seguenti due linee concettuali fondamentali:
necessità cliniche;
vincoli e requisiti tecnici e tecnologici.
Più nel dettaglio, il progetto che l’Ente ha messo a gara si è basato sulle seguenti necessità:
migliorare il livello di integrazione tra i dossier sanitari aziendali ed il fascicolo sanitario elettronico regionale;
rendere disponibili su scala regionale tutti i contenuti, in primo luogo dei sistemi RIS-PACS (testi, dati e immagini) e, successivamente, degli altri sistemi verticali clinici, in una logica di condivisione strutturata dei dati tra tutte le Aziende Sanitarie, secondo standard condivisi a livello internazionale;
supportare i processi di produzione di referti ed immagini diagnostiche già in uso presso le singole Aziende sanitarie;
garantire il monitoraggio dei processi e soddisfare le esigenze di governo, pianificazione e controllo delle attività a vari livelli (aziendali, sovraziendali, regionali);
garantire l’interoperabilità dei processi di livello aziendale e interaziendale (quali ad esempio il processo “dalla prescrizione alla erogazione di prestazioni sanitarie”, il “processo dell’emergenza urgenza”, i “processi di assistenza e cura all’interno dell’ospedale“, il
"processo di continuità assistenziale ospedale territorio" che opera tramite il collegamento con le case della salute, i medici di medicina generale, ecc..;
garantire l’alimentazione delle basi di dati e dei servizi ai fini della erogazione di servizi per operatori (professional sanitari) e cittadini, attraverso la multicanalità e sfruttando tutte le opportunità dei nuovi media.
Le tempistiche necessarie alla stesura del progetto, all'esecuzione delle procedure di gara, all'esame delle soluzioni proposte, all'aggiudicazione della fornitura, nonché quelle che saranno necessarie per la sua installazione, hanno reso necessario progettare il sistema con filosofia "open", ovvero prevedendo la possibilità di evoluzioni all’inizio non presenti né prevedibili e lasciando aperte tutte le possibilità di revisione ed espansione dell'infrastruttura.
Ciò ha imposto una progettazione che rifugge quanto più possibile da soluzioni "ad hoc". Si è scelto invece di riferirsi al framework IHE, con le sue articolazioni relative ai domini interessati, con particolare riferimento ai profili di radiologia e di Infrastruttura IT.
La scelta di aderenza allo standard, associata alla richiesta di soluzioni tecnologiche altamente scalabili, consentirà la possibilità, per i dossier che saranno installati, di ospitare non solo documenti inerenti il RIS-PACS, ma anche documentazione clinica e iconografica e tracciati provenienti da altri verticali che dialogheranno con l’infrastruttura secondo il framework IHE.
L’infrastruttura in questione permetterà al paziente che viene sottoposto ad una prestazione diagnostica radiologica sul territorio regionale di disporre, in tempo reale, di immagini radiologiche e relativi referti già eseguiti in qualsiasi struttura ospedaliera del SSR, con evidente miglioramento dell’outcome clinico ed evitando la ripetizione di esami inutili.
In particolare si stima che verranno interconnesse tra loro 97 Sezioni di Diagnostica per Immagini sull’intero territorio regionale, per un numero complessivo di workstation diagnostiche che supera le 500 unità.
I volumi annui in termini di studi diagnostici che saranno annualmente condivisi a livello regionale supereranno le 3,5 milioni di unità, suddivisi come di seguito:
2 milioni di radiografie;
550.000 ecografie;
250.000 mammografie;
600.000 TAC;
200.000 Risonanze Magnetiche.
In ottica di migliorare l’integrazione con il territorio e dare continuità al percorso assistenziale del paziente è prevista, altresì, l’integrazione con sistemi innovativi per la distribuzione al paziente di documenti e immagini, in alternativa o in sostituzione agli attuali canali di distribuzione. In particolare, il sistema consentirà l’integrazione con le cartelle cliniche in uso ai MMG/PLS permettendo, limitatamente agli assistiti di ciascun medico, l’accesso ai documenti clinici in modalità consumer, notificando a ciascun medico la disponibilità di nuovi documenti e lasciandogli la possibilità di recuperare i documenti notificati.
Tali esigenze sono state conciliate con la necessità di salvaguardare gli importanti investimenti economici e di know-how a tutti i livelli, effettuati nel tempo sui sistemi in uso, con particolare riferimento ai sistemi di gestione del flusso di lavoro radiologico, universalmente noti come sistemi RIS-PACS.
Partendo da tali presupposti la Regione Toscana ha optato per una soluzione conservativa dei sistemi esistenti, con integrazione delle forniture mancanti che consentano l’implementazione dell’interoperabilità dei verticali a livello regionale, utilizzando soluzioni basate su standard riconosciuti a livello internazionale. E’ stata quindi indetta una gara di appalto per la fornitura di attrezzature informatiche, articolata nei seguenti 4 lotti, tenuto conto anche della concorrenza di mercato e delle esigenze di integrazione dei sistemi:
o Primo lotto, aggiudicato all’ATI costituita dalle ditte Ebit, Fujifilm, Agfa, Medas: prevede la fornitura di una infrastruttura HW e SW in grado di consentire l’interoperabilità regionale, inizialmente tra i sistemi RIS-PACS di Area Vasta, in termini di consultazione della documentazione iconografica del paziente (immagini e relativo re- ferto) effettuata in un qualsiasi presidio sul territorio della Regio- ne Toscana. Successivamente tale infrastruttura potrà essere uti- lizzata per consentire l’interoperabilità a livello regionale tra tutti i verticali in uso per cui esista la necessità di condivisione di docu- mentazione clinica. L’infrastruttura in questione sarà basata sul framework IHE nei profili di integrazione XDS.
o Secondo lotto, aggiudicato all’ATI costituita dalle ditte Agfa, Ebit, Fujifilm, Medas: prevede la fornitura di un sistema di consegna della documentazione (referti ed immagini radiologiche) al pazien- te, alternativa ai sistemi CD Patient che presentano alti costi di as- sistenza tecnica e di gestione in termini di materiali consumabili, maggiormente orientato alle esigenze del paziente ed in linea con lo stato dell’arte tecnologico, in modo da consentire universalità e semplicità d’uso anche dal punto di vista della portabilità dei dati.
Inoltre il secondo lotto prevede la fornitura di un sistema di gestio- ne dematerializzata dei consensi prestati dal paziente, che solleva i singoli applicativi dall’esigenza di implementare internamente le logiche di gestione della privacy, limitandone le necessità di ag- giornamento ed i rischi di disallineamento rispetto alla normativa in continua evoluzione e consentendo, mediante l’attivazione della firma grafometrica, di ottenere la completa digitalizzazione del flusso di lavoro.
o Terzo lotto, aggiudicato alla ditta Elco: prevede la fornitura di un sistema centralizzato di raccolta ed analisi dei dati relativi alla dose somministrata al paziente, che si integri con i sistemi di rac- colta dati installati sui singoli siti di produzione del dato.
o Quarto lotto, aggiudicato all’ATI costituita dalle ditte TIM e Itech:
prevede la fornitura di hardware compatibile con i sistemi RIS- PACS in uso, che ne consenta l’aggiornamento e l’adeguamento ri-
spetto alla attuale dotazione (monitor diagnostici, workstation ag- giuntive e postazioni client RIS).
Nel business plan complessivo tali esigenze hanno tenuto conto della salvaguardia degli importanti investimenti, economici e di know-how a tutti i livelli, effettuati nel tempo.
E’ evidente altresì che il subentro di nuovi fornitori degli applicativi verticali e, quindi, la sostituzione dei sistemi RIS-PACS, avrebbe comportato il rischio di gravi disservizi e generato criticità nel recupero dell’enorme mole di dati storici archiviati, con conseguenze negative, quantomeno di breve periodo, sull’erogazione delle prestazioni sanitarie e l’esigenza di ripetere la formazione e l’aggiornamento a tutti gli operatori clinici, tecnici ed amministrativi del sistema nonché la perdita del know-how e del contributo evolutivo apportato ai sistemi attuali dalle stesse componenti cliniche e tecniche.
Inoltre gli esiti della complessa attività preliminare di analisi e studio condotta da un Collegio Tecnico regionale appositamente nominato per ricercare la soluzione di approvvigionamento più funzionale ed efficace, tenuto conto delle risorse economiche disponibili, hanno determinato risparmi per il SSR stimabili in oltre 2,5 milioni di euro annui rispetto ai costi complessivi storici sostenuti ed in quasi 3,5 milioni di euro rispetto alla soluzione alternativa di sostituzione integrale dei sistemi esistenti, su un investimento complessivo quinquennale di quasi 55 milioni di euro per l’evoluzione e la manutenzione dei sistemi esistenti e di 11 milioni di euro su 5 anni per le nuove forniture.
Pertanto è stato deciso di consolidare e far ulteriormente evolvere i sistemi RIS-PACS esistenti, negoziando con gli attuali fornitori le migliori condizioni contrattuali ed economiche per garantire la sostenibilità del progetto nel suo complesso, in stretta correlazione con la procedura di affidamento articolata nei suddetti 4 lotti che ne completa la struttura e ne incrementa le potenzialità.
L’intera operazione porterà il sistema complessivo integrato di gestione della diagnostica per immagini ad essere il più esteso sul territorio nazionale e tra i più grandi a livello europeo in termini sia di territorio coperto sia di popolazione interessata.