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PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE E FIGLI MINORI Progetto U.N.A. “

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Academic year: 2022

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PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE E FIGLI MINORI

Progetto U.N.A. “Umbria Network Antiviolenza – Umbria, una Rete unica contro la violenza e lo stalking verso le donne e i loro figli minori”.

cofinanziato

dal Ministero pari Opportunità, dai Comuni, dalle Province partner e dalla Regione dell’Umbria

in corso di realizzazione

Coordinato dal Comune di Perugia - Assessorato pari Opportunità: soggetto capofila

1. PROGETTO U.N.A.: “Umbria Network Antiviolenza – Umbria, una Rete unica contro la violenza e lo stalking verso le donne e i loro figli minori”.

Cofinanziato dal Ministero Pari Opportunità (Città capofila Comune di Perugia). Importo complessivo Euro 230.000,00

Finalità: consolidare la rete regionale fra i vari attori pubblici e privati per la creazione di nuovi servizi territoriali integrati per il contrasto della violenza di genere, dalla prevenzione, alla prima accoglienza delle donne vittime e dei loro figli minori, alla protezione e reinserimento sociale ed economico e per la messa a punto di un comune protocollo di lavoro e l’adozione di una metodologia condivisa;

Obiettivo: rafforzare, ampliare e sistematizzare, su scala regionale, la rete interistituzionale dei servizi integrandoli in maniera organica tra loro e in stretto collegamento con il servizio “Telefono Donna” del Centro regionale Pari opportunità;

Obiettivi specifici:

1) Rafforzare la rete interistituzionale tra i soggetti della ATS e l’efficacia di specifici accordi/protocolli con le Prefetture e le Questure, il Tribunale dei Minori, Tribunale ordinario, Scuole, Ufficio scolastico regionale, ecc. per garantire le necessarie sinergie operative;

2) Potenziare la capacità di protezione, assistenza e sostegno delle donne e loro figli minori vittime di violenza e stalking, attraverso l’ampliamento, il sostegno e la messa in rete di specifici servizi d’ascolto dedicati arrivando ad avere:

 linea telefonica 24 ore su 24,

 punti di ascolto in almeno 10 delle 12 zone sociali;

 attività di primo intervento diffuse nel territorio regionale connesse con le 4 equipe operative multidisciplinari territorialmente funzionali alla rete da attivare con il progetto;

 più strutture residenziali per la protezione e l’accoglienza oltre alla struttura protetta già esistente a Terni, attivandone 5 nei tre Comuni più grandi (Perugia, Terni e Foligno) al servizio della rete regionale;

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3) Adottare una metodologia omogenea per la gestione degli interventi da svolgere, attraverso la messa a punto di un protocollo di lavoro condiviso, da assumere da parte di tutti i soggetti della rete, formale e informale, nella realizzazione delle fasi del percorso di uscita dalla violenza e di re- inserimento sociale ed economico;

4) Sviluppare interventi di integrazione sociale e lavorativa mirati a garantire adeguati percorsi post-accoglienza, attraverso l’intervento delle due Provincie e dei servizi per l’Impiego da loro gestiti, nonché dei SAL (Servizi Accompagnamento al Lavoro) comunali.

5) Raccogliere dati e valutazioni sul fenomeno della violenza contro le donne e assistita dai minori per migliorare l’efficacia delle azioni e definire azioni culturali per prevenire e contrastare la violenza di genere

Risultati Attesi

- Attivazione di n. 5 nuovi punti di ascolto dedicati (da n. 5 a n. 10): Assisi, Gubbio, Narni, Amelia, Orvieto e messa in rete con quelli pre-esistenti, al fine di assicurare una copertura del servizio estesa, capillare, coordinata ed integrata;

- Estensione del servizio di prima accoglienza telefonica alle 24 ore su 24 collegato al numero verde regionale del Telefono Donna, in modo da poter fornire alle donne vittime un primo ordine di risposte integrate e coerenti con la rete territoriale dei servizi e con il protocollo di intervento condiviso;

- rafforzamento della rete territoriale di primo intervento riferita alle 12 zone sociali, in diretta connessione con il Telefono Donna;

- attivazione di 4 equipe operative multidisciplinari territorialmente funzionali alla rete;

- rafforzamento della rete regionale delle strutture residenziali per le donne maltrattate anche con figli minori mediante: a) consolidamento della struttura protetta ad indirizzo segreto esistente nel Comune di Terni; b) attivazione di 4 strutture, 3 di accoglienza (Perugia, Terni e Foligno) e 1 protetta (Perugia);

- ampliamento e qualificazione della rete formale e informale;

- Costituzione di un Osservatorio Regionale di monitoraggio e valutazione in itinere e finale degli interventi di tutela e protezione ((accoglienza, consulenza psicologica, assistenza legale, assistenza sanitaria e sociale, assistenza per la fase processuale, ecc.), volto ad evidenziare l’evoluzione del fenomeno e l’efficacia dei risultati degli interventi anche in relazione alle ricadute occupazionali e di re-inserimento socio-economico delle vittime.

Partner del Progetto (n. 26)

Comune di Perugia (Capofila del Progetto), Regione dell’Umbria, Centro regionale per le Pari Opportunità, Province di Perugia e Terni, Comuni di Amelia, Assisi, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Spoleto e Terni, Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni, ASL n. 1 e n. 2.

Oltre a questi sono partner attivi dei servizi: Cooperativa Borgo Rete, Cooperativa il Cerchio, Associazione il Pettirosso, Rete Donne Antiviolenza Onlus, Cooperativa ASAD, Associazione Donne contro la guerra, Cooperativa La Coccinella, Forum donne di Amelia e CIPSS.

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