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INTRODUZIONE. Questo ebook contiene delle lettere ad Anna, scritte da suoi coetanei del 2022.

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Academic year: 2022

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INTRODUZIONE

Dopo aver letto il diario di Anna Frank non si può non considerarne l'autrice una propria amica intima con la quale si vorrebbe poter parlare e confidarsi.

Questo ebook contiene delle lettere ad Anna, scritte da suoi coetanei del 2022.

Lettere che vorrebbero attraversare lo spazio e il tempo e arrivare fino a

lei.

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Lunedì, 19 luglio 1943.

Cara Kitty,

domenica Amsterdam Nord è stata gravemente bombardata. La devastazione dev'essere terribile. Intere strade sono in rovina e ci vorrà molto tempo prima che tutti i corpi siano dissepolti.

Finora si contano duecento morti e innumerevoli feriti; gli

ospedali sono zeppi. Si sente parlare di bambini che vagano per le rovine fumanti cercando i genitori morti. Mi vengono i brividi quando ripenso a quel cupo lontano rullio segno della

distruzione che si avvicina.

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

mi dispiace tantissimo per i bombardamenti è davvero una brutta notizia, immagino come vi possiate essere sentiti, io avrei

reagito come te, sarei molto spaventata e anche molto triste.

Spero che gli ospedali riescano a curare le persone ferite anche se sono tutti pieni e per i morti (che sono davvero tanti) mi dispiace molto e anche per i poveri bambini, spero che

riusciranno a trovare la loro famiglia e se, purtroppo, non c'è più, che ne trovino una nuova.

Spero che voi stiate tutti bene, fammi avere tue notizie.

Angelica

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Anna al suo scrittoio.

(5)

Giovedì 15 1944 Cara Kitty,

è perché da tanto tempo non metto più il naso fuori di casa che vado pazza per le bellezze naturali? So benissimo che una volta l'azzurro del cielo, il cinguettio degli uccelli, il chiaro di luna e gli alberi in fiore non attiravano la mia attenzione. Qui le cose sono cambiate.

La sera di Pentecoste, per esempio, sebbene facesse tanto caldo, mi sono sforzata di tenere gli occhi aperti fino alle undici e mezza, per potere tranquillamente contemplare da sola la luna attraverso la

finestra aperta. Purtroppo questo sacrificio non servì a nulla, perché la luna spandeva troppa luce e io non potevo rischiare di tenere la finestra aperta. Un'altra sera, parecchi mesi addietro, mi trovavo per caso di sopra mentre la finestra era aperta. Non ritornai sotto se non quando la finestra dovette essere chiusa. La buia sera piovosa, la tempesta, le nubi che si rincorrevano per il cielo mi affascinavano; era la prima volta dopo un anno e mezzo che mi trovavo a faccia a faccia colla notte.

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

spero che questa situazione si risolva, che tu ritornerai a studiare a fare le cose che ti piacciono e soprattutto uscire da quel luogo segreto.

Sento, da come mi racconti, che tu ti senti come se fossi in prigione, rinchiusa in una piccola stanza, ma comunque hai sempre un briciolo di speranza, hai sempre la tua famiglia come supporto ed è importante che restiate uniti anche se molte volte non li sopporti.

Aspetto con ansia la fine della guerra e che la tua religione sia libera e che le persone non siano più uccise e perseguitate.

Cari saluti dal tuo Sambat.

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Domenica mattina, poco prima delle 11, 16 aprile 1944.

Cara Kitty,

ricordati la data di ieri, perché è molto importante nella mia vita. Non è importante per ogni ragazza aver ricevuto il primo bacio? Ebbene, lo è anche per me. Il bacio di Bram sulla mia guancia destra non conta, e neppure quello di Walker sulla mia mano destra.

Ora ti racconterò come sono giunta a quel bacio.

Ieri sera alle otto sedevo con Peter sul suo divano quando d'improvviso egli mi passò un braccio attorno.

«Spostiamoci un poco: dissi io «se no picchio la testa contro l'armadio.» Si spostò, fin quasi nell'angolo, io passai il mio braccio sotto il suo appoggiandoglielo sul dorso ed egli quasi mi sepolse appendendo il suo braccio sulla mia spalla.

Ci eravamo già seduti in questa modo altre volte, ma mai così vicini come ieri sera. Mi serrò forte a sé, il mio seno sinistro contro il suo petto; il mio cuore batteva sempre più in fretta ma non era ancora finita. Non rimase tranquillo finché il mio capo non fu appoggiato sulla sua spalla e il suo capo sul mio. Dopo circa cinque minuti mi drizzai un poco, ma egli mi riprese subito il capo fra le mani e lo strinse a sé. Oh, era così bello, non potevo neppure parlare, tanto grande era la mia gioia. Mi accarezzò un po' da maldestro, la guancia e il braccio, giocherellò coi mie riccioli, e i nostri capi rimasero l'un contro l'altro per quasi tutto quel tempo. Non ti posso esprimere la sensazione che mi pervase Kitty, ero tanto felice ed egli pure, credo.

Alle otto e mezza ci alzammo. Peter si mise le scarpe da ginnastica per non far rumore nel suo giro per la casa, e io lo stetti a guardare. Come avvenne non lo so, ma prima che scendessimo egli mi diede un bacio sui capelli, fra la guancia e l'orecchio. Corsi sotto senza voltarmi.

Sono piena di speranza per oggi.

La tua Anna

Giovedì 27 gennaio 2022

Cara Anna,

che bella notizia! Sono molto felice per te, ancora non ci posso credere: il tuo primo bacio! Credo che questo bacio sia il più importante per te. La storia che mi hai raccontato nella tua ultima lettera era molto romantica. Tutti la vorrebbero vivere! Credo che tu abbia l’eta giusta per avere un fidanzato e spero tanto che il tuo rapporto con Peter non si rovini. Ho però una domanda da farti: i tuoi genitori come reagirebbero se sapessero che hai un fidanzato e che stai raccontando tutti i tuoi pensieri in un diario?

Aspetto presto tue notizie!

Alessandro

(7)

Domenica 13 giugno 1943 Cara Kitty,

la poesia scritta da papà per il mio compleanno è troppo bella perché io non te ne faccia parte.

Siccome papà verseggia di solito in tedesco, Margot dovette provvedere alla traduzione.

Giudica tu dal brano che ti trascrivo se Margot non se l'è veramente cavata in modo brillante.

Dopo il solito breve riassunto degli avvenimenti dell'anno, la poesia prosegue così:

"Tu qui sei la più giovane sebben non più piccina Ma la vita è difficile; la sera e la mattina

Tutti quanti s'affannano a farti la lezione, E così te la contano in qualunque occasione:

"Ascolta noi adulti: ne abbiamo di esperienza!

La vita ci ha insegnato la sua sì ardua scienza".

Più si diventa vecchi e più cose s'impara;

Questa è la vecchia regola, pur se ti sembra amara.

Ogni nostro difetto ci sembra assai piccino,

Per questo critichiamo facilmente il vicino.

Perciò, buona, sopporta questi tuoi genitori, Cerchiam di giudicarti senza falsi timori.

Tu lasciati correggere, bimba, non t'arrabbiare.

Anche se queste pillole sono talvolta amare.

E' meglio far così, per stare in armonia, Mentre il tempo che passa il soffrir porta via.

Tu qui rinchiusa leggi e studi tutto il dì, Chi mai pensato avrebbe di vivere così?

Tu sei così fra noi un soffio d'aria pura

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E solo ti lamenti: "Mi arriva alla cintura La camicia più lunga e non ho più braghette.

Che cosa indosserò? Le scarpe sono strette, Per metterle dovrei tagliarmi via le dita.

Oh Dio come mi angustiano i guai della vita!".

Margot non è riuscita a tradurre in rima alcuni versi di argomento alimentare, e perciò li ho lasciati da parte. Non trovi bella la poesia? Per di più sono stata assai viziata e ho ricevuto molte belle cose, fra l'altro un libro sul mio argomento preferito, la mitologia dei greci e dei romani. Nemmeno i dolci mi sono mancati; tutti hanno versato le loro ultime riserve. Mi hanno trattata come la beniamina della famiglia, onorandomi di più di quanto io meriti.

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anne,

sono così contenta che sia il tuo compleanno e che te lo stia godendo al massimo. Mi sarebbe tanto piaciuto essere lì con te per parlare un po'. Ti ringrazio per avermi scritto la meravigliosa poesia di tuo padre e per avermi raccontato che Margot ti aiutato a trascriverla. Adoro il fatto che tuo padre in poche righe abbia riassunto tutto l'anno e tutti i tuoi momenti sia brutti che belli.

Adesso rispondo alla domanda che mi hai fatto: penso che la poesia sia bella perché è fatta con tanto amore da parte di tuo padre; un'altra cosa che mi è piaciuta di questa poesia è che la tua sorellona Margot ti abbia aiutato a trascriverla se pure non in rima.

Ti faccio tanti auguri e goditi questa festa mangiando tante caramelle.

Tua Daniela

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Sabato, 11 luglio 1942.

Cara Kitty,

è probabile che con la mia minuziosa descrizione dell'appartamento ti abbia molto annoiata, ma mi sembra necessario. E ora continuo il mio racconto, perché, sai, non era ancora terminato. Giunti sulla Prinsengracht, Miep mi condusse subito sopra, nell'alloggio segreto. Chiuse la porta dietro di noi e ci trovammo sole.

Margot era arrivata molto prima in bicicletta e ci aspettava già. La camera più grande e tutte le altre erano tanto piene di roba da non potersi descrivere.Tutte le scatole di cartone che nei mesi precedenti erano state portate all'ufficio,

giacevano alla rinfusa per terra e sui letti. La camera più piccola era zeppa fino al soffitto di materassi, coperte, lenzuola, eccetera. La sera, se volemmo dormire su dei letti in ordine, dovemmo metterci a lavorare sodo per sgomberare tutta quella roba. Mamma e Margot, che non erano più in condizione di muovere nemmeno un dito, si erano sdraiate sui pagliericci, stanche, esauste, per non dirti di più. Ma il babbo e io, i due facchini della famiglia, ci mettemmo immediatamente al lavoro.

Passammo tutta la giornata a svuotar scatole e a riempire cassetti, finché la sera cademmo stanchi morti nei nostri bei letti. Per tutto il giorno non avevamo

mangiato nulla di caldo, ma non ce ne importava; mamma e Margot erano troppo stanche e nervose per mangiare, il babbo e io avevamo troppo da fare. Martedì mattina riprendemmo il lavoro dove l'avevamo interrotto il giorno prima. Elli e Miep si occuparono delle nostre razioni alimentari, papà migliorò l'oscuramento che era insufficiente, noi ci mettemmo a fregare il pavimento della cucina e fummo di nuovo in ballo dalla mattina alla sera. Fino a mercoledì non ebbi quasi tempo di riflettere al grande cambiamento che era sopravvenuto nella mia vita. Soltanto allora, per la prima volta dopo il nostro arrivo nell'alloggio, trovai modo di riferirti quel che era accaduto, e in pari tempo di rendermi ben conto io stessa di ciò che era accaduto a me e di quanto sarebbe ancora potuto accadermi.

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

la tua attenta descrizione dell'appartamento non mi ha per niente annoiata anzi, il tuo continuo scrivere mi salva dalla noia che mi tormenta. Date le tue descrizioni della famiglia ero sicura che tu e tuo padre avreste sistemato tutto freneticamente, immagino la fame che avrete anche se penso che la vostra determinazione nel sistemare batta tutto sovrastando l'appetito. Immagino quanto possa essere difficile da accettare un cambiamento così, ma ho imparato a conoscerti insieme alla tua creatività, so che riuscirai ad adattarti alla situazione come hai sempre fatto.

La tua Alice

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Domenica, 11 luglio 1943.

Cara Kitty,

tornando per la centesima volta sul tema dell'educazione, ti dirò che faccio tutti gli sforzi per essere servizievole, amabile e carina, in modo che la pioggia delle osservazioni diventi una pioggerella. E' terribilmente difficile mantenersi così esemplare, anche non avendone voglia, davanti a gente che ti è insopportabile. Ma vedo veramente che me la cavo meglio facendo un po' l'ipocrita, invece di seguire la mia vecchia abitudine di dire a ciascuno chiaro e tondo quello che penso (sebbene nessuno mi chieda la mia opinione o ci dia peso).

Però sovente mi cade la maschera e non riesco più a contenere la rabbia per certe ingiustizie, cosicché per un altro mese non si parla d'altro che della più sfacciata ragazza del mondo. Non ti pare che talvolta io faccia pietà? Fortuna che non sono una brontolona, altrimenti diverrei acida e perderei il mio buon umore.

Ho poi deciso di mollare un po' la stenografia. E' durata troppo. Anzitutto per dedicar più tempo alle altre materie, e poi a causa degli occhi, che mi tormentano. Sono diventata molto miope e dovrei portare occhiali (che aria ridicola avrei!), ma, lo sai bene, i clandestini non possono fare tante cose... Ieri tutta la casa non parlava che degli occhi di Anna, perché mamma ha proposto di mandarmi dall'oculista assieme alla signora Koophuis. A sentire questo discorso mi tremarono le gambe, perché non è cosa da poco.

Per la strada! figurati: per la strada! Non ci posso neppur pensare. Prima ebbi una paura da morire e poi fui felice. Ma non andò tanto liscia: non tutte le autorità a cui spetta di deliberare su un passo simile furono d'accordo. Bisognò soppesare tutte le difficoltà e i rischi, sebbene Miep volesse condurmi fuori subito.

Ho tirato fuori il mio mantello grigio dall'armadio, ma è tanto piccolo che sembra quello della mia sorellina minore. Sono proprio curiosa di sapere che cosa si combinerà, ma penso che non si darà corso al progetto perché nel frattempo gli inglesi sono sbarcati in Sicilia e papà è un'altra volta persuaso che "tutto finirà presto".

Elli dà molto lavoro d'ufficio a me e Margot; noi ci sentiamo più importanti e per lei è un grande aiuto. Tutti sono capaci a rubricare corrispondenza o a tenere aggiornato un libro vendite, ma noi lo facciamo in modo molto coscienzioso.

Miep lavora come una bestia da soma a portarci roba. Quasi ogni giorno scova da qualche parte della verdura per noi e se la carica sulla bicicletta in grosse borse da pesca. E' pure lei che ogni sabato ci porta cinque libri della biblioteca.

Noi aspettiamo con ansia il sabato, appunto perché vengono i libri. Proprio come bambini che hanno da ricevere un regalo.

Chi vive normalmente non può sapere che cosa significhino i libri per noialtri rinchiusi.

Lettura, studio e radio sono le nostre distrazioni.

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

vedo che stai passando bene le tue giornate all'alloggio segreto. Volevo dirti che sono molto grata di poter leggere ogni giorno i tuoi pensieri per restarti sempre accanto e non farti sentire sola.

(11)

Sappi che tutti i tuoi sforzi verranno ripagati di sicuro in futuro e che non ti devi scoraggiare se qualche volta non riesci a trattenerti o ti scappa qualche parola di proposito.

Riesco a vedere ogni tuo progresso in ogni singola pagina, si vede che stai crescendo.

Stai diventando molto matura, lasciando da parte i tuoi lati più ribelli e a volte un po' scorbutici.

Inoltre sono molto fiera del fatto che tu, anche se in una situazione discutibile, stia continuando gli studi con molta passione.

E per finire sono molto felice che una brava persona come Miep, si stia facendo in quattro pur di aiutarvi con le scorte di cibo e che ogni sabato vi porti tanti libri solo per voi!

Un grande abbraccio, la tua Arianna.

(12)

La camera di Anna nell'alloggio segreto

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Lunedì, 19 luglio 1943

Cara Kitty,

domenica Amsterdam Nord è stata gravemente bombardata. La devastazione dev'essere terribile. Intere strade sono in

rovina e ci vorrà molto tempo prima che tutti i corpi siano dissepolti. Finora si contano duecento morti e innumerevoli

feriti; gli ospedali sono zeppi. Si sente parlare di bambini che vagano per le rovine fumanti cercando i genitori morti. Mi

vengono i brividi quando ripenso a quel cupo lontano rullio segno della distruzione che si avvicina.

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022

Cara Anna,

povera Amsterdam gravemente bombardata dai tedeschi!

Mi dispiace tanto per quelle duecento persone che sono morte soprattutto i bambini, poverini che stanno cercando i loro genitori in mezzo alle rovine.

Anna stai tranquilla l'unica soluzione è di nascondersi e di proteggere la tua famiglia, dovete solo aspettare che finisca tutta questa guerra .

Ora, Anna, devo andare, mi stanno chiamando.

Un abbraccio grande dalla tua Eleonora

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Carissima Kitty,

Ho un sacco di cose da fare. Ieri ho prima tradotto un capitolo di "La bella Nivernese" segnandomi 1000 parole. Poi quella schifosa

matematica, e poi ho tradotto ancora 3 pagine della grammatica francese.

Oggi grammatica francese e storia. Non ho proprio voglia di fare quegli stupidi i conti ogni giorno. Anche papà li trova terribili. Li so fare quasi meglio di lui, ma in realtà nessuno dei due è molto bravo, così dobbiamo sempre chiedere aiuto Margot. Sono anche impegnata con la scenografia, mi piace da matti. Sono la più brava dei tre. Ho letto gli Stormer. E' bello ma non quanto Joop ter Heul. Tra l'altro contengono quasi tutte le stesse parole, ovvio, la scrittrice è la stessa. Cissy Van Marxveldt. Scrive

benissimo. La farò sicuramente leggere ai miei figli. Poi ho letto un sacco di testi teatrali di Korner scrive bene. Per esempio: Hedwig, Il cugino di Brema, La governante, Il dominio verde e diversi altri. Mamma, Margot ed io andiamo di nuovo d'amore e d'accordo, devo dire che così è molto più gradevole. Ieri sera Margot e io eravamo distese sul mio letto, era molto stretto, ma proprio per questo divertente. Mi ha chiesto se un giorno le farò leggere il mio diario -Qualche pagina sì-le ho detto chiedendole del suo allora anche lei me lo farà leggere. Così siamo venute a parlare del futuro e le ho domandato che cosa farà da grande. Lei però non me l'ha voluto dire, ne fa un gran mistero. Ho sentito parlare di

insegnamento. Non so se sia vero, ma immagino che debba essere qualcosa in quella direzione. Però non dovrei essere così curiosa.

Stamattina ero sul letto di Peter, dopo aver cacciato via lui. Era furibondo contro di me, ma non me ne importava proprio niente. Potrebbe essere più gentile con me, perché ieri sera gli ho regalato un'altra mela. Una volta ho chiesto a Margott se mi trovo molto brutta. Lei ha risposto che sono un po' buffa è che ho begli occhi. Piuttosto vago, non trovi?

Be', a risentirci.

(15)

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

Anch'io in questo periodo ho avuto un sacco di cose da fare, tra compiti, lavori da finire e cose da sbrigare. Mi piace molto il tuo hobby di tradurre testi, ma anche io odio la matematica e condividevo quei conti da fare con mio padre, come te, solo che a differenza tua non avevo nessun altro a cui chiedere. Oggi anch'io ho fatto francese e ho finito i compiti, ma perché non mi hai detto prima della tua passione per la scenografia? E' molto interessante, vedrò di informarmi sulle opere che hai citato. Sono molto contenta che tu, tua madre e tua sorella Margot siate ritornate di nuovo in pace come prima, ma sei proprio sicura di voler far leggere il tuo diario a Margot un giorno? Io non penso che lo farei mai leggere a qualcun altro, non mi fiderei mai; ma se invece la cosa fosse reciproca, come dici tu, allora potrei pensarci.

Riguardo Margot prova a chiederle quali sono i suoi sogni in un momento in cui magari la senti sicura di se stessa, ma ricorda di non insistere; stessa cosa per Peter, neanche a anche a me piace il suo atteggiamento, ma se continua così ti consiglio di non dargli retta.

La tua Alessia

(16)

Venerdì, 10 settembre 1943.

Cara Kitty,

ogni volta che ti scrivo è successo qualcosa di speciale, ma è più facile che si tratti di cose sgradevoli che di gradevoli. Oggi invece si tratta di una cosa davvero meravigliosa.

Mercoledì sera, 8 settembre, stavamo ascoltando la radio delle sette e la prima cosa che udimmo fu: "Ecco la migliore notizia di tutta la guerra: I'Italia ha capitolato!", l'Italia si è arresa senza condizioni! Alle otto e un quarto cominciò radio Orange: "Ascoltatori, un'ora fa, avevo appena finito di scrivere la cronaca della giornata, quando venne la splendida notizia della capitolazione dell'Italia. Posso dirvi che non ho mai gettato con tanto piacere il foglio nel cestino!". Furono suonati "God save the king", l'inno

americano e l'"Internazionale". Come sempre, radio Orange solleva il cuore senza essere troppo ottimista.

Però abbiamo anche dei fastidi: si tratta del signor Koophuis, al quale, come sai, siamo tutti molto affezionati. Per quanto non stia mai bene, si lagni di dolori, non possa

mangiar molto né camminare a lungo, tuttavia è sempre animato e ammirevolmente coraggioso. «Quando entra il signor Koophuis è come sorgesse il sole» ha detto mamma una volta e ha perfettamente ragione.

Ora deve entrare in ospedale per una noiosissima operazione all'intestino, e ci resterà almeno un mese. Avresti dovuto veder come si è congedato da noi! Sembrava che andasse semplicemente a fare una commissione.

La tua Anna

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anne,

Mi piace molto che mi informi di tutto quello che ti sta succedendo e soprattutto di quello che stai vivendo.

La sconfitta dell’Italia potrebbe essere il passo verso la vittoria e la fine della guerra. Che ne pensi?

Comunque bellissimi gli inni, sia “God Save The Queen” sia quello americano, li adoro e li ascolterei per ore.

Mi dispiace un sacco per il signor Koophius, è iniziato tutto con dei dolori e ora lo devono operare. Speriamo che l’operazione vada bene e che si rimetta presto.

Tuo Luca

(17)

Giovedì, 25 marzo 1943.

Cara Kitty,

mamma, papà, Margot e io eravamo ieri tranquillamente seduti l'uno accanto all'altro, quando entrò Peter che sussurrò qualcosa nell'orecchio a papà. Sentii vagamente "un barile rovesciato nel magazzino" e "qualcuno sta frugacchiando alla porta". Anche Margot aveva inteso così, ma cercò di calmarmi, perché io naturalmente ero pallidissima e molto nervosa, quando papà, subito dopo, uscì dalla porta con Peter.

Noi tre stemmo ad aspettare. Due minuti dopo venne su la signora, che era stata sotto nell'ufficio privato a sentire la radio. Raccontò che Pim le aveva ingiunto di chiudere la radio e di tornarsene su piano piano. Ma, come succede, proprio quando si vuol far piano i gradini di una vecchia scala scricchiolano ancora di più. Altri cinque minuti dopo tornarono Peter e Pim anche loro pallidissimi, e ci raccontarono le loro avventure...

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

devi aver provato molta paura e mentre leggevo ne è venuta molta anche a me, ma per fortuna si è risolto tutto solo con un grande spavento e state tutti bene.

Come hai detto tu è facile ridere a cose finite, ma non è così facile capire le situazioni nel momento in cui succedono.

Qualche giorno fa c’era il temporale ed è saltata la corrente e sono rimasto al buio da solo. Al momento mi sono spaventato molto, ma appena è tornata la corrente mi sono sentito meglio.

Non essere triste perché vedrai che la fine della guerra è vicina ed io e te ci

incontreremo e faremo scampagnate tra i boschi, pic-nic, corse e divertimenti vari.

A te cosa piacerebbe fare finita la guerra?

Aspetto impaziente la tua risposta.

Tuo Riccardo

(18)

Sabato, 13 maggio 1944.

Cara Kitty,

ieri era il compleanno di papà e l'anniversario delle nozze di papà e mamma. La donna della pulizia non era in ufficio e il sole splendeva come non lo avevo mai visto splendere nel 1944. Il nostro castagno è tutto in fiore e carico di foglie; è molto più bello che l'anno passato.

Papà ha ricevuto in regalo da Koophuis una biografia di Linneo, da Kraler un libro sulla natura, da Dussel "Amsterdam te Water", da Van Daan un'enorme scatola splendidamente presentata e contenente tre uova, una bottiglia di birra, una di yoghurt e una cravatta verde. In paragone, il nostro vasetto di sciroppo era alquanto meschino. Le mie rose hanno un profumo delizioso, diversamente dai garofani di Miep ed Elli, che non hanno odore ma sono pure splendidi. Lo abbiamo viziato bene. Sono arrivate cinquanta paste; che bellezza! Il babbo ha offerto pan pepato, birra ai signori e yoghurt alle signore. Soddisfazione generale!

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022

Cara Anna,

Sono felice che sia andato tutto al meglio e che tuo papà abbia ricevuto tanti regali, sia belli, che brutti.

Anche ai miei compleanni è così ad esempio, due anni fa pensavo che si fossero dimenticati di comprarmi il regalo, ma alla fine ho scoperto che mi avevano organizzato una festa a sorpresa con delle mie amiche.

Quel giorno è stato bellissimo anche se l'ho passato a scuola.

Spero che le cose per voi vadano sempre meglio.

La tua Giulia

P.S. Fa gli auguri al tuo papà anche da parte mia

(19)

Venerdì, 20 novembre 1942.

Cara Kitty,

non sappiamo bene, tanti quanti siamo, che contegno ci convenga tenere. Finora non ci erano mai giunte molte notizie riguardanti gli ebrei, e credevamo che il meglio fosse starcene allegri finché possibile. Poi Miep cominciò a lasciarsi sfuggire di tanto in tanto qualche parola sulla tremenda sorte di un amico, e ogni volta mamma e la signora Van Daan si mettevano a

piangere, cosicché Miep preferì non raccontar più niente. Ma Dussel fu letteralmente assalito di domande e i racconti che ci fece erano così orrendi e barbari, che non potevano certo entrare da un orecchio per uscire dall'altro.

Però, quando la prima impressione è passata, bisogna che ci rimettiamo a scherzare. Non serve a nulla, né a noi né a quelli di fuori, restar sempre torvi come nel primo momento. E che senso avrebbe far del nostro rifugio un rifugio malinconico?

Qualunque cosa io faccia non posso non pensare agli altri che sono via. E se mi vien da ridere per qualche cosa, mi fermo subito spaventata, pensando che è una vergogna esser così allegra.

Ma devo piangere tutto il giorno? No, non posso, e bisogna pur che passi, questa tristezza.

A questi motivi di malinconia se ne aggiunge un altro, ma questo è di natura del tutto personale ed è meno che nulla, di fronte alle miserie che ti ho raccontato. Però non posso non dirti, che in questi ultimi tempi mi sento molto abbandonata. C'è un gran vuoto attorno a me. Prima non ci pensavo mai, e i miei divertimenti e le mie amiche bastavano a riempirmi la vita. Ora io penso o a quelle sciagure o a me stessa. E alla fine sono giunta alla scoperta che il babbo, per quanto mi sia caro, non può sostituire tutto il mio piccolo mondo di prima. Ma perché importunarti con queste pazzie? Sono molto ingrata, Kitty, lo so, ma spesso mi gira la testa, quando tutti se la prendono con me e poi debbo ancor pensare a quelle altre miserie!

La tua Anna.

Giovedì 27 gennaio 2022 Cara Anna,

mi fa piacere sentirti. Il mondo fuori di lì è veramente spaventoso e pieno di ingiustizie e sofferenze. Mi piacerebbe quindi aiutarti a tenere il morale alto ricordandoti tutti i momenti piacevoli e di divertimento che avevamo prima e che vedrai, torneranno presto. Ad esempio ti ricordi quando siamo andati al nuovo bar a mangiare il gelato e a te è caduto sul vestito nuovo?

Quante risate.

Ti ricordi quando siamo andati alla festa del paese e abbiamo ballato tutto il pomeriggio? Ci siamo divertite un sacco.

Cerca di mantenere alto il morale sono sicura che ci rivedremo presto.

Sara

(20)

Fine

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