FOCUS UE/EFTA MERCATO AUTOVETTURE
AD ALIMENTAZIONE ALTERNATIVA
Rapporto trimestrale sull’andamento del mercato europeo delle autovetture ad alimentazione alternativa
AREA STUDI E STATISTICHE
GENNAIO/GIUGNO 2020
Indice
3. Il mercato europeo delle nuove autovetture in sintesi, Gennaio-Giugno 2020 4. Trend del mercato autovetture: tutte le alimentazioni
6. Tab.1.Paesi/Alimentazioni: volumi, variazioni % 1°S 2020/2019, quote alimentazione 7. Tab.2.Paesi/Alimentazioni: Volumi e quote alimentazione sui mercati nazionali, 1°S 2020 13. Covid-19 e industria automobilistica
16. Trend del mercato autovetture ad alimentazione alternativa 20. Major markets ad alimentazione alternativa
28. Mercato auto elettriche (puro elettrico, ibride plug-in) 32. Box: Rete infrastrutturale
33. Mercato auto ibride (escluso ibride plug-in) 34. Mercato auto a gas
35. Mercati extra-UE di passenger vehicles ad alimentazione alternativa 37. Infografica
Pubblicato il 9.10.2020
Area Studi e Statistiche, tel. 011 5546526 Marisa Saglietto, Responsabile, [email protected]
ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica – è una delle maggiori associazioni di categoria aderenti a CONFINDUSTRIA. Nata nel 1912, da oltre 100 anni ha l’obiettivo di rappresentare gli interessi delle Associate nei confronti delle istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali e di provvedere allo studio e alla risoluzione delle
problematiche tecniche, economiche, fiscali, legislative, statistiche e di qualità del comparto automotive.
L’Associazione è strutturata in 3 Gruppi merceologici, ciascuno coordinato da un Presidente.
Componenti: comprende i produttori di parti e componenti di autoveicoli; Carrozzieri e Progettisti: comprende le aziende operanti nel settore della progettazione, ingegnerizzazione, stile e design di autoveicoli e/o parti e componenti destinati al settore autoveicolistico; Costruttori: comprende i produttori di autoveicoli in genere – inclusi camion, rimorchi, camper, mezzi speciali e/o dedicati a specifici utilizzi - ovvero allestimenti ed attrezzature specifiche montati su autoveicoli.
La filiera produttiva automotive in Italia 5.529 imprese
274.000 addetti (diretti e indiretti), più del 7% degli occupati del settore manifatturiero italiano
105,9 miliardi di Euro di fatturato, pari all’11% del fatturato della manifattura in Italia e al 6,2% del PIL italiano 76,3 miliardi di Euro di prelievo fiscale sulla motorizzazione
Sintesi del mercato europeo delle autovetture per tipo di motorizzazione.
Gennaio/Giugno 2020
L’indagine ACEA sul mercato delle autovetture per tipo di motorizzazione riguarda l’area UE a 24 Paesi (sono esclusi Bulgaria, Croazia, Malta) allargata all’EFTA e al Regno Unito. L’area indagata conta, per il 1° semestre 2020, oltre 5,08 milioni di nuove immatricolazioni, -39% sul 1° semestre 2019, risultato delle seguenti flessioni trimestrali tendenziali: -26% a gennaio-marzo e -52% a aprile-giugno.
Da inizio anno si tratta di una perdita in volumi pari a 3,26 milioni di autovetture, di cui 1,2 milioni di auto diesel, 2,23 milioni di auto a benzina e un aumento dei volumi di auto ad alimentazione alternativa per 169mila unità.
Nel 2° trimestre 2020, le immatricolazioni registrano un calo del 56,7% per le auto diesel (-46% a gennaio-giugno), un calo del 57,5% per le auto a benzina (-45% nel cumulato da inizio anno) e una leggera flessione del 4,3% per le auto ad alimentazione alternativa dopo l’aumento del 48% nel 1° trimestre (+20,6% a gennaio-giugno).
Il mercato auto con alimentazione alternativa totalizza 988.550 nuove immatricolazioni e una quota del 19,5% sul totale mercato (era del 9,8% a gennaio-giugno 2019).
Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa cresce sia in volumi, a fronte di un mercato complessivo in forte calo, sia in peso percentuale.
Le vendite di auto ricaricabili (ECV) realizzano ottimi risultati in tutti i mercati (con le sole eccezioni di Cipro e Norvegia), grazie ad un arretrato di ordini, nuovi modelli e politiche di supporto.
Nel 1° semestre il mercato delle auto ricaricabili aumenta del 61,5% e quello delle auto ibride mild-full del 15,7%, mentre le vendite di auto a gas calano del 41% rispetto a gennaio-giugno 2019.
Da gennaio a giugno 2020, quasi 1 consumatore su 5 ha optato per l’acquisto di modelli a trazione alternativa (19,5% di quota), con una scelta preponderante per i modelli elettrificati (40,4% ricaricabili, 52% ibride tradizionali, 7,5% gas).
In termini di volumi, la Germania è leader del mercato auto “green” europeo, con 208.110 nuove immatricolazioni di auto (+46%) e una quota del 21,1%; seguono ai primi posti Regno Unito (141.937 unità), Francia (129.851) e Italia (128.818).
Figura 1. UE/EFTA/UK – IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE NUOVE PER ALIMENTAZIONE, 1°S 2019/1°S 2020 Quote per tipo di alimentazione, differenze tendenziali in volumi e in percentuale
Trend del mercato autovetture: tutte le alimentazioni
Nel 1° semestre 2020 il mercato UE/EFTA/UK delle autovetture nuove risulta in calo del 39% rispetto all’analogo periodo del 2019, con 5,08 milioni di unità.
Il mercato delle auto diesel si ridimensiona del 46%, pari ad una perdita di 1,2 milioni di unità e una quota di mercato del 27,9% (era del 31,4% a gennaio-giugno 2019).
Il mercato diesel conta a fine giugno 1.415.437 autovetture nuove immatricolate.
La riduzione trimestrale del mercato di auto diesel vale un delta negativo di 463mila unità nel 1° trimestre e di 743mila nel secondo. Da inizio anno i cali tendenziali maggiori si registrano in Italia (-258mila), Germania (-225mila), Regno Unito (-220mila) e Francia (-177mila). Nei cinque major markets è stato venduto il 72% delle auto diesel nuove immatricolate in UE/EFTA/UK.
Solo in Irlanda le vendite di auto diesel hanno una quota superiore al 40% sul totale mercato. In Italia le auto diesel valgono il 34,7% del mercato, una quota superiore agli altri major markets che si fermano in Germania al 32%, Francia al 31%, Spagna al 28% e Regno Unito al 18%. Le quote più basse si registrano in Norvegia (11,3%) e Paesi Bassi (5,1%).
Nel 1° semestre 2020 le vendite di auto a benzina sono 2,68 milioni, -45% su base annua, il 53% delle vendite complessive (6,1 punti in meno della quota di 58,8% di gennaio-giugno 2019). Lituania e Paesi Bassi hanno le quote di auto a benzina più alte tra i Paesi europei, oltre il 70% del proprio mercato, mentre Islanda (23,5%) e Norvegia (10,4%) le più basse.
Nel 1° semestre 2020, con un aumento del 20,6%, sono state immatricolate 988mila auto ad alimentazione alternativa, il 19,5% delle vendite complessive. Al buon andamento del mercato nel 1° trimestre del 2020 (+48% e 19% di quota) segue una flessione del 4,3% nel 2° trimestre, con una quota che sale al 20,1% del mercato (era il 10,1% ad aprile-giugno 2019).
La crescita del mercato “green” è determinata dalla vendita di auto elettrificate (ECV+HEV).
Si evidenzia proprio a partire dall’ultimo trimestre del 2019 “uno scatto” in avanti delle vendite di modelli ricaricabili (Figura 5 nella pagina successiva).
Figura 2. UE/EFTA/UK – IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE NUOVE PER ALIMENTAZIONE, 1°S 2020/1°S 2019 in % sul totale mercato
Figura 3. UE/EFTA/UK – QUOTA IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NUOVE DIESEL PER PAESE, 1° S 2020
Figura 4. UE/EFTA/UK – QUOTA IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NUOVE A BENZINA PER PAESE, 1°S 2020
Figura 5. UE/EFTA/UK – IMMATRICOLAZIONI TRIMESTRALI DI AUTO ECV (BEV+PHEV) DAL 2014 AL 2020
TABELLA 1. UE/EFTA/UK – IMMATRICOLAZIONI di AUTO NUOVE PER PAESE E ALIMENTAZIONE, 1°S 2020/1°S 2019 Volumi, quote e variazioni percentuali tendenziali
1S2020%1S2019%Var. %1S2020%1S2019%Var. %1S2020%1S2019%Var. %1S2020%1S2019%Var. % AUSTRIA42.8913,067.7192,6-36,752.7612,096.1372,0-45,117.1351,712.0531,542,2112.7872,2175.9091,8-35,9 BELGIUM69.5004,995.7893,7-27,4122.4654,6194.5684,0-37,124.6402,520.1302,522,4216.6054,3310.4874,2-30,2 CYPRUS1.5110,12.2460,1-32,72.6560,13.7610,1-29,42350,05340,1-56,04.4020,16.5410,1-32,7 CZECH REPUBLIC26.7871,934.8671,3-23,263.6012,490.3981,8-29,67.0400,75.1620,636,497.4281,9130.4271,7-25,3 DENMARK22.1671,632.0261,2-30,854.3642,080.5831,6-32,512.2831,29.6191,227,788.8141,7122.2281,6-27,3 ESTONIA4.0550,36.4590,2-37,25.5700,29.9710,2-44,11.8430,21.5860,216,211.4680,218.0160,2-36,3 FINLAND6.8950,512.3020,5-44,023.7890,935.9140,7-33,816.6401,712.0641,537,947.3240,960.2800,9-21,5 FRANCE222.97615,8399.63915,2-44,2362.97113,6686.09514,0-47,1129.85113,180.7089,860,9715.79814,11.166.44212,0-38,6 GERMANY383.40027,1608.75323,2-37,0619.10823,11.098.02922,4-43,6208.11021,1142.21017,446,31.210.61823,81.848.99223,1-34,5 GREECE10.0980,716.4980,6-38,820.7430,845.0480,9-54,05.7290,64.0110,542,836.5700,765.5570,7-44,2 HUNGARY11.7810,815.8970,6-25,931.1131,253.5461,1-41,912.7741,35.0770,6151,655.6681,174.5201,1-25,3 IRELAND23.3141,638.3451,5-39,219.8630,732.8310,7-39,59.6681,09.5821,20,952.8451,080.7581,6-34,6 ITALY202.90814,3461.24217,6-56,0252.3269,4470.2909,6-46,3128.81813,0151.72918,5-15,1584.05211,51.083.26111,4-46,1 LATVIA2.3740,23.5820,1-33,74.0020,15.6500,1-29,28190,18880,1-7,87.1950,110.1200,1-28,9 LITHUANIA2.4320,24.2000,2-42,112.3160,517.8070,4-30,82.0690,21.4840,239,416.8170,323.4910,4-28,4 LUXEMBOURG7.9390,6-##########9.7980,4-3.0560,300,0#DIV/0!20.7930,40,4 NETHERLANDS8.1100,619.2010,7-57,8111.0734,1171.6293,5-35,338.9723,934.9494,311,5158.1553,1225.7793,4-30,0 POLAND32.9782,356.7162,2-41,9119.8644,5197.6054,0-39,326.8632,723.8322,912,7179.7053,5278.1533,5-35,4 PORTUGAL21.9801,650.8471,9-56,830.6711,165.7971,3-53,412.1971,211.9511,52,164.8481,3128.5951,5-49,6 ROMANIA14.4861,020.7260,8-30,128.8501,146.9291,0-38,56.2700,63.9650,558,149.6061,071.6200,9-30,7 SLOVAKIA8.5370,613.1690,5-35,221.9210,836.8460,8-40,53.5570,42.0600,372,734.0150,752.0750,6-34,7 SLOVENIA9.9870,712.8380,5-22,218.1840,726.8180,5-32,21.6800,21.7780,2-5,529.8510,641.4340,5-28,0 SPAIN95.8806,8192.0797,3-50,1183.1886,8427.3468,7-57,160.7866,173.0188,9-16,8339.8546,7692.4437,2-50,9 SWEDEN32.0402,360.3582,3-46,949.1161,875.4531,5-34,944.5294,532.0713,938,8125.6852,5167.8822,2-25,1 EUROPEAN UNION1.265.02689,42.225.49884,9-43,22.220.31382,93.969.05180,9-44,1775.56478,5640.46178,221,14.260.90383,96.835.01081,1-37,7 EU141.150.09881,32.054.79878,4-44,01.912.23671,43.479.72070,9-45,0712.41472,1594.09572,519,93.774.74874,36.128.61310,0-38,4 EU (New Members)114.9288,1170.7006,5-32,7308.07711,5489.33110,0-37,063.1506,446.3665,736,2486.1559,6706.3979,2-31,2 ICELAND8160,12.3350,1-65,19850,03.3020,1-70,22.3910,21.6570,244,34.1920,17.2940,1-42,5 NORWAY6.6980,511.7370,4-42,96.1620,213.2280,3-53,446.3644,753.2446,5-12,959.2241,278.2091,1-24,3 SWITZERLAND23.9401,742.8111,6-44,156.9672,197.6252,0-41,622.2942,316.7002,033,5103.2012,0157.13610,3-34,3 EFTA31.4542,256.8832,2-44,764.1142,4114.1552,3-43,871.0497,271.6018,7-0,8166.6173,3242.6393,0-31,3 UNITED KINGDOM118.9578,4339.33012,9-64,9392.60814,7822.52116,8-52,3141.93714,4107.39413,132,2653.50212,91.269.24515,9-48,5 EU + EFTA + UK1.415.437100,02.621.711100,0-46,02.677.035100,04.905.727100,0-45,4988.550100,0819.456100,020,65.081.022100,08.346.894100,0-39,1 EU14 + EFTA + UK1.300.50991,92.451.01193,5-46,92.368.95888,54.416.39690,0-46,4925.40093,6773.09094,319,74.594.86790,47.640.49728,9-39,9 Area Studi e Statistiche ANFIA su dti ACEA
DIESELBENZINAALIMENTAZIONE ALTERNATIVATOTALE
Tabella 2. UE/EFTA/UK – IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NUOVE PER PAESE E ALIMENTAZIONE, 1°S 2020 Volumi e quote alimentazioni sul mercato Paese
VolumiQuota sul totale Paese BEVPHEVHEVGASAFVDIESELBENZINATOTALEBEVPHEVHEVGASAFVDIESELBENZINATOTALE AUSTRIA4.8122.5759.52422417.13542.89152.761112.787AUSTRIA4,32,38,40,215,238,046,8100,0 BELGIUM4.9279.1198.9211.67324.64069.500122.465216.605BELGIUM2,34,24,10,811,432,156,5100,0 CYPRUS112242351.5112.6564.402CYPRUS0,20,05,10,05,334,360,3100,0 CZECH REPUBLIC1.2547474.1179227.04026.78763.60197.428CZECH REPUBLIC1,30,84,20,97,227,565,3100,0 DENMARK3.7184.5524.013012.28322.16754.36488.814DENMARK4,25,14,50,013,825,061,2100,0 ESTONIA109261.2834251.8434.0555.57011.468ESTONIA1,00,211,23,716,135,448,6100,0 FINLAND1.4365.8508.2191.13516.6406.89523.78947.324FINLAND3,012,417,42,435,214,650,3100,0 FRANCE45.01820.19760.5094.127129.851222.976362.971715.798FRANCE6,32,88,50,618,131,250,7100,0 GERMANY44.44049.541109.6704.459208.110383.400619.1081.210.618GERMANY3,74,19,10,417,231,751,1100,0 GREECE1352324.7146485.72910.09820.74336.570GREECE0,40,612,91,815,727,656,7100,0 HUNGARY1.00290510.8521512.77411.78131.11355.668HUNGARY1,81,619,50,022,921,255,9100,0 IRELAND1.8891.1666.6139.66823.31419.86352.845IRELAND3,62,212,50,018,344,137,6100,0 ITALY9.9405.80062.31950.759128.818202.908252.326584.052ITALY1,71,010,78,722,134,743,2100,0 LATVIA10040639408192.3744.0027.195LATVIA1,40,68,90,611,433,055,6100,0 LITHUANIA1611.9082.0692.43212.31616.817LITHUANIA1,00,011,30,012,314,573,2100,0 LUXEMBOURG7018011.55133.0567.9399.79820.793LUXEMBOURG3,43,97,50,014,738,247,1100,0 NETHERLANDS14.4985.61018.40046438.9728.110111.073158.155NETHERLANDS9,23,511,60,324,65,170,2100,0 POLAND1.1301.37122.5831.77926.86332.978119.864179.705POLAND0,60,812,61,014,918,466,7100,0 PORTUGAL3.6603.7564.32645512.19721.98030.67164.848PORTUGAL5,65,86,70,718,833,947,3100,0 ROMANIA5914.5131.1666.27014.48628.85049.606ROMANIA1,20,09,12,412,629,258,2100,0 SLOVAKIA3283062.5933303.5578.53721.92134.015SLOVAKIA1,00,97,61,010,525,164,4100,0 SLOVENIA689940511.6809.98718.18429.851SLOVENIA2,30,03,10,25,633,560,9100,0 SPAIN5.1775.56646.1453.89860.78695.880183.188339.854SPAIN1,51,613,61,117,928,253,9100,0 SWEDEN9.20923.34910.3311.64044.52932.04049.116125.685SWEDEN7,318,68,21,335,425,539,1100,0 EUROPEAN UNION154.935141.509404.90774.213775.5641.265.0262.220.3134.260.903EUROPEAN UNION3,63,39,51,718,229,752,1100,0 EU14149.560138.114355.25569.485712.4141.150.0981.912.2363.774.748EU144,03,79,41,818,930,550,7100,0 EU (New Members)5.3753.39549.6524.72863.150114.928308.077486.155EU (New Members)1,10,710,21,013,023,663,4100,0 ICELAND1.069754547212.3918169854.192ICELAND25,518,013,00,557,019,523,5100,0 NORWAY28.50312.0695.790246.3646.6986.16259.224NORWAY48,120,49,80,078,311,310,4100,0 SWITZERLAND5.7074.41011.80337422.29423.94056.967103.201SWITZERLAND5,54,311,40,421,623,255,2100,0 EFTA35.27917.23318.14039771.04931.45464.114166.617EFTA21,210,310,90,242,618,938,5100,0 UNITED KINGDOM30.95719.50891.472141.937118.957392.608653.502UNITED KINGDOM4,73,014,00,021,718,260,1100,0 EU + EFTA + UK221.171178.250514.51974.610988.5501.415.4372.677.0355.081.022EU + EFTA + UK4,43,510,11,519,527,952,7100,0 EU14 + EFTA + UK215.796174.855464.86769.882925.4001.300.5092.368.9584.594.867EU14 + EFTA + UK4,73,810,11,520,128,351,6100,0 Fonte: ACEA
Sul fronte ambientale, le politiche anti-diesel hanno rallentato i progressi sui cambiamenti climatici negli anni 2017-2019. Secondo il monitoraggio dell’Agenzia europea dell’Ambiente (AEA), dopo un calo costante dal 2010 al 2016, di quasi 22 grammi di CO2 per chilometro (gCO2/km), le emissioni medie delle nuove autovetture sono aumentate nel 2017 e nel 2018 di 2,7 gCO2/km in totale. Secondo i dati provvisori, la tendenza al rialzo è proseguita con un ulteriore aumento di 1,6 gCO2/km nel 2019, raggiungendo i 122,4 grammi di CO2 per chilometro.
Questo risultato rimane al di sotto dell'obiettivo di 130 gCO2/km applicato fino al 2019, ma ben al di sopra dell'obiettivo dell'UE di 95 gCO2/km che si applica quest'anno. La penetrazione nel mercato delle auto elettriche non è stata sufficiente a compensare l’aumento di CO2 nel 2019.
In media, le emissioni di CO2 delle auto diesel (127,0 gCO2/km) sono ormai molto vicine a quelle delle auto a benzina (127,6 gCO2/km). La differenza di 0,6 g CO2/km è stata la più bassa osservata dall'inizio del monitoraggio.
Circa il 38% delle nuove immatricolazioni di auto ha riguardato i SUV. Rispetto ad altre auto dello stesso segmento, i SUV sono in genere più pesanti e hanno motori più potenti e aree frontali più ampie, tutte caratteristiche che aumentano il consumo di carburante. La maggior parte dei nuovi SUV immatricolati risulta alimentata a benzina, con emissioni medie di 134 gCO2/km, circa 13 g CO2/km in più rispetto alle emissioni medie delle altre auto nuove a benzina.
La massa media delle auto nuove è aumentata di 30 kg dal 2018 al 2019. L'aumento di massa è stato osservato per tutti i segmenti di veicoli (auto regolari piccole, medie, grandi e SUV) e per le auto a benzina e diesel.
Le vendite di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) e veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno continuato ad aumentare fino a raggiungere il 3,6% di quota nel 2019 rispetto al 2,5% nel 20181. Nel 2019 il 52% delle auto BEV del mercato europeo è stata registrata in Paesi Bassi, Germania e Norvegia. Le quote combinate di registrazioni PHEV e BEV erano più alte in Norvegia (56% del mercato auto), Islanda (18%), Paesi Bassi (16%) e Svezia (11%).
Questi sono stati anche alcuni dei pochi paesi in cui le emissioni medie delle auto nuove sono diminuite dal 2018 al 2019.
I veicoli ibridi elettrici (HEV) (non plug-in) hanno rappresentato circa il 6% delle nuove immatricolazioni.
Figura 6. UE, EMISSIONI MEDIE DI CO2 DELLE NUOVE AUTO IMMATRICOLATE, g/km
1 Elaborazioni ANFIA su dati ACEA pubblicate sull’annuario statistico Automobile in cifre https://www.anfia.it/it/automobile-in- cifre/statistiche-internazionali/immatricolazioni
Secondo AEA, i paesi europei che hanno promosso attivamente i veicoli elettrici hanno ridotto significativamente le emissioni medie di CO2 delle nuove auto. Ciò ha comportato anche altri vantaggi evidenti, come la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici, inclusi gli ossidi di azoto (NOx) e il particolato.
Verifica delle emissioni dei veicoli
Le emissioni dei nuovi veicoli vengono sistematicamente testate utilizzando procedure di "omologazione". Dal 2017 è stata introdotta la nuova procedura WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure), con l'obiettivo di sostituire gradualmente l'obsoleto New European Driving Cycle (NEDC). Il WLTP consente di ottenere informazioni più realistiche sulle emissioni dei veicoli nelle prove di omologazione. Ai fini della conformità delle rilevazioni, nel 2019 vengono utilizzati i valori delle emissioni NEDC.
Nel 2018, gli Stati membri hanno comunicato fattori di emissione sia NEDC che WLTP per circa 4,4 milioni di automobili (circa il 30% delle nuove immatricolazioni). Per quei veicoli, il fattore di emissione WLTP era in media del 20% superiore al fattore di emissione NEDC.
Rispetto degli obiettivi
La Commissione europea confermerà se i singoli produttori o pool hanno raggiunto i propri obiettivi annuali specifici, che si basano sulla massa media delle auto immatricolate, quando l'AEA pubblicherà i dati finali alla fine del 2020 o all'inizio del 2021.
Obiettivo 2021
Per raggiungere il target dell’UE di 95 gCO2/km al 2021, occorre che la media delle emissioni si riduca ancora di 27,4 g/km rispetto al valore provvisorio del 2019 (procedura NEDC).
I Governi di tutta l'UE devono intensificare gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica e attuare significativi incentivi all'acquisto per i consumatori (come pagamenti di bonus e premi) per stimolare le vendite di auto a propulsione alternativa.
Il target emissivo previsto corrisponde a un consumo di carburante di circa 4,1 l/100 km di benzina o 3,6 l/100 km di gasolio.
Gli obiettivi di emissione vincolanti per i produttori sono fissati in base alla massa media dei loro veicoli, utilizzando una curva del valore limite. Ciò significa che ai produttori di auto più pesanti sono consentite emissioni più elevate rispetto ai produttori di auto più leggere. La curva è impostata in modo tale da raggiungere gli obiettivi per le emissioni medie in tutta la flotta dell'UE.
Dal 2021 i costruttori che vendono le loro auto sul mercato europeo potrebbero trovarsi a pagare multe molto salate. A partire da quella data infatti la media complessiva delle emissioni di CO2 prodotte dalla gamma di ciascun produttore di auto in UE dovrà essere minore o uguale a 95 grammi per chilometro. Nel 2020 la media totale delle Case varrà per il 95% della gamma. Ciascun produttore potrà infatti scegliere il 5% dei modelli in vendita che non verranno conteggiati. Dal 2021 invece il calcolo sarà fatto su tutti i prodotti.
La Commissione europea ha introdotto anche dei sistemi chiamati "Supercrediti" e "Ecoinnovazioni".
I costruttori saranno incentivati ad immettere sul mercato automobili a emissioni zero o che emettono meno di 50 g/km attraverso un sistema di "supercrediti". Ai fini del calcolo delle emissioni specifiche medie di un costruttore, tali auto saranno quindi conteggiate come:
2 veicoli nel 2020; 1,67 veicoli nel 2021; 1,33 veicoli nel 2022.
I costruttori, nell’arco di questi tre anni, potranno beneficiare dei supercrediti fino ad un limite di 7,5 g/km di riduzione totale delle emissioni di CO2.
Per incoraggiare l'ecoinnovazione, i produttori potranno ottenere crediti di emissione per veicoli dotati di tecnologie innovative per le quali non è possibile dimostrare gli effetti di riduzione della CO2 durante la procedura di prova utilizzata per l'omologazione del tipo di veicolo.Tali risparmi sulle emissioni dovranno essere dimostrati sulla base di dati verificati in modo indipendente. I crediti di emissione massimi per queste ecoinnovazioni per produttore sono di 7 g/km all'anno.
I produttori possono raggrupparsi e agire insieme per raggiungere il loro obiettivo di emissioni.
Nel costituire un tale pool, i produttori devono rispettare le norme del diritto alla concorrenza.
L’acquisto di bonus da altri costruttori per compensare le proprie emissioni è una procedura lecita e consentita dall’Unione Europea: l’obiettivo è consentire a chi è in ritardo di adeguarsi al processo di elettrificazione della gamma senza subire pesanti sanzioni.
Le emissioni di CO2 delle auto nuove dovranno ridursi ancora del 37,5% dal 2020 al 2030, con un obiettivo intermedio del 15% al 2025. Della stessa proporzione il taglio richiesto al 2025 per le flotte di furgoni e pulmini, per i quali il target di riduzione al 2030 è fissato al 31%. Per i camion la riduzione di CO2 è del 15% al 2025 e del 30% al 2030.
Nel corso del 2020, visto il crollo già accusato nei primi mesi dell’anno (-7,3% a gennaio-febbraio 2020), tutto il settore subirà un forte impatto a causa di un mercato europeo fortemente contratto e caratterizzato da una distribuzione delle differenti alimentazioni molto singolare rispetto all’andamento tendenziale degli ultimi anni.
Poiché la normativa applicabile alle autovetture e ai veicoli commerciali leggeri prevede che il calcolo dei target di riduzione al 2025 e al 2030 applicabili ad ogni singolo costruttore sia basato sui dati di mercato nel periodo di riferimento che va dal 01/07/2019 al 30/06/2020, è evidente che l’attuale crisi sanitaria mondiale potrebbe avere effetti sull’industria automotive che, se non mitigati da opportuni interventi correttivi a Bruxelles, si propagheranno per tutto il prossimo decennio.
Figura 7. UE, LA REGOLAMENTAZIONE EUROPEA DI RIDUZIONE DELLA CO2 POST 2020
Grafico Area Studi e Statistiche ANFIA
Inventario delle emissioni di gas serra in UE
L'Unione Europea (UE) ha ridotto le sue emissioni di gas serra del 23,2% dal 1990 al 2018, secondo gli ultimi dati ufficiali pubblicati recentemente dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA). Nel periodo si stima che il contributo dell'UE alle emissioni globali sia diminuito dal 15% all'8%. Nel 2018, le emissioni dell'UE sono diminuite del 2,1%
rispetto all’anno precedente, confermando le stime preliminari di AEA pubblicate nell'ottobre 2019.Le emissioni totali di gas a effetto serra nell'UE erano pari a 4.392 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente (CO2eq) nel 2018 (-23,2% rispetto al 1990). Nello stesso periodo, le emissioni medie per cittadino dell'UE sono diminuite da 12,2 tonnellate di CO2eq. fino a 8,9 tonnellate di CO2eq. La riduzione dell'UE senza il Regno Unito è stata del 20,7%.
Figura 8. UE/UK, EMISSIONI DI GAS SERRA DEI PRINCIPALI SETTORI
Due terzi della riduzione delle emissioni del 2018 sono avvenuti nel settore del calore e dell'energia, dove le emissioni derivanti dalla combustione del carbone sono diminuite di quasi 50 milioni di tonnellate e l'uso di energie rinnovabili nella produzione di elettricità ha continuato a crescere. Dopo quattro anni consecutivi di aumenti, le emissioni del trasporto stradale sono rimaste stabili nel 2018, rispetto al 2017.
L'analisi di AEA mostra che l'intensità di carbonio dell'economia dell'UE si è più che dimezzata negli ultimi tre decenni. Per ogni euro generato nell'economia, l'UE ha emesso 277 grammi di CO2 nel 2018, rispetto ai 582 g di CO2 per euro nel 1990. Le emissioni sono diminuite in quasi tutti i settori economici, in particolare nell'approvvigionamento energetico, nell'industria e nel settore residenziale. Nel settore dei trasporti, le emissioni sono aumentate a causa della maggiore domanda e nonostante le politiche climatiche e gli sforzi per migliorare l'efficienza dei veicoli.
Solo nell’ultimo decennio la flotta di autovetture in UE è passata da 238,7 milioni a 271,5, con un incremento di 32,8 milioni di unità, mentre l’età media della flotta è passata da 8,3 anni del 2010 a 10,8 anni del 2018.
Figura 9. UE, STOCK REGISTRAZIONI AUTOVEICOLI
Qualità dell’aria e Covid19
I dati dei paesi membri di AEA mostrano come le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) - un inquinante emesso principalmente dal trasporto stradale - siano diminuite in molte città europee dove sono state attuate misure di blocco.
Sebbene sia prevedibile anche una diminuzione delle concentrazioni di particolato fine (PM2.5), non è ancora possibile vedere una riduzione consistente nelle città europee. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che le principali fonti di questo inquinante sono più varie, tra cui a livello europeo la combustione di combustibili per il riscaldamento di edifici residenziali, commerciali e istituzionali, attività industriali e traffico stradale.