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“Costituzione di un Osservatorio permanente sui provvedimenti più significativi dei Comitati per le pari opportunità decentrati.”.

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“Costituzione di un Osservatorio permanente sui provvedimenti più significativi dei Comitati per le pari opportunità decentrati.”.

Il Comitato per le Pari opportunità in magistratura, nella seduta del 15 luglio 2010:

Il Comitato per le Pari opportunità in magistratura, nella seduta del 15 luglio 2010:

- rilevato che lo scorso 5 febbraio 2010 si è svolta presso la sede consiliare la prima riunione dei rappresentanti dei Comitati Pari Opportunità istituiti presso i Consigli giudiziari e presso il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione;

- rilevato che l’incontro si è rivelato particolarmente proficuo e lo scambio di esperienze e di idee, che ha connotato i lavori dell’intera giornata, ha costituito il riscontro più immediato in ordine all’utilità dei Comitati decentrati, sul ruolo dei quali è tutt’ora in atto una riflessione del CPOM, al fine di incrementarne al massimo le potenzialità;

- preso atto che una delle tematiche di maggiore rilievo emersa nel corso dei lavori è stata quella relativa al coinvolgimento dei Comitati decentrati nella formazione delle tabelle degli uffici giudiziari nonché, più in generale, nell’adozione dei provvedimenti inerenti l’organizzazione degli uffici giudiziari;

- rilevato, infatti, che proprio nella ripartizione del lavoro all’interno degli uffici giudiziari e nell’assegnazione dei magistrati alle singole posizioni tabellari – anche in via di supplenza o di applicazione – devono essere adeguatamente considerate e tutelate le esigenze di cura della famiglia, al fine di realizzare la difficile conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura della prole;

- considerato che, in tale prospettiva, appare utile che i Consigli giudiziari ed il Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione valorizzino il contributo che, anche in sede tabellare, può essere fornito dai Comitati Pari Opportunità decentrati;

- ritenuto che il coinvolgimento dei Comitati decentrati possa articolarsi secondo due diverse opzioni procedimentali: per un verso, infatti, i Consigli giudiziari ed il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione potrebbero chiedere un parere ai Comitati decentrati ogni qual volta, nell’ambito delle procedure tabellari, ravvisino ambiti di competenza dei Comitati medesimi; per altro verso, un componente del Comitato decentrato potrebbe partecipare alle sedute della Commissione Flussi, laddove le valutazioni ad essa rimesse involgano questioni di genere, ed in tal senso si auspica anche una modifica della vigente Circolare sulla

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formazione delle tabelle per il triennio 2009/2011, nel senso di prevedere che stabilmente alla Commissione Flussi partecipi anche un componente dei CPO decentrati;

- ritenuto che entrambe le soluzioni prospettate hanno il pregio di sollecitare l’attenzione sulle problematiche di genere, ancora oggi attuali, come emerge anche dai continui quesiti sottoposti al CPOM in tema di organizzazione del lavoro;

auspica

il coinvolgimento dei Comitati Pari Opportunità decentrati nella formazione delle tabelle e nell’adozione dei provvedimenti organizzativi degli uffici giudiziari, nei sensi e secondo le modalità descritte in parte motiva, invitando, altresì, la Settima Commissione Referente a valutare la possibilità di modificare la vigente Circolare sulla formazione delle tabelle per il triennio 2009/2011.

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