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Qui a Bergamo, inoltre, festeggiamo la nostra cara, amatissima Santa Lucia.

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Academic year: 2022

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Partendo da queste semplici parole, noi ragazzi di quinta abbiamo addobbato il nostro albero con decorazioni a forma di palline contenenti i nostri pensieri sul Natale.

Abbiamo capito che quasi tutti festeggiamo il Natale: ogni famiglia ha le sue tradizioni e ognuno di noi fa qualcosa di diverso in questo giorno di festa.

Sappiamo benissimo che in Italia la tradizione vuole che si prepari l’albero di Natale l’8 dicembre e che nel presepe, dopo la messa di mezzanotte, il 25 nasce Gesù

Bambino.

Qui a Bergamo, inoltre, festeggiamo la nostra cara, amatissima Santa Lucia.

Ma…ci siamo chiesti:

Abbiamo quindi proseguito il nostro lavoro con delle ricerche sulle tradizioni natalizie e, più in generale, delle festività nel resto del mondo.

Abbiamo scoperto che…in

Svezia

Santa Lucia è una festa importante tanto come qui da noi, anche di più! Le ragazze più grandi della famiglia si vestono come la Santa, portando in testa una corona di candele: Lucia significa infatti “luce”.

In

Finlandia

, dove si pensa che viva Babbo Natale, si inizia a festeggiare il 23 dicembre con la preparazione dell’albero di Natale.

In

Norvegia

si preparano tanti tipi di biscotti e prelibatezze da gustare tutti insieme, in famiglia, durante il cenone della vigilia.

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In

Spagna

non passa Babbo Natale: i doni ai bambini vengono portati dai Re Magi!

In

Francia

si celebra il Natale anche sulle piste da sci: vengono organizzate discese notturne al lume delle torce…ma come fanno?!

In

Romania

ci sono varie sfumature religiose, e ognuna ha delle tradizioni diverse.

Il Protestantesimo, per esempio, riconosce la nascita di Gesù e, per ogni settimana di dicembre, si accende una candela sulla corona dell’Avvento.

In

Inghilterra

è nata la tradizione dell’albero di Natale, e Babbo Natale si chiama Father Christmas. Ogni anno la Norvegia regala un albero per la decorazione di Trafalgar Square, in ringraziamento per l’aiuto ricevuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

In

Germania

si ricorda la nascita di Gesù, ma non l’avvento dei Re Magi: il 6 gennaio per i tedeschi non è un giorno di festa.

In

Austria

è nata la tradizione dei mercatini di Natale, tra il profumo di cannella e biscotti al pan di zenzero.

In

Israele

una leggenda narra che, a Betlemme, proprio nel punto esatto in cui è nato Gesù è stata costruita una chiesa.

In

Polonia

, ma non solo, le persone la vigilia di Natale si raccolgono in preghiera per ricordare chi purtroppo non c’è più.

In

Islanda

c’è una tradizione antica che prevede di regalare tanti, tantissimi libri a Natale! Questo si tramanda dalla Seconda Guerra Mondiale, dove gli unici beni che potevano circolare liberamente senza restrizioni tra paesi esteri erano proprio i libri.

In

Albania

, per fortuna, si sono riscoperte le festività dopo anni di un regime politico, il Comunismo, che le vietava.

In

Russia

, per via di un diverso calendario, il Natale si festeggia il 7 gennaio.

In

Groenlandia

non crescono alberi a causa del clima rigido: essi vengono

importati da altri paesi e vengono decorati con tantissime luci . La notte di Natale in famiglia sono gli uomini che si prendono cura delle proprie mogli, servendo la cena.

In

Bolivia

non si festeggia, ma si fanno altre feste molto allegre in altri periodi dell’anno.

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In

Cina

non si festeggia il Natale: la festa più importante è il Capodanno, che dura ben 16 giorni!

In

Giappone

si festeggia il Natale solo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Non c’è la tradizione di scambiarsi regali ma ogni anno si corre una gara di corsa tra persone travestite da tanti Babbi Natale per beneficenza.

In

America

le persone indossano simpatici , ma anche un po’ ridicoli, maglioni natalizi con stampati delle renne, dei pupazzi di neve e Father Christmas. Illuminano la casa così tanto che… rischiano il cortocircuito!

Infine, in

Australia

il Natale si festeggia in piena estate, e Babbo Natale arriva sulla spiaggia non con la slitta ma… in surf!

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Ecco alcune fotografie dei nostri lavori.

Classi 5^ A e 5^ B.

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