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Sig.ra Giovanna Di Marcantonio (Rappresentante dei genitori alunni con bisogni educativi speciali)

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

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~~

~ Incontri preventivanti n° 3

istituzione scolastica: ISTITUTOD'ISTRUZIONESUPERIOREtiCrocetti - CerullWeGIULIANOVA Indirizzo: Via Bompadre, 2

codice meccanografico: TEISOllOOD sito web: \lVww.iiscrocetticerulli.gov.it

scuole di competenza: IPSEDOC

"v:

Crocetti", ITTtlV.Cerulli", IPSIA"R. Pagliaccetti"

n. alunniiscritti per ogni ordinedi scuolaappartenenteall'Istituto

• IPSEDOC"V. Crocetti": N. 677 alunni

• ITI"V. Cerulli": N. 304 alunni

• IPSIA"R. Pagliaccetti": N. 78 alunni Totalealunniiscritti

ISTITUTOD'ISTRUZIONESUPERIORE"Crocetti- Cerulli": N. 1059 totale alunni Gruppodi LavoroInclusione:

~ Composizione:

Ing. Prof. Luigi Valentini (DIRIGENTE SCOLASTICO) Prof.ssa Simonetta Natalini (Collaboratore VICARIO) Prof.ssa Sonia Morelli (Funzione Strumentale Inclusione) Prof.ssa Paola Straccialini (Referente alunni DSA)

Prof.ssa lIenia Tuili (Referente alunni stranieri ed altri BES) Prof.ssa Anita Mandolese (Referente formazione inclusiva)

Prof.ssa Cinzia Marroni (Referente alunni con Disturbo dello Spettro Autistico) Prof.ssa Franca Cecchini (Progettazione e Ricercazione inclusiva)

Prof.ssa Anna Maria Pierantozzi (Progettazione e Ricercazione inclusiva)

Sig.ra Giovanna Di Marcantonio (Rappresentante dei genitori alunni con bisogni educativi speciali)

(2)

PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE

ANNO SCOLASTICO2016/2017

PREMESSA

Il PAI è un documento fondamentale che investe la natura del clima educativo della comunità scolastica, individua traguardi di miglioramento significativi per ogni consiglio di classe; è parte integrante l'atto d'indirizzo del Dirigente Scolastico; viene recepito nel Piano di Formazione e Miglioramento deliberato dal Collegio dei Docenti nel Piano Annuale e Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF). Esso si prefigge di promuovere una scuola che garantisca le condizioni per raggiungere l'inclusione di tutti coloro che presentato bisogni educativi speciali, nel rispetto del principio dell'equità e delle pari opportunità. È inclusiva la scuola che abbatte le barriere e rinforza i facilitatori per l'apprendimento e la partecipazione di tutti, tenendo conto delle diverse caratteristiche sociali e culturali di ognuno nonché del diverso orientamento sessuale.

~ Minorati vista

2

~ Minorati udito

3

1

~ Psicofisici

102 96

Totale 1.

105 99

}> Altro: disabilità in via di certificazione

OSA 42 48

5

~ ADHD/DOP

11

~ Borderline cognitivo

1

~ Disturbi con specifiche problematiche nell'area del

lln o (Direttiva 27 rafo 1.2

~ Altro

3 10

Totale 2.

75

}> Altro: DSA in via di certificazione

}> DSA presunti

45

2

3. Svantaggio

~ Socio-economico

4

}> Linguistico-culturale ( neo arrivati in Italia)

}> ( da almeno sei mesi in Italia)

1 2

30 32

~ Disagio comportamentale/relazionale/psicoemotivo

7 7

}> alunni in situazione di adozione internazionale

}> alunni con problemi di salute transitori non documentabili

1

(3)

Totale 3.

38 46

totali

188 220

%su popolazione scolastica

15,70% 20,77%

~ Alunni senza cittadinanza

Documenti redatti a cura della scuola, con/senza lo collaborazione del servizio sanitario

2015/2016 2016/2017

n.

PEI redatti dal GLHO:redatti

105

in corso di redazione

99

2015/2016

n.

PDPredatti dai Consigli di Classein eresenza di documentazione sanitaria

54

n.

PDPredatti dai Consigli di Classein assenzadi documentazione sanitaria

12

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

Si

sì / no Assistenti Educativi e Culturali:

21

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti

Si

sì / no Prevalentemente util

Assistenti alla comunicazione:

N°2

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori nrnlr"tti

Si

Funzioni strumentali / .coordinamento

Si

Referenti d'Istituto (d OSA, BES)

Interni alla scuola

no

Psicopedagogisti e affini

Esterni alla scuola

No

Docenti tutor

I

mentor (in assenzadi Funzione Strumentale)

• Mediatore linguistico

• Mediatore culturale

• Facilitatore linguistico

• Altre figure esterne (psicologi, ecc..•) Altro (specificare):

no

No

no

Si

(4)

si si si si si si no

si no

si si Si

no

si no

Partecipazione a GLI Rapporti con le famiglie Coordinatori di classee simili Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Partecipazione a GLI Rapporti con le famiglie Docenti con specifica formazione Tutoraggio alunni

~--~~---4---~

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Partecipazione a GLI Rapporti con le famiglie Altri docenti Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Prevalentemente in ...

assistenzaalunni disabili Progetti di inclusione:

• Condivisione nella creazione di un adeguato ambiente

d'apprendimento

• Preparazione-dotazione-uso di modulistica di base in lingua

straniera (almeno inglese, francese ...)per BES interculturali/transitori

no

Si

Laboratori integrati

sì /

no Informazione/formazione su genitorialità e

ps a dell' età evolutiva

no

Coinvolgimento in progetti di inclusione

si

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

no

Miglioramento ambiente di apprendimento

no

Collaborazioni volontarie di tipo professionale

no

Altro (specificare):nel realizzare i progetti di vita ed esperienze significative di alternanza scyola-Iavoro.

si

(5)

di collaborazione sì no

si si si no

si Si

sì / no

si no

si no no no si

protocolli d'intesa

formalizzati sulla disabilità

protocolli d'intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola Prevalentemente per ...

Consulenzadocenti esperti Coordinatori di classe Docenti interessati Sportello per le famiglie Materiali in comodato d'uso

Incontri fra specialisti e docenti di c.d.c per confronti didattico-clinici

Formazione docenti su casi BESe inclusione

Altro:

di collaborazione sì / no

Progetti territoriali integrati

si

Progetti integrati a livello di singola scuola

si

Progetti a livello di reti di scuole

si

TEMATICHE PREVALENTI

sì / no

Strategie e metodologie educativo-didattiche/ gestione della classe

Si

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a revalente tematica inclusiva

Si Si Si

Formazione su specifiche disabilità (autismo, disabilità intellettive disabilità sensoriali,...

Si

Normale didattica disciplinare ma facilitata/calibrata per poter essere comunque inclusiva

Si

Altro (specificare)

(6)

Tabella di autovalutazione sui punti di forza e di criticità rilevati (sezione obbligatoria)

PUNTI DI FORZA I CRITICITÀ

...>··....

ii... Fine anno

ii

.. ii ...

O 1 2 3 14·.·

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

x x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

x x

aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

x x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'interno della

x x

scuola

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'esterno della

x x

scuola in rapporto ai diversi servizi esistenti

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

x x

partecipare alle decisioni che riguardano l'organizzazione delle attività educative

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

x x

percorsi formativi inclusivi

Valorizzazione delle risorse esistenti

x x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la X

realizzazione dei 1-11ogetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso

x x

nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

Collaborazione umana e interpersonale

x x

Altro (specificare)

Totale punteggio O

3

4

3

1 O O 2 6

3

O= per niente 1 = poco 2 = abbastanza 3 = molto 4 = moltissimo

modello adattato dagli indicatori UNESCOper la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

SINTESI

• Criticità: Formazione dei docenti curricolari sulle prassi inclusive.

• Difficoltà nell'adozione di strategie valutative coerenti con le prassi inclusive (limitata competenza da parte dei docenti nella strutturazione di verifiche specifiche su quanto indicato nel PDP).

• Ruolo marginale di molte famiglie e delle comunità nella partecipazione alle attività educative.

• Mancata presa in carico del progetto di vita degli alunni BESda parte di istituzioni ed enti esterni con conseguente mancata valorizzazione delle competenze acquisite durante tutto il percorso scolastico e professionale (progetto di vita).

(7)

• aprire la Scuola al Territorio e all'Associazionismo Culturale.

• I Docenti dell'Istituto comprendono e fanno propri i principi che si evincono dal documento ministeriale sull'inclusività e i bisogni educativi speciali, ma lamentano una reale difficoltà a mettere in atto in concreto gli interventi opportuni, data l'eterogeneità delle classi dal punto di vista degli apprendimenti e delle problematiche socio familiari e culturali dei singoli alunni.

• L'immigrazione da aree geograficamente lontane e diverse per culture e tradizioni, pur essendo un arricchimento a livello umano, rappresenta comunque una sfida costante all'efficacia delle proposte didattiche quotidiane dei docenti.

Punti di forza:

• Programmazione dei "progetti di vita" che valorizzino le potenzialità degli alunni al fine dello sviluppo delle competenze sociali e professionali.

• Orientamento e continuità con la scuola secondaria di primo grado attraverso la realizzazione di progetti ponte, continuità (quando possibile) del docente specializzato e dell'assistente educativo per tutto il percorso scolastico dell'alunno disabile, continuità dell'assistente educativojtutor nel percorso di avviamento al lavoro.

• Realizzazione del progetto interculturale "Cibo tra differenze, condivisione e legami, che si snoda intorno al tema della cucina regionalista intesa quale elemento interculturale aggregante e naturale complemento all'educazione interculturale.

• Realizzazione del progetto di teatro stabile "Teatrabili" che coinvolge alunni BES e loro compagni di scuola provenienti anche da classi differenti. Nella Compagnia sono inseriti in "parti di minor rilievo"

anche docenti, assistenti educativi e Personale A.T.A. Il progetto ha raggiunto i seguenti obiettivi:

• integrazione e socializzazione alunni disabili - occasioni di confronto e condivisione;

• rete diffusa d'interessi interni ed esterni alla Scuola e coinvolgimenti nel mondo dell'Arte (musica- arte-poesia - recitazione-improvvisazione- plurali forme di espressioni: mimiche - gestuali-sonore)

• Realizzazione progetto "creatività" per potenziare le capacità manuali e di motricità fine degli alunni disabili e per stimolare la creatività e le abilità sociali, attraverso la realizzazione di mercatini in occasione delle festività.

• Realizzazione di un orto didattico all'interno dell'istituto per potenziare le abilità manuali e logico- sequenziali degli alunni.

In relazione alle "Criticità"rilevate, individuate massimo quattro obiettivi di miglioramento tra quelli sotto elencati

A. Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive (quali strategie, motivazione delle adozioni scelte tempi, strumenti, ...)

Nellastesuraed utilizzodei PEIe dei PDPla valutazionesaràadeguataal percorsopersonaledei singoliragazzi.

(8)

Si prevedono: interrogazioni programmate con diversa modulazione temporale; prove scritte strutturate e programmate.

Valutare un alunno in difficoltà coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente che il consiglio di classe. La difficoltà sta nel comprendere gli effettivi obiettivi raggiunti senza indulgere in "aiuti" né pretendere risposte non adeguate alla condizioni di partenza.

La valutazione del Piano Annuale dell'Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. La Commissione BES raccoglierà e documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proporrà strategie di lavoro per il GLI.

Il filo conduttore che guiderà l'azione della scuola sarà quello del diritto all'apprendimento di tutti gli alunni.

L'esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensa mento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell'insegnare alla scuola dell'apprendere che tiene insieme l'importanza dell'oggetto culturale.

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Per non disattendere gli obiettivi dell'apprendimento e della condivisione e dell'inclusione, èindispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all'insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BESin correlazione con quelli previsti per l'intera classe.

La progettualità didattica orientata all'inclusione comporta l'adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l'apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, la suddivisione del tempo di apprendimento in vari momenti, l'utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.

B. Ruolo delle famiglie

Lafamiglia ècorresponsabile al percorso da attuare all'interno dell'istituto, perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all'inclusività.

La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia èdeterminante ai fini di una collaborazione condivisa.

Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio.

Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso:

• Il patto formativo di corresponsabilità;

• L'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento;

• Il coinvolgimento e condivisione di interventi e strategie nella redazione dei PDP;

Incontri di formazione/informazione con i docenti.

C. Ruolo della comunità e del territorio

(9)

• E'importante il coinvolgimento delle strutture presenti nella comunità al fine promuovere l'effettiva attuazione del progetto di vita avviato a scuola.

• Possibilità di strutturare percorsi formativi con enti territoriali.

D. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso nel sistema scolastico e continuità tra i diversi ordini di scuola

Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, possano vivere con minore ansia il passaggiofra i diversi ordini di scuola.

Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi prowederà al loro inserimento nella classe più adatta.

Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa.

Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia con conseguente percezione della propria "capacità".

L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazioneèpermettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura".

Gruppo di lavoro che ha redatto il P.A.I:

Ing. Prof. Luigi Valentini (DIRIGENTE SCOLASTICO) Prof.ssa Simonetta Natalini (Collaboratore VICARIO) Prof.ssa Sonia Morelli (Funzione Strumentale Inclusione) Prof.ssa Paola Straccialini (Referente alunni OSA)

Prof.ssa lIenia Tuili (Referente alunni stranieri ed altri BES) Prof.ssa Anita Mandolese (Referente formazione inclusiva)

Prof.ssa Cinzia Marroni (Referente alunni con Disturbo dello Spettro Autistico) Prof.ssa Franca Cecchini (Progettazione e Ricercazione inclusiva)

Prof.ssa Anna Maria Pierantozzi (Progettazione e Ricercazione inclusiva)

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data23/11/2016

Riferimenti

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