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OGOGGGEETTTTOO
Strumento di incentivazione per la diffusione della imprenditorialità femminile che offre un sostegno diretto a tutti i progetti promossi da imprenditrici, che prevedano l’avvio di una nuova azienda o l’acquisto di un’azienda preesistente o la realizzazione di attività innovative.
OBOBIIEETTTTIVIVII
La legge è diretta a promuovere le pari opportunità tra uomini e donne nell’attività economica e imprenditoriale.
In particolare, le disposizioni della presente legge sono dirette a:
a) favorire la creazione e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, anche in forma cooperativa;
b) promuovere la formazione imprenditoriale e qualificare la professionalità delle donne imprenditrici;
c) agevolare l’accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;
d) favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese familiari da parte delle donne;
e) promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi.
BEBENENEFFICICIIARARII
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese rispondenti ai requisiti di
“prevalente partecipazione femminile” e di “dimensione di piccola impresa”.
Le imprese a “prevalente partecipazione femminile” sono:
a) Le imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
b) Le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
c) Le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.
Il predetto requisito della partecipazione femminile nell’impresa deve sussistere al momento della presentazione della domanda ed essere
mantenuto per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di concessione dell’ agevolazione, pena la revoca dell’agevolazione medesima.
Le imprese rientranti nella definizione di “piccola impresa”, sono quelle che presentano congiuntamente i seguenti requisiti:
a) Hanno meno di 50 dipendenti;
b) Hanno un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di EURO, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di EURO;
c) Sono in possesso del requisito di indipendenza cioè il cui capitale o i diritti di voto non siano detenuti per il 25% o più da una sola impresa oppure congiuntamente da più imprese.
Alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, le imprese richiedenti devono essere già costituite ed iscritte al Registro delle imprese. Le imprese individuali che a tale data non risultino ancora iscritte al predetto registro devono essere almeno in possesso del numero di partita I.V.A; l’iscrizione deve comunque avvenire entro la data della richiesta di erogazione della seconda quota delle agevolazioni.
TTERERRRITITOORIRIOO DDII AAPPPPLLICICAAZZIOIONENE
Il programma si applica a tutto il territorio nazionale. Sono previste particolari condizioni per progetti da svolgere nelle zone in obiettivo 1, obiettivo 2 e deroga ex art.87.3 lett.c del trattato di Amsterdam.
SESETTTTOROREE
Sono agevolabili i programmi di investimento presentati da imprese, anche artigiane, operanti nei settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dei servizi e del turismo.
L’applicazione della legge, in quanto aiuto di Stato ed intervento eventualmente cofinanziato nell’ambito dei programmi regionali finalizzati all’utilizzo delle risorse comunitarie è subordinata a talune limitazioni, per quanto riguarda i settori agevolabili. Le esclusioni e le limitazioni sono specificate per i seguenti settori:
• siderurgia;
• costruzioni e riparazioni navali;
• industria automobilistica;
• produzioni di fibre tessili artificiali;
• industrie alimentari, delle bevande e del tabacco.
ININIIZZIAIATTIVIVEE AAMMMMISISSSIBIBIILLII
Il programma di investimenti da agevolare può riguardare le seguenti tipologie di iniziativa:
a) avvio di nuove attività imprenditoriali, nonché acquisto di attività preesistenti mediante cessione dell’ attività medesima o di un ramo aziendale ovvero mediante contratto di locazione con durata almeno pari a cinque anni dalla stipula;
b) realizzazione di progetti aziendali innovativi connessi all’introduzione di qualificazione e di innovazione di prodotto tecnologica
o organizzativa anche se finalizzata all’ampliamento e all’ammodernamento dell’attività;
c) acquisizione di servizi reali destinati all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento di tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, all’acquisizione di nuove tecniche di produzione, di gestione e di commercializzazione, nonché per lo sviluppo di sistemi di qualità.
SPSPEESESE AAMMMIMISSSSIBIBIILLII
I beni acquistati per la realizzazione del programma di investimenti agevolato devono essere di nuova fabbricazione e rimanere di proprietà dell’ impresa beneficiaria per almeno cinque anni dalla data di concessione.
La tipologia di spese ammissibili varia a seconda della tipologia dell’iniziativa:
A) e B) avvio di nuove attività, acquisto di attività preesistenti e progetti aziendali innovativi, le spese ammesse riguardano:
• acquisto impianti generali
• acquisto macchinari e attrezzature
• acquisto brevetti
• acquisto software
• opere murarie e relativi oneri di direzione e progettazione lavori nel limite massimo del 25% dei punti a) e b).La progettazione può essere al massimo il 5% della spesa per opere murarie
• studi di fattibilità e piani di impresa, compreso analisi di mercato, studi per la valutazione dell’impatto ambientale, nel limite del 2%
dell’investimento complessivamente ammesso.
Nel caso di acquisto di attività preesistente la domanda può riferirsi anche al costo per l’acquisto della attività medesima, limitatamente al valore dei macchinari, attrezzature, brevetti e software da utilizzare per lo svolgimento della attività (è ammesso l’acquisto dell’usato e il valore deve essere indicato dalla perizia giurata).
Sempre in tema di acquisto di attività preesistente, la misura dell’agevolazione è decurtata in proporzione delle quote detenute, nella nuova attività, da soggetti che già facevano parte della società precedente; l’agevolazione, inoltre, non può essere concessa se l’acquisto avviene tra coniugi o parenti entro il 2 grado.
Nel caso di spese sostenute per i progetti innovativi, l’impresa deve dimostrare di apportare mezzi propri pari ad almeno il 25% dell’importo complessivo delle spese ammissibili.Ciò non è necessario per le imprese che abbiano optato per il regime de minimis.
C) Acquisizione di servizi reali, le spese riguardano l’acquisto di servizi destinati:
• all’aumento della produttività all’innovazione organizzativa
• al trasferimento delle tecnologie
• alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti
• all’acquisizione di nuove tecniche di produzione, di gestione e di commercializzazione, per lo sviluppo di sistemi di qualità.
Tali servizi devono essere forniti da imprese e società, anche in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio,industria,artigianato, agricoltura,da enti pubblici e privati aventi personalità giuridica, da professionisti.
Tali organismi possono avvalersi in misura parziale ma non prevalente dell’apporto di professionalità esterna, non essendo ammessa alcuna forma di semplice intermediazione. Il costo agevolabile degli investimenti è da intendersi al netto dell’ IVA.
Sono esclusi dalle agevolazioni:
• l’acquisto di terreni e fabbricati;
• i beni materiali comunque connessi alla fornitura di servizi;
• gli investimenti realizzati mediante commesse interne o oggetto di autofatturazione;
• avviamento;
• spese di gestione;
• beni usati ad eccezione di quelli rientranti nell’ acquisto di attività preesistenti.
DEDECOCORRRRENENZZAA
La decorrenza delle spese agevolabili è in funzione del regime d’aiuto scelto dall’impresa al momento di presentazione della domanda:
• regime ordinario: le spese agevolabili sono quelle sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda;
• regime de minimis: la decorrenza corrisponde con il giorno successivo la data di chiusura del bando precedente.
Gli investimenti devono essere effettuati entro ventiquattro mesi a decorrere dalla data di concessione del contributo.
Se entro tale termine gli investimenti sono stati effettuati solo in parte, il contributo è erogato in relazione ai soli investimenti realizzati, purché il loro valore complessivo non sia inferiore al 60% del totale degli investimenti ammessi e purché il programma realizzato sia funzionalmente equivalente a quello approvato.
CUCUMMUULLABABIILILITTÀ À DDEELL FFININAANNZZIIAAMMEENTNTOO
Il contributo concesso non è cumulabile con nessun altro meccanismo di aiuto quando questo riguardi lo stesso programma di investimento, fatti salvi gli interventi del Fondo di garanzia di Artigiancassa ex legge 1068/64, per le imprese artigiane, e del Mediocredito centrale ex legge 266/97, ex art.15 comma 1.
TTIPIPOLOLOGOGIIEE DDII FFININANANZZIAIAMEMENNTTOO
Il finanziamento assume la forma di contributo in conto capitale. Le imprese possono richiedere due diversi e alternativi regimi di contributo:
• regime ordinario
• regime “de minimis”
Regime ordinario
Il regime ordinario permette di concedere agevolazioni secondo le intensità massime di aiuto di Stato alle imprese, consentite dalla normativa comunitaria, espresse in Equivalente sovvenzione netto (ESN) o lordo (ESL). Tale agevolazione non pregiudica eventuali altri aiuti, concessi secondo il regime “de minimis”.
Regime “de minimis”
La regola “de minimis” si basa sul principio che, nella grande maggioranza dei casi, gli aiuti di importo esiguo non hanno alcun impatto sensibile sugli scambi e sulla concorrenza tra gli Stati membri.
La regola fissa una cifra assoluta quale soglia di aiuto al di sotto della quale non è richiesta una notifica preventiva alla Commissione.
Per poter beneficiare di tale regola è necessario che l’aiuto soddisfi i seguenti criteri:
- L’importo massimo totale deve restare entro il limite di € 100.000,00 (equivalente sovvenzione) su un periodo di tre anni a decorrere dal momento del primo aiuto de minimis (aiuto proveniente da qualsiasi fonte).
- Tale importo comprende qualsiasi aiuto pubblico accordato a titolo della regola de minimis e non pregiudica la possibilità del beneficiario di ottenere altri aiuti in base a regimi autorizzati dalla Commissione.
- L’importo comprende tutte le categorie di aiuti indipendentemente dalla loro forma e obiettivo. Gli unici aiuti esclusi dal beneficio di questa misura sono gli aiuti all’esportazione.
Il massimale di €. 100.000,00 su un periodo di tre anni, corrisponde all’importo totale concesso a una singola impresa nell’ambito di tutte le misure di aiuto coperte dalla regola de minimis.
ENENTTITITÀ À DDEEL L FFIINNAANNZZIIAMAMEENNTTOO
Per la realizzazione delle iniziative agevolabili, il contributo in conto capitale è concesso secondo le intensità massime di aiuto di Stato alle imprese, consentite dalla normativa comunitaria vigente in relazione alla localizzazione ed espresse in Equivalente sovvenzione netto (ESN) o lordo (ESL).
In particolare, le misure del contributo in conto capitale previste per chi ha scelto il regime ordinario sono le seguenti:
Aree del territorio
Aree ammesse alla deroga 87.3 a
Iniziative per avvio di attività, acquisto di attività preesistenti e
Iniziative per acquisizione di servizi reali
progetti aziendali innovativi
Regione Calabria:tutto il territorio 50% Esn + 15% Esl 40% Esl Regione Basilicata,Campania,
Puglia, Sardegna, Sicilia:tutto il territorio
35%Esn + 15% Esl 40% Esl
Comuni dell’Abruzzo e del Molise
ammessi alla deroga 87.3c 20% Esn + 10% Esl 40% Esl Comuni delle regioni Emilia-
Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano ammessi alla deroga 87.3c
8% Esn + 10% Esl 40% Esl
Restanti zone 15% Esl 30% Esl
Le misure del contributo in conto capitale, per chi ha scelto il regime de minimis, sono le seguenti:
Aree del territorio
Aree ammesse alla deroga 87.3 a
Iniziative per avvio di attività, acquisto di attività preesistenti e progetti aziendali innovativi
Iniziative per acquisizione di servizi reali
Regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia:tutto il territorio
75% 40%
Comuni delle regioni dell’Abruzzo e del Molise ammessi alla deroga 87.3c
65% 40%
Comuni delle regioni Emilia- Romagna, Friuli-venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano ammessi alla deroga 87.3c
60% 40%
Restanti zone 50% 30%
Per le iniziative da realizzare nel settore della produzione agricola primaria, le misure del contributo in conto capitale sono le seguenti:
Aree del territorio Iniziative per avvio di attività, acquisto di attività preesistenti e progetti aziendali innovativi
Iniziative per acquisizione di servizi reali
Zone agricole svantaggiate 50% 40%
Altre zone 40% 30%
Tali misure previste per iniziative per avvio attività, acquisto di attività preesistenti e progetti aziendali innovativi, sono elevate al 55% ESL e al 45%ESL nel caso di imprese aventi i requisiti di giovane imprenditore agricolo.
ENENTTEE EERROOGAGATTOROREE
Ministero delle Attività Produttive, o le regioni in caso di integrazione delle risorse nazionali con i propri fondi.
PRPROCOCEDEDUURREE
A chi presentare la domanda di finanziamento
Le domande di ammissione alle agevolazioni devono essere presentate, anche per via telematica, al Ministero delle Attività Produttive, a seguito della pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale.
Nel caso in cui la regione o la provincia autonoma abbia provveduto ad integrare le risorse statali, la domanda deve essere presentata alla regione/provincia autonoma nella quale l’iniziativa avrà luogo, ovvero presso gli enti da queste individuati, a seguito della pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione. Per la Regione Emilia- Romagna il referente è l’Assessorato delle Attività Produttive.
Come presentare la domanda di finanziamento
Le domande devono essere formulate secondo gli schemi previsti dai modelli predisposti che consistono in un modulo di richiesta delle agevolazioni ed in una scheda tecnica.
Le agevolazioni vengono concesse, fino alla sussistenza dei fondi, sulla base di una graduatoria.
È curata dal Ministero delle Attività Produttive il quale verifica:
- la completezza ed i contenuti della documentazione prodotta e la sua conformità a quanto richiesto dalla legge;
- la sussistenza dei requisiti di legge per le imprese richiedenti;
- la validità tecnico-economica del progetto ed il relativo piano di copertura finanziaria.
Le domande che, in base agli accertamenti, sono ritenute ammissibili sono selezionate in base ai criteri definiti dal Ministero delle Attività Produttive, previo parere del Comitato l’imprenditoria femminile.
All’ interno delle graduatorie, quindi, le domande ammissibili sono ordinate in senso decrescente sulla base del punteggio derivante dalla applicazione dei seguenti criteri di priorità nazionali:
- 1° criterio: nuovi occupati rispetto agli investimenti ammessi. Il valore assunto dal criterio è dato dal rapporto tra il numero degli occupati attivati dal programma e l’importo dell’investimento complessivamente ritenuto ammissibile ad agevolazione.
- 2° criterio: nuova occupazione femminile rispetto agli investimenti ammessi. Il valore assunto dal criterio è dato dal rapporto tra il numero delle occupate donne attivate dal programma e l’importo dell’investimento complessivamente ritenuto ad agevolazione.
- 3° criterio: nuovi investimenti rispetto agli investimenti totali. Il valore assunto dal criterio è dato dal rapporto tra il valore dei nuovi investimenti previsti dal programma e ammessi ad agevolazione e gli investimenti totali, intesi come valore complessivo risultante dalla somma degli investimenti nuovi e di quelli preesistenti .
- 4° criterio: partecipazione femminile all’impresa. Il criterio opera nel caso in cui l’impresa richiedente sia a totale partecipazione femminile, attribuendo al valore assunto da ciascuno dei precedenti tre criteri e dagli eventuali criteri di priorità individuati dalle regioni una maggiorazione pari al 10%del valore stesso.
- 5° criterio: certificazioni ambientali e/o di qualità e programmi finalizzati al commercio elettronico. Questo criterio opera attribuendo al valore assunto da ciascuno dei primi tre criteri e dagli eventuali criteri di priorità individuati dalle regioni una maggiorazione pari al 5%del valore stesso.
Le domande ammissibili saranno inserite in tre graduatorie articolate per i seguenti macrosettori:
• agricoltura
• manifatturiero e assimilati
• commercio,turismo e servizi
I tempi dell’istruttoria sono mediamente 120 gg dal termine di chiusura per la presentazione della domanda.
Tempi di presentazione della domanda di finanziamento
I termini per la presentazione delle domande sono fissati con decreto del Ministero delle Attività Produttive o dalle singole Regioni/Province Autonome.
Modulistica
La domanda deve essere formulata secondo gli schemi previsti dai modelli appositamente predisposti, che consistono in un Modulo di richiesta delle agevolazioni e una scheda tecnica.
MOMODADALLITITÀ À DDII EERROOGAGAZZIIOONENE
Il contributo è erogato in due quote:
• prima tranche, pari al 50% del contributo spettante, contestualmente all’approvazione del Programma da parte del Ministero;
• secondo tranche, successivamente alla presentazione da parte della Regione o Provincia autonoma della relazione finale al Ministero, il quale, esaminata la relazione e la documentazione allegata, accredita il saldo finale del contributo.
I programmi regionali sono realizzati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di approvazione da parte del Ministero. A tal fine si precisa che
per la determinazione della data di avvio e di quella di ultimazione del Programma, si considera rispettivamente la data del primo titolo di spesa ammissibile e quella dell’ultimo titolo di spesa ammissibile.
Sulla base degli interventi effettivamente realizzati le Regioni procedono alla verifica finale del programma e presentano al Ministero una relazione finale che evidenzia, in coerenza con il programma approvato, i risultati della verifica, le spese sostenute dai soggetti beneficiari ed i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati dal programma.
PEPERR UULLTTERERIOIORIRI IINNFFOORMRMAAZZIOIONINI Ministero delle Attività produttive
Direzione generale per il coordinamento degli incentivi alle imprese Viale America 341-00144 Roma
Tel: 06/599.32.380 fax:06/5993262 Sito web: http://www.minindustria.it
Assessorato Attività Produttive Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro 30-40127 Bologna
Tel: 051/283613 fax:051/283615
Sito web: http://www.regione.emilia-romagna.it/web_gest/giunta/attd.htm RIRIFFEERRIMIMEENTNTI I NNOORRMAMATTIVIVII
Legge 25 febbraio 1992 n. 215, recante azioni positive per l’imprenditoria femminile - GU n.56 dello 07.03.1992
Decreto del Presidente della Repubblica n.314 del 28 luglio 2000
Circolare esplicativa sulle modalità e procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a favore dell’imprenditoria femminile, n.
1138443 del 2 febbraio 2001
Clausola di esclusione di responsabilità
ASTER non assume alcuna responsabilità per quanto riguarda il contenuto della scheda e ricorda che fanno fede unicamente i testi della legislazione ufficiale pubblicati nelle edizioni cartacee della Gazzetta Ufficiale e/o Bollettino Ufficiale Regionale