CAPITOLO 1 LE CARDIOPATIE CONGENITE
Le cardiopatie congenite (CC) sono difetti di formazione del cuore e dei grandi vasi che si sviluppano durante la vita fetale, sono presenti già alla nascita e non sempre con sintomatologia grave nei primi mesi di vita (Posch GM et al., 2009). Le CC si manifestano con una frequenza di 8 casi su 1000 nati vivi, incidenza che tende ad aumentare (19 casi su 1000 nati vivi) se si considera la valvola aortica bicuspide (BAV), la più frequente anomalia congenita (Pierpont ME et al., 2007; Hoffman JI et al., 2002). Esse rappresentano un'importante causa di mortalità e morbidità in epoca neonatale ed infantile e rappresentano, quindi, un importante problema dal punto di vista della salute pubblica (Wessel MW et al., 2010). Le cardiopatie congenite si presentano in diverse forme che possono essere classificate in tre grandi categorie (Bruneau BG., 2008):
1. disordini cardiaci cianotici, per i quali bambini affetti appaiono di colore blu in seguito al mescolamento di sangue ossigenato e non ossigenato. Fanno parte di questa categoria anomalie quali trasposizione delle grandi arterie (TGA), tetralogia di Fallot (TF), atresia polmonare (AP), ventricolo destro a doppia uscita (VDDU), persistenza del truncus arteriosus (PTA), persistenza del dotto arterioso(PDA) e anomalia di Ebstein della valvola tricuspide;
2. ostruzione all'efflusso ventricolare sinistro, la quale include la sindrome del cuore sinistro ipoplasico (HLHS), la stenosi mitralica (MS), l'atresia mitralica (MA), la coartazione aortica (AC) ed l'interruzione
dell'arco aortico (IAA);
3. difetti del setto, sia del setto ventricolare (VSD) che atriale (ASD), o di entrambi contemporaneamente (AVSD).
Fig.2.: Principali tipi di cardiopatie congenite e loro incidenza nella