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Archivio Mediceo del Principato Livello fondo

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Academic year: 2021

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Archivio Mediceo del Principato

Livello fondo

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Codice identificativo IT ASFi 0642

Denominazione Archivio Mediceo del principato

Data sec. XVI, prima metà – XVIII, seconda metà

Livello di descrizione Fondo

Consistenza 6.610 filze e registri

Storia archivistica Dopo un primo periodo di produzione e conservazione presso la residenza medicea di Via Larga, nel 1540 l’archivio segue la famiglia che si trasferisce nel palazzo della Signoria. Circa quindici anni dopo l’archivio perde la propria unità: dopo il trasferimento della famiglia Medici e di alcuni uffici a palazzo Pitti, a palazzo Vecchio rimane la documentazione non più ritenuta di immediata utilità, l’archivio di deposito che assume in seguito il nome di Segreteria vecchia, e il cosiddetto “Archivio segreto” ossia quell’insieme di documenti che si ritiene legittimino il potere mediceo, e che Cosimo I affida al tesoriere Tommaso de’ Medici. A palazzo Pitti è trasferita la documentazione corrente necessaria al disbrigo degli affari di competenza della segreteria, mentre il materiale non più corrente è trasferito a palazzo vecchio. Qui si comincia ad accusare una carenza di spazio che compromettono l’ordine e l’integrità delle carte. Il castellano della fortezza di Firenze, Girolamo Seriacopi, per ovviare a questo inconveniente, destina all’archivio, locali più adeguati. Divenute insufficiente anche questo provvedimento, nel 1639 Ugo Caciotti propone al granduca Ferdinando II e al segretario Andrea Cioli un riordinamento che risolva la condizione caotica in cui si trova la documentazione, senza però portarlo a compimento.

Decisivo è l’ordinamento compiuto negli anni ’80 del Seicento da Fabrizio Cecini, che opera soprattutto sui carteggi diplomati, individuando serie di lettere, ordinate per provenienza, e all’interno, per successione cronologica.

Questo lavoro è reso vano dall’incendio che scoppia a palazzo Vecchio nel 1690 che causa ulteriore disordine provocato dalla concitazione con cui si interviene per strappare le carte dalle fiamme.

Nel 1717, durante gli ultimi venti anni del governo mediceo, nessuno si occupa delle condizioni dell’archivio della Segreteria Vecchia.

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Con la dinastia dei Lorena, l’archivio passa ad una nuova fase della sua evoluzione. La conservazione e la consultazione diventano funzionali principalmente per scopi culturali. L’Archivio Mediceo, così ormai si chiama, è affidato alla direzione dell’Avvocato Regio per poi confluire, nel 1852, nell’Archivio centrale di Stato.

Le operazioni successive si devono a Soprintendente Bonaini, e la documentazione è riordinata sulla base delle istituzioni che hanno prodotto i documenti.

Filippo Moisè, primo Vicesoprintendente e Archivista generale per gli archivi storici, redige un inventario delle filze e dei carteggi dal duca Alessandro al granduca Cosimo II.

E’ Gaetano Milanesi che nel 1857 si impegna in un intervento più organico e complesso, e procede a riordinare il fondo e a redigere un inventario sommario. Si descrivono i 6414 pezzi. Per la rima volta si procede ad una numerazione di corda generale a tutto il fondo, attualmente in uso.

Successivamente è Guglielmo Enrico Saltini che tenta di dare un ordinamento complessivo ai fondi medicei. Questi decide di collocare alcune filze estratte dalla Miscellanea e le inserisce alla fine della serie del Mediceo, a cui probabilmente appartengono. Conseguenza di questa operazione è la creazione di una Appendice al Mediceo in cui collocare la parte del materiale proveniente dalla Miscellanea e a cui non si trova una sistemazione all’interno dei carteggi.

Nel 1951 si colloca l’ultima tappa della storia dell’archivio con la pubblicazione dell’”Inventario sommario” a stampa voluta dal direttore dell’Archivio di Stato, Antonio Panella. I curatori, Marcello Del Piazzo e Giovanni Antonelli, tentano di inserire parti della Miscellanea all’interno del Mediceo ed estraggono dalla loro sede anche singoli fascicoli delle filze, cercando di ricollocarle nelle serie originarie. A causa di questi scorpori si è resa necessaria un’alterazione della numerazione di corda con l’aggiunta di lettere dell’alfabeto. Il volume è completato da una tavola genealogica del ramo granducale della famiglia Medici e da un indice dei nomi di persone e di luogo e delle cose notevoli emersi nel corso della descrizione.

Modalità di acquisizione La documentazione è stata conservata nell’ Archivio della Segreteria vecchia per il periodo tra la seconda metà del XVIII e il 1809, e nell’Archivio mediceo dal 1809 al 1852. L’Archivio Mediceo pervenne

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all’Archivio Centrale della Stato di Firenze all’atto della sua fondazione nel 1852

Procedure di scarto Non sono previste operazioni di scarto

Criteri di ordinamento La struttura dell’archivio corrisponde a quella della segreteria: le serie sono ordinate per segretari o secondo la denominazione degli uffici con i quali corrispondevano, o per Stati, italiani ed europei, con i quali il granduca aveva relazioni diplomatiche. Fanno eccezione la serie “Carteggio Universale” che va da Alessandro e Gian Gastone e quelle che raccolgono la corrispondenza e altri documenti dei componenti più importanti della famiglia Medici.

La numerazione di corda è unica per tutto il fondo. L’inventario sommario disponibile nella sala di studio dell’archivio di Stato di Firenze (sala di studio, inventari, S/17), riflette una ricostruzione sulla carta di alcune serie e sottoserie, le cui unità archivistiche possono presentare una segnatura non consecutiva. Dove questo si è verificato si è provveduto a segnalarlo.

Condizioni che regolano

l’accesso L’accesso è consentito secondo le modalità previste dal regolamento interno dell’archivio di Stato di Firenze. Per quanto non precisato in tale regolamento, si rinvia alla normativa in materia di Archivi di Stato ( R.D. 1163 del 1911, D.P.R. 1409 del 1963, D.P.R. 854 del 1975, L. 281 del 1999, D.P.R. del 1999).

Le unità archivistiche nn. 329-396, 1850-1907, 3332-3342, 5085, 5087, 5089-5092 sono consultabili solo in microfilm; n. 2135 trasferita nel fondo delle Carte Nautiche

Condizioni che regolano

la riproduzione La riproduzione è permessa secondo le modalità previste dal regolamento interno dell’archivio e previa compilazione della richiesta ai sensi dell’articolo 155 del T.U. approvato con D. Legs. 29 ottobre 1999, n. 490

Lingua/scrittura Italiano, Latino, Spagnolo/Cancelleresca

Caratteristiche materiali L’archivio è costituito da registri e fogli sciolti rilegati in filze. La documentazione è in buono stato di conservazione ed è stata sottoposta nel corso degli anni a interventi di restauro conservativo

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Strumenti di ricerca e bibliografia

Strumenti di ricerca presenti in sala di studio non utilizzabili per la richiesta dei pezzi:

TANZINI R., TANFANI G. , Archivio Mediceo, indice delle notizie storiche, scientifiche, letterarie. Lettere A - L. - sala di studio, V/363 – repertorio alfabetico;

TANZINI R., TANFANI G., Indice delle notizie storiche, scientifiche, letterarie estratte dall’Archivio Mediceo. Lettere M – O. – sala di studio, V/364 – repertorio alfabetico;

TANZINI R. TANFANI G. , Indice delle notizie storiche, scientifiche, letterarie estratte dall’Archivio Mediceo. Lettere P-Z – sala di studio, V/365 – repertorio alfabetico;

Corrispondenze tra le segnature dell’indice Brunetti e le moderne – sala di studio, N/2 – Indice;

GALLUZZI R. , FOSSI F. , Indice della Segreteria vecchia, inventario 1913, spogli e regesti, voll. I-XXII; Inventario dell’Archivio mediceo, I. – sala di studio, V/360/I/II – inventario sommario;

Inventario dell’Archivio mediceo, II. – sala di studio, V/361/I/II – inventario sommario;

Inventario dell’Archivio mediceo,III – sala di studio, V/361/I/II – inventario sommario.

Strumenti di ricerca editi:

ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE, Archivio Mediceo del Principato. Inventario sommario, a cura di G. Antonelli, M. del Piazzo, A. Panella, Roma, 1951 – sala di studio, S/17 – inventario analitico;

LAMIONI C, BELLINAZZI A. , Carteggio universale di Cosimo I de' Medici (1537-1542). Inventario, Firenze, Giunta regionale Toscana -La Nuova Italia, 1982, L-LXXXV;

Localizzazione La documentazione è conservata presso l’Archivio di Stato, Viale Giovine Italia, Firenze

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Note -

Nota dell’archivista La descrizione è stata compilata da Ilaria Domenichini nel corso di un tirocinio funzionale alla preparazione della tesi di laurea presso l’archivio di Stato di Firenze Norme o convenzioni La descrizione è stata compilata sulla base della

seconda edizione dell’ISAD (G), General International Standard Archival Description adottata dal Comitato per gli standard descrittivi e prodotta a Stoccolma nel settembre del 1999.

Per quel che riguarda i codici identificativi, il formato delle date, la lingua e le indicazioni bibliografiche, ci si è attenuti alle norme elaborate dall’ISO e dall’UNI Data della descrizione Redatta il 2006 marzo 5, revisionata il 2006 agosto 9

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Dal 2001 è stata Relatrice di tesi per il Corso di Laurea in Tecniche di laboratorio biomedico, per il Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie