Impatto del rilascio intenzionale di un virus altamente patogeno in relazione alla mobilit` a
internazionale
Margherita Lazzarini
16 aprile 2014
Introduzione
Negli ultimi anni ` e cresciuto il rischio dell’utilizzo di armi biologiche finalizzate ad attacchi terroristici.
Ai fini di uno studio sui possibili effetti del rilascio intenzionale di un virus, e’ stato scelto il vaiolo poiche’:
→ in quanto altamente patogeno, e’ un campione ottimale
→ molti esperti concordano sul fatto che in alcune zone il virus sia ancora esistente
→ non si hanno a disposizione dati certi sul livello di protezione
residua dato dalle vaccinazione effettuate nel passato
Introduzione
Studi recenti hanno concordato che per prevenire la diffusione su larga scala del virus, vaccinazione e isolamento dei casi infetti siano sufficienti, a patto che:
- il sistema sanitario del paese colpito intervenga tempestivamente
- la sanit` a sia in possesso dei vaccini necessari
→ assunzioni non valide per tutti i paesi
Introduzione
Inoltre vanno considerati ulteriori aspetti legati alle tempistiche:
- tempi di incubazione - tempi per la diagnosi
→ durante quest’intervallo di tempo `e possibile la diffusione su
scala mondiale a causa dei viaggi internazionali
Stadi della malattia
Lo stadio latente costituisce il periodo di incubazione
dell’infezione (7 giorni), in cui gli individui non sono contagiosi.
La fase prodromica ` e caratterizzata da febbre e raffreddore, dura intorno ai 3 giorni.
Il rash dura intorno ai 12 giorni e manifesta le tipiche vesciche
della patologia
Stadi della malattia
Il basic reproductive number R
0per il vaiolo ` e 3-7.
La trasmissibilit` a del virus in fase prodromica e nella seconda met` a della fase rash ` e ridotta del 90% poich` e:
→ nello stato prodromo il virus ` e meno contagioso
→ una volta manifestato sintomi evidenti, la diagnosi ` e immediata
e l’individuo viene isolato
Tipi di rilascio
Vengono presi in esame due possibili tipologie di rilascio:
- TIPO 1: 5 individui infetti espongono i civili al virus, evitando viaggi e cure per limitare la possibilit` a di essere scoperti - TIPO 2: una versione aerea del virus viene dispersa in un
ambiente chiuso, esponendo 10 civili al contagio
Parametri del modello di simulazione
- citt` a sotto attacco: Londra
- numero di casi che permettono il riconoscimento dell’epidemia (detection): 4 [2;8] individui in fase rash
- p
t: 50%
- p
r: 20 [10;30]%
- R
0: 5 [3;7]
- 2 tipologie di rilascio, descritte precedentemente Ulteriori dettagli sul modello:
La popolazione mondiale viene rappresentata dal modello GLEaM (GLobal Epidemic and Mobility), nel quale
- la trasmissione del virus viene simulata con una distribuzione di probabilit` a stocastica multinomiale
- anche la mobilit` a degli individui segue dinamiche stocastiche,
e tiene conto sia del traffico locale che del traffico aereo
Risultati
Probabilit` a di osservare una diffusione internazionale
in funzione del tempo (in giorni) nel caso di rilascio di tipo 1
(A) e di tipo 2 (B).
Risultati
Numero di Paesi colpiti dal virus
in funzione del tempo (in giorni) nel caso di rilascio di tipo 1
(C) e di tipo 2 (D).
Risultati
Numero di casi al di fuori del Paese colpito
in funzione del tempo (in giorni) nel caso di rilascio di tipo 1
(E) e di tipo 2 (F).
Risultati
Probabilit` a di osservare una diffusione internazionale
Simulazioni su altre citt` a-snodi centrali hanno prodotto risultati analoghi
Risultati
Assumendo eventi indipendenti, l’esportazione di individui infetti pu` o essere considerato come un processo poissoniano. Pertanto
P(T ) = 1 − e
−RT 0 λ(t)dt