Stima di previsione dei flussi delle mediazioni civili nei primi 12 mesi dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà della legge.
La stima era stata effettuata dal Ministero di Giustizia tenendo conto dei flussi storici per materia, dell’andamento stagionale degli stessi nei diversi mesi dell’anno e dall’effetto innovazione del D.L.
28/2010
MESE STIMA PROCEDURE PROCEDURE ISCRITTE
Marzo -Aprile 2011 5.000 5.070
Maggio 2011 12.000 5.735
Giugno 2011 21.000 7.333
Luglio 2011 25.000 6.317
Agosto 2011 15.000 2.534
Settembre 2011 22.000 6.819
Ottobre 2011 28.000 8.956
Novembre 2011 29.000 9.157
Dicembre 2011 29.000 8.889
Gennaio 2012 31.000 8.948
Febbraio 2012 31.000 9.757
Marzo 2012 32.000 12.175
TOTALE 280.000 91.690
Questo grafico ci mostra chiaramente il flusso che il dipartimento di statistica del Ministero ha elaborato per valutare e studiare l’evoluzione del nuovo istituto della mediazione civile e commerciale.
Come si può ben vedere i primi mesi del 2011 sono caratterizzati da una crescita costante dovuta alla introduzione dell’obbligatorietà dell’istituto e alla corretta divulgazione e conoscenza della mediazione; a partire da marzo 2012, con l’introduzione dell’obbligatorietà nei settori dei contratti assicurativi e delle liti condominiali si può notare una decisa crescita delle richieste di mediazione. Dopo il mese di agosto, con il calo fisiologico dovuto al periodo festivo, le domande di mediazione si sono riportate su ottimi livelli fino al 24 ottobre, data nella quale la Corte Costituzionale si è espressa dichiarando l’eccesso di delega nel Decreto Legislativo 28/2010.
Flussi della mediazione civile nel periodo 21 marzo – 31 dicembre 2011
Iniziali Iscritti Totale definiti
Pendenti finali
Condominio 34 655 435 248
Diritti reali 39 11.999 7.704 4.334
Divisione 14 3.507 2.052 1.469
Successioni ereditarie 19 3.058 1.882 1.195
Patti di famiglia 0 60 42 18
Locazione 19 7.239 4.727 2.531
Comodato 1 1.240 792 449
Affitto d’aziende 4 932 671 265
Risarcimento danni veicoli e natanti 12 530 415 127
Risarcimento danni da responsabilità medica 91 4.465 2.964 1.592
Risarcimento danni diffamazione a mezzo stampa 0 764 497 267
Contratti assicurativi 22 4.925 3.463 1.484
Contratti bancari 62 5.590 3.417 2.235
Contratti finanziari 13 2.086 1.327 772
Altro genere di controversie 418 13.760 9.774 4.404
Totale 742 60.810 40.162 21.390
Flussi della mediazione civile nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2012
Iniziali Iscritti Totale definiti
Pendenti finali
Condominio 248 7.979 7.304 923
Diritti reali 4.334 18.063 18.450 3.948
Divisione 1.469 5.366 5.528 1.307
Successioni ereditarie 1.195 4.648 4.823 1.020
Patti di famiglia 18 132 86 64
Locazione 2.531 15.344 15.593 2.282
Comodato 449 1.775 1.896 327
Affitto d’aziende 265 1.227 1.236 256
Risarcimento danni veicoli e natanti 127 44.659 42.926 1.860
Risarcimento danni da responsabilità medica 1.592 7.978 8.306 1.264
Risarcimento danni diffamazione a mezzo stampa 267 1.301 1.313 256
Contratti assicurativi 1.484 9.584 9.665 1.403
Contratti bancari 2.235 11.249 11.051 2.433
Contratti finanziari 772 3.106 3.209 669
Altro genere di controversie 4.404 22.468 21.246 5.625
Totale 21.390 154.879 152.631 23.638
Questa sintesi è stata effettuata prendendo in considerazione i dati consegnati dalla maggior parte degli organismi accreditati presso il Ministero. Mensilmente ogni organismo deve comunicare al Ministero una tabella simile, in modo che questi possa vigilare sul corretto funzionamento dello stesso.Al 1giugno 2013 gli organismi di mediazione accreditati presso il Ministero di Giustizia sono 988.
Tipologie di mediazione
Nel periodo in esame ( 21 marzo 2011 – 31 dicembre 2012), con valori assoluti relativamente bassi, si riscontrano accanto alla maggioranza di mediazione obbligatorie, diverse volontarie, decisamente poche quelle demandate dal giudice o derivanti da clausola contrattuale:
Volontaria 13,3% - Demandata dal giudice 2,9% - Obbligatoria in quanto condizione di procedibilità ai sensi di legge 83,5% - Obbligatoria in quanto prevista da clausola contrattuale 0,3%.
Esito della mediazione : mancate adesioni
Il dato assoluto degli accordi raggiunti è fortemente influenzato dal numero di mancate comparizioni dell’aderente al procedimento. Ad oggi si riscontra circa il 70% di mancate comparizioni, questo dato è imputabile a diversi fattori tra i quali spiccano la novità dell’istituto della mediazione, l’avversione di buona parte degli avvocati e la non esatta percezione di cosa sia e di come funzioni una mediazione da parte dei cittadini.
Adesioni 27% - Mancate adesioni 67% - Rinuncia del proponente prima dell’esito 6%
Esito della mediazione quando la controparte aderisce
Il tasso di successo, come si evince dal grafico seguente, quando le parti decidono di aderire alla mediazione e di presentarsi davanti al conciliatore si attesta ad un confortante 43.9%. Tale dato è in calo rispetto agli ultimi dati anche per l’attesa e intervenuta sentenza della Corte Costituzionale. Nel secondo trimestre del 2011 la percentuale di successo era pari al 59,3%.
Accordo raggiunto 43,9%
Accordo non raggiunto 56,1%
Assistenza legale
La parte proponente si presenta accompagnata dall’avvocato in media nel 81,3% dei casi e senza nel restante 18,4%. Tali proporzioni praticamente restano immutate osservando il comportamento della parte aderente dove nel 80,6% dei casi la parte si presenta assistita del legale, mentre si presenta sola nel 19,4% dei casi.
Analisi per materia
Tasso di definizione delle procedure per tipologia di Organismo (rilevazione campionaria)
Tipologia Organismi di conciliazione
Organismi al 31/12/2012
Definiti % aderenti comparsi
Tasso di definizione con
accordo raggiunto(*)
Camere di Commercio 87 31.480 34,4% 48,6%
Organismi privati 686 108.397 25,4% 46,4%
Ordini professionali 80 1.094 28,6% 36,3%
Ordine avvocati 115 51.821 26,2% 33.6%
Totale complessivi 968 192.793 27% 43,9%
(*) il tasso di definizione con accordo raggiunto, se l’aderente compare, è il rapporto tra il numero di procedimenti conclusi con accordo (e aderente comparso) e il numero totale dei procedimenti in cui compare l’aderente, per tipologia di Organismo.
Come si può vedere le Camere di Commercio hanno una larga maggioranza per quanto riguarda la comparsa dell’aderente ed in questo caso hanno una percentuale di risoluzione della controversia prossima al 50%. Di rilevo anche i risultati positivi raggiunti dagli organismi privati che però riscontrano un minor numero di partecipazioni alle procedure.
Analisi dell’esito per classe di valore della lite
Questa tabella indica le percentuali degli esiti delle procedure di mediazione suddivise per classe di valore. Il dato indica abbastanza chiaramente che all’aumentare del valore della procedura diminuisce la percentuale di soluzione positiva della controversia. Solo nelle ultime due classi di valore si torna ad avere una soluzione positiva in circa il 25% delle mediazioni con la parte aderente comparsa.
Analisi geografica delle mediazioni iscritte per area geografica e per regioni
La regione con maggiori iscrizioni è risultata la Campania con il 15,8% seguita dalla Lombardia con l’15,5%, Sicilia e Lazio intorno al 10%, Puglia, Emilia Romagna,Veneto, Toscana, Piemonte e Calabria intorno al 6% seguite dalle altre regioni sino al modesto 0,2% della Valle d’Aosta
Valore medio delle liti stimato in Italia
0 -1.000 10,1% 50.001 – 250.000 12,3%
1.001 – 5.000 25,5% 250.001 – 500.000 2,7%
5.001 – 10.000 12,1% 500.001 – 2.500.000 1,9%
10.001 – 25.000 17,3% 2.500.001 – 5.000.000 0,3%
25.001 – 50.000 14,0% Più di 5.000.000 3,8%
Esempi di obbligatorietà della mediazione in Europa
In Austria esiste la conciliazione preventiva obbligatoria quando si tratti di una controversia in materia locatizia, di proprietà immobiliare e nelle liti di vicinato.
In Belgio la mediazione è obbligatoria per le industrie nei seguenti settori: telecomunicazioni, assicurazioni, poste, diritti dell’infanzia, rapporti con il governo, rapporto con le istituzioni dell’Unione Europea, banche, energia, collocamento privato, pensioni, prodotti finanziari.
In Danimarca la conciliazione è obbligatoria per le imprese nel settore del turismo in merito ai viaggi e all’alloggiamento e nel settore dei mutui ipotecari.
In Estonia l’arbitrato è obbligatorio in materia di assicurazione per le imprese, mentre è volontaria la conciliazione.
In Francia il procedimento informativo sulla conciliazione preventiva è obbligatorio mentre il procedimento deve essere espletato in caso di divorzio e nei procedimenti davanti al Conseil des prud’hommes, in materia di contratti di locazione abitativi, per la vendita diretta ed in tema di pubblicità in relazione alla partecipazione delle industrie.
In Germania l’obbligatorietà è prevista in caso di immatricolazione dei veicoli a motori e per i reclami davanti alla Banca centrale tedesca. Alcuni Land hanno inserito l’obbligatorietà per altre materie quali le controversie patrimoniali di valore non superiore a 750 €, nell’ambito del diritto di vicinato ed in materia di diffamazione.
In Irlanda è necessaria la partecipazione a metodi ADR per il settore della pubblicità, delle pensioni, della vendita diretta e dei servizi finanziari.
In Inghilterra vi è attualmente una forte spinta verso la mediazione obbligatoria.
commerciale
Suddivisione dei mediatori della Camera di Commercio di Bergamo per ordine di appartenenza
Attualmente la Camera di Commercio di Bergamo ha 182 mediatori iscritti presso il proprio albo ma di questi solo 139 sono mediatori abilitati.
ORDINE DEGLI ARCHITETTI 9 ORDINE DEGLI AVVOCATI 56 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI 71
ORDINE DEI GEOMETRI 8
ORDINE DEGLI INGEGNERI 7
LAUREATI SENZA SPECIFICA 1
ORDINE DEI MEDICI 4
ORDINE DEI NOTAI 9
PERITI VARI 1
ORDINE DEGLI PSICOLOGI 1
ORDINE DEI RAGIONIERI 1
ALTRO 13
La statistica tiene conto di tutti gli iscritti anche non abilitati