125
4.3 Conclusioni
Nell'ambito della presente tesi, in accordo con quanto richiesto dal D.L. 74/2012, è stata analizzata la vulnerabilità sismica della palestra comunale di Vigarano Mainarda.
Vista la composizione strutturale dell'edificio, costituita da un corpo principale realizzato mediante elementi prefabbricati in c.a. e caratterizzato da una gradinata in c.a. gettato in opera, e da un annesso a struttura mista indipendente, realizzata intermente in opera, sono stati realizzati due modelli agli elementi finiti distinti che hanno permesso di svolgere un'analisi modale del caso studio.
Le verifiche svolte hanno evidenziato tutte le carenze strutturali proprie dell’edificio in questione, progettato e realizzato tenendo conto di un’azione orizzontale, quella del vento, pari al 10% di quella prevista dalla normativa per nuove costruzioni.
Gran parte delle verifiche hanno avuto esito negativo per cui il livello di sicurezza della costruzione è ritenuto insufficiente.
Gli elementi principali che compromettono l’integrità della struttura sono i pilastri ed il terreno.
Per quanto riguarda i pilastri, forti criticità sono state riscontrate nelle sezioni sopra le mensole di appoggio alla gradinata e nelle sezioni di base, in corrispondenza delle quali si hanno valori di sollecitazione di momento e taglio molto elevate.
C’è da tener presente però, che la quantità di armatura in essi contenuta non è
nota da disegni costruttivi ma è stata ricavata mediante un progetto simulato.
Questo procedimento, pur essendo formalmente corretto e permesso dalle
NTC2008, ha dato come risultato una quantità di armatura che può non
126
coincidere con quella reale per cui si ritengono necessarie prove in situ specifiche per determinare la quantità di barre effettivamente presenti.
Per quanto riguarda il terreno, le verifiche sono state condizionate fortemente dalla mancanza d’informazioni sulle sue caratteristiche meccaniche ed anche
in questo caso si consigliano ulteriori indagini conoscitive.
Infatti, poiché dopo le scosse sismiche non è stata riscontrata la presenza di alcun tipo di cedimento, è probabile che il valore di progetto della resistenza del terreno utilizzato, dedotto dalla relazione di calcolo originale, sia stato valutato con coefficienti di sicurezza troppo limitativi.
Altre carenze strutturali minori sono state riscontrate nella quantità di armatura trasversale contenuta in alcuni nodi delle travi gettate in opera, sia in quelle a sostegno della gradinata sia in quelle perimetrali dell’annesso
magazzino/palestra.
In entrambi i casi, l’ipotesi di un possibile intervento a basso impatto economico è quello di limitare il carico di esercizio sia sulla gradinata sia sulla terrazza praticabile.
In altre parole, occorre definire il numero massimo di persone che possono sostare su di esse o, se necessario, nel caso della terrazza, classificarla come non praticabile.
È stata valutata, la possibilità di aggiungere un altro collegamento tra la capriata e i pannelli di copertura rispetto a quelli già installati nella fase di messa in sicurezza provvisoria, in modo da valutare l’ipotetica realizzazione di un modesto intervento atto a migliorare le sollecitazioni in essere.
L’ipotetico intervento, prevede che i pannelli non siano più considerati come
incernierati agli estremi ma incastrati.
Il vantaggio sarà quello di rendere la copertura un piano rigido e diminuire la
deformabilità della capriata, al contrario, avremo lo svantaggio dell’aggravio
della condizione di tutti gli elementi causato dall’aumento delle sollecitazioni.
127