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30/08/2018 Rev.1. Art. 1. Denominazione

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Academic year: 2022

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ALLEGATO A

Proposta di Disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Protetta /

Indicazione Geografica Protetta

“FIORONE NERO DOMENICO TAURO DI TERLIZZI”

30/08/2018 Rev.1

Art. 1

Denominazione

La Denominazione di Origine Protetta (o Indicazione Geografica Protetta) “Fiorone Nero di Terlizzi” riservata esclusivamente al prodotto che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.

Art. 2

Descrizione del prodotto

La denominazione “Fiorone Nero di Terlizzi" designa esclusivamente i frutti freschi primaticci (fioroni) di "Ficus carica sativa" (domestica L.), appartenenti alla varietà Domenico Tauro, che nella zona di produzione di cui all"art. 3 allo stato fresco si presentano di forma ovoidale, tendente al globoso, l’ostiolo è per lo più semiaperto, circondato da anello verde che con la maturazione tende sempre più al marrone. La buccia inizialmente verde paglierino, diventa giallo verdastra e successivamente viola. Talvolta ha costolature longitudinali poco evidenti. Il ricettacolo, di colore ambrato, contiene polpa ambrata, mediamente soda, leggermente aromatica, molto succosa; il succo è poco denso, tuttavia, a maturazione, fuoriesce talvolta dall"ostiolo, a goccia ("piange"). Il sapore è dolce mielato.

2.1 Caratteristiche del prodotto "Fiorone Nero di Terlizzi"

I fichi come sopra ,

presentano le seguenti caratteristiche:

-Caratteristiche fisiche

-pezzatura: a seconda della pezzatura i fichi sono selezionati in:

grandi: 55 - 65 frutti in 1 kg; medi: 66 - 85 frutti in 1 kg; piccoli: oltre 85 frutti in 1 kg;

-forma: a goccia allungata, talvolta leggermente appiattita all"apice -peduncolo: presente sempre, corto e sottile

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-colore buccia: scura di colore violaceo intenso talvolta con limitata estensione di parti più chiare verdi o gialle

-costolature del frutto (linee scure longitudinali): evidenti e facilmente percepibili -acheni: generalmente assenti

-Caratteristiche chimiche -umidità: massima dell"80%

-zuccheri totali (g % sostanza secca): 10-15 nel frutto fresco -Caratteristiche organolettiche

-sapore: particolarmente dolce, quasi mielato.

E’ provato che le caratteristiche suddette differenziano i fichi freschi ottenuti col Domenico Tauro coltivato nella conca barese rispetto ad altri fichi similari ottenuti in altre zone geografiche.

Art. 3

Zona di produzione

L’area geografica di produzione dei "Fiorone Nero di Terlizzi", è inferiore a 1/3 dell"intero territorio della provincia di Bari e comprende gli interi territori dei Comuni di:

Terlizzi, Ruvo, Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo.

Art. 4

Prova dell"origine

Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata documentando per ognuna gli input e gli output. In questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dall'organismo di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei produttori e dei confezionatori, nonché attraverso la dichiarazione tempestiva alla struttura di controllo delle quantità prodotte, è garantita la tracciabilità del prodotto.

Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte dell'organismo di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.

Art. 5

Metodo di ottenimento

5.1. Metodo di coltivazione

Le piante possono essere coltivate in consociazione con altre colture arboree o erbacee oppure in impianti specializzati.

I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli usati nella zona di produzione, e cioè tali da garantire una adeguata illuminazione e arieggiamento. In

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particolare, per gli impianti specializzati la densità d’impianto non potrà superare le 400 piante per ettaro. Le forme di allevamento devono essere a vaso libero o a cespuglio. E’ prevista la caprificazione dei frutti.

Sono ammessi interventi irrigui di soccorso nelle annate con scarse precipitazioni per le piantine messe a dimora, mentre sugli impianti in piena produzione si può ricorrere a sistemi di

irrigazione a scorrimento o a goccia fino a venti giorni prima dell’inizio della raccolta.

Sono esclusi trattamenti fitosanitari con prodotti chimici di sintesi.

La piegatura del fico sul peduncolo costituisce un elemento che agevola la raccolta di frutti integri di peduncolo, sia manualmente sia realizzata attraverso una semplice scollatura delle branche principali.

La raccolta viene effettuata manualmente nel periodo compreso fra 10 giugno ed il 10 ottobre.

Il prodotto viene confezionato in vassoi di legno o materiale per uso alimentare di peso compreso tra 50 e 1000 gr, oppure in contenitori di cartone o materiale per uso alimentare di peso compreso tra 1 e 25 kg. I contenitori devono essere ricoperti con pellicola trasparente.

Art. 6

Legame con l"ambiente

I "Fiorone Nero di Terlizzi" hanno caratteristiche qualitative strettamente legate all’ambiente di produzione, intendendo per ambiente l’insieme dei Fattori naturali (Varietà, Terreni, Clima) e di quelli antropici.

Fattori naturali Varietà

La varietà utilizzata, Domenico Tauro o ""Menghtaur", è italiana, e rispetto a molte altre varietà è di particolare pregio, pertanto esportata anche all"estero.

I fichi freschi della Domenico Tauro presentano caratteristiche ottimali per la lavorazione e il trasporto a distanza.

Hanno frutto scuro, buccia sottile ed elastica, polpa piena e zuccherina, omogenea, privi o con pochi acheni che sono piccoli e sottili giacchè partenocarpici e quasi innavertibili alla

masticazione, maturano precocemente, non vanno soggetti a cascola, hanno alta resistenza alle piogge.

La varietà Domenico Tauro coltivata nella conca barese è particolarmente apprezzato perché l’ambiente naturale ha particolari condizioni pedoclimatiche la cui interazione con la Domenico Tauro è determinante ai fini della qualitˆ, anche se i parametri meteorologici e pedologici intesi solo nei loro valori assoluti non possono risultare chiarificatori in modo univoco, allo stato attuale delle conoscenze e delle elaborazioni scientifiche disponibili; infatti la reputazione della qualità "Fiorone Nero di Terlizzi" è testimoniata storicamente.

Terreni

I terreni di gran lunga dominanti nell"areale dei "Fiorone Nero di Terlizzi" sono tendenzialmente

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sciolti, scarsamente umidi, ricchi di calcio e dotati di media fertilitˆ complessiva.

I terreni, di buona tessitura, non argillosi nè pesanti, evitano ristagni idrici e favoriscono invece le migliori condizioni fisiologiche delle piante, la cui chioma è meno soggetta all"insorgenza di malattie fungine e batteriche.

Clima

L"areale dei "Fiorone Nero di Terlizzi" è caratterizzato da clima mite. Infatti esso è affacciato sul mare con una altitudine massima di 250 m s.l.m.

I dati meteorologici disponibili indicano assenza di geli e nebbie intense e frequenti, temperature medie annuali moderate, piovosità di fine primavera ed inizio estate limitata a eventi brevi e distanziati, una situazione di assenze di pioggia con temperature mai torride proprio nel periodo più favorevole al mantenimento delle caratteristiche qualitative del frutto, quello riguardante la maturazione e la raccolta, che si avvantaggia in modo determinante di una ventilazione moderata e quotidiana.

Fattori antropici

I fichi freschi primaticci che dall’antichità costituiscono alimento utilissimo nell’area di Bari sono diventati importante risorsa anche economica,

oggetto di una locale civiltà specifica, non sviluppatasi nelle province limitrofe, incentrata sulla locale varietˆ Domenico Tauro.

La coltivazione, la lavorazione del fico Domenico Tauro, l"utilizzo del suo frutto primaticco (fiorone), costituiscono cultura specifica e tradizionale dell" area di Bari, riconosciuta in Italia nel tempo da ogni studioso e da ogni commerciante, che descrivevano e riconoscevano le spiccate qualitˆ dei famosi "Fioroni di Terlizzi" (Casella, 1933; Pagano 1857).

L'origine dei "Fiorone Nero di Terlizzi" nel territorio della provincia di Cosenza è attestata da numerosi documenti.

Art. 7 Controlli

I controlli sulla conformitˆ del prodotto al disciplinare sono svolti, conformemente a quanto stabilito dagli artt. 10 e 11 del Reg. CE 510/06. Tale struttura è l"organismo di controllo É.

Art. 8

Etichettatura

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Le modalitˆ di presentazione del prodotto all"atto dell"immissione al consumo prevedono che sull"etichetta compaiano, a caratteri chiari e leggibili, oltre al simbolo grafico comunitario, le seguenti indicazioni:

-Fiorone Nero di Terlizzi eventualmente seguita dalla traduzione in altre lingue e, per esteso dalla espressione traducibile "Denominazione di Origine Protetta";

- il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda produttrice o del centro di lavorazione e confezionamento;

-il logo del prodotto.

E" consentito l"utilizzo delle seguenti menzioni aggiuntive, in lingua italiana o in dialetto locale, sulle confezioni delle varie tipologie di prodotti:

- Fiorone Nero di Terlizzi, "Menghtaure", Nero di Terlizzi.

E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista.

E' tuttavia consentito l'utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati purché non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre in inganno il consumatore, nonché di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti dalla normativa vigente e che non siano in contrasto con le finalitˆ e i contenuti del presente disciplinare.

Il logo del prodotto consiste nella rappresentazione di un frutto di fico Domenico Tauro, fresco, di colore scuro, É..

Il tutto è inscritto in un cerchio col bordo verde che contiene in forma circolare e in alto da sinistra verso destra la scritta "Fiorone Nero di Terlizzi".

Il carattere tipografico del testo è il "Futura MdBT". La tonalitˆ utilizzata del colore scuro è scura ("PANT"NE ÉÉC").

Il limite massimo di riduzione del marchio è cm 2 di base.

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