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Garantire un clima relazionale capace di favorire l accettazione ed il mantenimento della propria identità

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Academic year: 2022

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PROGETTO PER L’ INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI

“NUOVI AMICI TRA NOI”

a.s. 2018/ 2019

PREMESSA

Nel nostro istituto la popolazione scolastica continua ad avere un discreto e costante numero di alunni non italofoni.

Anche quest’anno gli alunni con cittadinanza non italiana superano il 10% degli iscritti (area a forte processo migratorio). Essi provengono da diverse aree.

La presenza di alunni con una storia di migrazione ha sollecitato una forte attenzione da parte della scuola, per garantire a tutti un percorso formativo adeguato, nel rispetto della cultura di ciascuno.

Il presente progetto nasce come risposta possibile alle problematiche poste dall’integrazione degli studenti migranti nella nostra comunità scolastica e sociale e tenta di fornire gli strumenti, innanzitutto linguistici, per comunicare e comprendere la nuova realtà.

In esso vengono delineate le linee d’intervento e in particolare vengono definite:

• Attività di facilitazione linguistica

• Modalità di gestione dell’accoglienza

• Competenze della Commissione Intercultura

• Competenze Funzione Strumentale per l’integrazione degli alunni stranieri

FINALITÀ GENERALI DEL PROGETTO

• Promuovere l’integrazione degli alunni stranieri nel contesto scolastico evitando fenomeni di rifiuto, esclusione o invisibilità e garantendo pari opportunità.

• Garantire un clima relazionale capace di favorire l’accettazione ed il mantenimento della propria iden- tità culturale.

• Favorire la convivenza civile, allo scopo di generare comportamenti improntati al rispetto e alla soli- darietà, tramite l’incontro e la conoscenza dell’altro.

FINALITÀ SPECIFICHE DEL PROGETTO

• Prevenire l’insuccesso scolastico inteso non solo come dispersione scolastica, ma come disagio e mancato raggiungimento di traguardi consoni alle potenzialità degli alunni.

• Aiutare ad acquisire una maggiore fiducia nelle proprie capacità di apprendimento e di relazione.

• Migliorare la qualità dell’apprendimento dello studente: piacere di sapere, motivazione allo studio, autonomia nello studio.

• Fornire elementi di base per capire, parlare, leggere e scrivere l’italiano in differenti contesti della vita quotidiana e di gruppo.

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DESTINATARI

Il progetto si rivolge agli alunni migranti e alle loro famiglie.

Ci sono alunni di recente immigrazione che non conoscono la nostra lingua e per i quali occorre prevedere percorsi di facilitazione linguistica e mediazione culturale. Essi si trovano di fronte a una nuova organizzazione scolastica, è perciò opportuno e utile aiutarli ad orientarsi nella nuova realtà e seguirli nell’organizzazione del lavoro scolastico.

Altri invece sono residenti sul nostro territorio da anni e hanno acquisito una sufficiente padronanza dell’italiano per la comunicazione, ma non un’adeguata capacità di comprensione della lingua dello studio.

1) ATTIVITÀ DI FACILITAZIONE LINGUISTICA

In base ai bisogni rilevati, l'intervento didattico-formativo si articola su diversi livelli:

- 1^ livello, di accoglienza e alfabetizzazione di base;

- 2^ livello, per una conoscenza elementare della lingua italiana;

- corsi di lingua per lo studio.

Obiettivi per studenti non italofoni neo arrivati che non conoscono la lingua italiana (accoglienza e prima alfabetizzazione).

Il primo bisogno dell’alunno che giunge in un contesto culturale completamente nuovo è quello di essere riconosciuto in quanto persona e quello di avere il tempo necessario per ambientarsi ovvero per conoscere persone, spazi, abitudini del nuovo contesto in cui è inserito, pertanto i primi obiettivi da perseguire sono:

• adattarsi al nuovo ambiente, alle diverse modalità di gestione della vita scolastica;

• socializzare con i compagni;

• valorizzare la lingua e la cultura di origine;

• apprendere la lingua italiana per le esigenze di comunicare qui e ora;

• acquisire un lessico di base.

Obiettivi per gli studenti non italofoni con una competenza di base nella lingua della comunicazione (consolidamento delle strumentalità di base della lingua italiana, corsi di lingua per lo studio).

L’intervento di supporto linguistico mira all’apprendimento della lingua italiana con graduale approccio ai linguaggi disciplinari.

Gli obiettivi individuati per gli alunni che hanno già avuto un primo contatto con la lingua italiana sono:

- consolidamento delle strumentalità di base della lingua italiana:

• consolidare e/o potenziare la conoscenza dell'italiano come L2 sia nella forma orale che scritta;

• acquisire e/o migliorare l’uso delle strutture grammaticali della lingua italiana;

• ampliare le conoscenze lessicali;

• comprendere nelle linee essenziali il linguaggio specifico delle diverse discipline.

• acquisire la capacità di studio, utilizzando strumenti di facilitazione (testi facilitati, schemi, illustra- zioni, tabelle, mappe).

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- corsi di lingua per lo studio:

• sviluppare abilità linguistiche più astratte che permettano l'accesso agli apprendimenti disciplinari.

PERSONALE COINVOLTO

a) facilitatore linguistico interno ed esterno:

- facilitatore linguistico interno (fondi per area a forte processo migratorio);

- facilitatore linguistico esterno per l’anno scolastico 2019/19 in base ai finanziamenti forniti dai Comuni di Civate e Malgrate.

Il facilitatore linguistico è un docente della scuola o un operatore di cooperative che sostiene l’alunno soprattutto nell’apprendimento delle strumentalità di base della lingua italiana ed è indispensabile per promuovere un intervento individualizzato e intensivo.

Per gli alunni in Italia da diversi anni tiene anche corsi di lingua dello studio.

Il facilitatore:

• interviene durante le ore curriculari;

• coordina il lavoro con i docenti della classe;

• relaziona il lavoro svolto alla Commissione Intercultura e al Consiglio di Classe.

b) mediatore culturale

Il mediatore culturale (persona che parla la stessa lingua degli alunni stranieri) offre il proprio aiuto durante i colloqui con i genitori e gli alunni e assiste i docenti nella prima conoscenza dell’alunno.

Il mediatore permette il soddisfacimento di alcune necessità primarie, sia didattiche che relazionali:

− un’adeguata valutazione delle competenze all’entrata a scuola sulla base del percorso scolastico pre- gresso;

− la costruzione di un clima di accoglienza in classe e nella scuola che faciliti l’integrazione fra tutti gli alunni in generale e che sostenga l’inserimento e la socializzazione degli alunni stranieri neo arrivati valorizzando le lingue e le culture di origine;

− la condivisione della visione educativa della scuola italiana con i genitori degli alunni neo inseriti e la collaborazione delle famiglie nella stipula del contratto formativo, entrambe sostenute dal migliora- mento della comunicazione tra scuola e famiglie.

c) insegnanti della classe

• attivano tecniche metodologiche e didattiche atte a creare un clima relazionale di apertura e dialogo;

• individuano modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina;

• predispongono il Piano Educativo Personalizzato;

• collaborano con i facilitatori linguistici e i mediatori.

MODALITÀ E TIPOLOGIE DI INTERVENTO

In genere per sostenere gli alunni stranieri nell’acquisizione della lingua italiana e favorire la loro integrazione nel contesto scolastico, è necessario affiancare il lavoro di classe con un’attività individualizzata di alfabetizzazione condotta dai docenti facilitatori, sia interni che esterni, anche a piccoli gruppi.

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Per gli studenti neo-arrivati si prevede un momento iniziale intensivo di insegnamento della lingua italiana (intesa come L2) per permettere agli alunni di acquisire il lessico e le strutture della comunicazione quotidiana e accompagnarli, nei tempi e nei modi più adeguati alle loro situazioni individuali, all’inserimento nella vita della classe e nelle attività di studio.

Superata la fase di emergenza linguistica, si orienterà il lavoro a una progressiva integrazione alle normali attività di classe, lavorando soprattutto sul consolidamento delle abilità di base e sull’italiano dello studio e supportando anche eventuali lacune nelle altre materie.

MEZZI E STRUMENTI

Ci si avvale dei seguenti sussidi didattici: libri di testo, CD, video, materiale didattico opportunamente semplificato dai docenti, schede strutturate, giochi, fumetti, giornali, audiocassette, cart

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coinvolte, la soddisfazione degli utenti, le integrazioni necessarie).

▪ Osservazione diretta degli atteggiamenti degli alunni in classe e fuori.

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ATTIVITÀ PREVISTE PER L’A.S. 2018-2019

1.

FACILITAZIONE LINGUISTICA INTERNA:

ore con personale interno (fondi per area a forte processo migratorio).

Nei plessi di Civate, Malgrate e Suello si sono attivati corsi di alfabetizzazione linguistica con alunni neoarrivati o ancora nella fase di prima alfabetizzazione.

2.

FACILITAZIONE LINGUISTICA ESTERNA (compatibilmente con le risorse messe a disposizione dai diversi Comuni - legge 40).

Nell’anno in corso le attività di facilitazione esterna sono svolte nei plessi di Civate e Malgrate. Si sono attivati dei corsi di

1^ livello (accoglienza e alfabetizzazione di base) e di 2^ livello, finalizzati a una conoscenza elementare della lingua italiana.

3.

DOPOSCUOLA / PROGETTO HELP

Nella scuola secondaria di Malgrate si organizzano attività extrascolastiche di supporto allo studio, per tutti gli alunni che ne facciano richiesta (Progetto Help).

A Civate le attività di doposcuola sono organizzate dal personale dell’associazione “Il Granello di Senape”, secondo date e modalità concordate con le famiglie. Gli operatori de “Il Granello di senape”

sono in costante contatto con gli insegnanti degli alunni che frequentano il doposcuola.

Il nostro istituto collabora da anni con lo Sportello Scuola/volontariato dell’istituto Bertacchi. Le studentesse del Bertacchi offrono, in orario scolastico pomeridiano, un supporto agli alunni non italofoni della scuola primaria. Anche per quest’anno si è richiesto il loro intervento, che però deve ancora essere confermato, in base alle loro disponibilità.

Nel plesso di Malgrate si organizzano attività di supporto agli alunni non italofoni grazie alla presenza di studenti della scuola superiore in alternanza scuola-lavoro.

3. MEDIAZIONE CULTURALE

In caso di necessità si richiederà l’intervento di mediatori culturali per i colloqui con le famiglie

migrati e per una prima conoscenza degli alunni neoarrivati.

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2) MODALITÀ DI GESTIONE DELL’ACCOGLIENZA (PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA)

L’inserimento dell’alunno straniero viene pianificato attraverso un protocollo di accoglienza che ha lo scopo di favorire l’integrazione degli studenti e la partecipazione delle famiglie immigrate al percorso scolastico del figlio.

Al fine di facilitare la comunicazione, nelle varie fasi di inserimento, si fa ricorso, ove possibile, a mediatori culturali o ad interpreti.

Aspetto amministrativo: l’iscrizione e la documentazione

Rappresenta il primo contatto con la famiglia straniera (genitori e alunno) e la scuola italiana.

Il personale di segreteria

• Acquisisce la domanda di iscrizione.

• Raccoglie la documentazione relativa ai dati biografici e alla precedente scolarità dell’allievo.

• Si informa circa la scelta o meno di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.

• Avvisa i membri della Commissione Intercultura.

• Fornisce alla famiglie le informazioni essenziali sul funzionamento della scuola di inserimento del figlio.

Aspetto comunicativo-relazionale: la prima conoscenza

Rappresenta la fase di conoscenza in cui si instaura un rapporto scuola-famiglia.

La Commissione Intercultura

• Effettua un colloquio con lo studente e con la famiglia durante il quale raccoglie informazioni su:

situazione familiare, storia personale, storia scolastica, situazione linguistica dell'alunno.

• Presenta le scelte formative della scuola e fornisce chiarimenti sul sistema scolastico, sull’orga- nizzazione della scuola e altre eventuali informazioni richieste dai nuovi iscritti.

• Verifica abilità, competenze, bisogni specifici d'apprendimento ed interessi dello studente.

• Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe.

Aspetto educativo-didattico: l’assegnazione dell’alunno alla classe

Grazie agli elementi raccolti, la Commissione Intercultura propone la classe d'inserimento sulla base di quanto previsto dall'art. 45 del DPR 31/8/99 n.394, i minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che non si valuti più proficua l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto dei seguenti criteri:

• l'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe diversa rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

• l'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;

• il corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;

• il titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno.

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La varietà delle situazioni e delle biografie scolastiche mette comunque in evidenza la difficoltà di indicare con chiarezza i criteri di riferimento da seguire per l’assegnazione alla classe.

Questa fase coinvolge i docenti della classe in cui sarà inserito l'alunno che:

incontrano l’alunno accompagnato dai genitori prima dell’inserimento;

attivano tecniche metodologiche e didattiche atte a creare un clima relazionale di apertura e dialogo;

favoriscono l’integrazione nella classe promuovendo attività di piccolo gruppo, di coopera- tive learning, di tutoring, in base alle effettive esigenze del gruppo classe;

rilevano i bisogni specifici di apprendimento;

adeguano i programmi di insegnamento al livello di competenze dei singoli alunni stranieri;

individuano modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina;

redigono il piano di lavoro personalizzato relativo all'adattamento dei programmi;

mantengono i rapporti con la Commissione Intercultura.

Aspetto sociale: la collaborazione con il territorio

La Commissione Intercultura

diffonde in tutto l’istituto informazioni in merito alle iniziative di sensibilizzazione che ven- gono attuate sul territorio;

mantiene i contatti con le associazioni di volontariato che operano nel territorio (per Civate con l’associazione Il Granello di Senape);

mantiene rapporti con enti e amministrazioni.

3) LA COMMISSIONE “INTERCULTURA”

La Commissione Intercultura è composta da docenti dell’Istituto Comprensivo, rappresentanti sia della scuola Primaria di Civate e Malgrate e Suello che della scuola Secondaria di primo grado di Civate e Malgrate.

La Commissione assume i seguenti compiti:

• accoglienza degli alunni neoarrivati: relazione scuola/famiglia, osservazione durante la prima fase di inserimento, proposte di assegnazione alla classe;

• aggiornamento del Progetto per l’integrazione degli alunni non italofoni e sua verifica;

• coordinamento di progetti di facilitazione deliberati dall’Istituto;

• verifica dei progetti d’integrazione;

• contatti con gli enti e associazioni territoriali;

• segnalazione ai colleghi di iniziative di tipo interculturale proposte sul territorio;

• formulazione di ipotesi di intervento per l’anno successivo.

4) FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

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La funzione strumentale per l’integrazione degli alunni stranieri viene nominata ad inizio d’anno scolastico con le seguenti funzioni:

• coordinamento della Commissione Intercultura;

• accoglienza dei nuovi alunni non italofoni e delle famiglie;

• contatti con personale esterno per l’insegnamento dell’italiano come L2 e con mediatori lin- guistici e culturali;

• verifica dei progetti d’integrazione;

• raccolta del materiale didattico semplificato;

• relazione degli esiti del progetto agli Enti Locali;

L’Istituzione Scolastica che presenta il progetto permette agli operatori scolastici di partecipare alle specifiche azioni di formazione che saranno realizzate a favore del personale coinvolto.

Civate, 28 ottobre 2018

La referente per l’intercultura Il Dirigente Scolastico

Riva Antonella Giovanna De Leonardis

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